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martedì 10 aprile 2007

Se ricominciassimo a prenderli a ceffoni?

Lo so, è brutto rievocare i tempi in cui i maestri menavano con il righello o ti facevano inginocchiare sui ceci o, alla meno peggio, ti mandavano dietro la lavagna (io ci sono stata qualche volta).
Gli psicologi di solito in questi casi gridano che i bambini e i ragazzini non si toccano nemmeno con un fiore. Con un fiore no, ma penso che qualche bello schiaffone a tarantella ogni tanto possa fare solo bene.
Altrimenti a menarti saranno sempre di più loro. Noi adulti dovremo imparare a difencerci e non so se il Jeet Kune Do di Bruce Lee sarà sufficiente.

Lo so, ci sono tanti bravi ragazzini che sono adorabili e che crescono normali, se riescono a sopravvivere ai loro compagni.
Ci credo, come posso credere all’esistenza della vita su altri pianeti, ma quando i ragazzini sono stronzi, cattivi, violenti e senza pietà, cosa dovremmo fare? Scusarli o non saper che cazzo dire, come quella psicologa della scuola di Matteo, il sedicenne che si è ucciso esasperato dalla cattiveria dei compagni, che con un sorriso ebete ci ha spiegato che “le dinamiche interpersonali, l’interazione sociale, il disagio esistenziale” e l’anima de li mortacci?
Matteo si è ucciso, l’hai visto il funerale, e tu invece di ammettere che la tua utilità nella scuola è pari allo zero assoluto, perché i libri sui quali hai studiato erano impregnati dei sensi di colpa per il passato nero della pedagogia, le cinghiate e le fruste e per reazione si è passati alla tolleranza assoluta, che fai? La poveretta non può fare nulla, perché ha armi spuntate e perché quelli sono figli dei loro genitori.

Provate a dire ad un genitore che suo figlio non riesce a scuola perché è sostanzialmente un idiota, perché è un lavativo e uno stronzo che picchia gli altri, magari anche voi. Perché i ragazzini adesso menano pure gli insegnanti. Il signor Stronzo e la signora Stronza, genitori dello Stronzetto, come minimo si rivolgono al TAR, all'ONU e al Tribunale dell'Aja e voi rischiate il posto. I loro figli sono tutti degli Einstein e delle Montalcini, solo un po’ vivaci. Si sa come sono i bambini/ragazzini/adolescenti. A volte, manco il Ritalin riesce a calmarli.
Siete voi che non siete in grado di capirli. E soprattutto non siete capaci di riparare ai danni che loro, i genitori, hanno combinato, prima con il non aver usato il guanto e l’averli messi al mondo e secondo con l’essersene fregati della loro educazione. Educazione? Ma che vuol dire? Cos’è, una parola a bassa frequenza? Ci deve pensare la scuola e poi loro che educati non sono cosa potrebbero insegnare, anche sforzandosi, ai loro figli?

Li sbattono davanti alla televisione che frigge lentamente i loro cervellini, li riempiono di cibo e cose per non doversi spremere con le cazzate tipo affettività e amore e ne fanno delle gioiose macchine da soldi, delle slot machines nelle quali devi sempre inserire un gettone: per il giornaletto, per le merendine, per la ricarica del telefonino, per i vestiti, i manga, i cd, l’I-pod. Loro non chiedono, pretendono. Se rivolgi loro la parola non ti rispondono, prendono su e se ne vanno. Game over, insert coin. Rispondono solo al tintinnìo del gettone che cade nelle loro tasche senza fondo.
A volte i genitori li pagano solo perché si levino dai coglioni e la finiscano di ciondolargli davanti con l'espressione da encefalogramma piatto. Oppure perchè almeno gli rivolgano un "mmghhgnhhh" senza senso come parvenza di dialogo.

I baby pornostar fanno le maialate a scuola e si riprendono con il telefonino, come ci raccontano quotidianamente i media che amano grufolare in questo tipo di notizie? Perché meravigliarsi? La televisione ha insegnato alle ragazzine che bisogna essere troie e mettersi in mostra, possibilmente davanti ad un obiettivo, e loro si adeguano. I maschi conoscono solo il tipo di sessualità da richiamo della foresta, il fotti e scappa.
Senza conoscere i valori dell’affettività e dell’amore che rendono il sesso sublime sono tutti condannati a ingrassare la categoria dei sessuologi, che tra qualche anno avranno le file fuori dagli studi di clienti impotenti e frigide. Rimarremo noi vecchi a trombare allegramente come ricci.

