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domenica 5 marzo 2017

Il mio brainwashing lava più nero

 Duccio di Boninsegna - "La tentazione di Cristo sul monte", cm. 43 x 46, Frik Collection, New York. 

Stamattina qualcuno ha postato su Twitter questa meraviglia di Duccio di Boninsegna, considerato il primo maestro della scuola senese del Duecento, dalle forti influenze bizantine. 
Una volta, come in occasione dei miei viaggi a Siena negli anni ottanta con mio padre, durante i quali ebbi modo di ammirare dal vivo altri capolavori di quel periodo e di questo autore, uno dei miei preferiti, avrei solo ammirato la magnificenza delle figure, dei colori e il sapiente utilizzo degli spazi nella composizione, compreso il fantastico effetto tridimensionale che si percepisce nonostante l'assenza dell'utilizzo della prospettiva moderna. 
Oggi invece la prima cosa che ho pensato è stata: "Uh, che quadro politicamente scorretto!" 
I muri, anzi le cinte murarie, le porte; il rifiuto dell'accoglienza, il privilegio bianco, il rifiuto del diverso, Cristo che non si prostra a baciare il piede caprino in nome della "fratellanza" ma caccia un diavolaccio inequivocabilmente nero. 
In un centesimo di secondo il mio cervello è riuscito a fare questo sconcio ragionamento: "Ma quanto è razzista e reazionario quel Cristo!"

Riavutami da quel momento di smarrimento, mi sono resa conto che il pittore ha voluto semplicemente rappresentare Cristo che, stando in posizione più alta rispetto agli altri personaggi, come si addice a chi rappresenta il principio divino, scaccia il diavolo tentatore, ovvero il nemico dell'Uomo. 
La questione della prospettiva mi ha fatto riflettere su come il politicamente corretto, ovvero la dittatura del pensiero unico, proprio grazie ad un satanico inganno, stia appiattendo la realtà (pluridimensionale) dello spazio e del tempo riducendola forzatamente ad una sola bidimensionale, quella nella quale si può solo andare avanti nella direzione indicata senza poter tornare indietro e nella quale nemmeno la maestria di Duccio potrebbe creare l'illusione della profondità. 

Nell'unica dimensione TINA il valore positivo del moto verso il futuro - in cui la positività è da intendersi in senso moralistico - annulla il valore negativo del passato, inteso non come sua specularità e complementarietà ma come "fascismo". Pare però che ciò crei un paradosso per il quale, ad un certo punto, negando la realtà che è multidimensionale, non si possa più andare avanti, e si finisca su un orizzonte degli eventi. Ovvero dove noi e la nostra civiltà stiamo per finire presto. 
Le due dimensioni si appiattiranno nell'unica dell'uomo di Marcuse, ovvero l'uomo ad una dimensione alienato dal capitalismo ma che - questo è l'altro paradosso e il vero mistero moderno - tutti coloro che sono stati marcusiani ora idolatrano come l'ideale del progressismo. L'uomo non solo ad una dimensione ma senza passato, identità e tradizione e senza possibilità di trascendere al divino. Un'aberrazione ma tanto tanto progressista.

Il passato invece ci parla eccome e condiziona il nostro presente, il qui ed ora. Ci parlano la tradizione, l'identità, ci parlano gli antichi misteri, ci parla una cultura che è stata sedimentata nei millenni e che riemerge in modo misterioso se solo lasciamo fluire liberamente il pensiero nei rivoli delle libere associazioni. Ci parlano anche il soprannaturale e il metafisico, il razionale e l'irrazionale, l'essoterico e l'esoterico.

Mi è venuta in mente quindi la croce di Cartesio, ovvero non il banale piano dei grafici (non è un caso che la maggioranza delle persone muoia conoscendo solo la fetta della realtà recintata dalle ordinate e delle ascisse contrassegnate dal +) ma il punto dal quale tutto origina e gli altri tre quadranti che la croce delimita, quelli che riguardano lo spazio senza tempo, il tempo senza spazio e la dimensione nella quale non esistono più nè tempo nè spazio. Una rappresentazione dell'universo e delle possibilità di interazione tra i vari piani che non esclude l'esistenza di una realtà immateriale alla quale l'Uomo potrebbe accedere, se solo si liberasse di quell'Unica Dimensione nella quale lo si vuole artificialmente costringere tramite il totalitarismo.

