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lunedì 19 gennaio 2015

Greta e Vanessa, cappuccette rosse nella tana del lupo


Avercela con Greta e Vanessa? Con due ventenni convinte, come quasi tutti i ventenni, di poter cambiare il mondo? No, e perché mai, cattivoni che non siete altro? Io ce l'ho con la Santa Inquisizione buonista che pensa di raccontarci, invece di un romanzo di guerra e spionaggio, la favola zuccherosa delle cappuccette rosse e vorrebbe pure farci il sugarboarding quando non riusciamo proprio, nemmeno a sforzarcisi, a crederla e a mandarla giù.
Dice: ma siete dei malfidati perché, come scrive l'iperglicemico Saviano: "Greta e Vanessa non erano e non sono dalla parte dei terroristi, ma dalla parte del pane." O, peggio ancora: "L'Italia è un Paese che esporta soprattutto solidarietà". Si Roberto, ammamma, e pure 2,7 miliardi di eurazzi in armamenti. Siamo il primo fornitore UE di Israele per 470 milioni ma tu continua pure a fare lo zucchero filato. Stevm scarz. Anzi, se è come dici tu, facciamo meglio, mettiamo su Repubblica un annuncio impossibile: "Cercasi volonterose Gretevanesse per portare il pane ai bambini greci affamati dalla Troika." O ai civili del Donbass bombardati dai nazisti paneuropei. Tanto per variare un poco il target della bontà.

Noi santommasi non ce l'abbiamo con le eroine pucciose e cicciuose sempre abbracciate in favore di fotocamera, anche se quel termine "cooperanti" che non si capisce bene cosa voglia dire e che purtroppo fa pensare a vecchi e vergognosi scandali sulla cooperazione italiana di tanti anni fa, ci provoca un certo reflusso gastrico e non si capisce perché come appellativo dovrebbe essere meno antipatico di "marò". Ma i marò sono fasci e bruttassassini, scrivono le erinni del boldrinismo cicciuoso a mezzo stampa, lamentando l'inaudita violenza sessista scatenatasi in Rete contro le fanciulle. Chiedere scusa? A chi? Ma ripigliatevi.

Vi spiego un trucco della comunicazione, una cosa che ha a che fare con il coso australiano, il boomerang. Quando la cosa che si vuol far credere al parco buoi è troppo melensa, cicciuosa appunto, e soprattutto suona falsa e costruita ad arte per gabbare, per giunta propalata da persone che non hanno un minimo di credibilità ma che sbandierano oltretutto un vomitevole autoeccezionalismo, perfino nei bovini la reazione è il rigetto, l'antipatia a pelle, la rottura di palle, il muggito, la raspata di zoccoli e l'afammocc.

Siccome in questi casi di rapimenti di occidentali in teatri di guerra pare si paghi sempre, con denaro o contropartite di vario genere, bastava dirlo e non pretendere, con l'espressione di Gentiloni, di farci credere il contrario. Signori, abbiamo pagato per salvare due ragazze che erano in pericolo, perché avevamo a che fare con gente che, se avesse voluto, si sarebbe potuto prendere lo stesso il souvenir delle loro belle testoline. Avrei voluto vedere qualcuno osare contestare un argomento del genere, con il precedente di Baldoni e di Quattrocchi.
Invece no, zucchero caramellato a tonnellate a cercar di coprire la cacca della nostra partecipazione all'ennesima guerra di conquista imperiale, della quale vorremmo solo cercare di capire quale doppio, triplo o quadruplo gioco stiamo giocando, come al solito. Possibilmente senza scivolare sull'unica sciropposa ed indiscutibile versione dei fatti  che i media ci propinano facendosi scudo delle due bimbe un po' troppo intortellate dopo i duri mesi di prigionia.

Se lo chiedono in molti cosa è successo davvero, perché le due ragazze erano là, chi le ha fatte entrare, se l'ambasciata sapeva, chi sono i loro compagnucci ribelli, chi le ha rapite, chi le ha rilasciate e a quale prezzo. Anche i carabinieri se lo chiedono. Odiosi sessisti e persecutori di innocenti fanciulle pure loro?



23 commenti:

  1. Anonimo21:32

    Capperi, è vero che sono tornate obese

    Roger Rabit

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    1. Potevano andare dal kebabbaro sotto casa mia. Costava meno. E gli davano pure la Sprite in omaggio.

      Chinacat

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    2. Anonimo02:34

      Con 12 milioni ci compri 2-3 milioni di Kebab, fino alla 20° generazione..

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  2. Anonimo22:54

    tampieri : o fai un post al giorno oppure falli piu lunghi che mi diverto troppo.

