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domenica 2 gennaio 2011

Noi siamo i giovani

Ecco, è finito anche il primo giorno del nuovo anno, quello dedicato alla superstizione più hard. Quello che dà la stura, oltre allo spumante, a tutte le teorie più allucinanti sulla numerologia, alla scaramanzia a rutto libero e al rituale dell'augurio che, parliamoci chiaro, non sappiamo più se sia meglio scambiarci o no. Visto che gli auguri li hai e te li hanno fatti e l'ultimo anno è stato color marrone sfatto, che porti più fortuna a tutti tacere e non svegliare i demoni che dormono? 
Ma si, facciamo finta che sia stato un giorno come un altro. Che ne so, come il passaggio dal 31 marzo al 1° aprile, senza quella convinzione assurda che, da un giorno all'altro, debba cambiare tutto solo perché è cambiato il numeretto finale della data. Tipo che vai a dormire il 31 e il 1° ti risvegli nel castello delle fiabe, più giovane, più magra e circondata come una diva da boys strafighi adoranti, con le lenticchie che si sono trasformate in lingotti d'oro e senza più un cruccio nella vita.

Il 1° gennaio 2011 è stato un giorno come un altro. Lo dimostra il fatto che a Napoli c'è ancora la spazzatura. Il presidente scopatore (nel senso di monnezzaro) aveva detto che avrebbe ripulito Napoli per Capodanno. Invece ha pulito solo il salotto buono, per non far incazzare la padrona, tanto con il padrone sa come farsi perdonare, e la monnezza l'ha sparsa per tutto il resto della casa nascondendola qua e là.  Questa servetta nana  non è buona nemmeno come donna delle pulizie e l'hanno messa a capo del governo.

A proposito di presidenti. Mi ero illusa di aver schivato la fiera delle banalità a reti unificate ma non c'è stato verso. Replica a tradimento, questa mattina, su Radio Radicale. E allora ascoltiamolo questo paladino dei giovani. Questo anziano disposto a far spazio a forze fresche e nuove. Basta solo un piccolo sforzo per mantenere il sensorio vigile e forse l'alto messaggio del Capo dello Stato ti farà reagire come hanno reagito i giornali. Un plauso generale neanche avesse parlato Zarathustra in persona. Come se tanti di noi non ricordassero ancora assai bene e con rimpianto i messaggi di fine d'anno di Sandro Pertini.

Napolitano non ha detto nulla e non si può nemmeno dire che l'abbia detto bene. Non è mica un Berlusconi incantatore di papiminkia, ammettiamolo. 
Ha parlato dei giovani! Capirai. Usare la formuletta magica "bisogna fare, bisogna dare" significa solo rilanciare la palla nel campo avversario. Il grande Ciotti avrebbe commentato: "Napolitano abbranca in presa e si accinge al rinvio".
Lui parla ad ipotetici interlocutori, a presunti risolutori dei problemi dei giovani che non si sa dove siano. Cioè, lo sappiamo dove sono e lo sa pure lui.  Se sono quelli al potere si tratta di vecchiacci abbarbicati alla poltrona e preoccupati più dei loro vetusti piselli inanimati che delle esigenze dell'Italia. Questo è il paese dove ai giovani non si dà spazio perché tanto "hanno tutta la vita davanti e avranno tempo". Con gente che non si decide a crepare non è facile. 
E' il paese dove non si dà da reggere il timone ad un giovane perché "non ha ancora fatto esperienza". Come se l'esperienza non cominciasse proprio nel momento in cui un giovane viene responsabilizzato dal coraggio di chi gli affida le sorti della nave.

Per carità, il migliorista è il presidente ideale per il peggiorismo berlusconiano. Lo definirei un megliopeggiorista. Non sporca, non fa rumore e firma tutto quello che gli portano. Del resto lo dice pure lui e ci ha tenuto a farlo sapere anche a Capodanno: "Criticare il governo non è nelle prerogative del Capo dello Stato."  Nemmeno quando il governo gli porta delle vaccate da avallare.
Vedrete se l'11/1/11 (numerologi, buoni a cuccia!) la Corte Costituzionale concederà il legittimo impedimento e l'Angelino che studia da delfino del caimano ci riproverà con un Alfano Reloaded come si agiterà il megliopeggiorista in difesa della Costituzione. Firmerà, firmerà. Firmerà perché bisogna sempre dare fiducia ad un giovane premier di settantatre anni.

