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martedì 6 marzo 2018

Il M5S dall'utopia dei mondi ideali alla realtà della governance di un'Italia da salvare



Nel 2016 tramite gli amici di Nexus Edizioni mi fu richiesto un contributo per un volume antologico intitolato "M5S e spiritualità" a cura del Gruppo di Lavoro "Offrire Sostegno Spirituale alla Buona Politica". Al mio post già qui pubblicato "Meditazioni di una donna che ha smesso di fumare", che era perfetto per l'occasione, aggiunsi questa appendice che, alla luce degli ultimi avvenimenti, risulta assai attuale. Ve lo propongo come spunto di discussione.

"Per tornare alla realtà del nostro paese. Quale sfida attende il M5S, una forza politica che rischia seriamente di ricevere dall'elettorato o da altri attori con potere di decisione emergenziale, il compito di guidare prossimamente l'Italia di fronte al palese fallimento del renzismo?
Allargando l'orizzonte, si tratta in realtà di un fallimento epocale, globale, coinvolgente entrambe le sponde dell'Atlantico e la cui onda d'urto colpisce tutto il mondo e, parimenti, dell'inizio di un periodo molto travagliato nel corso del quale sarà necessario risintonizzare e riprogrammare completamente la governance del nostro paese come quella degli altri paesi occidentali. 
Il fallimento al quale assistiamo sgomenti è quello di diversi progetti ideati e messi a punto alla fine del secolo scorso, tutti nati con intenti a parole progressisti e rivelatisi poi quanto di più reazionario è possibile immaginare. Basti pensare all'idea di “Europa” e a cosa essa si è ridotta, appena è intervenuto uno shock sistemico come la crisi finanziaria del 2008, a causa dell'applicazione nefasta e prematura di una moneta unica in quella che gli economisti definiscono “area valutaria non ottimale” (gli Stati Uniti invece sono un'area valutaria ottimale). Quello che doveva essere il facilitatore armonico di scambi e integrazione tra paesi europei è diventato strumento di dominio, di paralisi economica, di illecito vantaggio di alcuni paesi su altri e, infine, per contagio, di recessione globale. E questo perché il suo scopo nascosto, derivante da vecchi sogni elitari di dominio, era quello di sottomettere, non di emancipare. 
L'euro e l'Unione Europea non potranno che essere profondamente riconsiderati. Il caso del Regno Unito sta dimostrando, in barba a tutti i catastrofismi delle Cassandre sulla Brexit, che senza il tallone di ferro - per citare Jack London - della UE si può sopravvivere e addirittura ricominciare a prosperare. Non è irreale pensare che qualche altro paese possa scegliere a breve di seguire l'esempio britannico e a quel punto il domino diverrebbe inarrestabile. Parimenti, l'abbandono dell'euro è scontato, visto che la fissità del cambio ha causato un profondo squilibrio tra paesi del core e quelli della periferia, provocando vere e proprie tragedie umanitarie come quella della Grecia.
Sul piano strategico, potremmo assistere al possibile declino del dominio neocon grazie alla riscoperta negli Stati Uniti di un conservatorismo meno scellerato e nuovamente orientato al pragmatismo, consapevole della necessità di preservare e riattivare il modello socioeconomico occidentale, messo in pericolo dall'utilizzo come arma delle migrazioni di massa, oppresso da una finanza senza controllo e governato dalla shock economy ultraliberista, riscoprendo modelli economici di tipo keynesiano.
In questo scenario, è evidente che vi sia un sentimento globale di riscossa e un ampio movimento che si sta orientando verso non solo il recupero della situazione precedente ma di vero e proprio tentativo di salvataggio prima che la situazione precipiti nella catastrofe, ad esempio, di una terza guerra mondiale. 
Non è un caso, secondo me, che alcuni concetti utilizzati da Donald Trump risultino sempre più simili a quelli del M5S in una sorta di curiosa sintonia. Ad esempio il definire il suo e quello dei suoi sostenitori un “movimento”, il proclamare che una sua eventuale vittoria sarà “il più grande vaffa della storia”. Potrebbero essere solo coincidenze, ma non credo lo siano.
Una cosa, mi auguro, il M5S dovrà aver cura di evitare. Di ripetere cioè gli errori dei primi anni novanta quando, assieme all'acqua sporca della corruzione si gettò via il bambino che rappresentava la Politica. Politica che è poi stata sostituita dalla stirpe dei nominati, quelli che in Argentina si chiamano “alzamanos” e che, ispirati solo dall'appartenenza ma privati di ideali, cadono ancor più facilmente preda delle lusinghe di coloro – per esempio le multinazionali o i potentati sovranazionali palesi ed occulti - che vorrebbero farne solo degli “esecutori di ordini”, anche contro il bene del proprio popolo. 
E' disposto quindi il M5S ad assumersi il compito e la responsabilità di salvare l'Italia, perché di ciò si tratta, magari prendendo decisioni drastiche come uscire dall'euro e, se necessario, ridefinire la nostra partecipazione ai trattati europei? E' disposto il M5S a considerare un suo valore assoluto il recupero della sovranità nazionale e della dignità di quello che fu la quinta potenza industriale del mondo?
E' questa la sfida che attende il M5S. Non la realizzazione di un sogno utopico ma l'evitare un futuro distopico. Non dovrà combattere una semplice battaglia per l'Onestà ma la guerra di liberazione, dalla quale dovremo per forza uscire vivi. Ce la farà? Se la sentirà? E' ciò che mi auguro con tutto il cuore."

L'esortazione finale era volutamente una sfida che, a tutt'oggi, non mi pare il M5S abbia voglia di raccogliere.
La situazione determinata dal risultato delle elezioni è il più scontato e classico Mexican standoff a tre. Era questo che si voleva e lo si è ottenuto a causa di una legge che rende gli usurpatori inamovibili e le alternative impraticabili o quasi. La cintura di castità della democrazia rappresentativa.

