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lunedì 6 aprile 2015

Libro e fiaschetto


Già il titolo, più che un fastidiosissimo inciampo lessicale è una vera e propria anomalia gravitazionale, una frattura dell'universo pentadimensionale, quasi una collisione tra materia ed antimateria.  "Imieiprimiprimo" non si può proprio sentire. Come un concerto di corni stonati. 
Questo libercolo di 52 pagine, che dovrebbe insegnare ai mini piddini perché quel giorno fatidico, il primo maggio, non vanno a scuola ma soprattutto, cosa ancor più importante, il tempio Coop è chiuso ed immagino la loro disperazione di piccoli apprendisti soci, è firmato da Maurizio Landini - neo scenditore in campo della politica - in condominio con un giuslavorista e l'ausilio dell'apposito psichiatra. Evidentemente per queste iniziative gli indagatori della mente, normalmente sbertucciati come esseri inutili, sono come le serve: servono. 
Con questo manualetto del piccolo sindacalista abbiamo in pratica un altro esempio del trend pedopropagandistico della sinistra di regime, che va ad aggiungersi al siparietto della trasmissione "Di martedì" di Floris con l'interrogatorio sull'ortodossia dei bambini della materna, ai quali alla fine viene sempre chiesto cosa pensano di Matteo Renzi. Sotto Pasqua si è andati molto vicini al "vuoi più bene a Gesù o a Matteo?" 
Orbene, la notizia del giorno è che la Coop ha acquistato 60.000 copie del libretto rosso di Mao-rizio, normalmente venduto a 5 euro, per distribuirlo gratuitamente ai propri avventori ed adepti in occasione della ricorrenza, appunto, del primo maggio. Immagino il giorno prima, visto che il primo sono chiusi. I miei primi primo maggio sarà distribuito il giorno prima. E qui siamo in piena materia oscura.

Vedete, io odio la Coop. Non solo per quel "ce l'ha la tessera?" che ogni volta ti senti chiedere alla cassa, anche se hai comperato solo un pacchettino di chewing-gum. La odio perché dal possesso della tessera dipende lo sconto che ti applicheranno. Vedi un'ottima offerta scontata al 30%? "Solo per i soci". Poi la odio perché ha i prezzi più alti della concorrenza - e se deve comperare i libri della dirigenza sindacale a fini propagandistici se ne capisce il motivo, e perché qui in Piddinia sta cominciando ad allargarsi pure ai distributori. Non c'è da meravigliarsi quindi se si arriva al sottotitolo del libello: "perché oggi la coop è chiusa?" da dare in pasto alle giovani menti.

Altre coop, altri regali. D'Alema produce vino e recenti inchieste ci raccontano che una cooperativa della Piddinia ansiosa di fare affari con la metanizzazione di Ischia, si sarebbe incaricata di acquistarne una partita - 2000 bottiglie - da piazzare negli alberghi dell'isola. Assieme a centinaia di copie del suo ultimo libro. So che state pensando male ma, per carità, come ci ripetono tutti i media a megafono da quando sono uscite le intercettazioni:
D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato,  D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato. 

Ecco il vantaggio di non essere Berlusconi ma il suo mentore. 
Mi permettete adesso la battuta che siamo nel regime del " libro e fiaschetto"? 
Cin cin.



13 commenti:

  1. Cara (permettimi) Barbara come farei senza di te? Hai senz'altro sulla coscienza uno, o più, mancati suicidio. Vivo, anche, per aspettar di leggere i tuoi post. Grazie, ciao (permettimi sempre la confidenza).

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    1. Mi dai una responsabilità da nulla! Comunque fa piacere. Grazie.

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  2. Lunga vita al signor Caprotti (classe 1925), fondatore di Esselunga, che a quelli della Coop ha sempre cercato di rompere le scatole (vedi anche libro "Falce e carrello").

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  3. Anonimo14:57

    Sostiene Von Mises
    dannata concorrenza che instiga l'individualismo e l'odio per il pubblico a discapito del privato :-D

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    1. Guardi Von Miserable che le coop (e le partecipate) mica conoscono il concetto di libero mercato e concorrenza. Vada quindi ad insegnarglielo.

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    2. Anonimo10:32

      Sostiene Von Mises
      Ma lo so, ad insegnarglielo non ci metto tempo, perchè voglia di insegnare l'alfabeto agli asini non è mio interesse.
      Comunque il mio commento era in risposta a Maria Ester. Non so perchè ma mi è stato postato a parte.

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  4. Anonimo15:41

    Titolo orribile, non c'è che dire. Per non parlare della grafica. Fa passare la voglia di leggere (e infatti non credo che leggerò).
    Però Romagnoli è un signor giuslavorista, e le sue impietose analisi del jobs act andrebbero incorniciate.
    Saverio

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    1. Ti credo sulla parola, anche se ha partecipato ad una bieca operazione di regime. Abbiamo quindi anche i giudalavoristi?

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    2. Anonimo11:48

      "Giudalavorista" è mitico!
      Direi che Romagnoli appartiene, per usare una categoria antica, alla "sinistra sindacale". Qui un suo intervento:http://www.fiom-cgil.it/web/attachments/article/1757/15_03_09-romagnoli.pdf (Lo so, è sul sito della FIOM, ma è il primo che ho trovato)

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  5. Anonimo17:56

    D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato, D'Alema non è indagato.
    BMB

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  6. Anonimo11:50

    Commento delle 11.48. Mi è scappata la firma! Mannaggia la fretta!
    Saverio

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  7. No, pero', dai.
    La tessera te la chiedono anche alla Esselunga.
    E anche da Panorama e al Carrefour, e non e' che con la tessera e la spesa al Carrefour o al Lidl si faccia qualcosa di molto piu' positivo per la societa' italiana. Eh.

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