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giovedì 12 gennaio 2017

Ecole Ab-Normale


Mi scuserà la filosofa Origgi dell'Ecole Normale Supérieure, d'ora in poi Ab-Normale, ma tutto ciò che seguirà se lo sarà cercato e ciò che ha scritto su Donald Trump sarà usato contro di lei. 
Mi riferisco a questo suo articolo stizzoso e d'ordinanza:

Donald Trump, fenomenologia di un americano medio rincretinito



Personalmente la qualifica di intellettuale mi fa orrore, preferendo quella antica di sapiente, ma essendo che ella ha invitato "sociologi, politologi, esperti di media, filosofi, psicanalisti, studiosi di retorica, spin doctor e altri intellettuali di vario genere a concentrarsi sulla questione"come uno squalo che percepisce una particella di sangue a un chilometro di distanza, mi sento chiamata in causa per una controanalisi.

Ab-Normale ha ascoltato "impietrita ed affascinata" la prima conferenza stampa di Trump dopo l'elezione e ne ha dedotto che è "un americano medio rincretinito" e che "non sa parlare".
Domanda. Ma Ab-normale, per giungere a questa importante scoperta scientifica ha ascoltato solo un discorso tra gli innumerevoli tenuti da Trump nell'ultimo anno? Giusto quello che le ha permesso di scrivere il compitino? Perché se è così noi scienziati lo considereremmo un campione non significativo. Se è questo il metodo, tremo all'idea di come sarà stata partorita dall'autrice e dal suo coautore la formula dell'italianità, che pretende di spiegare agli italiani quanto essi siano cialtroni, naturalmente nell'ottica del sano autorazzismo che sappiamo quanto sia fortemente incoraggiato tra i cosiddetti intellettuali, soprattutto quelli espatriati la cui mancanza non è sentita dal ministro Poletti.

Non per vantarmi, ma per farmi un'idea di colui che si apprestava a vincere a valanga le elezioni presidenziali USA (non occorreva essere indovini per capirlo, in ottobre, bastava calarsi nell'atmosfera entusiastica dei rallies di Trump e confrontarli con quella imbarazzante da sedie vuote di Hillary) mi sono ascoltata tutti gli ultimi discorsi della campagna del Donald, regolarmente trasmessi in diretta ogni sera su Youtube, non a caso medium snobbato da Ab-Normale in quanto troppo plebeo: "Trump parla come un americano medio rincretinito davanti alla tivù o a YouTube."

"Trump non sa parlare". Non che tartagli o incespichi o la tiri lunga e faccia addormentare ma perché usa parole semplici come "great, awsome, beautiful".

Ma Ab-normale, se ha un blog trilingue, oltre che trinariciuto, dovrebbe sapere che la lingua inglese parlata nelle colonie è caratterizzata vieppiù da un'estrema semplicità, sintesi ed immediatezza, che la maggior parte dei concetti nella lingua parlata vengono espressi con le forme get off, get on, take in, take out, go on, invece che con colte e sofisticate forme verbali. Ovvero gli americani non si esprimono con le raffinatezze di un Joyce o di un Tolkien - come neppure i sudditi di Sua Maestà, per altro - ma con la loro lingua talmente sintetica da essere più veloce delle loro pistole. Sarà grettezza, ricorderà un po' il romanesco del "aho, vie' qua, abbello, acornutoo!" rispetto al dolce stil novo, ma è per questo motivo che si fa prima ad inviare un SMS in inglese piuttosto che in italiano.

Ab-normale ha evocato gli spin doctor e qui, se non sbaglio, occorrerebbe ricordarle che il parlare chiaro e semplice, per un politico che non vive più ai tempi delle convergenze parallele, è considerato un pregio, non un difetto, ai sensi della comunicazione elettorale. Non a caso è il popolaccio che si esprime in democrazia con il voto, non la casta degli intellettuali e delle groupies vedove di Umberto Eco. Il popolaccio che scoreggia, rutta, guarda la tv e Youtube e non sa come sbarcare il lunario perché le fabbriche della sua città hanno chiuso tutte e la casa, offerta quasi in regalo dai criminali della finanza pochi anni fa, ora ti viene portata via dalla banca perché se perdi il lavoro perdi tutto. 
Il voto appartiene al popolo e quella classe media che per gli intellettuali khmer rouge a vita meritano solo di essere sterminati, magari grazie a feroci politiche economiche volute dalla peggiore aristocrazia reazionaria e che loro mettono in pratica da bravi e volonterosi carnefici.
E' a questo elettore calpesto e deriso che puntava il più fortunato slogan politico degli ultimi anni: "MAGA", "Make America Great Again", una fenomenale titillata alla più sensibile zona erogena dell'americano, il patriottismo, ma soprattutto l'invito ad avere speranza in un cambiamento, ad un ritorno della speranza. Il ritorno al mondo che avevamo e che non è vero che non tornerà più, perchè la storia non è finita ma continua e continuerà senza coloro che ne hanno strumentalmente proclamato la fine. 

