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giovedì 8 agosto 2024

IL TRIATHLON QANONISTA TRA I LIQUAMI DELLA CALUNNIA



Nei giorni scorsi, mentre Jorge Mario Bergoglio si recava in visita ad Ostia al Luna Park venendo definito con un'involontaria raffinatissima citazione cinematografica "uno di noi" da giostrai, funamboli e pagliacci, in ciò che resta del mondo cattolico si è svolta in pieno spirito olimpico un'edizione parallela e particolarissima del Triathlon. Le tre prove consistevano nel "salto in lungo temporale dal 1958 al 2024 senza toccare la sede impedita di Benedetto XVI", il "tiro a Ratzinger" e la prova di nuoto sincronizzato nelle acque torbide e maleodoranti della calunnia, dei si dice e dei parrebbe. Acque non meno infestate da pantegane, liquami fognari e relativi colibatteri dell'ormai leggendaria gara dei 120 metri di Sodoma nella Senna.

Uscendo dalla metafora pittoresca, il 31 luglio il giornalista Qanonista Cesare Sacchetti, in un lungo articolo sul suo blog, ha citato un "documento desecretato" del Dipartimento di Stato americano nel quale si riciccia per l'ennesima volta la trita storia dell'elezione mancata del cardinale Siri nel conclave del 1958 seguìto alla morte di Pio XII, l'ultimo vero papa legittimo della Chiesa Cattolica secondo i sedevacantisti e scismatici che non riconoscono l'autorità degli ultimi papi in quanto secondo loro contaminati da quei fumi satanici del Concilio Vaticano II che però furono per la prima volta denunciati come tossici, guarda caso, proprio da uno di quei papi, Paolo VI.

Il 1° agosto il papa ombra mons. Carlo Maria Viganò, in un tweet di perorazione dell'insussistenza della sua recente scomunica, ha anch'egli citato il famoso documento desecretato.

Scrive Viganò:
"Pochi giorni fa un documento del Dipartimento di Stato americano ha rivelato che una fonte vaticana ha spiegato come, dopo la morte di Pio XII nel 1958, l'elezione di Roncalli sia stata decisa “al di fuori del Conclave” da un gruppo di Cardinali, al fine di ottenere un Papa progressista che avrebbe aperto la strada alla rivoluzione nella Chiesa. E così fu."

Ora, peccato che un utente di Twitter, The Rohanian, abbia risposto a mons. Viganò di essere in realtà in possesso di quel documento da almeno diciotto anni, ottenuto assieme ad altri incartamenti "da un amico negli archivi vaticani", e si domanda, in una riposta data ad un suo follower, perché tirar fuori ora e a quale scopo una storia tanto lontana nel tempo, adducendone come prova un documento affatto inedito perché noto fin dal 2003.

Già, perché? Forse la risposta è in un altro successivo tweet di Sacchetti il quale, evocando mons. Lefebvre, va a parare infine sulla solita accusa di modernismo a "Ratzinger" (non chiamatelo mica Papa Benedetto XVI e nemmeno cardinale Ratzinger qual era ai tempi della testimonianza di Lefebvre, eh?) 

Eccoli là. Quando sembra un'operazione psicologica, è proprio un'operazione psicologica. Si parte alla lontana da un conclave del 1958 i cui partecipanti sono ormai più morti dei frati delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, dove "si sarebbe" e "si avrebbe" in pieno miocugginismo; si interroga lo spirito di mons Lefebvre ma maldestramente, come ha fatto notare Andrea Cionci, per giungere a definire "un modernista a tutti gli effetti"  Papa Benedetto XVI, anch'egli purtroppo non più tra noi ma finalmente in contemplazione di quel Cristo Re che lui ha servito fino all'ultimo dei suoi giorni. Cosa che un giorno dovrete riconoscere stando in ginocchio sul brecciolino, da quei suoi infami e pusillanimi persecutori che continuate ad essere.

