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domenica 22 aprile 2012

L'intollerabile eresia della sovranità nazionale


Eccola, Cristina Fernandez de Kirchner, la Presidenta eretica, mentre sta per pronunciare le parole che, alle  orecchie dei devoti della deità monetaria globalizzata, sono parse sonore bestemmie: nazionalizzazione, interesse nazionale e sovranità nazionale. 

Attraverso la "legge sul recupero della sovranità nazionale sugli idrocarburi" proposta dal governo all'approvazione del Parlamento, lo stato argentino riacquisirà il 51% della Società YPF (attualmente di proprietà della spagnola Repsol). Di questo 51%, il 51% sarà controllato dallo stato centrale e il 49% dai governi delle provincie petrolifere argentine. Il 49% del patrimonio azionario di YPF rimarrà ai privati, nazionali o stranieri.
I motivi della nazionalizzazione del 51% di YPF decisa ora dal governo argentino - anche se Fernandez ha tenuto a ribadire che non si tratta di una decisione governativa ma statale, cercate di capire la sottile differenza, - sono molto semplici.
Da quando ha acquisito il controllo su YPF, Repsol ha fatto molto per aumentare i propri profitti, dirottarli altrove e diminuire gli investimenti nel paese ospite. Tanto che l'Argentina, paese produttore, l'anno scorso ha dovuto importare petrolio per il consumo interno come mai prima nella sua storia.

La YPF s.a., la compagnia petrolifera nazionale, l'ENI argentina, per intenderci, fu privatizzata e (s)venduta alla Repsol spagnola dal presidente Menem negli anni novanta. Quelli del saccheggio, della riedizione moderna e potenziata dei pirati autolegalizzatisi e delle multinazionali psicopatiche che andavano in Sudamerica a far bottino senza ottenere particolare resistenza da parte della classe politica locale. Anzi, il profumo dei soldi, elargiti a man bassa da chi poteva ad una Casta bulimica, rendeva tutti molto accomodanti e ben poco patriottici. 
Furono gli anni della privatizzazione della telefonia argentina "per aprire alla concorrenza" (vero Telecom?) e che finì in un odioso cartello tra compagnie telefoniche straniere che praticavano le tariffe più alte del mondo e costringevano gli argentini a dover fare a meno del telefono. 
Gli anni in cui l'Argentina era tanto simpatica perché i suoi bond ci avrebbero fatto guadagnare tanto in poco tempo, dicevano i cialtroni in giacca e cravatta, i volonterosi carnefici dell'ultraviolenza finanziaria, proponendoli  ai pensionati con qualche milioncino di risparmi, senza informarli dell'altissima rischiosità di un investimento su un paese sull'orlo del default. Rischiosità della quale erano invece perfettamente informati i vampiri dell'alta finanza che scommettevano, allora come oggi, sul prossimo paese che sarebbe andato in default. L'Argentina il default lo visse nel 2001.

Cristina ci ha solo ricordato che le multinazionali e la finanza mondiale si comportano come i virus, che una volta infettato l'ospite lo spolpano fino ad ucciderlo e che la privatizzazione di tutto non è proprio questa gran figata. Visto che esiste una cosa polverosa ed antica chiamata "sovranità nazionale" (lo so, per noi italiani è un concetto quasi incomprensibile, visto che conosciamo solo la versione limitata della sovranità), la Presidenta ha reclamato il diritto del proprio paese di poter disporre dei propri giacimenti e della ricchezza che da loro può provenire. A maggior ragione in tempi di pick oil e di guerre create ad arte per andarsi a prendere in giro per il mondo gli ultimi giacimenti disponibili. 
Solo che, fin che lo fanno gli USA e i loro maggiordomi tipo l'Italia, che spende milioni di dollari nel militare per fare la comparsa raccoglibriciole in Afghanistan, va bene; quando tenta di farlo un paese sovrano che pensa al proprio interesse nazionale ed al proprio popolo (una parola che quasi nessun governante pronuncia più)  e non giustifica le vessazioni sul proprio popolo, appunto, con il "ce lo chiede l'Europa", per esempio, si grida all'insubordinazione.

