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mercoledì 28 aprile 2010

Dieci piccoli piddini

Per me il PD potrebbe anche darsi fuoco. Ad ogni modo, se proprio vogliono dieci progetti, dieci punti per costruire un'alternativa al nano, ecco i miei. Glieli regalo, al sor Bersani.

Via
la
Dirigenza
che
da
anni
inciucia
con
il
nano.

lunedì 26 aprile 2010

Nano Curie

Scegliendo proprio il giorno dell'anniversario del più grave disastro nucleare civile della storia, quello di Chernobyl del 26 Aprile 1986, il nostro Nano Curie ha annunciato l'inizio di una nuova era nucleare in Italia, grazie anche all'aiuto della Russia che combinò quel gran casino.
Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare, ha concluso Berlusconi, "bisogna che cambi l'opinione pubblica italiana, dobbiamo fare una vasta opera di convincimento, guardando alla situazione francese".
Saranno presto distribuiti leccalecca al plutonio ai bambini delle scuole per dimostrarne l'innocuità. In ogni caso le mamme si tranquillizzino. Dovesse manifestarsi qualche spiacevole effetto collaterale, non ha detto Nano Curie che il cancro sarà sconfitto in tre anni?

sabato 10 aprile 2010

Riforme, riforme, riforme, riforme, riforme

Ci vogliono le riforme. Adesso parliamo di riforme. Passiamo alla questione delle riforme. L'Italia ha bisogno di riforme. Ora bisogna pensare alle riforme. Se non facciamo le riforme l'Italia non riparte. L'Italia è ferma, urgono le riforme. Siamo disposti a discutere in tema di riforme. L'opposizione non si tirerà indietro nel discutere di riforme. Il presidente auspica le riforme necessarie alla riforma dello Stato.

Parliamoci chiaro. A me e a 60 milioni e rotti nel didietro di italiani, non servono le riforme. Di riforme, cioè del Piano di Rinascita Nazionale di Licio Gelli, esecutore materiale Silvio Berlusconi, hanno bisogno loro, quelli che i loro figli, somari e non, famigli, servi e puttane hanno il posto fisso a vita e a trasmissione dinastica, mentre noi dobbiamo sottometterci alla flessibilità perchè ce lo impongono i loro economisti servi della gleba che ci ripetono che non possiamo ancora pensare al posto fisso. Perchè quello serve a loro, capito?

Le loro riforme sono cose che a loro farebbero benissimo, come il sangue di vergine ai vampiri, e a noi farebbero sicuramente malissimo al fegato, come un mese di dieta a base di SuperSize di McDonalds. Eppure ogni maledetto giorno parte il mantra ohm delle "riforme". Le riforme e ancora le riforme. Riforme qua e riforme là, riforme di sopra e riforme di sotto. Riforme a destra e riforme a sinistra.

Se ci arrivasse in busta paga un euro per ogni volta che quelle boccacce di castamen bastardi senza ritegno pronuncia la parola "riforme" avremmo risolto il problema dell'arrivare a fine mese per milioni di famiglie.
Ora il capo dei bastardi vuole un referendum per assecondare l'ormai inarrestabile sete di potere che lo divora ed arrivare ad incoronarsi imperatore dell'universo, rendendo l'Italia al contempo il paese più ridicolo del mondo. Speriamo che questa sete finisca di divorarselo presto, prima che lui divori questo paese di merda che lo adora. Augurandoci che la merda, in quel caso, gli vada per traverso.

mercoledì 7 aprile 2010

L'Aquila a pezzi

Una videoinchiesta di ActionAid sull'anniversario del terremoto dell'Aquila. Cosa è stato fatto, cosa non è stato fatto, i problemi tutt'ora irrisolti di migliaia di persone. Lasciando stare i miracoli, le fanfaronate e i record mondiali.
Buona visione.

Introduzione - Daniele Scaglione, Direttore Campaigning di ActionAid.
Primo Episodio - PROMESSE IN FRANTUMI. La ricaduta dell’evento G8 a L’Aquila ha avuto l’esito sperato?



Secondo Episodio - I DIMENTICATI. Dalle tende alle case in 6 mesi?
Terzo Episodio - NON E’ PROPRIO UNA VACANZA. Sono tornati tutti dalle ’vacanze nel mare Adriatico’?
Quarto Episodio - UNA DIFFICILE IMPRESA. E il rilancio dell’economia?



