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martedì 27 maggio 2008

Finkelstein, il Prometeo moderno

Chissà perchè ogni tanto i paesi democratici, per allentare la tensione e lo sforzo di sembrare appunto democratici, come in preda ad un impulso irrefrenabile, si comportano come se democratici non lo fossero assolutamente.

Norman Finkelstein, professore americano di scienze politiche e autore di testi molto critici sulla politica di Israele verso i palestinesi e teorico di quello che lui definisce lo sfruttamento della Shoah a fini utilitaristici, per giustificare cioè qualunque atto dello stato di Israele, è stato fermato venerdì scorso all'aeroposto di Tel Aviv da agenti del servizio segreto Shin Bet, arrestato, trattenuto 24 ore e infine notificato del divieto per i prossimi 10 anni a entrare in Israele.

Finkelstein, che è figlio di un'ebrea polacca sopravvissuta ai campi di sterminio e quindi come tale avrebbe diritto, per la cosiddetta "legge del ritorno", a diventare automaticamente cittadino israeliano, è stato trattato come terrorista e interrogato su presunti legami con Al Qaeda ed Hamas. Pare che in questi casi basta che i servizi decidono che una persona è non grata per bypassare qualunque legge.
Il giornale progressista "Haaretz" si è domandato perchè negare l'ingresso in Israele a uno studioso, pur controverso, e lasciare invece campo libero agli estremisti di destra kahanisti. Forse Haaretz finge di essere ingenuo. I kahanisti non mettono in dubbio la bontà intrinseca del sionismo.

Non c'è molto da meravigliarsi su questo clamoroso ostracismo, un pò da ex regime sovietico più che da "unico paese democratico dell'area mediorientale".
Finkelstein è uno che con i suoi scritti ha pestato piedi illustri. Difende i palestinesi (ohibò), ha amici arabi (che avrebbe dovuto incontrare nei territori nel corso del suo viaggio, assieme agli israeliani della associazione B'Tselem), si è inimicato i sepolcri imbiancati come Elie Wiesel e ha smontato pezzo per pezzo un best-seller come i "volonterosi carnefici" di Daniel J. Goldhagen.

Il suo peggior nemico, comunque, è Alan Dershovitz, grande difensore di Israele in primis e avvocato di grido, per arrotondare. La specialità dello studio Dershovitz è riuscire a far assolvere uxoricidi illustri. Grazie ai suoi servigi l'hanno fatta franca O.J. Simpson e Claus Von Bulow.
Dershovitz non dorme la notte per studiare il modo di danneggiare Finkelstein.
E' riuscito, la scorsa estate, a far annullare una serie di lezioni che il rivale avrebbe dovuto tenere alla De Paul University, tanto che alla fine questi ha dovuto dare le dimissioni. E' talmente ossessionato da lui che se uno si apposta sotto le sue finestre e grida "Finkelstein!!!" si sente il suo cavallo nitrire.

Al di là delle dispute accademiche, è comunque inquietante che si venga arrestati per un'opinione e che soprattutto il fatto non diventi notizia. Chi ha sentito parlare di questo fatto in tv? La cosa diventa normale se accade in Israele? La tesi sarebbe interessante da discutere.
Immagino il casino se un intellettuale cubano anticastrista fosse stato fermato all'Avana e bandito per 10 anni dall'isola. Voi no?


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35 commenti:

  1. Anonimo22:58

    nemo profeta in patria
    o in napoletano
    "Chi dice a' verità, nunn'è potut' vede' " (chi dice la verità è malvisto)

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  2. Anonimo00:27

    Che gli oppositori nei regimi totalitari (v. Cuba) vengano imprigionati e dimenticati, è naturale e perciò non fa notizia. Che ciò accada in un paese democratico (v. Israele) la regola è violata e diventa la tipica eccezione che conferma la regola, quella della democrazia. Malgrado ciò biasimo qualsiasi persecuzione e censura politica in particolare. Non dimentichiamo però, che Israele è costretto a vivere sempre sotto la seria minaccia di una sua distruzione, indiscutibile per certi paesi arabi.
    L'Iran, per esempio, che con la ridicola scusa di volersi dotare di centrali elettriche nucleari, malgrado i suoi enormi giacimenti energetici si sta costruendo l'atomica, se le va a cercare. Spero di sbagliarmi, ma ne vedremo di tragiche fra non molto. La vita non si mercanteggia, si vis pacem para bellum.

