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martedì 4 marzo 2008

L'unica cosa che arresta la caduta del profitto è il pavimento

Si capisce che il Potere è maschio anche dagli argomenti che tratta in maniera maniaco-ossessiva.
Prendiamo ad esempio la CRESCITA della quale tutti si riempiono la bocca quando si parla di economia. Assomiglia all'ossessione che hanno i maschietti per la calvizie e anche a quella fallica delle "dimensioni".
Gli economisti e i politici che fanno finta di capire di economia ce le spappolano in continuazione con la storia che il "sistema paese" (un termine che destesto con tutte le mie forze, non so voi) deve crescere. Nei programmi dei partiti c'è la crescita al primo posto, il novello Mosè con le tavole della Confindustria parla di crescita. Veltrusconi non dimentica la crescita, anzi si è fatto un nodo al fazzoletto per paura di dimenticarsene.

A parte che la scelta migliore per il futuro dell'umanità non può essere certo una crescita esponenziale ma concertata, non si capisce bene che cosa dovrebbe crescere.
I nostri salari non pare e nemmeno il potere d'acquisto delle buste paga, anche se adesso in campagna elettorale è il trionfo del lavoro di lingua in tutte le varianti: "vi detasseremo le tredicesime" ( e intanto detassano gli straordinari), "vi toglieremo l'ICI e il canone RAI" ( e intanto Montezumalo vuole togliere l'IRAP che è la tassa che finanzia la sanità pubblica).

Crescita è un concetto illusorio, come la fialetta che dovrebbe ridarti una chioma da Sansone.
E' un imbroglio, perchè una crescita esponenziale necessiterebbe di risorse illimitate, che non lo sono, anzi stanno andando in esaurimento. Crescita è diventato un intercalare, un buon auspicio, un augurio, come i francesi quando dicono "merde". Crescita, come qualcosa che aumenta di volume e si alza. Non a caso il manifesto del P2dl dice "rialzati Italia". Le erezioni politiche.

Si, il Potere è maschio. E' vero che anche noi donne abbiamo il problema della crescita ma basta una pennellata di tinta, una mezz'oretta di posa e via, ci togliamo il pensiero.
Scusate, sono chiacchiere da parrucchiere.

8 commenti:

  1. crescere è una parola piacevole, evoca molte cose suggestive, come dici tu, anche la crescita dei bambini, delle messi nei campi... Nel mio dialetto poi criscito è il lievito naturale che fa alzare il pane...
    insomma la politica è tutta na metafora, parole e concetti, sostanza sempre poca

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  2. Anonimo22:31

    Sempre più economisti iniziano ad occuparsi di decrescita come futuro possibile.

    E dai tempi dell'economia neoclassica che si parlava di "stato stazionario" come punto di approdo.

    A me piacerebbe che ci occupassimo, più che di una crescita sempre più difficile e costosa, della redistribuzione delle ricchezze del mondo.
    Ma ho l'impressione di aver detto qualcosa di comunista (io, che non lo sono mai stato!!!)
    Quindi mi taccio.

    Un sorriso da quaggiù
    Mister X di Comicomix

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  3. Anonimo01:37

    Evabbè,Malthus è venuto prima della Rivoluzione Industriale e quindi consigliava solo di trombare poco.
    Poi è arrivato il Capitalismo e ha detto:" Io devo crescere,col cavolo che trombo poco,con la tua teoria ci faccio la birra" e trovò un grande alleato in Luppulus.
    Gli epigoni di Maltus,schiacciati fra la teoria del maestro e la necessità di Capitalismo di crescere e trombare pensarono:
    "SI PUò FARE,però ,pacatamente,trombate in modo meno evidente e inchiappettatevi chi volete,ma anche, quando e come volete".
    Tanto per almeno 50 anni l'inevitabile crisi dovuta alla crescita,non raggiungerà i paradisi fiscali e le megaville alle isole felici.

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  4. Il titolo del tuo post mi ha fatto crepare dalle risate... ciao da Maria

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  5. Il futuro sta nella decrescita, altrimenti si percorre una strada senza ritorno...

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  6. Anonimo21:54

    Ottimo articolo.

    Sono almeno 20 anni che penso che i paesi evoluti non si occupino a sufficienza dei problemi relativi alla crescita selvaggia (esaurimento risorse, inquinamento, equita` sociale, ecc.).

    Detto questo e` vero anche che la crescita continua (un'autentica follia nel lungo periodo) e` funzionale allo spostamento di ricchezza dai paria ai poteri occulti e quindi invertire la tendenza sara` particolarmente difficile prima di 10 - 20 anni (tempo necessario per scontrarsi con l'evidenza dei fatti).

    Il riferimento azteco a Montezuma(lo) mi ha inebriato.

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  7. Ti quoto! E se non fosse che il mio computer è in sciopero a gatto selvaggio (come dire che fa quello che vuole... ma chissà che razza d'aumento vuole... più probabile che voglia la "pausa sindacale", 'sto lavativo!) ti copierei pure. Integralmente.
    Suerte!

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  8. @ mariad
    anche i bambini però ad un certo punto smettono di crescere. Ciao!

    @ comicomix
    stato stazionario o di equilibrio, dove trovare tempo per la redistribuzione. Forse abolendo il denaro...

    @ pantalon
    muhahaha! Grande!

    @ melina2811
    grazie maria, bello il micetto, ciao! :-)

    @ franca
    faglielo capire a chi insiste con la crescita...

    @ adetrax
    Montezuma (o Mentezoomalo)c'entra poco. In realtà è una bassissima metafora sessuale. ;-)

    @ elena
    ho perso il tuo link. Ridammelo per favore. Ciao!

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