Il quadro di Duccio mi ha parlato con il linguaggio dei simboli e mi ha rivelato il suo vero significato che ognuno può intuire da par suo. Mi ha rivelato Il Senso.
E' un peccato che, nell'arte secondo Soros, esso verrebbe probabilmente considerato offensivo e un giorno magari bruciato. E' chiara lo posta in gioco?


44 commenti:

  1. Anonimo08:40

    Siamo alla giustificazione etico-religiosa del razzismo e del fascismo.
    Barbara hai superato te stessa!

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    1. Guardi che nè Barbara nè tanto meno Gesù Cristo giustificano razzismo e fascismo. Le stupidaggini del politically correct non si correggono con le stupidaggini uguali e contrarie.

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    2. Anonimo12:53

      @anonimo (de' coccio pure senza nick) delle 08:40

      Invece beato te che non capisci un cazzo.

      Però la tua chiosa è corretta. Una Barbara sempre più intelligente che sublima se stessa e si spinge oltre mostrando gli ulteriori complessi dettagli di un piano di dominio "satanico" del quale quelli come te non hanno ancora capito un kaiser. Magistrale.

      Come dicevo, beato te...

      (Cogitans)

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    3. Aggiunta: nella prima scena del dramma scozzese che porta sfortuna nominare, le streghe dicono: " “Fair is foul, foul is fair”, "bello è brutto, brutto è bello". Intenzionale e malvagia o involontaria e stupida che sia, l'inversione dei valori (il bene spacciato per male, il male spacciato per bene) e persino delle reazioni emotive (si vomita davanti al bello, ci si estasia davanti al brutto) è un segno terribile che si moltiplica. Ci siamo assuefatti, perchè è onnipresente, e basta una minima esposizione ai media per esserne martellati. Ma è un segno veramente terribile, che dovrebbe farci rizzare i capelli in capo. Cose brutte e malvage, che a una persona in condizioni normali fanno vomitare, vengono proposte in prima serata TV, se ne parla come di cose anodine o addirittura interessanti, buone, raccomandabili. Basti ricordare che si discute tranquillamente, tra persone istruite e cortesi, di vendere i bambini prima ancora che nascano e noleggiare le madri come animali da riproduzione. "Fair is foul, foul is fair".

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    4. @Roberto
      Descrizione esemplare. Ciò che io definisco l'inversione dei poli magnetici o la civiltà suonata al contrario. Basti pensare all'utilizzo della parola amore in contesti che riguardano tutt'altro.

      E' un po' maniacale e survoltata e gli appelli alla castità per i gay sono surreali ma consiglierei l'ascolto di qualche video della dott.ssa Silvana De Mari che, se non altro, con la sua descrizione cruda di certe pratiche sessuali e delle loro conseguenze "pratiche", ha il pregio di interpretare colei che ti sveglia bruscamente, a schiaffi, da un'anestesia un po' troppo forte.

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    5. vabbè, Calderoli diede dell'orango alla Kyenge, qui si dice che Satana è negro e Gesù lepenista, non c'è una logica, inutile anche discutere: sono saltati tutti gli schemi

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    6. Il problema non è l omosessualità. Che e una condizione, un orientamento del desiderio erotico della quale non si porta la responsabilità, come nessuno porta la responsabilità delle sue inclinazioni inconsce. Il problema è la pretesa di spacciarla per normale nel senso forte di normativa,.quando è invece, con tutta evidenza, una inversione della norma. Per poterlo fare, bisogna negare sistematicamente che esistano norma, ordine, senso e significato al mondo e all uomo. Solo criterio che rimane, la preferenza arbitraria e la forza. Di qui il sentimentalismo e l insensibilità crudele che formano l atmosfera del nostro mondo.

