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martedì 17 settembre 2013

Deportati e contenti


Sono veramente subdoli, i compagni. Molto peggio dei ragazzi con l'orecchino da pirla di Chicago e i loro FAREisei, che almeno te lo dicono in faccia che devi morire.
Lo so che non si dovrebbe guardare trasmissioni in ecoprogressismo (cioè finto) de sinistra e neppure commentarle su Twitter, tanto meno quelle in antieurismo origginale perfettamente imitato, ma come si fa altrimenti a smascherarne i trucchi e a far capire finalmente a nuore e suocere che chi ci tiene la testolina sott'acqua a fare gluglu sono proprio loro, quelli che "si pensava allora [anni 90] che si potesse distinguere la questione dell’euro da quella di una politica economica sociale"
Perché molti italiani, soprattutto quelli della prima linea, i fantaccini delle PMI in trincea, lo sanno già perfettamente chi li ha fottuti ma bisogna ripeterlo fino all'urto di vomito, finché l'avranno capito tutti, fino all'ultimo lavoratore ed imprenditore. E se ciò dovesse voler dire rinnegare gli ardori di gioventù verso l'ideologia che fino ad un certo punto ha preteso di difendere i lavoratori e poi è passata al nemico, pazienza, ce ne faremo una ragione. Bisogna amare le rose che non cogliemmo, non quelle che ci straziarono le dita con le spine.

L'ultimo esempio di subdola propaganda di regime è stata la puntata di lunedì sera di "Presadiretta", programma di Riccardo Jacona, giornalista d'inchiesta di scuola santoriana, su Raitre. Tantobbravo. Argomento: l'austerità ed i suoi effetti nefasti sulle economie dei paesi del sud Europa. 
E' sembrato partire bene, dando voce agli imprenditori, che sanno benissimo qual è il problema e lo chiamano per nome: euro. Se siamo in queste condizioni, se le fabbriche chiudono nel Nordest ma non solo e, peggio ancora, le nostre migliori aziende vengono svendute in questa immensa casa d'aste all'aperto che è divenuta l'Italia, è colpa dell'euro, di questa moneta aliena troppo forte che ci toglie competitività impedendoci di svalutare e costringendoci a mantenere livelli minimi di inflazione che chiamano però disoccupazione e crollo della domanda interna. 
Non solo, Jacona intervista Olaf Henkel,  l'ex presidente della Federazione industrie tedesche, il quale ammette la dannosità di una moneta unica troppo forte per i paesi della periferia e propone la scissione dell'euro in Euronord ed Eurosud e l'uscita dal vincolo per i paesi maggiormente posti in difficoltà dalle politiche pro-cicliche di austerità,. Idea condivisa anche da AfD, il partito antieurosifaperdire tedesco.
E qui l'asino ha un primo cedimento, la zampa gli si piega facendolo ragliare di dolore.

E' vero che Henkel è tra gli aderenti al Manifesto di Solidarietà Europea (che Jacona cita senza però nominare gli innominabili firmatari italiani Borghi e Bagnai; lo farà in seguito a trasmissione ormai quasi conclusa, peggio el tacòn del buso).
Sappiamo tuttavia che questi proclami di presunta magnanimità teutonica provengono da lupi travestiti da nonne. Ci lascerebbero andare, è vero, ma non prima di aver ripagato in euro i debiti contratti con le loro banche virtuose (quelle da €55.6 trilioni di esposizione sui derivati, per intenderci) nel periodo in cui la Germania aveva bisogno di finanziare i paesi periferici affinché acquistassero le sue merci. 
Il beneficio per noi invece consisterebbe nel costringere i nostri presunti alleati europei, in realtà feroci concorrenti e con il vizietto del bonci bonci bon bon bon, a tornare ad affrontare il rischio di cambio, come accade nei mercati per bene e non nei casinò con le roulette truccate.
Ricordiamolo, prima che qualcuno si illuda inutilmente domenica prossima: non esiste un partito tedesco che intenda rinunciare veramente all'indebito vantaggio apportato dall'euro all'economia tedesca perché in Germania non esistono partiti che lavorino contro il loro paese, a differenza dell'Italia dei morituri de Maastricht.
Quindi anche Henkel parla pro domo sua ma Jacona omette di dircelo. Oops! Andiamo avanti.

