tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post6545062549622880846..comments2024-03-25T05:41:58.902+01:00Comments on L'orizzonte degli eventi: Il governo Grandi OpereBarbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comBlogger43125tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-34176771002891392622008-05-30T08:12:00.000+02:002008-05-30T08:12:00.000+02:00Questa poi arriva inaspettata, ma forse no: Macchi...Questa poi arriva inaspettata, ma forse no: <A HREF="http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_29/onde_progetto_energia_90c82ade-2d96-11dd-913b-00144f02aabc.shtml" REL="nofollow">Macchina acchiappaonde per fare elettricità</A>. Avevo letto della tidal energy, ma non a forma di mongolfiera a 100 metri di profondità, e da ricerca italiana. Si arriverà a qualcosa? Vedremo.<BR/>Per ora abbiamo il Galles che vuole investire e i francesi che contattano; poverini, non hanno speranze, il nostro Governo sarà felice di buttare carrettate di denaro in questa ricerca.<BR/>E poi avremo i francesi che s’incazzano, un classico!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-42514008268514720052008-05-28T01:32:00.000+02:002008-05-28T01:32:00.000+02:00@ AdetraxSi, fotovoltaico. Con una resa del 44%, s...@ Adetrax<BR/>Si, fotovoltaico. Con una resa del 44%, se vuoi attaccarci il phon della tua fidanzata, non ti serve più avere il tetto grande come un campo di basket ma solo come l’area dei tre punti.<BR/>La cosa interessante (<A HREF="http://www.physorg.com/news131027836.html" REL="nofollow">qui</A>) é che parla di costruzione relativamente a buon prezzo.<BR/>O paura di quel “relativamente”, ma se i costi di acquisto fossero abbordabili si avrebbe un rilancio dei piccoli impianti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-75658234374027756822008-05-27T23:18:00.000+02:002008-05-27T23:18:00.000+02:00@salazarNo, non avevo letto, grazie per la segnala...@salazar<BR/>No, non avevo letto, grazie per la segnalazione; l'<A HREF="http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_27/energia_solare_b8ecaf8a-2bf7-11dd-9d26-00144f02aabc.shtml" REL="nofollow">questo articolo e` interessante</A>, ma se ho capito bene questi nanocristalli si applicherebbero al campo fotovoltaico e non a quello del solare termico, l'unico in grado di fornire grandi quantita' di energia a costi accettabili.<BR/><BR/>In ogni caso per i microimpianti per abitazioni, queste sono ottime notizie.<BR/><BR/>@Franz<BR/>Beh, in California i primi impianti basati sul solare termico sono stati fatti piu' di 25 anni fa.<BR/><BR/>Negli ultimi 5-10 anni sono stati adottati accorgimenti che hanno aumentato fino al 40-45% il loro rendimento medio e quindi sono diventati particolarmente interessanti considerando che in futuro ci saranno ulteriori miglioramenti (certo, per questo ci vogliono i cervelli giusti, ma e' sufficiente non farli scappare all'estero).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-30853294316568814172008-05-27T22:46:00.000+02:002008-05-27T22:46:00.000+02:00"Cernobyl, cosa avvenneIl 26 aprile del 1986... Il..."Cernobyl, cosa avvenne<BR/>Il 26 aprile del 1986... Il sistema di sicurezza venne deliberatamente disattivato..." <BR/><BR/>http://www.greenpeace.it/cernobyl/incidente.html<BR/><BR/> Forse che Greenpeace, come Franz o ur-ka/Ur_ca che dir si voglia, combatte una sua personale guerra contro i comunisti? <BR/><BR/>Se per te una foratura è un incidente hai ragione. Nubi radioattive vaganti sulle nostre teste sono comunque giunte unicamente dalla Russia "senza amore", se sai di altre citale. <BR/><BR/>Quanto ad Adetrax, condivido. Infatti nulla vieta che nell'attesa che le centrali nucleari entrino in funzione, si creino forme alternative di produzione energetica. Centrali eoliche e fotovoltaiche sono piccoli palliativi. Tanto più che queste ultime per via della corrente continua che producono necessitano di batterie di stoccaggio e convertitori (inverter) molto costosi e delicati. Si tratta cmq di impianti che hanno si e no 20 anni di vita, non dimetichiamolo, la cui manutenzione peraltro è assai costosa.<BR/>Sugli impianti termosolari di Rubbia sono i primi e ancora in corso d'opera in Spagna. Ma in italia di mesetas in cui il sole brilla per 350 giorni all'anno non ce ne sono. Un'area come il raccordo anulare basterebbe per 1/3 del fabbisogno italiano? Non lo so, la prendo per buona ma mi pare esagerataAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-91400382895152911552008-05-27T22:43:00.000+02:002008-05-27T22:43:00.000+02:00@ AdetraxHai letto dei nanocristalli sul Corriere?...@ Adetrax<BR/>Hai letto dei nanocristalli sul Corriere?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-24430632240801330902008-05-27T22:32:00.000+02:002008-05-27T22:32:00.000+02:00Ecco l'intervista di fine marzo 2008 a Rubbia.<A HREF="http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=54374" REL="nofollow">Ecco l'intervista di fine marzo 2008 a Rubbia</A>.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-68115642838675194822008-05-27T21:50:00.000+02:002008-05-27T21:50:00.000+02:00Scusate, l'area del raccordo anulare servirebbe pe...Scusate, l'area del raccordo anulare servirebbe per 1/3 dei fabbisogni italiani di energia elettrica (che e' sempre tantissimo).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-21028813955829164632008-05-27T19:36:00.000+02:002008-05-27T19:36:00.000+02:00@ salazarsai che ti dico? Che anche dal Brasile ha...