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  3. @ franz
    L'eccezione conferma la regola, costretto a vivere sotto la minaccia, l'Iran se la va a cercare.
    Riconosco lo stile inconfondibile del "generatore di articoli di Libero".

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  4. x Lameduck:lo stile inconfondibile del "generatore di articoli di Libero".

    sì ma quello di nuova generazione che sostituisce a "ideologie sconfitte dalla storia" una frase in latino...
    :-D

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  5. Anonimo08:15

    @ No Lameducq, anche stavolta hai toppato. La mia è solo logica di buon senso credimi. E tuttavia, che importano le fonti se non per etichettare alla vecchia maniera anni '70? Giudica e argomenta il contenuto.

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  6. @ franz
    la tua non è logica. Uno che dice che se si viola la regola della democrazia si conferma la regola, dice una scemenza. E giustificare una guerra imminente "perchè se la sono cercata" è ancora più una scemenza. Dici delle scemenze e dovrei starti ad ascoltare?

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  7. Anonimo14:18

    come sei brutale. Diciamo allora che le eccezioni smentiscono la regola, contenta? E che gli israeliani, non essendo disposti a farsi cancellare dalla faccia della terra da campioni di democrazia e di libertà quali Siria, Iran ecc, sono dei criminali. Ma va a ca..re che è meglio!

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  8. Generatore o non generatore, concordo con questa frase di franz Che gli oppositori nei regimi totalitari (v. Cuba) vengano imprigionati e dimenticati, è naturale e perciò non fa notizia. Che ciò accada in un paese democratico (v. Israele) la regola è violata e diventa la tipica eccezione che conferma la regola, quella della democrazia., con la successiva rettifica che sostituisce ad "eccezione che conferma la regola" con "eccezione che smentisce la regola", che effettivamente è un modo migliore per esprimere il concetto. Inoltre, sottoscrivo il suo biasimo per qualsiasi persecuzione e censura politica in particolare

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  9. E' classico il detto: due pesi e due misure...

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  10. @ franz
    siete voi che vi cagate addosso dalla paura quando c'è da parlare delle magagne di Israele.
    Se comunque insisti solo con l'insulto o l'attacco non alle idee ma alla persona non ci metto niente a cancellarti i commenti.
    Sei come l'ubriaco nel bar che molesta i clienti.
    Non ho nessuna intenzione di risponderti su questioni che attengono solo alle tue personali ossessioni. Te l'ho già detto, l'anticomunismo ha rotto i coglioni.
    Non mi faccio un culo così per cercare informazioni e notizie che altrove non si trovano e scrivere post tutti i giorni per degli imbecilli che vogliono solo litigare. Ma vai tu a cagare, che è meglio.

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  11. Anonimo16:01

    In risposta alle mie osservazioni hai solo saputo rispondere che dico delle scemenze. Per non essere da meno, sono caduto nella tua trappola (complimenti)e ti ho risposto altrettanto brutalmente. Ora minacci di censurarmi e mi attacchi sul piano personale (ubriacone molestatore ecc. ecc.) e accusi me di attacchi alla persona. Insomma che vuoi ch'io dica? Ti consiglio di suggerire anche le critiche ai tuoi commenti così non leggerai scemenze, anzi leggerai solo quelle suggerite da te. Vuoi censurarmi? Sopravviverò ugualmente, credimi. Con affetto e simpatia

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  12. Grandissimo blog e splendido post.
    Non conoscevo il personaggio e non avevo letto niente della notizia (ma va?)

    Continua così Lameduck.

    P.s.: per i supporter di Israele che vanno per la maggiore di questi tempi provate a pensare se invece che in palestina i coloni si fossero insediati in brianza, o dalle parti di bologna e ci avessero confinati tutti dalle parti del rovigoto.
    Io sarei incazzato. vedete un pò voi..