Il racconto filmato sugli sfaceli della crisi sembra farsi sempre più critico nei confronti dell'Europa e del suo mostriciattolo monetario ma, improvvisamente, in questo coraggioso ed alternativo centro stampa de sinistra, in questo indymedia barricadero in prima serata, ecco l'irruzione dell'Eurogendfor con i tonfa e i taser. La musica cambia, si interrompe, appare il monoscopio della Deutscher Fernsheh-Rundfunk e va in onda, in sostituzione, vogliamolo gradire, il documentario "Oh quanto è bello fare la valigia e andare a lavorare in Germania. Sottotitolo: volevo una casetta piccolina a Berlìn."

Inizia insomma il solito incredibile spottone pubblicitario dell'ufficio immigrazione tedesco con i disoccupati italiani che svuotano splendidi paesini siciliani per andare a fare i muratori, i carpentieri, i pizzaioli in Sassonia e di questo ringraziano il grande cuore della pallida madre Germania e l'ingratitudine dell'amara terra loro. Non si parla di riforme Hartz, di divaricazione sempre più ampia tra salari alti e minimi, ormai ridotti questi ultimi ad elemosine compensate da indebiti e sleali aiuti di stato (che i Chicago Pirlas considerano sussidi, non aiuti, ricordate?) di deflazione salariale e contrazione della domanda interna che significano solo che la Germania sta truccando le carte.
No, la Germania è la nuova America, l'Eldorado, Xanadu, il Paese dei Balocchi e questi omini di burro sono ansiosi di caricarvi sui carri e (de)portarvici. E' brutto il termine deportazione? Perché smantellare un paese come il nostro pezzo per pezzo ed appropriarsi dei suoi asset migliori non è un crimine?

Guardate il poster qui sopra. Sono indiani ma è un dettaglio. Finalmente capiamo cos'è la stabilità con la quale bello de zio ce li sta sciroppando da qualche giorno. Dimenticando che quando il nostro PIL cresceva ed eravamo la quinta potenza mondiale, i governi cambiavano dal mattino alla sera ed eravamo tutt'altro che stabili.
Piccola nota terminologica. La stabilità è il contrario della dinamicità, è un concetto molto più adatto a descrivere un cadavere imbalsamato che un organismo vivente e dinamico. Il termine stabilità in economia mi sembra incompatibile con la crescita.
Questi quindi ci vogliono stabili, in formalina. Allo 0% di crescita e allo 0% di pareggio di bilancio. Intatti ma morti.

Tornando alla trasmissione "Presadiretta", dopo il Triumph des Willens il povero asino, lo avrete intuito, è ormai stramazzato a terra.
Ma come, se prima Jacona ci aveva detto, per bocca del confindustriale tedesco, degli imprenditori, degli economisti, che se noi della periferia siamo ridotti così è per colpa dell'euro e del mercantilismo dei paesi del nord? La cosa non ha senso. La situazione è schizofrenica. L'unica spiegazione è che a Riccardino stiano puntando una pistola alla tempia.
Ma no, è tutto perfettamente normale e scientifico.
Si torna sempre lì, ad instillare nella vittima il senso di colpa per essere stato torturato.
Questi si comportano seguendo i protocolli tipici della tortura. Arriva un signore gentile che ti spiega che ciò che ti sta accadendo è male, che stai soffrendo e lui lo sa ed è lì per aiutarti. Ti fa vedere che ce ne sono altri come te nella cella e che siete tutti delle povere vittime. Quando ha ottenuto la tua fiducia, ti spiega che se ti torturano è perché te lo meriti, perché sei stato cattivo e adesso tornerai di là per la tua punizione e lui darà loro una mano.

Jacona però sa che qualcuno inevitabilmente noterà il conflitto dialettico tra la Germania che vuole eliminarci come concorrente e quella che accoglie premurosa i nostri emigranti. Non può permettere che passi il sospetto che la Germania stia ottenendo il suo Grande Reich senza aver sparato un solo colpo ma solo invadendo le nazioni con i capitali, comperando qualche politico in qua e in là, così da farsi consegnare,  con grandi sorrisi e da fattorini mansueti come cuccioli di beagle, paesi interi chiavi in mano.
Quindi, ha bisogno di qualcosa di forte, che faccia dimenticare, tra l'altro, la solita questione delle responsabilità della Sinistra collaborazionista nel progetto di restaurazione reazionaria in Europa. Cosa c'è di meglio del fascismo populista che, essendo nero, è elegante e si porta con tutto? Tanto, di tutto il puntatone, per l'effetto recenza, ricorderete solo l'ultima parte.

