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giovedì 21 giugno 2007

Condizionatore, strumento del demonio

Se 54.000 megawatt vi sembran pochi. Tale è stato il consumo di energia negli ultimi giorni, a causa del caldo e del sempre più diffuso utilizzo del condizionatore.
Fa bene sapere che c’è qualcosa al mondo che succhia più energia elettrica di un concerto dei Pink Floyd.
Hai voglia di scegliere quello che consuma poco, come sostengono. Se poi va a tirondella tutto il giorno a 18 gradi saltano altro che i contatori.

Il condizionatore è un istrumento del demonio, creato dal demonio per dare all’umanità un’illusione di benessere.
Tutti sanno, almeno credo, che per creare fresco nelle nostre case il condizionatore sputa fuori (dove è già un caldo infernale) ancora più calore, attraverso la terribile unità esterna, quel coso che va appeso fuori dalle finestre e di solito fa un gran casino.
E’ un cane diabolico che si morde la coda. Più condizionatori bombano e più calore viene disperso nell’ambiente, quindi più condizionatori ci vogliono, in una progressione esponenziale. Il mondo finirà quando l’ultimo condizionatore sarà messo in funzione e assorbirà l’ultimo watt sopravvissuto.

Il condizionatore, chissà perché, non è mai usato in maniera razionale e sana. Sei tutta sudata, con i vestiti appiccicati addosso. Entri in una banca e ti sembra di essere uscita da un crematorio per entrare in un frigorifero. Hai subito alle spalle Kitano con la katana nelle vesti di Zatoichi. Una lama che ti trapassa dalla spalla al fianco, tagliandoti in due. Se sei fortunata il giorno dopo hai un’incriccatura spaventosa, ti muovi a stento e tossisci come la dama delle camelie nell’ultimo atto della Traviata.
Anche negli altri uffici e nei supermercati trovi quel delizioso gelo siberiano che rischia di farti cadere gli alluci di schianto, ma il peggio sono proprio le banche. Forse il denaro, anche se non puzza, è considerato merce deperibile? Oppure è quella faccenda dei capitali congelati?

Quando vai in casa di amici è conveniente portarsi dietro un pile anche in questa stagione, perché il posto dove ti siederai sarà quello proprio in favore del fiotto di ghiaccio polare, che preferibilmente si affeziona alla tua nuca scoperta. Guai a lamentarsi, a dire: “sono appena uscita dall’ospedale dopo la polmonite interstiziale”. Come risultato qualcuno dirà: “aspetta che lo abbasso un po’, non avete caldo, voi?”

Io non sono freddolosa, amo quel bel freddo naturale che si sente la mattina alle 7:30 in Gennaio con -4 gradi, pedalando in bicicletta. E’ solo che odio il freddo artificiale e malato del condizionatore spinto a tutto busso. Amerei il condizionatore se fosse usato da esseri umani e non da pinguini.

La cosa che mi disturba di più in assoluto però è l’installazione del condizionatore. La carotatura del muro. Una specie di bazooka con un tubo rotante e alabarda spaziale che viola il tuo bel muro del soggiorno. Ieri assistevo all’operazione e vi assicuro che quei 35 centimetri di foro nel muro sono stati più eroici della breccia di Porta Pia. Mentre ragionavo sulla trentina di centimetri chissà perché mi è venuto in mente con ammirazione John Holmes. Forse per non pensare alla conseguenza immediata di quel buco: l’invasione dell’ultracorpo gelido anche nella mia casa.
Perché gli altri hanno caldo, perché se io sono sopravvissuta finora senza non frega niente a nessuno, perché bisogna essere previdenti e se poi vengono 45 gradi all’ombra sono cazzi.
Papè satan, papè satan aleppe!

P.S. Attenzione! Non provate a farlo da soli.

22 commenti:

  1. Anonimo07:34

    Anche per il condizionatore c'è l'uso non intelligente o smodato. Poi ci sono anche necessità... per esempio i cardiopatici soffrono il caldo ed allora un condizionatore in camera da letto, permette di dormire nelle afose notti romane (ma credo che salvo sulle Dolomiti ed altre montagne sia sempre così). Noi c'è l'abbiamo per le ragioni indicate, ma ancora non l'abbiamo acceso, ci salva ancora il ponentino romano! Aho, ce sarà pure quarche vantaggio a dovè sopportà er papa! :D

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  2. Anonimo08:53

    Detesto anch'io i condizionatori, e cerco di evitarli perchè l'unico effetto che ottengono (e che con tanta ironia descrivi) è quello di lasciarmi spiacevoli conseguenze articolari...
    Poi, certamente, in particolari situazioni e con un uso "razionale", come tutte le cose, hanno una loro possibile utilità. Ma la parola razionale non mi sembra tra le più di moda, ultimamente...

    Un sorriso noncondizionato
    Misetr X di Comicomix

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  3. Oltre ad alzare la temperatura concorrono sensibilmente ad aumentare l'umidità dell'aria. Sono del partito dei ventilatori e delle palle, muovono l'aria è quanto ci vuole. Sono sopravvissuto a un'infanzia di viaggi ad agosto Milano-Taranto-Milano in macchina, in 5, con finestrini chiusi. Appena sarò re del mondo li bandirò dal sistema solare.

