Questa è Roma. |
Presidente, in confidenza e davanti ad una fetta di torta di compleanno: ma a lei piace questa Italia? Glielo chiedo perché a me non piace per niente, anzi mi fa orrore e sempre più angoscia come quei sogni dove sei paralizzato e non riesci a muoverti. Mi creda, quando si è depressi per un lutto personale le cose appaiono purtroppo in tutta la loro cruda verità, senza i filtri istagrammatici dell'ottimismo della propaganda o dell'incoscienza di chi non riesce proprio a vedere nemmeno con gli occhi bene aperti la realtà.
Mi capita una cosa paradossale e che in altri tempi sarebbe stata impensabile, quasi folle. Un pensiero di assoluta disperazione. Mi guardo attorno, vedo un paese devastato, post-apocalittico, senza più identità, in preda al degrado ed all'anarchia, popolato da un'umanità orripilante che lo calpesta senza rispetto e non riesco a non pensare, con un pizzico di invidia, che mio padre, morendo, sia andato in un posto assai migliore di questo. Per lo meno in un mondo senza di voi.
Mi capita una cosa paradossale e che in altri tempi sarebbe stata impensabile, quasi folle. Un pensiero di assoluta disperazione. Mi guardo attorno, vedo un paese devastato, post-apocalittico, senza più identità, in preda al degrado ed all'anarchia, popolato da un'umanità orripilante che lo calpesta senza rispetto e non riesco a non pensare, con un pizzico di invidia, che mio padre, morendo, sia andato in un posto assai migliore di questo. Per lo meno in un mondo senza di voi.
Fuori dalle mie finestre in queste sere estive in Piddinia sento la musica provenire dall'immancabile Festa del PD, ex Festa dell'Unità, il tradizionale mazurka party con annesso sabba delle sfogline in onore del Re Serpentone e mi domando cosa avete mai da festeggiare e da rompere i coglioni tutta l'estate con l'autocelebrazione del vostro squallore. Forse il Grande Slam della sinistra al potere, con presidenza della repubblica, seconda e terza carica dello Stato, presidenza del consiglio e prossima cosmetica presidenza del semestre tedesco, oops!, europeo. Ecco, forse a voi basta questo, avere vinto finalmente, contro la Storia e le avversità, dopo esservi venduti al nemico, naturalmente. Il Potere in cambio della lumpenproletarizzazione dell'intero paese, la sua distruzione, la sua cessione chiavi in mano ad orde di cialtroni che hanno fame ma schifano il piatto di pastasciutta che gli doniamo e che, dopo averlo saccheggiato, saranno scacciati a schioppettate dai nuovi padroni che non vorranno noie e straccioni dei loro locali alla moda for rich people only.
Stamattina scorrevo le immagini pubblicate sulle pagine Facebook e Twitter di "Roma fa schifo". Fotografie scattate da romani esasperati dal degrado in cui è precipitata, dopo esserne stata scientificamente spinta, la città più bella del mondo e pensavo con tristezza ed infinita rabbia a quanto sia schifosamente falsa e bugiarda la vostra propaganda dei film di partito come "La grande bellezza".
Che Roma ha visto il vostro giullare premiato dall'Oscar delle multinazionali? Non certo quella vera ma forse quella che offre l'assunzione dell'L-PD, il nuovo acido lisergico, quello che riesce a nascondere i migranti che si sciacquano le terga nella fontana di Trevi, cacano per strada in centro appoggiandosi alle auto in sosta, bivaccano tra i monumenti, insozzano e sconciano la casa d'altri, che sarebbe la nostra, ed erigono in ogni angolo le loro bancarelle abusive in barba ai regolamenti ed al principio che la legge è uguale per tutti.
La Roma di oggi non è quella del patinato e tronfio "Triumph des Willens" piddino ma è la Salò di Pasolini, di colui che, non a caso, cacciaste dal partito.
Non pensi qualcuno che il degrado sia un problema solo di Roma, o Napoli o Milano o qualunque altra grande metropoli. Nella mia città di una cinquantina di migliaia di abitanti, non a caso governata dalla vostra genia, e popolata da chi ostinatamente insiste a votarvi, ogni giorno passo da una piazza ridotta a uno schifo, a luogo buono per tutte le cialtronate inutili ma costosamente votate ad aumentare il il tipico degrado voluto dal potere globalizzato. E poi stranieri malamente assortiti che bivaccano ad ogni ora del giorno sulle scalinate del duomo, strade piene di buche, palazzi sporchi, negozi chiusi, giardini incolti, gente che non ti rivolge la parola perché non capisce un cazzo della tua lingua, strade di campagna costeggiate da fossi ormai infestati da una vegetazione talmente folta che dentro la quale rischi di trovarci acquattati i vietcong.