@ salazar<BR/>sai che ti dico? Che anche dal Brasile hai l'occhio lungo, secondo me hai ragione. Ur_ca is back, alive and kicking. ;-)<BR/><BR/>@ franz<BR/>Leggi la lista e poi ne riparliamo. Coraggio, poi distinguiamo tra raggi gamma, alfa e beta.Barbara Tampierihttps://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-4262150282815728862008-05-27T14:27:00.000+02:002008-05-27T14:27:00.000+02:00x lameducq:dimenticavo. sinceramente la lunga e me...x lameducq:<BR/>dimenticavo. sinceramente la lunga e meritevole lista di caio non l'ho letta fino alla fine. Ti basti sapere con assoluta certezza che l'unico incidente nucleare da centrale di produzione di energia è quello di cernobyl. stanne certa Lameducq. non c'è lista che tengaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-74945109130192490962008-05-27T14:25:00.000+02:002008-05-27T14:25:00.000+02:00@LameduckNon trovi che Franz assomigli molto al ca...@Lameduck<BR/>Non trovi che Franz assomigli molto al caro vecchio rancoroso ur-ka? Forse é proprio lui ritornato al tuo blog – da te - sotto mentite spoglie; che sia vero amore?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-5041320604046355422008-05-27T14:14:00.000+02:002008-05-27T14:14:00.000+02:00Lameducq, per favore leggi bene prima di risponder...Lameducq, per favore leggi bene prima di rispondere. Ho parlato di incidenti dovuti a centrali elettriche nucleari capito? Quelle elencate da caio sono di tutt'altra natura. o no? <BR/>Sei impulsiva ed elementare nel liquidare con finta superficialità chi non la pensa come te. Metodo comunista, bolla l'avversario e passa oltre. <BR/>Non ti vergognare e non ti arrabbiare per essere comunista, da giovani tutti lo siamo stati. Vorrà dire che tu sei rimasta giovane (nel cervello s'intende).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-84814132127277558572008-05-27T10:11:00.000+02:002008-05-27T10:11:00.000+02:00@ franzallora il povero Caio ha postato quella lun...@ franz<BR/>allora il povero Caio ha postato quella lunga lista di incidenti nucleari per niente? <BR/>Fai una cosa, apri una sottoscrizione per aprire una centrale nucleare nel tuo giardino. Parlane nel tuo quartiere e facci sapere.<BR/>Sai cosa mi irrita dei tuoi commenti? Che sono vecchi, passati, sembri arrivato con la macchina del tempo dagli anni 50.<BR/>L'anticomunismo ha rotto i coglioni, se non te ne sei accorto.<BR/>Tu vieni qui non per discutere ma per combattere la tua personale guerra contro i comunisti. Scusami ma non mi interessa. Anche perchè qui non è detto che siano tutti comunisti. Fai la figura di quello che vuole attaccar briga per forza.<BR/>Tipica figura da bar.Barbara Tampierihttps://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-80439962819286145912008-05-27T08:47:00.000+02:002008-05-27T08:47:00.000+02:00Compagna Lameducq, capisco che gli argomenti con c...Compagna Lameducq, capisco che gli argomenti con cui ribatto non siano di tuo gradimento, ma argomenti sono. e tu non devi accusarmi di essere andato fuori tema se non ti garbano. In sintesi:<BR/><BR/>1) Cernobyl non fa testo, perchè è stato l'unico (UNICO) incidente di rilievo avvenuto in una centrale nucleare per la produzione di ENERGIA elettrica. Perchè non fa testo? Perchè l'impero sovietico pur di stare al passo con l’occidente (se non per sua natura) se ne fregava di qualsiasi misura protettiva e antiecologica pur anche elementare. I risultati sono sotto gli occhi dell’umanità cosciente e non certo offuscata da ideologie pseudo-scientifiche per cervelli che non hanno voglia (o non ce la fanno) di impegnarsi. Vedi i disastri immani che hanno ridotto popoli e regioni ex sovietiche in lager umani e ambientali per sempre, si può dire, reversibilmente contaminati. E questo non è fuori tema come tu affermi, bensì in linea con la tua triste vignetta di apertura. Per aver detto ciò e sottolineato che altri esperimenti di tipo sovietico porterebbero portarci alla fine, tu e i tuoi degni Compagni non avete avuto altra risposta che l’insulto.<BR/> <BR/>2) Ripeto, al momento non esiste nessuna seria alternativa alla produzione di ENERGIA elettrica con il nucleare. Il sole del sud e il vento mediterraneo sono energie naturali discontinue sulle quali non si può puntare. Altro discorso è la produzione mista al nucleare (solare, fotovoltaica, eolica, bioenergetica ecc ecc.) vale a dire SOLAMENTE di supporto.<BR/><BR/>3) insisto sul concetto di energia, perchè spesso chi scrive cita watt o megawatt che se non riferiti al tempo non esprimono energia. Google non può fare i miracoli. <BR/><BR/>4) il nucleare di terza o anche quarta generazione tra 15 anni necessari al completamento delle centrali, sarà obsoleto? Se si fosse ragionato in questi termini saremmo ancora all’età della pietra. Cosa compro un PC a fare se tra una settimana è superato da altri più “potenti”. <BR/><BR/>5) Paura di incidenti? In caso di crisi i reattori si spengono automaticamente. Per questo, ripeto l’impero comunista (o socialista) sovietico non deve far testo. Quelli erano (e per generazioni lo rimarranno, purtroppo) molto inclini al crimine per effetto del passato regime. <BR/><BR/>Potrei continuare, ma mi fermo. Spero di essere stato chiaro e di non leggere i soliti insulti da parte di cervelli farneticanti in ebollizione.