La sovranità nazionale, l'essere padroni delle proprie ricchezze. Concetti demodé e pericolosi perchè mettono a nudo le magagne del sistema globalizzato, quindi eretici. Gli eretici che pronunciano l'eresia vanno bruciati sul rogo.
Si è fatto molto colore ironico, sui giornali, sul fantasma di Evita che pareva ispirare Cristina da tutti i poster alle pareti ma io penso che il principio enunciato da Fernandez non sarebbe dispiaciuto affatto ad  un altro illustre fantasma: quello del visionario Enrico Mattei
A proposito di italiani. C'è già chi ora trema per i dividendi del CEO di ENEL  e Mr. Jeeves Monti, il maggiordomo inglese a capo dell'Italia, ha perfino scritto a Cristina, tutto preoccupato per le conseguenze della nazionalizzazione petrolifera argentina ai danni di ENI, con la Merkel dietro che suggeriva, pungolandolo: "Dì che glielo chiede l'Europa!"
Prima di ingenerare confusioni, visto che l'impresentabile politica italiana già grida contro l'intollerabile arbitrio della Presidenta, per farsi bella con i banchieri, ricordiamo che l'Argentina, per esempio, dal 2010 ha una legge che equipara le unioni omosessuali a quelle eterosessuali e dal 2009 una legge che limita fortemente la concentrazione privata sui mezzi di comunicazione. Praticamente una legge contro il conflitto di interessi. Sicuramente il peronismo ha ottenuto di più e può considerarsi più efficace politicamente e perfino più di sinistra del Partito Democratico.

L'arma convenzionale del sistema per combattere l'eresia dei paesi emergenti  come i BRICS, l'Argentina e quelli che si ribellano alla dittatura del FMI, è la denigrazione dei loro successi.
Mi piacciono soprattutto coloro che dicono che i dati della resurrezione argentina sono fasulli. Dovrebbero, per correttezza, chiedere anche a Obama, al FMI  e a tutti i geni della lampada mondiali; dai capi di stato ai ministri dell'economia fino all'ultimo banchiere, compresi quelli che sono stati nominati salvatori della patria dall'oggi al domani perché rischiavano di far fallire le proprie banche, gli imprenditori della provvidenza scesi in politica per non fallire, e gli altri incapaci messi a giocare con le vite degli altri mentre ne arraffavano i patrimoni, se anche i loro conti possono essere definiti in ordine. 
La dichiarazione infedele e il falso in bilancio sono il vero motore del nostro tempo e l'unico modo per mascherare il fallimento completo strutturale e profondo del sistema stesso, ostaggio del gioco truccato della Finanza.  Chi è senza peccato, direbbe il Nazareno ritornato sulla Terra, scagli il primo libro contabile.
Del resto, dopo l'11 settembre, possono davvero farci credere qualunque cosa. Che siamo in crisi, che oggi la crisi è finita, che no, occorre ancora un poco di sangue nostro e dei nostri figli, che stiamo uscendo dalla crisi; no aspetta, ancora qualche tassa qua e là e abbiamo finito o finiremo come la Grecia, no noi non siamo la Grecia, dobbiamo tassarvi se no finiamo come la Grecia, la crisi è finita, no è ricominciata, anzi la crisi è finita, andate in pace. 
Que se vayan todos, ma veramente.

23 commenti:

  1. Debora Billi ha spiegato benissimo in un suo post del blog Petrolio (che consiglio a tutti di seguire) come si è evoluta la vicenda Argentina sulla rinazionalizzazione degli asset petroliferi.

    Nientemeno che un puro stile "Export Land Model"... I paesi con risorse, perdurando la loro crescita economica, tagliano le esportazioni e tendono a nazionalizzare le stesse per l'uso interno... e se c'è una multinazionale che fino a ieri le derubava... la si caccia via.