In questo stile di comunicazione Qanonista confermerei esserci un uso funzionale del condizionale, non come indicatore di prudenza, il che sarebbe corretto in sede di presentazione di ipotesi da confermare, ma come simulazione di rigore scientifico per poter piazzare, alla fine di una serie di informazioni volutamente vaghe, la bordata della certezza assodata e assoluta. "E così fu" e "a tutti gli effetti" sono frasi che creano l'illusione della rivelazione finale e della conferma dell'ipotesi fino a quel momento illustrata. Una tecnica comunicativa che viene da sempre comunemente utilizzata in tutta la pubblicistica scandalistica o incaricata di inviare messaggi a chi deve riceverli.

Sempre Andrea Cionci in un suo recente podcast ha acutamente posto l'accento sulla strategia degli spiriti maligni di piazzare qualche seme di verità in un campo avvelenato dalla menzogna, di rivelare a chi si addentra nella palude della divinazione e dello spiritismo cose note solo a lui, al fine di catturarne la benevolenza. Ciò è demoniaco ed è anche tipico di tutta la comunicazione di propaganda, dal marketing delle merendine fino alla creazione delle più raffinate operazioni psicologiche, e che si avvale di quella pubblicistica ammantata di conservatorismo, in realtà reazionario, la cui matrice  è riconoscibile fin dai tempi dei coniugi Luce e che, quando ha attaccato la Chiesa e i suoi membri, ha sempre utilizzato sistematicamente la diceria dell'untuoso anticlericalismo e la calunnia lasciata cadere con nonchalance ma in grado di aprire una voragine nella fede degli uomini più indifesi perché puri di cuore. 

In questa ottica, la continua e continuata calunnia ai danni dei papi postconciliari, non può che essere ispirata dal solito viscido serpente, il quale muta la sua pelle e la lascia tra i pizzi e merletti dell'unacumismo, che la scambia per la spada di San Michele. 

Io sono nata e cresciuta a Genova e ricordo benissimo le voci sul cardinale Siri, sulle sue presunte uscite in borghese la sera in corso Italia, allora luogo di prostituzione. Ricordo lo scrittore omosessuale francese Roger Peyrefitte e le sue insinuazioni su una pretesa omosessualità di Montini, che avrebbe addirittura scelto il nome pontificale in omaggio al suo amante, un noto attore di quell'epoca. Accuse che ritroviamo oggi negli articoli di Sacchetti che riprende Franco Adessa.

La cosa sorprendente e della quale non si rendono conto i Qanon-sedevacantisti è che non vi è alcuna differenza  tra il definire senza alcuna prova pedofilo il Papa che invitava i genitori. tornando a casa, a dare ai propri figli "la carezza del Papa" (eh, Sacchetti?) e gli osceni libelli di rivoluzionari atei e agitatori di professione contro Papa Benedetto XVI, che fin dal 2008 sibilavano:
"Perché è omofobo da sempre? Perché si è preso un segretario così bello che lo segue ovunque e gli aggiusta il mantello? Perché ha una dottrina così rigida e una sartoria così garrula, praticamente un coming out sartoriale?" 
Dicerie riprese in tempi recenti da Life Site News e dal solito saggista francese sulle riviste da parrucchiere di un certo livello.
Ora provate a convincermi che tutti questi papi hanno lavorato per il Demonio e per la Massoneria e non ne sono invece stati perseguitati a sangue. Gioco al massacro quale anche voi vi prestate, evidentemente.
Scusate ma solo scrivere di queste cose mi sta facendo l'effetto di una nuotata nella Senna. 

La cosa più sconcertante però, o forse no, è che mons. Viganò, come dimostra la sua precedente citazione, pare aver sposato in pieno la linea muoiasansonista del "moia chi bolla", del "se sono scismatico io lo siete anche voi" che è identica a quella di chi non riconosce l'autorità dei papi succedutisi fin dal famigerato 1958 e, come abbiamo visto, indulge in vere e proprie campagne di bullismo retroattivo contro gli ultimi vicari di Cristo. E questo mentre a Bergoglio sento dare semplicemente del "distruttore" (fingendo di non sapere che la Chiesa non potrebbe mai essere distrutta, come insegnatoci da N.S. Gesù Cristo), dell'eretico generico, del settario, senza però fargli troppo male, e guardandosi bene dall'appellarlo come Antipapa. 
 