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-5430064736146177682008-05-26T23:16:00.000+02:002008-05-26T23:16:00.000+02:00x lameduckscusa però, dobbiamo svenarci per costru...x lameduck<BR/><I>scusa però, dobbiamo svenarci per costruire centrali solo perchè le hanno i nostri vicini?</I><BR/>non era quello il senso del mio commento. ma se l'ostacolo deve essere la paura di una nuova chernobyl non si può non considerare il rischio che deriva dai paesi confinanti dai quali compriamo l'energia elettrica.<BR/>ad ogni modo credo che una apertura al nucleare non debba precludere la strada, che anzi deve essere percorsa il più possibile, delle fonti rinnovabili. questo le mie idee in linee di principio. é chiaro che se dovessi fare un piano energetico ogni soluzione andrebbe vagliata con i suoi pro e i suoi contro sul piano economico, ambientale, strategico e a quel punto potrei anche giungere alla conclusione che un investimento nel nucleare non convenga. Ma questo è un altro discorso.ArabaFenicehttps://www.blogger.com/profile/05955275585491162364noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-62744849301873437522008-05-26T22:23:00.000+02:002008-05-26T22:23:00.000+02:00Lameduck,scusa, davvero, lo spazio che rubo. Ma qu...Lameduck,<BR/>scusa, davvero, lo spazio che rubo. Ma qui si parla di Cernobyl come di un evento casuale e sporadico. Ed allora, dal dossier di Legambiente (nel copia/incolla non ho potuto evitare qualche "intoppo"):<BR/><BR/>10 marzo 1956 - Mar Mediterraneo. Un bombardiere B-47 precipita nel Mediterraneo<BR/>con a bordo due capsule di materiale fissile per la realizzazione di bombe nucleari.<BR/>27 luglio 1956 - Gran Bretagna. Un bombardiere B-47 in Gran Bretagna slitta sulla<BR/>pista e va a colpire un deposito contenente sei bombe nucleari.<BR/>7 ottobre 1957 - Sellafield (Gran Bretagna) (scala Ines 5). Nel complesso nucleare di<BR/>Windscale in Gran Bretagna, dove si produce plutonio per scopi militari, un incendio<BR/>nel nocciolo di un reattore a gas-grafite (GCR) genera una nube radioattiva imponente. I<BR/>principali materiali rilasciati sono gli isotopi radioattivi di xenon, iodio, cesio e polonio.<BR/>La nube attraversa l'Europa intera. Sono stati ufficializzati soltanto 300 morti per cause<BR/>ricondotte all'incidente (malattie, leucemie, tumori) ma il dato potrebbe essere<BR/>sottostimato.<BR/>Settembre 1957 - Kyshtym (Unione Sovietica) (scala Ines 6). In una fabbrica di armi<BR/>nucleari negli Urali, una cisterna contenente scorie radioattive prende fuoco ed esplode,<BR/>contaminando migliaia di chilometri quadrati di terreno con una nube di 20 milioni di<BR/>curie. Il rilascio esterno di radioattività avviene a seguito di un malfunzionamento del<BR/>sistema di refrigerazione di una vasca di immagazzinamento di prodotti di fissione ad<BR/>alta attività. Vengono esposte alle radiazioni circa 270mila persone. Si stimano per le<BR/>conseguenze dell’incidente oltre 100 morti.<BR/>3 gennaio 1961 – Idaho Falls (USA). A seguito di un incidente in un reattore<BR/>sperimentale di Idaho Falls negli Stati Uniti, muoiono tre tecnici.<BR/>4 luglio 1961 – URSS. La fuoriuscita di radiazioni per un guasto al sistema di controllo<BR/>di uno dei due reattori di un sommergibile atomico sovietico provoca la morte del<BR/>capitano e di sette membri dell’equipaggio.<BR/>5 dicembre 1965 – Isole Ryukyu (Giappone). Un jet militare americano A-4E con a<BR/>bordo una bomba all’idrogeno B-43 scivola in mare da una portaerei statunitense vicino<BR/>alle isole giapponesi Ryukyu.<BR/>5 ottobre 1966 – Detroit (USA). Il nucleo di un reattore sperimentale situato in un<BR/>impianto vicino a Detroit si surriscalda a causa di un guasto al sistema di<BR/>raffreddamento.<BR/>17 gennaio 1966 – Palomares (Spagna). Un B-52 statunitense con quattro bombe<BR/>all’idrogeno B-28 entra in collisione con un aereo cisterna durante il rifornimento in<BR/>volo. I due aerei precipitano e tre bombe a idrogeno (bombe H) cadono nei pressi di<BR/>Palomares, mentre la quarta cade in mare. L’esplosivo di due delle tre bombe, a contatto<BR/>col suolo, detona spargendo su una vasta area plutonio e altro materiale radioattivo. In<BR/>tre mesi vengono raccolte 1.400 tonnellate di terra e vegetazione radioattiva che<BR/>vengono portate negli Stati Uniti. Mentre i militari statunitensi sono forniti di tute<BR/>protettive, gli spagnoli continuano a vivere tranquillamente e a coltivare i terreni. Un<BR/>monitoraggio effettuato nel 1988 su 714 abitanti ha rivelato in 124 di loro una<BR/>concentrazione di plutonio nelle urine di gran lunga superiore ai livelli normali.<BR/>10 marzo 1968 – Oceano Pacifico. Il sottomarino K-219 affonda nel Pacifico. A bordo<BR/>ha tre missili nucleari e due siluri a testata nucleare.<BR/>27 maggio 1968 – Oceano Atlantico. Un sottomarino statunitense con a bordo due<BR/>33 Gli incidenti nelle centrali nucleari sono classificati su una scala da 0 (semplice guasto) a 7 (incidente molto<BR/>grave). Questa scala di misura è detta INES (International Nuclear Event Scale).<BR/>Legambiente - I problemi irrisolti del nucleare a vent’anni dal referendum<BR/>27<BR/>siluri a testata nucleare affonda nell’Atlantico.<BR/>21 agosto 1968 – Groenlandia. Un B-52 statunitense precipita in Groenlandia. Tre<BR/>bombe all’idrogeno che si trovavano a bordo esplodono e 400 grammi di plutonio-239<BR/>si disperdono nell'ambiente. L’area viene successivamente bonificata da oltre 500<BR/>uomini inviati dalla Danimarca e da 200 militari statunitensi. Nei venti anni successivi,<BR/>100 dei danesi che avevano partecipato all’intervento si ammalano di cancro, altri di<BR/>gravi malattie tra cui la sterilità.