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lunedì 18 febbraio 2013

Via dalla Fortezza Bastiani


Vorrei aggiungere qualche considerazione all'articolo di Comandante Nebbia su MenteCritica, che condivido in pieno, sul falso problema del "gran rifiuto" di Beppe Grillo di andare in televisione per un'intervista a Sky, prima annunciata e poi smentita, con grande disdoro dei giornalisti di regime che oggi parlano di scarsa serietà e di fuga dalle domande del leader del Movimento 5 Stelle. 
Considerazione oltremodo ridicola, pensando alle loro abituali interviste a carponi ai politici dove le domande non sono domande ma domande con la risposta già incorporata.
Dimostrando che il mondo che servono, quello dei padroni della televisione, è ormai scollato dal resto della società. Difatti non capiscono che il gesto più rivoluzionario dei nostri tempi è quello appunto di rifiutare la televisione, rifiutare di chiudersi nella Fortezza Bastiani per mettersi ad urlare ed inveire non solo contro i tartari  che ciascuno rinomina a suo piacere in comunisti o populisti, ma gli uni contro gli altri, piccoli uomini ampollosi che scambiano la politica, la vita delle persone, l'amministrazione della democrazia per un reality show dove far venir fuori il loro lato peggiore.

Ascoltate questo intervento di Ezio Mauro di Repubblica, che non si capacita di come possa un  candidato alle elezioni politiche considerare più importanti le piazze vere di quelle virtuali dell'audience televisiva. Le piazze attive  fatte di gente che respira, si agita e si emoziona, ride e piange,  contro quelle televisive fatte di gente che subirebbe passivamente dibattiti interminabili fatti di vanità, superbia e menzogna e dai quali invece ha imparato a difendersi addormentandosi, cadendo in un coma pietoso e provvidenziale che li salva dall' "io non l'ho interrotta".
Mauro e gli altri non hanno capito il senso del voler marcare la separazione tra un movimento che, con tutti i casaleggi possibili è fatto comunque da gente in carne ed ossa, e i partiti tradizionali con i candidati di plastica e i sostenitori cagnolini da parabrezza. Eppure già in questa celebre intervista di Enzo Biagi a Pier Paolo Pasolini, fantasma che viene sempre più spesso ad accarezzarci di notte di questi tempi, il pur grande giornalista crollava sotto il peso della banalità, del come mai non le piace la televisione, di fronte a chi ha capito come funziona il mezzo e sa difendersene, non lasciandosene scalfire l'anima.



Chi pensa che la televisione abbia ancora il potere di vent'anni fa perché le si è venduto e si sente in debito di ricambiarla a vita ed ha questa immagine anni '60 del salotto televisivo, con i passivi in attesa del Verbo, non conosce le nuove piazze mediatiche dei social network dove la televisione è messa in sottofondo magari su una pagina del browser e i suoi contenuti, soprattutto quelli dei talk show di stampo politico, vengono commentati, sezionati sul tavolo autoptico, messi alla gogna e gettati in pasto ai cani, il tutto nei 140 caratteri di Sodoma. E' il neosadismo della critica attiva, lo sferruzzare delle tricoteuses contro il falsume dei dibattiti che pretendono di decidere del nostro futuro perché noi non saremmo in grado di farlo.
Attenti però che le tricoteuses stanno studiando economia, stanno imparando a riconoscere le balle a prima vista e sono talmente incazzate che tutto questo non lo accetteranno più.

Quando questo popolo che ricrea l'agorà in rete, grazie alla comunicazione si ricongiunge con quello delle piazze vere, della gente in carne e ossa, la televisione cessa di esistere come Grande Fratello e ridiventa solo il luogo del divertimento dove guardarsi in santa pace lo spignattamento d'alto bordo di Masterchef.
Tutto questo per dire che se passa davvero il messaggio che la politica può fare a meno della televisione, per loro questa volta è davvero finita. Forse i tartari arrivano finalmente.