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    7. Anonimo20:34

      Cara Barbara, il giorno in cui troverò un medico non appartenente ad una setta che ha fatto della distruzione della gioia, della vita e del piacere il suo unico scopo, condannare il coito anale, allora magari prenderò sul serio le sue filippiche frociofobe.
      Nel senso che oltretutto la "dottoressa" crede che ad aprire le chiappe siano solo gli uomini.
      Sono sicuro che conosci una bella citazione di Goethe al riguardo, e se non la conosci fattela raccontare da Bufagni che la conosce sicuramente.


      Matteo

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    8. Nelle Elegie romane. Meglio leggerla li.

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    9. Anonimo20:46

      Non mi deludi mai.
      Indi, siamo d'accordo che la signora è una sessuofoba montata?


      Matteo

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    10. Non conosco la signora. Io comunque non faccio la.morale a nessuno, specie in materia di letto. L inclinazione erotica dice molto sulla personalità,a quel che dice va ascoltato con intelligenza e discusso, se e il caso di discuterne, sottovoce e con chi è in grado di capire.

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    11. @ Matteo
      Certamente. Hai mai guardato le fotografie dei nasi distrutti internamente dall'abuso di cocaina? E' un buon modo per capire i danni della tossicodipendenza. La Silvana, da medico, ha visto innumerevoli ani sfondati e ha associato alle pratiche sodomitiche. Purtuttavia nella sua foga maniacale dice cose interessanti. Ovvero riporta la mitologia alla realtà degli aspetti crudi e truci che indubbiamente nell'omosessuallità vi sono e che vengono negati dalla narrazione arcobalenista.

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  2. "Il passato invece ci parla eccome e condiziona il nostro presente, il qui ed ora. Ci parlano la tradizione, l'identità, ci parlano gli antichi misteri, ci parla una cultura che è stata sedimentata nei millenni e che riemerge in modo misterioso se solo lasciamo fluire liberamente il pensiero nei rivoli delle libere associazioni. Ci parlano anche il soprannaturale e il metafisico, il razionale e l'irrazionale, l'essoterico e l'esoterico."

    Più che d'accordo. Certo poi che bisogna anche ascoltare.

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    1. "La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l'esperienza dei contemporanei a quella delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli ultimi anni del Novecento."
      (Eric J. Hobsbawm, Il secolo breve, p.14)

      Chinacat

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  3. solo gli idioti credono di tutto sapere e di aver il diritto di tutto giudicare, ancor piu nascondendosi dietro l´anonimato. Vai pra Fukushima a farti un bagno, caro mio....

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  4. Anonimo17:16

    quella nella quale si può solo andare avanti nella direzione indicata senza poter tornare indietro

    come nei mattatoi
    Li avete visti mai "all' opera" ? Avete mai visto quel terribile spettacolo " industriale " ? I primi manzi che sentono "l' odore della morte" vorrebbero fuggire ma sono spinti avanti dalla massa di quelli che ancora non l' hanno sentita... Ma poi quando la sentano anche loro , I PIU' STUPIDI, ormai e' tardi PER TUTTI.
    ws

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  5. Interessante articolo e interessante quadro. Non capisco la proiezione buonista sull'immagine e il possibile intento di censurarla. Piuttosto essa mi fa pensare a Jung. Non è stato lui a dire che il più grande errore della teologia cristiana è stata quella di non assorbire la figura di Satana nel divino, insieme al Figlio e allo Spirito Santo? Ne sarebbe risultata un'etica più umana e una mente più equilibrata e forse meno pervertita. In effetti non è Satana una creatura di Dio? Perché non dovrebbe essere perdonata e riaccolta?

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    1. Anonimo23:06

      Ho fatto una domanda simile ad un teologo francescano. La risposta è stata illuminante. Consiglio anche a te di porla a qualcuno di qualificato nel rispondere. Saluti
      Mattia

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    2. Io non sono teologa ma...
      Mi faccia capire. Come farebbe a assorbire Satana nel divino sotto forma di Trinità se egli ne rappresenta la negazione? Ha presente il segno meno che è il contrario del più? Che famo, l'ammucchiata coa spada de foco?
      Satana umano???? Mente più equilibrata e meno pervertita? Perdonato e riaccolto?? Ma se ha scelto lui la parte dell'angelo caduto, pensa che ci rinuncerebbe per diventare un pentito qualsiasi?
      Ecco i danni di Francesco. Santo lo Iddio.