<BR/>17 ottobre 1969 – San Laurent (Francia). Un errore nelle procedure adottate per la<BR/>gestione del combustibile provoca una fusione parziale a un reattore nucleare<BR/>raffreddato a gas.<BR/>12 aprile 1970 – Oceano Atlantico. Il sottomarino sovietico K-8 affonda nell’Atlantico<BR/>con a bordo due reattori e due siluri a testata nucleare.<BR/>Aprile 1973 – Isole Hawaii (USA). Fuga radioattiva nel sottomarino statunitense<BR/>Guardfish alle Hawaii. Cinque marinai dell’equipaggio vengono contaminati dalle<BR/>radiazioni.<BR/>1974 – Mar Caspio. Fonti di stampa segnalano un’esplosione in un impianto atomico<BR/>sovietico a Shevchenko, nel Mar Caspio.<BR/>Inverno 1974/75 – Leningrado (URSS). Una serie di incidenti viene segnalata<BR/>nell’inverno tra il 1974 e il 1975 presso la centrale nucleare di Leningrado, in Unione<BR/>Sovietica. Tre morti accertati.<BR/>22 novembre 1975 – Mare Mediterraneo. Una portaerei e un incrociatore americani<BR/>entrano in collisione nel Mediterraneo a causa del mare agitato. Come in altri casi non è<BR/>accertata, ma probabile, la fuoriuscita di materiale nucleare in seguito all’incidente.<BR/>7 dicembre 1975 – Lubmin (Repubblica Democratica Tedesca). Un cortocircuito<BR/>nell’impianto della Centrale di Lubmin, sul litorale baltico nella Germania Orientale,<BR/>provoca una parziale fusione del nucleo del reattore.<BR/>28 marzo 1979 - Three Mile Island (Harrisburgh, Usa) (scala Ines 5). Il<BR/>surriscaldamento di un reattore, a seguito della rottura di una pompa nell’impianto di<BR/>raffreddamento, provoca la parziale fusione del nucleo rilasciando nell'atmosfera gas<BR/>radioattivi pari a 15mila terabequerel (TBq). Vengono evacuate 3.500 persone.<BR/>7 agosto 1979 – Tennessee (USA). La fuoriuscita di uranio arricchito da una<BR/>installazione nucleare segreta provoca la contaminazione di oltre 1.000 persone.<BR/>Vengono registrati nella popolazione valori di radioattività fino a cinque volte superiori<BR/>alla norma.<BR/>Agosto 1979 – Erwin (USA). Oltre 1.000 persone vengono contaminate a seguito di<BR/>una fuga radioattiva in un centro di ricerca nucleare, fino ad allora rimasto segreto, a<BR/>Erwin, negli Stati Uniti.<BR/>Marzo 1981 – Tsuruga (Giappone). 280 persone vengono contaminate a causa di una<BR/>fuga di residui radioattivi nella centrale di Tsuruga, in Giappone. Un mese dopo le<BR/>autorità comunicano che 45 operai sono stati esposti a radioattività nel corso delle<BR/>operazioni per la riparazione della centrale.<BR/>Novembre 1983 – Sellafield (Gran Bretagna). Lo scarico di liquidi radioattivi nel<BR/>Mare d’Irlanda provoca la reazione di cittadini ed ecologisti, che sollecitano la chiusura<BR/>della centrale nucleare di Sellafield, in Gran Bretagna.<BR/>10 agosto 1985 – URSS. Un'esplosione devasta il sottomarino atomico sovietico<BR/>Shkotovo-22: muoiono dieci membri dell’equipaggio esposti alle radiazioni.<BR/>6 gennaio 1986 – Oklahoma (USA). Un operaio muore e altri 100 restano contaminati<BR/>a seguito di un incidente che si sviluppa in una centrale atomica in Oklahoma, negli<BR/>Legambiente - I problemi irrisolti del nucleare a vent’anni dal referendum<BR/>28<BR/>Stati Uniti.<BR/>26 aprile 1986 - Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 7). L'incidente nucleare in assoluto<BR/>più grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provoca la fusione del nucleo del<BR/>reattore e l'esplosione del vapore radioattivo, che sotto forma di una nube pari a un<BR/>miliardo di miliardi di Bequerel si disperde nell'aria. Centinaia di migliaia di persone,<BR/>soprattutto nella vicina Bielorussia, sono costrette a lasciare i territori contaminati.<BR/>L'intera Europa viene esposta alla nube radioattiva e per milioni di cittadini europei<BR/>aumenta il rischio di contrarre tumori e leucemia. Non esistono ancora oggi dati ufficiali<BR/>e definitivi sui decessi ricollegabili alla tragedia.<BR/>6 ottobre 1986 – Oceano Atlantico. Il sottomarino K-219 affonda nell’Atlantico con<BR/>34 testate nucleari a bordo.<BR/>Febbraio 1991 – Mihama (Giappone). La centrale riversa in mare 20 tonnellate di<BR/>acqua altamente radioattiva<BR/>24 marzo 1992 – San Pietroburgo (Russia). A seguito della perdita di pressione<BR/>nell’impianto di Sosnovy Bor nei pressi di San Pietroburgo, fuoriescono e si disperdono<BR/>in atmosfera iodio e gas radioattivi.<BR/>Novembre 1992 – Forbach (Francia). Un grave incidente nucleare causa la<BR/>contaminazione radioattiva di tre operai. I dirigenti dell’impianto vengono accusati<BR/>l’anno successivo di non aver approntato le misure di sicurezza previste.<BR/>13 febbraio 1993 – Sellafield (Gran Bretagna). Fuga radioattiva nell'impianto di<BR/>riprocessamento di Sellafield. La densità massima di radionuclidi dello iodio consentita<BR/>viene superata di oltre tre volte.<BR/>17 febbraio 1993 - Barsebaeck (Danimarca). Uno dei reattori della centrale di<BR/>Barsebaeck viene temporaneamente fermato a causa della fuoriuscita accidentale di<BR/>vapore radioattivo.<BR/>Aprile 1993 – Siberia (Russia). Un incendio nel complesso chimico di Tomsk-7<BR/>colpisce un serbatoio di uranio. Risultano contaminati circa 1.000 ettari di terreno. La<BR/>nube radioattiva si dirige verso zone disabitate.