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domenica 17 dicembre 2006

Buona sanità

Per una volta voglio segnalare un caso di buona sanità. Voglio testimoniare la bravura e la gentilezza dei medici e degli infermieri del Pronto Soccorso che ieri hanno prestato le prime cure alla mia mamma che ha avuto un grave malore. Ho apprezzato anche la delicatezza con la quale mi hanno accolto al mio arrivo e il modo in cui mi hanno informato delle sue condizioni.

Non mi meraviglio perchè vivo in una realtà ancora umana, in un tessuto sociale rimasto tutto sommato contadino dove vige il culto dell'anziano ma mi è venuto da chiedermi cosa sarebbe accaduto se mia mamma, invece di sentirsi male per strada qui in questa piccola città romagnola, dove è stata soccorsa immediatamente da tante persone che hanno avvertito il 118 e noi parenti, si fosse accasciata in una via trafficata di una grande metropoli. Mi è tornato in mente il film "Collateral", dove Tom Cruise racconta a Jamie Foxx di quel tizio che si sentì male in metropolitana e rimase lì, ormai senza vita, al suo posto, girando tutto il giorno avanti e indietro di fermata in fermata senza che nessuno gli prestasse aiuto.

Per fortuna, nella nostra disastrata Italia, abbiamo ancora questo immenso patrimonio di umanità e di solidarietà che dobbiamo difendere a tutti i costi e che non deve essere paralizzato dalla paura dell'altro, dell'estraneo e infettato dal morbo del "farsi i cavoli propri".
Esiste la mala sanità ma anche il suo contrario, esistono egoisti, menefreghisti e spaccamaroni ma anche tante brave persone che ti aiutano nel momento del bisogno. Forse esistono anche gli angeli e io ho voluto testimoniarlo. Grazie.

19 commenti:

  1. Hai proprio ragione, anche a me è capitato di trovarmi di fronte a persone veramente gentili e volenterose oltre che estremamente capaci e competenti.
    E per fortuna che ci sono loro. Altrimenti uno non saprebbe proprio cosa salvare della sanità pubblica!
    Speriamo che con la redistribuzione dei redditi non dovremo più vergognarci dello stato disastroso delle aziende ospedaliere pubbliche...

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  2. Certo che esistono gli angeli. Non li vedi, ma sai che ci sono ;-)
    Bentornata eh, cominciavo a preoccuparmi.

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  3. Anonimo18:33

    La maggior parte della gente è buona, però è la carogna a far parlare di sé... Anch'io come tutti sono stato aiutato molte volte, talvolta addirittura ho incontrato persone disposte al sacrificio ed al rischio personale.
    Nella Medicina scatta un'altra trappola ancora: guarire è considerato normale, mentre l'errore a ragione suscita lo scandalo e perciò l'inchiesta.
    Bene, tutto ciò non toglie la croce della malasanità:le cose belle che ha voluto riferirci Lameduck sempre più spesso sono sostituite da una professione gretta e anonima; l'ammalato fa statistica per conto dell'industria farmaceurica; leggi e regolamenti sono ottusi e spietati. Affidiamoci al senso di umanità che ancora motiva molti medici, per cambiare in meglio il sistema della sanità.

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  4. Anonimo20:05

    Purtroppo dalla mia posso portare come testimonianza una realtà comune nei paesi africani. Infatti nei paesi sottosvoluppati o in via di sviluppo, manca del tutto uno spirito sociale come quello descritto da Lameduck. I servizi sanitari sono riservati a pochi eletti, cioè quelli che si possono permettere di pagare per avere questi servizi. E non parlo di cliniche private ma bensì di ospedali statali.

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  5. Anonimo23:54

    è che la malasanità fa più notizia. in bocca al lupo a tua mamma

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  6. Innanzittutto auguri per la tua mamma, poi son contento che tu sia di nuovo in linea. Io, come sai, vivo a Roma, però posso testimoniare che la solidarietà c'è eccome. Mio padre col diabete più volte ebbe episodi di ipoglicemia e fu sempre soccorso da persone che mi rintracciarono poco dopo. Anche negli ospedali, salvo qalche anno fa (oltre 10) in cui mancavano anche le lenzuola, cure ed attenzioni sono sempre state buone, se non ottime. Dicono giustamente nei commenti che non sono gli episodi "normali" che hanno risonanza, ma al contrario quelli di malasanità. non sarà anche colpa di un giornalismo, che gli editori vogliono sempre più squalificato?