Quinto Episodio - UNA CASA O TANTE C.A.S.E.? Un vero record?
Sesto Episodio - MAP, COSA C’E’ DI MALE? Cosa pensano gli aquilani delle ‘new town’?
Settimo Episodio - TANTE CASE NON FANNO UNA CITTA’. Il passaggio diretto dalla tenda alla casa è stata davvero un’innovazione?
Ottavo Episodio - VITA DA STUDENTE PRECARIO . Si torna sui banchi?
Nono Episodio - LE SPERANZE. Gli aquilani non vogliono più cadere a pezzi.

martedì 6 aprile 2010

Autodafé

La conferenza stampa di Tiger Woods, andata in onda ieri sera integralmente su Sky è stata come un tuffo carpiato all'indietro con triplo avvitamento nel Medio Evo. Gli anni dell'Inquisizione, l'autodafé del peccatore, che bello! Gli mancavano solo, al posto del berrettino, un pel paio di orecchie d'asino e il rogo finale sulla pira.
Davvero, sembrava di essere tornati ai grandi processi in diretta televisiva, ai tempi di Oliver North che sputtanava la banda Reagan al completo sulle porcate della CIA dello scandalo Iran-Contras con la mano sul cuore.

Oh, stavolta cosa avrà mai fatto questo Tiger da essere esposto al pubblico ludibrio in un clima da "penitenziàgite", con lui che non fa che ripetere tutto mogio: "Ho fatto delle cose orribili"?
Oddìo, ha palpeggiato chierichetti nel segreto del confessionale? Ha truffato pensionati con i derivati? Ha sofisticato il latte destinato ai neonati con l'ammoniaca? Ha ridacchiato dopo una scossa sismica? Ha usato armi al fosforo bianco sulla popolazione civile? Si è inventato una pandemia per lucrare sul commercio dei vaccini antinfluenzali?
No, niente di tutto questo. Ha messo le corna alla moglie.

Non li capisco questi puritani. In questo porco mondo che c'ho sotto i piedi si può torturare, commettere genocidi, avvelenare i pozzi, attentare alla democrazia, essere mafiosi ma l'unico peccato che smuove loro veramente i pennini è sempre e solo quello privato: l'infedeltà coniugale.
Se hai la sfortuna di farti scoprire ti mandano in riabilitazione come un picchiatello qualsiasi. Magari non ti lobotomizzano, perchè dopotutto gli sponsor su di te hanno investito dei soldi e tu gli fai ancora comodo con la Lacoste e il berrettino a tirare palle su un prato. Però ti riprogrammano e come minimo ti fanno guardare le ultime 20 annate di Playmen con un elettrodo attaccato al pisello, che se ti ecciti sono cazzi. E forse ti fanno pure di peggio. Ti chiudono in una stanza con la luce sempre accesa ad ascoltare i dischi di Gigi D'Alessio a tutto volume.

Il motto di Tiger Woods pare essere quello del grande Oscar Wilde: "So resistere a tutto tranne che alle tentazioni". Per un certo periodo il tigrotto ha scopato come un riccio. Eh capirai, è giovane, bello, ricco da far schifo, con sciami di figa perennemente addosso. E' facile essere fedeli quando non si hanno occasioni.
E che doveva fare ai primi occhioni dolci della biondona? Tagliarselo, metterlo sul green e mandarlo in buca con un solo colpo?

lunedì 5 aprile 2010

Non si possono prevedere i terremoti (?)



“In relazione ai gravi e perduranti episodi di eventi sismici il cui inizio risale al 16 gennaio scorso, sotto forma di quotidiano sciame sismico di complessive 200 scosse e oltre, culminato con scossa di quarto grado il 30 marzo scorso, chiedesi urgente e congruo stanziamento di fondi per prime emergenze, nonché dichiarazione stato emergenza ai fini dell’effettuazione dei necessari interventi di ripristino idoneità degli edifici pubblici e privati. Inoltre, si segnalano in particolare gravissimi danni strutturali in due edifici scolastici ospitanti cinquecento alunni“.
(Raccomandata inviata dal sindaco dell'Aquila Fausto Cialente il 1° aprile 2009 a: Presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento della Protezione civile), Governatore della Regione Gianni Chiodi, Assessore regionale alla Protezione Civile Daniela Stati, Prefettura dell’Aquila.)