<BR/>23 marzo 1994 – Biblis (Germania). Centrale nucleare di Biblis: una falla nel circuito<BR/>primario di un reattore fa uscire liquido altamente contaminato.<BR/>28 giugno 1994 – Petropavlosk (Russia). Fuga di materiale radioattivo nella baia di<BR/>Seldevaia a causa della rottura di un deposito a Petropavlosk.<BR/>Settembre 1995 – Kola (Mare di Barents). L'energia elettrica della centrale di Kola<BR/>viene staccata per morosità e vanno fuori uso i sistemi di raffreddamento. Incidente solo<BR/>sfiorato, grazie all'intervento del comandante della base.<BR/>Novembre 1995 – Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 3). Un'avaria al sistema di<BR/>raffreddamento del reattore n.1 di Cernobyl causa un incidente nel quale la radioattività<BR/>si disperde e contamina gli operai impegnati nella manutenzione.<BR/>8 dicembre 1995 – Monju (Giappone). Due tonnellate di sodio liquido e altro<BR/>materiale radioattivo fuoriescono dal reattore nucleare prototipo di Monju nella<BR/>prefettura di Fukui a causa di un malfunzionamento al sistema di raffreddamento.<BR/>L’impianto è costituito da un reattore autofertilizzante a neutroni veloci FBR.<BR/>Febbraio 1996 – Dimitrovgrad (Federazione Russa). Un addetto causa la rottura<BR/>della valvola di sicurezza di uno dei reattori del centro di ricerche atomiche di<BR/>Dimitrovgrad. Fuoriesce una nube radioattiva contenente soprattutto radionuclidi di<BR/>manganese.<BR/>Marzo 1997 – Tokaimura (Giappone). Un incendio e un’esplosione nel reattore<BR/>nucleare nell'impianto di ritrattamento nucleare di Tokaimura contamina almeno 35<BR/>Legambiente - I problemi irrisolti del nucleare a vent’anni dal referendum<BR/>29<BR/>operai.<BR/>Giugno 1997 – Arzamas (Russia). Un incidente nel centro ricerche di Arzamas porta i<BR/>materiali radioattivi sull'orlo di una reazione a catena. Si sviluppa una nube radioattiva a<BR/>seguito della quale muore il responsabile dell’esperimento.<BR/>Luglio 1997 – La Hague (Francia). Il comune di Amburgo denuncia presenza di<BR/>radioattività nell'acqua scaricata nella Manica dall'impianto di trattamento francese di<BR/>La Hague. La Francia smentisce, ma il presidente della Commissione di controllo si<BR/>dimette.<BR/>Settembre 1997 – Urali (Russia). Sugli Urali si scontrano un trattore e un camion che<BR/>trasporta isotopi radioattivi. Da due container fuoriesce liquido pericoloso contenente<BR/>iridio 192 e cobalto 60. Nell’area la radioattività sviluppata è 25 volte superiore al limite<BR/>consentito.<BR/>1 maggio 1998 – Catena delle Alpi. Le autorità di controllo francesi scoprono elevati<BR/>livelli di contaminazione da cesio 137 sulle Alpi, causati dal passaggio di rottami ferrosi<BR/>provenienti dall'Europa dell'Est.<BR/>30 settembre 1999 - Tokaimura (Giappone) (scala Ines 4). Un incidente in una<BR/>fabbrica di combustibile nucleare attiva una reazione a catena incontrollata. Viene<BR/>accertato che si tratta di un errore umano: due operai hanno trattato materiali radioattivi<BR/>in contenitori non idonei. Tre persone muoiono all'istante, mentre altre 439, di cui 119<BR/>in modo grave, vengono esposte alle radiazioni. Vengono ricoverati in 600 ed evacuati<BR/>320mila abitanti della zona.<BR/>4 ottobre 1999 – Wolsong (Corea del Sud). Una fuoriuscita di acqua pesante durante<BR/>lavori di manutenzione della Centrale di Wolsong causa l’esposizione alle radiazioni di<BR/>22 operai impiegati presso l'impianto.<BR/>5 ottobre 1999 – Centrale di Loviisa (Finlandia). Viene segnalata una perdita di<BR/>idrogeno nell'impianto di Loviisa, sulla costa Finlandese. Secondo i tecnici della<BR/>centrale c’è stato un pericolo di incendio e perdite. La situazione, secondo gli addetti, è<BR/>rimasta comunque sotto controllo.<BR/>8 ottobre 1999 - Rokkasho (Giappone). Una piccola quantità di materiale radioattivo<BR/>fuoriesce da un deposito di scorie a Rokkasho, nella prefettura giapponese di Aomori.<BR/>Le radiazioni provengono da due fusti arrivati dalla centrale nucleare di Ekushima.<BR/>20 ottobre 1999 – Superphenix (Francia). Un incidente tecnico ritarda lo<BR/>smantellamento del reattore a neutroni rapidi Superphenix di Creys-Malville (Isere), nel<BR/>Sud-Ovest della Francia. Nell'operazione di scarico del reattore un inconveniente<BR/>tecnico a una puleggia per l'estrazione delle cartucce di combustibile arresta la fase di<BR/>scarico del materiale radioattivo.<BR/>18 novembre 1999 – Torness (Scozia) Un Tornado della Raf in esercitazione precipita<BR/>in mare di fronte alla centrale nucleare di Torness in Scozia a meno di ottocento metri<BR/>dall’impianto. Un grave incidente è sfiorato per un soffio.<BR/>13 dicembre 1999 – Zaporozhe (Ucraina). Il primo dei sei reattori nucleari della<BR/>centrale ucraina di Zaporozhe viene fermato per il malfunzionamento dei uno dei<BR/>segnalatori di eccessiva pressione.<BR/>5 gennaio 2000 – Blayais (Francia) (scala Ines 2). Una tempesta provoca un incidente<BR/>alla centrale di Blayais, nella Gironda, dove due dei quattro reattori vengono fermati.<BR/>L’acqua invade alcuni locali della centrale: danneggiati pompe e circuiti importanti.<BR/>27 gennaio 2000 – Giappone. Un incidente a una installazione per il riprocessamento<BR/>dell’uranio in Giappone provoca livelli di radiazione 15 volte superiori alla norma in un<BR/>Legambiente - I problemi irrisolti del nucleare a vent’anni dal referendum<BR/>30<BR/>raggio di circa 1,2 miglia. Funzionari locali segnalano che almeno 21 persone sono state<BR/>esposte alle radiazioni.