Pagine

martedì 16 gennaio 2007

Se nun è bbono, che Bond è?

Si va bene, Connery è Connery, non avrai altro Bond fuori che lui, ma che palle!
Dopo il mascalzone scozzese questo ultimo Daniel Craig, che Dio lo benedica, è proprio un gran bbono, ehm, Bond.

In un primo momento i Bondiani puristi avevano storto il naso e tutto ciò che c’era da storcere di fronte all’idea che ad interpretare l’agente 007 fosse questo inglese di Liverpool dal fascino proletario da muratore che ti aspetti di trovare a bere birra in un pub piuttosto che un Martini “mescolato, non agitato” in un lussuoso locale per ricconi.
Anch’io mi ero fatta coinvolgere dal pregiudizio perché mi sembrava che, sulla carta, Clive Owen fosse più adatto alla parte.
Mi pento e mi dolgo con tutto il cuore di aver preso una tale cantonata. ‘Orco can, se Craig è adatto alla parte!

I tempi sono cambiati e i servizi segreti non sono più roba da signorine. Con tutti ‘sti terroristi in giro, ci vuole gente che spara, rotola, si arrampica sulle gru e viene giù dal sesto piano senza fratturarsi nemmeno una placca tibiale. Gente che salta da un aereo all’altro fregandosene del jet-lag e che all’occorrenza si mette lo smoking e diventa un mago del poker, sempre al servizio di Sua Maestà, è ovvio. Per questo tipo di agente segreto stile “fatti, non pugnette”, Craig è perfetto ed è sicuramente più credibile del troppo belloccio Pierce Brosnan e dell’eterno meravigliato Roger Moore.

Il film in sé funziona molto bene e finalmente rende giustizia a quello che è considerato il miglior romanzo di Ian Fleming, “Casino Royale”, che è il primo della serie e che stranamente finora era stato solo parodiato in un film del 1967 con David Niven.
Come negli altri episodi della serie non mancano le forzature e le situazioni paradossali, ma tutto sommato nell’economia dello spettacolo bondiano è tutto permesso.

Il cattivone Le Chiffre è molto interessante, una sorta di malvagio Pierrot che lacrima sangue e dagli occhi bicolore, un po’ Madonnina perversa un po’ David Bowie e Marilyn Manson.
In un film dove non c’è più la Spectre, perché la realtà degli ultimi anni ha superato il romanzo, purtroppo non ci sono nemmeno l’omino che forniva a Bond tutti i suoi gingilli e la mitica Miss Moneypenny. Forse rimasti vittime di un ridimensionamento del personale nell’MI6.
Nonostante il battage pubblicitario che li voleva quasi protagonisti assoluti della produzione del 21° Bond, gli attori italiani non sono trattati molto bene. La prima Bond girl dice tre parole e finisce morta ammazzata, l’agente Giancarlo Giannini è meno credibile di Scaramella, Claudio Santamaria salta in aria e come buon peso la povera Venezia viene quasi distrutta, altro che il Mose. Come se la sceneggiatura l’avesse scritta Zidane.
La “Bond girl” protagonista Eva Green fa perdere la testa a 007 fino quasi a ridurlo desideroso di mettersi in pantofole davanti alla tv. Ohibò, per fortuna che c’è ancora mezz’ora di film. Il Bond pantofolaio, un’evenienza ancor peggiore di un ennesimo attentato di Al Qaeda, sarà per fortuna scongiurato.

Come ultima nota di costume mi rivolgo ai gestori della multisala dove ho visto il film. Cosa vi spinge a utilizzare l’aria condizionata anche d’inverno, con quel bel fiotto di aria siberiana che ti arriva sulle prime vertebre cervicali, con il risultato che il giorno dopo sei inchiodato dal rigor mortis anche da vivo? Ditemelo, vi prego. Ho sempre amato i misteri alla X-Files.
Vabbè non divaghiamo, nonostante mi sia beccata una mezza broncopolmonite causa il freddo, con questo nuovo Bond mi sono proprio divertita, oh come mi sono divertita.

