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martedì 23 dicembre 2008

Questa musica è una tortura

“Per me è un onore pensare che una nostra canzone possa essere servita ad evitare un altro undici settembre”. (Stevie Benton dei Drowning Pool)

La frase precedente, che aggiudica al suo autore l'ambito premio "Cazzone dell'Anno", è stata pronunciata a commento della notizia che nelle prigioni americane in Iraq, Afghanistan e Guantanamo, oltre a quelle segrete sparse in tutto il mondo, si utilizza la musica come strumento di tortura.
I prigionieri vengono esposti continuativamente, giorno e notte, a musica pop e rock sparata a tutto volume. Tra i cantanti che entrano in questa particolarissima ed oscena, per gli scopi che si prefigge, hit parade vi sono Britney Spears, Eminem gli AC/DC ma anche Bruce Springsteen e i Queen. A parte il cazzone e forse la fascistella Britney, gli artisti coinvolti hanno espresso la loro indignazione per l'uso improprio che è stato fatto delle proprie creazioni ed hanno organizzato anche un comitato contro questo tipo di tortura. Uhm, conoscendo questo nostro ambiguo mondo non posso fare a meno di sospettare che, dietro a tanto nocumento, vi possa essere anche qualche avvocato che ha ravvisato una violazione di copyright e vuole chiedere un risarcimento.

Non è la prima volta che la musica viene utilizzata come strumento di tortura. Per fare solo un esempio, nel 2002, durante l'assedio a Betlemme dei militari israeliani ai palestinesi asserragliati nella Basilica della Natività, tra i metodi usati da Tsahal per snidare i nemici vi era appunto lo sparare musica rock a tutto volume con gli altoparlanti.

Ad una come me che ha sofferto di iperacusia, un disturbo che ti fa percepire i suoni in maniera amplificata e l'alto volume di musica e voci come qualcosa di fastidiosissimo e quasi doloroso fisicamente, il pensiero di essere esposta ad una tortura del genere, giorno e notte, provoca una indicibile angoscia e un senso di profonda indignazione per un uso così bieco di una cosa bella come la musica.
Penso a chi può avere avuto la grande idea. Scommetto che c'è stato uno staff di psicologi che ha fatto un bello studio e scritto una splendida relazione da presentare al Pentagono, con le indicazioni sui tipi di musica da usare. "Noi consigliamo X, Y e Z".
Considerando la bruttezza intrinseca di molta musica attuale non devono aver fatto molta fatica a scegliere le campionature.

E' forse vero che in determinate condizioni anche Mozart sparato a tutto volume e 24h24 potrebbe diventare insopportabile.
Nella famosa piéce teatrale "La morte e la fanciulla" (divenuta anche un film di Polanski), ambientata nel Cile post Pinochet, la protagonista riconosce ad un concerto il suo aguzzino sulle note del quartetto di Schubert, da lui utilizzato durante le torture.
Kubrick ha usato una canzone lieve e gioiosa come "Singin' in the Rain" come sottofondo ad una delle scene più disturbanti di "Arancia Meccanica".
Stiamo parlando però di arte. Nella brutalità della realta, se la musica deve essere tortura sarà la peggiore disponibile.

Pensandoci bene la musica viene usata come tortura non solo a Guantanamo ma nella nostra stessa esistenza quotidiana, come fosse un tratto caratteristico della nostra alienante società. Nei ristoranti non puoi parlare perchè c'è la TV o la radio accesa e il tuo tavolo ti capita sempre sotto agli infami altoparlanti.
Tanti anni fa in Germania notai che la musica nei luoghi pubblici era molto soft, un sottofondo, quella che giustamente viene definita ambient. In Italia invece, caciara a tutto busso. dappertutto.
Dopo esserti rovinata il pasto, entri nei negozi per fare del tranquillo shopping e ti devi di nuovo sorbire la radio a tutto volume.
Personalmente in quelle circostanze mi viene lo scoramento e scapperei dal negozio ma continuo lo shopping con l'adrenalina che mi va a mille e mi rende stressata e di mal umore. A volte mi scappa di chiedere alle commesse: "Ma voi riuscite a non rincoglionirvi, tutto il giorno così?" e loro mi guardano con l'occhio da pesce appena pescato e un sorrisetto da gioconde.
Nelle jeanserie poi, luoghi destinati ai ggiovani, se non ti impasticchi prima di ecstasy, non le reggi.

Non è solo l'alto volume della musica ma anche la sua ripetitività che stressa. Quando andavo in palestra, tanti anni fa, mettevano su abitualmente, come sottofondo, un nastro di James Taylor, un cantautore di allora abbastanza soft, un po' belante ma gradevole, se ascoltato solo una o due volte. Dopo qualche mese di ascolto continuo e in loop, tutti i pomeriggi, del maledetto folksinger, e solo di lui, qualcuno di noi organizzò un blitz con rapimento del nastro e sua successiva brutale liquidazione.

