Pagine

domenica 23 settembre 2012

Jaki, i' vorrei che tu e Lapo ed io


E' stato calcolato che la FIAT, dagli anni settanta ad oggi, abbia ricevuto l'equivalente di più di 7 miliardi di euro di soldi pubblici, aiuti di Stato, reinvestendone 6,2. Solo l'anno scorso abbiamo versato nelle sue casse 591,832 milioni. L'Italia è il terzo sostenitore pubblico nel mondo della FIAT, dopo Serbia e Brasile.
La FIAT, ovvero gli Agnelli, i Cordero (sempre agnello è) e ultimamente i Gran Elkann, sarebbero praticamente quelli che Cetto La QuaRomney, il miliardario cafone prima scelta dei Repubblicani americani per la corsa alle presidenziali contro Obama, definisce parassiti che vivono a spese dello Stato.

Eppure, nonostante tutto quel ben di dio elargito con munificenza in cambio di un ombrello nel culo - e che non include la CGI versata nei secoli dai cittadini nelle casse FIAT - pare che le cose non vadano bene e che Fabbrica Italia, una specie di Isola Che Non C'è industriale, non si farà più. E i soldi che vi abbiamo dato? Boh, non so, chiedete a Lapo. 

La FIAT potrebbe andarsene dall'Italia perché c'è un problemino. L'Europa, questa padrona in frustino e tacchi a stiletto, come sapete, ci chiede sacrifici e Mario Monti, in teoria, sarebbe il maggiordomo incaricato di mettere a posto la servitù, bacchettando nocche, lasciando gli indisciplinati senza cena e le industrie senza aiuti di stato mentre i lavoratori leccano la suola delle scarpe. 
L'Europa naziliberista proibisce gli aiuti di stato perché segue alla lettera il manuale del neoliberismo: "Le centoventi giornate di Chicago" che come ha motto: "Chi ha, ha e chi non ha, che si fotta." 

L'Europa non vuole ma bisogna che voglia per forza, perché senza aiuti pare che la FIAT, secondo una vecchia leggenda metropolitana, non sia capace di andare avanti. 
Così ieri Marchionne, l'amministratore genio che tutti i condomini della galassia ci invidiano, colui che gestisce la baracca mentre Lapo si fa il restyling completo e Jaki studia da potere forte, è stato cinque ore in una stanza con Mario9000 nel tentativo di crackarlo in modalità "full ammo" e "god mode".
Immaginiamo la scena.
L'ha buttata là piagnucolando: "La guerrigliera a Pernambuco mi dà un mucchio di soldi...è pazza di me." "Su, dammi una decina di miliardi che la prossima settimana mi arriva l'eredità dello zio canadese buonanima e te li restituisco subito". "Insomma, dammi le agevolazioni, se no spaco botilia."
Peccato che le agevolazioni fiscali valgano per tutte le multinazionali che investono in paesi stranieri. La Djalma si adegua soltanto, finché non le faranno girare le balle sul serio. Io glielo avrei fatto notare. Come, ad essere proprio cattivi, mi sarebbe venuto da chiedergli: "Abbéllo, non sarà che Obama e il sindacato americano ti hanno prestato i soldi per risanare Chrysler, te li stanno chiedendo indietro mandandoti i men in black e tu cerchi di farteli dare dall'Italia?"

Si ignora cosa abbia risposto Mario Monti al padrepio che, i buchi nelle mani, vuole farli venire allo Stato. Essendo in Italia temo che tutti i buoni propositi di Chicago e del neoliberismo andranno a farsi fottere. Friedmanisti in teoria, Keynesiani col culo degli altri.

P.S. Del resto, la Fabbrica Italia, l'Europa, l'ombrello in culo, Pernambuco e Milton Friedman sono tutte cazzate. Ecco cosa conta veramente al giorno d'oggi:
GQ Cina ha eletto Lapo Elkann 'uomo dell'anno', in quanto stiloso e forte esempio di italianità e di innovazione con la seguente motivazione:
"Esportatore dello stile italiano all'estero, ha attualizzato la sua mission anche attraverso il marchio Italia Independent, il brand che coniuga la tradizione dell'italianità con l'innovazione di materiali e processi produttivi per esportare un made in Italy "rinnovato" nel mondo globale".

Siate felici. Questo successo l'avete pagato anche voi.

