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giovedì 4 novembre 2010

I dolori del giovane Vendola


Siccome i satelliti di Silvio tirano sempre fuori l'articolo della Repubblica di Stefano Malatesta, "Il Gay della FGCI" del 1985, sono certa che Nichi Vendola non avrebbe difficoltà a spiegare, una volta per tutte, cosa intendeva dire quando si riferiva al diritto dei bambini ad avere una sessualità loro, giusto per zittire le malelingue e fugare i dubbi che potrebbero venire ai suoi tanti ammiratori.
Riporto dal citato articolo la dichiarazione incriminata, attribuita a Nichi: 
"Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti - tema ancora più scabroso - e trattarne con chi la sessualità l' ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione. Le donne, da questo punto di vista, sono notevolmente più sensibili."
Obiettivamente sono parole ambigue che necessitano un chiarimento. Dire che i bambini hanno una loro sessualità è verissimo. Dire che possono avere rapporti tra loro è  già fuorviante, perchè quelle dei bambini tra di loro (ribadisco, tra di loro) sono esplorazioni, manipolazioni in forma di gioco ma non sicuramente qualcosa di paragonabile ai rapporti sessuali veri e propri dell'adulto.

Il concetto fondamentale da capire e da tenere a mente è che la sessualità infantile è qualcosa di totalmente diverso dalla sessualità adulta perché è un sessualità in via di maturazione e definizione e quindi i due mondi sarebbe meglio rimanessero nettamente separati. Se non altro perchè si tratterebbe, comunque la si volesse vedere, della relazione tra un consenziente e  un non consenziente. E' per questo che la pedofilia è una perversione, perchè si abusa di qualcuno che non è in grado di poter scegliere in piena libertà se partecipare o no non solo al rapporto ma all'atto della seduzione. 

Se il bambino manifesta curiosità sessuale nell'ambito della sua propria sessualità infantile, che può benissimo essere freudianamente perversa e polimorfa, ciò non vuol dire che la sessualità infantile possa incontrare quella adulta senza problemi. La curiosità infantile riguardo alle cose sessuali deve ricevere risposte educative chiare e senza malizia o condizionamenti moralistici da parte dell'adulto - di solito il genitore, ma in forma di una relazione assolutamente non seduttiva. E' ovvio che questo non significa eliminare l'affettività dal rapporto adulto bambino ma solo la componente di seduzione.

E vengo al punto centrale del problema. Sostenere che i bambini possano avere rapporti con gli adulti non è scabroso, è demenziale e profondamente dannoso come messaggio da divulgare. Io come donna sono appunto sensibile, come dice Vendola, ma come vittima della pedofilia lo sono ancora di più. Purtroppo è risaputo che il mondo della pedofilia, sbandierando un supposto diritto dei bambini alla sessualità,  giustifica il via libera ai rapporti tra bambini ed adulti.
Ecco perchè è indispensabile che l'articolo del 1985 e il senso di quella frase venga chiarito da Vendola. Magari con una delle sue garbate videolettere. 
Grazie in anticipo.

16 commenti:

