tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post1800653092586264572..comments2024-03-25T05:41:58.902+01:00Comments on L'orizzonte degli eventi: Il perché di un votoBarbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-73025918145415601612014-05-18T21:43:09.892+02:002014-05-18T21:43:09.892+02:00come dici tu la matematica non è un opinione ed i ...come dici tu la matematica non è un opinione ed i numeri sono numeri, ma noi da chi vogliamo farci governare? dalle banche o dalle persone, dai numeri o dalle idee? credi che la sovranità nazionale ci renderebbe la vita migliore?credi che in italia esistano dei governanti, degli amministratori un sistema economico e finanziario in grado di renderci la vita migliore?. al di là dei numeri (ribadisco: a me di numeri e grafici non importa un cazzo, mi fanno venire il mal di testa) pensi che con la lira al posto dell'euro staremmo meglio? secondo me no ma la mia è solo un'opinione. penso che la moneta sia come un coltello, può servire a tagliare il pane come a ferire, sfregiare perfino uccidere. dipende da chi lo usa e da che tipo di uso vuole farne. si parla solo di moneta e di sistemi economici ma non sento nessuno parlare di POLITICA. sembra scomparsa. Barbara io ho sempre avuto una grande stima di te, ti seguo dall'inizio ma sinceramente non me la sento delegare il futuro che mi resta (siamo coetanei) a gente che ha fatto sua la bandiera noeuro per semplice opportunismo così come per opportunismo aveva abbracciato le bandiere dell'indipendentismo e del federalismo svilendo e facendo vergognare chi quella bandiera la sventolava da decenni se non da secoli (sono di origine sarda, so di che parlo). gente che sputa sull'euro ma che fino a ieri ha mostrato di apprezzarlo eccome, gente che era al governo quando l'euro è entrato in vigore e che è sicuramente complice (non so quanto inconsapevole) dei mancati controlli e quindi corresponsabili dei disastri derivati dalla sua applicazione. la lega non è un partito rinnovato, erano tutti li, erano pure al governo. adesso però ci dicono che le colpe sono altre: le banche, la crisi, l'america e la germania. forse non è che in vece le colpe derivano dalla mancanza della politica? dal vuoto creatosi dal mancato governo degli organi finanziari che ha fatto si che questi abbiano avuto il sopravvento. è da quarant'anni e più che è in atto una lotta di classe dall'alto verso il basso e non è chiudendoci dentro casa dietro una porta blindata che possiamo pensare di starne fuori, possiamo riprenderci la lira, perfino diventare autarchici ma stai sicura che prima o poi dovremo fare i conti con quello che succede al di fuori dei nostri confini. e comunque quella di forza nuova era solo una boutade dato che nella confusione generale c'è anche chi cerca di rivalutarli come portatori di valori cosa che a me non piace dato che li considero solo fascisti e della sovranità nazionale non m'importa una sega: io non credo nella patria. a me importa di una sovranità giusta, da qualunque parte arrivi: italia, europa, plutone o, perché no, da noi stessi... Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/10586641588580646631noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-60923550857876864892014-05-18T01:19:52.851+02:002014-05-18T01:19:52.851+02:00Anch'io sono stato intervistato e a testa alta...Anch'io sono stato intervistato e a testa alta ho detto di essere favorevole a immigrazione, contrario alla pena di morte, di sinistra e di votare Borghi.<br />Che gioia poi dare i voti ai politici: 1 a Renzo e a tutto l'establishment, 2 a grillo, 3 a Berlusconi e 7 (10 non ce la faccio) a Salvini.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07515507171428827285noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-72140530079504162452014-05-18T01:10:36.173+02:002014-05-18T01:10:36.173+02:00Oggi al cellulare, mentre ero al mercato a fare la...Oggi al cellulare, mentre ero al mercato a fare la spesa, mi è arrivata una telefonata di un agenzia che si occcupa di sondaggi per l'elezioni sia amministrative che europee. Mi ha chiesto dato che vivo in una città che quest'anno deve rinnovare il sindaco, come avrei votato per le amminitrative, cosa avrei scelto in caso di ballottaggio e poi è passata alle europee, non l'ho fatta nemmeno finire di chiedermi che ho risposto come un fulmine: voto lega e poi ho aggiunto Claudio Borghi, al termine dell'intervista mi ha chiesto a che parte politica mi ritenevo di appartenere ds, sn, cn? Ho chiaramente risposto SINISTRA e sarò puerile ma pensando al PD e alle sue meschinità mi sono sentita libera e forte.Fiorehttps://www.blogger.com/profile/09252430344944548756noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-13042614969856213012014-05-18T00:55:55.101+02:002014-05-18T00:55:55.101+02:00Sottoscrivo e diffondo.