Il giorno prima, il 31 marzo, si era finalmente tenuta in città la riunione della Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile, una riunione di luminari alla quale però non avevano potuto partecipare i geologi dell'Università dell'Aquila, la cui presenza era pur stata auspicata dal rettore della stessa. Si trattava di studiosi che avevano avuto l'opportunità di seguire l'andamento dello sciame sismico sul territorio e che avrebbero potuto confermare, grazie ai loro studi, un'altissima probabilità di evento sismico a venire ancora più importante. Non fu ritenuto necessario od opportuno interrogarli e la conclusione alla quale giunsero gli esperti della Commissione fu la seguente:
"Uno specifico evento sismico non può essere previsto, chi lo fa procura solo ingiustificato allarme".
Per il profano è difficile capire questo concetto. Siccome sono due mesi che la terra trema, non possiamo, ad esempio, chiudere l'Università e le scuole fino a che l'evento non si esaurisce? Fare delle opportune esercitazioni con la popolazione, approntare dei luoghi di evacuazione dove raccogliere le persone abitanti degli edifici più a rischio (classificati ad alto rischio già dal 1999) almeno durante la notte? Montare delle tende in previsione di una sciagurata evenienza? Se non proprio montare le tende almeno farle arrivare nelle vicinanze per averle subito pronte all'occorrenza? In medicina si dice "prevenire per non dover curare poi". In questi casi ci rispondono che "il terremoto non si può prevedere".

Scusate se insisto. L'evento unico, il Big One che arriva dopo vent'anni di silenzio sismico in un determinato territorio è obiettivamente quasi impossibile da prevedere, anche se qualche ricercatore parla di segnali premonitori che consisterebbero, nell'imminenza di un terremoto, nell'aumentare dei livelli di radon.
Però, quando nello stesso territorio l'attività sismica si protrae per settimane ed addirittura mesi, dovrebbe scattare automaticamente uno stato di preallarme che dovrebbe imporre alle autorità preposte, ovvero la Protezione Civile, di prepararsi ad un'eventuale aggravamento del fenomeno.
All'Aquila, come in situazioni precedenti di altri terremoti in altre regioni italiane, gli allarmi delle autorità locali rimasero inascoltati. "I terremoti non si possono prevedere".

Durante lo sciame sismico antecedente al 6 aprile 2009 nella Casa dello Studente i ragazzi erano sempre più preoccupati delle crepe che ogni notte si aprivano sui muri della struttura. Qualcuno decise di tornarsene a casa finchè non fossero cessate le scosse ma furono iniziative singole, nessuno pensò di evacuare la Casa dello Studente a titolo precauzionale. E come avrebbero fatto, le autorità cittadine, che si sarebbero sentite accusare di procurare allarme, quindi di commettere un reato?
Sappiamo come è finita. La Casa dello Studente è crollata lasciando sotto le macerie le vite di sette ragazzi. Nel solo paese di Onna sono morte 40 persone. L'Ospedale dell'Aquila è crollato e si è scoperto che i piloni erano fatti di cemento di sabbia di mare. Altri edifici crollati hanno messo a nudo lo sconcio degli appalti che vengono aggiudicati a chi fa il prezzo più basso ma risparmiando nella qualità dei materiali. Tanto i terremoti sono una calamità imprevedibile.

La notte in cui morirono 308 persone alcune iene ridevano in previsione della ricca torta da spartirsi nel bisinissi della ricostruzione.
Ci sono inchieste in corso che indagano su eventuali responsabilità dei costruttori di edifici crollati nel sisma. Si indaga sui meccanismi che regolano la complessa macchina della Protezione Civile, tendente a favorire spesso e volentieri un complesso intreccio di amici di amici di amici, trincerandosi dietro lo stato di emergenza che permette di bypassare le normali procedure di assegnazione per concorso degli appalti.
C'è un'informativa riservata della Polizia che accusa i vertici della Protezione Civile che parteciparono alla famosa riunione del 30 marzo 2009 di omicidio colposo per non aver attuato le misure preventive adeguate alla protezione della popolazione.