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    3. La tesi della salvezza finale di Satana è stata formulata da uno dei padri della Chiesa, Origene. Sul termine tecnico e apocatastasi, su internet trova l illustrazione. Jung dice quanto da lei riferito perché intende la religione in termini psicologici, non metafisici. Sul piano psicologico e verissimo che e molto importante e benefico integrare nella coscienza anche le parti ignobili e malvage della propria personalità, proprio perché se non le riconosciamo, invece di dominarle ne siamo dominati. Se però si intende la religione come rappresentazione, certo simbolica, ma di realtà invisibili, allora e un altra musica. Se Satana è un essere spirituale realmente benché invisibilmente reale, NON lo si può e non lo si deve integrare, se non si vuole subire la dannazione.

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    4. Scordavo di dire che la tesi di Origene e stata condannata come eretica dalla Chiesa. La ragione principale addotta dai teologi cattolici per l impossibilità del perdono di Satana è la natura di puri spiriti delle creature angeliche, per le quali lo status viatoris non si svolge nel tempo come per noi, che al tempo siamo soggetti e incontriamo l eternità e il giudizio con la morte. Per gli angeli il momento della scelta e del giudizio non ha luogo nel tempo, ed è quindi irrevocabile.

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    5. Anonimo20:43

      Evidentemente allora non ho capito nulla del cristianesimo, allora me ne scuso assai.
      Ero convinto che il cristianesimo rifiutasse, giustamente, il dualismo manicheo e che quindi Satana fosse un povero sfigato impotente come tanti, il che ha portato eminenti teologi a partire da Agostino (evidentemente in malafede) a considerare ciarlataneria le possessioni diaboliche ed altre manifestazioni concrete del maligno.
      In effetti mi sono sempre chiesto una cosa forse banale: se Iddio è onnipotente, come può Satana anche solo minimamente scalfire il suo dominio?
      Satana sarà al limite un poveretto, uno scemotto di cui farsi beffe, un perdente naturale capace magari di attirare persone mentalmente disturbate.
      Oppure anche meno: una semplice metafora che da Carducci agli Emperor denota semplicemente il rifiuto di un certo ordine.
      ma come si può credere realmente al satanismo, quando i suoi seguaci sono gente del genere?

      https://www.youtube.com/watch?v=BynAENL2ctU

      Matteo

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    6. A quel che mi risulta, nel pensiero cristiano il male è privatio boni. Di Satana però si parla, e non poco, nel Vangelo, come d altronde di possessione diabolica. Oggi, la maggioranza dei teologi e dei sacerdoti pensa che il diavolo sia.una metafora e le possessioni una malattia. Se vuoi sapere come la penso io, te lo dico volentieri. Trovo più verosimile, o perlomeno mi.riesce più facile credere al diavolo come realtà personale che come metafora. Poi non l ho mai incontrato di persona, e spero proprio di non incontrarlo mai. Quanto alle possessioni, le attestano molte fonti degne di fede, e sono effettivamente frequenti in paesi non occidentali. Ne ho vista una anche io, e garantisco che fa parecchia impressione. E proprio il diavolo? Non lo so. Non mi pare un ipotesi da scartare, anzi. Il satanismo, beh. Il Satana di Carducci e una contestazione un po' goliardica dell ordine Trono e Altare. I coglioni del video sono coglioni. Le sette di satanisti seri ci sono, e ci sono a prescindere dal fatto che Satana ci sia o no, come le religioni esistono a prescindere dal fatto che Dio o gli Dei ci siano o no. Come uomini tutt altro che stupidi e superficiali hanno creduto in Dio e pensato e vissuto in quella credenza, così uomini tutt altro che stupidi e superficiali hanno creduto e credono al diavolo, o alle forze infere, a seconda del sistema simbolico in cui sono immersi.