<BR/>15 febbraio 2000 – Indian Point (USA). Una piccola quantità di vapore radioattivo<BR/>fuoriesce dal reattore Indian Point 2 vicino alla cittadina di Buchanan sul fiume Hudson,<BR/>località a circa 70 chilometri da New York. La perdita di gas radioattivo costringe la<BR/>società che gestisce l’impianto a chiudere la centrale e a dichiarare lo stato di allerta. La<BR/>perdita è di circa mezzo metro cubo di vapori radioattivi.<BR/>10 aprile 2003 – Paks (Ungheria) (scala Ines 3). L’unità numero 2 del sito nucleare di<BR/>Paks (costituito da quattro reattori è l’unico in Ungheria a 115 chilometri da Budapest)<BR/>subisce il surriscaldamento e la distruzione di trenta barre di combustibile altamente<BR/>radioattive. Solo un complesso intervento di raffreddamento scongiura il pericolo di<BR/>un’esplosione nucleare, limitata ma incontrollata con gravi conseguenze per l’area<BR/>intorno a Paks.<BR/>17 ottobre 2003 – Arcipelago de La Maddalena (Italia). Sfiorato incidente nucleare:<BR/>il sottomarino americano Hartford s’incaglia nella Secca dei Monaci a poche miglia<BR/>dalla base di La Maddalena dove solo l’abilità del comandante riesce a portare in porto<BR/>il mezzo avariato. Il licenziamento di alcuni militari induce a pensare che il rischio<BR/>corso non sia stato risibile.<BR/>9 agosto 2004 – Mihama (Giappone). Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama,<BR/>350 chilometri a ovest di Tokyo, una falla provoca la fuoriuscita di vapore ad alta<BR/>pressione che raggiunge i 270 gradi provoca quattro morti tra gli operai. Altri sette<BR/>lavoratori vengono ricoverati in fin di vita. E’ l’incidente più tragico nella storia<BR/>nucleare del Giappone. La centrale viene chiusa.<BR/>9 agosto 2004 – Shimane (Giappone). Scoppia un incendio nel settore di smaltimento<BR/>delle scorie in una centrale nella prefettura di Shimane.<BR/>9 agosto 2004 – Ekushima-Daini (Giappone). L’impianto viene fermato per una<BR/>perdita d’acqua dal generatore.<BR/>Aprile 2005 – Sellafield (Gran Bretagna). Viene denunciata la fuoriuscita di oltre<BR/>83mila litri di liquido radioattivo in 10 mesi a causa di una crepatura nelle condotte e di<BR/>una serie di errori tecnici.<BR/>Maggio 2006 – Laboratori Enea di Casaccia (Italia). Fuoriuscita di plutonio,<BR/>ammessa solo quattro mesi dopo, che ha contaminato sei persone addette allo<BR/>smantellamento degli impianti.<BR/>Maggio 2006 – Mihama (Giappone). Ennesimo incidente con fuga di 400 litri di acqua<BR/>radioattiva nella ex centrale nucleare di Mihama.<BR/>26 luglio 2006 – Oskarshamn (Svezia) (scala Ines 2). Corto circuito nell’impianto<BR/>elettrico della centrale a 250 chilometri a sud di Stoccolma per cui due dei quattro<BR/>generatori di riserva non sono stati in grado di accendersi. Vengono testate tutte le<BR/>centrali nucleari del Paese e quella di Forsmark viene spenta.<BR/>7 ottobre 2006 – Kozlodui (Bulgaria). Viene intercettato un livello di radioattività<BR/>venti volte superiore ai limiti consentiti e le verifiche portano a scoprire una falla in una<BR/>tubazione ad alta pressione. La centrale, che sorge nei pressi del Danubio, scampa a una<BR/>gravissima avaria. Secondo la stampa locale la direzione cerca di nascondere l’accaduto<BR/>e di minimizzarlo nel rapporto all’Agenzia nazionale dell’Energia Atomica.<BR/>28 giugno 2007 – Kruemmel (Germania). Scoppia un incendio nella centrale nucleare<BR/>di Krummel, nel nord della Germania vicino ad Amburgo. Le fiamme raggiungono la<BR/>struttura che ospita il reattore e si rende necessario fermare l’attività dell’impianto. In<BR/>pochi mesi si verificano avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e Brunsbuttel.<BR/>Legambiente - I problemi irrisolti del nucleare a vent’anni dal referendum<BR/>31<BR/>Secondo il rapporto 2006 del ministero federale dell'Ambiente, l'impianto di Kruemmel<BR/>è il più soggetto a piccoli incidenti tra le 17 centrali. Stando ai piani di uscita dal<BR/>nucleare, fissati in una legge del 2002, il reattore dovrebbe essere spento al più tardi nel<BR/>2015.<BR/>16 luglio 2007 – Kashiwazaki (Giappone). La centrale nucleare di Kashiwazaki-<BR/>Kariwa, la più grande del mondo che fornisce elettricità a 20 milioni di abitanti, viene<BR/>chiusa in seguito ai danneggiamenti provocati dal terremoto. L’Agenzia di controllo<BR/>delle attività nucleari giapponesi ammette una serie di fughe radioattive dall’impianto,<BR/>ma precisa che si tratta di iodio fuoriuscito dal una valvola di scarico. Il direttore<BR/>generale dell’AIEA, Mohammed El Baradei, dice che il sisma: "è stato più forte di<BR/>quello per cui la centrale era stata progettata". Il terremoto provoca un grosso incendio<BR/>in un trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si<BR/>riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia<BR/>sismica attiva passi proprio sotto la centrale.caiohttps://www.blogger.com/profile/11627708171838409711noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-81768882897330462172008-05-26T22:06:00.000+02:002008-05-26T22:06:00.000+02:00@ marantzpare che i fondi per finanziare il taglio...@ marantz<BR/>pare che i fondi per finanziare il taglio dell'ICI siano stati sottratti alle infrastrutture per il Sud.