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mercoledì 26 giugno 2013

Lucky Silvio e lo sbarco in Sicilia v2.0



Stanotte ho fatto un sogno. Silvio e Dominique Strauss-Kahn seduti ad un tavolo di osteria di fronte a un paio di bottiglie di Passerina, a maledire di non essere nati finocchi.
Ecce homines di potere abituati a camminare sui cadaveri dei nemici,  stomaci impellicciati che non si fanno alcuno scrupolo pur di raggiungere il successo, distrutti in tre secondi dall'altrettanto pelosetta origine del mondo. Nessun consigliere o supervisore alla sicurezza che sia in grado di avvertire l'illustre cliente di stare in campana quando della passera giovane e fin troppo disponibile appare all'orizzonte. Invece ci cascano tutti - come il 99,9% degli uomini modello base - ed è ovvio che il metodo della figa letale continui ad essere applicato con successo da coloro che vogliono bonificare studi ovali, presidenze del consiglio e board di istituzioni internazionali.
Questo per dire che comincio proprio a credere che Karima Lewinsky non passasse di lì per caso e che chi di dovere (ossia chi ha ancora più potere del malcapitato) abbia trovato il metodo facile ed infallibile per togliere Silvio dal ponte di comando nel momento in cui saliva a bordo il comandante del porto. Messo da parte come Dominique, sostituito dall'assai più docile ("usami come vuoi") Christine.
Se Karima non avesse fatto la Rubbitroia quella notte facendosi arrestare e Silvio non avesse abboccato come un ghiozzo all'amo, facendo lo sborone al telefono, nessuno si sarebbe mai preoccupato dei priapi suoi, né tanto meno si sarebbe sentito in obbligo di aprire un procedimento penale a suo carico per reati come prostituzione minorile e concussione.
Karima è una che, obiettivamente, al processo è sembrata più un Ali Agca freddo ed enigmatico anziché una povera ragazzina violata dal vecchio bavoso. I cinque milioni di euro, in ogni caso, devono aver lenito ogni eventuale bruciore.
Povero Silvio, che partì per fottere e fu fottuto, soprattutto dalla sua propensione alla menzogna compulsiva. L'hanno condannato per la nipote di Mubarak, mica per altro. E scommetterei che, una volta ritiratosi in qualche isola caraibica e non più in grado di politicamente nuocere, in secondo e terzo grado verrebbe assolto perché il fatto non sussiste. Ora ed in questo momento doveva essere condannato perché il berlusconismo come lo conosciamo doveva terminare assieme alla seconda repubblica. Resta da decifrare il dopo, ciò che accadrà.

Una  possibile via d'uscita per l'anziano pornoduce potrebbe essere il pensionamento in quel di Arcore o l'esilio dorato all'estero all'insegna del meritato riposo con successiva ripulitura della fedina penale così da farlo passare un giorno a miglior vita puro siccome un angelo. In cambio, niente più politica o ambizioni da fantascienza come diventare capo dello stato. Ragazzo, lasciaci lavorare. E nemmeno tentazioni di successioni dinastiche evocatrici di lugubri disastri sudamericani come l'ipotesi Marina-Isabelita. Una tosta, sicuramente, ma simpatica come un giradito e ricattabile sul piano personale, si sussurra, altrettanto quanto il padre.
Difficile però pensare che Silvio (ormai è tornato nominabile) si ritiri a far vita da nonno di giorno e da bungabunghista di notte.

Secondo l'ipotesi frattalica, esposta in diversi post da Orizzonte48, ovvero l'idea che esista un parallelismo tra gli avvenimenti che condussero al termine della Seconda Guerra Mondiale e l'attuale crisi globale - nient'altro che una terza guerra mondiale combattuta con armi finanziarie, dopo tutto - saremmo prossimi ad un secondo sbarco in Sicilia, ovvero ad un intervento americano in Europa (e quindi in Italia) per rimediare al disastro della moneta unica ed al conseguente predominio tedesco sui paesi della periferia. Predominio che la Germania non intende assolutamente sottoporre ad alcuna discussione né rinegoziazione ma perpetuare a tutti i costi, soprattutto da far pagare a paesi che non possono più permettersi l'aggancio con il supermarco aka euro. Intervento necessario, del resto, visto che l'ultima volta che si cercò di far ragionare la Germania - come ingenuamente si illude di poter fare bello di zio - si dovette poi sbarcare ad Omaha Beach.
Intendiamoci, gli americani fanno sempre il loro interesse e non si muovono se non c'è da prender su, ma obiettivamente, in questo frangente, non è che l'intransigenza tedesca offra altre vie d'uscita e più vantaggiose per noi. Anzi. Rischiamo di schiattare sul quaderno dei compiti a casa.

