Pagine

domenica 29 aprile 2012

Falsi miti a fettine - Parte Prima


L'utilizzo intensivo della menzogna e dell'inganno, che credevamo esclusivo del bugiardo compulsivo di prima, dello pseudologo fantastico, di quello della fichetta marocchina da 47.000 euro la settimana "nipote del presidente egiziano", per intenderci, non è terminata ma sta ormai dilagando senza più bisogno di nascondersi dietro la cosiddetta bugia pietosa, la scusa magra, la confabulazione attribuibile ai neuroni sofferenti di un vecchio megalomane.

Dopo le plateali bugie pinocchiesche di B. c'è stato un salto di qualità. Non è neppure questione di dire bugie, a pensarci bene. E' utilizzare un linguaggio che deve essere interpretato, è un senso che ne ha un altro nascosto da scoprire, è un discorso esoterico che finge di essere essoterico quando parla al pubblico ma si rivolge sempre e solo ai propri simili in maniera più o meno cifrata ed iniziatica.
Insomma il potere finanziario globale che brandisce la shock economy come un maglio per farsi strada verso gli ultimi fortini di resistenza, credendosi ed autoproclamatosi D**, si esprime attraverso dei profeti e noi non possiamo che diventare esegeti della Sua parola attraverso la loro. In fondo è un bene perché ci costringono a studiare economia, compresa quella macro, finanza, a tornare in questa università per adulti che serve in realtà come scuola di sopravvivenza, ad informarci, insomma. Chissà se si rendono conto di quanto ciò possa essere pericoloso per loro.
Vediamo dunque queste affermazioni, questi falsi miti raccontati dai profeti del Nuovo (Dis)Ordine mondiale e cerchiamo di tradurli nel loro vero significato. Come regola aurea esegetica, ricordate che spesso il significato o il senso dell'affermazione è celato nel suo stesso contrario.

"Abbiamo salvato l'Italia" (Mario9000 Monti in plurale majestatis freudiano). Questo Hannibal Lecter prestato alla politica  ci avrebbe salvato da B., come suggerisce, nella sua pochezza provinciale da Don Peppone, Pierluigi Bersani? 
Ma no, B. è perfettamente contiguo alla filosofia dell'entità economica finanziaria che ha preso il potere in Italia  - grazie, pensate, ad un vecchio comunista. Si è fatto da parte sotto il fuoco di copertura dello spread solo per sua convenienza, ovvero per la salvezza (forse) delle sue aziende flaccide e perché, per lui come per tutti i nostri padroncini delle ferriere, incapaci  di prosperare se non  in regime di statalismo inteso come sovvenzione statale alla loro incapacità, l'idea di qualcuno che riesca finalmente ad annientare l'art.18 e a licenziare con facilità mano d'opera, è l'unica cosa che provoca sempre un certo turgore nelle parti basse, senza bisogno di pensare al culo di Belen.  
Hanno salvato l'Italia, quindi, non si sa bene da che cosa o chi, perché gli speculatori  - che loro chiamano confidenzialmente ed ingannevolmente MERCATO - sono ancora al loro posto. Vivi, vegeti e speculanti. Nessuno li tocca.
Chi ha provocato la crisi del 2008 non ha ancora pagato un centesimo per le sue colpe. 
Come scrive il mio amico trader su Il Grande Bluff
"[...]  l'intero sistema finanziario delle economie avanzate è tecnicamente fallito almeno dal 2007 ed è un sistema strettamente interconnesso. Invece di Nazionalizzarlo, riformarlo, ripulirlo e cercare di ripartire, al prezzo di un lungo e duro periodo di Quaresima, si è deciso di fare di TUTTO per tamponare il sistema finanziario esistente, usando tutti i mezzi a disposizione sia a livello di Banche Centrali che a livello di Stati Nazionali, tamponando una crisi da debito con ancora più debito, attuando uno dei più grandi scaricabarile della storia dal debito privato a quello pubblico..."
Da quando non esiste più differenza tra banche commerciali e banche d'investimento, ed è una tendenza che va ormai globalizzandosi, i soldi che le banche ricevono dai governi e dalle banche centrali perché, poverine, sono in crisi, finiscono più nella speculazione che nel finanziamento ai privati ed alle imprese, ovverosia nell'economia reale.
Le attuali politiche di vivisezione a soggetto non anestetizzato, la tassazione selvaggia (compreso l'attacco senza precedenti al patrimonio immobiliare privato, dei semplici cittadini, che finirà per favorire le banche grazie all'istituto dell'ipoteca), e tutto l'impianto della cosiddetta Riforma del Mercato del Lavoro della dottoressa morte Fornero che lascerà milioni di persone senza pensione perché non avranno versato abbastanza all'INPS e i fondi privati costeranno troppo, non provocheranno alcuna CRESCITA ma solo povertà sempre più diffusa e distrazione di capitali verso destinazione ignota.
(trad. del passo biblico: "Abbiamo salvato le banche". Intanto affondiamo definitivamente l'Italia - thank you mr. B. - così potremo finire di comperarcela per quattro schei".)