<BR/><BR/>@ debora<BR/>si, hai ragione. Il bisinissi è tutto lì: appalti, subappalti, megasuperultramaxifunkyappalti da spartirsi tra amici.<BR/><BR/>@ anonimo<BR/>ma perchè dici "voi"? Ma a chi parli? E poi che c'entra l'Iran? Boh???<BR/><BR/>@ franz<BR/>cos'è, hai problemi con la regolarità? ti senti pesante, di cattivo umore? <BR/>Se non ti piace quello che scrivo potresti controbattere con argomenti, non con invettive da vecchio anticomunista rinfanciullito.<BR/>Le scemenze che ho detto le ha dette un Premio Nobel, io le ho solo riportate.<BR/><BR/>ò arabafenice<BR/>scusa però, dobbiamo svenarci per costruire centrali solo perchè le hanno i nostri vicini? Allo stesso modo, se a Napoli bruciano la monnezza perchè non farlo anche noi, tanto la diossina ci arriva addosso comunque. <BR/>Non si è contro il nucleare per partito preso, anche se Chernobyl rimane un monito, ma per motivi esclusivamente economici e di convenienza. Troppo caro, troppo tempo, troppe scorie.<BR/><BR/>@ adetrax<BR/>minchia, adetrax! Mi hai fatto una ricerca come quelle che si facevano a scuola! Bravo. Grazie per tutti i link.Barbara Tampierihttps://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-65087378967917117912008-05-26T20:30:00.000+02:002008-05-26T20:30:00.000+02:00Quando si mantengono i nomi inglesi nelle frasi in...Quando si mantengono i nomi inglesi nelle frasi in italiano, i nomi dovrebbero essere sempre mantenuti al singolare, es. molti watt e non molti watts, molti goal e non molti goals, ecc.<BR/><BR/>Avendo visto e ascoltato i discorsi di Rubbia, non solo quelli di qualche giorno fa, credo che la sintesi del suo ragionamento sia questa.<BR/><BR/>Attualmente la tecnologia delle centrali atomiche di terza generazione e' equiparabile a quella di un motore del 1960 truccato, certo va meglio di uno del 1945, ma ancora non ci siamo, siamo ancora molto lontani dall'ideale.<BR/><BR/>E' inutile spendere vagonate di soldi per qualcosa che fra 10-15 anni sara' obsoleto.<BR/><BR/>La sintesi del ragionamento e': <B>differenziamo le modalita' di produzione dell'energia</B> perche' e' l'unica cosa sensata da fare.<BR/><BR/>Una o due centrali atomiche costruite a regola d'arte e con la massima celerita' si possono mettere in cantiere, ma dato che nella migliore delle ipotesi non saranno attivate prima di 10 anni (e in Italia non prima di 12-15), non e' il caso di insistere oltre misura con soluzioni che fra pochi anni saranno considerate rozze e preistoriche.<BR/><BR/>Vedere anche <A HREF="http://it.wikipedia.org/wiki/Abbandono_dell%27energia_nucleare" REL="nofollow">l'abbandono dell'energia nucleare a fissione</A>.<BR/><BR/>L'obiettivo del futuro e' la <B>fusione nucleare</B> (non l'attuale fissione) o ancora meglio la fusione fredda, tecnologia che in Giappone si sta evolvendo rapidamente (a livello sperimentale / di laboratorio) e che sperabilmente sara' industrialmente utilizzabile fra 25-40 anni.<BR/><BR/>Nel frattempo si fa prima ad attivare un certo numero di centrali medio-piccole, es. 20-100 MegaWatt, poco costose e basate sull'eolico e nel sud Italia sul solare a bassissimo impatto ambientale.<BR/><BR/>Sicuramente Rubbia non e' rimasto deluso dalle <A HREF="http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_elettrica#Centrali_solari_termiche" REL="nofollow">centrali solari</A> realizzate in Spagna, visto che anche lui vi ha contribuito per migliorarne l'efficienza e l'utilita' dopo aver viste negate tutte le richieste di sperimentazione e utilizzo del suo progetto Archimede.<BR/><BR/>Le <A HREF="http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_solare" REL="nofollow">centrali solari a specchi</A> sono una parte del nostro futuro.<BR/><BR/>E non lo dico io, ma numerosi rapporti fra qui quello tedesco secondo il quale con l'eolico+solare, l'<A HREF="http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/ambiente/solare/solare/solare.html" REL="nofollow">Europa potrebbe raggiungere l'autosufficienza nel 2050</A>.<BR/><BR/>O anche la Spagna secondo la quale l'<A HREF="http://www.enerpoint.it/news/news_show.php?id=416" REL="nofollow">autosufficienza con vento e sole e' a portata di mano</A> (chiaramente occorrono anche altre fonti di produzione ma il grosso del quantitativo energetico e' gratis).<BR/><BR/>Invece l'Italia che fa ?<BR/><BR/><B>Prima nel 2005 da' un calcione nel sedere a Rubbia</B> (indovinate chi ?), poi <A HREF="http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/ambiente/solare/progetto-archimede/progetto-archimede.html" REL="nofollow">nel 2006 con Pecoraro Scanio si pente e progetta la centrale sperimentale di Priolo</A> (ovviamente senza sbilanciarsi troppo ... con i suoi 5 MegaWatt).<BR/><BR/>Ora la destra degli amici cerca di ridare un calcione a Rubbia non piu' nel didietro ma sul davanti dove fa piu' male.<BR/><BR/>Riferimenti.<BR/><BR/><A HREF="http://64.233.183.104/search?q=cache:l0gZE9RapwkJ:www.ariannaeditrice.it/articolo.php%3Fid_articolo%3D3431+centrale+solare+spagna&hl=it&ct=clnk&cd=2&gl=it" REL="nofollow">L'Italia ha detto no alla mia centrale solare e io vado in Spagna</A> !<BR/><BR/><A HREF="http://www.ecoage.it/rubbia-se-ne-va-in-spagna.htm" REL="nofollow">Rubbia se ne va in Spagna</A>.<BR/><BR/>NOTA: e' la stessa storia di sempre, es. Meucci, Marconi, ecc. che si ripete immutata grazie all'ignoranza e all'avidita' altrui.