tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post4198948546516011165..comments2024-03-25T05:41:58.902+01:00Comments on L'orizzonte degli eventi: UN MANIFESTO PER RIPARTIRE DALL'UOMOBarbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-55965340792624997622020-09-30T15:06:15.172+02:002020-09-30T15:06:15.172+02:00Ciao Loris!
Che piacere ritrovarti qui! Se c’era u...Ciao Loris!<br />Che piacere ritrovarti qui! Se c’era una cosa che mi dispiaceva era il non aver salutato alcuni affezionati, te, Marco, e altri avventori; in fondo da Alceste abbiamo oltrepassato il guado del pre e post pandemonio insieme, e si era creata una piccola intesa tra noi. <br />Piu’ che traslocato sono divenuta nomade, di passaggio qua e la’, anche nella realta’ virtuale, chi l’avrebbe mai detto, neanche l’illusione di un poco di stabilita’ e intesa tra italiani virtuali. Hai fatto centro: sono allergica all’account G. In realta’ ho l’account G. del lavoro volendo, ma essere obbligata a registrarmi solo per rilasciare un pensiero, quasi come consegnare l’autocertificazione ogni volta per andare a fare la spesa, mi sembra un poco eccessivo. Non e’ tanto un discorso di tracciamento, mi si puo’ gia’ rintracciare senza problemi; sono tante altre le implicazioni a cui sono allergica e che credo puoi intuire. Poi neanche io ho capito la scelta, e la poca chiarezza mi perplime, come direbbe qualcuno. Rimarra’ sempre un piacere leggere Alceste, e mi auguro che continui a lungo col suo diario a bordo della Ngo d’emergenza chiamata “Italia”.<br />Barbara Tampieri delinea sempre magistralmente il punto della situazione, la apprezzo da molto. Peccato che ora sia proiettata piu’ verso i social, spero solo non sparisca dalla nostra visuale. Intanto la ringrazio per l'ospitalita'.<br />Comunque noto una convergenza, o meglio una tendenza: sempre meno spazi “liberi” (meglio chiamarli “gentilmente concessi”) per esprimersi. Un tempo si usava navigare, pure fare serfing nel web, secondo le espressioni inglesi in voga, come fosse un oceano. Ora sta diventando una palude sempre piu’ insidiosa. <br />Ciao Loris, spero anche io di rileggerti prossimamente.<br />IseAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-5266292428168737992020-09-28T16:28:38.391+02:002020-09-28T16:28:38.391+02:00Hai traslocato, Ise? Anche tu sei allergica all...Hai traslocato, Ise? Anche tu sei allergica all'account G.?<br />Complimenti, non ne dubitavo. Spiacente per l'amico Alceste, sempre un grande ma la scelta non l'ho capita.<br />Mica male anche la Tampieri...<br />Ti saluto nella speranza di rileggerti presto.Lorisnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-74370799918909168022020-09-25T15:38:03.883+02:002020-09-25T15:38:03.883+02:00Il progetto e' ambizioso perche' richiede ...Il progetto e' ambizioso perche' richiede di riconoscere quanto di umano c'e' ancora dentro di noi. La meccanizzazione, automazione e ora digitalizzazione dell'uomo e' penetrata fin nelle viscere, anche di chi crede di non esserne affetto. Lo si vede ovunque, nei comportamenti, nei sentimenti... le relazioni sono un usa e getta, un seleziona-copia-incolla-elimina a seconda dei capricci temporanei, i desideri sono da soddisfare nel giro di un click altrimenti non valgon piu’ la pena di essere desiderati; i pensieri ugualmente, non vanno piu’ pensati, ma solo copiaincollati, sono incanalati in recinti sempre piu’ stretti, quelli della monotonia di massa del politically correct che ha sostituito il buon senso personale in favore del "ben pensare" collettivo. Si vive in un videogioco in cui tutto e’ programmato e tutto e’ intercambiabile, senza valore intrinseco. Il quieto vivere e’ divenuto l’unico metodo di sopravvivenza, non piu’ solo opzionale, e l’approvazione dei piu’, della maggioranza, e’ divenuta la condizione esistenziale necessaria per tale quieto vivere che non deve disturbare la coscienza collettiva e deve sopprimere quella individuale, a costo della lobotomizzazione. D’altronde ora la Salute Pubblica ha il totale sopravvento su quella Individuale, e guai chi difende quest’ultima a scapito (inculcato dal PolCor mediatico) di quella Pubblica (anche se sarebbe un controsenso, dato che la pubblica dovrebbe essere la somma di quelle