    Si riprendono ciò che era loro, niente più niente meno.

    http://petrolio.blogosfere.it/2012/04/argentina-nazionalizza-petrolio-si-riprendono-cio-che-era-loro.html

    Paolo Marani
    Movimento Impatto Zero, Cesena

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  2. Perché, io che ho detto? ;-)

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  3. C'è qualcosa che non mi torna.

    Se nazionalizzare è così figo e conveniente, come mai gli argentini furono costretti a "svendere" la loro compagnia petrolifera oberata dai debiti e dalla corruzione? Non potevano tenersela fin dall'inizio?

    Se la finanza privata fa così schifo, come mai a fallire miseramente sono state le economie socialiste invece che quelle capitaliste?

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  4. bello,brava.
    pensare che basta un semplice "no" per metterli in crisi mi rende furioso soprattutto perchè dimostra coi fatti che codesti avventurieri legamente non hanno nessun potere se non tramite politici corrotti.un politico italiano che si rispetti,non colluso,dovrebbe portare in piazza la gente a sostegno di quei coraggiosi avvocati che accusano napolitano di tradimento.
    è coi fatti che si dovrebbe giudicare,di chiacchere ne abbiamo oltre,compreso quell'opportunista di Grillo il peggiore di tutti

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  5. Marcello, ti prego, non mi fare i commenti che farebbe la parrucchiera della Thatcher.

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  6. bello, ben scritto. (anche la replica a marcello, temo inutile.) parlando e discutendo con amici, salta sempre fuori che la rovina di grecia, italia, spagna, sono i politici e che quindi non è proprio colpa dei monti e soci, che non sono buoni ma però per forza che "ci vogliono". peccato che poi quando proponi alle stesse persone alternative presenti, dai paesi integrazionisti latinoamericani, ad altre esperienze, passate e presenti, in giro per il mondo, storcano il naso: ah ma sono pazzi, dittatori, orchi..
    oppure li demonizziamo (il che non vuol dire che magari non sono disgraziati di loro) per appunto ciucciargli le loro risorse per mezzo di una bella guerretta, che non di rado si trasforma in genocidio.
    e questo mi fa incazzare.
    girano le balle. ma bastava leggere repubblica del sempre orrido omero ciai, e corriere, ma anche la bbc o el pais, per capire che aria tira.
    saluti.

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  7. Adetrax23:21

    @rossoallosso

    "... pensare che basta un semplice no" ...

    Non credo che basti un solo no; sono molto vendicativi (anche nel tempo) e ovviamente reagiscono molto ma molto male quando non ottengono la "dovuta" obbedienza per l'attuazione dei loro piani e ovviamente non si allude solo ai politici che spesso sanno bene cosa rischiano dato che spesso fanno parte delle diffusissime società segrete.

    L'Argentina e la Grecia sono due casi da manuale perchè queste due nazioni potrebbero essere state usate come cavie dimostrative per gli ormai ben intuibili scopi finali.

    Si noti come entrambe abbiano subito prima delle dittature militari e poi, dopo una fugace e apparente democrazia, il saccheggio e la punizione economica.

    Da un punto di vista generale sembra quasi che alle diverse nazioni si facciano passare delle fasi ben precise e quando qualcuna di esse non da risultati soddisfacenti, le si fa retrocedere e ripetere il cammino come nel gioco dell'oca.

    Non è poi curioso che sia la Kirchner che Chavez che qualcun altro abbiano contratto dei tumori quasi in contemporanea ?

    Il punto è proprio questo: iniziative e idee diverse da quelle già tracciate NON sono tollerate, dopotutto se ne sono ben accorti i parenti di Kennedy, dello Scià di Persia e molti altri, tutta gente peraltro molto ben inserita nel "sistema".

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  8. @ventopiumoso
    a chi dice che Monti non ha colpe fagli vedere questo video

    http://rossoallosso-lammazzacaff.blogspot.it/2012/04/incontinente-compulsivo.html

    @Adetrax

    ok,ma a cosa serve la politica,solo a farsi pagare il mutuo a propria insaputa?