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  7. Anonimo11:59

    Auguri ad Anatrona e riprendo la parola per una puntualizzazione che mi sta molto a cuore.
    Quando parliamo di Malasanità non ci riferiamo (né dobbiamo farlo) ad uno o più medici che violano la propria deontologia; e nemmeno vogliamo dire che la gente è diventata cattiva. Invece la malasanità è un SISTEMA. Cosa vuol dire sistema? Vi faccio un esempio da Catania (giudicata non a caso una delle città più invivibili d'Italia): dalle mie parti i medici riempiono le liste elettorali, offrendo alla partitocrazia riciclata i propri pazienti; trattano con i rappresentanti farmaceutici ed abitualmente ricavano una prebenda che chiamano comparaggio; sono forzati a legarsi alle baronie sin dall'Università: per essere chiari, un periodico professionale (la mia ex moglie è un medico e leggevo la sua informazione) riportava dieci anni fa che in Sicilia la percentuale di disoccupazione nella classe medica era del 60%, ma che tra i medici occupati oltre l'80% era imparentato con altri medici. Aggiungete le contiguità con la Mafia ed avrete il quadro di questa fogna: lauree vendute e a Messina qualche morto, corsie riservate negli ospedali ed ogni genere di discriminazione. Aggiungete l'inciviltà che è il paradigma del degrado del Sud, fatta dei milioni di segni di una comunicazione sociale patologica. Il Sud pullula di fascisti e delinquenti, che non potrebbero attecchire in una società meglio radicata nei suoi principi. Nel Sud sperperiamo ogni giorno i milioni che ci invia la UE per creare lavoro e siamo tutti complici di sprechi e clientele. Un disgraziato che si forma in un tale ambiente dovrebbe crescere storto per forza! Allora, onore agli onesti tutto malgrado

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  8. @ tutti
    Innanzitutto, grazie amici per il sostegno e gli auguri per mamma.
    Beh, non so se definirlo un miracolo ma mamma papera si sta riprendendo in maniera eccellente, nonostante le 84 primavere. Sabato era in coma a causa della fibrillazione e dell'arresto cardiaco ma ieri pomeriggio si è svegliata e sembra non aver patito conseguenze cerebrali a causa dell'ipossia. Devo dire ancora grazie a coloro - gli angeli - che l'hanno soccorsa con estrema rapidità.
    P.S. Ho di nuovo l'ADSL e sono di nuovo operativa ;-)

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  9. Anonimo21:14

    in bocca al lupo per la salute di tua madre. purtroppo a volte, per esperienza personale, gentilezza nella sanità non coincide con professionalità. occhi aperti

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  10. Anonimo00:42

    Ciao Lameduck...bentornata!
    Spero che la tua mamma torni in forma al più presto.
    Un abbraccio a te ed un in bocca al lupo alla mamma ;-)
    PS grazie della visita alla mia nuova casa :-)

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  11. Anonimo10:44

    Ehi, non posso lasciarti da sola un attimo che mi combini questi casini?
    Un forte abbraccio a mamma e, sì, c'è ancora chi lavora con coscienza.
    Dobbiamo ancora imparare a riconoscere il merito, anche se spesso possiamo solo elogiare. Brava.

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  12. Anonimo11:21

    Si può dire "in bocca al lupo" ad una papera ? I lupi mangiano i palmipedi ? Non lo so, però... faccio i miei auguri per una guarigione velocissima ;)

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  13. Anonimo16:52

    Anche io ho esperienze di Buona Sanità

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  14. Anonimo16:54

    Ot:Mi è difficile rilasciare commenti perché mi si apre sempre una finestra strana :)

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  15. Grazie amici degli auguri, saranno tutti portati a mamma papera tra poco. Siete carinissimi...

    @ anti69
    stai certo che sto in campana. ;-)

    @ stefania
    La tua nuova casa è bellissima, spero stasera di aver tempo per tornarci. Ieri sera ho fatto solo un "mordi e fuggi".

    @ cima
    l'abbraccio è già pronto per essere trasmesso... grazie, di cuore.

    @ justfrank
    ben vengano anche i lupi! Beh, credo proprio che una bella anatrella grassa se la mangerebbero volentieri. ;-)

    @ tisbe
    strane finestre? Anche a me capita ma solo dal computer di là e con Explorer. Usate Firefox e non avrete più problemi. Un salutone.

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  16. Anonimo19:02

    Grazie, troppo buona :-)
    Se passi da me, perchè non ti iscrivi e carichi durante l'iscrizione il tuo avatar? basta che, sulla pagina del profilo utente, clicchi su userpick & avatar e carichi la tua papera zoppa...
    bacioni

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  17. @ candido
    Innanzitutto grazie carissimo per gli auguri ad anatrona, ne ha bisogno. Nonostante i progressi che sta facendo ora, la botta è stata molto forte...
    Il tuo discorso sulla sanità in Sicilia è molto interessante. Io però vorrei dire che anche nel Nord, più o meno profondo, esistono forme di vassallaggio tra "aiuti" e primario, nelle facoltà di medicina vige il principio che vale più la lingua della spada, i medici sono vellicati ogni giorno dalle case farmaceutiche, e spesso, se vuoi operarti in tempi ragionevoli devi "andare a pagamento" ed essere abile a scansare l'offerta che il luminare ti farà: "ci sarebbe la mia clinica..."
    Io ammiro i medici che riescono ad amare ancora la loro professione e a evitare tutto questo. Ci sono sicuramente ma se trovi quello che ha in testa solo i soldi sono dolori. E non c'è né Nord né Sud che tenga. Una mia amica infermiera che conobbi alle scuole serali mi disse che tra chirurghi vigeva un principio silente: "se io commetto un errore e mi muore un paziente, tu mi pari il culo. Quando succederà a te io farò altrettanto". Secondo me anche questa in un certo senso è mafia. Che ne dici?