Sembra un incubo perché, come volevasi dimostrare e nonostante i risultati incontrovertibili del voto, all'insegna del "non vi sopportiamo più, ci avete rotto i coglioni", come in un cartone animato, i Will Coyote precipitati dal canyon e sfracellatisi a terra si rialzano senza un graffio e ce li ritroviamo ripescati e salvati, sempre in mezzo ai nostri cosiddetti. Tranne D'Alema, ma è una rondine che non fa primavera.
I media continuano imperterriti a delirare come se il PD non avesse preso la più sonora trombata continentale da quando i popoli europei hanno cominciato a riconoscere quale fosse il loro nemico mortale: i partiti de Lasinistra in tutte le sue sfumature di rosso sangue, dal coagulo alla lavatura di carne. Quelle immonde meretrici a casini unificati danno per scontato che il PD, nonostante la sconfitta, debba ancora governare, rivelando come quella entità politica non sia un partito ma un esecutore, una sorta di Pacciani al servizio dei "dottori" che commissionano i feticci ai villani dem(enti) che sanno dove si vanno ad infrattare le coppiette, ovvero gli italiani da spolpare.
Un inciso: sarà indispensabile, chiunque altro dall'immonda sinistra vada a governare, che la palude del mainstream venga bonificata. Che le anofele e la malaria vengano debellate. Ridate loro Tele Kabul, se proprio volete, ma sanificate gli altri canali.

Giggino ora ride contento del successo ottenuto ma fa molto male a ridere. Da solo non va da nessuna parte (il Rosatellum fu concepito in una notte senza luna per fotterlo) perché non ha la maggioranza per governare, e se lo vuole (sprizza ambizione da tutti i pori, 'o uaglione, si vede che non sta nella pelle) sarà costretto alla coabitazione, al duplex, a dividere il lettone con altri sconosciuti, a entrare nella dark room. A meno di una poco credibile transumanza di numeri da altri partiti, poco conciliabile con i proclami contro il cambio di casacca, loro fiore all'occhiello, c'è solo l'alleanza con l'altro da sé.

E' un bel dilemma. Se il Movimento Cinque Pentacoli va con il PD e le animelle de Lasinistra, Boldrini e Gollum comprese, tradisce il suo elettorato della prima ora e quello che ha raccattato, i transfughi del PD; le prossime elezioni avec le caz che prende queste percentuali e dimostra solo di essere una rivoluzione colorata sotto un altro nome. Il famoso gatekeeper che noi maligni congeniti abbiamo sempre sospettato che fosse. Senza contare che se facesse il governo con il più odiato dagli italiani, lo sa Giggi' che, tradimento dei suoi elettori a parte, i soldi per la paghetta savoiarda ai giovani meridionali la Mutti non glieli concederà e sarà costretto a toglierli ai loro genitori? Il M5S, contagiato dalla peste rossa, entrerebbe nel Lazzaretto e ivi perirebbe, divenendo così a pieno titolo nei nostri ricordi di elettori quella meteora che sono ancora convinta finirà per essere stato in realtà.

L'unica mossa che potrebbe spiazzare non solo Lasinistra, che crede di essere stata insediata al Potere per l'eternità grazie al famoso piatto di lenticchie del 1978, ma i famigerati burattinai esterni e quelli interni, sarebbe un'alleanza non già con la Lega ma con la Lega +centrodestra a prevalenza leghista. Ha ragione Claudio Borghi. Con loro il M5S potrebbe e dovrebbe dimostrare di avere a cuore i veri problemi di questo paese e l'umiltà di farsi guidare da chi ha gli strumenti scientifici per governare - ma per davvero, non per finta come nel loro programma sgarruppato - la transizione verso il dopo euro che inevitabilmente verrà, quando la situazione deflagrerà nell'ennesima crisi sistemica. 
L'alleanza strategica e di intenti con il blocco di centrodestra a trazione leghista e sovranista  è l'unico modo che il M5S avrebbe per ambire a diventare, sempre che lo voglia e che sia stato programmato per esserlo, il partito da contrapporre, nel gioco dell'alternanza democratica, al polo conservatore. (Anche se oggi come oggi, i veri rivoluzionari sono proprio i conservatori). 
Inoltre, un'alleanza che si presentasse con numeri indiscutibili e una maggioranza schiacciante, che per giunta rispecchierebbe il volere degli elettori, metterebbe in crisi i vari Imothep in carica ed emeriti che pensano già di opporvisi.

L'alternativa è la ripetizione del rigore. Ma, come sappiamo, quella dei rigori è una lotteria troppo crudele e il popolo non ha tempo da perdere.

41 commenti:

  1. Temo che la proposta, benintenzionata, di Claudio Borghi abbia probabilità di realizzarsi molto vicine allo zero. Il dato politico fondamentale uscito dalle elezioni è la divisione netta tra Nord e Sud, e la mancanza di un centro politico di mediazione, anche geografica, tra Sud e Nord (che era il PD, nel quale è in corso uno scontro all'ultimo sangue). Una alleanza politica Nord-Sud sarebbe possibile solo con un forte deficit spending, perchè il Sud ha bisogno di assistenza subito, e di investimenti produttivi poi: ma il deficit spending non si può fare, all'interno della UE e dell'euro. Il Sud può solo drenare risorse dal Nord, per sostenersi. Il problema è che il Nord non vuole e non può concederle. Non vuole per evidenti motivi, non può perchè ha bisogno di competere all'interno della UE, ed è già in affanno così. Inoltre, la Lega nasce come partito separatista, e un forte drenaggio di risorse dal Nord senza una crescita almeno uguale farebbe risorgere il secessionismo leghista. Quanto al Sud, un risultato di queste proporzioni al Sud implica l'azione concertata della criminalità organizzata e delle sue clientele (in Sicilia ci sono più voti per il M5* che candidati in lista). La criminalità organizzata ha due caratteristiche: a) è governativa di default, come la FIAT b) è strutturalmente legata al deep State anglo. Sintesi: il vero rischio è la balcanizzazione d'Italia. Purtroppo, questo è un vecchio progetto atlantista, e quindi senz'altro, all'interno della dirigenza UE nazionale e non qualcuno lo sta togliendo dal cassetto e aggiornando. E' una (solo una) delle spiegazioni del sostegno compatto degli europeisti di più stretta osservanza all'ipotesi di alleanza PD-M5*.
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  2. Aggiungo una nota: la criminalità organizzata prima organizzava il voto per PD e FI.