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  9. Non sono del tutto d'accordo.
    Non mi convince questa ricostruzione, non mi convincono le modalità.

    Ho buttato giù le mie idee in 3 post - se qualcuno riesce a convincermi gliene sarò debitore ;-)

    http://popolosodeserto.blogspot.co.uk/2012/04/repsol-argentina-populismo.html

    http://popolosodeserto.blogspot.co.uk/2012/04/e-daccordo-il-nostro-amico-montesquieu.html

    http://popolosodeserto.blogspot.co.uk/2012/04/una-parola-che-non-vuol-dir-nulla-piu.html

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  10. bene, se la mie erano domande stupide, non dovrebbe essere difficile dare risposte semplici.

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  11. No Marcello, non è questione di domande stupide, è questione che prima di lasciare commenti bisognerebbe leggersi i link dentro il post, che spiegano ciò che io non sono in grado di spiegare. Poi, se tu, di fronte al tracollo mondiale del capitalismo, ti ostini ancora a vantarti del crollo delle economie socialiste, allora torniamo alla parrucchiera della Thatcher.

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  12. Gio, anche tu trovi le risposte che cerchi nei vari link che ho messo all'interno del post.

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  13. ventopiumoso13:09

    fra l'altro, qui viene segnalato come il femminicidio è fresco fresco inserito nel codice penale argentino.

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  14. Adetrax00:09

    @rossoallosso

    "ok,ma a cosa serve la politica,solo a farsi pagare il mutuo a propria insaputa?"

    Serve a "condurre" gradualmente le masse verso una situazione in cui gli individui saranno sottoposti ad un controllo socio-economico sempre più elevato cui nessuno potrà sfuggire ed in cui il "denaro sarà la misura di ogni cosa"; in effetti sembra essere proprio questa l'ossessione: "il controllo totale attraverso il denaro".

    E' evidente che la diffusione pressochè capillare, in ogni istituzione statale e sovranazionale, di appartenenti a società più o meno segrete (che hanno scopi ben precisi e poco commendevoli nel lungo periodo) non poteva che produrre i risultati verificatisi nel passato e soprattutto quelli attuali cui stiamo assistendo.

    Ad alto livello, in tali appartenenti, si favorisce spesso l'aspettativa dell'acquisizione di discrete quantità di denaro e potere, accompagnate da molte altre "cose di contorno" (benefit, ecc.).

    --

    Nel caso argentino, a pensar male, si potrebbe fare anche un'ipotesi alternativa.

    E se questa acquisizione fosse stata addirittura voluta ed approvata (in segreto) dall'empireo del potere ?

    Prima di chiedersi per quali scopi bisognerebbe pensare a quali saranno gli effetti di un'iniezione di una bella "paccata" di miliardi, ogni anno, nella società argentina.

    Sicuramente ci sarà più "mangiatoia" disponibile per i vertici e poi l'effetto potrebbe essere quello di trasformare quel paese da produttore medio-povero in un ricco mercato di consumo di massa, dando nel contempo una piccolissima "spintina" verso il basso ai soliti paesetti PIIGS (che non fa mai male visti i piani precedenti).

    Dopo tanta povertà ed in assenza di forti e rigorose correnti di pensiero specifiche sulla tematica (lo stoicismo evidentemente non ispira le masse), la maggioranza potrebbe non resistere a certe tentazioni e quando arriverà il momento opportuno, zac ... si ripeterà il giochetto in maniera un po' diversa e questa volta gran parte della popolazione potrebbe non avere scampo.

    La cartina al tornasole dell'intero processo potrebbe essere l'ulteriore diffusione capillare di banche e TV con crescendo di tette e culi.

    A proposito, attualmente, che percentuale ce n'è dei suddetti in Argentina e Grecia ?

    Ci sono probabilmente molte altre motivazioni che si potrebbero aggiungere a questa ipotesi un po' fantasiosa.

