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martedì 6 novembre 2018

L'antivirus come metafora del "loro"

Michela Murgia, la nuova autoproclamatasi gramscia della sinistra, in una delle innumerevoli ultime interviste che sta rilasciando, ha detto che la parola che le fa più paura è "nostro". Indovinate perché. Perché forse pronunciandola in modo solenne, tutti in cerchio, con la musica al contrario e durante la notte di Valpurga, essa sarebbe in grado di aprire un portale che conDuce a Ilfascismo. 
Strano perché nostro è concetto assai collettivista e dovrebbe piacere a chi è voglioso di scambiare le mutande con chiunque non gli ricordi il suo prossimo di sangue ed è bramoso di superare il losco individualismo, fratello separato alla nascita della libertà; come piace a chi, come Leuropa padrona, sottende materialisticamente nei suoi intenti che "ciò che è vostro dovrebbe essere prima di tutto nostro". 
Forse, a compungere la scrittora e psicometrista per caso è il conflitto interiore tra librerie con l'individualismo femminista de "la topina è mia e me la gestisco io" che può mandare in crash il sistema? No, è solo il problema del nostro che non è loro. La fottuta appartenenza. Nel mondo quantico di Kelledda, esistono due nostri: il nostro fascista e il nostro nostro. Prevedo presto un collasso dell'intera Galassia a causa di questo paradosso spazio-concettuale.

De  Ilfascismo come psicoma che oramai affligge questi poveri disperati; sul loro corral interiore che delimita lo psicoma dal resto della psiche nel tentativo di conservarne l'integrità dalle frecce della tradizione e la fobia dei confini esterni che è metafora dell'angoscia della dissoluzione del sé, contrappasso del "faccio ciò che mi pare", vi puntualizzerò prossimamente. 
Ad ogni modo, se siamo costretti a parlare di una cosa discutibile come la pericolosità delle parole, piuttosto che delle azioni di chi pragmaticamente si attiene ai fatti, io, dovessi dirlo, tra le parole temo mesotelioma pleurico ma ancor di più filantropo.
No, non mi riferisco a quel filantropo, al nostro Jabba, ma ad un altro, meno frontman e sfacciatamente esposto ma proprio per questo più pericoloso. Perché il pericolo viene dagli individui che concepiscono progetti e programmi e si mettono in testa di applicarli al mondo costi quel che costi, non importa quanti moriranno, più che dalle parole che ne sono solo lo spot pubblicitario affidato a semplici comprimari e famigli.

Faccio un breve inciso. In ufficio ho un computer che è stato dichiarato ufficialmente obsoleto dal signor William Henry Gates III. Il suo cervello, quello del terminale in stato terminale, denominato Windows Vista, non è più aggiornabile con i richiami dei service-pack, quindi non è più possibile difenderlo dalle aggressioni esterne e nemmeno migliorarlo nelle prestazioni richieste da un utilizzo sempre più massivo della rete. L'antivirus, dal canto suo, avvisa continuamente che sarebbero necessari nuovi "vaccini" contro sempre nuove minacce ma il problema è che, ad ogni riavvio, la povera macchina di silicio gratta, gratta, esita sempre più a lungo per trovare le sue appendici ("sono la tua vecchia stampante, non mi riconosci più?") e ogni mattina impiega più tempo ad avviarsi, ricomporsi, connettere ed accingersi alla nuova pesante giornata di lavoro su testi, calcoli ed immagini. 
Da quando ne è stata decretata l'obsolescenza, con tanto di "ci dispiace ma Vista non è più supportato" da parte del socio portinaio pettegolo e compagno di merende Google, il mio computer non è più un hardware ma sembra assomigliare più ad un wetware, ad un cervello umano afflitto da una senescenza indotta o, più propriamente, da una malattia degenerativa progressiva. 
Tutti mi dicono che è colpa della famigerata obsolescenza programmata, il male oscuro sapientemente inoculato che ha reso di fatto le macchine mortali per obbligarti a consumarne sempre di nuove, rottamando forzatamente quelle vecchiotte ma ancora funzionanti. E, comunque, nel caso specifico dei computer sarebbe un problema solo dei sistemi Microsoft, ché quelli Linux o Apple se ne fregano di driver e upgrade ricattatori e vanno sempre, anche sui vecchi 486 o Mac del nonno. In effetti, ciò di cui si vantano maggiormente i loro possessori, è che le loro macchine non hanno bisogno di quella invenzione sospetta che è l'antivirus.