17 commenti:

  1. la foto di Lapo suggerisce una esplicita richiesta di "trans" rigorosamente brasiliani,Marchionne, da oculato AD, li procura facendoli pagare a noi,per ottenere ciò Marchionne propone all'assesuato Monti la Barby con le mutande che lo proteggono da qualsiasi domanda etica e morale ;-)

    RispondiElimina
  2. Lapo, uomo dell'anno??? L'ho incontrato in aereo la settimana scorsa. Un uomo banale, ma tanto banale che nessuno lo ha riconosciuto!! Inoltre, era talmente preoccupato delle sorti della Fiat italiana, che non ha fatto altro che giocare con il suo cellulare.Mah?????!!!

    RispondiElimina
  3. Adetrax15:12

    @rossoallosso

    Già, sperabilmente mutande con maglia d'acciaio ... perchè anche le bambole hanno una loro dignità. :-)

    Comunque diciamolo che, in generale, i piani alti ci hanno ormai "piallato" i cosiddetti, tanto che forse siamo diventati "piatti" come le bambole" (citaz.). :-)

    RispondiElimina
  4. Ho visto che molto probabilmente sei passata nel mio nuovo blog.

    Ti leggo ogni volta che posso da quando sono tornato, ma non ho ancora letto il tuo intero blog come promesso.

    Siccome passAVO praticamente l'intera giornata in Answers, ho passato gli ultimi mesi a farmi una cultura sull'archeologia biblica e la storia criminale del cristianesimo di Deschner, che sono 10 pippe immense.

    Ripristino il vecchio blog, e se sei interessata, da ottobre torno a scrivere per conto mio.

    Ciao Lame.

    RispondiElimina
  5. Ti propongo un paio di vignette a riguardo:

    http://www.ilpost.it/makkox/2012/09/23/tarapia-tapioca/
    http://www.shockdom.com/webcomics/esse/2012/09/22/la-duna-in-fondo-al-tunnel/
    http://triskel182.wordpress.com/2012/09/23/dipendenti-fiatgli-impegni-di-marchionne-natangelo/

    RispondiElimina
  6. vale sempre più il detto: i profitti sono privati, i debiti pubblici. La cosa però va avanti da troppo tempo. L'Europa mette le clausole sui soldi che presta, forse le avrebbero dovute mettere a queste società quando venivano finanziate coi soldi pubblici

    RispondiElimina
  7. Adetrax

    ......e col trapano ci rifanno i buchi :)

    RispondiElimina
  8. Adetrax23:57

    Avvertenza: questo è un "commentone", diviso in 2 parti logiche, di cui la prima scritta prima del primo commento e congelata per motivi vari.

    Parte 1
    -------
    Innanzitutto apriamo pure una brevissima parentesi su quanto sia educata questa usanza del "dialogo co-operativo" fra poteri (che in linea di massima sono già d'accordo a priori) tramite mantra / messaggi telegrafici.

    Di esempi ce ne sono a bizzeffe, es. banche, ecc. e quello fra FIAT e governo non fa eccezioni dato che segue alla lettera le istruzioni del manuale.

    1) Interrogato Marchionne sul progetto "Fabbrica Italia" (di cui si ricorda lo spot di un adulto con un neonato in braccio pronto a fare il "ruttino") la risposta è stata che quello era solo un tentativo, una buona intenzione di progetto poi abortita (l'infante non è nato perchè questo è il paese degli aborti).

    2) A questo punto Della Valle ha stigmatizzato il comportamento "indegno" - non da patrioti italiani (infatti chi ha mai detto che lo sono veramente e poi la globalizzazione dove la mettiamo ?) - dei rappresentanti FIAT.

    3) Un Elkann ha poi risposto che Della Valle era un irresponsabile e che non sapeva di cosa stesse parlando perchè la FIAT sta investendo un miliardo in Italia con la Maserati (che fa automobiline per poveri ricchi dalla cui vendita è ancora possibile ricavare qualche utile PUR con dipendenti ESOSI).

    4) Qualcuno al governo ha infine dichiarato in maniera interlocutoria:
    "vogliamo capire perchè la FIAT in Italia NON guadagna" (s'intende con la produzione di massa di auto popolari).

    E qui scattano le domande retoriche e stupite alla "Pravettoni".

    Già, perchè NON guadagna ?

    Ovvero, perchè è in peccato mortale dato che NON guadagna ?

    Cosa sarà mai necessario fare affinché ciò avvenga ?

    A questo punto interviene Monti in veste di sacerdote-medico ("curator") dei mali italiani che sono soprattutto spirituali e legati - in ultima analisi - ad un'eccessiva attrazione per i soldi facili (caratteristica tipica delle società degenerate).

