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martedì 9 ottobre 2012

Più botte per tutti


Finora le hanno buscate gli studenti, scesi in corteo nei giorni scorsi per protestare contro il progressivo smantellamento della scuola pubblica, iniziato dal precedente governo a cura dell'Impresa di Demolizioni Incontrollate Gelmini e proseguita ora dai tecnici sfondaeconomia in missione per conto di quella gran Troika del FMI. Poi toccherà, vedrete, agli esodati, ai disoccupati e a quanti si organizzeranno per protestare contro il neoliberismo di merda fattosi pensiero unico e unica opzione politica di questo scorcio di nuovo secolo buio.
Più botte per tutti. Sta succedendo, oltre che negli  Stati Uniti di Occupy, nell'Europa dei PIIGS, dei bambini cattivi che non vogliono fare i compiti. Poliziotti bardati come dei Robocop mandati, in Italia come in Spagna e in Grecia, contro il popolo a difendere gli interessi di una casta predona e usurpatrice del potere politico, i così detti tecnocrati, così bravi a salvare i paesi che, appena alzano il ditino professorale, il PIL sprofonda nel baratro.

L'altro giorno, i ragazzini minorenni dei cortei studenteschi sono stati caricati e dispersi a colpi di manganello (anche sulla testa, tanto per cambiare) appena hanno osato avvicinarsi ai templi della finanza assassina e della corruzione del gran governatore Pirellonio. I pennivendoli di regime però non hanno potuto far molto per giustificare la repressione e far vedere grandi devastazioni. Non hanno potuto raccontare l'ennesima puntata della Saga del Black Block, tirare in ballo il terrorismo e piangere su qualche bandiera imperiale bruciata perché non c'è stato nulla di ciò. Solo qualche "Via, via, la polizia", altri slogan tutto sommato meno violenti di certi cori domenicali da stadio e qualche sagoma di ministro tecnico (compreso "we got a bank" Fassino) simbolicamente data alle fiamme. Hai detto la Bastiglia!

Nonostante ciò Michele Serra ha tenuto a farci sapere che certi slogan dei ragazzi erano troppo violenti. Da stronzi. La repressione, la tendenza sempre più violenta del potere a legnare il legittimo dissenso e a militarizzare la piazza gli è, ahimé, sfuggita. Forse perché, come si dice, ne uccide più la penna della spada?
Sarà, ma quella non era Valle Giulia, Serra non è Pasolini e io piuttosto mi sarei preoccupato di vedere ancora una volta ribadito dal potere  il concetto che non si protesta, non si discute, non si scende in piazza, si mangia (ancora per un po') e si tace. Il fascismo sta crescendo e questi discutono se il pesce si può tagliare o no con il coltello. Tipico della sinistra che rimane ferma sul binario perdendo tutti i treni che passano e finendo sotto l'ultimo di mezzanotte.

Non si protesta. Dovevate averlo già capito nel 2001 con Il Gran Randello Show di Genova, e le notti cilene all'insaputa del vicepremier Fini che pure era lì sul posto in sala macchine. Ma prima ancora, quando c'era il governo di centrosinistra e le botte le presero i manifestanti di Napoli. E più di recente quando  Bersani, quello che smania per diventare premier e proconsole del FMI, man mano che la crisi avanzava e il disagio sociale aumentava, diceva: 
"Quello degli 'indignados' mi pare un movimento confuso, che avrebbe bisogno di una piattaforma seria. Ci vuole un po' di cautela e spero che domani non sia esposto a provocazioni". (Pierluigi Bersani, 14 ottobre 2011).

Questi politici ed intellettuali che si disinteressano del manganello sempre pronto a calare sulle teste, che lo considerano una cosa normale, dovrebbero anche ragionare su dei genitori che si vedono tornare a casa dei figli minorenni insanguinati e non battono ciglio, non fanno casino, non reagiscono, non denunciano. Gli stessi genitori che se, a scuola, un figlio riceve un rimprovero dal professore, per non dire un buffetto sulla guancia, corrono al commissariato e sono disposti ad andare fino in Cassazione. E infine io ragionerei anche su quel preside che vuole sospendere gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione. 
Giova ripeterlo. Non è la Banca M. che è tutta intorno a te, ma il fascismo. 

Saranno sempre più botte per tutti. Con intellettuali, scribacchini e giornalai sempre pronti a correre in soccorso del potere e a tenergli bordone, finché non saranno i loro privilegi ad essere toccati. Perché finora il potere ci ha imposto di mandarla giù con i sorrisini da torturatore finto-buono e qualche lacrimuccia da filodrammatica, ma sono sicura che i suoi esecutori materiali non ci hanno ancora mostrato il loro lato peggiore. 

7 commenti:

  1. Grande, grande articolo.
    Ogni volta che a una manifestazione lo stato interviene con la violenza un pò di fascismo avanza.
    Cani!

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  2. Adetrax23:46

    "Più botte per tutti".

    Non era "cchiù pilu pe' tutti" ?

    "Cetto vi promette ... le promesse".

    Altra massima di Davide (e forse Pansa): "la politica è sangue e merda".