Orbene. Mi è capitato di recente di dover disattivare momentaneamente l'antivirus per reinstallarlo. In quei pochi minuti di libertà di manovra, la macchina pareva essersi di nuovo disumanizzata: era scattante, veloce, quasi un Linux. Al che mi sono chiesta: ma non sarà proprio l'antivirus a provocare il problema della lentezza? A proposito: è nato prima il virus informatico o l'antivirus? E perché solo i sistemi operativi Microsoft hanno creato questa necessità di dotarsi di un altro software invasivo, che interrompe il tuo lavoro perchè deve scaricare aggiornamenti, che piano piano prende sempre più possesso del computer, ne controlla le porte di accesso verso l'esterno e ogni modifica, irrompe durante le tue navigazioni avvertendoti che ti stai avventurando in territori sconosciuti e perigliosi (magari sgraditi al Regime) e  ti insinua quella sottile paura di essere spiato che è in realtà esso a praticare, possiamo scommetterlo. L'antivirus proclama solennemente di difenderti da quelle infernali righe di programma chiamate backdoor e trojan horse, questi morbilli informatici che potrebbero far morire il tuo computer ma in realtà non c'è peggior porta di servizio dal quale far entrare i cavalli di Troia di esso.

Veniamo quindi alla metafora. Il signor William Henry Gates III, per tutti Bill, pare avesse l'abitudine di memorizzare le targhe delle auto dei suoi dipendenti per poter, con uno sguardo sul parcheggio, sapere chi fosse già al lavoro e chi in ritardo o assente. Questa mania un po' da idiot savant viene definita il suo "lato oscuro".
Così come il fatto che da giovane sia stato arrestato per guida senza patente. Se fosse tutto qui, io stessa potrei vantarmi, in confronto, di essere una specie di Darth Vader.
Il padrone maniaco, in questo caso un ex nerd ora miliardario con la sua dose di ubbìe alla Howard Hughes, è sempre esistito e la sua è la patologia denominata delirio di onnipotenza che affligge inevitabilmente chi mette assieme, con più o meno merito, un 40 miliarducci di dollari di patrimonio.  Si potrebbe notare a questo punto che nessuno ha mai attribuito a Dio il possesso di ricchezza materiale, nessuno l'ha mai immaginato come un grasso capitalista maialone alla Grosz, e ciò perché la ricchezza spropositata viene percepita come qualcosa che rende superiori all'Ente Supremo e spinge a mettersi in competizione con lui e non può che essere appannaggio di esseri assai terreni o persino sotterranei.

Se la sfida alla divinità si esaurisce nell'accumulo compulsivo ed autistico della moneta, è un conto. Quando però l'uomo con i miliardi incontra il sé stesso filantropo, orientato al "vostro bene", o meglio al nostro non al loro, l'umanità è potenzialmente un'umanità morta.
In un capitolo del libro "Immunità di legge" de Il Pedante e Pier Paolo Dal Monte viene raccontata l'incredibile commistione tra interesse collettivo e interesse privato e ossessione personale che è il rapporto tra Bill Gates e il governo mondiale della sanità.
Non tutti sanno infatti che l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, braccio sanitario dell'ONU, è finanziata, per la fetta più grossa generata da un unico soggetto privato, si parla di 350 milioni di dollari, proprio dal signor Bill Gates, attraverso la Gavi Alliance (Global Alliance for Vaccines and Immunization) e la Fondazione filantropica che gestisce assieme a sua moglie Melinda.
La Gavi è stata creata da Gates proprio per applicare su scala mondiale una strategia vaccinale a tappeto che nasce, dicono, da una personale ossessione di Bill per i vaccini. Chissà se generata dallo stesso psicoma che l'ha costretto ad inventare un sistema operativo vulnerabile ai "virus" e quindi dipendente da un somministratore continuo e cumulativo di "vaccini" che alla fine rende la macchina simile ad un povero essere umano malato.  Una lotta tra virus e antivirus che sembra una lotta tra il bene e il male, l'Uomo e Dio. Forse solo una coincidenza da deformazione professionale, quella tra virus informatici e biologici dei coniugi Macbeth, o forse no. Come lo è, per aggiungere un'ulteriore metafora, l'"influenza" che il privato detiene sul governo mondiale della sanità.
Se il vaccino, attraverso l'obbligo,  diventa uno strumento del Potere, il suo tallone di ferro, è giusto chiedersi se il filantropo lo sia veramente, un amante sincero dell'umanità, oppure noi siamo solo il cibo umano, il soylent green per la sua ossessione.