Credere solo nel potere d’acquisto del denaro, nello sfrenato individualismo e nel poter fare tutto ciò che si vuole non ti insegna il rispetto per gli altri. Le slot-machines non hanno un cuore, così si credono in diritto di offendere gli altri, soprattutto i deboli e i diversi, che ormai comprendono il resto del mondo meno loro.
I piccoli aguzzini possono infierire indisturbati sui deboli perché gli insegnanti non hanno regole d'ingaggio efficaci e per i genitori sono degli adorabili geni del crimine. Siamo fortunati che i Maso (che uccise i genitori a padellate per i soldi che i vecchi non volevano sganciare) e gli Erika e Omar siano casi così rari.

Sono troppo severa, non sono tutti così, quelli sono casi limite, i giornali esagerano, si vede che non hai figli, sei vecchia?
Sarà, ma quando leggi certe cose e vedi con i tuoi occhi certi esempi vicini a te viene una rabbia blu e ti ricordi di come invece i tuoi genitori si sono fatti il mazzo tanto per educarti e tu sei venuta su con dei valori.
Ne citiamo qualcuno a caso? L'umiltà, la fatica a guadagnare denaro onestamente con il lavoro, il rispetto per gli anziani, i deboli, gli ammalati, i poveri, i lavoratori. Il rispetto e l’amore per gli animali e la natura. Il senso della collettività. L’amore per la cultura, l’arte, la musica, le cose belle della vita, la semplicità del panino con il salame, il divertimento con niente. Il no che tante volte ti sei sentita dire ma che ti ha insegnato che non si può avere tutto nella vita. Il piacere della generosità e della solidarietà, del privarsi di qualcosa per condividerlo con gli altri. La capacità di ascoltare, consolare e piangere assieme agli altri. Qualche volta se non capivi il messaggio ti arrivava uno scapaccione. Ma soccia, se poi lo capivi!

Questi ragazzini, venuti su senza controllo e senza regole come l'erbaccia, fanno rabbia e anche paura.

37 commenti:

  1. Ti capisco... e hai pienamente ragione.. solo una cosa mi viene da aggiungere... i ceffoni andrebbero dati prima e anche ai genitori di certi ragazzini...

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  2. Leggevo incredula: qualcuno che ha il coraggio di dire il sano valore di uno sculaccione /ceffone dato al momento giusto. Qualcuno che va controcorrente. Era l'ora! Marmocchi maleducati scortati da genitori inesistenti nel ruolo di educatori. Bambini viziati che diventano adolescenti violenti e arroganti e poi adulti disadattati. Forse anche qui è necessario toccare il fondo per riuscire a imprimere una svolta decisiva. Speriamo di esserci arrivati.

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  3. Anonimo19:58

    I contadini sanno bene che se un alberello sin dal suo germoglio comincia a crescere "storto" deve essere raddrizzato finchè si è in tempo cioè fin quando è "piccolo" così dovrebbe farsi con i bambini....raddrizzarli anche ma non solo con sonori ceffoni e punizioni....altro che psicologi....miele e fiori.....ecco cos'è l'odierna adolescenza....sesso,violenza,incoscienza,strafottenza

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  4. Anonimo20:04

    Sottoscrivo anche le virgole.

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  5. Anonimo20:17

    Io ho due figli, alle elementari. Voglio fare un cartello di protesta. Titolo: Fuori i genitori dalle scuole. ognuno torni al proprio ruolo, ognuno faccia il proprio mestiere. Fuori gli arroganti padri e madri che urlano se il figlio prende insufficiente, se ci sono i compiti a casa, se non può portarsi il cellulare in gita. Fuori i genitori che si permettono di dire davanti ai bambini: Datemi tutto il gas che serve che voglio bruciare tutti i marocchini, gli albanesi, i negri.... Fuori i genitori che vanno fieri del fatto che il proprio figlio sa menare le mani al momento opportuno. Fatico molto a dare dei miei figli qualcosa di "diverso". A volte sono loro i primi a soffrirne. E mi chiedo quanto mi odieranno perché insegno loro cose diverse dagli altri. O forse no? O forse farò degli uomini felici in grado di amare una donna, ad esempio, senza violenza e possesso, ma con rispetto.

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  6. Anonimo21:18

    Avete ragione,ma tanta ragione,la cosa brutta è che non ci possiamo fare nulla, c'era un detto dalle mie parti:La mammma degl'idioti è sempre incinta!!