Non possiamo sapere se Trump farà, vuol fare - o riuscirà a fare - veramente tutto ciò che ha promesso al suo elettorato ma sappiamo che dietro di lui ci sono molto probabilmente forze che si sono rese conto - per fortuna anche nostra - che così non si poteva più andare avanti. Che la strada intrapresa dal mondo negli ultimi quindici anni non poteva che portare alla sua distruzione. 
Lo testimoniano fino all'ultimo i patetici e scellerati movimenti di carri armati in prossimità del confine russo del teppista Obama a dieci giorni dalla sua uscita dalla Casa Bianca.  Queste forze stanche di guerra, stanche di mondialisti infiltrati ovunque e pronti a tutto, a mentire, a fabbricare intere teorie fondate sulla menzogna, financo ad uccidere i propri connazionali, ad umiliare l'esercito, a sovvertire l'ordine nazionale e internazionale, hanno scelto Trump come testimonial e lui si è rivelato efficace esecutore del compito assegnatogli. Uomo di spettacolo, sicuramente, ma niente affatto stupido come gli intellettualoids vorrebbero farci credere.
Intellettualoids che infatti stravedono per "il linguaggio alto di Obama". Niente, non si rassegnano alla dipartita del ragazzo immagine dei neocon che, chissà perché, qualcuno ha soprannominato Drone-man.

E' la partigianeria del vecchio corso che non si è ancora accorto di essere finito, kaputt, che fa schiumare rabbia a quelli come Ab-normale, secondo la quale la presidenza Trump "evocherebbe il nazismo". La storia del "he's literally Hitler" che ce li ha francamente spappolati.
Una fallacia, oltretutto, visto che Ab-Normale non ha ancora visto un giorno di presidenza Trump, a meno che non possieda una DeLorean in grado di viaggiare nel futuro. Ella parla solo per partito preso, per slogan preconfezionati, per bocca di quella monocultura mondialista sonoramente trombata nella persona di Hillary Clinton ed il cui declino è stato suggellato dal fallimento del doppio mandato Obama, che nessuno rimpiangerà tranne qualche patetica Norma Desmond del cinema. Con la sua reductio ad mikebongiornum di Trump, buona giusto per la nostra stampa decadente, Ab-normale dà l'impressione di non aver approfondito il fenomeno dal punto di vista politico, di non aver indagato le vere ragioni sottostanti la nascita del "movimento" di Trump e chi vi sia dietro a livello "colto".
Forse, più che divinare un futuro distopico che è già qui da anni, sarebbe più interessante studiare perché, storicamente, dopo le Weimar e le Unidad Popular arrivano i nazismi e i Pinochet. Aiuterebbe a non ripeterne gli errori.



22 commenti:

  1. Andrea08:16

    Bravissima!

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  2. reductio ad mikebongiornum . COS'E Il GENIO.

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  3. Vivono un'altra realtà... bastava avere un po' di italo-americani in famiglia e tra gli amici per capire quale era l'andazzo, per capire quanto il popolo detesti Obama e non creda fino in fondo a questi dipinti caricaturali di Trump. Evidentemente, avere parenti e amici emigrati negli anni 60 è prerogativa di coloro che non hanno tessere da giornalai... bravissima come sempre. Vorrei solo condividere l'ottimismo di fondo.

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  4. Anonimo12:33

    Quello che è involontariamente comico è il senso di fondo della sua invettiva: Trump piace perchè è mediocre (come Mike Buongiorno) in quanto la maggior parte degli elettori è mediocre. Obama invece è osteggiato perchè dotato di un linguaggio aulico inaccessibile alla plebe ignorante e rozza. Ma se c’è un presidente che negli ultimi anni ha campato sulla sua immagine pubblica e su sentimenti invece di razionalità e serie proposte politiche quello è proprio Obama. L’ormai ex presidente è stato eletto due volte dagli americani ed in entrambi i casi con un ottimo margine di vantaggio sugli avversari. Ma se il suo linguaggio è troppo intelligente per la volgare massa, come ha fatto ad essere eletto? O il rincoglionimento a stelle e strisce si è sviluppato solo negli ultimi 4 anni?

