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mercoledì 26 ottobre 2016

Brutti, indigeni e italiani

 

Avrete letto e starete leggendo ogni possibile infamia sulla resistenza dei cittadini di Gorino contro l'inoculazione della solita dose di "profughi" nel loro come negli altri piccoli centri di questa Europa under attack. La stessa cosa che stanno facendo ai loro concittadini i nipotini di Vichy in Francia. Si disloca la feccia di Calais (altro che profughi), la schiumatura del terzo mondo - altro che i veri affamati, che non ricevono più aiuti nei loro paesi perché vanno tutti ai migranti - che il terzo mondo, chiamalo scemo, non vuole più, a metastatizzare la provincia francese, quella italiana, a coventrizzare di islamici la Gran Bretagna, a sostituire le tranquille socialdemocrazie nordiche e la sorniona rigidità tedesca con la violenza della sharia. Il modo più vigliacco e subdolo di intaccare il tessuto di una comunità al solo scopo di distruggerla - chi non lo capisce che è un atto di distruzione è un idiota - è inserirvi un numero sufficiente di alieni tale da impedirne, per la legge della matematica, l'integrazione e rendere inevitabile la sottomissione di chi dovrà convivere con la loro maggioranza. E la cosa paradossale è che questo abominio è lo stesso peccato mortale che vorrebbero noi europei espiassimo in eterno, il colonialismo. 
Si vergognano di noi (onorata della medaglia, madame De St. Vincent) e vorrebbero indurci a provare vergogna per il fatto di preferire il simile all'estraneo ma non ci riusciranno, perché la difesa del territorio e del branco è più forte di qualunque pervertita ideologia artificiale e sua dittatura imposta. E' forte soprattutto in una comunità di meno di quattromila anime. Chiedete a qualunque antropologo. Senza contare che chi vive sul mare e sa che da esso può venire sia la vita come la morte, è naturalmente portato a diffidare degli stranieri che appaiono in massa all'orizzonte. Chiedete dalle parti di Otranto.

L'altro giorno ho rivisto "Apocalypto" di Mel Gibson, del quale vi ripropongo per l'ennesima volta questa significativa scena finale.


Ogni epoca ha i suoi "open the borders" e i tanti ingenui, se non allocchi "refugees welcome" che corrono ad offrire i figli in cambio di specchietti e collanine colorate ma, per fortuna, ci sono anche quelli che optano per una sana reazione di fuga. La differenza tra noi e il valoroso guerriero indio giustamente diffidente nei confronti degli sbarcati con tanto di fratacchioni al seguito, è che lui non aveva un Mentana a fargli ogni sera il predicozzo dell'accoglienza dal pulpito del telegiornale, con l'immancabile faccia schifata del "se non li accogli sei proprio una merda". Beato lui. L'indio, intendo.

Sia ben chiaro, gli africani, poveretti, sono pedine mosse senza scrupoli da una delle più spietate organizzazioni criminali di tutti i tempi. Vengono reclutati, illusi, raggirati, indotti a racimolare somme enormi da tutto il clan famigliare per pagarsi il viaggio verso una terra dove, viene detto loro, potranno avere tutto gratis. Sono vittime ma non si possono per questo accogliere sulla base di un principio fallace e ingannevole e perché non sono abbastanza acuti da subodorare l'inganno. In qualche modo devono capire che qui non è aria se non a determinate condizioni e regole, quelle che hanno sempre permesso alla gente di emigrare in ogni epoca ma non di rovesciarsi in massa e senza limiti nella terra degli altri senza dover combattere una guerra. Che apprezzino anche loro la durezza del cogitare.
Perché se sono veramente convinti che ciò che è dei bianchi è loro, che tutto è dovuto, o per risarcimento del peccato originale coloniale o per diritto divino (esiste anche il suprematismo nero), tra un po' qui sarà il Sud Africa che, unito alla sharia imposta dal wahabismo che nel frattempo avrà spazzato via ogni traccia di islam assimilato perché finora somministrato in quantità modica, vorrà dire l'inferno. E, a quel punto, chi li ha fatti accorrere a migliaia dovrà scegliere tra loro e i forconi dei loro concittadini. Nessun Bava Beccaris ha mai fermato una vera rivoluzione, una diga popolare che si rompe sulla spinta dell'ingiustizia dei violenti e degli usurpatori.
Ampi settori della stessa élite mondiale si stanno del resto accorgendo che distruggere l'Occidente a colpi di africani e islamici è una follia e stanno furbamente correndo ai ripari. Altro che TINA.