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  7. Anonimo21:21

    Bene. Dopo 40 anni di scuola non ne potevo più e me ne sono andato in pensione. Ongi giorno fuori dall'ufficio (ero preside ahimè) una marea di genitori a protestare: perchè si davano troppi compiti, perchè se ne davano troppo pochi, perchè il proprio figlio non poteva stare in banco con quel puzzone di exracomunitario che usava certe pomate...perchè quel supplente non sa fare scuola (è vero...è vero!)
    E' ovvio che vi erano e vi sono anche genitori doc, ma quelli non fanno storia, come il bene non fa romanzo. E allora?
    Allora, conservando della scuola una concezione romantica, considerato che è sistematicamente colonizzata da genitori ossessivi ed ignoranti...ho preferito andarmene. I ceffoni è ovvio vanno tutti e solo ai genitori.
    Che disastro quel DPR che ha aperto le porte della scuola alla....democrazia? Suvvia!
    Saluti a tutti quelli che ora non stanno guardando 22 stupidotti che corrono dietro un pallone!

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  8. Anonimo21:40

    Quello che mi chiedo io è: ma che genere di educazione hanno ricevuto certi genitori per "rovinare" a questo modo i loro figli? Sono più o meno della nostra generazione ed ai nostri tempi ne abbiamo ingoiati dei no (tanti...sig) e qualche sculacciata l'abbiamo presa...ora mi rendo conto che mi hanno fatto solo bene e cerco (forse un po' meno severamente e con un po' più di dialogo) di trasmettere gli insegnamenti che ed i valori che ho ricevuto...e anche la sculacciata quando ci vuole!
    Forse loro non hanno saputo trarre vantaggio dall'esempio dei genitori, anzi sentono ancora bruciare addosso i ceffoni e le sgridate e probabilmente ora lasciano troppo spazio ai loro figli...che più ne hanno e più se ne prendono...
    E' proprio vero che quello del genitore è il mestiere più difficile del mondo!

    A presto;-)

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  9. Anonimo21:51

    Sono d'accordo anche se....la colpa è tanto dei genitori quanto della società in cui viviamo troppo piena d'apparenza e di nessun valore e non voglio fare della retorica
    ma è cosi possiamo solo cambiare in meglio

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  10. Anonimo21:57

    La troppa libertà rovina le più sane democrazie!!!

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  11. Anonimo22:09

    Lame, sottoscrivo in pieno...stasera, su La 7, va in onda "SOS tata": un programma in cui una signora venuta da fuori (la tata appunto) "mette le regole" in famiglie che non hanno saputo farlo e che per questo si ritrovano figli "incontenibili". Vero o finto che sia mi colpisce il fatto che un simile programma sia stato concepito, realizzato e che faccia audience. "Specchio dei tempi"? Pare proprio di sì. Pazzesco.
    Miriam

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  12. Anonimo23:20

    Salve!In ke modo commentare in maniera appropriata un'IDEA (intesa come Ideale) come questa se non pubblicizzarla?
    Quindi vorrei pubblicarla sul mio Blog se non t dispiace (in caso contrario lasciami 1 commento sul blog rikiedendomi d eliminare quel post).IDEALI come questo vanno inseguiti e non solo fatti conoscere.IMPARIAMO A DARE 1a SANA SBERLA AI BAMBINI KE LO MERITANO almeno fino a quando nn prendono coscienza d ciò ke sono e ke saranno (almeno fino ai 14 anni).
    Grazie.