A proposito di salvacondotti. Il governo che, per salvare dai processi un tizio, il famoso giovane scapestrato di settantatre anni, è disposto a mettere a soqquadro la Costituzione, a stravolgere le leggi penali, a mandare in vacca migliaia di processi e lasciare di conseguenza migliaia di potenziali colpevoli impuniti, sta minacciando di spezzare le reni al Brasile perché non gli restituisce un condannato. Come dire, fare i giustizialisti con i tribunali degli altri. Qualcuno pensa che abbiamo la giusta credibilità per dare lezioni di diritto in giro per il mondo?

10 commenti:

  1. Anonimo01:45

    Odio quella marionetta di pres. della repubblica. L'ho odiato dal momento che l'hanno nominato e ho avuto ragione.
    Non credo di ricordare un altro pres.della repubblica cosi` ignavo come questo vecchio vergognoso.
    Lui dovrebbe essere il difensore della Costituzione italiana? Ma non fatemi ridere! Lui un vecchio comunista? Ma non fatemi ridere! Lui protettore dei giovani? Ma non fatemi straridere!
    Ah! Pertini!
    In quanto alla faccenda brasiliana, probabilmente il vecchio satrapo preferirebbe che gli mandassero qualche bella escort brasiliana - al posto di battisti - e che, dopo il bunga- bunga, gli balli il samba-samba.
    Cosi`, alleati di putin, di lukaschenko e di gheddafi, tre democratici dittatori, si potra` dichiarare guerra al Brasile, regno dell'antidemocratico Lula.
    Ma che ridere! Quello che mi fa piu` ridere, e` quello che scrivono i "patriottici" giornali italiani. Adesso hanno persino rivalutato frattini, che fa la voce grossa (si fa per dire: lui di grossa ha solo la stupidita`) contro la signora brasiliana (anche lei piu` intelligente che bella?)
    Ma che paese ridicolo l'Italia berlusconiana!
    Auguro agli italiani che il 2011 faccia sparire la monnezza. Tutta la monnezza, senza escludere niente e nessuno.
    Non posso nemmeno chiedere un miracolo, perche` sono atea e non ci credo.
    A buon intenditor .....
    Ciao
    Roberta da Sydney

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  2. Annio.06:42

    Con un presidente della repubblica che gli firma tutto, possiamo stare sicuri che non abbiamo ancora, toccato il fondo.
    Ci vuole pazienza.
    Le pere cadono quando sono mature.

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  3. trova le differenze

    http://www.youtube.com/watch?v=kCP6Ag869dU

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  4. Anonimo09:51

    brava! Roberta, quoto in pieno!!! Maria

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  5. kthrcds13:38

    3 gennaio 2011.

    Gentile Lameduck, l’altra sera stavo facendo le stesse sue considerazioni sull’opportunità di perpetuare l’usanza di porgere gli auguri di buon anno: sarebbe meglio fare finta di niente. Anche se devo confessare che mi sono divertito pensando al mio vicino che, con un bicchiere di spumantino in una mano e un petardo nell’altra, festeggiava l’arrivo dell’anno nuovo; anno che, ad essere ottimisti, sarà uguale a quello che lo ha preceduto, e ad essere realisti sarà peggiore.

    Per ciò che mi riguarda, l’unico augurio che mi sento di fare è che gli esponenti della classe dirigente internazionale – con l’eccezione di alcuni tra quelli che non rientrano nei canoni del “Washington consense” – facciano un viaggio aereo come quello che nello scorso aprile ha portato Lech Kaczynski a Smolensk.

