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mercoledì 2 gennaio 2008

Ed ora un vaccino contro le minchiate, prego

Leggo sul Corriere: "Boom dipendenze a Milano. In Usa vaccino allo studio. In tre anni i pazienti in cura per disintossicarsi aumentati del 26%. In America è all'esame della Fda una sostanza che agisce sul sistema immunitario."
Un vaccino?! Sistema immunitario?
Vado ad approfondire, cerco i nomi del Dottor Frankenstin e della gentile consorte e trovo quest'altro trafiletto, se è possibile ancora più assurdo.
Due ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston sono al lavoro per trovare un vaccino contro la cocaina. Sono convinti che diventera' il primo farmaco capace di arrecare davvero aiuto alle persone che vogliono smettere di farne uso.
Tom Kosten, professore di psichiatria, e sua moglie Therese, psicologa specializzata in neurologia, hanno reso noto che il vaccino da loro messo a punto (che sta attualmente superando i test clinici) quando viene assunto stimola il sistema immunitario in modo tale che il paziente non sente piu' il bisogno di assumere coca.
Il sistema immunitario, che e' incapace a riconoscere la cocaina o le molecole di altre sostanze stupefacenti perche' sono troppo piccole, non puo' produrre anticorpi per aggredirle.
Cosi' per aiutare il sistema immunitario a riconoscere le molecole di droga, Kosten ha pensato ad una procedure affatto innovativa: attaccare cocaina 'inattiva' all'esterno di proteine (a loro volta inattive) di colera, che devono essere ingerite.
Queste proteine sono perfettamente 'riconoscibili' dal sistema immunitario, e immediatamente producono stimoli. Di fronte a questo stimolo, il sistema immunitario non solo e' in grado di produrre anticorpi, ma arriva anche a' vedere' la presenza della molecola di droga, e di impedire che la molecola raggiunga il cervello, dove si generano gli effetti tipici della sostanza.
'E' un'idea molto brillante -ha commentato il neurologo David Eagleman-. I ricercatori hanno passato gli ultimi anni cercando di capire come riuscire a rintracciare la cocaina nel cervello e come la coca riesce a nascondersi nel sistema. Questo tipo di vaccino e' come se aggirasse il problema'.
Kosten ha gia' avanzato alla Federal and Drug Administration la richiesta di sottoporre il suo vaccino ai test multi-istituzionali previsti affinche' venga riconosciuta la 'patente' di farmaco.
Mah, sarà che ho studiato biologia parecchi anni fa e forse non sono aggiornata ma mi pare di ricordare che le sostanze stupefacenti siano molecole e non antigeni e agiscano perchè vi sono recettori sui neuroni che si legano a queste sostanze. Esiste già da tempo immemorabile una sostanza, il naloxone, che legandosi ai recettori per la morfina è in grado di contrastarne l'effetto. E' il farmaco che ogni tossicodipendente da morfina ed eroina dovrebbe sempre tenere in tasca perchè è in grado di salvarlo dall'overdose.
Quindi il principio è semplice e noto da tempo: per ogni sostanza agonista si trovi quella antagonista, che ne occupi i recettori.

Che cazzo c'entra con questo meccanismo il povero sistema immunitario, che è preposto ad altri compiti, come quello di riconoscere antigeni, cioè cellule (non molecole) potenzialmente dannose all'organismo, qualcuno per favore me lo spieghi.
Il meccanismo è semplice anche qui. Ogni cellula del nostro corpo è provvista, sulla sua superficie, di un marchio di riconoscimento, l'antigene di istocompatibilità (la parola antigene qui è usata in senso diverso). Ogni mia cellula ha scritto sopra Lameduck. Semplificando allo spasimo, il mio sistema immunitario, attraverso cellule specializzate, pattuglia l'organismo e se incontra una cellula sprovvista del marchio Lameduck l'attacca e altre cellule dovranno quindi produrre anticorpi che si legheranno alle cellule non-Lameduck. Il tutto sarà pappato dai macrofagi, gnam gnam.
Si parla di cellule, non di molecole: cellule neoplastiche, che nel loro dismorfismo perdono gli antigeni di istocompatibilità e vengono quindi recepite come estranee e attaccate dalle cellule k; virus, batteri.

Non riesco proprio a capire dove vogliano andare a parare i due coniugi Frankenstin. Nessun tossico si è mai disintossicato grazie al naloxone, che gli ha solo ripulito i recettori dall'eroina.
La dipendenza è un fatto anche psicologico, come ben sanno gli ex-fumatori che, pur essendo ormai disintossicati fisicamente dalla nicotina ogni tanto hanno la lampadina che si accende e dice "ora vorrei fumare". Il sistema immunitario andrebbe potenziato nelle sue funzioni, non stimolato a fare cose che non gli competono altrimenti il prezzo da pagare sono le malattie autoimmuni, in continuo aumento, guarda caso.

Se poi c'è qualcuno che è in grado di spiegarmi che la ricerca del Dottor Frankenstin non è una stronzata ma una cosa seria, ho già pronto il mucchietto di cenere da spargermi in testa.


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15 commenti:

  1. Anonimo22:22

    Purtroppo,non centra se in pratica funziona,per le case farmaceutiche é importante che si vendi,al giorno d´oggi i medici ti propinano ansiolitici e antidepressivi,come dolcetti natalizi,non vanno mai a fondo del problema che il paziente presenta, é piú facile propinare una pillola,pertanto se la pubblicitá sará buona e piena di buoni propositi ,il farmaco si venderá da solo,i medici avranno un buono vacanza e le case farmaceutiche qualche milione in piú.Poi si parla di aiutare......