"La setta bergogliana si appresta a raggiungere le altre comunità scismatiche ed eretiche, dopo averne abbracciato gli errori. Si va insomma già delineando il futuro capo della nuova Religione dell’Umanità voluta dall’élite massonica del Nuovo Ordine Mondiale. Questo piano ha richiesto decenni di preparazione e ha usato la Rinuncia di Benedetto XVI come ulteriore elemento demolitore del Papato, in vista dell’azione distruttrice del Gesuita Argentino. Il tradimento parte dal vertice dell’istituzione, e non è iniziato con Bergoglio: questo Documento di studio è nient’altro che la riproposizione di ciò che Giovanni Paolo II auspicava nell’Enciclica Ut unum sint, che a sua volta si rifà al Concilio Vaticano II. Il tradimento era già insito nell’ecumenismo, riproposto nel postconcilio negli stessi termini in cui prima era stato condannato."

Ma scusi, eccellenza, chi ha usato la Rinuncia di Benedetto se non quel deep state che  Ella indica ad ogni piè sospinto come fonte di tutti i mali e che si augurava una "Primavera Cattolica" nella famosa email dell'11 febbraio 2012 pubblicata da Wikileaks tra John Podesta e Sandy Newman, esattamente un anno prima della declaratio? 

Bene, accetto pure l'idea che non si possa mettere la mano sul fuoco su alcun documento che si trovi in rete e che non si sia richiesto personalmente attraverso meccanismi tipo FOIA, perché in fondo le rivelazioni, le desecretazioni, soddisfano un bisogno primario dell'uomo, quello di sentirsi dire ciò che desidera e di sapere ciò che ha sempre voluto sapere senza fare la fatica di ricercarsi personalmente le fonti. E' lo stesso meccanismo psicologico al quale si agganciano indovini e cartomanti quando per prima cosa chiedono all'interrogante: "Tu hai passato un brutto periodo, ultimamente, vero?" 
Non è da escludere che i documenti desecretati servano proprio ad orientare le opinioni nella direzione desiderata dagli stessi soggetti che avrebbero fino a quel momento tenuti nascosti gli stessi documenti. "Tutto può essere", come rispose Papa Benedetto a chi gli domandava se avrebbe potuto essere lui stesso l'ultimo papa della profezia di Malachia.

Non sarà che la visione viganiana è prettamente mondana, di segno apparentemente opposto ma perfettamente sincronizzata con quella di Bergoglio nell'ambito della pura lotta politica all'interno del sistema? 

Nella famosa lettera aperta al Presidente Trump  del 20 ottobre 2020, Viganò affermava una cosa gravissima: 

Nella Sacra Scrittura, San Paolo ci parla di «colui che si oppone» alla manifestazione del mistero dell’iniquità, il kathèkon (2Tess 2, 6-7). In ambito religioso, questo ostacolo è la Chiesa e in particolare il Papato; in ambito politico, è chi impedisce l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. Come ormai è evidente, colui che occupa la Sede di Pietro, fin dall’inizio ha tradito il proprio ruolo, per difendere e promuovere l’ideologia globalista, assecondando l’agenda della deep church, che lo ha scelto dal suo grembo. Signor Presidente, Ella ha chiaramente affermato di voler difendere la Nazione – One Nation under God, le libertà fondamentali, i valori non negoziabili oggi negati e combattuti. È Lei, Caro Presidente, «colui che si oppone» al deep state, all’assalto finale dei figli delle tenebre. 

Come può un uomo di Chiesa vedere il katéchon in un politico e non nel Papa che ha resistito alla calunnia, all'ostilità dei suoi sottoposti, che è stato da loro umiliato e che ha subito perfino un probabile attentato, per poter infine compiere quell'atto di eroismo che non gli si vuole riconoscere perché ciò facendo crollerebbe il castello del sedevacantismo merlettato? 