Per riassumere i fatti di Gorino, i cronisti ci hanno raccontato che "i gretti e razzisti" abitanti di questo paesucolo - ma come vi permettete, cialtroni! - hanno respinto alcune donne e bambini. Qualcuno mi ha raccontato invece che erano previsti in arrivo i soliti maschioni ben piantati ma, all'ultimo momento, vista la reazione degli abitanti, questi sono stati rimpiazzati con alcune donne in modo da mettere in piedi il ricatto morale. Che però, ormai, ottiene solo un devastante effetto boomerang.
Non so quale sia la verità. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, comunque, sarebbe stata la requisizione da parte del prefetto, per alloggiare i migranti, di un ostello di poche camere, tra l'altro gestito da una ragazza serba, unico punto di riferimento per il turismo in loco.
Non sarebbe il primo caso di requisizione, visto che ne segnalano uno anche a Verona ed è una questione da indagare a fondo, se si tratti ovvero di ingiunzione, magari senza retribuzione del proprietario, perché da qui all'esproprio e poi all'abolizione o limitazione della proprietà privata "caso per caso", come scriveva Spinelli nel famoso "Manifesto", è un attimo.

La reazione dei gorinesi ha permesso di spostare altrove  la collocazione dei migranti ma su di loro è calata la riprovazione dei soliti media infami.
Ricordatelo sempre, non potrebbero farlo senza di loro, senza questo Italienrat di politicanti e addetti alla propaganda, incaricato di vessare, attenzionare, impoverire, espropriare, bastonare, disprezzare ed avviare alla deportazione i propri fratelli. Del resto il loro mentore, da puteo, si fece le ossa così. La permissività, anzi l'incentivazione all'odio di sé, l'autorazzismo a rutto libero nascono da una delle pagine più vergognose della storia del novecento. Ricorderò sempre quello storico ebreo polacco, sopravvissuto alla rivolta del ghetto di Varsavia che, ad un congresso della diaspora au caviar che lo teneva in disparte come un parente povero e imbarazzante, mi confessò sorridendo: "Mi ricordano tanto quelli dello Judenrat".

Stamattina ho appreso dal giornale dell'anziano groupie dell'oligarchia tramite il suo mellifluo maggiordomo che io che mi oppongo all'invasione de facto del MIO paese non devo più considerarmi italiana ma indigena e faccetta bianca..
Ero rimasta ferma alla definizione di autoctoni ma in un anno siamo già arrivati a quella di indigeni. Tra un po' saremo i selvaggi, gli aborigeni, poi verremo direttamente pseudospeciati, espulsi dalla razza umana. Meglio chiedere asilo ai cani, a questo punto, che sicuramente ci accoglieranno scodinzolando e leccandoci la faccia. Sicuramente amandoci più dei prefetti, del ministro dell'Interno e del capo del governo del Manchukuo mondialista.
Davvero, non potrebbero farlo senza i media e la gloriosa macchina da propaganda che rappresentano.
Ascoltate la supponenza, data dalla consapevolezza di essere "dalla parte giusta" con la quale l'inviato d'assalto, la guardia rossa con il piglio della giovane cacca di cane si rivolge agli anziani intervistati di una terra alla quale i suoi abitanti hanno sempre dovuto strappare a morsi un po' di benessere: "Ma voi qui eravate emigranti!"


E leggete anche la solerzia con la quale il suo giornale ospita, senza osare contraddirla,  anzi unendosi al coro unanime di riprovazione degli altri compagni di edicola, la vomitata di autorazzismo di un'autorità che, fatto inaudito al quale sempre più spesso purtroppo stiamo abituandoci, si permette di insultare il popolo e la patria che è stato chiamato a servire, non a vilipendere. Quando introdurremo il reato di vilipendio del proprio popolo?