Chi ha capito sta con Borg...Sottoscrivo e diffondo.<br />Chi ha capito sta con Borghi o è in malafede (oppure sta nell'1% che è li stesso).Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07515507171428827285noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-6885763084524788512014-05-17T23:09:11.272+02:002014-05-17T23:09:11.272+02:00Egregio Tomatis, che vuol dire "a prescindere...Egregio Tomatis, che vuol dire "a prescindere dai numeri", che la matematica é un'opinione? E che c'entra Forza Nuova che, per essere giusti, rivendicava la sovranità nazionale quando Salvini ancora faceva i compiti a scuola? Barbara Tampierihttps://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-9506953819909028302014-05-17T19:51:51.138+02:002014-05-17T19:51:51.138+02:00Da persona di sinistra che voterà Borghi, non poss...Da persona di sinistra che voterà Borghi, non posso che sottoscrivere in toto (ho qualche dubbio solo sulla parte dedicata all'art. 11, che mi sembra un po' ingenua...ma nel complesso, si tratta di inezie).<br /><br />Tra l'altro, trattandosi di Europee, mi sembra giusto votare chi porta avanti le mie idee sul futuro assetto dell'Unione europea in toto, senza pensare solo alla valuta: e in questo caso, mi sembra che le posizioni più ragionevoli e sensate le abbia assunte Marine Le Pen, che farà un gruppo unico con la Lega. A sinistra al momento c'è veramente pochissimo, e nulla in Italia (a parte Rizzo, che non si presenta nemmeno).<br /><br />Poi, per le Politiche, si vedrà in futuro. Se la Lega vorrà anche lì il mio voto, dovrà fare un'opera enorme di trasformazione del partito, facendolo diventare davvero nazionale, e alleandosi solo con chi metterà al primo punto del programma l'immediata uscita dall'Euro. Francamente, mi sembra più facile che un cammello riesca a passare attraverso la cruna di un ago...Giuseppenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-77162650682702763412014-05-17T19:25:42.818+02:002014-05-17T19:25:42.818+02:00qualcuno qui si è bevuto il cervello, a prescinder...qualcuno qui si è bevuto il cervello, a prescindere dai numeri dovrei farmi rappresentare i europa da Salvini, Borghezio ( con cui ho avuto una discussione vis a vis fra me, lui e le sue squadracce a borgo dora, torino) e compagnia bella? mi spiace Barbara, va bene la morte delle ideologie ma a tutto c'è un limite. a quando le campagne pro forza nuova contro i complotti del capitalismo demoplutogiudaico?<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/10586641588580646631noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-10929446619930873512014-05-17T16:28:54.864+02:002014-05-17T16:28:54.864+02:00continua
Nei prossimi anni il vincolo alla cresci...continua<br /><br />Nei prossimi anni il vincolo alla crescita sarà ancora l’insufficienza della domanda. Lo si desume dall’ampiezza dell’output-gap corrente, dalla lentezza con cui – nei paesi più avanti nel ciclo – la ripresa si manifesta, dalle tendenze deflattive europee, cui tendono a sommarsi i vincoli dei Trattati dell’EZ e l’ottusa interpretazione che se ne dà. Occorre pertanto un nuovo paradigma della politica economica. L’unica via realmente ‘moderata’ ed ‘europeista’, dibattuta negli ambienti accademici ma ancora ignorata dal dibattito politico nazionale, è la riscrittura dei Trattati Europei per consentire il rilancio della domanda (“La Riforma Necessaria dell’Eurozona”, Rivista di Politica Economica, Marzo 2014). Una strategia però di là da venire, dato che nessun governo europeo ancora osa proporla.