Ci sono parecchi  segnali di un possibile prossimo sconvolgimento dei comunque precari equilibri all'interno dell'eurozona nel nome dell'arrivano i nostri, leggi gli ammeregani.
Le sempre più frequenti irruzioni anti-euro ed anti-austerità di Edward Luttwak nei salotti televisivi piddini, le dichiarazioni di Ben Bernanke (che, guarda caso, i media del PUD€ considerano ormai il cattivo del fumetto)  sulla possibilità di acquisto di titoli di stato europei da parte della FED; le accuse velenose piddine e bisignane a Beppe Grillo (anche lui sbarcato in Sicilia!) di "farsela" con gli americani; la freddezza di Obama a Berlino, che non a caso a Brandeburgo ha rifilato il pistolottone sui diritti civili tanto caruccio ma in privato ha sicuramente  cazziato la Merkel, anche per i suoi ammiccamenti alla Cina ed ai BRICS.
L'intervento è probabile perché il nostro piangere per l'austerità fa male all'imperatore, nel senso che ne risentono gli interessi statunitensi a livello globale. E quando gli interessi statunitensi soffrono, sono cazzi.
Per fare solo un esempio non da poco, gli Stati Uniti si sono già esposti oltre ogni dovuto per tamponare le perdite sui derivati delle banche europee e delle loro consociate negli Stati Uniti, vera causa dell'attuale crisi finanziaria. Ricordate il grafichino sui derivati di Deutsche Bank? Ve lo ripropongo.



Altro che "l'invidia dell'euro", più potente di quella del pene, ovvero la volontà imperiale yankee di soffocare in culla la giovane e promettente divisa tanto cara alla sinistra collaborazionista, che il piddino tirerebbe fuori a questo punto.
(PD mode on) La moneta che tutti ci invidiano e che i produttori di petrolio preferirebbero volentieri al dollaro per le loro contrattazioni. E' proprio per questo che gli USA, invidiosi come cognate racchie, ci aggrediscono con la speculazzzionefinanziariacattiva. (PD mode off).
Gli americani, che non fognano ma sono pragmatici, si stanno invece rendendo conto che non si può continuare a saltare di bolla in bolla con loro che stampano dollari e pagano anche per coloro che fanno i virtuosi con il culo della periferia. L'euro è una sòla? Non c'è problema, si elimina. E fuck the Germans.

E Silvio che c'entra? C'entra nel senso che, nei prossimi mesi, potrebbe vedersi offrire l'opportunità di riciclarsi come salvatore della patria, collaborando come preparatore e propiziatore di buoni uffici in vista dell'arrivo di John Wayne. Ruolo che, nel precedente corso storico, fu affidato ad un noto condannato, inviato dagli Stati Uniti in Sicilia per preparare il terreno allo sbarco e  scelto perché conoscitore del territorio e in grado di fare anche il lavoro sporco.
Paragone azzardato? Può darsi, anzi senz'altro, ma il parallelismo è suggestivo.
Silvio è l'unico che possiede una potenza di fuoco tale, in termini di media, da poter contrastare il bombardamento di pensiero unico piddino-PUD€ista che monopolizza le tre reti RAI e la povera La7 purpurea di Cairo e contrapporgli un'altrettanto efficace propaganda anti-euro. Ecco la differenza sostanziale con Grillo, che rimane solo un apripista, in questa visione complessiva.
Se in alto loco si decidesse l'uscita dell'Italia e di altri paesi dall'euro, ovvero lo sbarco in Sicilia v2.0, occorrerebbe la collaborazione di qualcuno in grado di convincere gli italiani della bontà dell'operazione, che li guardasse dritti negli occhi con la stessa convinzione seduttiva con la quale prometteva loro di togliere l'ICI.
Qualcuno che in fondo l'euro l'aveva sempre visto come il fumo agli occhi, bisogna riconoscerlo, e che ne aveva denunciato i mali in tempi non sospetti. Che potrà dire, essendo creduto, e perché paradossalmente è vero, che l'euro l'hanno voluto i comunisti. Qualcuno inoltre in grado di ricucire e rinsaldare i legami sempre utili con gli amici di sempre.
Sinceramente non riesco a pensare a nessuno di più adatto di Berlusconi per questo compito. 