    RispondiElimina
  9. Adetrax23:58

    Vediamo allora un esempio che in questo caso potrebbe essere illuminante per le possibili soluzioni che stanno balenando in certi cervelletti della "gente del fare" (rif. a "noi siamo quello che facciamo").

    In Serbia la FIAT ha investito 1 miliardo anche per i seguenti motivi:

    1) il governo Serbo ha partecipato al 33% aggiungendo tutta una serie di bonus e di "attenzioni" relative alla tassazione;

    2) si stima (perchè c'è una clausola vessatoria che impedisce la divulgazione delle cifre esatte) che lo stipendio degli operai sia fra i 320 ed i 380 euro al mese (x 4 gg. alla settimana), probabilmente senza contare gli straordinari;

    3) l'orario lavorativo è commisurato al fatto che c'è la crisi e che quello è un paese che finora ha avuto un periodo di "pace e prosperità", ovvero 10 ore al giorno (notare il riferimento all'orologio del solito filmetto di 85 anni fa) per 4 giorni alla settimana + il quinto giorno per compensare la bassa produttività e per sostituire i pezzi difettosi che i malefici fornitori di dubbia arianità malignamente inviano loro;

    4) flessibilità: se le cose non si riescono a finire in tempo, si terminano ricorrendo agli straordinari (possibilmente volontari) fino a 12-13 ore al giorno, senza lasciare il lavoro a metà con pezzi non serrati o mancanti quando scatta la sirena (il "rush hour" fantozziano deve finire !);

    5) disciplina, etica e probità sul lavoro da parte di tutti non solo da parte di una minoranza a scalare.

    Quasi tutti i sopracitati punti NON sono stati soddisfatti in Italia, come mai ?

    E' semplice: perchè l'ITALIA è il "PAESE DEL MALE" ... l'hanno voluto indirizzare in quel senso solleticando gli istinti più abietti ed ora se lo tengano così com'è.

    RispondiElimina
  10. Adetrax00:00

    "Last but not least" si ricorda che il "povero" Marchionne è stato prima LOGORATO da uno stillicidio di notizie su defezioni, intrallazzi con medici del lavoro, impegni calcistici a sorpresa, FURTI e INGANNI, è stato TRAUMATIZZATO dalle azioni di bloccaggio delle linee di produzione (episodio ripetutamente ricordato anche in interviste ed in TV), poi tanti l'hanno fatto PIANGERE respingendo le sue "avance" ed infine lui, dopo aver dato degli ultimatum (puntualmente ignorati), ha detto che se ne sarebbe andato ... con la testa, perchè il suo cuore è sempre rimasto in trepidante attesa, pronto ad accogliere un sia pur minimo gesto di pentimento, di buona volontà.

    Invece niente ... è stato addirittura inserito nella lista dei "milf" e di questo ancora gli "molce il cor". :-)

    Ma che volete ancora da questo sant'uomo che lavora 14 ore al giorno e a volte 18-20 perchè per lui "il lavoro è preghiera" ?

    Non sentite il suo silenzioso rimprovero sul fatto che in Italia non si vuole pregare (lavorare) come si deve (ovvero il più gratuitamente possibile) ?

    Brutti ATEI !

    Non capite poi che essendo emigrato da giovanetto non ha fatto in tempo ad assorbire le tipiche usanze medio-orientali vigenti in questo paese (usanze che implicano settimane, mesi ed anche anni di contrattazioni e piccoli ricatti) e quindi ci sono forti problemi linguistico-interpretativi ?

    Cosa bisognerà mai fare per alzare questa fantomatica produttività (ovvero quella che consente un "adeguato" utile netto all'imprenditore e che consente ai parassiti finanziari di succhiare sempre più sangue) ?

    Occorrerà forse "sbattere il mostro in prima pagina" ? :-)

    Occorreranno paghe cinesi ?

    E' ovvio che la quadratura del cerchio non si può attuare puntando solo su 3 o 4 punti e fingendo di ignorare tutto il devastante "sottobosco" esistente.

    Il "conducator" ve l'ha già chiarito una volta: "governare l'Italia non è difficile, è inutile" ... se non si vuole applicare la testa e vedere la realtà.

    Occorrono tante cose, fra cui un po' più di AUTARCHIA nei consumi, ma la prima su cui porre attenzione è la PULIZIA AMBIENTALE (con tutto quello che ne consegue a livello di comportamenti individuali ed imprenditoriali) perchè ad essa sono collegati molti altri fenomeni degenerativi per nulla secondari che finiscono con il ritorcersi CONTRO tutti gli IMPRENDITORI di un dato territorio ... è tanto difficile da capire o è una cosa che non si deve capire perchè è stato deciso altrimenti ?