Come scrive Il Pedante nel libro citato:

"I coniugi Gates sono naturalmente liberi di concepire la popolazione mondiale come una rete di calcolatori su cui installare gli antivirus più aggiornati. Il problema sollevato da alcuni analisti è che, una volta insediatisi a suon di miliardi nelle cabine di controllo delle autorità sanitarie internazionali e dei centri di produzionescientifica, la loro visione, le loro priorità e le loro soluzioni sono diventate la visione, le priorità e le soluzioni di tutti." (pag. 89)

La pericolosità del filantropo consiste quindi nel suo poter imporre, attraverso la fenomenale leva del denaro, il loro sul nostro. Il nostro, a questo punto, checché ne dicano le medium evocatrici di fascismi morti, può essere solo l'espressione della democrazia e della libertà di scelta. La vera immunità, non di gregge ma di comunità di esseri liberi e consapevoli. Liberi dagli antivirus generati dalle streghe di Seattle.



"È un pugnale ch'io vedo innanzi a me

col manico rivolto alla mia mano?...

Qua, ch'io t'afferri!...No, non t'ho afferrato...

Eppure tu sei qui, mi stai davanti...

O non sei percettibile alla presa

come alla vista, immagine fatale?

O sei solo un pugnale immaginario,

un'allucinazione della mente,

d'un cervello sconvolto dalla febbre?

Ma io ti vedo, ed in forma palpabile,

quanto questo ch'ho in pugno, sguainato.

E tu mi guidi lungo quella strada

che avevo già imboccato da me stesso,

pronto ad usare un analogo arnese...

O gli occhi miei si son fatti zimbello

di tutti gli altri sensi,

o la lor percezione è così intensa

che a questo punto li soverchia tutti:

perch'io t'ho qui, dinnanzi alla mia vista,

e sulla lama e sull'impugnatura

vedo del sangue che prima non c'era....

Ma no, che una tal cosa non esiste!

È solo la mia impresa sanguinaria

che prende una tal forma agli occhi miei.

A quest'ora, su una metà del mondo

la natura par quasi che sia morta,

ed empi sogni vanno ad ingannare

il sonno chiuso dietro le cortine(30).

Le streghe celebran le loro ridde

ad Ecate la pallida;(31) svegliato

dall'allarme della sua sentinella

l'ululato del lupo - l'assassinio

s'avvia furtivamente alla sua impresa,

come un fantasma, a passo lungo e lieve,

come il lascivo andare di Tarquinio.(32)

Tu, però, solida e sicura terra,

non seguire i miei con l'ascolto,

che le tue stesse pietre

non denuncino il luogo ov'io m'aggiro

e tolgano al silenzio di quest'ora

l'orrore che sì bene gli si addice.

Ma io minaccio, e lui continua a vivere.

Le parole, sul fuoco dell'azione

soffiano un'aria troppo raggelante."


W. Shakespeare, "Macbeth", atto II.

19 commenti:

  1. Madame Lameduck, io Le voglio bene ma questo giro non posso stare zitto.

    "Michela Murgia, la nuova autoproclamatasi gramscia della sinistra"

    Il problema non è la Murgia ma è dove la mette Lei. Mi faccia capire: qualsiasi persona scriva un libro pieno di sciocchezze va "a sinistra"? E perché mai?
    La signora Murgia NON E' "di sinistra" e non sta "a sinistra". PUNTO.
    La signora Murgia ha scritto un libro nel quale esprime le SUE idee e le SUE opinioni. PUNTO.
    Se non Le piace (come non piace a me) va bene ma per favore non la metta a sinistra perché non è il posto della Murgia.
    L'IGNORANZA (ed è palese che la signora Murgia è ignorante, nel senso che IGNORA il "Fascismo") non è di destra o di sinistra o di centro.

    Perché non la mette "a destra"? E occhio: il Fascismo NON E' di destra e ci sono centinaia di volumi che lo dimostrano. Quindi la signora Murgia può tranquillamente piazzarla a destra. O al centro. Può anche smontarla con la brugola e metterla in salotto, per quel che mi riguarda.
    Ma "a sinistra", per la malora, no.