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  13. Anonimo00:09

    In prima liceo mio padre salutò il professore di filosofia autorizzandolo a prendermi pure a scapaccioni.
    Si conoscevano da ragazzi, e mio padre confidava che il prof avrebbe usato questa sua autorizzazione con giudizio.
    Ma voi, ve la sentireste di fare altrettanto?
    Autorizzereste la professoressa con perizoma a vista a dare lezioni di educazione sessuale ai vostri figli?
    C'è molto di vero e condivisibile nel tuo post, Lameduck, ma mi viene la pelle d'oca.
    I nostri genitori vengono dalle ristrettezze della guerra, e per loro fare economia era ed è una questione vitale.
    Ma oggi, anche chi di noi ha avuto l'imprinting del non spreco economizza meno dei nostri genitori. È una cosa naturale. Magari i nostri figli vivranno (non me lo auguro affatto) in un mondo con problemi economici enormi e saranno più savi di noi.
    I nostri genitori non contestavano l'operato dei professori perché (generalizzo) non ne capivano niente.
    Oggi la maestra sessantenne di mio figlio spesso non si accorge degli errori di ortografia. Io pazientemente correggo ed evito di minare la sua autorità, ma mi costa, sapete, e penso a quel mio amico che polemizzava con il professore di storia del figlio che aveva saltato tutto il periodo dei Comuni.
    Voglio dire, un tempo era più comodo che la moglie stesse in casa e non rompesse i coglioni, ma non rimpiango quei tempi (oddio, se mi ci fate pensare... ;-)).
    Oggi è più difficile fare i genitori, è questa la stramaledetta verità.
    Quando noi eravamo bambini i politici sembravano tutti di un pezzo, la televisione iniziava alle cinque del pomeriggio, c'erano solo due canali, i professori erano preparati. Tutta la società contribuiva all'educazione dei pargoli.
    Oggi si chiede alla famiglia di fare praticamente tutto: la scuola vuole educare e non può risolvere il problema del tempo dei ragazzi, e magari in prima elementare fanno cinque ore di lezione ed escono alle tredici e venti, giusto per lasciare libero il sabato agli insegnanti; la scuola ha ancora programmi didattici adatti a bambini come eravamo noi, non ai diavoletti che smanettano già con il pc; i politici non ci provano più a sembrare tutti di un pezzo, nonostante il bipolarismo; la tivvù vomita programmi ad ogni fottuta ora del giorno e della notte e infarcisce tutto di melma pubblicitaria; i canali Rai non si preoccupano nemmeno di fare vera concorrenza a Italia 1 sul target bambini/giovani; noi lavoriamo con uno stress che i nostri genitori se lo sognavano, e poi i papà di un tempo col cazzo che giocavano con i figli (generalizzo).
    Non è un mondo di certezze, e sottolineerei con forza il valore dell'esempio, non dei ceffoni (che pure ho dato e darò, ma mi piange il cuore).
    I politici facciano la loro parte e legiferino con coscienza; noi proviamo ad eleggere qualche pezzo di merda in meno; i professori accettino le critiche sensate e i genitori non minino la loro autorità; i giudici fanculizzino pure i genitori che denunciano le cazzate e gli impongano, anzi, severe multe.
    Io da parte mia eviterò di prendere per le palle il supplente che ha permesso che la chioma del piccerillo venisse sforbiciata dal compagno semidelinquente (sto pesando le parole, non credete) senza profferir parola.

    A.I.U.T.O.

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  14. Anonimo00:28

    Salve sono un 16 che per fortuna non ha mai preso legnate dai genitori , qnd facevo qualche cazzata i miei smettevano di parlarmi , siccome io ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei e non riesco a stare snz parlargli quella era la punizione peggiore per me ... Ma io sono io , sono d'accordissimo sul fatto che certi ragazzi per abbassare la cresta non solo a casa ma anche fuori dovrebbero prendere dei ceffoni ... cmq completo facendo i complimenti per il testo , veramente fantastico , mi ha fatto pure venire voglia di lasciare un commento cosa che faccio raramente... Arrivederci!
    By Kiras

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  15. Anonimo10:36

    Plaudo all'outing, anche io l'ho pensato tante volte, ma tu l'hai articolato alla perfezione.
    Questa inesistenza dei genitori è anche il motivo per cui rimando la mia vocazione all'insegnamento al se e quando lo potrò fare all'università.
    In età minori non intendo interagire con bambini viziati e terribili, spalleggiati in tutto e per tutti dai genitori che li hanno rovinati. Chè poi mi verrebbe troppa voglia di distribuire ceffoni, sì, ma proprio ai genitori.
    Grande Lame, come sempre.
    Un saluto

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  16. Anonimo11:08

    dio stramaledica tutta la schiera di psicologi che sostiene che una sberla secca e ben data non inculchi un pò di sale in zucca...
    alle elementari mi ricordo che per "scherzo" avevamo quasi distrutto lo zaino di una nostra compagna di classe; come lo è venuto a sapere mio padre, mi ha gustiziato davanti alla scuola con una pacchera da antologia. credo che abbia rimosso dalla mia ingenua testolina persino l'idea di ripetere mai più un gesto del genere..
    se mai avrò figli (c'è tempo, ho 22 anni quasi) giuro che, maschi o femmine che siano, li annegherò piuttosto che vederli venire su invertebrati e senza cervello..

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  17. Anonimo11:11

    senza ovviamente parlare dei genitori, perchè va bene che ci sono professori veramente imbecilli e che meriterebbero di stare a lavare i vetri in mezzo al deserto di gobi, ma la loro autorità deve esser rispettata, almeno dentro la scuola.
    io in prima mi alzavo quando entravano, adesso probabilmente 'è chi salta sui banchi brandendo caschi di banane e battendosi il petto, visti i modelli che circolano..