    P.S.
    Probabilmente, quello che ha provocato un leggero ripensamento nei vertici (cosa che li ha indotti a interrompere l'assedio economico dopo il 2001-2002) è stata anche la progressiva diffusione di forme alternative di scambio, es. il baratto, ecc.; quelle si che sono state considerate "eresia pura" da interrompere ad ogni costo.

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  15. @Adetrax

    tutto può essere, però ragionando in questi termini non se ne esce mai.
    Siamo daccordo sul fatto che andrebbe ripensato tutto il sistema basato meno sul profitto e più sulla qualità della vita dando il giusto valore alla stessa,però è anche vero che per fare ciò i cambiamenti devono essere graduali ed il primo passo sarebbe appunto riprenderci una nostra identità più che politica direi sociale,ripensare alla nazione come una famiglia e non come un'azienda.
    Penso che i tempi siano maturi,la gente di "tette e culi"è ormai stufa,difatti son passati alle "finte rivoluzioni" alle "finte stragi razziali" e alle guerre più o meno virtuali.
    Non bisogna avere paura,altrimenti si fa solo il loro gioco

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  16. a me risulta che l'Aargentina sia un paese fallito e corrotto, con una inflazione reale che supera il 20%, che sta svendendo le sue risorse per alimentare politiche assistenzialiste e demagogiche che permettono a una casta di oligarchi di mantenere il culo attaccato alla poltrona, passandosi le cariche in famiglia da moglie a marito.

    La nazionalizzazione della compagnia petrolifera è stata un furto, una truffa ai danni degli investitori che avevano sborsato una montagna di soldi per ripianare il deficit della precedente amministrazione.

    Ma tanto è inutile, il gioco delle tre carte non può durare ancora a lungo, già il governo argentino ha cacciato via il governatore della banca centrale che si rifiutava di comprare i titoli spazzatura emessi dal governo.
    Tra poco l'Argentina dichiarerà un nuovo default, e gli argentini saranno costretti a cercare da mangiare nei secchi della spazzatura.

    Ma niente paura: qui e altrove ci sarà sicuramente qualcuno pronto a dare tutta la colpa a qualche misterioso complotto pluto-giudaico-massonico della trilateral e dei bildeberg, convinti che sia semplicissimo mantenere gente che lavora poco e male stampando soldi come fossero carta igienica.

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  17. @ adretax

    Tutto sta a decidere cosa intendi con "qualità della vita".

    Per te qualità della vita è mangiare a sufficienza?
    allora ci vuole l'agricoltura intensiva con pesticidi e fertilizzanti industriali, perché l'agricoltura "biologica" era i grado di sfamare meno di un miliardo di persone, e oggi siamo in sette miliardi.
    La qualità della vita sono i bei vestiti, la casa calda d'inverno? allora ti servono industrie tessili e compagnie petrolifere, perché quando non c'erano ne le une ne le altre si andava in giro vestiti di stracci e si dormiva tutti ammucchiati in una stanza per patire meno il freddo.
    Qualità della vita è il lavoro assicurato e la pensione? non hai che da trasferirti a Cuba o in Corea del nord, avrai entrambi.

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  18. Marcello, a te risulta. D'accordo sull'inflazione (ammesso che avere valori prossimi allo zero serva realmente a qualcosa, noi siamo sull'1%). Però, permettimi di sorridere a sentire un italiano che dà all'argentino di paese "corrotto e fallito". Hai presente il bue che dà di cornuto all'asino?
    La storia della Banca centrale argentina è un poco diversa da come ti risulta. http://cambiailmondo.org/2012/03/20/argentina-cambiano-le-regole-il-banco-centrale-e-patrimonio-sociale-si-torna-alleconomia-reale/
    Vi si dice, in sostanza, che le banche centrali non possono fare il cazzo che a loro pare ma devono rendere conto al Parlamento ed al popolo del paese in cui si trovano. Scusa se è poco.

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  19. Adetrax20:20

    @rossoallosso

    Il primo punto è lapalissiano: non si possono fare cambiamenti significativi se si continua a permettere che il vero potere decisionale resti nelle mani di chi ha scopi che esulano da quello che la maggioranza della società vorrebbe.