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  4. io il condizionatore lo detesto. in ogni luogo ma specialmente nelle case.
    per quanto mi riguarda, anche con un occhio alle tematiche ambientali ed energetiche, preferisco continuare a dormire nudo, sdraito sul pavimento, davanti al freezer aperto.

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  5. Anonimo10:38

    In effetti, anche con il caldo bolognese di questi giorni (che non è cosa da poco) il condizionatore non è indispensabile, nel senso che aprendo in maniera intelligente le finestre si mantiene la temperatura su livelli sopportabili. Basterebbe un uso più equilibrato (con un occhio alle eccezioni indicate da Spartacus) per evitare i rischi di tilt di cui si parla in questi giorni

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  6. Come ti capisco...
    Io per lavoro sono in sempre in giro a piedi e sudo che è un piacere... Poi, sempre per lavoro, devo entrare nei negozi e lì il condizionatore è sempre tenuto a palla!!!!
    Immagina la mia giornata: fuori 30 grandi, entro in un negozio al cui interno ci sono 18 gradi, esco ancora 31 gradi, rientro in un altro negozio e trovo 17 gradi, esco 32 gradi, rientro 16 gradi, esco 33 gradi, rientro 15 gradi... e così fino a sera!!!!!

    Ho ventott'anni e soffro già di dolori alle ossa!!!!!

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  7. Pure io detesto i condizionatori (e il caldo) a meno che in un posto non debba starci 8 ore (e a temperatura ragionevole).
    Ma in fondo le generazioni passate sono sopravvissute benissimo senza quei cassoni con la ventola.
    E non mi si venga a dire che ora fa più caldo perché ricordo benissimo l'estate del 74...........:-)

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  8. A me non dispiace trovarmi a 28 gradi invece che a 35/40.. però spesso capita di entrare in delle stanze e di passare dal Brasile alla Val d'Aosta nel giro di mezzo secondo.. non è piacevole !! :-o

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  9. Gran pezzo, come al solito... io ho uno di quelli del '15-'18, ma sono due anni che non lo aziono, anche se odio stramaledettamente sudare dentro casa. Abbassando le tapparelle comunque si riesce quantomeno a sopravvivere, via...

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  10. Anonimo16:33

    In questo processo al povero condizionatore dico non mi piace lavorare sudato come una carogna a 40 gradi. Meglio un sano ambiente deumidificato anche per la mente.

    Poi, volete abolire i condizionatori per legge?

    Questo governo ne sarebbe capace

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  11. Per proseguire qui il commento che ho lasciato su OKNO: ti propongo per il nobel per la letteratura. Questo post lo vale tutto :-D

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  12. Lame, fa caldo! ;-))
    Anche io detesto i condizionatori.

    "amo quel bel freddo naturale che si sente la mattina alle 7:30 in Gennaio con -4 gradi, pedalando in bicicletta." ...sei una vera ciclista ;-)

    Ciao!!!

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  13. Anonimo17:44

    Distinguiamo.
    Entro in una banca "socialmente responsabile", dove non si fa uso di condizionatori, e mi compiaccio.
    Mi reco alla cassa e vedo (da uno specchio birichino) che il cassiere indossa bermuda e infradito, perché la banca non ha finestre per sicurezza, sa....
    Faccio la fila d'ordinanza e vorrei pensare a come investire quei quattro spiccioli, ma non posso perché Lord Brummel, così lo chiamano i frequentatori del luogo, davanti a me indossa una canottiera di lana a costine e una maglietta arrotolata a mo' di foulard sulle spalle. Non abbasso lo sguardo per evitare di farmi ulteriormente del male. Nell'aria però c'è un maledetto puzzo di formaggio, sarà il parmigiano che costa praticamente quanto l'oro e qualche cliente avrà chiesto al direttore di conservarlo in cassaforte, presumo.
    Il direttore, poi. Vestito impeccabilmente, susciterebbe la mia costernata ammirazione se non fosse che sta sudando copiosamente, e il tasmanian quando si bagna riesce solo a ritardare le fatidiche chiazze ascellari, ma sono le undici e trenta e si è praticamente arreso.
    Finalmente arriva il mio turno. Consegno i soldi al cassiere, il quale mi porge una penna per firmare la distinta. Non riesco però a trovare un fazzoletto per asciugarla, così mi ritrovo le mani bagnate, ma una bella pacca sulle spalle del direttore (chiazza più, chiazza meno) me ne toglie una discreta quantità. Finisco di asciugarmi con un bel depliant sul Conto Limone, talmente astringente da azzerare le spese, e finalmente esco.
    Ho deciso di cambiare banca.

    A casa però se ne può fare a meno, che diamine! Basta che avvisiate così non mi trovate in canottiera e mutande ascellari... ;-)

    A.I.U.T.O.