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  18. Anonimo11:33

    mamma mia come siete incazzati!
    forse non ho capito un cazzo ma l'amore non s'insegna con l'amore,il rispetto con il rispetto?
    con la violenza si finisce per insegnare violenza. non credo sia una questione di ceffoni mi sembra troppo riduttivo. capisco l'incazzatura (è anche mia) ma non credo sia necessario picchiare qualcuno per fargli capire qualcosa
    un bacio allargato

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  19. Anonimo11:34

    cara Lame, seguo sempre con piacere i tuoi post, ma questa volta devo dire che quel perfetto equilibrio tra rigorosa fedeltà ai fatti, ragionevole interpretazione, gusto per l'iperbole e indignazione non moralistica non si è realizzato. La tua posizione mi sembra conservatrice e poco propositiva. Due ceffoni al pargoli. E chi dovrebbe darglieli? quei genitori che sono direttamente coinvolti nel loro sviluppo psicofisico? con queale significato? questa cosa dei sani ceffoni francamente fa scopa con l'integralismo montessoriano. Qui parliamo di ragazzi con problematiche più o meno complesse, ognuno con la sua, e generalizzare così mi sembra piuttosto banalizzare. Come se non avesse importanza da chi parte il ceffone, a chi è diretto e che significato ha. Sembra, dal tuo post che quelli della tua generazione abbiano capito tutto della vita, gran scopatori, pettoinfuoripanciaindentro... e i cattivi siano questi marmocchi senza museruola, che andrebbero indottrinati a dovere su belle arti, etica ed estetica (e solo allora liberati). Premesso che delle belle arti non ci capiamo un emerito anche noi (io mi posiziono a cavallo tra la tua e la generazione "teen"), anche a causa dei latinorum e dei cantici imparati a memoria: Ma cosa vogliamo trasferire a questi poveracci che non abbiano già da sè? che responsabilità hanno più di noi se sono condizionati quotidianamente da ettolitri di immondizia mediatica? quelli che hanno conservato un minimo di vitalità si differenziano dal gregge sempre e in ogni luogo, nell'italietta di Guareschi come in quella fascista come nell'afghanistan dei talebani, e non sarà certo lo schiaffo istituzionale a "raddrizzare gli alberelli storti". Sai, un certo Roosevelt prima di doverci venire a "liberare" dichiarava che "Mussolini, quell'ammirevole gentleman italiano, sta finalmente civilizzando gli Wop (gli Italiani)"

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  20. Anonimo11:37

    E' dura ammettere che la violenza possa risolvere qualcosa, ma una certa dose di autorità e di regole è necessaria, così che i soltanto ragazzi dallo spirito libero e geniale possano infrangerle ;)

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  21. Anonimo15:58

    Il problema è che i ceffoni non li devono né possono dare gli insegnanti, ma i genitori, che in genere sono causa prima del problema (lo stronzo e la stronza, come dici tu stessa). E che i famosi valori dominanti sono troppo forti per molti genitori deboli. Trovo che il commento di cima dica tutto l'essenziale della difficoltà che noi genitori di figli adolescenti viviamo, anche mettendoci tutto l'impegno, anche tentando di usare l'esempio, anche dicendo i famosi "no" che aiutano a crescere...
    Il problema è che spesso è difficile dare buoni esempi quando si ha magari un lavoro che si disprezza (come gli trasferisci l'etica del lavoro?), o politici che vorresti vendere per "tutti di un pezzo" e che, come ha fatto Fassino, ti dicono che Craxi sarà nel Patheon del Partito Democratico...(e io sono un moderato riformista, accidentaccio:-)). O gente attorno che palesemente usa il proprio privilegio per ottenere favori, anche scolastici.

    Insomma, incazziamoci e sfoghiamoci, anche giustamente. Ma, più che altro, aiutiamoci ed aiutiamo a fare il possibile per salvare questa povera generazione sbalestrata

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  22. Non credevo di dare un calcio ad un vespaio, anche se il mio post era volutamente provocatorio, nato dall'incazzatura di vedere il livello di maleducazione alla quale può arrivare un ragazzino cresciuto totalmente allo stato brado. Con magari un genitore che invece di dargli l'esempio si mette a scimmiottarlo, regredendo di una buona ventina d'anni.