(Marco, quando ci spadellavi la minchia tanta con le malefatte di Berlusconi, con chi speravi di sostituirlo, con questi? Con i Soros, la Spectre del palazzo di vetro, i Khmer Rouge di Ventotene? Con i nemici del popolo perché amici dei banchieri troppo potenti per fallire, i traders strafatti del "con un uno-due put-call ti stendo un'intero stato"? Con i neoschiavisti della globalizzazione e le vecchie puttane a gettone dei wahabiti?)


Se leggete la biografia di questo prefetto potete unire tutti i puntini e colorare anche un bel mandala. Ci sono tutti e i soliti refrain. SEL, l'asinistra, l'ONU.
Un ricordo che ci porteremo appresso a lungo, prefetto? E dove, nei killing fields? Deportati in Ungheria o meglio ancora, verso la Polonia in una ridente località chiamata Oświęcim? 
Ottusi noi? Si vergogna di averci come connazionali? Ma come si permette? E poi, scusi, quando dice "noi", noi chi?
Davvero Travaglio non è turbato dalla violenza anti-italiana, io direi francamente razzista, di queste dichiarazioni che imbrattano il suo prezioso giornale, che avrebbero in altri tempi estorto un gigantesco editoriale al suo mentore Montanelli, e lascia invece che alcuni botoli ringhino i loro inutili articolessi autorazzisti contro gli abitanti di Gorino? Contro i loro fratelli, perdio?

La vera globalizzazione è la nostra, è quella dei popoli che, qui in Europa come in America, si stanno unendo per mal comune contro questa barbarie del colonialismo al contrario, la vera decrescita ma nel senso della retrocessione del primo mondo nel terzo. Senza alcuna prospettiva di evoluzione per chi arriva ma di regressione alla barbarie per tutti.
Altro che appelli degli arcivescovi, anch'essi divenuti fanatici di quest'aberrazione di cristianesimo che ha perso la sua secondarietà (leggete questo bellissimo pezzo di Blondet); per coloro che la auspicano, che la favoriscono o che solo la celebrano intingendo la penna nell'infamia ho nostalgia di un Dio giusto e implacabile. Di un Dio che mandi un nuovo diluvio. Di un Dio Biblico da Antico Testamento.

24 commenti:

  1. Anonimo22:06

    Non commento il delirante articolo di Blondet per rispetto alla padrona di casa.
    Mi limito, pensieri in libertà, a postare una breve riflessione di leopardi che in questi giorni mi frulla spesso per la zucca (ci ho anche scritto un articoletto sopra):

    “LA SOCIETA’ NON PUO’ SUSSISTERE SENZ’AMOR PATRIO, ED ODIO DEGLI STRANIERI. Essendo l’uomo essenzialmente ed eternamente egoista, la società per conseguenza, non può essere ordinata al ben comune, cioè sussistere con verità, se l’uomo non diventa egoista di essa società, cioè della sua nazione o patria, e quindi naturalmente nemico delle altre […]L’egoismo universale (giacché anche questo non potrebb’essere altro che egoismo, come tutte le passioni e tutti gli amori de’viventi) è contraddittorio nella sua stessa nozione, giacché l’egoismo è un amore di preferenza, che si applica a se stesso, o a chi si considera come se stesso: e l’universale esclude l’idea della preferenza. Molto più poi è stravagante l’amore sognato da molti filosofi, non solo di tutti gli uomini, ma di tutti i viventi, e quanto si possa, di tutto l’esistente: cosa contraddittoria alla natura […] Prima del Cristianesimo i vinti erano miseri e schiavi, cosa naturalissima in tutte le specie di viventi, oggi lo sono né più né meno anche i vincitori e fortunati, cosa barbara ed assurda; allora chi moveva la guerra, era spesso ingiusto colla nazione a cui la moveva, adesso chi la muove è ingiusto, appresso a poco, tanto con quella a cui la move, quanto con quella per cui mezzo e forza la muove: e ciò tanto nel muoverla, quanto in tutto il resto delle sue azioni pubbliche”

    Matteo

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    1. Perché delirante, Blondet? Non lo approvo sempre, mi dà sui nervi quando ogni volta rovina un ottimo articolo con il solito pistolotto contro gli ebrei senza fare distinzioni come si dovrebbe fare per ogni gruppo e categoria di persone, piddini esclusi.
      Però nel discorso sulla secondarietà delle grandi civiltà ha centrato il punto.