  1. Credo che il discorso sulla pedofilia sia un po' più complicato di come lo descrivi. Dire che la sessualità infantile ed adulta non si devono incontrare, è un non senso. Chiunque è stato genitore, sa che ai bambini piace essere baciati, carezzati, abbracciati, tutti atti che fanno parte della sfera sessuale. E d'altra parte come dimenticare la stessa esperrienza dell'allattamente che, con tutta evidenza, rappresenta un atto con contenuti sessuali evidenti. La sessualità è una sfera molto vasta delle nostre attività, ma purtroppo nel linguaggio comune la si fa banalmente coincidere con la genitalità, che è solo una parte, anche se certo fondamentale, della sessualità, e nell'adulto preminente. Tu dici che bisogna eliminare la componente seduttiva. Ancora una volta, si delimita colpevolmente il senso delle parole. La seduzione è parte inaleniabile dei rapporti interumani. Anche in questo momento, io stesso affido alla scrittura un tentativo di comunicare, che ha, indipendnetemente dalla mia volontà e di quella di chi mi leggerà, una componente seduttiva. Se un obbligo l'adulto ha, è quello di tenere a freno la propria genitalità, non il piacere del contatto fisico con i piccoli che sono parte integrante del rapporto interumano, ma la ricerca del piacere che porta ad eccitazione. Quando si carezza un bambino, una persona normale prova piacere, ma non eccitazione.
    Non a caso ho usato il termine "normale", proprio per sottolineare che provare un interesse di tipo genitale per un bambino ha in sè sempre un contenuto patologico, perchè le persone appunto normali non devono inibire alcunchè, sanno distinguere tra un bambino ed un adulto.
    Altro discorso vale per gli adolescenti. Qui, è inutile negarlo, non v'è nulla di patologico nel sentire da parte dell'adulto desiderio verso un adolescente, che a volte fisicamente è indistinguibile da un adulto. Qui appunto, bisogna inibire questo desiderio, sapendo che in fondo è solo nel tipo di struttura culturale e sociale che abbiamo collettivamente scelto che sta tale inibizione verso gli adolescenti: in altre civiltà ci si comportava differentemente.
    In un commento su un argomento analogo, dicevo che chi fa approcci con un bimbo di sei anni è un malato, chi lo fa con un quattordicenne è solo un emerito porco.

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  2. No Vincenzo, baciare, carezzare ed abbracciare i bambini è un fatto affettivo, non sessuale. Sessualità è un concetto ben preciso, l'affettività un altro. Affettività è quella che proviamo per i nostri genitori, i nostri amici, i figli, gli animali, che abbracciamo e baciamo senza obbligatoriamente sentirci sessualmente attratti da loro. La sessualità la esprimiano invece nei confronti degli oggetti del desiderio che possono essere una persona del nostro stesso sesso o dell'altro. Intesa come persona adulta. Poi gli oggetti del desiderio possono essere anche delle belle scarpe con il tacco stiletto da 12 ma in quel caso si parla di perversione.
    Sono d'accordo che ci sono adolescenti più scafati degli adulti riguardo al sesso. Però questo non significa che gli adulti possano approfittare della situazione.

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  3. vendola ha risposto in questo modo:

    http://www.nichivendola.it/sito/mcc/informazione/fango.html

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  4. Caro Pietro,
    oggi mi vesto da avvocato del diavolo. Quella da te citata non è una spiegazione. Ossia, dire che è tutto fango e che lui denuncia chi lo attacca non è una risposta. Mi piacerebbe una videolettera sull'argomento, o forse c'è e me la sono persa?

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  5. Devo insistere, il significato che tu dai a sessualità è per me del tutto erroneo. Ti faccio osservare che se la fai coincidere con genitalità, arrivi a una conclusione paradossale, perchè dovresti concludere che nei bambini non c'è sessualità, mentre prima dici che non si deve incontrare con quella degli adulti, e quindi per non incontrarsi, significa che esiste. Dovremmo ricordare che nell'adulto non si cancella mai il bambino che rimane in noi, si aggiunge dell'altro. Così, all'adolescenza scopriamo il desiderio legato all'attività genitale, ma questo non cancella la sessualità che avevamo da bambini, quella del piacere che non comporta ecitazione, un piacere quindi del tutto omogeneo a quello che provano i piccoli. Tra l'altro, quando l'eccitazione si spegne, come dopo l'orgasmo, questa stessa forma di sessualità si esprime anche tra dulti con le famose coccole post-coito.
    L'affettività, a differenza della sessualità, non ha aspetti fisici, è un sentimento che non richiede il contatto fisico. Potremmo cioè dire che l'affettività si nutre di sessualità, quando carezziamo un parente o un amico, ma sarebbe un errore fare coincidere i due termini.

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  6. E' da tanto che esiste questa storia e in qualche modo riciccia fuori ogni volta che si parla di Vendola.

    Va anche detto che è l'UNICA cosa, pur grave, su cui Vendola è attaccabile.

    Credo sì che sia opportuno un chiarimento, ma tanto che dirà? Erano tempi diversi, sono stato frainteso, ecc.

    In questo senso, e solo in questo, è come tutti.