    Proseguo il ragionamento. La prospettiva più probabile è un governo M5* insieme a (parte del) PD, LEU etc., con drenaggio di risorse dal Nord per pagare il reddito di cittadinanza al Sud, tagli del welfare molto pesanti, etc. Per la UE e i mondialisti è importante che l'Italia nel suo complesso continui a pagare il tributo all'Imperatore e non scassi il sistema euro-UE, non conta molto come lo fa e a spese di chi. In caso di rivolta del Nord (dico rivolta vera e propria, per es. sciopero fiscale del Lombardo-Veneto) i mondialisti attiverebbero il piano balcanizzazione,attirando all'interno del nucleo UE il "filetto" d'Italia, così denominato un uno studio della Fondazione Agnelli, e lascerebbero agli anglo il Sud, che diventerebbe una specie di Kosovo 2.0.
    Quanto precede, naturalmente, è solo un'ipotesi e in ogni caso descrive un possibile progetto che non è per niente facile realizzare sul serio. Diventa possibile provare a realizzarlo solo se il Nord, in particolare la Lega, non è in grado di a) contenere le spinte secessioniste, parola d'ordine "ci si salva solo insieme" b) proporre una via praticabile per l'intera nazione, Sud compreso: cosa, quest'ultima, che mi sembra possibile solo se ci si scontra frontalmente con la UE e si torna in grado di spendere abbondantemente a deficit (più altro che ometto). E' un compito molto difficile, soprattutto per un partito che nasce come espressione di interessi territoriali e che non ha una cultura politica nazionale, ma bisogna provarci.
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  3. Quanto alle prospettive immediate, a me sembra che la Lega abbia interesse ad attrirare nel centrodestra, oltre ad eventuali transfughi 5*, le parti del PD che NON vogliono essere risucchiate a Sud: quelle che si identificano con il Centro geografico, che è anche la base di potenza del Pd (regioni centrali), e che probabilmente si schiereranno, spero in larga misura, intorno a Renzi. Gli interessi geografici sarebbero questi, non so se possano tradursi in schieramento politico. Un eventuale governo del centrodestra con l'appoggio di una parte del PD, la parte in tutti i sensi "centrale", avrebbe al suo interno spinte molto contrastanti e sviluppi imprevedibili (non si saprebbe chi egemonizza chi, e chi ha più filo tesse), ma potrebbe tamponare il rischio balcanico, che temo sia molto serio. In subordine, anche una opposizione così formata (centrodestra-parte del PD) potrebbe trovare convergenze sulla difesa degli interessi del Nord e del Centro, senza reagire all'accerchiamento a tenaglia di UE e Sud con una spinta secessionista vera e propria.
    Che lo Stellone ce la mandi buona.
    Fine.

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    1. Sono come (quasi) sempre d'accordo con Roberto sull'analisi, molto meno sulla terapia.
      Il danno maggiore fatto alla nostra capacità di analizzare lucidamente la politica l'hanno fatta tutti quelli che hanno ridicolizzato il M5S come una manica di ciarlatani post-ideologici, analfaberi e velleitari.
      Balle, e lo scrivo da anni: sono pericolosissimi proprio perché ESTREMAMENTE COERENTI nella loro visione del mondo di stampo schiettamente liberal-trotzkista.
      Indi, sappiamo già come andrà a finire, altro che asse lega-Fi-FdI-M5S.
      PS: si è già scatenata sui social la prevedibile (ed infatti ne avevo parlato nel precedente post) campagna vittimistica contro CasaPound, che darà alla lega il destro per un piagnisteo vittimistico del tipo "gnegnegnegne avete fatto vincere tot seggi al Pd-M5S".
      A parte la bassa caratura morale che contraddistingue chi la propone (da ultimo su Twitter ho visto un sionista fallaciano con la bava alla bocca) è un discorso politicamente di un'ingenuità disarmante.
      Il Centro Destra ha PERSO QUESTE ELEZIONI, la Lega ha cannibalizzato FI, i grillini hanno vinto a piene mani.
      Punto.

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    2. Caro Matteo, lei è quello che qualche giorno fa diceva che con casapound ci sarebbero stati in parlamento 12 sovranisti + borghi. Vuole riconoscere questo errore di valutazione oppure no?
      Peraltro, sia onesto. Quando si trattava di mandare 12 di CP, tutti uniti per ottenere il grande risultato, sarebbero state 12 spartani in grado di cambiare il mondo. Ora ne mancano solo 50 alla maggioranza, E tutti gli altri ne hanno molti di meno, e COME MINIMO si possono mettere molte persone serie nei posti chiave... ma questa è una sconfitta.
      Boh.

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    3. Io dicevo una cosa un pochino diversa (essendo lei onesto intellettualmente, le basterà rileggere e notare come la mia non fosse una previsione ma una casistica, peraltro nella seconda parte perfettamente realizzata), ma se vuole che le dica che ho riposto le mie speranze su un cavallo perdente, non ho problema alcuno ad ammetterlo. CasaPound ha fatto fiasco.
      Detto questo, il CentroDestra ha perso.
      Non so esattamente come sia possibile negarlo, solo perché il PD è crollato lasciando il posto...al Pd con un altro nome.
      Se vuole gliela rendo in un altro modo, così ci capiamo: il 60/65% del parlamento (a spanne) è in mano a sostenitori dello ius soli.
      Se lei mi dice che la colpa è di Di Stefano ne prendo atto, ma mi dica esattamente come è possibile per la Lega fare un Governo.

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    4. Non ho detto che la colpa è di Di Stefano. Lei e lui potevate logicamente sperare in un 3%, era comprensibile vista l'ansia mediatica, ma di più? Suvvia.
      No, quello che dico è che se le interessava governare, sarebbe stato saggio votare Lega. Se invece le interessava il 2023 o la guerriglia parlamentare sovranista, bene: è andata oltre le più rosee previsioni.
      Nel frattempo ho riletto quel post e non capisco cosa si sarebbe avverato. Sovranisti: eletti. Berlusconi trombatore: è stato trombato. Si lamenta del fatto che Borghi vi sbatte in faccia il risultato? Fa anche bene, visto che l'avete punzecchiato ogni giorno per mesi.
      Che il cdx abbia perso non è nei numeri; e il m5s non è il PD. Pericoloso? Sì. Arma finale? Mah. Quanto alle idee sul governo, non voglio rovinarle la sorpresa: l'effimero piacere di dirmi che "non succederà" non varrebbe la delusione cocente che proverebbe da qui a qualche mese. Pazienza.
      Infine, mi spiace aver deragliato dalla discussione sulle intuizioni sempre stimolanti di Roberto Buffagni, e me ne scuso con lui.