    @ semmelweiss
    non trovo niente di male ad essere conservatori, quando il progresso che mi propongono non mi piace. Ad esempio, quando le riforme riguardano la sempre maggiore precarizzazione del lavoro io non mi vergogno di essere conservatrice e perfino nostalgica.
    In questo caso si, ci saranno anche dei ragazzini con problematiche ma io mi riferivo proprio a quelli stronzi senza rimedio, con l'unica problematica di spillare quanti più soldi possibile ai genitori per andare a troieggiare in giro. Ho premesso che forse si trattava di casi limite e che potevo esagerare, ma dal tono dei commenti mi pare che sia un problema molto sentito.
    Un bambino non nasce con una scala di valori, non sa cos'è il bene e il male. Gli vanno insegnati. Sicuramente con le buone e con il dialogo, ma anche con l'imposizione di un'autorità. Il genitore deve essere autorevole, che è diverso dall'essere autoritario.
    Spero tu non debba mai vivere l'esperienza di vedere un genitore il cui figlio non ha alcun rispetto per lui e lo tratta come un soprammobile di materia fecale. Non è una cosa bella da vedere.

    @ cima
    La matematica ho cominciato ad amarla dopo che la prof mi rimandò a causa dei triangoli e per quello passai l'estate a preparare l'esame di settembre. Non morì nessuno e nessuno si meravigliò. Una bella lezione di vita. Ti credi un genio e invece io ti rimando perchè i triangoli non li hai voluti studiare. ;-)

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  23. @ semmelweiss
    Sembra, dal tuo post che quelli della tua generazione abbiano capito tutto della vita, gran scopatori, pettoinfuoripanciaindentro... e i cattivi siano questi marmocchi senza museruola, che andrebbero indottrinati a dovere su belle arti, etica ed estetica (e solo allora liberati).

    No, non penso che noi quarantenni abbiamo capito tutto. Io fino a 37 anni sono stata una ragazza interrotta niente male.
    Però forse stiamo digerendo la lezione prima degli altri e invecchiando certi valori vengono riscoperti.

    Perchè dici "indottrinati", sembra una cosa brutta. Guarda che io per arte, etica ed estetica intendo anche la natura. Il sapersi emozionare di fronte alle montagne. Non sto parlando di portarli in gita agli Uffizi per un orecchio.

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  24. Anonimo17:06

    Io penso che il ceffone una tantum possa servire solo se il genitore da cui proviene ha già auterovolezza verso il figlio.
    Se il genitore agli occhi del figlio è un punto di riferimento, è coerente nelle sue azioni, allora anche un ceffone può portare il figlio a fermarsi e riflettere; altrimenti provoca l'effetto opposto oppure destabilizza e se abusato (il mezzo: ceffone) può insegnare a risolvere le questioni così.
    Non c'è niente da fare dipende sempre dal genitore che, anche sbagliando, deve essere vicino (nel vero senso della parola) al figlio.
    laura

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  25. I ceffoni a volte possono essere controproducenti. Difficile stabilire chi, a chi e quando darli.
    Bisogna riprendere a parlare, tra genitori e figli. Bisogna smetterla di competere e di mettere in competizione i figli. Bisogna viziarli meno e guadagnarsi autorevolezza.

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  26. Anonimo21:21

    E' vero che l'amore e il rispetto si insegnano con l'amore e con il rispetto; come è vero che con la violenza si insegna la violenza... ma in alcuni casi con una sana scapacciata al momento giusto forse si possono correggere atteggiamenti sbagliati

    _Felix_

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  27. premetto che non ho letto gli altri commenti.
    Sono daccordo con te, purtroppo è una brutta generazione e anch'io ne faccio parte, pur tenendo conto che certi episodi sono sempre successi e sempre succederanno.

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  28. Anonimo16:44

    Come ho anche scritto su OKNO, sono madre di una ragazzina di 13 anni, in 3° media. Non sono persona da dare tutto purchè si tolga dalle scatole. Amo mia figlia ma la conosco, so che è una ruffianetta e che in molte cose va ridimensionata. Ma so anche quando il suo parlare è serio e non animato da interessi personali. Mia figlia si è trovata molto spesso sconcertata dall'atteggiamento deglio insegnanti, che agiscono attraverso sistematiche mancanze di rispetto nei loro confronti, approfittando del fatto che i ragazzini, solitamente, non vengono creduti.
    Mia figlia mi riferisce che alcuni insegnanti danno loro sistematicamente dei cretini, e spesso e volentieri mi dice: "Come possono pretendere da noi il rispetto se non ci rispettano a loro volta?" I maschi reagiscono con la turbolenza e le femmine prendendo sistematicamente per i fondelli i professori. Per quanto io cerchi di arginare queste reazioni, mi rendo conto che rischio di fare interventi a vuoto. Hanno un'età in cui sono pochissimo credibili.
    Ho visto pesanti ingiustizie fatte dagli insegnanti, sia a carico di mia figlia che a carico di altri ragazzi. Mia figlia ha odiato la matematica per questo fino all'anno scorso. Ora che ha cambiato insegnante, è diventata la prima della classe e ha deciso di andare al liceo scientifico.
    In questo gioco al massacro gli insegnanti accusano i genitori e noi genitori puntiamo il dito contro gli insegnanti. La verità è che viviamo immersi costantemente nella mancanza di rispetto, negli insulti gratuiti, nella prevaricazione del più forte verso il più debole. Gli adulti prevaricano i più giovani perchè sanno di restare impuniti. I ragazzi prevaricano i propri compagni più deboli o gli studenti più piccoli. I giovani non hanno i filtri tipici degli adulti eppure spesso si comportano con maggior eticità di noi. Mia figlia e la maggior parte dei suoi compagni rispetta i professori molto più di quanto alcuni di loro rispettano i ragazzi.
    Non è il permissivismo che rovina, è la rarità dei comportamenti di rispetto. In un luogo dove viene protetto il più forte, l'assassino, il violento, colui che fa la voce grossa, perchè i nostri figli dovrebbero scegliere di comportarsi diversamente da così?