individuali, invece e’ divenuta un’entita’ a se stante, avente vita propria). Allo stesso modo la coscienza collettiva (oggi sotto il nome di pensiero PolCor o tecno-scientifico) va riverita a scapito di quella individuale. L’uomo non e’ piu’ connesso con se stesso ma con qualcosa di esterno da cui e’ stato reso/si e’ reso estremamente dipendente e fragile, la supercoscienza collettiva altro non e’ che una macchina efficiente. Ecco dunque il senso della AI e dell’Internet delle cose, la connessione dell’uomo col tutto, eccetto che se stesso. Solo disconnettendosi da se stesso, egli puo’ accettare tale fittizia superintelligenza artificiale a cui subordinare la propria. Il PolCor che standardizza il pensiero in binari a senso unico era necessario per tale passaggio, perche' la macchina ha bisogno di standardizzazione, non vuole l'eccezione. Si', era tutto scritto nelle distopie, come il fatto che in futuro potremmo diventare numeri. L’identita’ digitale promette tale evoluzione. Vi e’ un film d’animazione del regista Miyazaki, ”La citta’ incantata”, in cui la protagonista entra in un incantesimo (o mondo ”incantato” abitato da spiriti e mostri di vario genere) e dimentica il suo nome, assumendone uno fittizio alternativo. La condizione per uscire da tale mondo/incantesimo e' proprio ricordare il proprio vero nome, cioe’ la propria natura unica individuale trasmessa con amore da chi ci ha preceduto. Noto una similitudine con quanto accade ora, tra procreazione assistita o uteri in affitto in parte disconnessi dalle radici di trasmissione ancestrale, e le false identita’ virtuali, digitali, profili social e quant’altro, che sembrano innocenti distrazioni, ma che fungono da surrogati di identita', mentre logorano nel profondo l’identita’ umana originale, quella limitata dal proprio nome e dalla propria individualita', ma pur sempre genuina e irripetibile, non copiaincollabile.<br />Buona rinascita allora.<br />Saluti,<br />IseAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-24801296256664734032020-09-24T09:18:02.151+02:002020-09-24T09:18:02.151+02:00Senza fare "Politica" , noi, "il G... Senza fare "Politica" , noi, "il Gregge", non andremo mai da nessuna parte che non sia il solito mattatoio.<br /><br />ws<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-81888773664960106232020-09-23T21:32:11.902+02:002020-09-23T21:32:11.902+02:00Si, condivido appieno. C'e' estrema ed urg...Si, condivido appieno. C'e' estrema ed urgente necessita' di cio'.<br />Il solito buon Roberto Pecchioli qualche gg fa spiegava bene come non la politica, ma proprio la cultura sia stata l'arma vincente della decostruzione. <br />Per chi se lo fosse perso: https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-cultura-moderna-arma-di-distruzione-di-massa<br />Dobbiamo innanzitutto riappropriarci di quell'arma determinante.<br />Daniele P.Danielehttps://www.blogger.com/profile/06194702797810421330noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-33341140209448222462020-09-23T10:52:30.819+02:002020-09-23T10:52:30.819+02:00Condivido in pieno, e credo in effetti che la poli...Condivido in pieno, e credo in effetti che la politica non abbia ormai più le capacità né gli strumenti per incidere sul percorso sempre più accelerato che viene imposto all’umanità, verso un mondo che alcune fra le peggiori distopie letterarie e fantascientifiche avevano anticipato.<br />L’emergenza sanitaria è stato uno dei fattori di questa accelerazione, e molti esponenti del potere vero ce lo dicono apertamente: dobbiamo sfruttare il Covid per resettare tutto, per entrare senza più limiti nella vita delle persone, per imporre la nostra (terrificante) visione della società. Parlare di un governo totalitario globale era fino a pochi anni fa roba da complottisti, ora le elite ci fanno capire senza problemi che proprio questo è l’obiettivo finale. <br />Coloro che hanno piena consapevolezza di tutto questo possono e devono impegnarsi per infliggere crepe nel muro della propaganda e della mistificazione, che non è stato mai così compatto e imponente. E’ terribilmente difficile ma anche assolutamente necessario.<br />Gianni Pinelli<br />gianni pinellihttps://www.blogger.com/profile/15344787567545720782noreply@blogger.com