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    7. Anonimo22:26

      Di cristiani degni di fede ne ho visti parecchi.
      Di satanisti (da amante della musica metal) anche, ma degni di fede mai.
      Forse, quando ne conoscerò uno rispettabile, cambierò idea.
      Per ora, la mia idea del diavolo è questa.
      https://www.youtube.com/watch?v=UpITfSOrgwk


      Matteo

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    8. Meglio non incontrarli mai, i satanisti seri. Sono gente come quelli che usavano il mostro belga Dutroux. Comunque, se ci sono i cristiani seri e abbastanza logico che ci siano anche i satanisti seri, no?

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    9. Pensa che fregatura se si scoprisse che l'antimateria...

      Che fregatura per quelli che anelano al solo bene, o che vorrebbero sconfiggere il male (che è la stessa cosa).

      La beatitudine, o perfezione, sarebbe la simmetria perfetta, cioè, l'inesistenza.

      L'esistenza comporta una asimmetria di energia, dove lo specchio non rimanda la stessa immagine speculare e si fa beffe della perfezione.

      E poi, scusate, ma se "ci è stato dato il libero arbitrio", sarebbe diabolico poi condannarlo.
      Ci sarebbe molta similarità col "Dilemma del Prigioniero" (non credo che sia una "concezione" divina).

      Ma anche un Dio "necessario" non lascia spazio a molto bene=perfezione/male=distruzione.

      Forse che l'inconcepibile e impronunciabile Divina/Perfezione va lasciata stare tra le faccende umane interpersonali.

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    10. Anonimo19:47

      O, al limite, e la butto lì così, iniziare a ragionare in termini non dualistici, ed ammettere finalmente che l'idea di male, in astratto, è del tutto insensata, mentre se calata in un preciso contesto storico, culturale e sociale inizia ad avere un senso?
      Si potrebbe, magari, ammettere che quel pazzoide con i baffoni a manubrio che diceva che ogni civiltà tende a produrre un tipo BEN PRECISO DI UOMO, e che quindi giudicherà male ogni pensiero, parola, opera od omissione tendente a deviare da questo tipo di costruttivismo sociale?
      La civiltà greco-romano-italica si basava sull'idea del cittadino organicamente inserito nel suo ethos comunitario, indi il male era tutto ciò che rimandava all'apolidismo, al tradimento ed al disprezzo per le istituzioni.
      Per questo l'individuo, con tutte le sue fisime, non contava un beneamato cazzo, ed erano tempi migliori.
      Viceversa, la civiltà ebraica vuole produrre il perfetto servitore di Jawhe, nel nome del rapporto diretto con la divinità.
      Lì nasce il concetto di individuo, inteso come colui che distrugge la comunità di appartenenza perché "corrotta".


      Matteo

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    11. Anonimo23:32

      Il fatto che il cristianesimo diciamo mainstream tra cui il cattolicesimo affermi che si possa avere qualcosa al di fuori del divino e che può anche per un bel periodo di tempo (tranne alla fine dei tempi) sconfiggerlo e prendere con se delle anime eternamente, dimostra che questo divino è contenuto nella sua stessa creazione e che molto sfugge al suo controllo, quindi visto che esotericamente parlando è davvero roba da dare al gregge, credo che la riflessione di Angelo Marco per qualunque uomo che si sia fatto domande del genere sia più che giusta e dimostra l'illogicità di una buona parte del cristianesimo.

      Ronas

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  6. Grazie Barbara.
    Con questo post tocchi il cuore, il centro esatto della tragedia che si sta consumando e che forse pochi ancora riescono a cogliere in tutta la sua drammaticità.
    La profondità della tua riflessione però mi rincuora: forse l'imprevisto granello di sabbia potrebbe scatenare la scintilla che manderà a fuoco la macchina infernale.
    Voglio crederlo...