Una spruzzatina ancora di antieurismo nella persona di Jacques Sapir, economista francese autore di un articolato piano di uscita dall'euro, immagini della crisi in Francia, paese ufficialmente in recessione ed ecco gli estremisti di destra, i negazionisti, gli antisemiti, i razzisti.
Insomma arriva Marine Le Pen (definita "la figlia del Diavolo"), alla quale viene chiesto: "Lei pensa che se torniamo alle nazioni potremo sopravvivere alla globalizzazione?" La ragazza inviata ha studiato, sa che le nazioni sono un ormai inutile orpello da rimuovere e la globalizzazione un dogma assoluto.
Marine non ce le manda a dire: "Mi chiedevo come mai non ci sia in Italia un movimento che metta in discussione l'Europa".
Jacona guarda diritto in macchina come Norma Desmond e dice: "Vogliamo consegnare l'Europa ai fascisti? Continuiamo così."
Insomma, non è la sinistra che ha voluto l'euro per conto delle élite reazionarie ma è la Le Pen che è fascista.

Abbiamo perso due ore ma c'è un'altra tacca sulla nostra carlinga. Avanti il prossimo.

43 commenti:

  1. Cara amica Lameduck,

    mi sembra che dai una lettura strana della trasmissione.

    I disastri dell'euro gli ha fatti capire anche ai bambini e questa per me era la cosa essenziale.

    Quanto all'emigrazione in Germania ti ricordo che le lucaniche sul soffitto gli emigranti non le hanno mai trovate da nessuna parte al mondo.

    Ciao Davide

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    1. "mi sembra che dai una lettura strana della trasmissione."

      Davide, inguaribile "anima candida" (??), Barbara ha espresso una lettura eccellente che addirittura ritengo (causa vincolante sintesi comunicativa che comprendo) incompleta e/o fin troppo moderata. Sull'abilissima trasmissione di Jacona ce n'è di che scrivere almeno quattro post di analisi delle varie letture alla quali si presta.

      "I disastri dell'euro gli ha fatti capire anche ai bambini e questa per me era la cosa essenziale."

      Magari, purtroppo è vero il contrario. Il popolino infantilizzato anche questa volta è stato raggiunto da messaggi contraddittori e spiazzanti che alla fine avranno sicuramente provocato nei piddini/sellini/liberistini un corto circuito psichico micidiale. Angoscia e barato cognitivo conseguenti avranno provocato l'unica reazione possibile: rifugiarsi nelle "proprie" semplici e rassicuranti convinzioni pregresse, di solito frutto del peggior luogocomunismo inculcato loro in vari decenni. E così saranno tornati alla casella di partenza.

      Per la serie "venghino siori e siore venghino..." il gioco della "TV del dolore" abilmente travestita da "informazione impegnata e di denuncia" potrà così continuare all'infinito.

      Come per quei poveri consumatori di "junk food" i cui ingredienti, sapientemente dosati per portare alla dipendenza, appagano solo momentaneamente, ti riempiono lo stomaco con poche sostanze realmente nutritive e poi ti spingono alla reiterazione ossessiva della consumazione intossicandoti irrimediabilmente tutto l'organismo. Quando te ne rendi conto sei così malconcio fisicamente e mentalmente che non hai più la forza di cambiare l'insana abitudine.

      Quindi, come il cibo, la vera informazione che sazia e fa crescere un organismo in salute non è questa. Anzi, a causa della sua apparente onesta credibilità questa è la più pericolosa.

      A scanso di facili equivoci, Jacona l'ho sempre seguito ed è certamente il più onesto del circo Barnum ma dovresti sapere che anche lui non ha scelta. Deve muoversi all'interno del "recinto" altrimenti sarebbe out al primo "sgarro". Da qui tutto il resto, come da copione.

      Le persone integre che non si prestano ai vari giochetti voluti dai committenti non li vedi sui media se non come "mostri" da esibire o bersagli da impallinare. Questo sì lo dovrebbero aver capito anche i bambini...

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    2. Condivido. Tengono famiglia.

      A proposito di junk food, avrai visto senz'altro questo film.