"Ce lo chiede l'Europa". Mentre B. negli ultimi tempi si comportava come uno Schettino, ossia lasciava affondare la nave Italic per andare dietro a figa di paranza - e magari il suo ruolo in agenda era proprio quello, chissà - i nostri piazzavano l'altro Mario, il Draghi, alla BCE. Ormai anche i bimbi dell'asilo sanno che l'euro si salva solo se la BCE si comporterà da vera banca centrale e si metterà a stampare moneta e a comperare i debiti dei paesi membri per combattere la speculazione finanziaria, invece di prestare soldi alle banche che se li vanno a giocare il giorno dopo alle macchinette truccate della Borsa e della Roulette finanziaria.
Invece di telefonare a Draghi ed intimargli: "Stampi euro, cazzo!!", i "salvatori dell'Italia", aspettano che la Führerin Angela Merkel si convinca a rinunciare alla supremazia di questo Reich millenario travestito da kellerina dell'Oktoberfest per il bene di qualche pastore greco e delle sue capre e come debito di riconoscenza verso Platone. Intanto anche l'Europa si fotterà. Meglio ancora.
Il bello è che questo è un sistema dove nessuno si salva ma c'è ancora  qualcuno (la Merkel) che pensa di salvarsi.
(trad. "Ce lo chiede un'Europa nata già zoppa e debole, che non vuole fare niente per difendersi dalla speculazione. Non vuole nemmeno provarci. Noi intanto diamo la colpa alle caldane di una vecchia culona.")

"La crisi è un momento magico da utilizzare fino in fondo". (Corrado Passera) Ogni tanto anche loro hanno un momento di sincerità, non riescono a nascondere l'entusiasmo per l'irresistibile cavalcata delle loro truppe verso la vittoria finale e si lasciano andare ad affermazioni che sono più facilmente interpretabili di altre. Seminano indizi, insomma. Ci danno degli aiutini. Che si tratti di questa specie di Billy Boy del sistema bancario che si sta occupando amorevolmente di noi, con un occhio però sempre rivolto alla sua Intesa, oppure di economisti di scena incaricati di scrivere memorandum e linee guida contro la resistenza, nel caso il popolo decidesse di frapporsi tra i loro padroni e la gloria.
(trad. "La crisi è un momento magico da utilizzare fino in fondo per raggiungere i nostri scopi. Nun ce ferma nessuno, evvai!")

La posta in gioco è il tutto per tutto. Stavolta però in questo NeoTestamento non ci saranno Cristi con messaggi di speranza e redenzione o Isacchi salvati in zona Cesarini da un divino ripensamento. E' tornato il bel D** biblico di una volta, quello che se si incazza sono Sodome e Gomorre per tutti. Non ci saranno cristianacci porgiguancia ma solo, se ci lasciamo trascinare da loro, un bel viaggio verso l'annichilimento ed il nulla, il loop mentale nella matematica pura che conduce anche le menti più brillanti al caos della follia.

Essere mangiati. Questo sarà il nostro destino, a meno che i popoli non rispolverino i forconi, le tagliateste di Guillottin e non rendano di nuovo di moda il lavoro a maglia, giusto per ingannare l'attesa del prossimo castaman da decollare e sterminino senza pietà una classe dirigente ormai solo parassitaria grazie al diritto che un altro D**, forse quello vero, dà ai popoli che non ne possono più, attraverso la Sacra Rivoluzione. Mors tua vita mea.
A loro non basta la fame ma hanno bisogno della depressione, della disperazione che toglie la forza di reagire. Purtroppo però hanno la tendenza a strafare e il delirio d'onnipotenza porta sempre disgrazia a chi ne è preda. Il clima indubbiamente è prerivoluzionario, forse ancora più prerivoluzionario della repubblica di Kerensky e degli anni del Trianon di Antoinette. Più prerivoluzionario delle altre volte perché anche l'oppressione non è più di un solo paese ma è globabilizzata. Loro sono l'1% e noi siamo milioni. Diversi paesi stanno cercando di combattere e non rassegnarsi. Forse ci divertiremo.