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    5. Caro Matteo,
      non penso che il Centrodestra "abbia perso le elezioni". Le ha vinte: con le elezioni si vince una battaglia, non la guerra. Bisogna vedere che cosa esce da questa vittoria. Io mi riterrei soddisfatto se uscisse un sostanziale stallo (governo di minoranza sostenuto da M5*, Leucociti, parte del PD o analoghi), se la Lega egemonizzasse il centrodestra e proseguisse la sua trasformazione in partito conservatore non liberale e nazionale, e se la fragilità del governo impedisse provvedimenti tali da innescare la balcanizzazione d'Italia, quali un imponente prelievo di risorse al Nord per finanziare assistenzialismo al Sud. Il centrodestra ha vinto perchè ha imposto una netta battuta d'arresto all'avversario principale, che era il PD, conquistando anche importanti basi territoriali piddine. Il M5* vorrebbe essere il PD 2.0, ma è più facile dirlo che farlo: prima di avere il radicamento territoriale del PD, ne deve mangiare di crostini, e i crostini non ci sono, perchè per fortuna i tedeschi sono stupidi, e non si rendono conto che quando fai prigioniero qualcuno, devi anche dargli da mangiare (= fare deficit spending). Sintesi del mio scenario A: senza fare deficit spending il M5* non consolida il suo risultato, un governo comunque appoggiato dal M5* non ha la forza elettorale e parlamentare per prelevare risorse ingenti al Nord, ergo il M5* non consegna la merce, non si radica e non cresce più ma semmai cala.
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    6. Quanto alla cattiva prova elettorale di Casapound,mi dispiace per chi ci è rimasto male, ma se ci pensi bene, Matteo, era prevedibile. Secondo te quanti italiani sanno chi è Ezra Pound? Quanti italiani sanno che vuol dire la tartaruga dello stemma? Quanti italiani sono al corrente, o semplicemente sono in grado di intendere, il complesso e raffinato dibattito sulle varie correnti del fascismo pre e post RSI dal quale nasce Casapound? Pochini, anche meno dello 0,9. La politica tipo Hezbollah che Casapound fa sul territorio paga elettoralmente nei confini geografici in cui viene fatta, e neanche tanto, perchè a) nell'urna Casapound non ti vede b) Casapound non dispone del Dio che è l'azionista di maggioranza di Hezbollah.
      Aggiungo che se vogliamo uscire dalla trappola antifascismo, bisogna smetterla anche con il fascismo. Per evidenti motivi, toccherebbe agli antifascisti smetterla per primi, e dunque non lo chiedo a voi. Però un pensierino comincerei a farcelo, se fossi in voi.

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    7. @ elu lei

      Non c'è proprio niente da scusare.

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    8. Anonimo12:25

      @Elu: avevo semplicemente detto che se CasaPound non fosse entrata, sarebbe partita la gara fra i leghisti a recriminare quei pochi voti. È così, in modo abbastanza ridicolo, è stato.

      @Roberto. Sono talmente tanto laico in tal senso che se la Lega avesse corso da sola (è non fottendosi con Silvio) avrei votato lei, turandomi il naso e tutti gli altri orifizi e fingendo di dimenticare che è un partito secessonista. Anche se, la tua idea di superare il satanismo rinunciando al cristianesimo mi sembra abbastanza problematica.
      A parte questo la sconfitta è netta: la Lega ha cannibalizzato FI, non hanno la maggioranza per Governare ed appena Silvio fiuterà il governo saluterà con la manina.
      Ovviamente spero di sbagliarmi. Anzi, ti dirò di più: spero che Renzi faccia la pugnetta ostruzionista il più a lungo possibile.

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    9. Anonimo12:30

      Pardon, sono Matteo, ho dei problemi con l'account

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    10. Va bene, Matteo, adesso vediamo. Spero di avere ragione io perchè sono più ottimista di te.
      P.S.: il fascismo non è una religione. In politica, ai principi si può restare fedeli anche cambiando. A me per esempio non dispiacerebbe un bel Trono & Altare, ma siccome mi rendo conto che non è stagione, mi adatto. Comunque va bene così.

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    11. Anonimo17:01

      Fosse per me, caro Roberto, avrei nel dopoguerra optato (come a parole inizialmente il MSI sembrava intenzionato) per un socialismo patriottico mazziniano che sfidasse il consociativismo catto-comunista proprio sul terreno dell'applicazione organica del modello di sviluppo costituzionale.
      Invece, ci si è buttati a destra, stampella della Dc in funzione anticomunista. L'abbiamo pagata cara, L'abbiamo pagata tutta, e continuiamo a pagarla con l'impossibilità persino per CasaPound di smarcarsi da una certa simbologia. Io però non ho la forza di fare alcunché. Ho guardato con simpatia l'ARS all'inizio per il suo anticonformismo anche ideologico, ma si sono rivelati degli immigrazionisti liberal (in senso americano). Ho guardato con simpatia alla Lega nazionale di Salvini, poi li ho visti sventolare bandiere catalane ed allearsi con Berlusconi. Che altro può fare un animale politico come me se non...tornare a casa?
      Matteo.

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    12. Caro Matteo,
      ci vuole tanta pazienza e tanto senso dell'umorismo. E' andata come è andata, non è detto che debba sempre andare così. A fascismo e antifascismo, però, bisogna mettere una pietra sopra, "un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità", almeno italiana. Quanto alla Lega nazionale, vediamo se riesce a sterzare nella direzione giusta. L'alleanza con B. è il meno, è una scelta tattica obbligata e può rivelarsi preziosa, se le cose vanno come dico io. Più gravi le bandiere catalane. Ma anche il nazionalismo va ripensato. Cose utili ci sono, nel trovarobato vintage, per esempio nel nazionalismo integrale di Maurras, che mostra come sia possibile alleare, non tatticamente, nazionalismo e federalismo. Qui stanno venendo (ritornando) al pettine i limiti e i problemi del Risorgimento, e non sono problemi piccoli (il fascismo è uno dei tentativi di risolverli). Se riusciamo a trovare una soluzione praticabile prima che si scucia l'Italia, va già molto bene. Temo che il tempo non sia moltissimo, perchè mentre noi qui bisticciamo in cortile, all'esterno del condominio succedono un sacco di cose, anche piuttosto minacciose. Speriamo, mai darsi per vinti, lo Stellone è ancora lì.