11 commenti:

  1. Quando nulla può essere lasciato al caso, c'è la necessità di "salvare" qualche statuina prima che inizi il saccheggio e la frantumazione per rappresaglia .
    E' sempre un piacere grande il leggerti ;-)

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  2. Cara Barbara, ottima l'idea di ampliare la elaborazione frattalica :-)
    Ti volevo segnalare che, in base ar dibbattito insorto su orizzonte48, con "illustri interventori", er banana è stato individuato nel ruolo del Re Savoia, quindi dovrebbe produrre un suo Badoglio che proceda al 25 luglio e poi all'armistizio ambiguo con gli USA, prendendo definitivamente le distanze dai crucchi.
    Ovviamente, in tutto questo ci sarà anche un Ciano (cioè un partecipante al 25 luglio che però non riesce a staccarsi definitivamente dall'"europiddinismo-Von Hayek").
    Il che ci rinvia pure a una neo-Salò, in sovrapposizione ai badogliani presto allo sbando, travolti dalla loro ambiguità e incomprensione reale degli eventi (nonchè dalla corresponsabilità). Queste ultime cose paiono appuntarsi sul fronte piddino e sui contorni "montiani-centristi" (cioè qelli che ancora non hanno capito e non capiranno mai, e, al tempo stesso, se mostrassero di aver capito dovrebbero dichiararsi colpevoli di...troppe cose)

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    1. Caro Quarantotto,
      per come la vedo io la successione temporale degli eventi non è detto sia sovrapponibile al caso precedente. Voglio dire che ciò che allora è accaduto prima può accadere dopo e viceversa. Soprattutto perché la guerra non è ancora finita. La bomba non è ancora stata sganciata e la Germania non è sconfitta. Anche i Von Stauffenberg che si aggirano in quel di Berlino paiono ancora meno efficaci di quelli dell'Operazione Valchiria.

      Da questo punto di vista, quindi, per me il 25 luglio è caduto di novembre 2011. Il Ciano è stato Fini (ancor prima).
      Badoglio c'è già stato: Monti. Il vero omologo dei generali criminali come il Robotti del "si ammazza troppo poco".
      Ora siamo in una situazione che assomiglia più ai classici governi fantoccio in attesa di qualcosa di più sostanzioso, con sensazione di esercito allo sbando.
      Concordo che Vichy-Salò questa volta è rossa. Anche se non escluderei epidemie di sevedevismo acuto nei soliti che se la cavano sempre, tipo D'Alema e Veltroni.

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    2. Barbara carissima,
      ogni interpretazione è possibile.
      Però la specifica ipotesi frattalica parte dall'idea di escludere che la caratterizzazione del regime sia da attribuire al "berlusconismo" di governo, cosa che impedirebbe (con molteplice evidenza) una corretta identificazione di cosa sia stata la ventennale ubriacatura autoritaria in nome del "lovuolel'europa"...cui certamente B. si è prestato in modo ambiguo, dato che alla sua parte piaceva la componente "rivincita" pacificatrice della lotta di classe (come fino ad allora ambiguamente interpretata dai sindacati) e la relativa stabilità del consenso su certe soluzioni che ciò consentiva.
      Ma il "motore" del tutto, come per il fascismo "delegato" ma esterno alla monarchia (intesa, ora, sul piano di una dominanza personalizzata dell'assetto politico-economico), è stata la classe di "padri della patria" (e loro cloni attuali oscillanti tra il panico e l'autocompiacimento) che hanno fissato un paradigma accettato dagli italiani come salvifico (grazie a un capillare controllo della stampa e censura del dissenso).

      Monti si segnala in tutto questo solo come un acceleratore che "gioca il tutto per tutto" contro ogni evidenza: e il 25 luglio dovrebbe essere un inequivoco momento di sconfessione delle linee di Maastricht (ripeto, il pareggio di bil. e il FC sono solo un'accelerazione, in un certo senso la esasperazione-disperata di una linea mentre sta fallendo: parallelismo con El Alamein e l'Armir in rotta dopo Stalingrado).
      Quindi, come conseguenza, il vero Badoglio si deve ancora caratterizzare sul palcoscenico; e il post 8 settembre 1943 avrà a che fare con un'offensiva USA sul piano economico-finanziario basata sulla circostanza che, a vari titoli (analizzati su "orizzonte48" specie da alcuni bellissimi post di Flavio), hanno bisogno di rilanciare la domanda mondiale.
      In realtà tale offensiva è già iniziata: per ora si incentra sullo scontro FED-DB-Taunus, ma le cifre sono così grosse che divamperà a livello globale.
      Insomma, è in atto la rivincita dell'economia reale e gli USA, a differenza dei tecno-euro-nazi-banchieri, lo hanno capito. Mentre, invece, l'europa tira giù il mondo e l'Italia tira giù l'europa.