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  13. Anonimo17:13

    Più che pensare a chi ha ragione tra i due popoli (ho le mie idee, ma tanto non saremmo mai tutti d'accordo), l'unica cosa da fare è pensare alle soluzioni possibili al problema palestinese che è l'origine di tutti i fanatismi islamici. Io credo ne esistano solo 3:
    1) Cancellare lo Stato d'Israele e provvedere a una nuova diaspora (a parte che han la bomba atomica e gli USA alle palle, direi che non è il caso.. )
    2) Far scomparire magicamente tutti i Palestinesi, perchè finchè ce ne sarà anche solo uno rivendicherà (più o meno giustamente secondo il vostro giudizio, ma lo farà..)le terre che furon sue (anche questa direi proprio di no..).
    3) Individuare due Stati separati in cui ciasun popolo possa vivere, guardandosi magari in cagnesco, ma pacificamente (meglio..).

    La situazione attuale non è una soluzione "sistemicamente stabile", produce inevitabilmente terrorismo da una parte e rappresaglie ed estremismo dall'altra.. Ma troppa gente ha interesse che la situazione perduri, per giustificare il proprio potere e soddisfare i propri interessi (da entrambe le parti e non solo..).

    In ogni caso un atto antidemocratico tale resta, che lo si commetta in un Dittatura o in un Paese democratico. Va censurato e basta, da tutte le persone di buonsenso e non attaccato o difeso in funzione della propria appartenenza politica. Queste son le cose che mi fan davvero imbestialire: il tifo lasciamolo al calcio, per favore.

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  14. @ cloro
    io al latino preferisco sempre la supercazzola prematurata. Con scappellamento a destra, è ovvio. ;-)

    @ arabafenice
    io a volte ho come l'impressione che l'appellativo "democratico" sia un po' usato con facilità. Nel senso che molti si autodefiniscono democratici e pensano che ciò basti e avanzi. Si è democratici nei fatti non nei proclami. E a volte l'asino casca.
    La differenza è che non si meravigliamo che in Russia posa esistere ancora la repressione, mentre Guantanamo ci brucia.

    @ franz
    ora fai la vittima, è tipico.
    Io non censuro, solo che non ho tempo per le minchiate e preferisco stare in argomento.
    Tu le hai viste le armi nucleari iraniane? Ti bevi ciò che ti fanno bere, a garganella. In questo senso sei un ubriaco.

    @ mr braun
    pensa se fossimo confinati a Porto Marghera. Il rovigoto ci sembrerebbe la California. (senza offesa per gli amici di Marghera, eh?)
    Il personaggio Finkelstein è senz'altro da conoscere, poi si può essere più o meno d'accordo con lui.
    Ciao Mr Braun!

    @ visa
    purtroppo è una lotta tra cape toste, nessuno cederà mai. Forse solo gli Stati Uniti avrebbero potuto imporsi sulle due parti, magari chiudendo i rubinetti degli aiuti e minacciando un intervento militare ma non lo faranno mai. Non possono farlo, con le palle strette in una morsa.

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  15. Anonimo18:09

    x Mr Braun e x Visa
    sarei incazzato anche io, e non solo Braun, ma la questione è più complicata e non è questo il tema del blog. La questione, Visa, non si risolverebbe nemmeno con la soluzione della questione palestinese
    Il tema, piuttosto, è che Israele, costretto a vivere in eterna allerta perchè gran parte dei paesi arabi lo vogliono tassativamente cancellare dalla faccia della terra, ha il torto di limitare libertà di parola ad alcuni dissidenti. Qualsiasi altro paese democratico in simili momenti contingenti chiuderebbe in galera i dissidenti in nome della vitale coesione nazionale. Ma per Israele la contingenza è perenne. E perciò tali limitazioni personali sono sacrificate al diritto di esistere, alla difesa collettiva. E’ facile giudicare per noi che ce ne possiamo stare spanciati davanti al televisore sicuri nel nostro guscio. Provate a mettervi nei panni di chi vive in Israele e poi parliamone.

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  16. Anonimo18:12

    Lameducq, ti perdono.

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  17. @ franz
    'a franz ma che dici? Ricordati che Finkelstein è prima di tutto un cittadino americano. Eppure l'ambasciatore non avrà nemmeno alzato la cornetta del telefono con i colleghi israeliani.
    Israele è un bambino viziato, con la stanza piena di giocattoli atomici, che la mena a tutti perchè è stato tanto malato da piccolo e intanto sevizia i compagni di scuola che considera inferiori.