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    13. Compra il nuovo numero del cartaceo de Il Primato Nazionale se ne hai la possibilità.
      Ho scritto un piccolo approfondimento sull'ambientalismo che potrebbe interessarti.
      Cosa c'entra?
      Beh, un terzo degli elettori ha scelto un partito dichiaratamente malthusiano...

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    14. @ BUFFAGNI

      Mr. Buffagni, io di Lei ho una grande stima ma a volte non la capisco affatto. Lei ha scritto che il fascismo è diventato una fiaba, giusto? E la colpa, a mio avviso, risiede nel fatto che molti, incluso Lei, pensano di sapere cos'è e lo descrivono... sbagliando. E quindi creando la fiaba.

      "P.S.: il fascismo non è una religione"

      Tutti, e sottolineo TUTTI, gli storici che si occupano di fascismo, lo considerano una religione, a partire dal grande Emilio Gentile che ha descritto i rituali di questa religione nel libro "Il culto del littorio":

      Scrive Emilio Gentile:
      "Il termine “religione politica”, insieme con termini affini
      quali “religione civile”, “religione laica”, “religione secolare”, che
      sono spesso usati come sinonimi, è stato adoperato nel corso del
      ventesimo secolo per designare varie esperienze di sacralizzazione
      della politica da parte di movimenti e regimi, che hanno adottato
      un sistema di credenze, espresso attraverso riti e simboli, per
      formare una coscienza collettiva secondo i principi, i valori e gli
      scopi della propria ideologia."
      http://triangle.ens-lyon.fr/IMG/pdf/emiliogentile_religionepolitica.pdf

      Ma se non si fida degli storici, allora vada a leggersi come gli stessi fascisti dichiarassero apertamente che l fascismo era una religione.
      Nel 1927 viene pubblicato il "Diario della volontà", altresì noto come "Il Vangelo di Mussolini", con prefazione di Augusto Turati il quale scrive:
      "Questo libro, che il camerata Berlutti ha preparato, ha pretesa molto modesta e si rivolge ai giovanissimi ed al popolo"
      Spero che Le sia chiaro: è un testo scritto da fascisti e che spiega il fascismo. E come lo descrivono? Come una religione:

      "Il Fascismo non è forse un partito?
      Si, ma non soltanto un partito, bensì una FEDE, che ha conquistato il popolo italiano.
      Questa fede potrà modificare il popolo italiano?
      Questa fede modificherà profondamente lo spirito del popolo italiano: darà ad esso un nuovo modo di vivere.
      Perchè un'idea possa trionfare ha bisogno di servitori fedeli, di militi disciplinati, di CREDENTI intransigenti.
      Fa che la fede vinca sempre su la ragione egoista.
      Quali limiti ha questa obbedienza al Capo?
      Non deve aver limiti."

      Fede, credenti, sacrifici e l'obbedienza totale ad un dio, identificato nel Duce.
      La prego, Mr. Buffagni, già in generale non si sa quasi nulla sul fascismo, se poi Lei si mette pure a negare l'evidenza, allora si arriva alle fiabe.

      Da "La dottrina del fascismo", 1932, testo compilato da Mussolini e Giovanni Gentile:

      "Il Fascismo é una concezione religiosa"

      PUNTO.

      Chinacat

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    15. @ Matteo
      Lo compro e ti leggo volentieri.

      @ Chinacat

      Lei ha ragione, il fascismo, come il comunismo e il nazismo, è stato una "religione secolare". Il che spiega anche perchè il fascismo continui ad avere dei fedeli che testimoniano, a quella religione, la loro fede nonostante tutto, "spem contra spem" (lo stesso vale per il comunismo).
      A Matteo dicevo "il fascismo non è una religione" perchè il fascismo, come il comunismo, non è una religione VERA, cioè a dire una religione trascendente, ma una religione POLITICA, secolare, cioè falsa, e dunque non ha senso continuare ad esserle fedeli quando l'effettualità storica certifica che non ha più vitalità politica.
      Ha senso continuare a credere in una religione vera, trascendente, (vera o falsa che sia) anche quando è storicamente in via di estinzione, perchè la prova di ultima istanza della verità o delle falsità di una religione trascendente l'abbiamo nell'altro mondo.

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    16. @ BUFFAGNI

      "Il che spiega anche perchè il fascismo continui ad avere dei fedeli che testimoniano, a quella religione, la loro fede nonostante tutto"

      E fin qui ci siamo: qualche beota che nel 2018 continui a credere nei "miracoli" del Duce, ci può anche stare. E' fisiologico.
      Quello che, dalla mia prospettiva, è più interessante da analizzare è il fatto che la "religione fascista" sia riuscita ad estendere la sua mitologia ben oltre il cretino con la maglietta con il simbolo del littorio. Le faccio un esempio concreto:

      "i limiti e i problemi del Risorgimento, e non sono problemi piccoli (il fascismo è uno dei tentativi di risolverli)"

      Premesso che il fascismo detestava cordialmente il Risorgimento, se fa riferimento al dualismo Nord/Sud, il concetto di "fascismo come tentativo di risolvere quei problemi" è pura mitologia fascista ovvero è stato il fascismo a creare questa credenza. Nella realtà concreta, durante il Ventennio il divario tra Nord e Sud è stato ampliato, non ridotto: ecco perché il fascismo ha creato il mito del "tentativo di risolvere quei problemi". Avendo peggiorato e anche di molto la situazione del Sud Italia, cosa potevano fare? Si sono inventati di sana pianta il "miracolo" del fascismo buono che aiuta il Sud.
      Lo dico io? No, lo sostengono gli storici ma ancora di più lo sostengono a) le statistiche economiche; b) la documentazione dell'epoca.
      Immagino Lei conosca i libri di Vladimiro Giacché; questo è Anschluss, a pagina 230

      "se nel 1861 il reddito del Sud era del 15-25% inferiore a quello del Norditalia, nel 1911 la forbice si era allargata al 40%. Non soltanto quindi non si verificò alcuna convergenza delle economie, ma si ebbe al contrario una sempre maggiore divergenza, CHE DIVENNE UN GAP ENORME DURANTE IL FASCISMO".
      La religione fascista ha lasciato dietro di sé un tale numero di miracoli, credenze, superstizioni e mitologie che è quasi impossibile esserne immuni.
      Servono libri, tipo questo:

      "Rapporto al Duce" curato da Gordano B. Guerri.
      Da gennaio ad aprile 1942 vengono convocati a Roma i 96 federali e qui sono contenute le loro relazioni. Sono fascisti che descrivono l'Italia.
      C'è da piangere per come era ridotto il Sud.