    In conclusione possono pure risparmiarsi la fatica di ulteriori tentativi se la logica di funzionamento dei loro fornitori o smaltitori di residui / scarti è simile a quella dell'ILVA, delle acciaierie Thyssen o di qualche politico-mafioso-camorrista.

    RispondiElimina
  11. Adetrax00:01

    Parte 2
    -------
    Oggi prendiamo nota di quanto detto da Marchionne in un incontro con degli industriali:

    - incontro con Monti bene: lui "ci capisce";
    - Della Valle rompe e non capisce;
    - la Camusso parla solo di diritti e mai di doveri;
    - il sistema Italia ha delle "zavorre" che devono essere rimosse perchè adesso non si può lavorare (burocrazia, infrastrutture disastrose, costi energetici, costi del lavoro, tutti che accampano diritti senza ricordarsi dei doveri, ecc.);
    - lavorare in Italia è una fatica da Sisifo, si sgobba e basta senza alcun "ritorno" (cornuti e mazziati);
    - lui ha cercato un partner estero per farlo lavorare in Italia ma non ha trovato nessuno disposto a venire ad investire (chissà perchè ...);
    - l'Alfa Romeo non la da a nessuno;
    - la FIAT guadagna ma non in Italia, infatti l'Italia è solo una zavorra.

    Insomma è o NON è la fotografia di un paese del MALE ?

    RispondiElimina
  12. @Adetrax
    a me sa tanto che qui la produttività non c'entra manco pu cazzo,Marpionne non fa altro che seguire i dettami finanziari globali,i soldi ora si fanno con le speculaziomi,la Fiat,l'Italia,gli operai,le auto sono l'ultimo dei suoi pensieri è un prestigiatore che non teme di mostrare i trucchi,tanto il pubblico non li vede e chi li vede e dovrebbe smascherarlo è complice.
    Tanti anni fa in una azienda "normale" un AD con carta bianca ,a badget "illimitato", se non faceva fruttare l'azienda veniva spedito a calci in culo

    RispondiElimina
  13. Adetrax20:49

    @rossoallosso

    "a me sa tanto che qui la produttività non c'entra manco pu cazzo ..."

    Diciamo che dipende dalla quantità prodotta, facciamo due conti: supponiamo di avere uno stabilimento con 2000 dipendenti (suddivisi in più turni), che costano "mediamente" fra stipendio lordo ed altro circa 2100 euro al mese (inclusa previdenza + tredicesima + varie).

    Lo stabilimento, in gran parte già automatizzato con robot e macchine semiautomatiche, produce circa 15 macchine all'ora x 20 ore medie al giorno = 300 macchine x 25 giorni al mese = 7500 auto.

    I lavoratori costano 4.2 milioni al mese, quindi ogni auto è caricata di 4200000 / 7500 = 560 euro per i soli costi diretti dei dipendenti operativi locali, senza contare tutta la lunghissima lista degli altri costi di progettazione, test, produzione, ammortamento impianti, ecc.

    Si noti che una volta Marchionne disse che l'incidenza dei lavoratori su ogni auto è (o era) mediamente di circa il 6%-7% che confrontato con un prezzo di vendita medio (per tutti i modelli) ai concessionari di circa 10000 euro (in realtà è di più) assommano a 600-700 euro, non molto distanti da quanto prospettato.

    Se ipoteticamente si riuscisse a raddoppiare la produzione mensile, l'incidenza dei costi diretti dei lavoratori su ogni auto scenderebbe a circa 280 euro, se invece si dimezzasse, salirebbe a 1120 euro, se si riducesse ad 1/4, salirebbe a 2240 euro.

    Se a questo aggiungiamo le difettosità di produzione più o meno alte, furti, assenze e quant'altro si capisce che si arriva rapidamente al limite.

    Diciamo poi che in un mercato in cui ormai per le auto popolari si combatte sul filo delle centinaia di euro, la differenza nel lungo periodo non è affatto trascurabile e questo spiega perchè le cose vanno bene solo quando il rapporto fra il ricavo di una singola auto ed i costi della manodopera è elevato.

    Quindi gli utili di una certa sostanza ormai si fanno solo con le auto di fascia medio-alta (oltre i 20000 euro) oppure usando manodopera (qualificata) a basso o bassissimo costo (es. quasi 1/2 in Polonia e quasi 1/3 in Serbia).

