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lunedì 17 marzo 2025

ULTIMO TANGO PER BERGOGLIO

Francesco è ricoverato al Gemelli ormai da un mese senza aver più dato un cenno di sé a parte l'audiomessaggio che abbiamo dimostrato con un buon 90+ di probabilità essere stato manipolato, e con le uniche notizie sulla sua salute ridotte al bollettino fotocopia di ogni mattina: "Dopo aver trascorso una notte tranquilla, Francesco ora riposa". Non solo ma negli ultimi giorni stava ormai precipitando a fondo pagina, relegato in miseri trafiletti nei giornali mainstream. Quando vogliono farti sparire mediaticamente non è mai un buon segno. Già tempo addietro scrissi che Bergoglio era destinato a diventare un testimone scomodo e che la cosa sarebbe stata per lui rischiosa.

Oggi però a sorpresa, forse rispondendo all'invocazione "basta fake sul Papa" del cardinale Zuppi, è stata pubblicata la prima fotografia che ritrae Bergoglio suppongo nella cappella dell'ospedale ma di spalle, seduto su una sedia e senza ausili respiratori. Il Quotidiano Nazionale racconta che stava concelebrando messa - ma nel titolo scrivono come al solito "celebra", il che non accade più dal 2022, e che un centinaio di bambini erano venuti a salutarlo affollandosi nel piazzale del Policlinico, chiedendosi: "Dov'è il Papa?"
Perché Francesco Reaparecido non è stato portato di fronte ad una finestra per fare ciao ai bambini? Si era radunato pure un gruppo di tangueros che facevano risuonare le note del ballo tradizionale del suo paese, ma lui, niente. Però al contempo fanno uscire la foto sui giornali. Questo alone di mistero non si era mai visto per gli ultimi papi ed è inspiegabile se il ricovero di Bergoglio è dovuto solo, si fa per dire, ad una polmonite bilaterale in via di remissione.

Il dopo Bergoglio sembra già iniziato e pare addirittura, come anticipato martedì scorso dal Secolo d'Italia, che alla dimissione dal Gemelli Francesco non rientrerà affatto a Santa Marta in Vaticano ma si trasferirà, udite udite, nel famoso appartamento ospedaliero allestito a suo tempo in Santa Maria Maggiore, della cui esistenza aveva parlato esattamente un anno fa Lo Speciale; notizia poi ripresa e approfondita da Andrea Cionci l'estate scorsa. 
Francesco avrebbe deciso di dimettersi - dal nulla, visto che la sua elezione fu invalida, per poi ritirarsi a Santa Maria Maggiore, trattenendo solo il titolo di Vescovo emerito di Roma, rinunciando a quello di Papa Emerito - ovviamente. Ricordiamo che la basilica è anche il luogo prescelto per la sepoltura di Bergoglio, secondo le sue volontà. Stiamo parlando quindi a tutti gli effetti di un vero e proprio ritiro dal mondo (salvo eventuali fughe all'estero) in un luogo dal quale non uscire mai più. 
Non si potrebbe descrivere meglio la ritirata di un antipapa. Il quale per altro già il giorno dell'elezione - invalida - nel 2013 dovette firmare le proprie dimissioni in bianco, ufficialmente per eventuali futuri impedimenti fisici, consegnandole poi all'allora segretario di stato card. Bertone.

In astrofisica vi sono oggetti non osservabili direttamente, i buchi neri, la cui esistenza si può tuttavia dedurre dagli effetti che producono su altri oggetti a loro vicini. Allo stesso modo, è innegabile che la scoperta della progressiva ed inarrestabile sottrazione di priorità papali a Bergoglio*, di fatto ormai antipapa impedito e finito proprio in un buco nero mediatico, stia dimostrando per deduzione l'esistenza di quella struttura che sembra avere funzione di Reggente, di vicario del katéchon, espressione della Chiesa indefettibile e rimasta in piedi a sua difesa per duemila anni nonostante antipapi, eretici e scismatici vari. Struttura rinforzata dagli anni '80 in poi da opportuni strumenti canonici a cura dei papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Ovviamente la struttura antagonista gnostico-massonica che ha sostenuto Bergoglio in questi anni è ancora presente e conserva un certo potere. Questo silenzioso protrarsi della degenza di Francesco è probabilmente dovuto alla necessità di mettere a punto non solo l'uscita di scena concordata dell'antipapa, che libererebbe la Curia della sua presenza ormai scomoda in Vaticano, magari a causa delle sue posizioni pacifiste ormai démodé, ma anche la trattativa ben più difficile con i suoi sodali in vista di un nuovo Conclave.

Non è escluso che sia in corso e possa protrarsi ancora a lungo una feroce lotta interna tra fazioni. Noi dobbiamo augurarci che, se la struttura con a capo il Reggente ha avuto il potere di disinnescare l'antipapa fino a costringerlo all'esilio, possa parimenti essere in grado di ripristinare la legittima successione petrina, eleggendo un nuovo Papa risoluto e risolutore che però non dovrà essere scelto né di pancia né frettolosamente. Meglio dirimere tutte le questioni che hanno ferito la Chiesa, in primis denunciando il colpo di stato ai danni di Benedetto XVI, orchestrato da forze anticristiane e globaliste e non rimandando più l'apertura di un processo penale che stabilisca le responsabilità di ciascuno.

