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mercoledì 18 giugno 2008

Bip e Burp

Nel paese di Troppo Troppo Vicino c'è una piccola azienda, la chiameremo Miranda srl, che ha un contratto aziendale con una grossa compagnia di telefonia mobile, la Bip. Un contratto risalente al 2001 per il quale ogni bimestre paga 450-500 euro di bolletta. Volendo ottimizzare i costi aziendali e approfittare delle nuove tariffe ed offerte vantaggiose che vengono presentate sul sito del suo operatore telefonico, la nuova responsabile amministrativa della Miranda srl, Signora Genoveffa, contatta una prima volta il numero verde dell'assistenza clienti di Bip.
"Vorrei aggiornare il mio profilo tariffario." "Non c'è problema, signora, la faccio contattare in giornata dall'addetta che segue il suo contratto."
Nessuno si fa vivo e passa un mese. Genoveffa richiama il numero verde.
"Ci scusi, la facciamo richiamare subito."
Nisba. Passa un bimestre ed un'altra bolletta da 490 euro. Questa volta Genoveffa fa la voce grossa con il call center e riceve un'ennesima promessa di contatto nel giro di due giorni.
Il suo ultimo disperato tentativo di farsi modificare ed attualizzare il contratto risale a quindici giorni fa, quando invia una email piccata alla signorina Cunegonda, dell'Assistenza Clienti Bip, nella quale minaccia di passare senza indugi ad un altro operatore di telefonia mobile se non fosse stata contattata nel giro di 48 ore. L'avete ricevuta voi, la risposta all'email? Genoveffa no.

Caso vuole che il giorno dopo si presenti in ufficio un agente della compagnia telefonica Burp che, ascoltata la triste storia, propone a Genoveffa di passare con loro e mandare nel casino la Bip e il suo vetusto contratto. Calcoli alla mano, la bolletta dovrebbe dimezzarsi grazie all'intercom gratuito, al rimborso delle tasse governative, all'assenza di scatto alla risposta ecc. Detto fatto, Genoveffa firma il nuovo contratto.
L'agente di Burp la avverte però che Bip la contatterà proponendole di restare con loro ma faccia attenzione che, nel caso dovesse rinunciare al passaggio, sarebbe tenuta a pagare la penale con Burp. "Le faranno un'offerta vantaggiosa per trattenerla, vedrà."

Nulla però accade fino a tre giorni dall'annunciato passaggio al nuovo operatore quando il capo di Genoveffa riceve una telefonata al suo domicilio fisso (!), dove Bip gli propone un contratto "a prezzi stracciati" ma rifiutandosi di specificarne i dettagli. Il succo è: tu rinuncia al passaggio a Burp, firma con noi e poi eventualmente ti diciamo che cosa hai firmato. Il capo manda gentilmente la signorina interlocutrice affan...
Genoveffa invece riceve su tutti i cellulari dell'azienda un primo SMS che recita:
"Da Bip , le stiamo per inviare un SMS che dovrà restituire al seguente numero 01011110o111 digitando il tasto inoltra".
Poi un secondo:
"Per Miranda srl, in qualità di legale rappresentante, revoco la MNP vs. Burp per le linee del contratto n° 01100000110".
Genoveffa si guarda bene dal rispondere all'SMS e il giorno dopo viene informata che il passaggio a Burp è previsto per il giorno x.
La storia continua, sperando in un lieto fine.
Ho lasciato poco fa Genoveffa un po' preoccupata. Non è che inizieranno ad arrivarle chiamate come in quei film coreani tipo "Phone"?

Anche se sembra una favola satirica, il racconto è pura cronaca vera. Lascio a voi i commenti. Così, a lume di naso, a me sembra che questo modo di trattare i clienti e tentare di costringerli a non recedere da un contratto sia da filibustieri, da pirati dei Caraibi.
E se uno distrattamente beccava e rispediva l'SMS? Che valore legale può avere una disdetta via SMS?

Capito perchè non vogliono la class action?


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13 commenti:

  1. Anonimo21:27

    Mutter, oh Mutter
    Der Mann mit dem Koks ist da! ;-)

    http://de.youtube.com/watch?v=rvfR4sk_Bd8

    http://de.youtube.com/watch?v=LwnmVkmzwgo

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  2. Anonimo22:57

    Mamma mia, impressionante... o___O

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  3. Kafka era niente rispetto a questo. Poi se un giorno qualcuno se ne esce con qualche gesto inconsulto di chi è la colpa?

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  4. Anonimo04:00

    Tutto il mondo é paese, anche a me é successa (sta succedendo) una cosa simile con il telefono fisso. Devo dire di essere stato un po’ pollastro perché ho risolto tutto al telefono, senza nulla di scritto, ma la gallinaggine é parte integrante delle animuccie candide e sprovvedute come la mia.
    Qualche mese fa ho fatto installare un collegamento internet in fibra ottica, quindi ho stipulato un nuovo contratto “solo parlato” con la compagnia telefonica richiedendo il minimo di franchigia nelle chiamate urbane per minimizzare l’importo fisso nella bolletta.
    Un mese dopo é arrivata - la bolletta - ed ho scoperto di essere il fortunato possessore di una franchigia sulle telefonate urbane di ben 900 minuti: non é l’importo fisso più caro, soltanto il secondo partendo dall’alto.
    Quindici ore di telefono. Cosa me ne faccio di quindici ore sul telefono di casa prepagate ogni santo mese? La maggioranza delle mie telefonate sono interurbane o verso cellulari, quelle – ovviamente – pagate fuori franchigia.
    Ho chiamato l’operatore e la gentile signorina mi ha comunicato che per cambiare il contratto devo pagare una penale di 110 Reais. Una cifra assurda pensando che per attivare una linea il costo é di 32 Reais.
    Le telefonate a signorine più o meno gentili si sono moltiplicate ma non c’é stato niente da fare: o pagare o cancellare la linea telefonoca e aspettare tre settimane che ne arrivi una nuova.
    E qui sono rimasto, indeciso su cosa fare, ma acquistando più di 800 minuti al mese di brillanti (o noiose) conversazioni mancate. Forse alla fine queste ore vendute me le ridaranno tutte assieme come nel racconto di Giovanni Papini. Il problema é che nel racconto l’ultima ora, quella più importante, non é mai stata restituita.