<br /><br />E intanto? È possibile rilanciare la domanda in Italia in modo unilaterale, o per farlo bisogna uscire dall’euro? Il problema, oggi, non è tanto il deficit pubblico (giacché, spiega il FMI, la crescita finanzierebbe un appropriato deficit spending nel giro di venti mesi), quanto il deficit commerciale che riaprendosi, si teme, produrrebbe nuova instabilità. In realtà, molti paesi convivono per anni senza inconvenienti con deficit commerciali superiori al 2% del PIL, se la banca centrale garantisce la stabilità finanziaria. Nel lungo termine, tuttavia, l’EZ deve scegliere: o impara a chiudere gli squilibri competitivi senza imporre tassi di disoccupazione del 15-30%; o accetta la deindustrializzazione di intere nazioni, di cui si assume i debiti pubblici (Unione Politica); o rinuncia alla democrazia; o smantella l’Euro in maniera consensuale e controllata; o si condanna all’instabilità politica e alla propria eutanasia.davidehttps://www.blogger.com/profile/15663689452846126591noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-82118963328988576532014-05-17T16:27:55.268+02:002014-05-17T16:27:55.268+02:00continua
Come si vede, per molti anni il PIL Eff...continua<br /><br /><br />Come si vede, per molti anni il PIL Effettivo e il PIL Potenziale sono cresciuti assieme senza gravi perturbazioni. Dal 2008 l’esplosione della crisi ha fatto precipitare il PIL del 6,8% (stima a fine 2014). La distanza fra il PIL e il PIL Potenziale, detta ‘output-gap’ – il 6,6% del PIL corrente, circa 108 miliardi di Euro – è lo spazio disponibile per politiche non inflazioniste di stimolo alla domanda miranti ad abbattere la disoccupazione. (Questa è la priorità democratici americani; soleva essere condivisa dalla socialdemocrazia europea). Gli economisti neoliberali hanno invece sostenuto che l’output-gap tende a chiudersi da solo, perciò la politica economica deve concentrarsi unicamente sul lato dell’offerta, con l’obiettivo di alzare il tasso di crescita del PIL Potenziale: nel lungo termine “l’offerta crea la domanda”. Dopo cinque anni è giusto chiedere quanto lungo è il ‘lungo termine’.<br /><br />Focalizziamo ora l’attenzione sul ‘Pil Potenziale’. La priorità dei supply-siders è accelerare la crescita della produttività per accrescere la pendenza della linea blu, che nel 2002-07 in Italia si era alquanto attenuata. Ma ora le stime dell’OCSE e di altre organizzazioni internazionali indicano che la prolungata depressione della domanda sta provocando una riduzione del capitale fisico ed umano: nonostante la crescita della popolazione e il progresso tecnologico, il Pil Potenziale scende. La carenza di domanda distrugge l’offerta; la teoria dell’isteresi si dimostra corretta. Il 21/1/2012 Mario Monti dichiarò che le sue riforme strutturali avrebbero alzato il Pil Potenziale dell’11%: ora sappiamo che aveva un modello sbagliato.