      Chinacat

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    17. Da un pero, in effetti, ben difficilmente possono sorgere susine.

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    18. @ BUFFAGNI

      Per passare dalle fiabe alla realtà:

      Conferenza del Prof. Alberto De Bernardi: "Alimentazione di guerra"

      https://www.youtube.com/watch?v=nHYMivtzR-E

      Se vuole invece informazioni di prima mano:

      "Riservato a Mussolini. Notiziari giornalieri della GNR - novembre 1943-giugno 1944" pubblicato nel 1974.

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  4. Appena letto, segnale pessimo: https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/08/grillo-litalia-non-ha-ragione-di-rimanere-unita-si-a-macroregioni/906954/

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    1. @Roberto Buffagni

      Precisazioni sul voto e commento su Grillo e macroregioni.

      1 PUNTO

      Precisazioni sul voto.

      1) "Elezioni 2018, nuovi voti M5S arrivano da astensione e centrosinistra. Dati"

      http://www.affaritaliani.it/politica/elezioni-2018-nuovi-voti-m5s-arrivano-da-astensione-centrosinistra-dati-528337.html

      2) Dal confronto voti Lega e voti M5S su tutto il territorio nazionale non sta in piedi minimamente la storia che M5S è stato votato solo al Sud e Isole e che quindi si può parlare di "Lega Sud" come alcuni commentatori in mala fede e/o ignorantemente sostengono !!

      (Non mi riferisco a lei personalmente ma ad altri!!)

      In altre parole,com'era la storia dei terroni fannulloni che votano M5S?

      Eccola:

      https://twitter.com/cris_cersei/status/971165243517829121

      Appunto una storia falsa a uso e consumo di chi è in mala fede e/o ignora i dati di cui sopra!!

      Così come è falsa la storia che il PD che ha preso mazzate paurose dappertutto in Italia ( tranne nei colleggi elettorali all'estero dove risulta ancora N 1 ) diventa l'ago della bilancia e chi l'ha detto?

      I pennivendoli di Tv e giornaloni che leccano il cu... alle elites nazionali e sovranazionali, insomma, gente con credibilità pari allo zero assoluto!!

      In conclusione, dall'analisi dei flussi elettorali il M5S ha sfondato al Sud e isole per alto tasso di astensionismo e travasamento voti dal PD, invece il M5S a livello nazionale, dati alla mano, ha ottenuto percentuali di voto molto significative sia al centro Italia che al Nord Italia!!

      2 PUNTO

      Commento su Grillo e macroregioni.

      Così come Grillo ha buttato nel cesso un movimento anti establishment ( quando il M5S ai tempi era No Euro e fuori dalla Nato ), non contento di ciò e nonostante il risultato elettorale brillante del M5S a livello nazionale per il quale ripeto dati alla mano ha ottenuto percentuali di voto molto significative sia al centro Italia che al Nord Italia, ora Grillo vorrebbe buttare pure nel cesso l'unità d'Italia e quindi due domande sorgono spontanee:

      chi sono i pupari? Cui Prodest?

      Magari dirò qualcosa a riguardo in un prossimo post!!

      Cordiali saluti.

      Fabrice

      PS non ho votato M5S nè alla Camera e nè al Senato ma non essendo per natura fazioso e allora quando leggo certe forzature che contraddicono i dati, se possibile interevengo per dire la mia sulla basi dei dati che non consentono quel tipo di forzature!!

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    2. Esatto.
      Non esiste nessuna Lega Sud, invenzione di una persona abbastanza "discutibile" come Blondet, a cui ogni occasione pare buona per vomitare astio secessionistico ed anti-risorgimentale.
      Parliamo di un tale che scriveva questo:
      https://www.rischiocalcolato.it/2012/10/la-pars-construens-eccola-vi-pare-fattibile-di-maurizio-blondet.html

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    3. @Matteo

      si lo conosco il personaggio Blondet che ha i suoi pro e i suoi contro ma non mi riferivo in particolare a lui, mi riferivo invece soprattutto a certi pennivendoli di Tv e giornaloni che per tirare l'acqua al loro mulino stanno pompando in mala fede ( i dati du cui sopra dicono tutt'altra storia!! ) il fatto che siccome il M5S ha fatto un boom elettorale al Sud e nelle isole e siccome la Lega ha vinto alla grande al Nord e allora l'Italia è divisa in due e quindi facendo una propaganda in mala fede del genere tirano le fila dei pupari a cui è tanto caro il "Divide et Impera", insomma, fanno il gioco sporco delle elites nazionali e sovranazionali a cui farebbe molto comodo un'Europa in cui gli stati nazionali si dissolvono e vengono sostituiti da macroregioni e ovviamente il tutto governato sotto il Dio Euro e la Dea BCE!!

      Non sono mie invenzioni, una delle fondazioni che fa capo all'impero De Benedetti è favorevole a uno scenario simile e prima ancora erano usciti studi in tal senso da "Think Tank" europei, Federico Dezzani nel suo blog ci ha già fatto un paio di articoli!!

      Comunque a parte tutto, la mia critica ( e conseguenti domande!! ) in primis era rivola a Grillo anche se l'ho riportata nel 2 PUNTO, va bè scrivevo di fretta, pardon!!

      Ciao!

      Fabrice

      PS "La disintegrazione dell’Ue scatenerebbe «i pericolosi demoni nazionalistici del passato europeo», come teme Guy Verhofstadt, ex primo ministro belga? Gli autori del report di MacroGeo prevedono che non si avrà un’anarchica competizione tra gli Stati-nazione, bensì «l’affermazione di un nucleo centrale geoeconomico intorno alla Germania». Questo sarebbe formato dalla Germania e dai paesi che ne costituiscono la filiera industriale, cui si addice la cultura fiscale e monetaria tedesca. In maniera disarmante, gli autori suggeriscono che, «se l’Italia dovesse dividersi», l’Italia del Nord potrebbe unirsi al gruppo formato da Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e alcuni paesi scandinavi. Questa evoluzione presuppone la disgregazione Guy Verhofstadtdell’Eurozona a 19 paesi. I ministri delle finanze e i banchieri centrali europei ci ripetono che questo passo sarebbe devastante per le economie europee e per la stabilità finanziaria globale"

      Fonte: http://www.libreidee.org/2017/03/de-benedetti-entro-5-anni-lunione-europea-sara-morta/

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    4. Sono perfettamente d'accordo.
      Da sempre, del resto, i secessionisti sono a libro paga estero (si veda Fondazione Agnelli ed il suo progettino).
      Chi lo sa se Becchi ed il suo tuonare contro la Spagna "franchista" lo ha capito.