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  3. Anonimo23:47

    Anche se in realtà sono una comunistaccia, donna e buonista, ti ringrazio perchè sei l'unica che ha posto seri quesiti e dubbi legittimi invece di sciorinare dati sconclusionati e congetture a casaccio annegate nell'assoluta infondatezza (vedi imolaoggi e simili...) . l'unico appunto per il popolo: queste con i marò non centrano un cazzo..la gente li accosta insieme ma loro sono in attesa di un processo (certo attesa un tantinello lunga) ma "detenuti" in ambasciata italiana mica in carcere! ok battersi per far si che gli indiani si muovano a far sto processo, ma accostarli a due tizie rapite, non indagate e in pericolo di vita non so come possa passare per la testa..bah?

    comunque davvero grazie per questo post intelligente, senza bile, panzane e stupri di grammatica Gri

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    1. Anonimo02:32

      "battersi per far si che gli indiani si muovano a far sto processo"

      Veramente dovrebbero essere riportati in Italia e processati qua.

      "ma accostarli a due tizie rapite, non indagate e in pericolo di vita "

      A quanto pare non erano in nessun pericolo di vita e "trattate bene".

      L'accostamento deriva dalla disparità di apparente impegno istituzionale per le due vicende.

      Ma ovviamente una "comunistaccia, donna e buonista" vede nei Marò due criminali.


      Roger Rabit

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    2. Giuseppe10:34

      I due marò SONO due criminali. E devono essere giudicati in India secondo le leggi dello stato indiano, esattamente come i due criminali del Cermis dovevano essere processati da noi e non estradati negli Stati Uniti, dove se la sono cavata con un buffetto.

      Le due cooperanti non si sa che cosa facessero in Siria, non si sa da che parte stessero, non si sa per conto di chi, non si sa niente... e dei giornalisti degni di questo nome dovrebbero assediare il governo fino a ottenere delle risposte adeguste, invece di spargere zucchero. Ma al momento non mi sembra che ci sia nessun elemento che permetta di paragonarle a degli assassini.

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    3. Giuseppe11:11

      Scusate, mi rispondo da solo: è ovvio che le sentenze devono sempre essere emesse da un tribunale, e parlare di criminali o assassini prima della fine di un processo è sempre un errore. Però mi fa infuriare l'idea che ci possa essere, in tempo di pace, un "eccezionalismo" giuridico per cui i militari all'estero possono fare tutto quello che vogliono, tanto poi vengono giudicati nel loro Paese. Ho vissuto malissimo la vicenda del Cermis, e adesso non mi sembra corretto, a parti invertite, tifare perché l'ingiustizia prevalga di nuovo.

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    4. Però ammetterai che dare degli assassini a dei militari che rispondono a precise regole di ingaggio è un poco ridicolo, oltre che ingenuo. All'India non frega un cazzo dei pescatori, si sta divertendo con noi per ottenere un preciso tornaconto. E quando gli ricapita?

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    5. Giuseppe12:22

      Barbara, parlare di assassini prima di una sentenza è stato un errore mio. E possiamo essere d'accordo sia sul fatto che i governi italiani si sono comportati in modo ridicolo (Monti suprattutto), sia sull'ambiguità del governo indiano, che almeno nella prima fase ha usato il caso per fini elettorali.
      Detto questo, i pescatori sono morti davvero, e i loro parenti hanno diritto ad avere giustizia esattamente come lo avevano i parenti delle vittime del Cermis. Chi può garantire meglio questo diritto? Un tribunale italiano, forse? Quando un militare accusato di un crimine all'estero viene rimpatriato per subire un processo in patria, stranamente la sentenza finale è sempre "molto comprensiva", e non si avvicina mai nemmeno lontanamente al concetto di giustizia...

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    6. Concordo con Giuseppe. I due pescatori erano veramente disarmati e su una barchetta,
      e uno dei due non aveva neanche 20 anni.
      Perché se un immigrato o uno straniero commette reato in Italia, dev' esser processato qui,
      se un italiano commette reato all' estero dev' esser processato in Italia? Per assolverlo solo perché italiano?
      Il ragionamento è molto malato.
      Chi uccide deve pagare dove uccide. E chi uccide, si ricordi, è e rimane un assassino.

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    7. Oh-oh, ma davvero? Erano veramente disarmati? E chi te l'ha detto, Wu Minghia? O eri presente al fatto? Ma già non si può discutere con chi ha una cotenna di prevenzione alta così. Ringraziate Iddio che non c'è la chiamata alle armi perché non sopravvivereste al primo giorno di guerra. Poi magari fatevi raccontare cosa vi fanno i pirati se vi incontrano nell'Oceano Indiano.

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    8. Giuseppe17:21

      Viviamo in un Paese che "ospita" migliaia di soldati stranieri: io come cittadino mi sentirei più sicuro se, quando uno di questi commette un crimine, venisse giudicato dai nostri tribunali e non estradato. Credo che sia un mio diritto, e quindi lo riconosco a tutti i popoli, norvegesi, indiani ed eschimesi compresi.

      Punto: il mio discorso è questo. Se i pescatori fossero armati o meno, e di quale reato debbano o non debbano essere ritenuti colpevoli i marò, dovrebbe essere deciso durante il processo. Che, se gli indiani avessero strumentalizzato di meno il caso, e se i governi italiani si fossero limitati a fornire assistenza e ad assicurarsi l'equità del processo stesso, sarebbe già concluso...