12 commenti:

  1. Beh, dopo il "Casino Royal" con Woody Allen (oltre a Niven) dovevano passare un po' di anni... per quanto riguarda l'attore odierno lascio a te e alle donne in generale il giudizio estetico. Avendo veduto l'attrice italo-sarda (viva la Sardegna!) in un'intervista Tv, noto con piacere che anche per occhi maschili (come nella tradizione bon...diana) c'è dell'arrosto! non credo che andremo a vederlo al cine, però quando girerà sul teleschermo un'occhiata gliela daremo.

    RispondiElimina
  2. Anonimo08:36

    Qusto film di James Bone e' finalmente un film sul VERO James Bond.
    Molto piu' simile al personagigo descritto effettivamente da Fleming piuttosto che la sua controparte cinematografica (bravo bello sexy senza macchia e senza paura). Lo 007 originale e' un ubriacone bastardo con due palle cosi' altro che "agitato e non mescolato": James si spara bottiglie di whiskey come fossero acqua!
    E, finalmente, un film decente.

    RispondiElimina
  3. Anonimo11:01

    non sono ancora riuscito a vederlo, ma Pierce Brosnan in GoldenEye? che ne dite?

    RispondiElimina
  4. Anonimo16:07

    Io mi limito a dare un giudizio estetico dato che il film non l'ho visto...E la Peppa! ;-)

    RispondiElimina
  5. @ spartacus
    di bonazze ce ne sono addirittura tre. C'è arrosto e anche contorno.
    Buon appetito! ;-)

    @ ranmaz
    pienamente d'accordo con la tua analisi. Ciao e benvenuto!

    @ batsceba
    Pierce proprio no, troppo milordino, troppo perbenino, troppo bello, non riusciva a darmi l'idea del bastardo figlio di puttana quale Bond è in fondo. E poi l'ultimo film, quello ambientato nel ghiaccio, con Madonna, era proprio "orendo". Goldeneye non l'ho visto.

    @ candido
    stupore o disgusto? Quando Candido non si esprime che con una faccina mi preoccupo.

    @ stefania
    o come diceva Pozzetto: "Elamadoooonna!"

    @ ed
    anche Ed è criptico...

    RispondiElimina
  6. Anonimo00:17

    Nell'attessa di un ritorno alle sale cinematografiche, un piccolo ricordo: In Solo per i tuoi occhi, Carol Bouquet si alza dall'acqua ed apre il pareo davanti ad uno stupefatto (immaginiamo, era di spalle) Roger Moore ed esclama: Solo per i tuoi occhi...
    Voce di un amico: Sciacquat' 'a vista...
    E' tutto, credo...

    A.I.U.T.O.

    P.S. è vero che in questo film 007 si spara in gola un antidoto con una siringa e si rianima da solo? Quasi meglio di Cage in The Rock, allora, che si infilza due siringhe di antidoto nelle cosce...

    RispondiElimina
  7. @ cima
    si, è quasi vero, diciamo che si rianima con un a.i.u.t.i.n.o.
    Sembra pazzesco ma vuoi mettere Rambo che si cuce da solo uno sbrego sul braccio con ago e filo?

    RispondiElimina
  8. Anonimo13:45

    @cima
    ti confondi con un altro film:
    "Casino reale" prodotto da Piotta-film. La scena che confusamente ricordi è quella in cui Adriano Pappalardo si spara una dose epica nella vena del collo, utilizzando il metanodotto siberiano.

    RispondiElimina
  9. Anonimo14:25

    Questo è un film sui generis nel filone di Bond,direi che una variazione sul tema ci sta,ma mi sa che già dal prossimo si tornerà al classico....per fortuna di noi fan storici!!!!


    Coyote Giallo

    RispondiElimina
  10. Anonimo18:50

    @ candido: e quando, nello stesso film, Adriano Pappalardo fugge da una pallosissima riunione all'MI6 volando grazie alla rotazione delle sue palle fumanti? :-D

    @ lameduck: la ns è tutta invidia... ;-)

    A.I.U.T.O.

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).