      Insomma, non abbiamo ancora visto nulla, dei veri ribaltamenti che ci attendono, tanto più che proprio e solo in questi giorni, leggendo i giornali, si avvertono i segnali (ormai quasi a "valanga") di "riposizionamento" di personaggi del potere politico-economico italiano in vista dello sganciamento dalla euro-crucco-follia.
      Solo che a livello di paradigma ciò, appunto, determinerà, nel nuovo contesto, un 8 settembre, perchè i "riposizionamenti" sono nel'ottica conservatrice e di evitare ogni assunzione di responsabilità per la compromissione dell'interesse nazionale causata fino ad oggi-oggi.

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    3. Grazie per questa spiegazione. Si, mi è chiaro. Badoglio quindi non potrà che essere una figura proveniente dal regime riciclatasi appositamente. Secondo il parallelismo storico quindi dovrebbe essere un criminale di guerra specializzato nella repressione di ribellioni periferiche, e uno dei peggiori? Ho un nome in mente. ;-)

      Devo ancora capire una cosa però, e cioè il rapporto che lega il berlusconismo di governo al regime. Contiguità di interessi padronali e necessità di salvare le chiappe al ricattabilissimo pornoduce; pura spartizione del potere con finta alternanza (PD+-L) oppure qualcosa di alternativo che però, arrivata la crisi, si è dimostrato inadeguato a difendere gli interessi che era delegato a difendere fin dalla fine della prima repubblica ed è stato quindi ripudiato in vista di una figura di maggior efficacia operativa da tirar fuori al momento opportuno (lasciando nel frattempo ai vari Quisling e Pétain di facilitare il trapasso dell'euro)?
      Berlusconi non è mai sembrato molto vicino all'ideologia eurista, il che fa pensare che il suo ruolo fosse quello di difensore di istanze atlantiche in continuità con la prima repubblica. Il che oggi lo favorirebbe in vista di un eventuale riciclaggio alla Lucky Luciano. Cosa ne dici?
      E i nostri cari vecchi angeli custodi inglesi, in questo pasticcio, che ruolo hanno?

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    4. Il legame tra regime e berlusconismo è esattamente oppost a quello della vulgata: non scambio salvezza delle TV-posizione monopolistica in cambio di..cose varie, ma scambio tra la parte più forte (finanziar-bancar-puddopiddina), relativa alla intangibilità dell'assetto "lo vuole l'europa" versus tolleranza della sua posizione aziendale. Ovviamente, tutto il PUDE ha poi complessivamente fruito del "sistema": in cosa esso consista, come sistema di remunerazione per la mediazione politica offerta è spiegato qui:
      http://orizzonte48.blogspot.it/2012/11/a-corruzione-e-il-fogno-lo-strano-caso_30.html

      Gli inglesi sono un caso atipico (al posto del rapporto Beveridge hanno prodotto cameron che crede che la crescita nasca dai tagli continui alla spesa pubblica-scopo deflazione salariale e crowding out- e da' risultati disastrosi nonostante 2 anni di QE totale sul debito pubblico).
      Purtroppo dobbiamo rassegnarci che, stando le cose come stanno, anche in caso di sconfitta crucca e di fine dell'euro follia, la democrazia costituzionale del '48 non è ripristinabile in toto. Salvo un'inaspettata e oceanica presa di coscienza degli italiani...

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  3. Ma Berlusconi che è stato inizialmente fatto fuori (quando hanno poi nominato Monti) perchè era molto "amico" di Gheddafi e si era assicurato buone opzioni per il gas libico come vi sembra come idea?
    Comunque all'America finora ha fatto comodo questa crisi europea...

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    1. Berlusconi ha cercato di fare il furbo nel campo energetico, ma non con la Libia, con Gazprom.
      Poi pare addirittura che volesse tramare contro Gheddafi.

      Sull'America che avrebbe tratto vantaggio dalla crisi europea non sono d'accordo. Come spiega Orizzonte58 in questo post, gli americani finora hanno salvato il culone della Germania e delle sue banche piene di titoli tossici. Quindi è costato caruccio il giochino.

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    2. Adetrax19:46

      "... gli americani finora hanno salvato il culone della Germania ..."

      Si ma forse perchè i titoli tossici li hanno in gran parte prodotti e smerciati loro e vorrei bene vedere che non l'avessero fatto.

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    3. SOLO VITALIZI PER I FURBI

      Gazpron, Hexagon, CEIGH radici antiche .
      I rigorosi, austeri G Schröder, i riformatore della locomotiva UE, oggi cosa fanno?
      .. la stessa risata seppellirà anche loro

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  4. ho scttomi piace spero sia suff a ricevere notizie se dovo fare avcora non esteri a istruirt grazie sin d'oa

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