Infatti nelle sue tornite ricostruzioni in complottismo cortese, quando arriva alla "rinuncia" di Ratzinger, Viganò salta regolarmente il passaggio logico successivo che consiste nel dover considerare il Papa Benedetto XVI come impossibilitato a continuare a governare una nave ormai in mano agli ammutinati, ma soprattutto come colui che accettando di porsi in sede impedita, pur da spodestato poté continuare a presidiare quel trono di San Pietro che sentiva come suo dovere di non dover mai abbandonare, e di farlo da PAPA. "Sempre è anche per sempre", come disse Benedetto XVI nell'ultima udienza pubblica il 27 febbraio 2013. "Il papa è uno solo". 

Sono solo sensazioni ma Dio non voglia che dopo i due papi ci tocchi la seconda stagione dei due antipapi degli scismi contrapposti. In ogni caso chi non ha compreso o fa finta di non comprendere il gesto di Benedetto, perché o combatti Bergoglio con l'onore e la spada o ci mangi la pizza assieme, tertium non datur, non potrà portarci alcunché di buono se non l'inchino al potere temporale dell'imperatore di un impero morente. Imperatore che, altra sensazione, sembra tutto meno che il katéchon.

Un uomo onesto, un uomo probo, trallalallalla trallalallero...

20 commenti:

  1. Complimenti! Articolo illuminante, delizioso da leggere fino alla fine.

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    1. Grazie, complimenti anche a te per le splendide vignette che ci regali.

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  2. Anonimo13:30

    Bravissima , ironica , profonda, logica, colta ... non so più che dire

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  3. Anonimo13:54

    Barbara lei è una grande giornalista , come oramai non ci sono più. Grazie di cuore

    Giovanni Marchi

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  4. Anonimo16:31

    Articolo semplicemente adamantino nel chiarire la degradante situazione che imperversa la chiesa cattolica, dove gli unacum non fanno altro che spargere veleno senza toccare il occhio della questione : cioè che Vaticano non c'è alcuna guida spirituale, che, l'ultimo papa Benedetto XVI, è stato un martire della chiesa, l'ultimo martire che ha provato a difendere la chiesa cattolica da Satana. Maristella

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  5. Tom Martin16:43

    Resistiamo cristianamente Dott-essa Barbara e restiamo sul fronte a combattere le forze spirituali nemiche. Papa Benedetto XVI ce l’ha mostrato come si vincono gli avversari di Gesù Cristo e noi camminiamo sulle orme lasciate dal Suo Vicario, successore di Giovanni Paolo II. Grazie del prezioso e indomabile scudo che ha alzato contro l’ insignificante attacco di accuse da parte di sedicenti cattolici retroguardisti bramosi di vendetta nei confronti degli ultimi cinque Papi.

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  6. Anonimo22:45

    Dispiace, dottoressa, che lei si sia davvero gettata nella Senna seguendo queste teorie. Lei dice che tertium non fatue? È da vigliacchi ragionare in questo modo. Perché la tesi della sede impedita è completamente destituita di ogni fondamento. È troppo facile contestare un papa non gradito inventandosi teorie assurde. Molto più difficile e autenticamente cristiano comprendere davvero il disegno divino in questo pontificato, senza scadere in complottismi e millenarismi vari, seguendo guru tuttologi che nemmeno conoscono il diritto e sono difesi da una piccola (per fortuna piccola) schiera di troll e odiatori seriali. Le eresie si ripresentano, ciclicamente. E l’equilibro tra fede e ragione, così bene difeso da Ratzinger, che costituisce un argine all’errore simbolicamente rappresentano dalla Senna, lo avete da tempo rimosso. E quel fiume, carico di liquami, vi travolgerà.