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  14. @ spartacus
    Non so come potremmo chiamarlo il vento che tira oggi qui, Piadino forse, ma ci sta salvando da morte sicura. Per i cardiopatici: generalmente è vero ma la mia povera mamma, pur essendo malata di cuore, aveva sempre freddo. Per lei non era mai abbastanza caldo... :-(

    @ comicomix
    già, usare le macchine con il cervello, sarebbe bello per tutte.
    OT Ti ho linkato, scusa se non l'ho fatto prima. ;-)

    @ rumenta
    a quando l'investitura?

    @ poldone
    hai un freezer rasoterra? E ci tieni l'intimo per il giorno dopo? ;-)

    @ skeight
    il caldo bolognese! Chi non lo conosce non sa cosa si perde. E' un'esperienza estrema.

    @ lupo sordo
    io oggi sono andata in ospedale per pagare un ticket. Imboccato il corridoio che porta alla riscuotitrice automatica indovina chi c'era? Kitano con la katana. E di sopra, nel reparto di medicina, i malati avevano dei ghiaccioletti appesi alle orecchie. Sai le polmoniti...

    @ ed
    io ricordo quella dell'82, mi pare, mese di maggio-giugno. Di notte stavo affacciata alla finestra di un abbaino (la mia camera di allora) boccheggiando come una buga gettata sul molo. Avrei ucciso per una bombola di ossigeno.

    @ s.b.
    per ora in ufficio non c'è male. Riesco a poter accendere il maledetto solo verso le 11,00.

    @ abs
    il brutto sono quelle notti dove non muove foglia e il letto è una specie di poltiglia appiccicosa. Anch'io ho il ventilatore a pale a soffitto (fa tanto Apocalypse Now) ma in quelle occasioni ti rendi conto di quanto sia inutile.

    @ essential rambles
    no, ti prego. I comunisti che vogliono toglierci il condizionatore? Ho capito male? ;-)

    @ uyulala
    arrossisco di brutto... e poi arrossisco ancora :-D

    @ giuseppe t.
    si fa di necessità virtù. Forse se dovessi andare solo a spasso non uscirei in bici con -4. Comunque è vero che, a parte con la pioggia forte, la mia biciclettina mi segue ovunque.

    @ cima
    una banca dal volto umano non la ricordavo da anni. Grazie per questo spaccato (ti piace, vero?) di vita vissuta.
    Per le mutande, ci sono abituata. Ho chi mi gira abitualmente in casa in minislip in questa stagione. Full Monty gli fa un baffo! :-)

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  15. Ciao,

    allora, come d'accordo, ti ho appena aggiunto al mio blogroll. Ora attendo di vedermi nel tuo...

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  16. @ daniele
    ok ti ho aggiunto al Bonroll!

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  17. ...anche io ti ho messo nel forno assieme al gustoso polpettone...

    (mi mancava proprio il tuo link)

    Per adesso non ho ancora acceso il condizionatore a casa, ma in ufficio mi tocca, dato che sopra la mia testolina ci sono kilometri quadrati di lamiera e plastica che formano il tetto della ditta in cui lavoro...

    ...e non ti sto a spiegare il caldo che viene giù come se fosse un monsone al contrario ;)

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  18. Qui si muore dal caldo.
    Ma installammo dei "cacciatori di aria" (come i spingitori di cavalieri...)solo per riscaldare l'ambiente d'inverno e papà seppure stia molto soffrendo il caldo, non mi consente di accenderli per non sprecare energia elettrica. Vedremo tra qualche giorno.
    Dove lavoro c'è l'impianto ma la differenza interno esterno non è eccessiva.
    Più uscendo da qualche bar a porte chiuse si ha l'impressione, uscendo, del monsone.
    Un'alitata d'aria calda che ti fa il ciuffo sui capelli anche se sei quasi calvo.

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  19. Anonimo16:44

    Il Nobel per la letteratura, anche sì. Lo hanno dato gente molto peggiore. :)

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  20. @ hinoki84
    grazie, contraccambio il link.
    Piuttosto, senti... a noi papere sentir parlare di forno e polpettoni ci inquieta un po'. Scherzavi, vero?

    @ meinong
    io invece, uscendo dall'ospedale stamattina ho pensato all'onda di calore di un esplosione atomica. Poi ho notato che non c'era il lampo di luce e ho detto: ah si, è vero, siamo in giugno.
    Parlando di papà, spero che il tuo stia bene. Abbracciamelo.

    @ falecius
    eh no, questa me la devi spiegare. Peggiore di chi?? ;-)

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  21. Anonimo13:50

    Tipo winston Churchill

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  22. Anonimo22:15

    Sono pienamente d'accordo con te. Le persone si fanno del male da sole e Giuliacci pubblicizza condizionatori quando SA' BENISSIMO che innalzano la temperatura esterna...
    Però al 70% le cause del caldo sono...le scie chimiche. Se vuoi saperne di più: www.sciechimiche.org e www.sciechimiche.org/forum

    Informatevi ed informate prima che sia troppo tardi. Cercate con YouTube "scie chimiche" e "chemtrails"...Troverete delle brutte sorprese. Spero di leggervi nel forum, a presto.

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