La distruzione delle città affidata ai sindaci Mangiamorte e il governo nazionale in mano al supersindaco, al buffone toscano che, nell'intorpidimento generale, finirà di ammazzarci di tasse vaneggiando di Stati Uniti d'Europa per conto di quell'orrenda donnetta, la badante del complesso industriale tedesco ideologicamente fermo al Piano Funk; sempre che non ci pensino i suoi mandanti a dimissionarlo anzitempo per manifesta incapacità e se non calerà dal cielo qualche deus ex machina che abbia voglia chissà perché di venire a salvarci.
Presidente, non gira per Roma, non la vede come è ridotta? Non fa un po' schifo anche a lei? Non vede come è ridotto questo paese? Forse, per una stravagante perversione, a voi esecutori materiali piace l'Italia orripilante che lei ci lascerà in eredità?
Non creda, un po' la capisco, sa? Alla sua età non si pensa al futuro. Si è egoisticamente proiettati all'indietro e immagino che per lei ciò che conti sia aver finalmente compiuto la grande missione. Occupare ogni piccolo angolo di potere. Sa che la CIA invece è convinta di avere, nel 1948, salvato l'Italia dai comunisti?
Mi scuserà se in questa giornata di genetliaco non intendo farle gli auguri. Per un'italiana che ancora ama disperatamente il proprio paese e la propria gente non c'è proprio niente da festeggiare.
Stamattina scorrevo le immagini pubblicate sulle pagine Facebook e Twitter di "Roma fa schifo". Fotografie scattate da romani esasperati dal degrado in cui è precipitata, dopo esserne stata scientificamente spinta, la città più bella del mondo e pensavo con tristezza ed infinita rabbia a quanto sia schifosamente falsa e bugiarda la vostra propaganda dei film di partito come "La grande bellezza".
Che Roma ha visto il vostro giullare premiato dall'Oscar delle multinazionali? Non certo quella vera ma forse quella che offre l'assunzione dell'L-PD, il nuovo acido lisergico, quello che riesce a nascondere i migranti che si sciacquano le terga nella fontana di Trevi, cacano per strada in centro appoggiandosi alle auto in sosta, bivaccano tra i monumenti, insozzano e sconciano la casa d'altri, che sarebbe la nostra, ed erigono in ogni angolo le loro bancarelle abusive in barba ai regolamenti ed al principio che la legge è uguale per tutti.
La Roma di oggi non è quella del patinato e tronfio "Triumph des Willens" piddino ma è la Salò di Pasolini, di colui che, non a caso, cacciaste dal partito.
Non pensi qualcuno che il degrado sia un problema solo di Roma, o Napoli o Milano o qualunque altra grande metropoli. Nella mia città di una cinquantina di migliaia di abitanti, non a caso governata dalla vostra genia, e popolata da chi ostinatamente insiste a votarvi, ogni giorno passo da una piazza ridotta a uno schifo, a luogo buono per tutte le cialtronate inutili ma costosamente votate ad aumentare il il tipico degrado voluto dal potere globalizzato. E poi stranieri malamente assortiti che bivaccano ad ogni ora del giorno sulle scalinate del duomo, strade piene di buche, palazzi sporchi, negozi chiusi, giardini incolti, gente che non ti rivolge la parola perché non capisce un cazzo della tua lingua, strade di campagna costeggiate da fossi ormai infestati da una vegetazione talmente folta che dentro la quale rischi di trovarci acquattati i vietcong.
La distruzione delle città affidata ai sindaci Mangiamorte e il governo nazionale in mano al supersindaco, al buffone toscano che, nell'intorpidimento generale, finirà di ammazzarci di tasse vaneggiando di Stati Uniti d'Europa per conto di quell'orrenda donnetta, la badante del complesso industriale tedesco ideologicamente fermo al Piano Funk; sempre che non ci pensino i suoi mandanti a dimissionarlo anzitempo per manifesta incapacità e se non calerà dal cielo qualche deus ex machina che abbia voglia chissà perché di venire a salvarci.
Presidente, non gira per Roma, non la vede come è ridotta? Non fa un po' schifo anche a lei? Non vede come è ridotto questo paese? Forse, per una stravagante perversione, a voi esecutori materiali piace l'Italia orripilante che lei ci lascerà in eredità?
Non creda, un po' la capisco, sa? Alla sua età non si pensa al futuro. Si è egoisticamente proiettati all'indietro e immagino che per lei ciò che conti sia aver finalmente compiuto la grande missione. Occupare ogni piccolo angolo di potere. Sa che la CIA invece è convinta di avere, nel 1948, salvato l'Italia dai comunisti?
Mi scuserà se in questa giornata di genetliaco non intendo farle gli auguri. Per un'italiana che ancora ama disperatamente il proprio paese e la propria gente non c'è proprio niente da festeggiare.
Il PD ringrazia il suo fottuto parco capre per lo splendido risultato. In effetti mi stanno offuscando Attila e i Visigoti. |