    La verità è che Trump e Obama sono entrambi “populisti” (termine che odio), nel senso che si rivolgono al popolo puntando prevalentemente sull’emozione. Trump si rivolge al disoccupato del Mid-West preoccupato per il futuro dei suoi figli e per questo predilige uno stile diretto ed incazzoso. Obama invece vuole parlare alla classe media perbenista americana e soprattutto alle minoranze etniche ed parla di “sogno”, “Inclusione”, “grande famiglia”, come un papà comprensivo e generoso. Non capisco però perchè “Make America Great Again” sia popolare e rozzo mentre “Yes we can” sia “aulico” e “complesso”. Non sono forse entrambi slogan, semplici ma dannatamente efficaci? E se Trump è retorico, come considerare allora la figura di Michelle Obama dedita all’orto e dalla lacrima facile? Non è un altro modo per spingere le persone a non pensare ma farsi travolgere dai sentimenti? L’Obama dei discorsi su YouTube nel 2007 per coinvolgere I “gggiovani” disinteressati alla politica era così diverso dal Trump che tiene comizi nel profondo sud degli Stati Uniti per cercare di riportare al voto persone tanto indignate da aver perso ogni speranza? Due pesi, due misure deduco…

    Leonardo

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    1. se la complessità del linguaggio fosse indice di competenza, pragmatismo e capacità di risolvere i problemi, Vendola sarebbe il più grande politico di sempre. Peccato che invece sia meno credibile della caricatura di Checco Zalone.

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  5. Un abbraccio per il suo articolo, da tanto tempo speravo che qualcuno asfaltasse la Origgi;l'Ab-Normal scrive saggi su Quine ma non capisce una mazza sulla complessità del mondo, posso capire un Benigni che straparla di Costituzione e poi si schiera per il si, ma una che sta all'Ecole e non comprende l'esistente è troppo, ha passato il segno; comunque ha ragione Lucio Russo ,un buon fisico,quando afferma che con la specializzazione del sapere si perde di vista la complessità e si affoga nell'ignoranza

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  6. Non mi stupisce l'ulteriore post azzeccatissimo.
    Intervengo solo per segnalare un refuso: " Uomo di spettacolo, sicuramente, ma affatto stupido" rende il contrario di ciò che si intendeva dire: " Uomo di spettacolo, sicuramente, ma NIENTE affatto stupido"
    Grazie, la leggo sempre con interesse e piacere.

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  7. Semplicemente delizioso.

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  8. Articolo davvero mediocre e supponente, condoglianze alla Ecole Normale (tornasse il fondatore Napoleone la dr. Origgi cambierebbe mestiere dalla sera alla mattina).
    Molto intelligente invece questo, di un antropologo canadese che non a caso ha indovinato l'esito delle elezioni nel maggio 2016: https://zeroanthropology.net/2016/02/26/to-understand-donald-trump-is-to-not-explain-donald-trump/

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  9. Anonimo12:21

    Vabbè ma la miracolata Origgi è spassosissima! Io la aspetto sempre sul FQ, per ammazzarmi di risate!

    P.S.: Scrivimi "École", che se no i francofoni si incazzano.

    Fartzilla

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    1. Non so come si mette l'accento sulla E maiuscola...

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  10. Anonimo14:32

    Standing ovation. Implacabile come sempre. Grazie e buon inizio di anno. Ferena Carotenuto

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  11. Anonimo14:58

    Cara Barbara, il FQ è l' emblema di come una buona idea possa essere sciupata in nome del politically correct e dell' appiattimento su posizioni liberal, ma non
    sovraniste. No, non mi è sfuggita l' articolessa, tuttavia ho evitato di marcare il territorio con un mio sacrosanto sberleffo, in quanto la poveretta ha già subito il meritato trattamento di benvenuto. La considero alla stregua di quelle persone che diventano più realiste del Re in virtù di quel meccanismo che scatta nella mente di chi accede per la prima volta in una cerchia sociale che egli/ella considera migliore di quella di provenienza. Una sorta di autorazzismo, di rinnegazione delle proprie origini, totale mancanza di orgoglio identitario. Noto con dispiacere che questo fenomeno accade sovente alle donne cooptate in posizioni sociali (precedentemente) a prevalenza maschile... :D Che ne pensi?
    Un caro saluto, Capitan_Occhionero_Findus

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  12. CHI .. L'UOVA[o] DEL GALLO NERO?