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  5. Anonimo09:32

    Quando c'era la SIP e D'Alema non aveva ancora regalato la Telecom ai suoi amici, spendevamo meno tutti.
    Anche se non c'era concorrenza (ma questa è poi concorrenza?)potevamo almeno incazzarci e fare lo sciopero delle bollette.
    Oggi siamo nelle mani di "markettari" senza scrupoli.
    La telefonia era uno dei pochi settori da non privatizzare.

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  6. Anonimo11:09

    Anni fa decisi di passare da vodafone a tre e puntuale vodafone mi chiamò con nuove mirabolanti offerte, al che risposi "guardi, sono vostro cliente da 7 anni, non mi avete mai chiamato e non mi avete mai fatto offerte vantaggiose, se permette mi sento un po' preso per il c..., ormai state chiudendo la stalla quando i buoi sono scappati". Nessuna azienda sembra capire il semplicissimo concetto, scritto in tutti i libri di marketing che acquisire un nuovo cliente costa sette volte di più che mantenerne uno già acquisito, e tutte giù a spendere miliardi in pubblicità, quando potrebbero tenersi i clienti risparmiando un sacco di saldi semplicemente garantendo un buon servizio e costi più bassi.

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  7. Anonimo11:43

    Il problema non è la 3 o la Vodafone,il problema serio è che vogliono fare i soldi ,estorcerne a noi il più possibile anche con mezzi sleali,e poi ,come ha scritto Lame,non vogliono le class action.Vogliono la botte piena e la moglie ubriaca,fregarci i soldi poi azzittirci quando li chiediamo indietro.Ciao.

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  8. Anonimo14:00

    quì vale il detto l'unione fa la forza, vero è che di detti ce n'è per tutti i gusti infatti chi fa da se fa per tre,acqua cheta rompe i ponti,a rubare poco si va in galera a rubare tanto si fa carriera,tanto va la gatta al lardo... in fondo non c'è molto da fidarsi dicono tutto e il contrario di tutto...uno mi piace particolarmente:chi ha veramente fame non ha bisogno di condimenti che ovviamente non centra una bella mazza con il post...sto tergiversando...esci da questo corpo!!!...eccomi...dicevo dovremmo contattare un avvocato,fare una denuncia allegandovi una bella lista di nomi..ho partecipato ad una conferenza sulla globalizzazione tempo fa si parlava di una certa s.p.a. non chiedetemi il nome...non lo ricordo ma se necessario mi sottoporrò per voi all'ipnosi regressiva,ad ogni modo questa s.p.a. ,rea di aver tenuto una condotta non troppo trasparente nei confronti dei clienti,aveva cambiato rotta,di solito non occorre andare fino in fondo ,si spaventano prima...ho concluso ..saluti!

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  9. Anonimo14:16

    Ciao Lame,
    un mio collega ha aderito ad un'offerta di 3 per un videofonino. Ha fatto la procedura via internet che è andata a buon fine. Il problema è che lui ha ricevuto la prima bolletta per un numero che lui non conosce ma non il videofonino. Tra l'altro la SIM lui non l'aveva richiesta perchè intendeva trasferire il suo numero su 3. A quanto pare qualcuno ha intercettato il pacco, ha attivato la SIM e usa il telefono a sbafo.
    Il mio amico sono giorni che tenta di contattare qualcuno di 3 che gli dica che fine ha fatto il pacco. Per lamentarsi con il corriere, magari.
    E' una cosa indecente, veramente.

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  10. ci credo eccome a questa storia. racconterei la mia odissea con tele2 se non fosse che non riuscirei ad andare sul leggero ed evitarmi una denuncia.

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  11. @ rudolf
    è la seconda volta che mi proponi questo video. Spiegamene il senso perchè il tedesco (e lo sai) non lo capisco.

    @ salazar
    si, come qui da noi che ti regalano 300 SMS da mandare in due giorni. Vabbé che io conosco uno che riuscirebbe a finire il credito prima delle 48 ore...

    @ giulietto
    il cliente è come la donna per il dongiovanni. Una volta conquistata perde interesse agli occhi del seduttore.

    @ altromedia
    già il fatto che non esista una vera concorrenza ma facciano dumping tra di loro è sleale.

    @ylenya
    carissima, gli avvocati, come apri bocca per dire "buongiorno", sono 500 euro. Solo con una class action si riesce a difendere i consumatori.

    @ raniero
    ecco, vedi, non c'è limite al peggio. Salutami Scilla.

    @ arabafenice
    l'operatore senza peccato scagli la prima cornetta.

    @ ed
    mumble mumble...

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  12. Anonimo10:00

    La Marcegaglia venduta al popolaccio come "donna novità" dimostra invece di avere due palle di ominide (che non è sempre positivo)
    Non avranno fatto un'operazione di scambio sessi lei e B.?
    Spero non riusciranno a toccare la class action, almeno questo.

    Alla fine si stava meglio quando, almeno, non c'erano i cellulari.
    Ora conosco gente che addirittura ne ha 3 o 4 e non per motivi di lavoro.Non ho parole.
    Si vede che si preferisce parlare al telefono che di persona.

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