La musica quindi, quando è imposta e diventa rumore, è sempre una violenza. Basta istituzionalizzarla studiando l'esatto volume da applicare e diventa tortura scientifica.
Io personalmente farei qualsiasi nome e cognome se mi obbligassero ad ascoltare tutto il giorno Laura Pausini e Nino D'Angelo. E con Avril Lavigne penso che troverei il coraggio di assalire le guardie e mangiarmi la loro faccia. Senza ascoltarmi dopo le Variazioni Goldberg, ma godendomi un assoluto e quasi doloroso silenzio.


13 commenti:

  1. Anonimo23:18

    http://de.youtube.com/watch?v=mhi25hSxcLU

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  2. Anonimo00:17

    ciao lame come al solito sei molto graffiante comunque se vuoi una vera tortura vieni a sentire mio suocero che canta mentre lavora in cucina.sono ventanni che lavoriamo assieme e ti assicuro che è moooolto pericoloso!! da suicidio.ciao stammi bene e ti rinnovo gli auguri

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  3. Anonimo02:32

    AMNESTY la CROCE ROSSA e bERLUSCONI,dovrebbero elevare una FERMA e SEVERA PROTESTA per questo comportamento degli Americani.

    La SISTEMATICA VIOLAZIONE dei DIRITTI del copyright è un crimine contro l'UMANITà passibile delle sanzioni più severe.

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  4. Gli psicologi del Lavoro ne sanno sempre una più del Diavolo!!!!
    Iniziassero a lavorare più a fianco di sociologi e pedagogisti per attuare una forma più funzionale di RIABILITAZIONE e REINTEGRAZIONE SOCILAE invece di divertirsi a Luciferare(visto che siamo in periodo natalizio mi posso permettere di usare un personaggio religioso)sulla vita degli uomini!!!Ah mi ero scordata che per gli americani il Medio Oriente non è degno i diritti umani!!!Che bel regalino di Natale!!!!

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  5. Anonimo10:51

    Accostare musica violenza è perversione pura (esclusi gli episodi artistici, come hai giustamente sottolineato).
    Una volta mi venne sequestrato un “Pao de chuva” (bastone della pioggia fatto di un’essenza leggerissima) da una (e dico UNA, donna, mica il solito bruto caprone cazzuto) zelante addetta alla sicurezza dell’aeroporto di Fiumicino.
    Diceva che avrei potuto usarlo come arma contundente.
    A parte la materia lignea quasi inconsistente, e quindi l’innocuità dell’oggetto in se, ma come gli sarà saltato in mente di pensare uno strumento musicale come arma?

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  6. Considerando la bruttezza intrinseca di molta musica attuale non devono aver fatto molta fatica a scegliere le campionature...

    Decisamente vero.
    Il brutto non manca di certo!

    Un augurio di Buone Feste...

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  7. E' che non conoscono il duo folk Apicella & Berlusconi, sennò non si lamenterebbero :-)
    Auguri Lame!

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  8. Sono un musicista e quindi non posso fare a meno di essere d´accordo.Penso che saprete per esempio che Wagner viene tuttora raramente eseguito in Israele perché i nazisti facevano ascoltare la sua musica nei lager,e un direttore d orchestra celebre come Daniel Barenboim,argentino di famiglia ebraica fuggita dal nazismo,si é preso addiruttura insulti quando ha cercato di eseguirlo a Tel Aviv.

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  9. “Per me è un onore pensare che una nostra canzone possa essere servita ad evitare un altro undici settembre”. (Stevie Benton dei Drowning Pool)

    Per la serie a Natale siamo tutti più buoni? No, non ci posso credere...

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  10. Ma questo e' un imbecille, razza purtroppo in aumento vertiginoso.
    Per quanto riguarda la musica sparata a tutto volume nei bar, negozi e centri commerciali non posso che essere d'accordo; hai puremenzionato l'Arancia Meccanica, e se non ricordo male, per la rieducazione
    veniva usata la cura Ludovico con l'utilizzo della Nona di Beethoven
    in un contesto particolarmente abietto.
    Una piccola noticina: su youtube si
    trova una sacco di bella musica per tutti i gusti: dalla classica
    al grindcore e death metal.

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  11. è davvero una delle frasi più idiote sentite da anni. E per chi come noi è abituato agli sproloqui del diversamente alto, non è cosa da poco.

    Ma sono passato per augurare a te e ai tuoi lettori: Buone Feste. E che questa Notte sia incantata e luminosa come quelle della nostra infanzia.

    con affetto e Amicizia, Riccardo

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  12. Just in case non dovessi passare sul Tafanus, vengo a farti gli auguri a domicilio...
    Antonio

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  13. Anonimo18:15

    fammi un bel post su questa storia della social card a ZERO CREDITI questa è manna x te lo so ciao a presto

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