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    1. Corrado23:19

      Dimostri, per favore, come la tesi della sede impedita sia destituita "di" ogni fondamento addiritura "completamente".
      Mentre il dott. Cionci ha portato delle ragioni validissime basate su documenti che ognuno può consultare; però solo se in buona fede, ovviamente!

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    2. Anonimo23:51

      Dovrebbe, ad esempio, dare spazio alle risposte della canonista Boni che ha ampiamente confutato le tesi di Cionci. Esattamente come un utente che nel precedente suo post le segnalava che la Universi Dominici Gregis si applica ai soli cardinali come risulta chiaramente dalla legge mentre Cionci si inventa interpretazioni di sana pianta. Dispiace, lo ripeto, che sia caduta nella trappola di una persona che non ha nessuna competenza per parlare di queste cose. Ha tempo per ravvedersi invece di scrivere post infarciti di veleno e di rancore.

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    3. Barbara Tampieri10:54

      Egregio anonimo, che poi tanto anonimo non è, perché ho in mente almeno due nomi riguardo alla sua identità. Esca dall'anonimato e si palesi, dimostrando il coraggio delle sue affermazioni.

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    4. Anonimo10:56

      Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. Fatico a commentare perché é davvero troppo bello. Un enorme grazie!

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  8. Gaetano Siciliano14:59

    Povero Benedetto XVI! Così buono, così santo, così perseguitato... Così modernista, così NWO, così climatico, così pandemico. https://youtu.be/izUX0yPWt6s?si=s89zIjxmJUQaf6n0

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  9. Anonimo15:10

    Parole sante quelle di Viganò che, se si sbaglia su Trump, non si sbaglia sulla Sacra Scrittura. E certamente sul Papato.

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    1. Gaetano Siciliano15:15

      Non anonimo 👆

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  12. 12 ago 2024
    Gent. dott.ssa Barbara Tampieri,
    davvero complimenti per questo suo ultimo articolo sul tema di enorme portata storica dell’attuale crisi della Chiesa, in particolare del suo vertice ma anche dell’ambiente sottostante e inoltre per la difesa dei Papi precedenti ingiustamente solo ora attaccati. Ho molto apprezzato l’analisi acuta, la precisione e il rimando alle fonti ma anche lo stile colorito e ironico con alcune assonanze di termini forse ricercati forse semplicemente frutto dalla sua formazione musicale. Una delle rare volte che si arriva in fondo a uno scritto dispiacendosi che sia finito.
    Era da un po’ che pensavo di inviare un’altra donazione, sia a lei che al dott. Andrea Cionci col quale condivide le posizioni, oggi provvedo ai versamenti.
    Anche lui sempre puntuale e rigorosissimo su ogni aspetto di questa questione che ha il merito di aver coraggiosamente messo in piedi e che sta veramente diventando una sfida epocale. Se fossero solo fantasie, come qualcuno nei commenti sostiene, si sarebbe già sgonfiata da tempo.

    Chiedo scusa a tutti per aver rimosso e ripubblicato, errore mio.

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    1. Caro Paolo, la ringrazio per il suo commento e per la donazione a sostegno del canale. la questione della sede impedita di Benedetto XVI è troppo importante per essere liquidata come romanzesca. Se me ne occupo, offrendo il mio contributo alla sua divulgazione, è chiaro che trovo la ricostruzione di Andrea Cionci assolutamente rigorosa. Nessuno si esporrebbe con la propria reputazione per un romanzetto fantasy. Non capisco l'acredine e le vere e proprie offese che mi vengono riservate, solo per appoggiare una ricerca che finalmente ha coordinato e reso fruibile al pubblico ciò che in tanti, io per prima, avevamo intuito già dal 2013 e che in tanti ambienti è il segreto di Pulcinella. Grazie nuovamente per la sua generosità. Un carissimo saluto.

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  13. Gaetano Siciliano06:21

    Ricordo che non ci sono solo i romanzi gialli a spiegarci la situazione della Chiesa... https://www.byoblu.com/2020/12/25/lideologia-nascosta-di-papa-francesco-don-curzio-nitoglia/

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