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    5. @Matteo

      1) Da sempre, del resto, i secessionisti sono a libro paga estero (si veda Fondazione Agnelli ed il suo progettino), Matteo

      A tale proposito, Federico Dezzani nel marzo 2017 aveva scritto un ottimo articolo:

      http://federicodezzani.altervista.org/laltra-meta-di-tangentopoli-umberto-bossi-gianfranco-miglio-ed-i-progetti-secessionistici/

      2) Dimenticavo di ringraziarti per avermi segnalato la chicca acidula ( per usare un eufemismo!! ) secessionista di Blondet, approfitto dell'occasione e ricambio con una sua altra chicca acidula secessionista ma molto più recente, eccola arriva!!

      http://www.libreidee.org/2017/10/blondet-tranquilli-la-lombardia-non-fara-alcuna-secessione/

      Ovviamente un conto sono le opinioni "sui generis" del secessionista X o Y, un altro conto completamente diverso sono i dati nudi e crudi che raccontano tutta un'altra storia e infatti a tale proposito in quell'occasione scrissi tre post riportando i dati nudi e crudi, nell'eventualità che tu gli voglia dare un'occhiata, sono quelli con la dicitura iniziale "Socrate" e firmati "Fabrice"!!

      Ciao! Fabrice

      PS diciamo che un personaggio come Blondet sulla politica estera delle volte offre spunti davevro interessanti, ma sulla politica interna non ci può prendere proprio perchè essendo fondamentalmente un secessionista e definendosi alo stesso tempo di destra tradizionale e allora la contraddizione è super evidente, per chi è davvero di destra tradizionale l'unità della patria è sempre stata, è e sarà sempre una priorità assoluta!!

      Poi certo, uno per dire quello che vuole a prescinedere, può sempre assumere l'atteggiamento:

      "Io sò io e voi nun siete un cazzo!!"

      ma in quel caso sono solo chiacchiere da bar sport, con tutte le conseguenze negative del caso!!

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    6. Ho letto le tue risposte ed ovviamente le condivido, salvo il link ad un piccolo delirio anti-risorgimentale che mi ha dato l'orticaria.
      Blondet è un personaggio molto strano: si definisce "cattolico tradizionalista" (ossimoro senza alcun significato filosofico, storico o politico) ma ha un passato da buddhista ed interessi malcelati per pensatori della tradizione non conforme.
      Il 95% delle cose che scrive sono delle emerite frescacce, per questo mi diverto a leggerlo.
      Ne segnalo un'altra, per la festa della donna, che mostra l'assoluta ipocrisia del soggetto:
      https://www.maurizioblondet.it/vantaggi-dellandare-vergini-alle-nozze-anche-socio-economici/


      Traduzione: che belli i bei vecchi tempi della verginità matrimoniale, perché noialtri si andava a puttane.

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    7. @Matteo

      1) Ripeto, secondo me sulla politica estera offre delle volte degli spunti davvero interessanti ma sulla politica interna per i motivi che ho già spiegato non ci prende proprio e comunque ormai ho deciso che non leggerò mai più niente del suo Blog, comunque già da molto tempo prima la politica estera di attualità di natura controinformativa me la leggo principalmente su:

      http://www.voltairenet.org/it

      ps "Il Premio Internazionale di Giornalismo del Messico assegnato a Thierry Meyssan"

      https://www.voltairenet.org/article195868.html

      Poi se voglio approfondire ulteriormente su tematiche di politica estera e di geopolitica, una volta sentita la sonata ufficiale falsa dei media mainstream, letto alcuni articoli controinformativi sull'argomento in questione e allora poi vado a compare dei libri seri di controinformazione, ad esempio in questo senso, questo è un libro che ho comprato di recente:

      https://www.ibs.it/soave-profumo-dell-imperialismo-libro-gianni-viola/e/9788860963789

      Te lo consiglio se sei interessato sull'argomento, fatto bene!!

      2) A proposito di festa delle donne, ecco una chicca acidula di Blondet sulle donne:

      "Una cosa infatti accomuna (salvo eccezioni) negri, donne, camorristi e tifoserie: tutti sono bipedi fortemente «socializzati». Il che non significa che siano socievoli. Significa che traggono tutto il loro sistema di convinzioni, di credenze, e di «valori» non dalla propria testa, ma dal gruppo a cui aderiscono. Come esseri pensanti, non vivono in proprio, ma sono vissuti dal gruppo sociale.“, M. Blondet, da Effedieffe, 1° novembre 2007

      Fonte: https://le-citazioni.it/autori/maurizio-blondet/

      Comunque, per quello che mi risulta è divorziato da tempo ( senza figli ) e allora così come alcune donne divorziate molto deluse poi dicono in giro che tutti gli uomini sono dei porci e/o degli stronzi superficiali e allora così ci saranno pure uomini divorziati molto delusi che poi dicono in giro che tutte le donne sono puttane e/o stupide, insomma, deliri appartenenti all'essere umano in quanto tale!!

      That's it!!


      Ciao!

      Fabrice

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  5. Anonimo11:30

    Ciao Buffagni, guarda caso in questi lidi o vicini alla lega nessuno ha prospettato Calenda. Se si leggono personalità più libere ideologicamente si capisce che l'elite politica italiana non si vuole arrendere all'evidenza. Renzi è un "morto che cammina", quindi si è in messo in campo il Macron italiano, Calenda, per evitare che alcune parti del pd si alleassero all'm5s. Dall'altra sponda Berlusconi sta facendo lo stesso gioco. Prima vi renderete conto di ciò, prima usciremo dalla finta logica di alcune teorie reazionarie che non hanno capito nulla del momento storico attuale e che rimangono ancorate al novecento.

    Dursenda

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    1. Ciao Dursenda,
      per la verità del piano B (Renzi/Calenda+Berlusconi+Maroni) ce n'eravamo accorti tutti. M5*+PD+Leu è il piano C. Se poi ci spieghi tu il momento storico attuale siamo tutti orecchi.

