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domenica 10 febbraio 2019

Purghe e rivoluzioni culturali


Post ad uso comunicazione di servizio. La purga è quasi completata e questo blog da oggi non sarà più lo stesso. I pezzi che scrissi in passato e che oggi non riconosco più come coerenti con il mio pensiero attuale, risultato di una maturazione che devo in gran parte all'età (sia benedetta) e alle cose terribili che a volte devono accadere perché si aprano finalmente gli occhi sul mondo, sono stati epurati. Bye bye, baby. Un click e via, i bit svaporano, il binario è morto. Il blog sforbiciato e dimezzato è realtà.
Che sollievo! Cancellare i propri scritti se ti accorgi che molti di essi in fondo non valgono un cavolo e non reggono il passare del tempo è terapeutico, lo consiglio a chiunque si diletti di scrittura. Alla fine ti rendi conto che, su cento scritti, quelli veramente validi che ti restano in mano sono meno di una decina. Magari serviranno per quel famoso libro, se mai ti offriranno l'opportunità di pubblicarlo.

Una volta non avrei mai avuto il coraggio di premere il grilletto della 44 magnum su una povera papera, avrei considerato ogni parola digitata sulla tastiera come prezioso nettare sgorgato dalle mie cervella e non avrei mai accettato di perderla, nemmeno per sbaglio, ne avrei fatto una tragedia. Oggi non me ne frega più niente. 

C'è un bellissimo racconto breve di Stephen King su un tizio che si accorge che premendo ctrl-alt-canc può uccidere qualcuno a distanza. 
Io allo stesso modo ho terminato quella me stessa che avrei tanto preso volentieri a ceffoni, leggendola in questi giorni, ripassando i suoi scritti per la fatal selezione, non senza a tratti vergogna ed autocommiserazione, considerandola una povera cretina, una demente che si era fatta infinocchiare come un'oca (altro che anatra) fino alle soglie del cinquantennio. 
Quella me stessa che oggi non esiste più e quindi è giusto che vada a riposo; ho lasciato solo alcuni post del 2011 come monito per le future generazioni e a testimonianza del fatto che da certe malattie ideologiche si può guarire (e che serva d'esempio agli altri) e di essa rimane a malincuore quel soprannome di "anatra zoppa" che mi porto dietro solo perché tanti mi conoscono e riconoscono per Lameduck. Da oggi però voglio essere soprattutto Barbara Tampieri e proseguire su questa nuova strada. 

La rivoluzione nel blog nasce anche da una precisa esigenza di correttezza. Constatato che un numero incredibile di persone mi segue sui social e addirittura mi ritiene responsabile della propria raggiunta consapevolezza su determinati argomenti, cosa che tuttora stento a considerare possibile ma che mi è stata ripetuta innumerevoli volte all'ultimo Goofy, ritengo mio dovere puntare solo sulla qualità, compreso l'uso del bel tacer che non fu mai scritto. Se non ho scritto molto ultimamente infatti è perché ho ritenuto di dovermi esprimere soprattutto attraverso il silenzio. Silenzio assenso e silenzio di carità di patria. Silenzio assenzio per dimenticare, silenzio di tomba per non infierire. 

C'è anche un'altra novità in pentola. Degli amici mi hanno coinvolto in questa nuova avventura mediatica in video. Grazie a Radio Meglio Di Niente avrò un mio spazio in diretta web su YouTube il martedì sera alle 21.00. "L'orizzonte degli eventi" avrà quindi una nuova dimensione parallela dove incontrerò personaggi che mi ispirano ed amici talentuosi, per parlare assieme di argomenti che ci sembreranno interessanti. Se vi va, seguitemi. Si comincia martedì 12 con ospite Roberto Buffagni.


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