Se tutti stanno cercando di uscire puliti da uno scandalo che in troppi si ostinano ancora o a negare oppure a far finta di non vedere è tuttavia necessario che venga fatta chiarezza, che la vicenda venga rivelata al mondo per come si è veramente svolta - visto che là dentro tutti sanno e hanno sempre saputo, e che ognuno si assuma la responsabilità dei suoi atti. 

*Andrea Cionci, "Tutte le evidenze che dimostrano il REGGENTE della Chiesa dentro la Segreteria di Stato".


Tangueros per Bergoglio davanti al Gemelli.


domenica 16 marzo 2025

THE SUBSTANCE, IL PRIMO MESTRUO-WESTERN

 


E anche "The Substance" è andato, tra un uso eccessivo di primissimi piani, le solite spudorate citazioni kubrickiane con le quali le registesse di oggi confessano il loro senso di inferiorità di fronte al massimo regista di ieri e forse di sempre e in generale al Cinema, fino al delirio gore finale perfino oltre il Suspiria di Guadagnino, con due botte necrofile anche all'appena defunto David Lynch e al suo Elephant Man, mentre David Cronenberg è rimasto legato ed imbavagliato in uno sgabuzzino per tutto il film.

Eroiche le due interpreti, la 36 mesi Demi Moore e la caciottina Margareth Qualley, sulle quali si regge tutto il film, appena adiuvate dal carrello dei bolliti denominato Dennis Quaid, ex bello degli anni 80 ma senza il problema dell'invecchiamento perché lui è uomo e quando mangia fa schifo. (Tutte criptolesbiche uomofobe, queste velleitarie registesse femministe? Che palle!)

La storia non era malvagia. Il problema dell'invecchiamento nella società dell'immagine richiede a una donna una grandissima maturità e saggezza nell'affrontarla senza farsene maciullare, soprattutto se dentro ci si sente ancora disperatamente giovani e piene di vita. Ma ciò vale anche per gli uomini, anzi, forse la cosa è anche più drammatica se non hai soldi e potere a mascherare l'invecchiamento fisico.

Come l'avrebbe diretta un regista uomo la storia della sostanza misteriosa? Penso che avrebbe creato una comunicazione tra il sé anziano e il sé giovane che si alternano, ne avrebbe tratto un bellissimo rapporto padre-figlio sublimato e forse i due nel finale sarebbero morti assieme, dividendosi la dose letale della sostanza, riflettendo sulla loro solitudine e sui ricordi del passato.

Invece la registessa ha involontariamente sabotato il messaggio femminista (e io godo), facendo emergere la realtà innegabile dell'eterna conflittualità all'ultimo sangue tra la vecchia e la giovane, con la giovane che in pratica distrugge la madre, ovvero sé stessa, nel finale mestruo-western. Anche qui, mille volte meglio il "Kill Bill" di Tarantino. Complimenti quindi per il clamoroso boomerang che ci conferma che le donne senza freni combinano sfracelli e il femminismo, è proprio il caso di dirlo, crea mostri.

Voto: 6-

lunedì 3 marzo 2025

COME UN COLPO DI QANON. DICERIE E LORO UNTORI.

 

"This JFK jr. is no more" (semicit.)


Tutto ciò che sai sul ricovero del Bergoglio desaparecido non solo è falso ma lo è smaccatamente. A pesci in faccia, proprio.

Come se le balle da naso di Pinocchio talmente lungo da sfondare la finestra non fossero abbastanza, soprattutto in quegli imbarazzanti bollettini ufficiali vaticani, ci si mette anche il ricondizionato Qanon, quello del "domanivienegiututto" e probabile spin doctor di Viganò. Qanon in questi giorni sta letteralmente facendo twittare dall'oltretomba John John, il figlio di JFK, che a noi risultava morto assieme alla moglie in un incidente aereo nel 1999. 

Sono anni che Qanon, tirandoci addosso secchiate di dicerie, sostiene che John F. Kennedy jr. sia vivo e che lotti nella palude assieme a noi per ritornare presto ad assumere un ruolo di grande importanza nell'amministrazione Trump. La cosa ridicola ora è che questo account di un morto che non viene percepito come tale, proprio perché Qanon ha seminato l'idea che fosse ancora vivo, viene di fatto scambiato dagli utenti di X per quello di suo cugino sicuramente vivo Robert Kennedy jr., il neo ministro della salute di Re Donaldo. Per cui: "Kennedy ha detto che il Papa è già morto", "Kennedy ha rivelato le vere condizioni di Bergoglio", "Kennedy ha svelato il nome del nuovo papa". ecc. ecc. Quale Kennedy l'abbia detto, e sicuramente non può essere stato quello morto, non importa a chi legge distrattamente le notizie e le ingurgita senza masticarle. 

Non so se volutamente o meno, siamo quindi al miocugginismo a livello apoteosi. Ovvero, ecco lo spin, l'idea da seminare: "Se lo dicono i Kennedy è una balla, non è vero". Il che mi conferma che Qanon sia un'operazione di gatekeeping come già si sospettava da tempo e che ora stia circonvenendo legioni di incapaci utilizzando un altro dei suoi trucchetti psicologici. Quello del miocuggino, appunto.

Ragazzi, vi prego, ci stanno trollando con una ridda di scemenze. Siamo tra Scilla e Cariddi ed è pieno di sirene. Un paio di tappi per le orecchie e una legatina all'albero maestro non guasterebbero.