9 commenti:

  1. Ezio Mauro sta alla democrazia come Saviano sta alla lotta antimafia... un placeholder, un avatar, un Cristo Pantocrator autoreferenziale

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  2. fa bene a non andare in tv, sono d'accordo con ciò che dici.
    comunque che vere 00 sta campagna elettorale! la più ridicola da quando sono nata: dicono czte a ripetizione quasi dimenticando che voteremo col loro porcellum, tanto da spingere molti di noi a votare come schizofrenici.
    ciao, laura

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  3. enea8815:59

    Tutto giustissimo, però perché prima ha detto che ci sarebbe andato e poi ha deciso di non andarci?
    Cioè, se questa scelta di non andare in tv dipendesse dal rifiuto totale della televisione e della sua funzione perché inzialmente ha accettato di andarci?
    Forse il motivo è molto meno idealistico di quanto può apparire: conviene o non conviene andare in tv? Quanti voti potrei guadagnare o perdere? Da questo punto di vista non mi pare molto diverso dagli altri leader poltici.

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  4. enea88, te lo spiego con parole semplici. Se Grillo non avesse inizialmente accettato di andare in TV, come faceva poi a rimarcare la sua differenza dalla TV? E' stata una mossa astuta che ha fatto capire che, nel momento in cui i suoi avversari annaspavano in Tv, il movimento non ne aveva bisogno. In ogni caso, se ancora fai queste domande vuol dire che non hai letto il post o non l'hai capito. Riprova.

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  5. enea8809:21

    Nei suoi spettacoli spaccava i pc e ora li usa.
    Prima chiede ai francesi di puntare i missili sul parlamento e poi ritratta. Prende in giro il PD per le foto ritoccate che mostrano bagni di folla in un comizio, poi ci si accorge che anche le foto diffuse dal M5S sono ritoccate.
    Dice che va e in tv e poi non va...
    Dire una cosa e fare l'opposto potrebbe anche essere considerato "astuto", certo; ma tu sei sicura di volere un presidente del consiglio "astuto"? Non ne abbiamo avuti un po' troppi fino ad ora?
    A me piacciono quelli che dicono una cosa e non cambiano idea ogni quarto d'ora, forse dipende dal fatto che sono un ragazzo di campagna.
    A proposito... grazie per le parole semplici, senza le quali non avrei capito il senso dei tuoi ragionamenti così meravigliosamente complessi.

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  6. Adetrax22:07

    "Forse i tartari arrivano finalmente."

    Nella situazione attuale non sarebbe male neanche l'interpretazione opposta in quanto la fortezza potrebbe rappresentare la roccaforte di illusioni entro cui l'italiano medio si è trincerato.

    In questo caso sarebbe opportuno prendere coscienza del fatto che i tartari-barbari non solo hanno completato la strada ma si apprestano a bombardare la fortezza.

    Vi aspettavate forse un innocuo attacco all'arma bianca ? Errore. :-)

    Un altro esempio, per certuni più incisivo, potrebbe essere quello di Masada.

    Eh si, i colpi che si sentono in sottofondo sono proprio quelli dell'ariete con il tronco da 1.5 metri di diametro x 10 di lunghezza e non manca ancora molto affinché quanto pianificato si compia.

    Sulla TV sorvoliamo perchè è già stato detto tutto.

    Infine un appello ai votanti: avete un quadro completo delle norme legislative emesse negli ultimi 30 anni ed in particolare nell'ultimo anno ?

    Ricordate che "la legge non ammette l'ignoranza". :-)

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  7. chi si azzarda ad entrare in quei misteriosi link postati da un misterioso anonimo?

    questo è buono, potete aprirlo in sicurezza,se ne avete il coraggio ;-)

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=zntO5iD-bog

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  8. sisivabbè, stamo freschi, adesso aspettiamo il salvatore della patria: il supermegacazzaro della washball insieme alle sue orde di bimbominkia telecomandati dalla casaleggio

    ciao....

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  9. @ Marcello

    si, hai ragione, ciao.

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