    Quello che mi sfugge è appunto questo: perché qualsiasi babbeo dica o scriva una corbelleria lo piazza "a sinistra"? Perché il PD Le fa schifo? Bene, anche a me fa schifo. Ma solo un babbeo OGGI riterebbe il PD un partito di sinistra. Perché quelli del PD sostengono di essere "di sinistra"? Ecchisenefrega.
    If it walks like a duck and looks like a duck, it's probably a duck.

    Un ultima cosa. Ho letto l'intervista con la signora Murgia e siccome sono masochista mi sono anche ascoltato un'oretta della signora Murgia che presenta il libro in questione. La sintesi è racchiusa in questa frase:

    "fascista è chi fa il fascista"

    Un bimbo di 6 anni non avrebbe potuto dirlo meglio.
    A 16 anni già userebbe un linguaggio diverso.
    A 40 anni e dopo aver letto qualche decina di libri sull'argomento articolerebbe il discorso in maniera molto diversa.
    Evidentemente siamo fermi a concetti da bimbo di 6 anni.
    Peggio ancora: la conoscenza del fenomeno storico del fascismo è quella di un bimbo di 6 anni.
    Questa simpatica sarda tratta un argomento che non conosce per descrivere un fenomeno che non capisce. Nulla di nuovo sotto il sole, nemmeno Salgari era mai stato a Mompracem eppure ha scritto Sandokan.
    Ma per quale motivo piazzarla "a sinistra", dico io?

    Chincacat

    PS

    Luciano Barra Caracciolo, che immagino conosca, ha appena pubblicato un post spettacolare sul "Fascismo" (MUSSOLINI THE ORIGINAL: TRA LIBERALISMO E SOVRANITA' SENZA POPOLO)
    Questo si chiama conoscere la materia, altro che le opinioni ad myrtus della signora Murgia.

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    1. Il fatto che tu abbia sbroccato in tal guisa conferma solo la mia ipotesi. Il disvelare la sinistra in tutta la sua oscenità (non ci credete nemmeno se vi urla in faccia, non la vedete, negate la sua esistenza) provoca la follia in chi ancora vi si riconosce. Tranquilli, è come la febbre terzana. Ci siamo passati in tanti. Poi passa.

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    2. Quante volte avrò visto questa scena in questi lunghi anni su twitter... "questa non è la vera sinistra!" "quella non è la vera sinistra!" "quell'altra non è la vera sinistra!" e così via, fino a esaurire tutte le combinazioni e permutazioni, a dimostrazione che questa fantomatica vera sinistra non esiste, non è mai esistita e non esisterà mai se non nei sogni bagnati dei fedeli di quello che è ormai un culto religioso.

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    3. Il problema è che la negazione serve a salvarli, a conservarli di modo che continuino a far danno. Devo ancora capire se sia una cosa voluta o inconscia.

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    4. @ zed

      " "questa non è la vera sinistra!" "quella non è la vera sinistra!" "quell'altra non è la vera sinistra!"

      Ho forse scritto le sopracitate frasi? NO
      Ho forse espresso la mia opinione su cosa sia "la sinistra"? NO

      Allora prima di usare le mani per scrivere COLLEGATELE AL CERVELLO.

      Chinacat

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    5. @ LAMEDUCK

      On the contrary, Mrs. Lameduck, non sono io ad aver "sbroccato" ma Lei. Nel suo odio viscerale per "la sinistra" (ammesso che parliamo della stessa cosa e ne dubito) ha preso le scempiaggini della Murgia e le ha piazzate "a sinistra". Qualsiasi stolto dica o scriva una scemenza, Lei lo piazza a sinistra quindi mi scusi ma è Lei che non vede "la destra".

      Lei ha sicuramente un libro in casa, Il Tramonto dell'Euro. Figura 38, la quota salari. Sotto la figura c'è scritto:

      "Poi, dall’anno successivo, le lotte che portarono il Partito Comunista
      Italiano al proprio massimo storico in termini elettorali (34 per cento nel 1976) spingono la quota salari fino a un picco del 51 per cento."