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    1. Anonimo12:46

      questa del bambino viziato è ... una perla !!!
      complimenti
      un ammiratore

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  18. Anonimo20:37

    @ lame
    sì è americano ma ho voluto essere ancor più drastico e non escludere che di Finkelstein ce ne siano altri in Israele. Un mio amico in israele per un convegno di rotariani, a causa degli stressanti e invadenti controlli di sicurezza è tornato molto irritato. E, al tuo pari, di Israele ne parla con astio e sarcasmo. Ma è mai possibile che non si comprenda il loro stato d'animo.

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  19. @ franz
    un nome per tutti: Mordechai Vanunu. Lavorava nel centro nucleare di Dimona. Per aver rivelato che Israele aveva armi nucleari, la verità, si è fatto 15 anni di carcere duro, in gran parte in totale isolamento. Ancora oggi che in teoria è libero non può lasciare lo stato di Israele, cosa che lui farebbe molto volentieri.

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  20. Anonimo08:53

    @ Franz
    Dici che Israele ha l'unico torto di limitare la libertà di parola di alcuni dissidenti. A parte la replica di Lameduck, ti vorrei far notare che Israele ha anche il torto di buttare ogni tanto qualche missile su paesi palestinesi per raggiungere "obbiettivi militari" che però si rivelano essere spesso (non sempre) donne e bambini. Mi replicherai che però i palestinesi compiono attentati suicidi e Israele ha il diritto di difendersi. Giustissimo, hai pienamente ragione. Ma vedi che così non andiamo da nessuna parte? Il meccanismo mentale è quello dei bambini di 4 anni:"Mi ha sputato..", "Sì, ma lui mi ha tirato i capelli..". In questa storia non c'è qualcuno che ha torto e qualcuno che ha ragione e se anche ci fosse non sarebbe importante, la cosa importante è capire come uscirne. Se a causa di un tamponamento due auto restano sulle rotaie mentre arriva il treno, il problema è capire di chi è la colpa del tamponamento o togliersi dal mezzo il prima possibile?
    Ripeto, il tifo non serve a nulla.. e ogni tanto bisognerebbe mettersi nei panni della fazione "avversa"..non credo che nè la vita da Israeliano che rischia di saltar per aria ogni giorno, nè quella da Palestinese rinchiuso in un campo profughi siano particolarmente divertente.

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  21. @Lameduck
    sì, sono d'accordo con te. non basta essere democratici nei proclami; non a caso - come anche franz a dir la verità - l'episodio l'ho condannato.
    Però non ci sono democrazie perfette, anche nelle democrazie migliori esistono degli episodi anti-democratici che sono, per carità, deprecabili ma che sono comunque preferibili a sistemi in cui la repressione è sistematica.
    Sono in linea di massima d'accordo con il tuo post, intendiamoci, però credo che una frase come questa Immagino il casino se un intellettuale cubano anticastrista fosse stato fermato all'Avana e bandito per 10 anni dall'isola. non sia veritiera. Credo, invece, che un episodio del genere rientri nella ordinaria amministrazione in un Paese come Cuba.
    Per quanto riguarda la questione Israele-Palestina, per la quale non mi sono finora espressa, sono d'accordo al 100% con visa.
    Ma vedo troppa indifferenza sia nella gente che nella politica, pare che questa guerra debba essere infinita e ci si sia rassegnati a tale idea.

    P.S. ho visitato il link del generatore di commenti di libero. non ti nascondo che la trovata mi ha divertito.

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  22. Anonimo14:03

    @ visa & @ Lame
    non ho replicato al commento di Lame per non deluderla nella sua beata ingenuità femminile. Dovuta soprattutto al privilegio di non aver dovuto prestare il servizio militare. Ma ora che anche lei Visa (non so a quale genere appartenga) ci si mette dico che il signor Mordechai Vanunu è stato fortunato e che Israele è stato generoso. In condizioni simili, negli USA, in Francia, in GB o in Germania (non parlo dei paesi comunisti per evitare le solite ire incontrollate) sarebbe stato giustiziato.
    Quanto alla questione Israeliana, non si tratta di bambini capricciosi, come da metafora, bensì di sopravvivenza. Il problema palestinese, ripeto, si sarebbe probabilmente già risolto pacificamente se non ci fosse una fazione collegata ai paesi arabi più integralisti che nega in modo indiscutibile, categorico, assoluto, perentorio… l’esistenza stessa di Israele. Come si fa a trattare con chi vuole la tua eliminazione fisica e basta? Qui non si tratta di chi comincia prima a lanciar sassi e bombe e di chi ribatte con i missili, si tratta di vita o di morte per Israele, la vogliamo capire? Badate, io non sono ebreo, né tantomeno gli ebrei mi sono simpatici, ma fino a che non si riconosce a Israele il diritto d’esistere, non si potrà mai, non dico giungere a una soluzione, ma neppure dialogare. In queste condizioni, l’unico modo di vivere per Israele è di tenersi sempre pronti ad attaccare per difendersi. In italiano forse per qualcuno è più chiaro che in latino.