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  18. Anonimo12:12

    Si, certamente la mafia come molte infezioni è un terreno di coltura comune al nostro sistema sociale (e non solo). Ma quando scoppia la setticemia, la malattia rende l'organismo "malato", cioé in una condizione oggettivamente diversa da quando è sano. Nel Sud non è soltanto questione di quantità, ma di qualità della delinquenza. Come già è avvenuto nel sistema politico, la mafia si integra a meraviglia nell'ambiente e diventa essa stessa Stato. Ho da raccontarti cose che ho scontato sulla mia pelle. Eppure, tranne che per un magistrato, per la mia gente è quasi normale essere buttati fuori da un posto di pronto soccorso mentre si è in fin di vita (a me è successo due volte); rivolgersi a qualche santo per trovare un posto letto (a prescindere dalle tue gravi condizioni)e finire a duecento km di distanza; essere in carico ad un reparto per una patologia cronica e durante quindici anni non essere mai visitati;essere quasi ammazzati per uno shock anafilattico malgrado l'anamnesi proibisse l'uso di quel farmaco; essere operati di cataratta senza che il medico ti avesse mai visitato; persino nella diagnosi della mia malattia, ho ricevuto danno: ascolta. L'ultima botta iniziò a Febbraio, una trombosi venosa profonda. In quello stesso mese andai in Ospedale ed il primario al quale mi ero rivolto per la diagnosi, non soltanto non mi seppe rispondere, ma quando gli chiesi di indirizzarmi presso una struttura che studiasse le mie frequenti trombosi allargò le braccia. La malattia continuò a devastarmi, finché ad Ottobre decisi di recarmi a Bologna. Dopo due mesi fui dimesso e mi fu diagnosticata una malattia genetica, allora poco conosciuta. Bene, poichè dovrei essere seguito, chiesi di indirizzarmi ad un centro, e mi fu consegnato un vademecum con l'indicazione del medico che a Catania si era rifiutato di indicarmi l'ospedale che studiava la mia malattia e dove lui intanto si accreditava.
    Nello stesso ospedale operava un tale Abate, pioniere con tanta eco sulla stampa locale dei trapianti di cuore e condannato per gravi fatti di mafia. Mio suocero cardiopatico si aggravò ed il suo cardiologo era fuori per un congresso; Abate lo mise in lista d'attesa per essere trapiantato. Per fortuna tornò il suo medico, che appreso il fatto, senza curarsi dei presenti si attaccò al telefono immediatamente e urlò contro il collega luminare:"tu sai che non sopravvive all'intervento". Intanto "La Sicilia" celebrava ogni intervento, anche se il paziente non usciva dall'anestesia (come ho visto succedere ad una mia amica).
    Posso riempire un libro e ti prego di non farmelo fare. No, credimi, la forza del torto è la complicità di chi vi assiste.
    Io vivo in un ambiente che non puoi nemmeno provare ad immaginare, se non vi fai esperienza. E per tornare al discorso della classe medica siciliana, ripeto che abitualmente la politica si rivolge a lei, utilizzando i pazienti come serbatoio di voti.
    Non voglio essere querelato ed allora ti invento una storiella: immagina un mascalzone che si convince come tanti di grattare dalla politica per sé e la sua famiglia. Immagina pure che Santoro gli dedichi una trasmissione, se ti fa piacere, con tanto di tarantella. Immagina che questo stinco di santo faccia carriera nel partito un un tizio condannato per fatti di mafia. Immagina che il nostro amico si sia fatto laureare a 36 anni in medicina e mediti un posto in ospedale; nel frattempo truffa i nipoti orfani di entrambi i genitori (la madre barbaramente assassinata)facendoli lavorare in una cooperativa senza il becco di un quattrino; e lo stress gli provoca, poverino, frequenti sbalzi di umore, senza altre conseguenze che qualche livido sul corpo della moglie; e che per fortuna possa distrarsi occasionalmente. Immagina, e non se ne offenda nessuno perchè sono fatti d'invenzione, che un tipo simile in Sicilia finisca con l'essere designato dal Governo Regionale alle politiche di sostegno alla famiglia!
    Ecco, cara Anatrona, perchè mi incazzo se mi dicono che tuto il mondo e paese, e perchè due siciliani mi fanno più paura di tre (il terzo è sempre di troppo). Ma se vuoi mostrare ai tuoi concittadini dove portano i sintomi che loro tollerano nella tua società, fallo pure.

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  19. Auguri di pronta guarigione alla Mamma =)

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