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  7. Sappi che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. 2Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, empi, 3senza amore, sleali, calunniatori, intemperanti, intrattabili, disumani, 4traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, amanti del piacere più che di Dio, 5gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore. Guàrdati bene da costoro! 6Fra questi vi sono alcuni che entrano nelle case e circuiscono certe donnette cariche di peccati, in balìa di passioni di ogni genere, 7sempre pronte a imparare, ma che non riescono mai a giungere alla conoscenza della verità. 8Sull'esempio di Iannes e di Iambrès che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: gente dalla mente corrotta e che non ha dato buona prova nella fede. 9Ma non andranno molto lontano, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come lo fu la stoltezza di quei due.

    (2. Tim. 3.1-9)

    La loro fine (Soros è compania) è già segnata è sarà orrenda.

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    1. Tra questi includerei anche il pontifex maximus Francesco è tanti suoi "fratelli".

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  8. Il prossimo papa sara' nero. Soros ne sara' felice. Perso obama serve un'altra foglia di fico della globalizzazione.

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    1. Magari. I cardinali neri sono conservatori, e i vescovi africani parlano CONTRO l'emigrazione dall'Africa.

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  9. Anonimo14:47

    Una semplice chiosa a parte.
    Ogni opera d'arte antica può essere letta a vari livelli, e oltre a quello formale, a un livello iconografico,
    esistono allusioni,connotati, riferimenti simbolici che sono morti per sempre. Un'enorme quantità di questi significati e della loro stratificazione culturale,sociale,allegorica,simbolica va persa definitivamente.
    Può avvenire che una interpretazione sia un surrogato, cioè non basata sull'opera in se stessa ma come vorremmo che fosse. Come accade di solito nei rapporti tra le persone: l'unico modo per andare d'accordo è cercare nell'altro quello che c'è già in noi.

    *******
    Il post è relativo alla 'nostra' visione occidentale, ma c'è tutta un'altra parte di mondo che non la pensa esattamente come noi e peraltro ha una concezione del tempo tutt'altro che lineare.

    Molta sapienza, molto affanno.

    lr

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  10. Abbiate pazienza, specie i dotti commentatori - quelli che a me paion tali e gli altri invece no- se abbassero'di parecchio il livello e la piega di tanti commenti, anche se ci tornerò sopra e certo imparerò molto.

    Ma:
    1) E'cosi difficile ricordare che quella rappresentata è un'opera di altissima qualità - anche se, cosi qualificandola temo di ridurla, ma, per commentare, le parole, anche quando assai imperfette, ci vogliono proprio.

    2) È così difficile accettare (spero solo difficile "accettare", non "capire") che quella stessa è un'opera che - ecco la prossima mia banalità - storicamente rispondente alla centralità della religione cristiana nel Medioevo occidentale, - certo pieno di soprusi e grandi ingiustizie da parte dei vari "signori", come sempre - ma tutt'altro che "buio" come per secoli è stato considerato, in primis dall'Umanesimo e poi dall'Illuminismo, ciascuno con ragioni storico-ideologiche da contestualizzare, anche queste, e capire, anche queste, e accettare, anche queste?

    3) Possibile che, al di là di molti commenti per me da meditare, direi tutti e non per piaggeria, si voglia negare a tutti i costi che quella è opera d'arte sacra e pertanto logicamente, necessariamente, metabolicamente della "sostanza" della propria epoca e poi della sensibilità e della maestria dell'autore? Sostanza ideal-ideologica e relativa "comunicazione" del "credo" che un'epoca ha fortemente connotata in tante manifestazioni alte (la Commedia, nooo?- quella che poi il Boccaccio, ,suo lettore di essa in pubblico, chiamò Divina?)