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  23. Credo che il punto fondamentale è che in Israele hanno preso il sopravvento coloro che sostengono le posizioni più estremiste.

    Franz ti consiglio route182, un documentario girato da un israeliano e un palestinese seguendo la linea che avrebbe dovuto segnare il confine tra israele e palestina nel 1948. E' distribuito, se non sbaglio, da Bollati e Boringhieri.

    Anche molti israeliani non condividono la politica della loro nazione.

    Inoltre è vero che negli anni Israele ha stipulato accordi di pace con Egitto e Giordania che non vogliono più distruggerla.


    Oggi la parte integralista degli israeliani è terrorizzata dall'incremento demografico degli arabi a fronte dell'esaurimento dell'immigrazione ebraica.
    Recentemente leggevo un articolo che spiegava come oggi siano pochissimi gli ebrei nel mondo interessati a trasferirsi in israele anche in considerazione del fatto che l'antisemitismo si è fortemente ridotto.

    In effetti sono stati accolti negli ultimi anni, per cercare di contrastare l'incremento demografico dei palestinesi, molti pseudo ebrei russi che si stanno rivelando mica tanto ebrei (vedi caso nazisti in israele). Per non parlare poi degli immigrati dal corno d'africa

    Anzi a pensarci bene tutto ciò potrebbe essere uno spunto per una soluzione, pacifica.

    Basterebbe che tutti, ma proprio tutti, ci convertissimo di botto all'ebraismo, et voilà problema risolto.

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  24. Anonimo15:26

    @Franz

    Si può replicare abbastanza facilmente alle sue parole (e mi scusi se avevo utilizzato il tu nel messaggio precedente). E' verissimo che molti arabi (non tutti) non ammettono l'esistenza d'Israele, ma è altrettanto vero che molti Israeliani (non tutti, come segnala mr braun) non ammettono la nascita di uno Stato Palestinese. E' più grave non ammettere l'esistenza di uno Stato o non permettere che nasca? Non lo so, ma ripeto, non è importante, con questa logica non se ne esce mai. Ciò che è importante è che non ci sono altre soluzioni (se ne ha qualcuna sono pronto ad ascoltare, sinceramente), credo ammetterà anche lei che così non si può andare avanti. E' l'arroccamento su posizioni ideologiche predefinite che impedisce qualunque dialogo e via verso la pace.. e non solo in Palestina.

    P.S. Sono un lui milite assolto e per tutto il liceo ho avuto 9 in latino, ora è un po' arrugginito, ma un rosa-rosae riuscirei ancora a metterlo in piedi con una certa disinvoltura..:)

    @ tutti e arabafenice in particolare

    Fa piacere sentire che esistono persone moderate e aperte al dialogo da pozizioni differenti. Qualcuno che ascolta quel che dici senza replicare alla terza parola "sei fascista" o "sei comunista".
    Ne sentivo parecchio la mancanza, anche perchè a seconda degli argomenti sono sempre stato appellato con la prima o la seconda frase.

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  25. Anonimo18:28

    @ visa
    “molti Israeliani...non ammettono la nascita di uno Stato Palestinese”.

    E se le dicessi che molti palestinesi vorrebbero convivere anche solo da pendolari con gli israeliani?
    Ma molti israeliani non fanno Israele. Cosi come molti palestinesi non fanno uno Stato.
    Non so dove si informi lei, ma io non ho mai sentito nessun rappresentante ufficiale israeliano negare a priori la nascita di uno stato Palestinese. Per converso nei recenti dibattiti torinesi era il rappresentante palestinese filo Hamas a negare il diritto d’esistenza di Israele.
    Quanto alle posizioni ideologiche predefinite non ne vedo. Vedo solo una guerra di religione che sfocia nell’odio razziale.