<BR/><BR/>Entro il 2013 sara' realizzata a Siviglia una <A HREF="http://www.senamion.it/2007/05/21/la-piu-grande-centrale-solare-deuropa-a-siviglia/" REL="nofollow">centrale solare da 320 MegaWatt</A>.<BR/><BR/>Non solo, la Spagna differenzia il solare anche con i tradizionali pannelli solari fotovoltaici che per tutti sono una perdita di tempo e soldi, data la durata relativamente breve, di 20-25 anni dei pannelli.<BR/><BR/>Ecco una <A HREF="http://www.ecoblog.it/post/3096/la-piu-grande-centrale-solare-apre-in-spagna" REL="nofollow">centrale sperimentale da 30 MegaWatt</A> costata 150 milioni di Euro con l'obiettivo di ridurre i costi di realizzazione in un prossimo futuro.<BR/><BR/>Diciamola tutta, il deserto del Sahara e le sue propaggini saranno una terra promessa in questo senso, altro che paesi poveri !Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-22980787760561556002008-05-26T18:31:00.000+02:002008-05-26T18:31:00.000+02:00megawatts! non c'è peggio sordo di chi... No, senz...megawatts! non c'è peggio sordo di chi... No, senza Google non ce la fa. Pazienza. <BR/>Ho detto in italiano. One milion of watts è italiano? Un milione di watts, di garages, di amperes... ecco sì fatti un paio di peres così ti svegliAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-72260787848568401032008-05-26T17:46:00.000+02:002008-05-26T17:46:00.000+02:00Megawatts?Proprio vero quel detto: ”Indichi la lun...Megawatts?<BR/>Proprio vero quel detto: ”Indichi la luna e il cretino guarda il dito.”<BR/>Comunque:<BR/><B>megawatts</B><BR/><I>Main Entry: mega•watt<BR/>Pronunciation: \ˈme-gə-ˌwät\ <BR/>Function: noun <BR/>Etymology: International Scientific Vocabulary<BR/>Date: circa 1900<BR/>: one million watts</I><BR/>http://www.merriam-webster.com/dictionary/megawattsAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-8652471787140034572008-05-26T15:26:00.000+02:002008-05-26T15:26:00.000+02:00E' chiaro che preferisco l'energia solare e quella...E' chiaro che preferisco l'energia solare e quella eolica al rischio del nucleare, ma temo che non sarebbe sufficiente e, comunque, credo che gli "anonimi" abbiano ragione almeno su una cosa: non avere centrali nucleari sul nostro territorio, non ci tiene lontani dai pericoli del nucleare stesso, visto che esse sono presenti poco lontane dai nostri confini.<BR/>non mi chiudo perciò al nucleare ma auspico che si prediliga la strada delle energie rinnovabili per coprire, per quanto sia possibile, il fabbisogno energetico. devo però ricordare, a tale proposito, che anche sull'eolico qualcuno ha messo il veto giudicando gli impianti troppo impattanti. Ecco, io credo che con il no a tutto non si vada da nessuna parte. Inoltre, voglio fare presente che, se non sono informata male, la tecnologia di produzione degli impianti fotovoltaici ha un impatto notevole sotto l'aspetto inquinamento e consumo energetico.<BR/>Con questo non voglio giudicarla svantaggiosa perché sicuramente i "pro" supereranno i "contro", ma solo porre l'attenzione sul fatto che non esiste una soluzione senza nessuna controindicazione.ArabaFenicehttps://www.blogger.com/profile/05955275585491162364noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-82291247215996877732008-05-26T14:02:00.000+02:002008-05-26T14:02:00.000+02:00...Mala bestia è questa mia... Anche il mar Caspi......Mala bestia è questa mia... <BR/>Anche il mar Caspio non è messo meglio. Comunque non cambia la questione bestie. Ideologie criminali covano solo nelle menti insane. Quanto all'autrice di queste scemenze non se la prenda se qualcuno glie le rinfaccia. Si faccia un esame di coscienza guardondosi attorno e soprattutto giudichi serenamente le tragedie causate dalle idee pasionarie. <BR/>Un'ultima cosa cervelloni. Le centrali non si misurano in Megawatt ma in energia. AnalfabetiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-90201622190996593092008-05-26T12:44:00.000+02:002008-05-26T12:44:00.000+02:00Però intanto la benedizione vaticana è già arrivat...Però intanto la benedizione vaticana è già arrivata...Francahttps://www.blogger.com/profile/08115982928799357406noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-36313216663776490052008-05-26T12:40:00.000+02:002008-05-26T12:40:00.000+02:00Ovviamente il business è quello del cemento, o "de...Ovviamente il business è quello del cemento, o "del viadotto", come dice Debora. E i vari Enel & C sono ringalluzziti perché vedono all'orizzonte bei finanziamenti pubblici.<BR/>Col nucleare la bolletta dovrebbe diminuire del 30%? Con qualche pannello fotovoltaico sul tetto, la si azzera. E non tocca aspettare dieci anni, si può fare da subito. Prendete in mano il vostro futuro energetico, invece di lasciarlo nelle mani di chi ci governa!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-76152706222298401742008-05-26T12:32:00.000+02:002008-05-26T12:32:00.000+02:00Dicono tante cazzate e poi si lamentano che si cos...Dicono tante cazzate e poi si lamentano che si costituisca un fronte del no a tutto.<BR/>Ma se dovessimo elencare tutte le cazzate che dicono e fanno avremmo bisogno del De Mauro.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-84943938750534872412008-05-26T12:27:00.000+02:002008-05-26T12:27:00.000+02:00@franzA proposito di cervelloni il "mare" che è qu...@franz<BR/><BR/>A proposito di cervelloni il "mare" che è quasi scomparso in realtà sarebbe il lago d'Aral, il mar Caspio è ancora là dove è sempre stato ;)<BR/><BR/>EnricoAnonymousnoreply@blogger.com