      Ops!! E questa sarebbe "L'OSCENITA' DELLA SINISTRA"? Lo vada a raccontare a quei MILIONI di operai che hanno potuto comperarsi una casa o dare una migliore istruzione ai propri figli.
      Mind the gap: io non sono un "comunista" e quindi non penso che il "merito" sia solo del PCI. Così come non penso che il merito possa andare al partito che governava, la DC.
      Essendo PRIMA cittadiano italiano (cosa che quasi nessuno sembra capire) e DOPO elettore, sono capace di darmi una spiegazione un pò meno ideologica.
      Qualcuno faceva gli interessi del capitale, come è giusto che sia, qualcuno faceva gli interessi del lavoro, come è giusto che sia.
      E a garantire questo equilibrio c'è la Costituzione.

      Ergo: che esistano forzee politiche che rappresentino il capitale conviene a me ed a Lei, così come ci conviene che esistano forze politiche che rappresentino il lavoro. Sic et sempliciter.
      E dato che, non certo per mia convinzione personale, questi due opposti furono definiti Destra e Sinistra, come cittadino italiano mi conviene che questo equilibrio sia mantenuto.

      Poi, se vuole che gli italiani si trasferiscano in massa nelle Skid Rows, è liberissima di pensarlo.
      Se invece pensa che ogni cittadino italiano abbia diritto ad avere una vita dignitosa, allora forse Le conviene che esista una "sinistra".

      Il fatto che non esista in Italia una forza politica "di sinistra" dovrebbe preoccuparla tanto quanto il fatto che non esista una forza politica "di destra". Se la bilancia non funziona sono guai per tutti e si torna ad una "lotta di classe" che però sarà nuovamente combattuta per le strade.

      Quindi, se ci riesce, eviti di piazzare "a sinistra" le strampalate opinioni della Sig.ra Murgia sul "Fascismo" (dato che non distinguerebbe un fascio littorio da un camper).

      Cordialmente,

      Chinacat

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    6. @ ZED

      "che questa fantomatica vera sinistra non esiste, non è mai esistita"

      Esistono oggetti che si chiamano LIBRI. Si sfogliano e si leggono e ci sono scritte tante cose interessanti. Per esempio sulla storia della TUA Nazione. Una delle tante storie contenute è questa:

      Molinella è in provincia di Bologna. La coltivazione principale ai primi del '900 è il riso. Lo sai come si raccolglieva il riso? Ovvio che no. Si stava 12 ore nell'acqua fino alle ginocchia con la schiena piegata. Si cominciava da bambine (era un lavoro affidato alle donne, dette mondine) e quando arrivavano a 18/20 anni erano fisicamente distrutte.
      Le prime volte che organizzano degli scioperi, vengono caricate a spade sguainate ed ammazzate. Il latifondista chiamava l'esercito, l'esercito arrivava e piallava chi c'era. QUESTA era la tua Nazione.

      Ora. Quelli che sono arrivati dopo e che si sono messi dalla parte delle mondine si chiamano "socialisti". Ci sono voluti anni e molto sangue per arrivare ad avere quei diritti che tu ed i tuoi eventuali figli avete oggi.
      E che non sono affatto scontati, visto che li stanno togliendo.

      La morale? Non serve essere "socialisti" per arrivare a capire che non si mette una bambina di 8 anni in una risaia e la si trasforma in un cadavere ambulante a colpi di malattie e denutrizione.

      Il fatto che tu non sappia la storia dellla TUA nazione non ti consente di denigrarla o svalutarla o fare finta che non esista. Da cittadino italiano dovresti essere orgoglioso che qualcuno abbia preso le parti di quelle bambine, quale che sia il nome che si sono dati.

      Chinacat

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    7. Ricordo le campagne sociali del PCI, come quella per lo Statuto dei lavoratori...ah, no, un attimo, andò in modo diverso.
      Ma pensa te, chi l'avrebbe mai detto, sembra che l'unica cosa buona che la Repubblica abbia mai fatto sia merito di Donat Catten.

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    8. Anonimo02:03

      @ chinacat che scrisse:
      Quelli che sono arrivati dopo e che si sono messi dalla parte delle mondine si chiamano "socialisti"