La retorica di quei giorni invece e la sua espressione mediatica appiccicosa e lacrimogena, ci parla di un presidente del consiglio in perenne tournée nei luoghi terremotati, con quell'enorme casco da pompiere che gli formava una curiosa ed alquanto scabrosa protuberanza rossa in testa ; del SuperBertolaso quasi santo, sempre in azione a coordinare e supervisionare, soprattutto, dicono i maligni, la preparazione della torta; la beatificazione quotidiana a mezzo stampa di quella stessa Protezione Civile che si era rifiutata, nei giorni precedenti il terremoto, di prendere sul serio l'allarme degli enti locali.

Dimenticano invece, i media, di parlare della militarizzazione delle tendopoli e dell'occupazione del territorio in occasione della buffonata del G8 spostato all'Aquila dalla Maddalena (tanto pagava il Pantalone statale ed organizzava la Premiata Pasticceria Bertolaso ). Come in tutte le imprese governative, non conta ciò che si è veramente fatto ma ciò che si dice di aver fatto.
"Abbiamo fatto un miracolo", dice il millantatore del consiglio, come al solito sboronando e gonfiando le cifre come palloni.

Cosa è stato fatto allora in un anno, veramente?
La Provincia di Trento e la C.R.I. hanno donato, con iniziativa e fondi propri, quindi Berlusconi non c'entra, le famose casette di legno di Onna. Non ci sono più le tendopoli, è vero, ma molta gente è ancora alloggiata negli alberghi e prima o poi bisognerà collocarle altrove.
Il centro dell'Aquila, quello che più preme ai cittadini del capolouogo abruzzese, in quanto cuore della collettività, è ancora invaso dalle macerie e la gente cerca di rimuoverle, visto che non lo fanno loro, i miracolosi, con le mani nude e ogni domenica con le carriole. Con la Digos che arriva a fermali, è ovvio. L'iniziativa privata non è molto ben vista dai campioni del liberismo, dai paladini della libertà.
Alcune case del "piano casa", consegnate in fretta e furia, già cadono a pezzi ma pazienza. Basta il pensiero e forse non si poteva fare meglio. Il governo ha fatto quello che ha potuto e, probabilmente, ha fatto appena un po' di più di altri governi del passato in occasione di precedenti terremoti. In fondo anche il Friuli è stato ricostruito e senza nemmeno bisogno di Berlusconi. Però la propaganda vuol far credere che c'è stato veramente il miracolo e questo sembra francamente un'esagerazione.

Dov'è la verità? Non resta che ascoltare le voci degli aquilani. Raccontateci. Questo spazio è a disposizione per raccontare esperienze, raccogliere denunce e dare anche buone notizie. Come quella che 308 persone hanno avuto finalmente giustizia, un giorno.

Sulla questione della previsione dei terremoti, allego un documento, segnalatomi su Facebook, pubblicato su "Ingegneria sismica" n° 3/2009 dal titolo: "Prevedere i terremoti: la lezione d'Abruzzo".

sabato 3 aprile 2010

Fuga dal pianeta degli Ometti Beta

Oh, è stata un'esperienza unica. Faticosa come una discesa di rafting ma da provare.
Se fosse stato per me mi sarei ben guardata dal commentare sul loro sito. Avevo dato una scorsa l'altra sera ai commenti di un loro post dove si era avventurata Galatea per discutere, tra l'altro, di aborto prendendosi le sue belle borsettate andropausiche e mi era bastato. Avevo capito l'aria che tirava.
Tra parentesi, sull'aborto loro non sono né pro né anti, ma tendenza "every sperm is sacred". Di quelli che pensano che le donne abortiscano solo per fare un dispetto all'uomo e sbarazzarsi dell'effetto collaterale di quel rompicoglioni di uno spermatozoo più veloce di Usain Bolt che ha osato interromper loro il ciclo. Tanto il disturbo di un aborto è come quello di farsi fare le extensions dal parrucchiere e adesso che basta un poco di zucchero e la pillola va giù è una pacchia, vero ragazze? Abbiamo proprio bisogno di un bell'aborto rilassante, ogni tanto. Meglio di un massaggio Shiatzu.
Giusto per far fischiare ancora un po' le orecchie a Luttazzi, una sua celebre battuta: "Se fossero gli uomini a restare incinti l'aborto si farebbe dal barbiere".