    4) Cioè un'opera con cui prendersela perché non rappresenta la mentalità degli attuali "fruitori", come anta anni fa dicevano i secredenti strafighi dell'intelletto (???).
    Vorrei un po'vedere se un artista lavora scientemente per dar diletto ai posteri...
    Al massimo tiene conto della commitenza o, attualmente da parecchio, delle possibilità di vendere l'opera in modo da continuare a fare ciò che gli aggrada?
    Voglio dire, perché Dante, che solo i farlocchi non ci invidiano ammesso che ne conoscano anche solo un canto della Commedia (o una poesia), avrebbe divuto, anche ne fosse stato in grado, scrivere in modo da prevedere che qualche farlocco, come accaduto qualche anno fa, l'avrebbe tacciato di razzismo (eddài!) e di antislamismo perché ha cacciato Maometto nell'Inferno, dato inoltre che un creativo fa quel che vuole nella sua, sottolineo sua, opera creativa, cioè opera cioè creativa?
    Perché e in vista di che e di chi Duccio, Dante and so on avrebbero dovuto autocensurarsi per chi, anta anni dopo, non sa vedere, non sa pensare e, temo ma spero di sbagliarmi, non accetta la libertà di pensiero e di espressione di alcun contemporaneo, come non sembra accettare tali virtù, ripeto virtù, nei non-contemporanei?

    5) Stringi stringi, non ci sarà, al fondo, cioè come motore principale, lo sgomento di fronte a tanta grandezza?

    Certo ho abbassato il livello del discorso ma,abbiate pazienza o no (fatti vostri e libero pensiero),nonmenepofregaddemeno.

    Giusto per essere pen-friend ho scritto esattamente quel che pensavo.
    Reali cordiali saluti a tutti.

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  11. Sorry, al punto 2) deve venire espunto il secondo "che".

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  12. Sorry again. Al punto 3) in fondo va espunto "di essa": sono in condizione di predormienza.

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  13. Scopro numerosi errori di battitura - da retrograda ancor così mi esprimo - dovuti sia a semi-sonno sia all'imbranataggine di scrivere coi piccoli "tasti" del cell.
    E ora prometto di non ricomparire qui, forse solo per oggi.

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  14. Vedo che la mia ultima frase, scritta di fretta, potrebbe essere interpretata in due sensi, i quali vanno bene entrambi (cosa non voluta).
    L'importante è lasciare fuori la divinità nelle questioni sociali.

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    1. E questo commento sarebbe dovuto andare più sopra...sarà stato Shatan?

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    2. Caro Ceccato, purtroppo è impossibile "lasciare fuori la divinità nelle questioni sociali" (di qualsiasi divinità si tratti). Siamo fatti così, atei compresi.

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    3. Mah, io credo vi sia un percorso che l'umano lentamente sta compiendo, e questo percorso porterà verso una più attenta consapevolezza dei sistemi umani teso a predisporre ogni ambito dello scibile al proprio posto e con la giusta dimensione relativa.
      Magari ci vorranno ancora altri tremila anni, ma la tendenza è quella.
      E con questo non vorrei passare per ateo, qualsiasi cosa significhi, e neppure per uno "antropologicamente religioso". Semplicemente ritengo che il rapporto con "l'inspiegabile" debba mantenersi entro la sfera personale o interpersonale.
      La qual cosa significa nessun verbo Sacro in assoluto e intoccabile.
      I testi vanno presi per quello che sono, seppur trascritti attraverso una condizione "eccezionale", e non possono stabilire alcuna norma assoluta.

      So che è un passaggio che richiede una mutazione antropologica, ma non dispero, c'è tempo ;), noi veniamo dal nulla (cioè perfezione) e li torneremo, ma prima muteremo.

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    4. Anonimo20:23

      Personalmente, ribalterei la questione: i testi vanno presi sulla base della visione del mondo che abbiamo, indi di quello che della vita vogliamo fare.
      Esattamente come le religioni, proiezioni dell'orgoglio e della superiorità umana sul caos naturale.
      Ogni cultura si crea la propria in cui, guarda caso, gli Dei sono sostanzialmente la proiezione idealizzata del popolo che li adora, e fungono da meta, da esempio, persino negativo (una religione sana ha anche divinità stronze, perché l'uomo è anche stronzo quando vuole).
      Io, personalmente, se devo scegliere scelgo Mazzini (di cui ricorre la morte): Dio è Dio, e l'umanità è il suo profeta, nel senso che l'umanità ha il compito di redimere la storia e tenerla sempre aperta.


      Matteo

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  15. Mazzini:

    1805, Genova - 1872, Pisa.

    Quale anniversario ne ricorre?


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