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    3. Of course my dear :-), "Super size me" docufilm pietra miliare stronca trash food. Ancor di più l'imperdibile "Food inc.". L'hai visto? Roba da far diventare di botto autoproduttori e vegani. :-\ Purtroppo vivo in città e sono un inguaribile onnivoro/carnivoro... :-D

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  2. Davide, i disastri dell'euro li ha fatti capire ma poi ci ha detto che dobbiamo tenercelo se no arrivano i fascisti. Ti sembra intelligente?

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    1. Brabara, assolutamente d'accordo con te sulla tesi a sorpresa terrorizza popolino piddinico/sellinico con "All'arme! All'arme SON FASCISTI!" con cui ha chiuso la trasmissione.

      "Davide, i disastri dell'euro li ha fatti capire..."

      Secondo me invece ci ha mostrato fin da principio il miglior SPOT PRO EURO (al massimo a due velocità, bontà crucca...) e PRO GERMANIA che si potesse fare. Abilissimo Jacona. Dopo qualche debole dichiarazione anti euro per salvare la faccia (disparità per gli interessi bancari, valuta troppo forte etc.) che secondo me nelle teste comuni sono scivolate via come l'acqua di fonte è invece poi emerso con forza che l'ITALIA COSTRINGE I SUOI FIGLI AD EMIGRARE PER NON MORIRE DI FAME (verità tragica e incontrovertibile!) e la grande GERMANIA invece li aiuta e li salva.

      Il ragionamento semplificato che a quel punto sarà scattato nella testa di molti sarà stato: la Germania ha l'Euro come tutti gli altri MA, guarda caso, il lavoro si trova facilmente per tutti "terroni cmpresi" (cara, guarda come sono generosi e compassionevoli questi tedeschi, guarda che bell'appartamentino pagato dallo Stato... che dici ci facciamo un pensierino?), si è dotata di un sistema "accogliente", organizzato ed efficiente QUINDI LA COLPA E' INDISCUTIBILMENTE NOSTRA se con la stessa moneta NOI ci siamo rovinati (insieme a quei poveri disgraziati di portoghesi, greci e spagnoli disorganizzati e scialatori of course). E il bello è che c'è del vero in tutto ciò! Peccato che non sia avvenuto per i SOLI banali motivi che ha nella testa il telespettatore. La tecnica di dire un quarto di verità, facile, e tacere sul resto (più complesso e articolato dove devi spremerti le meningi) funziona sempre.

      E così, anche questa volta, la mossa del prestigiatore ha funzionato e la verità è stata abilmente dissimulata. I veri motivi dell'economicidio dell'Italia non sono stati spiegati, tuttalpiù è stato confermato nella testa del telespettatore "de sinistra" e/o neoliberista il mantra generalista "castacorruzionedebitobrutto" (vero/verosimile) che lo metti su tutto e dove tutti sono colpevoli (quindi nessuno). Risultato: i crimini politici ed economici più importanti sono rimasti inspiegati e i principali criminali responsabili neanche sfiorati di striscio (please, datemi dieci Chinook e carta bianca per l'oceano indiano...!) .

      (continua)

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    2. Infine non pago, ecco che quando meno te lo aspetti arriva il finale a sorpresa con la Le Pen (che addirittura vuole il referendum sulla pena di morte, ovvove direbbe l'orecchino parlante!!) che spalanca le porte dell'inferno e le fiamme sataniche che purificano e annichiliscono tutto il resto della puntata: ATTENTI ATTENTI! Dietro l'angolo sono acquattati i TEMIBILI "FASCISTI" CHE VOGLIONO USCIRE DALL'EURO quindi (riflesso pavloviano elementare nella testa del telespettatore sinistro) E' SICURAMENTE LA STRADA SBAGLIATA!

      BINGO! Anche questa volta missione compiuta. Mega spot pro Euro/Germania per 3/4 di trasmissione e rinforzo cognitivo devastante alla fine. Avanti un altro. E bravo Jacona, potrà sempre dire a sua discolpa che l'ha fatto per lanciare un onesto e accorato grido d'allarme alla "sinistra" (che ben sappiamo principale responsabile di tutto ciò). Peccato che nel servizio di una qualsivoglia "sinistra" chiamata alle proprie bestiali responsabilità, guarda te il caso, non ve n'era neanche l'ombra!

