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mercoledì 18 agosto 2010

Muto come una tomba

Oggi, in via eccezionale ed in segno di lutto, se dovremo farne il nome lo scriveremo con la C, la kappa osserverà un minuto di silenzio.
Il rispetto per i morti ci induce anche all'astensione dalle battutacce, come quella che da ieri ci martella nella testa un diavolaccio tentatore, inducendoci all'irriverente e blasfemo accostamento da punteggio calcistico tra attrezzi da scavo, tra vanga e piccone, che eviteremo di pronunciare.

La vera tragedia è che, assieme all'emerito presidente, stiamo perdendo sempre più la possibilità di conoscere mandanti ed esecutori materiali di tanti infami delitti politici del nostro passato.
A meno che Andreotti non se ne esca con un clamoroso colpo di teatro in articulo mortis e decida di vuotare il sacco, lasceremo questa terra anche noi senza sapere nulla di Piazza Fontana, di Gladio, di Ustica, dei servizi deviati, del terrorismo, di come Moro fu condannato a morte, della strategia della tensione e di quella complessa questione che attiene alla sovranità nazionale.
Con la rabbia di sapere che tanti altri morti, morti senza rimorsi a macerarli per il resto della loro vita, resteranno ancora una volta gabbati, senza che nessuno si preoccupi di scrivere un coccodrillo tutto per loro. Con la consolazione che di solito, però, quelli ignorati dalla stampa sono i morti per i quali si piange davvero.

In suo onore, si dice, si potrebbe cambiare l'inno nazionale da "Fratelli d'Italia" a "Misteri d'Italia". Ma sapeva veramente o ci ha torturato con sadismo per anni facendoci credere che sapesse mentre non sapeva niente nemmeno lui? C'era o ci faceva? Magari la vera tragedia di Cossiga è che passerà alla storia come colui che sapeva tanto e non voleva dire mentre non poteva dire niente perchè non sapeva nemmeno lui. In fondo ciò che ha rivelato di quando in quando erano cose note perfino ai lampioni.
Non so perchè ma ho l'impressione che con lui scenderanno nell'avello meno segreti di quanti siano sepolti assieme a Renatino in Sant'Apollinare.

11 commenti:

  1. quando hanno dato notizia che stava lì lì anch'io ho pensato: speriamo che dica qualcosa di utile prima di andarsene.. e invece..
    hai ragione tu: chissà se sapeva? io credo di si ma..
    ciao laura

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  2. Purtroppo la Costituzione viene presa a cazzotti da qualche decennio, anche dagli “antenati” di quelli che oggi dicono di difenderla a spada tratta. La morte di Cossiga tra l’altro dice che in Italia non è si è mai voluto fare i conti con la “notte della Repubblica”. Tanti guai di adesso nascono da lì. A cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80 entrò in vigore una Costituzione materiale adeguata alle leggi dell’emergenza che mandò in soffitta quella formale. Furono varate leggi in base alle quali le persone venivano giudicate non per quello che avevano fatto ma per quanto pensavano di ciò che altri avevano fatto. Nacque così la repubblica penale che provocò terribili ferite allo stato di diritto prima nella cosiddetta lotta al terrorismo, poi col manipulitismo. La morte della politica iniziò allora e non può stupire che il protagonista della vicenda italiana sia da 17 anni l’uomo che è l’emblema dell’antipolitica.

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  3. E fu anche un infiltratore di agenti provocatori nei cortei, e difese di recente questo suo metodo consigliandolo a Maroni.

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  4. kthrcds16:59

    Segnalo un articolo di Nando Dalla Chiesa su Cossiga. Credo valga la pena di leggerlo:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/18/saro-onestonon-mi-manchera/50999/

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  5. Oliviero17:20

    Io penso invece che sapesse molto. Sarei curioso di conoscere il contenuto delle lettere inviate alle 4 più alte cariche dello stato.

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  6. Adetrax18:53

    A meno che Andreotti non se ne esca con un clamoroso colpo di teatro in articulo mortis e decida di vuotare il sacco ...

    Difficile, dopo il coccolone in TV è diventato muto come un pesce (cosa che non dispiace affatto a più di qualcuno).

    Ma sapeva veramente o ci ha torturato con sadismo per anni facendoci credere che sapesse mentre non sapeva niente nemmeno lui?

    Probabilmente sapeva o quantomeno era in grado di ricostruire certe vicende, ma appunto per questo sapeva anche che era meglio tacere sui dettagli più scottanti.

    C'era o ci faceva?

    Probabilmente "ci faceva" e poi non era lui l'appassionato, il super-esperto di intrighi, servizi segreti, ecc. ?

    Oltretutto dicono che ha inviato delle lettere ultra-riservate a vari rappresentanti dello stato, probabilmente per un "passaggio di consegne" alquanto particolari, forse un po' "extra lege".

    Non so perchè ma ho l'impressione che con lui scenderanno nell'avello meno segreti ...

    Eh, insomma, non si può dire perchè anche se siamo totalmente all'oscuro di tantissime trame, per quelle note si possono fare delle ipotesi (d'altronde con tutte le telenovele che ci hanno propinato per anni, ormai è quasi naturale fare ipotesi sulle varie vicende).

    Ad es. Renatino -> Marcinkus -> IOR -> Opus Dei (opera di quale dio non si sa).

    La gestione di Marcinkus non piaceva affatto a GP-I (papa Luciani), guarda caso morto (di morte naturale ???) dopo appena 33 gg. di pontificato.

    IOR + P2 + elite mafiosa associate in cordate finanziarie per acquisire rapidamente ricchezze da reinvestire in qualcos'altro, ecc.

    R. Calvi = incidente di percorso, purtroppo "si è dovuto suicidare" per la vergogna di aver fatto perdere dei soldi in operazioni finanziarie rischiose e spregiudicate.

    Per Moro si può ipotizzare la solita ragione ovvero che aveva delle idee non del tutto allineate alla volontà di maggioranza e quindi ...

    Ad alti livelli, chi non si allinea oppure tocca certi fili, muore, questo si deduce dalla mera osservazione statistica dei vari fatti.

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  7. Cara amica Lameduck,

    secondo me Cossiga, come Andreotti, non sanno di più di quello che che sappiamo noi.

    Probabilmente le stragi a cavallo fra gli anni '60 e '70 furono opera di elementi neo fasciti che usufrirono forse dell'appoggio di qualche ramo deviato dei servizi segreti.

    Sono certo che se Cossiga o Andreotti avessero saputo qualcosa di preciso lo avrebbero denunciato, perchè sono persone oneste e non criminali.

    Ciao Davide

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  8. secondo me qualcosa sapeva, e purtroppo si porterà i suoi segreti nella tomba. La verità si allontana ancora...

    http://vitainpillole.wordpress.com/

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  9. sapeva, non sapeva...bah...non credo che sia questo l'importante.
    Dovremmo invece interrogarci sul come una società come quella italiana si sia fatta mettere nel sacco da figure tutto sommato mediocri.
    Forse perchè SIAMO mediocri. Anche nei nostri sogni e speranze.

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  10. Oliviero10:49

    @ Davide

    "Sono certo che se Cossiga o Andreotti avessero saputo qualcosa di preciso lo avrebbero denunciato, perchè sono persone oneste e non criminali."

    Fai dell'ironia, vero?

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  11. Caro amico Oliviero,

    "Fai dell'ironia, vero?"

    No.

    Ciao Davide

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