    Dopo aver visto la seconda ora rivediamo anche il primo.

    --

    Fino a qualche giorno fa molti intellettuali si chiedevano come mai in Italia non ci fossero tutte le rivolte che continuano ad essere attuate in Grecia, Spagna, ecc. tanto che recentemente Monti si è perfino sbilanciato dicendo che l'Italia, al confronto di altri paesi, si sta comportando bene.

    Ora che succede, bisogna per forza dimostrare che anche nel "paese del male" ci sono i "disobbedienti" e si prendono le randellate ?

    Si vuole forse rompere l'incantesimo che piace tanto a Monti e all'Europa ?

    Allora, si può fare tutto ovviamente ma, in questa sede, cerchiamo di prendere spunto da queste frasi:

    "... dovrebbero anche ragionare su dei genitori che si vedono tornare a casa dei figli minorenni insanguinati e non battono ciglio, non fanno casino, non reagiscono, non denunciano."

    ... per sviluppare alcuni concetti.

    Innanzitutto, per ogni cosa c'è una spiegazione genetica ... a molti il discorso non piace ma non per questo si può dire che non ci siano i relativi effetti.

    Secondariamente stiamo assistendo a una cosa molto brutta (che invece è agognata e cercata dal potere) ovvero il passaggio sempre più veloce e brutale da un'età di relativa spensieratezza ad una in cui si impatta violentemente con la triste realtà che ci circonda.

    C'è poi il forte sospetto che a quasi tutti i giovani NON venga affatto spiegato il funzionamento delle cose, il perchè la società è nello stato attuale, ecc. e quindi gli stessi rischiano di effettuare innumerevoli tentativi a vuoto nella ricerca di spiegazioni e soluzioni che sono molto lontane dai luoghi della protesta.

    Ma chi dovrebbe dare queste spiegazioni se non i genitori e gli educatori in genere ?

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  3. Adetrax23:47

    Nel caso in oggetto, verso chi si vuole protestare, verso i cittadini in genere o verso il potere politico ?

    Il potere politico ed il potere nascosto che lo guida sanno perfettamente quello che stanno facendo e soprattutto quello che vogliono ottenere.

    Protestare contro chi è perfettamente conscio delle sue azioni è inutile, al massimo gli si ricorda di utilizzare di più i corpi di polizia speciale che si domandano continuamente quale possa essere la loro reale funzione nell'ambito del sistema: loro esistono perchè manganellano e manganellano per esistere.

    Quando è noto che lo Stato ha un debito di almeno 70 miliardi verso vari soggetti interni al paese, questa non è una notizia ininfluente come i pettegolezzi sulla vita privata di un personaggio mediatico; chi pensate che siano i relativi soggetti creditori se non imprese di servizi, centri di ricerca, scuole, università, comuni, ecc. ?

    In conclusione, si può anche protestare nelle strade, soprattutto se si è minorenni, ma, arrivati ad una certa età (sperabilmente prima di dare un voto a caso), bisognerebbe preoccuparsi di capire, almeno a grandi linee, il funzionamento del sistema e del potere che lo sovrasta per poter individuare una qualche strategia che non sia destinata al sicuro insuccesso.

    "Giova ripeterlo. Non è la Banca M. che è tutta intorno a te, ma il fascismo."

    Non sorge il dubbio che forse, sotto sotto, entrambi abbiano molti desideri in comune ?

    A cosa aspirano infatti i sistemi bancari se non al controllo totale e assoluto di tutto ?

    Chi pensate che abbia finanziato molti regimi totalitari, la fatina buona ?

    Si possono dare dei nomi a certi fenomeni, es. fascismo, nazismo, franchismo, stalinismo, maoismo, maccartismo, ecc. ma quello che è importante, è capire che questi non sono altro che "interpretazioni", "istanziazioni" di un unico multiforme filone di potere.

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  4. è proprio vero che le parole contano e più sono innocenti più feriscono è bastato scrivere "minorenni" e sono riusciti dove non avrebbero potuto nemmeno con la parola "comunisti"

    Lame è tra i pochi blogger che ha saputo andare oltre le sirene fasciste o parafasciste o postcomuniste che siano,brava.

    meglio stronzi che inermi,era ora e speriamo che la "visione" Lameduckiana si avveri,il resto è solo fumo negli occhi per gonzi

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  5. la società tutta continua a non capire che servono manifestazioni generali. Si dovrebbe scendere in piazza tutti insieme, aiutare gli studenti oppure gli operai che oggi hanno sfilato nelle strade della mia città per protestare contro la probabile chiusura dell'Ilva di Genova. Invece arrivano solo botte e manganelli come sempre... allucinante

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  6. Caro amico Adetrax,


    "Altra massima di Davide (e forse Pansa): "la politica è sangue e merda"

    Condivido al 100% la massima sopraccitata, ma putroppo non sono io l'autore.

    Il geniale creatore della massima è il grandissimo Rino Formica.

    Ciao Davide

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  7. simplicius13:56

    http://www.breaking-news.it/trend/%23tranneiRadicali

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