      Scommettiamo che in una delle prossime puntate troveremo i contributi flash di Bagnai (*) & Borghi accanto ad un lunghissimo e terrificante reportage su Alba Dorata? E poi c'è pure quell'altro cattivone antieuropeo, fascista, razzista e antisemita Viktor Orban... Insomma, il format è replicabile e ben congegnato e il materiale non manca quindi come ogni pallonaro impara da bambino "squadra che vince non si cambia".

      Ripeto la mia visione di fondo: solo la "violenza dei fatti" prossimi venturi faranno in tutta Europa la differenza. L'Italia allora sarà quasi in macerie come nel dopoguerra. L'inevitabile gran bagno di realtà forse servirà a tanta gente per costruire un paese migliore. Forse. E chiunque ci farà uscire da questo "orrore economico" avrà il mio appoggio, foss'anche Belzebù in persona!

      Attendere prego...

      In ogni caso cara Barbara, dettagliucoli interpretativi a parte, la tua parte la stai facendo egregiamente e senza risparmio di energie. Quindi confermo ancor più l'accostamento che feci mesi fa con la razionale e responsabile Ripley di "Alien scontro finale" verso la bambina terrorizzata e spaurita. Parafrasando, quando ci sarà la inevitabile resa dei conti "Tu l'hai fatta la tua...". E di questi tempi non è per niente cosa da poco. :-)


      ____
      (*) non a caso chiamato dalla redazione una settimana prima (per salvare la faccia) quando alcuni video erano stati girati a maggio!

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    3. massimo22:45

      saro ingenuo ma all'ultima frase di iacona do un'altra lettura il continuate cosi mi pare riferito all'austerity quanto agli expat trsudavano il coraggio della disperazione anzi iacona ha ben evidenziato la situazione di adulti con gia una professionalita e una carriera alle spalle qui sei un po prevenuta ma ti seguo sempre conaffetto ciao

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  3. Bravissima Barbara sottoscrivo parola per parola, non ho visto tutta la trasmissione perchè dopo la pubblicità progresso sulla Germania mi sono detta che forse era meglio andare a letto e leggermi qualcosa di più interessante, ma certo che la finale è veramente da Oscar. So solo una cosa che non mi devo più far fregare, la questione però è che sono troppo curiosa e questo lo pago.

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  4. Cara amica Lameduck,

    "Davide, i disastri dell'euro li ha fatti capire ma poi ci ha detto che dobbiamo tenercelo se no arrivano i fascisti. Ti sembra intelligente?"

    In realtà il programma ha fatto capire che se l'Europa (di fatto la BCE e FMI) continuano ad imporre politiche di austerity ultra monetariste, i disastri di queste politiche spingeranno le popolazioni affamate in mano ai fascisti.

    Qundi non c'è nessuna difesa dell'euro, ma un invito ai governati europei a cambiare strada fino che si è ancora in tempo.

    Ciao Davide

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    1. Davide, l'Europa NON PUO' FARE ALTRO DI CIO' CHE STA FACENDO. Non esiste un euro buono vs. euro cattivo. O credi che l'architetto fosse in buona fede e sia stato il capocantiere a rovinare il progetto?

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  5. co
    @davide come e' vero che non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire

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    1. Caro amico Roccobarbaro,

      "@davide come e' vero che non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire"

      E chi vuol vedere quello che non esiste cos'è?

      Torno a ripetere che la Germania non ci voleva nell'euro. Poi Prodi e i governanti italiani sono andati in Europa a battere i pugni sul tavolo finchè la Germania ha detto sì: più per le pressioni della Francia (che sperava in un asse latino che togliesse peso alla Germania) che per gli starnazzi italici.

      Dimentica la Germania: i tedeschi fanno i loro interessi punto.

      Il problema sono i nostri politicanti che con l'euro ci hanno messo nella merda. Quindi prendiamo i forconi e facciamo quattro conti con chi ci governa.

      Ciao Davide

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    2. Anonimo17:50

      Scusate se mi intrometto,ma la versione di Nino Galloni,uomo con profonda conoscenza dei fatti all'epoca,dà un'altra versione del comportamento della Germania,che non sembrava così restia a volerci nell'euro.Tanto che Kohl ultimamente,se non erro, ha esplicitamente detto che forse si era comportato un pò troppo da dittatore.Claudio

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    3. Esatto. La Germania ci voleva eccome, per mangiarci meglio. I pugni sul tavolo i nostri politici non li hanno mai sbattuti, a memoria d'uomo.