    Su tutto il resto sono d'accordo con te, soprattutto sulla qualità della vita cosa che implica anche delle valutazioni e dei ragionamenti sul mantenimento del territorio (minimizzando l'inquinamento, ecc.) e su un rapporto accettabile fra popolazione e territorio.

    Ovviamente nel concetto di affollamento non conta solo il numero delle persone ma anche e soprattutto il loro comportamento sociale e questo da 1 a 120 anni.

    Da questi sempici concetti base poi si può ragionare su tutto il resto e si noti che è proprio sui sopracitati punti che i vertici continuano a infierire da decenni.

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  20. @Marcello

    in merito all'Argentina ciò che tu dici non porta ne toglie niente alla discussione dato che saranno gli argentini stessi a giudicare i loro politici,non si sta facendo meritocrazia,si parla di possibili alternative plausibili al ricatto che stiamo subendo ed un diverso approccio verso il mercato,che non è certo quello argentino,una migliore qualità di vita appunto,il che vuol dire dare il giusto valore alle cose.
    Tu dici
    "Per te qualità della vita è mangiare a sufficienza?
    allora ci vuole l'agricoltura intensiva con pesticidi e fertilizzanti industriali, perché l'agricoltura "biologica" era i grado di sfamare meno di un miliardo di persone, e oggi siamo in sette miliardi" già ma la metà fa la fame e l'altra metà porta i pomodori al macero,oppure dici
    "La qualità della vita sono i bei vestiti, la casa calda d'inverno? allora ti servono industrie tessili e compagnie petrolifere" ma il tutto non deve andare a discapito di chi lavora, tanto più se questi sono bambini, e nemmeno a discapito dell'ambiente.
    riguardo Cuba e Corea a me pare che qui l'unico che tira in ballo l'ideologia sia tu,anche se credo che a Cuba siano meno stressati e inquinati di noi non credo che ci andrò forse per lo stesso motivo per cui tu non vai negli Stati Uniti.Ci sarebbe comunque una grande differenza tra noi due esuli a me nessuno verrebbe ad intervisrtarmi del perchè ho scelto Cuba,per te invece solo elogi pure se tu fossi camorrista o mafioso e visto che ci siamo chiediti perchè mentre gli esuli cubani fuggiti in USA son sempre sulle prime pagine i cubani o i coreani residenti non se li fila nessuno in più se la vuoi mettere sulla politica di passo pure questo:

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  21. "Si sono dette e scritte cose terribili sul potere dell'ideologia comunista e sulla sua pesante funzione di irrigidimento dei popoli e delle nazioni dentro schemi assoluti ed indiscutibili nei quali stare ingabbiati.L'ideologia comunista è diventato nel linguaggio massmediatico "l'ideologia" tour cour dalla quale bisogna guardarsi se vogliamo preservare la nostra libertà e la democrazia. E' stato diffuso una immagine caricaturale della ideologia dentro la quale sta la dittatura la perdita dei beni personali e quanto altro si possa pensare del totalitarismo.
    Eppure, a ben guardare, non c'è uno Stato comunista eguale all'altro. La Cina di Mao Tze Dong dalla grande marcia alla rivoluzione culturale è stata diversa dalla URSS di Lenin e Stalin. Il Vietnam di Ho Chi Minh, la Cuba di Fidel Castro, la Germania di Honecher, L'Albania di Hoxha, la Jugoslavia di Tito e le altre repubbliche popolari hanno avuto una loro precisa identità e, nonostante la guerra fredda ed il durissimo accerchiamento capitalistico, hanno potuto svilupparsi ognuno secondo la propria vocazione. Il ruolo dell'URSS di Stato guida nonostante i limiti imposti da un nemico sempre pronto ad azzannare come si è visto in Polonia in Ungheria ed in Cecoslovacchia è stato discusso tanto è vero che i comunisti italiani si inventarono l'eurocomunismo. Ci fu addirittura una stagione culturale di fioritura del socialismo dei tanti fiori. Dentro il PCI italiano c'erano tendenze profondamente diverse capeggiate da Giorgio Amendola e da Pietro Ingrao. Lo stesso Stalin suggeriva vie diverse da quella della dittatura del proletariato. L'organizzazione di regolazione internazionale dell'economia il Comecon aveva un rapporto di grande democrazia economica che garantiva l'integrazione ed il libero scambio dei prodotti,della tecnologia e del sapere. Se confrontiamo il rapporto tra l'URSS ed i paesi comunisti dell'Est europeo con quello che esiste da USA ed Europa Occidentale ci rendiamo conto del carattere non imperialistico dell'URSS e della sua disponibilità non ad assorbire risorse dagli altri ma invece di erogare cooperazione e benessere e della sua superiorità rispetto all'avidità statunitense.
    Il peso dell'ideologia capitalistica è oggi di gran lunga più potente più forte e più coercitivo del comunismo. Il liberismo tende a diventare l'unica ideologia, l'unica dittatura economica su tutto il mondo ed è in espansione attraverso diversi tipi di guerra militare economica e finanziaria"