      Vero , ma la vita è molto complessa e in politica " gli ideali" sono sempre coperture di interessi pratici.
      Bisogna infatti ricordarsi che "sinistra" significava a l' inizio solo il settore "radicale" del parlamento borghese ( cioè comunque un parlamento di RICCHI) .
      Quando i primi"socialisti" ( che erano borghesi e non "mondine ) sono entrati in parlamento come tali si sono seduti OVVIAMENTE " a sinistra" e così è nata la fregatura di mescolare la lotta per i "diritti del lavoro" ( che interessavano alle mondine ) con quella dei " diritti individuali".( che interessavano ai ricchi)
      Da qui infatti derivano le odierne disgrazie dei " lavoratori" a cui l' odierna "sinistra" toglie "diritti di lavoro" pretendendo di riempiergli la vita con " diritti individuali" che mai potranno permettersi.
      Vedi come "l' etichetta" ti frega ? La "sinistra" di oggi , paladina SOLO dei "diritti individuali" è il primo nemico del "socialismo" di ieri.
      ws

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    9. @ WS

      Non entro nel merito della nascita dei termini "sinistra" e "destra" perché non credo interessi a nessuno e soprattutto si va troppo indietro nel tempo.

      La mia era una puntualizzazione sulla presunta inesistenza di una "sinistra" da parte del solito pallonaro italico, la cui memoria storica arriva a sabato scorso. Tutti i diritti di cui hanno goduto i lavoratori italiani dal 1946 in poi (prima c'era il fascimo, il cui unico diritto che ti garantiva era la miseria) provengono, che ti piaccia o meno, dalle lotte sindacali appoggiate dal PCI. Punto.
      E non ci riusciti perché la "loro" ideologia funzionava bene; ci sono riusciti perché se una democrazia rappresentativa funziona bene (come funzionava all'epoca nonostante tutte i limiti) allora c'è qualcuno che rappresenta gli interessi dei lavoratori.
      Oggi la democrazia rappresentativa non funziona più e quindi non c'è nessuno che li rappresenti ergo chiunque può gli togliere quei diritti. Che lo faccia la sedicente "sinistra" italiana è chiaro da anni, tranne ai loro elettori.

      Last but least: a me la storiella del "tradimento della sinistra" fa venire la nausea per un motivo molto semplice. Prima ancora di tradire la loro base elettorale, hanno tradito LA COSTITUZIONE. E l'hanno tradita loro così come l'ha tradita la sedicente "destra" quindi il tradimento che ci dovrebbe interessare è QUESTO. Se il partito X tradisce i suoi elettori, sono problemi dei suoi elettori. Ma se il partito X tradisce i suoi cittadini la faccenda cambia di molto ed è molto più grave.

      Chinacat

      PS
      Una precisazione sulle mondine perché ho idea che il contesto (l'Italia dei primi del Novecento) non ti è ben chiaro. E' OVVIO che furono alcuni "borghesi" ad interessarsi alle mondine e la spiegazione è semplice: non sapevano leggere e non sapevano scrivere quindi il primo passo era quello di fornirgli un'istruzione di base. E lo poteva fare solo un "borghese"; il quale, non appena si veniva a sapere cosa stava facendo, veniva arrestato. Borghese o meno, alle mondine nessuno deve insegnare niente, questa era la filosofia di fondo. E questo al Nord. Ti risparmio il Sud dove era pure peggio e basterebbe leggere Gaetano Salvemini per scoprire qual'era la qualità della vita nel Mezzogiorno. Le conseguenza?

      "Secoli di privazioni facevano sì che i contadini del luogo (Calabria) fossero di 10 cm più bassi rispetto nalla media regionale, a suo volta ben al di sotto di quella nazionale".
      (Prof. Richard J. Bosworth, L'Italia di Mussolini, pag. 175)


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    10. @ Matteo

      ".ah, no, un attimo, andò in modo diverso."

      Quello che puoi ricordare tu è di solito l'esatto opposto di come è andata, ovviamente. Vediamo se ti ricordi chi ha detto queste IDIOZIE e non contento le ha pure messe in pratica:

      "Causa della minor natalità è l'urbanesimo. ossia L'ECCESSIVA INDUSTRIALIZZAZIONE. Eccoci al punto. Noi dobbiamo volere un'economia nazionale anzi tutto AGRICOLA, poi MARINARA infine INDUSTRIALE. Tale è la direttiva."

      Chinacat

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    11. Caro mio, non sono io che sono sbroccato come una checca mestruata, ne sono io che basa la sua intera pseudo cultura (ma qualcuno che non ha mai letto i veda dovrebbe semplicemente esimersi dal respirare) sul citazionismo da wikipedia senza aver mai preso in mano una di quelle cose con le pagine fatte di carta.
      Hai semplicemente fatto una figura di merda, accettalo e fattene una ragione. Ti andrà meglio con il LBC con la cravatta più imbarazzante del pianeta, membro del governo che metterà l'ennesima ondata di privatizzazioni a garanzia delle sue demenziali politiche macroeconomiche.
      Succede, elabora il lutto e nel frattempo trovato una ragazza.