<br /><br />Come quantificare il danno al Pil Potenziale provocato dalla caduta della domanda? La freccia blu proietta nel futuro il tasso di crescita dell’offerta del 2002-07, e mostra l’andamento del ‘Pil Tendenziale’. La distanza fra la freccia e la linea blu mostra il calo del Pil Potenziale causato dalla depressione della domanda. Questo divario è pari al 7% del Pil, e sta ancora crescendo: i giovani lasciano il paese o l’Università, i disoccupati perdono capacità, le imprese non investono, ecc. In euro, la perdita è di circa 110 Mld. l’anno, 1850 euro pro capite, oltre 5500 euro per famiglia media; ma ad essere colpite sono soprattutto le classi deboli. Il costo per il bilancio pubblico è di circa 45 Mld. l’anno; in dieci anni il debito pubblico si alza di 37 punti di PIL. Quanto dovrebbe investire l’Italia per annullare la perdita di reddito causata dal gap del Pil Potenziale? Se gli investimenti rendessero il 9% l’anno, per ricostruire lo stock di capitale perduto servirebbero circa 1220 miliardi: una cifra enorme. Il gap produttivo totale (Pil tendenziale – Pil effettivo) nel 2014 raggiunge i 220 Mld. con un impatto sul deficit pubblico di circa 85 Mld.<br /><br />davidehttps://www.blogger.com/profile/15663689452846126591noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-23415788080825443042014-05-17T16:26:38.535+02:002014-05-17T16:26:38.535+02:00Cara amica Lameduck,
riporto un articolo del Fatt...Cara amica Lameduck,<br /><br />riporto un articolo del Fatto che credo sia utile a quanto hai detto<br /><br />ll Pil vota contro l’Eurozona<br />di PierGiorgio Gawronski | 17 maggio 2014<br />Commenti (124)<br /><br />Più informazioni su: Decrescita, DEF, Eurozona, Governo Renzi, OCSE, Pil, Tasso di Crescita.<br />Share on oknotizie Share on print Share on email More Sharing Services 18<br /><br />Tutti invocano la crescita, ma il Pil continua a deludere le attese dei nostri governanti. Ma cosa frena la ripresa? L’offerta o la domanda? Il Presidente Francese Hollande, come altri leaders europei, sembra avere le idee chiare: “è sull’offerta che dobbiamo intervenire. Sull’offerta! Con ciò non intendo negare l’importanza della domanda: l’offerta, in realtà, crea la domanda”. Questa teoria, passata alla Storia con il nome di ‘Legge di Say’, in negativo recita: “è la debolezza dell’offerta che distrugge la domanda”. Corollario: né l’Euro né le politiche macroeconomiche restrittive associate sono responsabili del malessere dell’Eurozona (EZ): l’origine è puramente domestica; la cura sono le politiche microeconomiche dell’offerta; se molti paesi sono simultaneamente in crisi, è una mera coincidenza.<br /><br />L’ipotesi alternativa, detta ‘isteresi’, afferma invece: “La domanda crea l’offerta”; e in negativo: “La depressione della domanda distrugge l’offerta”. Essa ha tutt’altre implicazioni. La crisi nasce da una gestione errata dell’EZ; le politiche di stabilizzazione della domanda nel breve termine ridurrebbero la disoccupazione, nel lungo termine eviterebbero una distruzione permanente di capacità produttiva (offerta).<br /><br />Da quando nel 2008 è scoppiata la crisi queste due visioni vengono dibattute con calore, essendo alla radice delle diverse impostazioni di politica economica. La Legge di Say, in particolare, è alla base delle ricette Europee ‘ufficiali’, austerità e riforme strutturali. Dal DEF risulta che lo stesso Governo Renzi, come i precedenti, punta a stimolare la crescita con una nuova liberalizzazione del mercato del lavoro. Dopo cinque anni, cominciamo però ad avere dei dati chiarificatori. Il grafico presenta l’andamento in Italia del PIL effettivamente prodotto e del ‘Pil Potenziale’ (offerta). Quest’ultimo è una stima dell’OCSE, simile a quelle della Commissione Europea e del FMI, le cui oscillazioni annuali sono state attenuate.<br /><br />davidehttps://www.blogger.com/profile/15663689452846126591noreply@blogger.com