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    2. Anonimo23:08

      Ha centrato il punto per i Romani.
      Non certamente per i cristiani, che la civiltà classica l'hanno distrutta.
      Parla per esempio degli amanuensi, ma è una bufala sesquipedale ed antistorica: hanno salvato alcuni testi (Platone e Plotino, sostanzialmente) distruggendo tutti gli altri.
      Non è un caso che il grandissimo Aristotele lo abbiamo ricevuto dagli arabi, salvo poi stuprarlo orribilmente in quell'aborto fetale noto come "scolastica".
      Se hanno salvato forse il 5% della civiltà classica io mi chiedo: ed il 95% che fine ha fatto?
      Distrutto dalla follia di chi ha elevato il totem di una tribù di pastori razzisti e visionari a creatore dell'universo.
      Cristiani e maomettani senza distinzione alcuna, con la differenza che almeno i mamomettani, essendo incapaci di capire cosa leggevano, almeno non lo giudicavano pericoloso.



      Matteo

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    3. Anonimo08:47

      A Blondet bisogna fare la tara: chi lo legge spesso riesce a farla e trova informazioni molto utili, non reperibili facilmente
      rosa

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    4. (per inciso a me pare invece delirante la tua tirata anti-cristiana. "totem di tribù di pastori razzisti" ahò ma che stai a'ddì, ma tu guarda questo.. se si parla ancora di Roma oggi è grazie al cristianesimo, punto.)

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    5. Anonimo17:55

      Dialetticamente inoppugnabile.
      Fammi indovinare, tu sei uno di quelli che abusa della locuzione "perchè si", giusto?


      Matteo

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  2. Gorino è la vergogna dell Italia, uno dei punti piu bassi mai toccati durante la nostra storia:fare le barricate per respingere venti donne e cinque-sei bambini. Mi pare che si usi la crisi umanitaria, senza ombra di dubbio generata, cosi come quella economica, da precise e mostruose scelte politiche, per rievocare con assurdità razziste un passato becero e anti democratico che ero convinto ci fossimo lasciato alle spalle per sempre. E invece....(anche grazie a autori come te @Barbara) è ritornato. Purtroppo.

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    1. Prendili tutti a casa tua. Ma non permetterti di giudicare chi faccio o meno entrare a casa mia. Altrimenti pari non siamo, e allora abbiamo un problema.

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    2. Anonimo13:07

      Invece è assai democratico requisire, con atto d'imperio, un immobile locato ad uso commerciale, comunicando al titolare che, nel giro di qualche ora, parte dell'ostello sarebbe stato riempito con un numero imprecisato di sedicenti profughi. Bella concezione della democrazia.
      Evidentemente qualcuno ancora crede di vivere nel favoloso mondo di Amelie..
      Costantino

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    3. Anonimo21:25

      Gorino è stato (spero) l'inizio di un nuovo Risorgimento. Un Risorgimento che ribadisce e rafforza un concetto che l'asinistra vorrebbe abbattere: il confine e la frontiera. Nessuno deve entrare nella mia nazione (o Regione, o Comune) se non con documenti alla mano che dimostrino senza ombra di dubbio il suo diritto ad essere accolto. Se entri da clandestino verrai arrestato e portato in manette fuori dal mio confine.