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  2. Mai letto tante sciocchezze in così poche righe...
    Sarà che anche i miei studi di biologia risalgono ormai a più di 15 anni fa...
    Buon anno paperetta ;-)

    Pibua

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  3. Hai ragione tu sul meccanismo recettoriale!
    Mettiamo anche che questa cosa funzioni sul sistema immunitario non si risolve il problema della dipendenza, nel senso che uno continua a farsi la cocaina, con la differenza che il sistema immunitario la riconosce...Quindi il problema non è risolto (come dici tu), anzi, se ne creano altri legati a reazioni allergiche e al colera inattivato!

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  4. Anonimo00:08

    Questi fumavano canne quando cercavano di pensare.

    Se ho intuito quello che vogliono fare, e` di istruire l'organismo a distruggere la cocaina che il soggetto continua a sniffare per abitudine e quindi a togliergli il problema della dipendenza fisica; e per quello mentale cosa contano di fare, di lobotomizzarlo ?

    Anche se penso che il metodo potrebbe funzionare (1 probabilita` su 100 c'e` - spero che abbiano fatto qualche sperimentazione preliminare di laboratorio prima di fare l'annuncio), la risposta alla domanda e` no, non e` una cosa seria, a meno che non si applichi a malati mentali privi di controllo !

    In breve, mi sembra un discorso alla C.C. Pravettoni :-) !

    Sarebbe molto meglio intervenire sulle reali motivazioni di base.

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  5. Anonimo00:15

    La stessa parola vaccino contro la cocaina mi fa pensare che abbiano fatto qualche viaggio di troppo via LSD.

    La cocaina non e` un virus, non e` una malattia e poi cosa se ne fa l'organismo della cocaina una volta che l'ha aggredita ? in cosa la scinde ? siamo sicuri che una tale operazione (qualora fosse possibile) non abbia serissime controindicazioni ?

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  6. Secondo me è più probabile che sia stato tradotto male o interpretato da una persona non competente nel campo.

    saluti

    G

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  7. L'unica cosa che m'è venuta in mente è questa: "La cocaina è il modo che usa Dio per dirti che stai facendo troppi soldi". Robin Williams


    ...

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  8. Anonimo10:27

    Non sono biologo nè chimico ma il concetto di "anticorpo" verso led molecole della cocaina mi pare una minchiata, appunto.

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  9. Anonimo12:02

    Il solo pensiero che non potrò mai stringerti la mano perchè le tue cellule targate LAMEDUCK manderanno i cattivi macrofagi gam gam,a mangiarsi le mie povere cellule tergate PANTALON,mi fa stare male.
    Sono più brave le anomalie gravitazionali!

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  10. Anonimo17:14

    Il fatto e' che quando ci sta di mezzo un farmaco, ci stanno di mezzo pure tanti €€€€€ e tanti $$$$$.

    Ad esempio, vi ricordate l'emergenza aviaria? La pandemia e' prossima, quindi gli stati comprano tutti una quantita' di dosi di farmaci antivirali non specifici (perche' per produrre un vaccino vero ci vogliono molti mesi dopo che si e' scoperto quale e' il ceppo che ha colpito la popolazione).

    Avete idea di quanti soldi hanno fatto le case farmaceutiche che producevano gli antivirali? Il tutto su una 'emergenza' di la' da venire, e su un farmaco che si 'presume' possa aiutare a superare l'epidemia?

    Creare un'emergenza e' il modo migliore per venderti la soluzione...

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  11. Mai titolo fu più azzeccato...

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  12. Leggendo il tuo post ho capito, e da non addetto ai lavori mi pare una cazzata. Ti ringrazio per la salutare controinformazione.

    (p.s. potremo vendere letture parziali dei nostri blog come vaccini per le stronzate. Se solo fossimo stronzi. E io mi sto allenando).

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  13. Anonimo20:42

    In realtà tecnicamente è possibile, è il sistema antigene-aptene, dove l'aptene è una molecola piccola (come un farmaco, o un metallo) in grado di scatenare una reazione immunitaria (vedi allergia alla penicillina) se si lega a una proteina (antigene), riconosciuta dai "braccini" degli anticorpi.

    Nella pratica, concordo che è una stronzata. Mi pare improbabile che una reazione immunitaria riduca la concentrazione di cocaina (come invece succede quando si formano anti-corpi contro l'insulina, che è una proteina), al massimo può rendere le persone allergiche, con risultati non piacevoli: metti che si formi una cross-reattività con molecole simili alla cocaina, tipo gli anestetici locali o alcaloidi vegetali innocui?
    Fatte salve le considerazioni di buon senso che fai tu.

    Cachorro Quente

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  14. Anonimo20:46

    P.S. un altro esempio di reazione immunitaria in risposta ha molecole piccole è il lupus da farmaci

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  15. @ g
    purtroppo credo di no, ho letto diversi articoli in inglese e si parla proprio delle cose descritte nella versione italiana.

    @ pantalon
    ma no, che esagerato. Per una stretta di mano i macrofagi gnam gnam stanno buoni e zitti.

    @ fra
    nel 2001 vi fu lo scandalo di un farmaco della Bayer contro il colesterolo, il Lipobay che fu ritirato per supposta dannosità: 50 decessi sospetti nel mondo. Poco dopo vi fu l'emergenza antrace negli USA, dopo l'11 settembre, che ridette fiato alla Bayer visto che il Governo americano acquistò ingentissimi quantitativi di Cipro, il farmaco che serve a combattere il bacillo dell'antrace. Come dire: alterne fortune di Big Pharma.

    @ gg
    non è facile essere stronzi, a volte bisogna nascerlo. ;-)

    @ cachorro quente
    esattamente come dici tu. Eccessiva stimolazione del sistema immunitario, rischio di reazioni allergiche, il gioco vale la candela? Grazie del supplemento di informazione.

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