7 commenti:

  1. Siamo passati dall'indegnità del pensiero ignobile all'incontestabilità del pensiero unico. Per molti e anche per me è necessario un intervento sulle banche per uscire dalla crisi.

    RispondiElimina
  2. Cara amica Lameduck,


    c'e qualcosa che non mi torna. Le banche si sono sempre arricchite quando l'economia cresceva.

    Ora non capisco cosa le banche italiane guadagnerebbero a far fallire l'economia italiana. Se l'Italia fallisce inevitabilmente falliranno anche le banche italiane.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  3. Avenarius21:58

    Refrain piddino: "senza l'euro saremmo come l'Argentina (quella di oggi? magari!!!); l'euro ci ha difeso dall'inflazione,che è la più iniqua delle imposte perché danneggia la vedova, l'orfano, e il proletario (fatevelo dire da me, che sono un banchiere centrale a 60000 euro di appannaggio al mese)"

    Negli anni '70 i salari reali crescevano di pari passo con la produttività. Nel 1975 c'è la recessione e nel 1976 il Partito Comunista Italiano (PCI) raggiunge il suo massimo storico: 34.4%. Comme par hasard le retribuzioni reali cominciano a crescere più della produttività. Cosa significa? Significa che, spaventati, i capitalisti italiani preferirono far aumentare un po' meno i loro profitti, e un po' più i salari dei lavoratori. Ma durò poco. Con l'ingresso nell'area del marco allargata (che diverrà area euro), cioè dopo il 1979, la lotta di classe cominciano a farla i capitalisti: la produttività continua a crescere (perché gli italiani lavorano, nonostante quello che pensano i tedeschi), ma, guarda caso, al grido di "l'Europa chiamò" i salari vengono compressi, repressi, e rimangono stazionari, fino a che, nel 1995, il divario si chiude, e da allora stanno fermi sia loro, sia la produttività.

    L'euro (e prima lo Sme) sono stati usati come strumento di lotta di classe (capitalista), ossia da quando ci siamo sentiti dire "lo vuole l'Europa" la dinamica (e quindi la quota distributiva) dei salari è stata compressa (e quindi quella dei profitti si è allargata). A questo serve l'euro. Non a difendere la vedova e l'orfano. A difendere il capitalista e il rentier.

    http://goofynomics.blogspot.it/2012/04/svalutazione-e-salari-ad-usum-piddini.html

    RispondiElimina
  4. Di cosa ci preoccupiamo Lame? Bersani e quelli che ancora credono che dare il voto a lui sia intelligente, hanno individuato il vero colpevole delle sfascio italico: Beppe Grillo.
    Eliminato una volta per tutte il comico rompicoglioni, l'Italia potra' tornare agli splendori del passato.

    RispondiElimina
  5. Libero00:44

    Tranquilla, ci divertiremo eccome.
    La gigantesca bolla di energia fossile che ci ha permesso di gozzovigliare nel consumismo più sfrenato è giunta alla sua massima espansione e sta incominciando il suo declino in termini di energia netta (eroei)a disposizione per l'espansione infinita e gioiosa del turbocapitalismo globalizzato. I devastanti effetti dei rendimenti decrescenti dell'energia fossile (e quindi dei suoi costi crescenti) si stanno già manifestando nei loro aspetti iniziali ed entro due anni dispiegheranno tutta la loro efficacia destabilizzante sui sistemi sociali che si sono ipersviluppati sulla base della disponibilità di abbondante energia fossile a basso costo. Non resta che godersi lo spettacolo, sopratutto quello del collasso americano.

    RispondiElimina
  6. siam23:40

    Monti intende evitare agli italiani la fine della grecia, dove si contanto 1700 suicidi contro i "soli" 27 dall'inizio della crisi. Non solo vampiro succhiasangue, ma di un cinismo agghiacciante. parlare dei drammi di vite umane comese si trattasse di cifre, spread, rapporto deficit-Pil. avvilente. prima di dissanguarlo hanno ingrassato ben bene il popolo bue che con la pancia gonfia di pre-rivoluzioni alla kerensky non ne sente nemmeno l'odore. nessun s'illuda!!!

    RispondiElimina
  7. Bersani,agosto 2011,
    la chicca al minuto 11 in merito al pareggio di bilancio in Costituzione

    http://www.youtube.com/watch?v=XvNcKICZoEE&feature=player_embedded

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).