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    4. Anonimo21:54

      Il vero Oscar Wild si starà rivoltando nella tomba. Il suo post dimostra che lei non sa nulla, ma non è questa la cosa grave: la cosa grave è che lei sbandiera la sua ignoranza e la utilizza per impartire un pistolotto infarcito di falso buonismo e di ipocrisia moraleggiante.
      1) Le donne destinate a Gorino non sono profughe perché nei Paesi dai quali provengono non c'è nessuna guerra. Possono essere immigrate economiche, ma è più probabile che siano, semplicemente, clandestine.
      2) Tra di esse non c'era alcun bambino. I media hanno, come al solito, mentito, ma alla fine la verità è venuta a galla, ammessa a denti stretti dall'Asp (il Centro servizi alla persona del Comune di Ferrara).
      3) La protesta non era diretta contro i clandestini, ma contro il prefetto che, senza fornire sufficienti informazioni aveva requisito l'ostello del paese che, oltre ad essere l'unica struttura di ricezione turistica della zona, era anche l'abitazione della titolare.
      4) Sul delirio della "rievocazione di assurdità razziste" non mi soffermo perché ci porterebbe troppo lontano.
      In conclusione: prima di fare lezioncine morali, faccia il piccolo sforzo di informarsi.

      ZioKlint

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  3. Anonimo00:02

    Invece io ho trovato interessante l'articolo di Blondet. Vorrei aggiungere che ambedue le religioni,Islam e Cristianesimo, ormai in caduta e degenerazione libera, scontano drammaticamente l'esegesi assolutamente letterale propinata dai chierici ignoranti e dagli imam rozzi e pedissequi. Nulla di buono può mai venire da una lettura alla lettera della Bibbia (e in particolare del NT)e da quella di un Corano ormai manuale di applicazione di mere atrocità ottuse. In realtà i due testi erano e sono da interpretarsi unicamente sub specie interioritatis, riferendosi a ciò che sta dentro l'uomo spirituale e mai in relazione a quello meramente ordinario e sociale. E ben lo sapevano gli asceti, i santi (quelli veri) cristiani e i mistici del Sufismo, interpretazione esoterica e riservata dell'Islam, i cui assunti vanno in direzione del tutto opposta rispetto alla tragica rozzezza dell'Islam degradato. E dunque è fatale che ormai sia la rovina per Islam e Cristianesimo nella degradazione rispettivamente della Jihad intesa in termini letterali e della demenzialità della carità e del buonismo imputriditi dalla lettera spacciataci per vero messaggio di salvezza. Hanno voluto essere del mondo e dal mondo oggi sono giudicate ambedue le religioni, immiserite e intrise di contingenze idiote, applicate ad ambiti che nulla hanno mai avuto a che vedere con un vero messaggio spirituale.
    Da tutto questo occorre difendersi. L'uso strumentale dello spirituale per spacciare messaggie comportamenti demenziali nuoce a tutti gli uomini, è un vero cancro per dirla con Blondet, e le sue facce metamorfiche vanno assolutamente smascherate e neutralizzate.

    Chiedo scusa per la lunghezza del post.

    Larissa di Yuryatin su Twitter

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    1. Anonimo17:59

      Discorso che forse può valere per il cristianesimo, ma non di certo per l'islam.
      I salafiti, checchè se ne dica, NON SONO DEI LETTERALISTI.
      Letteralista è, per dirne una, l'università di Al Azhar che infatti dice che gli jihadisti dell'IS vanno crocifissi come prescrive appunto il corano.



      Matteo

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    2. Anonimo22:05

      Piccolo addendum: i sufi sono invisi alla maggior degli islamici come una parte dello sciismo.

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  4. ti piace il vecchio testamente eh vecchia mela ?
    non avevo dubbi.....

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  5. Anonimo10:06

    Barbara ovviamente dai fastidio ai piani alti dato che richiami tutti questi troll di regime
    oikos

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  6. Leggermente OT
    http://www.difesaonline.it/evidenza/diritto-militare/operazione-eunavfor-med-ii-o-sophia-e-lazione-delle-nazioni-unite-e
    http://www.iltempo.it/politica/2016/03/08/gallery/la-guerra-in-libia-pianificata-con-triton-1003929/
    Persino Renzi afferma da Vespa che dopo l'inverno nel 2017 bisogna fare qualcosa.
    Se ho capito bene l'operazione Sophia:
    "Sin dal suo avvio, l’Operazione SOPHIA ha soccorso più di ottomila migranti, distrutto oltre sessanta imbarcazioni e contribuito all’arresto di quasi una cinquantina di trafficanti e responsabili della tratta di persone."
    quindi quello che doveva essere un mezzo di dissuasione è divenuto un altro mezzo di importazione.