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  22. ok, avrei dovuto essere più preciso: "l'Argentina è un paese fallito e corrotto almeno quanto il nostro"
    Va meglio così?

    l'inflazione da noi è a poco più dell'1% e le famiglie non arrivano a fine mese. Se fosse al 20% come in Argentina, non arriverebbero nemmeno alla fine della prima settimana del mese. Non è la stessa cosa. Da noi i soldi sono veri, c'è l'euro, non sono quelli del monopoli che stampano in sudamerica. Se i nostri stipendi hanno il netto in busta più basso dei paesi sviluppati, è perché lo stato rapina una parte consistente del lordo per foraggiare parassiti di ogni genere, preti, politici, impiegati ministeriali, oltre che un numero sterminato di pensionati in ottima salute che, rompendosi i coglioni di stare senza far niente, lavorano in nero facendo concorrenza sleale a chi paga le tasse.
    I nostri politici, se non ci fosse il santo euro che ci salva, stamperebbero volentieri pezzi di carta per foraggiare le loro clientele e l'assistenzialismo, esattamente come fa lo stato Argentino, che è già andato in default per questo, e si stà avviando ad andarci di nuovo.

    Il mestiere di un direttore direttore di banca centrale, non è quello di buttare i soldi i soldi dalla finestra, ma quello di preservare il valore della moneta nazionale.
    Quello della banca Argentina è stato cacciato perchè si rifiutava di accontentare i politici che, dopo aver svenduto tutte le risorse naturali del paese, sono già a corto di liquidi, e avrebbero voluto fargli comprare dei titoli di stato spazzatura, titoli senza valore che nessun altro si sarebbe azzardato a sottoscrivere.

    Aripijate, stai applaudendo a una specie di berlusconi con il poncho!

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  23. Adetrax20:59

    @Marcello

    "l'inflazione da noi è a poco più dell'1%" ...

    Veramente l'inflazione dei prezzi al consumo è al 3.3%, in leggero aumento tendenziale.

    "Se i nostri stipendi hanno il netto in busta più basso dei paesi sviluppati, è perché lo stato rapina una parte consistente del lordo per foraggiare parassiti di ogni genere" ...

    Non dimentichiamo le spese militari, gli interessi sul debito pubblico, le mafie, gli intrallazzi intraeuropei e molto altro ancora.

    Comunque una parte del lordo serve anche per le spese previdenziali (la cosiddetta pensione) che qualcuno vorrebbe ridurre ancora (per spingere verso le gigantesche assicurazioni private ovviamente).

    A proposito, sembra che sull'aumento della popolazione che percepisce la pensione si stiano dando da fare anche i "talk show" nazional popolari televisivi ... il che è tutto dire.

    P.S.
    Non appena la benzina arriverà a 2 euro al litro (e manca poco) faremo una bella analisi di quanto "pizzo" si prende lo Stato.

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