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  29. Anonimo20:47

    da antonio64j.splinder

    mazz e panell fanno 'e figl bell !

    Un vecchio detto napoletano ormai fuori moda , ma sarebbe bene fosse ripreso e soprattutto seguito

    Il senso del detto è questo : i figli vanno educati e cresciuti con il pane ( amore,affetto,comprensione ) ma anche con le "mazzate" ( un ceffone al momento opportuno perchè capiscano l'errore fatto; dare un ceffone senza nessun motivo e intento educativo invece è violenza ! )

    ricordo che ai miei tempi alle elementari l'insegnante aveva sempre la riga a portata di mano e la chiamava Filomena , vale a dire
    fila o (lei la riga ) mena ( bacchettate sul palmo steso della mano : brrrrrrr che bruciore ! ma quanto bene faceva ,anche a livello piscologico , perchè era una vergogna quando l'insegnante diceva " tu, vieni qui e apri la mano "!)

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  30. @ uyulala
    il discorso sul rispetto tra allievi ed insegnanti è molto interessante. Certamente che se l'insegnante per primo non dà il buon esempio rispettando i ragazzi non può pretenderne rispetto a sua volta.
    Effettivamente però, più che nelle scuole dell'obbligo, io ho trovato il minor rispetto nei confronti degli allievi da parte dei docenti universitari. Lì eri veramente alla mercè delle paturnie quotidiane, dei cicli mestruali e delle serate andate in bianco.
    Vi è uno strapotere di alcuni docenti che per un nonnulla ti fanno ridare l'esame che tu magari hai preparato per mesi, solo per uno scazzo del momento, che è sconcertante. Grazie per il tuo commento. Ciao!

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  31. Anonimo16:58

    @ Lameduck: ho scritto sotto la spinta emotiva che mi ha dato l'ennesima lamentela di mia figlia. Mia figlia non ne subisce tante da parte degli insegnanti, e loro la considerano una ragazzina rispettosa. Però lei ha un forte spirito critico e ha notato che gli insegnanti a cui i suoi compagni mancano maggiormente di rispetto sono quelli che per primi mancano di rispetto a loro. I ragazzi imparano, imparano velocemente e sono più bravi degli adulti perchè più estremisti nelle loro posizioni. Genitori stanchi e poco attenti possono determinare nei figli comportamenti sregolati perchè questi ultimi non hanno il senso dei limiti, ma insegnanti che operano con ingiustizia e parzialità (magari trattando diversamente uno studente rispetto all'altro perchè uno è figlio del notaio e l'altro del fruttivendolo) generano nel ragazzo l'idea che le ingiustizie siano lecite e che l'ha vinta chi è il più forte o semplicemente il più protetto (e purtroppo hanno ragione...).
    Con questo non voglio dire (anzi!) che il comportamento dei ragazzi non vada punito, dico che sarebbe IMMENSAMENTE meglio che ognuno di noi cosiddetti adulti cominciassimo davvero, ognuno nel nostro piccolo, a comportarci con equità e rigore.

    Grazie per il link, comunque. Il mio blog è quasi solo un blog di sfogo (non posso paragonarlo al tuo, hai sempre argomenti molto attuali e seri)

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  32. Anonimo17:01

    e comunque (quasi mi dimenticavo): mi ricordo molto bene il periodo dell'università. Dai docenti ne vedi talmente tante che ti chiedi quasi tutti i giorni quand'è che parte il primo razzo per la costellazione di Andromeda...
    Il fatto è che gli universitari sono anche maggiorenni e non hanno più ormai una famiglia che possa difenderli (magari anche a suon di bastonate)

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  33. Anonimo13:26

    non sei vecchia..appartieni ad una generazione a cui sono stati impartiti dei valori...