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  7. Lieto di averti votato come la più cattiva. Te lo meriti senza ombra di dubbio.
    Non sono in sintonia completa con tutte le tue tirate, ma poco ci manca.
    Ormai fai parte del mio menù e non pretendo di più.
    Lunga vita e cerca di spappolare quanti più fegati puoi.

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  8. Anonimo18:02

    Il prefetto che insulta i suoi cittadini, che guarda caso sono quelli che gli pagano lo stipendio. Ai bei tempi lo avrebbero esautorato e confinato a Lipari.
    Del resto, se i giornalisti fossero seri (e non lo sono) andrebbero a scavare vicino, come diceva quello, ovvero a vedere cosa è successo al quartiere "Giardino" di Ferrara.
    Un tempo quartiere signorile, oggi divenuto casa di immigrati di ogni provenienza e di conseguenza, luogo di spaccio, piccoli furti, aggressioni. Con conseguente calo del valore delle proprietà, per la gioia dei locali. Gli abitanti di Gorino si saranno letti i giornali locali e avranno fatto 2+2...

    Fartzilla

    P.S.: Uno splendido Blondet, grazie.

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  9. Anonimo18:20

    A Oscar Wilde

    Mi dici chi lo ha stabilito che io debba CON LA FORZA essere d'accordo nel raccattare clandestini africani a centinaia di migliaia e spendere per foraggiarne il soggiorno indebito centinaia di milioni su centinaia a detrimento delle necessità dei legittimi cittadini italiani?

    Mi dici chi se lo è inventato il lacrimoso buonismo secondo il quale io DEVO essere accogliente con chiunque: feccia, schiuma dei mari, primitivi, fancazzisti e quant'altro a prescindere? Chi lo ha detto? Perchè mai dovrei?

    Chi lo cala come legge divina che io devo tirarmi in casa asciugandomi le lagrime calde otto negre (i bambini non esistevano, sono una bufala ormai chiarita), in attesa della differenza tra otto e 50 (leggasi cinquanta) altri negri da sistemare in una struttura privata requisita ad hoc?

    A me non frega assolutamente nulla nè delle donne, nè dei bambini, se ce ne fossero, nè dei maschi. Io sono abituata a comportarmi secondo responsabilità: le mie decisioni, le mie azioni sono a mio rischio e pericolo e non si vede perchè mai dovrei scaricare i miei problemi sulle spalle altrui.

    Ma al sinistrame occhiuto e ottuso questo non entra nella capa: bisogna piagnucolare con l'occhio pio su chiunque ci ricatti con pseudodusgrazie e naufragi. E se nell'intervista la negra incinta dice di essere fuggita da suo padre in quanto rimasta incinta allora noi dobbiamo, sempre lacrimando, coccolarcela, insieme a tutta la marmaglia, gementes et flentes a tempo indeterminato, in hac lacrimarum valle.
    Ovviamente mentre i nostri cittadini soffrono di tutto questo le conseguenze

    Sapete cosa? Per parafrasare l'Antico Testamento: un partito malvagio e perverso aspetta un segno...ma non vi sarà dato altro segno che quello di Giona.

    Amen.

    Larissa di Yuryatin su Twitter

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  10. Sul fatto che in materia di migrazione l'accoglienza e la solidarietà siano valori di sinistra (intesa non come sedicenti partiti ma come ideologia che ha ben precisi riferimenti culturali) ho fortissimi dubbi.
    Non intervenire sulle cause di oppressione e miseria delle persone, limitandosi a gestirne gli effetti, è tipico delle dottrine politiche liberali di destra non certo degli ideali del socialismo o del comunismo, in qualsiasi forma li si intenda.

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  11. Anonimo23:06

    un gigantesco editoriale al suo mentore Montanelli
    anche il "vecchio cilindro" era uno "scudiero del capitale" e se fosse vivo oggi scriverebbe la stessa merda dei suoi degni figliocci severgnini e travaglio
    ws

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