    Per ciò che riguarda Napolitano, che dire? A partire dalla seconda metà degli anni ’80 Napolitano è il leader della corrente “migliorista” del Pci.
    Il testo virgolettato che segue è tratto dal libro “Il baratto”, di Michele De Lucia, ripreso dal sito

    www.dirittodicritica.com/2009/12/03/il-curioso-caso-di-giorgio-napolitano

    cui rimando per approfondire:

    «Ad aprile del 1985 esce a Milano il primo numero de Il Moderno, mensile (poi settimanale) della cor¬rente “migliorista” del Pci (cioè la destra tecnocratica e filo-craxiana del partito, guidata da Giorgio Na¬politano). Animato da Gianni Cervetti… all’insegna dello slogan “l’innovazione nella società, nell’econo¬mia, nella cultura” (p. 104).»

    «Intanto a Milano il numero di febbraio 1986 de Il Moderno… scrive che “la rivoluzione Berlusconi [è] di gran lunga la più importante, cui ancora qualcuno si o¬stina a non portare il rispetto che merita per essere stato il principale agente di modernizzazione, nelle aziende, nelle agenzie, nei media concorrenti. Una rivoluzione che ha trasformato Milano in capitale te¬levisiva e che ha fatto nascere, oltre ad una cultura pubblicitaria nuova, mille strutture e capacità pro¬duttive” (p. 115).»

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  6. Adetrax20:53

    ... settantatre anni ...

    74 e 3 mesi

    Napolitano:

    ... mondo segnato dalla globalizzazione ...

    ... mondo globale ...

    ... processo di globalizzazione ...

    ... unione di stati e di popoli ...

    ... illusione dell'autosufficienza ...

    ... sistema paese ...

    ... indispensabile l'aumento della produttività ...

    ... fiducia nelle virtù degli italiani ... nel loro senso del dovere comune ... forza degli ideali ...

    costituzione animata da luminosi principi ...

    ... ma ora la faremo a pezzi ...

    ... nulla può oscurare ...

    ... stato in via di ulteriore rinnovamento ... federalismo ...

    ... tentazione fuorviante e perdente del ricorso alla violenza ...

    ... criminalità organizzata ...

    (i nostri fratelli cattivi ma intoccabili che vi faranno un mazzo tanto)

    La sintesi è che il dissenso non va bene oggi come 9 anni fa.

    Avanti come sempre con l'NWO.

    Buon 2011 a tutti ... più brioches per tutti !

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  7. Marchionni è l'Ichino di Confindustria mandano avanti il cane degli Agnelli perchè se passa , vale per tutti.

    Bastardi.
    Solo una parola per definirli.

    Bastardi da sempre.

    Tagliano sulle pelle degli operai per comprarsi la cocaina e pagarsi le puttane.
    Intanto c'e gente che passa le giornate all'ombra delle luci artificiali mentre gli prendono i tempi.

    BASTARDI.

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  8. @ mozart2006
    Se no che gusto c'è a essere ricchi?

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  9. Anonimo11:23

    quoto Adetrax,pure l'incazzata Roberta,
    è ormai gia' in atto quel processo irreversibile (grazie al pensiero unico,perdonatemi se insisto) che portera' l'italia da repubblica parlamentare a repubblica presidenziale.
    governo fantoccio,idem per l'opposizione ed un presidente decisionista manipolato dalle lobby multinazionali.
    riguardo a Battisti,il governo,grazie ad un processo farsa, da fatto di sangue,dove colpe credo ne abbia, ne ha fatto un caso politico e queste son le conseguenze

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  10. Frattini Dry e tutto il governo del bunga-bunga dovranno accorgersi di che grande paese è il Brasile, che se li pappa come cornetti a colazione, se vuole.

    Se ne sono gia’ accorti, il nanerottolo ha gia’ detto che i rapporti col Brasile non cambieranno. Siamo alle solite, forti con i deboli e deboli con i forti.
    Mi sa che dovranno conservare la loro stupida retorica patriottarda per qualche altra cosa. Partite della nazionale non ce ne sono, al 6 Nazioni di rugby di solito le prendiamo...speriamo che non sia un altro funerale

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