    La verità però è che i mercati sono saturi, il potere d'acquisto medio è drasticamente calato negli ultimi 5 anni e le vendite sono di conseguenza a picco.

    Se a tutto questo aggiungiamo la lista delle lamentele di Marchionne, non si capisce perchè FIAT dovrebbe continuare a fare presenza attiva in Italia con l'attuale numero di stabilimenti e/o dipendenti.

    RispondiElimina
  14. Adetrax21:01

    @rossoallosso

    "Tanti anni fa in una azienda "normale" un AD con carta bianca ,a badget "illimitato", se non faceva fruttare l'azienda veniva spedito a calci in culo".

    Ma infatti lui fa utili, ma all'estero, non in Italia ... perchè questo paese ormai fa parte dell'asse del male in cui ci sono anche (per ragioni varie): Grecia, Spagna, Portogallo e presto anche altri paesetti poco distanti.

    Giunti a questo punto ci sarebbero molte altre considerazioni da fare ma soprassediamo.

    RispondiElimina
  15. @Adetrax
    hai fatto il giusto esempio di Serbia e Polonia ma quanto costa un operaio statunitense?
    in più ricordando che gli stipendi italiani sono tra i più bassi Europa,non così quelli dei manager,perchè la fiat batte cassa allo Stato solo a nome personale e non in concerto con confindustria pretende dallo stesso un abbassamento delle tasse,i famosi contributi,che sono il vero scoglio per un rilancio occupazionale ed economico in generale?

    RispondiElimina
  16. Adetrax19:48

    @rossoallosso

    Credo che ora le cinquecento U.S.A. siano costruite in Messico (le prime erano importate dalla Polonia), quindi con paghe un bel po' più basse che negli U.S.A; forse le faranno anche in Brasile ed anche li le paghe sono sicuramente inferiori che negli U.S.A.

    In più ora stanno lanciando la 500L (large / allungata)che avrà sicuramente molto più successo di quella normale, essendo questa una versione attesa dal mercato americano oltre ad essere una scelta produttiva assolutamente logica vista la base di partenza.

    Per quanto riguarda le paghe orarie U.S.A. pare che gli operai assunti negli ultimi 2 anni in Chrysler abbiano una paga oraria dimezzata rispetto a quelli assunti 20-30 anni fa (comunque leggermente superiore a quella degli operai italiani).

    Uno dei motivi per cui ora i rappresentanti di FIAT si fanno sentire (per chiedere attenzioni come il pulcino tamagotchi) è che probabilmente sta scadendo la cassa integrazione per qualche stabilimento italiano e quindi vorrebbero quella in deroga (che richiede una specifica autorizzazione governativa).

    Sul fatto che in tutto questo cerchino di fare (così come in passato) anche giochetti finanziari un po' furbetti è scontato, basta ricordare come si sono salvati dal baratro una decina di anni fa.

    In ogni caso Lapo "uomo dell'anno" in Cina non è affatto un caso.

    La FIAT ha già stabilimenti IVECO in quel paese e riuscire a produrre e vendere auto per la borghesia arricchita che si sta formando (e che quindi non guarda ad auto di 6-7 mila euro ma a 12-15 mila) dotate di accessori, estetica, stile e quant'altro possa essere di alternativo alle auto tedesche e giapponesi (soprattutto adesso con la guerricciola psicologica che la Cina ha imbastito con il Giappone) è tutto grasso che cola.

    E con la grandezza di quel paese, la disponibilità di treni ad alta velocità, ecc. possono benissimo produrre in una zona in cui le paghe sono 1/5, 1/6 di quelle italiane per poi portare le relative auto con treni ad alta velocità in zone molto più ricche.

    Tieni presente che stiamo parlando di zone con le stesse differenze economiche e culturali esistenti fra il nord-Africa e l'Inghilterra.

    L'importante è che il differenziale del reddito fra operai-schiavi e consumatori ricchi sia alto.

    RispondiElimina
  17. Adetrax20:55

    Marchionne: "un Monti-bis sarebbe un passo enorme per il Paese".

    Certo un piccolo passo per Monti, un passo enorme per il paese.

    "Giro il mondo come una trottola e vedo la reazione degli altri Capi di Stato: la reputazione che il Paese ha grazie a Monti è anche maggiore di quella che si merita".

    Ripeto quindi la domanda fatta qualche settimana fa:

    cosa avrà mai fatto Monti di tanto speciale per meritarsi tutta questa considerazione e forse invidia da parte dei politici esteri ?

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).