    Si sa che alcune lettere Tipo le L e le T - come parte di una certa “letteratura” – trovino spazi angusti sui quadrettati luogo/bardi e, magari, si esprimano meglio divincolate sui righi (sopra e sotto) ora che il nazional-umberto ci è (cioè a Noi ..) venuto a mancare, sib tibi terra levis: fortuna sua e pace nostra che avremo meno spine sulla rosa.

    Che parrucconi ossigenati possano riscuotere - more or less - sensibilità sociali parrebbero evidenti anche agli spin&doctors meno incalliti quanto verrebbero altrettanto insignificanti le attenzioni per una “bru bru” dorata descritta in un prontuario freudiano.

    Mi scusi per l'intrusione: non c'è tempo, neppure tra quattro anni, per annotarle nella carpetta gialla nella valigia nera: PURTROPPO E' PROPRIO COSI

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  13. Noto una certa sincronità del giornalismo tedesco è quello italiano a partire dal 2012. Le sparate dei giornalisti italiani sembrano quasi del copia è incolla di quelli tedeschi, con pochissime eccezzioni. Siccome il Mainstream tedesco è schierato contro Trump è Putin, non c'è da meravigliarsi che il Mainstream italiano faccia la stessa cosa.
    Per causa del vincolo esterno, i bubboni che governano attualmente in Italia tra poco dovranno decidersi con chi schierarsi, coi tedeschi o con gli USA. È ancora troppo presto per dirlo, ma guardando le reazioni sia di Trump è il suo Staff sia dei media tedeschi, sembra che si apri un conflitto tra USA vs. Germany.

    Il governo italiano probabilmente è l'unico che da ancora retta alle ricette deliranti è dirstuttive della culona. Questo è anche il motivo perchè l'Italia è nella merda fino al collo.

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    1. Sarà interessante vedere le reazioni dei transatlantici italiani, quando Trump sarà al potere.

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  14. Grazie! Io la faccio ancor più semplice, flat, plain vanilla: un miliardario può essere tutto ma difficilmente può essere un cretino.

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  15. "Non andare mai a negoziare, se non hai un mezzo di pressione". (Trump)

    Gli USA sono il Partner commerciale Nr. 1 della Germania, dove gli USA fanno la parte del buyer è la Germania la parte del seller, cioè gli USA sono i principali clienti della Germania. Pop Corn è Birra sono già pronti. :-))))

    Ma anche sul Brexit si stanno alzando nuvole nere. Uscita UE conflittuale da parte di UK sempre più probabile. May ne è disposta a piegarsi alle merde di Berlino è Brüssel.

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  16. Normalmente e tempo addietro avrei preso tutto questo come qualcosa di deleterio, da cui difficilmente avremmo potuto difenderci data la sua attitudine a provocare un indottrinamento di massa.
    E si sa che le masse indottrinate possono essere condotte ovunque si voglia. Ora sto cambiando ottica, in buona compagnia: come le epidemie uccidono i più deboli e rafforzano il sistema immunitario di altri, così la pandemia di bufalite mediatica uccide i neuroni indifesi e rafforza la consapevolezza di chi ha gli anticorpi.
    Anticorpi con cui, purtroppo o per fortuna, si nasce.

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  17. Ottimo pezzo, mi unisco ai complimenti sopra.
    Quello che da qualche tempo mi chiedo io è, se anche da noi a un certo punto si dovesse verificare un bel cambio di rotta, con tutto ciò che ne consegue (tipo che mandiamo tutti gli attuali politici a quel paese, usciamo dall euro e ci riprendiamo in mano il futuro del nostro Paese), ecco io mi chiedo cosa se ne dovrebbe fare di tutte le migliaia anzi decine di migliaia di pseudo-giornalisti/commentatori/esperti di niente, che per anni hanno mentito spudoratamente, preso in giro la popolazione e diffuso quel senso di colpa/impotenza che poi ci ha portato dove siamo, per non dimenticare la disinformazione e tutto il resto.
    Ecco, ancora non sono giunto a una conclusione ma a un certo punto qualcosa bisognerà fare. Dopo il tanto desiderato cambiamento oppure anche prima, per far sì che lo stesso possa avvenire..
    Che ne dite?

    saluti a tutti

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