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  26. Ma che è questo tono: "scusi LEI, mi ami o no?" "Poffarbacco, marchesa, prego scusi, tornerò".

    P.S. Scheerzo! Mi stupisco sempre quando ci si dà del lei. Sembra il preludio alla lotta. ;-)
    Seriamente: non stuzzicate troppo Franz, che finge di essere buono per mordervi meglio.

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  27. Anonimo19:36

    Berlusconi ha annunciato l'impiego, a fini civili, dell'energia nucleare, esattamente come l'Iran. Ora che anche in Basilicata abbiamo trovato il petrolio dovremmo iniziare a preoccuparci, non vorrei che fra un pò qualcuno incominci a dire che ce la stiamo cercando...

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  28. Anonimo20:00

    Protetti da mamma america i bombardieri di D'alema sopra Belgrado insegnano che sono gli altri che se la cercano. Figuriamoci Berlusconi.
    Quanto al petrolio in Basilicata vale quanto il tesoretto di Prodi e rossi, un buco.

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  29. Anonimo20:40

    @ Lame

    Il tono garbato è per rispetto alla padrona così ospitale e gentile.. :)

    Gli azzannamenti fan poco male finchè si tratta di parole fra persone educate. Ecco, se si innervosisse il mio rottweiler allora sì che comincerei a preoccuparmi.. E poi da domani si va in ferie: del problema palestinese mi occuperò (molto seriamente..) dopo il 2 giugno. Ora la preoccupazione più grande è di non prendere un'insolazione.

    Au revoir

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  30. Anonimo22:45

    @ Lame
    condivido e mi associo a Visa, idem per il ponte ferie. Atsalut

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  31. @ visa
    grazie per le parole di apprezzamento che ricambio con sincerità. La padrona di casa offre degli spunti che - si sia o no d'accordo con il suo punto di vista e spesso io non lo sono o lo sono in parte - sono sempre molto interessanti. le sue riflessioni acute, pungenti e ironiche al punto giusto. Sarebbe un peccato rovinare le discussioni che ne nascono con sentimenti e toni rancorosi non adeguati allo spirito di un blog come questo.

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  32. Ferie???! Ma che state sempre in vacanza? Io forse farò festa solo lunedì, se non ci sono urgenze.

    Grazie, arabafenice, sei l'elemento moderatore di questo blog, è un piacere discutere con te.

    Buone vacanze, ur_chino... ;-)

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  33. Anonimo15:02

    Mi dispiace di aver letto questo post in ritardo.

    X Arabafenice
    No, a Cuba non è sistematico.
    A Cuba imprigionano i dissidenti con le stesse motivazioni di Israele (ossia presunto amico dei terroristi).
    Solo che su Cuba la notizia sarebbe stata riportata (ti lascio intendere come) pur sapendo che non si tratta di una democrazia quindi nessuno scoop.
    Mentre su Israele pur essendo una "cosa anormale" in quanto "l'unica democrazia del MO" non viene detta e scritta nemmeno una parola.
    Qui non è questione di comunisti o no, qui è questione che con la parola "democrazia" si fanno i gargarismi e si sputa nel lavandino a seconda dell'uso e consumo del governo.

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  34. Anonimo15:08

    x Franz
    Se non te ne sei accorto Israele esiste eccome, da 70 anni!
    Esattamente da quando non esiste più la Palestina.
    Semmai è lo stato palestinese a non esistere e i suoi cittadini a non avere nessun diritto.

    Allora qui non vogliamo i rom (e in più generale, lo stranierio)perchè ci rubano la terra, il lavoro e le donne (tanto per metterla sul luogo comune in bocca a tutti).
    Mentre si giustifica tranquillamente il fatto gli israeliani stanno su una terra concessagli successivamente alla Shoa (quindi non loro) e si stanno pure allargando dove non dovrebbero mentre i palestinesi stanno in campi profughi un pò qui e un pò là, le famiglie che hanno la fortuna di non avere morti ammazzati sono divisi fra i campi di vari stati, non hanno un passaporto e sono sotto embargo.

    Non ho mai sopportato chi ragiona con due pesi e due misure.
    Da' l'idea di quanto l'uomo sia irrazionale alla fine e giustichi mezzi inimmaginabili per raggiungere i fini che crede giusti.

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