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    12. @ MATTEO

      Che succede, mini-fascista, non ti piacciono le parole del tue Duce? Strano che tu non le conosca, visto che ti vanti di saper leggere "le pagine fatte di carta". Ma ci sta. E la spiegazione la fornisce ancora una volta il tuo Padrone:

      "Sto studiando da trent'anni perché una prte degli italiani sia così VILE. Discendono dagli SCHIAVI. Quanti schiavi avranno preso delle donne. In fondo sono passate soltanto cinquanta generazioni, mica tante poi. Ed ecco che questo sangue schiavo si ridesta. Se avessero un segno in testa li distruggerei tutti, li sterminerei. Sono la zavorra e la vergogna di questa Nazione."

      Da dove proviene questa splendida citazione di Benito da Predappio? Da qui:

      "Mussolini segreto. Diari 1932-1938" di CLARETTA PETACCI, pag. 424.

      Rassegnati, sei uno schiavo e figlio di schiavi. Se lo dice il tuo Padrone sarà vero, no?

      Chinacat

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    13. Caro mio, come ti ho già detto, non ho nessuna passione per il citazionismo wikipediano.
      Del resto, viceversa, se avessi studiato psicologia penso che sarei affascinato dalla monomania antifascista, che mentre lo prende in culo da una 20ina di negroidi subumani, pensa che il membro appartenga a Mussolini.
      Non è un caso che il LBC spinga sempre di più sull'antifascismo per intortare quei fessi dei suoi lettori: meglio parlare del passato per nascondere il presente.
      PS: per quelli che sanno leggere qualcosa che non sia wikipedia, consiglio un piccolo libro di un noto reazionario di estrema destra, che spiega esattamente cosa è il marxismo-leninismo.
      https://books.google.it/books/about/L_origine_della_famiglia_della_propriet.html?id=7-u2DAEACAAJ&source=kp_cover&redir_esc=y

      Così magari la smettiamo di cianciare di "tradimento" della sinistra e puttanate simili.

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    14. @ MATTEO

      "non ho nessuna passione per il citazionismo wikipediano"

      Nemmeno io ed è per quello che cito sempre libro, autore e pagina. Se non fossi decerebrato lo avresti capito. Ma anche no.
      And let's have fun:

      "per quelli che sanno leggere qualcosa che non sia wikipedia, consiglio un piccolo libro"

      Uno solo? Avrà molte figure se lo ha letto uno come te. Prova questo:

      b-ok.org/

      Qui non c'è UN libro, ce ne sono oltre 3 MILIONI e scaricabili gratis.

      Per non parlare di questo:

      https://archive.org/

      Il più grande archivio on line da cui si può accedere ad alcune delle librerie più grandi del mondo. E gratis.

      E per concludere, una bella citazione.

      "Non è il fascismo che ha guastato gli italiani, ma sono gli italiani che hanno guastato il fascismo"

      Questa bella frase è contenuta in una delle 318 lettere scritte da Mussolini alla Petacci durante la Repubblica di Salò e riportate nel libro "A Clara" del 2012 e curato, tra gli altri, da Emilio Gentile.

      Ex libris

      Chinacat

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    15. Sisi, lo dice anche Bazaar indi...

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  2. Anonimo12:41

    Collabora con l'espresso , non il caffe.
    Le dovrrebbe dire qualcosa O NO?.
    Saluti
    g

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  3. Che vero dolore sentire ancora questi discorsi, il fuoco rosso e il fuoco nero che si alimentano uno dell'altro e tolgono l'ossigeno a tutti.

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  4. Comunicazione di servizio.

    @ Chinacat

    Sinceramente non capisco perché, avendo a disposizione altri blog a te assai più affini, tu ti ostini a venire ad accendere i tuoi focherelli qui. Soprattutto quando finisci più che altro per burioneggiare con i "studiate", "aprite i libri", ecc. Se non sei Rick Puglisi devi esserne stato morso, perché mostri i segni della medesima malattia.

    In quanto a Matteo, non capisco perché continui a risponderti.

    Per cortesia, alziamo il livello, non dello scontro ma del discorso.

    RispondiElimina

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