Ad ogni modo, quando ho scoperto che era stato linkato il mio post di qualche giorno fa nei commenti ad un loro scritto dedicato al dramma degli uomini separati - argomento scottante e serio che andrebbe trattato con ben altra lucidità - non ho resistito. Sono andata a vedere le reazioni al mio scritto bastardo. L'esordio prometteva bene:
Che tristezza, questa qui si presenta addirittura come una psicologa. E’ proprio vero che oramai le lauree finiscono per regalarle :-)
Ecco, nonostante nei commenti successivi mi sia sentita dire di molto peggio e solo perchè li avevo insigniti dell'appellativo di sfigati, chissà perchè gli brucia tanto, ciò che mi ha sconvolto di più è questo. Si definiscono un movimento intellettuale e di sinistra e poi ragionano come i trogloditi con il complesso della donna che ha studiato. Che, cazzo, ha una sua competenza. Che se ti dice che ti comporti da sfigato potrebbe perfino avere ragione.
Forse pensano che le Università siano come le discoteche, dove le donne entrano gratis. Scommetto che se avessero una gamba in cancrena e il chirurgo che deve loro salvare la vita fosse donna si farebbero prendere dalle smanie: "Ma non sarà che nel bel mezzo dell'amputazione posa il coltello di Liston e si rifà il trucco? "

Il resto dei commenti che ha scatenato il mio intervento nel sancta sactorum degli ometti versione beta ve lo risparmio. E' qui per chi si sente attratto dai fenomeni bizzarri e vuole farsi un brutto viaggio da acido andato a male nella misoginia di bassa lega.
Riassumo, solo per chi vuole risparmiarsi la fatica, che mi sono presa, in ordine sparso, oltre al fatto della laurea regalata, della femminuccia, superficiale e misandrica, dell'imbecille, velatamente della troia e della puttanella dal Gran Maestro in persona - che non è Paolo Barnard come ho erroreamente riportato, ma tale Fabrizio, un vero signore - e, dulcis in fundo, siccome sono pure ometti de sinistra, della razzista-fascista-stalinista. Evvai!

Oltre che a Galatea, esprimo tutta la mia solidarietà al malcapitato Giosby, che ha provato da uomo a controbattere alle minchiate degli ometti e si è beccato addirittura del povero idiota.

Cari ometti, non vi chiamo più sfigati se no vi offendete ( dopo questa esperienza diretta con voi ometti è più consono), sinceramente mi preoccupate perchè quando si vedono complotti femministi dappertutto, si pensa che Galatea e Lameduck siano non due personalità distinte ma un'unica entità maligna proteiforme e persecutoria e ci si inventano campagne di persecuzione inesistenti da parte di chi ha anche da lavorare e non ha l'abitudine di intasare le caselle email di insulti, perchè non ha più un'età mentale di 12 anni e, concludendo, quando si leggono minchiate del genere:
Le donne hanno più bisogno di sesso perché ci vivono: pensano soprattutto a trovare uomini, a prostituirsi. Le donne non hanno interessi come sport, cinema, e altro….l’interesse principale è attirare il maschio e farsi servire; devono sentirsi superiori perché desiderate e rispettate. Alcune hanno invece interesse per i cani, i gatti e altri animali.
io a questo punto, scusatemi tanto se è una donna che ve lo dice, ma normalmente consiglio di rivolgersi ad uno bravo. Maschio, naturalmente, per carità.

P.S. Dear little men, siccome insistete con l'insinuare che io e Galatea avremmo inviato mail di insulti a S.E. Fabrizio Marchi,** Gran Maestro degli Ometti Beta, che manda qui il suo avvocato invece di interloquire di persona, ribadisco che, essendo come da voi affermato, tali email anonime, affermare che siano state inviate da noi è una pura illazione e si configura come delirio paranoico di persecuzione. Credetemi, certe cose noi ragazze in carriera non le facciamo. Preferiamo di gran lunga, almeno parlo per me, scarabocchiarvi qualche sberleffo sulla maglietta firmandoci con un bell'autografo. Se vi danno dei rotti... beh, non datene la colpa a noi. Quella è un'accusa più da confratelli di genere. Per noi siete sempre i nostri cari sfigatelli.
E poi, vi siete tanto adombrati per la questione della fellatio reciproca. Non avete neanche capito che non era un insulto ma una dottissima citazione da Pulp Fiction, come quella del circolo del cucito. Ah, già, dimenticavo, secondo voi alle donne non interessa il cinema.