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  4. Anonimo15:46

    Che schifo i communisti.
    I Marò era parte di missione internazionale.
    Certo sono per forza ASSASSINI perché poverini gli indianini sono magri e poi marroncini.
    Non come quegli schifosi MILITARI (e quindi per definizione già colpevoli di fascismo probabilmente).
    A che serve il processo a questo punto? Avete già deciso. Luridi.

    Daniele la pratica di giudicare militari/dignitari/ufficiali in patria è norma nella realpolitik internazionale da secoli.


    Roger Rabit

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    1. Infatti il processo ai criminali nazisti l'hanno tenuto a Norimberga, Germania, se non sbaglio.

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    2. Giuseppe17:32

      Magri e marroncini o grassi e a pois verdi, qui ci sono di mezzo due morti, Roger Rabit, anche se a pochi sembra interessare.
      Io HO SBAGLIATO (lo scrivo in maiuscolo così magari è più leggibile) a definirli assassini prima del processo, ed è probabile che dietro a questo errore ci sia un mio pregiudizio; ma non mi sembra che sia saggio nemmeno dare per certa l'innocenza di due accusati solo perché sono italianoni, alti e poi anche bianchini.

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    3. Il problema dei marò è uno solo : hanno sparato da una nave privata in acque indiane a pescatori indiani. Questo per merito della legge del buon Larussa che ha voluto i militari italiani imbarcati sulle navi commerciali. Capirete anche voi che l'accusa non è ai due marò in quanto militari ( non si configurano come tali in questa situazione ) ma in quanto soggetti privati che commettono un omicidio in india. Ora, sarebbe finita li se non fossero in divisa ( la vicenda Bruno e Boncompagni insegna ) ma essendolo si configura un problema internazionale. E su quello l'India sta premendo sull'Italia per avere commercialmente dei bonus. I marò torneranno a casa ma ci costeranno ben più di 12 milioni.

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  5. Anonimo15:50

    Ripeto, PIDDINI si nasce, non si diventa.

    Potete vantarvi quanto vi pare di esservi "pentiti" o "svegliati" o aver raggiunto la vera conoscenza, ma PIDDINI rimanete.

    Con autolesionismo, doppiopesismo, bipensiero, masochismo, degenerazione morale pressoché completa annessa.

    Roger Rabit

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    1. Anonimo09:38

      Doppiopesismo, soprattutto.

      Ricordo perfettamente quando raitre, allora detta telekabul, trasmetteva la grandiosa parata militare che si svolgeva ogni anno, sulla piazza rossa, in occasione dell'anniversario della rivoluzione d'ottobre.

      Una parata che ai comunisti nostrani piaceva moltissimo, perchè l'armata rossa, certo, era composta di militari belli e buoni, umani e con la lacrimuccia, mica come i nostri, fascisti, guerrafondai, militaristi, e chi più ne ha più ne metta.

      E non vi dico poi che razza di armamenti sfilavano, ma anche quelli erano armamenti belli e buoni, che portavano la pace nel mondo, a detta loro.

      Ripeto, ricordo tutto.

      E i piddini di adesso non sono altro che i comunisti di allora, le giravolte che hanno fatto per agguantare il potere e i cambi di sigla al loro partito, prima venduto all'urss e ora alla ue e alla finanza usuraia internazionale non mi hanno mai incantato.

      Cornelia.

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    2. Perfetto, caro Roger. Adesso spiegami una cosa.
      SE i comunisti, poi divenuti piddini, sono una razza geneticamente tarata e VISTO CHE sono tanti, ALLORA vedo solo due alternative: la pulizia etnica o il vincolo esterno.
      Il secondo mi pare ci sia già, tu cosa proponi?

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  6. Tina16:43

    http://www.dailystar.com.lb/News/Lebanon-News/2014/Oct-20/274668-irans-press-tv-questions-turkey-on-death-of-lebanese-journalist.ashx

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  7. Anonimo18:25

    siccome le due hanno dichiarato di non essere neutrali é bene che noi si sappia che abbiamo pagato per il rilascio di due combattenti con funzioni di soccorso. l'italia non é in guerra contro la siria ? allora abbiamo pagato per il rilascio di due che hanno fatto favoreggiamento di terrorismo. quelli che combattono cotro lo stato siriano non sono terroristi ? allora l'italia sta facendo una guerra non dichiarata alla siria tramitr l'invio di aiuti attraverso ragazze di ong non meglio specificate..
    . voi cosa preferite ? ---- saluti yuki. p.s. i comunisti mi fanno cagare come i fascisti che sono identici ai democratici...viva la vulva.

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  8. A Te Anatra, una gratitudine e un ringraziamento per quello che alimenti per gli APPARTENENTI ai Bei Paesi che, consapevoli, AFFERMANO CIO' CHE NON SIAMO E CIO' CHE NON VOGLIANO.
    Ad essi, cioè essi, il "martin luhter king day" del ri/coniglio globale.

    Grazie, per quello che fai ..!

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