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  7. Beh, Mr. Tambourine, ci sarebbero la questione sanità in Puglia, i rapporti di Nichi con Don Verzè e la fondazione succhiasoldi del San Raffaé. Giusto per citare le prime cose delle quali ho letto in giro.
    Io, se permetti, dopo l'esperienza berlusconiana non mi accontento dei "sono stato franteso". Ci vuole trasparenza, questa volta, quella vera.

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  8. Anonimo18:41

    per me è meglio che non chiarisca nulla, perchè altrimenti cede alla fregatura di combattere sul loro terreno

    è ovvio che se sarà candidato sarà sommerso da un mare di fango mediatico, quindi è bene che si munisca di una buona faccia tosta e tiri diritto, altro che spiegare a chi tanto non vorrebbe capire

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  9. Vincenzo scusami ma proprio non ti seguo. Dire che l'affettività non comporta la fisicità è, scusami tanto, una minchiata. Un conto sono le variazioni personali sul tema ma io penso che in psicologia non si possa dire tutto ed il contrario di tutto. Esistono concetti ben precisi che descrivono i nostri meccanismi psicologici e che sono stati codificati. Cerchiamo di utilizzarli in maniera propria e con cognizione di causa.

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  10. @ diegod56
    Il tuo discorso è tremendamente berlusconiano, lo sai?
    Io, se permetti, dopo l'esperienza con il nano, esigo che chi mi governa non abbia ombre. Lo so che è brutto toccare il neodivo Vendola ma a me quello che ha detto allora non piace e vorrei che chiarisse tranquillamente il suo pensiero. Senza invocare tribunali, querele ed altri berlusconismi alla mavalà.

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  11. Anonimo22:52

    la politica è un gioco spietato, cara lameduck, a sinistra a furia d'essere onesti, di voler puntualizzare, ci si fa sempre del male, e intanto vincono gli altri, quelli senza scrupoli

    hai ragione, infinitamente ragione, ma è un gioco sporco, se giochi pulito, sei sconfitto in partenza

    purtroppo è così

    complimenti per il bel blog

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  12. la videolettera c'è stata, 3 giorni fa la trovi qui
    http://www.youtube.com/watch?v=Pbd_iaGJEa8
    e credo abbia superato le 700000 visualizzazioni.
    non so se nel frattempo ne hai avuto notizia
    Chelu

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  13. Chelu, la videolettera parla di Berlusconi, non di Vendola.
    Dopo l'esperienza berlusconiana non voglio avere dubbi sui candidati, che devono avere l'umiltà di risponere agli elettori sulle questioni che li riguardano.
    All'estero si fa normalmente, li spellano vivi in conferenza stampa, li obbligano alle dimissioni se non hanno pagato il canone della televisione. Qui, se qualcuno cerca una normale spiegazione a delle dichiarazioni ambigue, saltano su a dire: "eh no, ma Vendola è diverso, Vendola non si tocca, Vendola qui e là." Oppure dicono "ha già risposto". Benissimo, dove?

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  14. amichetta13:46

    Vincenzo quel che dici non ha senso.

    A me piace accarezzare il mio gatto e coccolarlo. Se ci vedi la componente sessuale fai pure, ciascuno è libero di delirare come vuole.

    Quando accarezzo o abbraccio un bimbo provo la stessa sensazione: una sensazione FISICA ma NON sessuale. Esiste una differenza sai?
    Il profumo di una torta è estremamente piacevole fisicamente, ed è un piacere identico a quello che provo col gatto e col bambino.

    E no, non c'è sesso neppure verso la torta. Magari tu ce lo vedi, invece, chissà...

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  15. amichetta13:47

    Aggiungo due parole su Vendola: prima di dargli il mio voto (cosa che sono assai propensa a fare) vorrei che mi CHIARISSE e bene tre questioni:

    - la pedofilia
    - gli inceneritori
    - il San Raffaele

    Tra tutte, quella che mi fa mettere più in dubbio il voto è la seconda.

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  16. @ amichetta
    aggiungerei una quarta questione: la Sanità in Puglia, che gli è già costata le dimissioni della giunta (lui però non si è dimesso, perchè?)

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