** Grazie ad una soffiata di Klara scopro che il Fabrizio ha scritto pure dei libri e che è un ex-lottacontinuista. Come Paolo Liguori, Gianfranco Micciché e Giampiero Mughini. Bella gente che si è fatta catturare dal raggio traente di Silvio, ovvero l'archetipo dell'uomo alfa. Poi dicono che il raggio traente è una cazzata.

Fuori dal calice

"In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli? ”. Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.

E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.

Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!

Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.

Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. " (Matteo, 18,1-10)

Ieri sera c'era da celebrare, con la dovuta compostezza e rispetto, il mistero del sacrificio di Cristo, morto per le torture e la crocefissione nella convinzione di poterci trasformare, con il suo esempio, da bestie immonde a uomini misericordiosi e tolleranti. Quando si dice delirio di onnipotenza.
Il Cristo Morto quindi. Al funerale di un Dio che ha avuto il coraggio di farsi uomo ci si dovrebbe presentare con compostezza e sobrietà ma l'oro delle vesti, la ricchezza degli ornamenti, lo sfarzo, lo sfoggio del potere, la vanità, contano più del sacrificio di un Dio e fanno sicuramente più colpo sul popolino di un ebreo che voleva cambiare il mondo in meglio. Quando si dice voler rubare la scena.

Gli ebrei però, in certe occasioni speciali, per la Chiesa della Vanità, sono come la serva, servono. Ed ecco quindi dimenticare secoli di connivenza con l'antisemitismo, di ghetti e "perfidi judei" citati proprio nei riti di Pasqua e, trovandosi con le spalle al muro per uno scandalo vergognoso come quello di migliaia di casi di bambini torturati che finalmente ricordano, parlano e denunciano, lasciare che un predicatore francescano, tale Cantalamessa - nomen omen - sventolando una fantomatica lettera di solidarietà alla Chiesa "di un amico ebreo", paragoni "l'attacco" al Santo Padre all'antisemitismo.
"Oplà", ho detto, quando ho sentito questa cosa al TG di Sky, "ora viene giù l'ira di Dio". Infatti , più che giustamente, il mondo ebraico si è risentito.
Avesse detto che, nell'orrore della pedofilia, la sofferenza dei bimbi è paragonabile all'antisemitismo magari poteva starci ma dire che i carnefici sono delle vittime, permettendo a dei laidi schifosi pedofili di farsi scudo delle vittime degli olocausti antiebraici provocati nei secoli anche dall'antisemitismo cattolico, non è solo osceno, è una bestemmiona in diretta in mondovisione sparata dal cuore del cattolicesimo. Di fronte al Cristo Ebreo Morto, per giunta. Quello che i pedofili li avrebbe volentieri gettati in fondo al mare, facendo un'eccezione alla sua bontà e al perdono che riservava a tutti gli altri peccatori. Quando si dice che un Dio perde la santa pazienza.
Invece ecco la sfida, il porsi al posto di Dio nel giudizio, la sfrontatezza del peccatore incallito di fronte a chi dovrebbe incutergli timore.
Saranno dei pazzi esaltati quelli che definiscono la gerarchia attuale vaticana come satanica ma ci sarebbe da cominciare a considerare l'ipotesi.

Ovviamente oggi dicono, in stile Papa-Papi, che il predicatore è stato Fra Inteso, che parlava a titolo personale, eccetera. Ma dico, non ti informi di cosa dirà un tuo dipendente, tra l'altro esperto di prediche televisive, durante i riti pasquali che andranno in tutte le case attraverso la TV?
Mancava solo questo. Di tirare per la giacchetta i fratelli maggiori in un frangente in cui la gerarchia cattolica ha solo da vergognarsi per come ha insabbiato per decenni la sofferenza di bambini e ragazzini innocenti. Di offendere Cristo cadavere mettendo l'orgoglio e la vanità della Chiesa di fronte alla sofferenza di quei piccoli.

Qui ci vuole il buon vecchio Ezechiele 25-17:

"Farò su di loro terribili vendette,
castighi furiosi,
e sapranno che io sono il Signore,
quando eseguirò su di loro la vendetta".