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  34. Anonimo02:20

    Sono un'insegnante e sapessi quanto hai ragione!! Il nostro lavoro è diventato sempre più difficile: i genitori spesso pretendono molto ma collaborano poco, i ragazzini sono per la maggior parte maleducati e viziati (per fortuna non tutti) e noi, insegnanti spesso ci sentiamo impotenti con i pochi strumenti che abbiamo (manco più le note servono a qualcosa, un'altro po' sei una incompetente perchè non hai capito il cocco della mamma o papà di turno, che naturalmente viene a chiedere spiegazioni x la nota, invece magari di dare una bella strigliata al figlioletto maleducato e/o svogliato e/o aggressivo). Io sono pienamente per la rintroduzione del voto in condotta, l'unica cosa che mi piace della riforma (il resto no comment), forse uno strumento in mano di noi insegnanti x riuscire ad ottenere almeno il silenzio x poter spiegare in classe a quei pochi interessati. Vi confesso che francamente penso che si dovrebbe togliere la patria potestà a certi genitori che rovinano i figli col "troppo tutto"!! Mi è capitato di vedere di tutto, solo un esempio: genitori fuori della scuola che finivano il compito del figlio che se ne era dimenticato e ricordato solo poco prima di entrare a scuola!! Oppure giustifiche sul diario tipo "mio figlio non ha potuto studiare perchè siamo andati in montagna" (e NON scherzo).
    Genitori rendetevi conto del male che fate comportandovi in questo modo!! E noi insegnanti abbiamo un bel faticare a cercare di insegnargli qualcosa o trasmettergli dei valori, tanto minacciarli di dirlo a mamma e papà se non si comportano bene a scuola o se non studiano non serve a niente... loro se la ridono, tanto mammina e papuccio li coprono sempre e comunque e, magari gli spianano pure la via, non sia mai che inciampino e sbucciandosi un pochino un ginocchio rischino di crescere e maturare un po'!!
    Scusatemi, ma sono tremendamente amareggiata.
    Ci vuole un po' di disciplina, ci vogliono valori, educazione, rispetto, riconoscenza (merce rarissima tra gli under 18) e si, perchè no, 2 ceffoni al momento giusto, x insegnare a vivere davvero!!
    Katia

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  35. Anonimo02:38

    Aggiungo al post di prima che non ho mai offeso nessun ragazzino, nè mancato di rispetto a nessuno eppure ragazzini irrispettosi ne ho trovati tanti. (preciso questo visto che ho letto che alcuni lamentano questa cosa da parte di alcuni insegnanti, sempre se sia vera e bisogna vedere in tal caso cosa ha fatto il ragazzino che spesso riferisce solo quello che gli interessa e parlo sia x esperienza personale che di alcune colleghe). Tuttavia sono stata offesa da alcuni genitori (x fortuna non tutti, persone sensate ce ne sono ancora)quando davo una nota o facevo notare loro che il loro figlio era troppo aggressivo verso i compagni o maleducato verso di me.
    A quei genitori polemici ma inadatti dico: Provare ad educarli a casa invece di pretendere che facciamo tutto noi a scuola?! Da soli possiamo fare ben poco, ci dovete aiutare con la collaborazione!! E finitela di dare la colpa agli altri, la prima educazione si dà in casa!!
    Katia

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  36. cara Katia,
    ho riletto questo post grazie al tuo commento e non cambio opinione su quanto ho scritto. Mi fa piacere che un'insegnante mi confermi le mie impressioni. Non avendo figli mi sento a volte come il prete che parla di sesso e matrimonio: conoscerò veramente ciò di cui parlo?
    Hai ragione quando dici che i genitori non danno un'educazione ai figli. Però la pretendono dagli insegnanti. Non ti invidio, non dev'essere facile insegnare, di questi tempi, nemmeno con i più piccoli.
    ciao, un saluto!

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  37. "La televisione ha insegnato alle ragazzine che bisogna essere troie e mettersi in mostra, possibilmente davanti ad un obiettivo, e loro si adeguano."
    Quando non sono le madri a insegnarglielo con il loro modello di vita. I figli, nel bene e nel male, in modo incoscio o meno, assorbono il quadro famigliare prima di tutto.
    La televisione, mi raccomando, compratela bella grande per piazzarci di fronte i figli a mo' di baby-sitter.
    Non parlo per sentito dire ma per esperienze di vita dirette e indirette.

    Hart

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