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  6. Vorrei che al Nord si capisse che a Sud non c'è bisogno di assistenzialismo (RdC) ma di lavoro.
    Un momento, non è la solita ovvietà. Perché non parlo tanto della realtà, che è incontestabile, bensì anche della percezione. Non vorrei che molti - ne vedo tanti su twitter - pensino che i teroni siano geneticamente predisposti a volere la mancetta. Al contrario; ma è l'unica alternativa effettiva, perché la flat tax non fa presa visto che molto semplicemente chi non guadagna non gode della detassazione. Non è assistenzialismo, è un puro calcolo di sopravvivenza.
    Non è (ancora) passato il messaggio comunicativo del piano "Bagnai" contenuto ne L'Italia Può Farcela, ovvero il piano di tanti piccoli lavori pubblici e ampliamento della PA che nella mente dei meridionali si traduce in "buoni posti di lavoro per tanti". E che inevitabilmente farebbe gola ai cacicchi politici che molto hanno influito, in massima parte legati al settore delle costruzioni e delle partecipate. Dobbiamo riuscire a farlo passare.

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    1. Ieri Bagnai ne ha parlato chiaramente a Class tv CNBC. Borghi ha altre buone carte in mano, di cui non è tempo di parlare qui. Mi sembra che si possa essere moderatamente ottimisti, e peraltro ciascuno di noi può fare delle piccole cose per sostenere questo sforzo comunicativo.
      In realtà, penso che anche l'intervento di grillo che va incontro alla Lega sia un ottimo segnale. Che si sbilancino così e così presto è segno che non hanno molte alternative.

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    2. Forza Bagnai.

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  7. Anonimo14:45

    Cara Barbara se devo essere onesto mi ero illuso che Casa Pound potesse fare un grande risultato, e ce ne sarebbe stato tanto bisogno. Purtroppo mi sbagliavo.
    Nel frattempo il centro storico rinascimentale di Firenze è stato devastato da un branco di negri. Neanche ai tempi dell'assedio dei Lanzichenecchi Firenze ha subito una tale barbarie. Credo che questo sia il futuro che ci aspetta. Mi dispiace, ma non riesco ad essere ottimista come sei te.
    Giovanni

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  8. Mah... a guardare la mappa della distribuzione del voto e senza elucubrazioni il paese appare diviso. Certo, per ora la linea confine è ancora un po'obliqua ma messa così... a quando le prime scaramucce? Le intenzioni di solito precedono le azioni e qui mi pare che ormai siamo oltre l'inconscio. L'emersione del quale sicuramente ha favorito l'ineffabile ripescaggio.

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    1. Meno involuto... l'emersione alla coscienza della saturazione è stata sicuramente favorita dal meccanismo del ripescaggio. Che qualcuno giochi al "tanto peggio tanto meglio"?

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    2. Quanto al Non Ripescato, bisogna ricordare che i rettili sopravvivono ibernandosi.

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  9. Anonimo21:18

    la situazione evolve rapidamente ma si fa spazio la soluzione presidenziale : verificare la non esistenza di maggioranze politiche in parlamento e poi , sotto un bel bombardamento mediatico/finanziario mandare in parlamento un governo " di scopo" (un ri -monti con faccie diverse) a prendersi la fiducia da PD+FI + un bel numero di altri parlamentari terrorizzati dall' essere mandati a casa a 2 mesi dall' elezione.
    Seguono provvedimenti terroristici/ affari sporchi approvati nello stesso modo fino a che il gioco salta e si torna alle urne nella speranza che il voto grullino rifluisca per riconsegnare una maggioranza a PD + FI tornata sopra la lega.
    Amen
    ws

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  10. @ MRS LAMEDUCK

    Madame Lameduck, mi spiace doverla destare dal sogno ma l'idea che bastassero due cavalli di razza per vincere la gara (salvare l'Italia) era molto campata in aria. E difatti, al posto di avere due purosangue, ci ritroviamo con un misero asinello:

    "l’unico modo per non prendere in giro gli italiani è applicare un premio di maggioranza all’attuale legge"

    L'autore di questa geniale affermazione è Matteo Salvini. Forse Lei, come tanti altri, sperava che le priorità fossero ben altre (l'euro con annessi e connessi) ed invece, et voilà, ecco la priorità. E che splendida priorità!

    "La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza" (il testo completo è facilmente rintracciabile on line).

    Adesso che due economisti gli hanno insegnato le tabelline, sarebbe forse il caso di far candidare nella Lega Nord, due logopedisti: se alla sua età Salvini non sa leggere non credo che basti una maestra elementare. Il testo della sentenza della Corte Costituzionale è del 2014, la frase di Salvini del 2018. Quattro anni e non l'ha ancora capita?

    E fosse solo quello: casomai ce lo siamo dimenticati, il "premio di maggioranza" gli italiani lo hanno già duramente sperimentato sulla loro pelle:
    - fu introdotto con la Legge Acerbo del novembre 1923 e voluto espressamente da Benito Mussolini. Voleva stravincere le elezioni e ci riuscì con la Lista Nazionale. Risultato: 20 anni di dittatura.
    - fu reintrodotto nel 2005 sotto il nome di Porcellum, votato dal centro-destra e senza nessuna opposizione da parte del centro-sinistra, ovviamente. Risultato: tutte le leggi che hanno affossato l'Italia dal 2005 in poi, hanno la loro matrice in questa legge elettorale. Camera e Senato, quando votavano i vari Fiscal Compact e tutte le leggi odiose che ci ha imposto l'Unione Europea, erano composte da eletti con il Porcellum.
    - Nel 2014 finalmente la Corte Costituzionale demolisce il Porcellum ed il suo gemello abortito, l'Italicum.

    E adesso, nel 2018, ci risiamo. La Lega Nord rivuole il premio di maggioranza. Non vuole la sovranità degli italiani, vuole la sovranità dei partiti sugli italiani, cosa ben diversa e già pagata a caro prezzo.
    E i due purosangue non lo sapevano? Debbo dedurre che si sono messi d'accordo su tutto tranne che sulla cosa più importante, il sacrosanto diritto degli italiani di scegliere i loro rappresentanti, ripristinando il proporzionale?
    Se non avessi votato per la Lega Nord ci sarebbe da ridere: rivogliono un legge elettorale di puro stampo fascista ed in questo caso è la Storia che permette di utilizzare il termine "fascista", non certo la mia opinione.

    E adesso come la mettiamo?

    Chinacat

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