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    4. Cara amica Lameduck,

      "Esatto. La Germania ci voleva eccome, per mangiarci meglio. I pugni sul tavolo i nostri politici non li hanno mai sbattuti, a memoria d'uomo."

      Questo non è vero. Naturalmente chi capiva le cose sapeva che l'euro avrebbe avvantaggiato la Germania. Però l'opinione pubblica tedesca e la maggioranza dei politici tedechi erano contrari all'Italia nell'euro.

      Io avevo molti amici che in quel tempo lavoravano in Germania e mi hanno detto che la stampa tedesca era tutta contraria all'Italia nell'euro. I giornali tedeschi continuavano a pubblicare articoli dove si mostrava tutti gli impegni assunti dall'Italia da quando era in Europa e non rispettati.

      Parlando con la gente la frase ricorrente era che gli italiani volevano entrare nell'euro per scaricare i loro debiti infiniti sui tedeschi.

      Ciao Davide

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    5. @davide:

      era tutto parte dell'opera di disnformazione tedesca per rimbecillire il proprio elettorato. opera uguale e contraria a quella messa in atto da noi:

      il sud europa deve sentirsi colpevole e il nord europa deve sentirsi come unico non colpevole. così il giochino menzognero regge.

      e se all'opinione pubblica è stato fatto credere questo, l'elite tedesca ha sempre saputo e ha sempre voluto tirarci dentro in ogni modo a questo mattatoio.

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  6. L'Europa è nata senza sparare un colpo... se non sbaglio lo disse Prodi quando nel 2004 quando sotto la sua presidenza della commissione ci fu l'allargamento.

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  7. Ma che programma ha visto la signora? Pazzesco.

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    1. E tu? Beautiful o Youdem scommetto. Brava continua a dormire, vedrai che bel risveglio che t'aspetta...

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  8. @ David
    Dimentichi che la germania fa aprte di un'unione ed in un'unione nessuno dovrebbe fare i propri interessi perlomeno rendersi conto che collaborare a volte potrebbe significare fare qualche sacrificio che dalla parte tedesca non s'è proprio visto.
    @ Dino977
    L'europa è nata senza sparare un colpo, però li ha sparati sui vicini nel 1999 ad un passo dall'entrata in vigore dell'euro.
    @ chiara ped
    la stessa domanda potrei porla para para a lei signora. Pazzesco

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    1. Cara amica Fiore,

      "@ David
      Dimentichi che la germania fa aprte di un'unione ed in un'unione nessuno dovrebbe fare i propri interessi"

      Dovrebbe! Purtroppo questo succede solo nel mondo delle favole; nella realtà ognuno fa i propri interessi fregandosene degli altri.

      Ciao Davide

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    2. E allora di quale cavolo di unione stiamo parlando? Già finita prima di iniziare. Tanto vale ritornare ad essere nazioni sovrane.

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    3. Cara amica Fiore,


      "E allora di quale cavolo di unione stiamo parlando? Già finita prima di iniziare. Tanto vale ritornare ad essere nazioni sovrane."

      Uscire dall'euro è inevitabile per l'Italia. Uscire dall'Unione Europea credo che per noi comporterebbe più svantaggi che vantaggi.

      Ciao Davide

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    4. @Fiore (commento 22:51)

      Brava Fiore! semplice, concisa e definitiva!
      (Alla fin fine la questione "strozzinaggEuro" si potrebbe anche riassumere tutta in questa lapalissiana semplice verità.)

      SCACCO MATTO in 4 mosse!
      E che matto! :-)))

      Davide 13:28 apre con pedone (bianco) in f3
      Fiore 16:24 risponde con pedone (nero) in e5
      Davide 17:54 gioca il pedone (bianco) in g4
      Fiore 22:51, malgrado l'ora tarda, ne approfitta con l'unica risposta logica possibile e muove la Donna (nera) in h4, dà scacco matto e vince facile facile.

      Jacona direbbe, "Vogliamo consegnare il paese ai neri?! Continuiamo così....!"

      Beh, se i "neri" sono questi e il carattere delle Donne NO€uro è questo, ci metto una firma! :-D

      p.s.
      12:32 Davide divagando inizia tutta un'altra partita. Forse a Dama...
      Italiana o cinese? ;-)

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    5. @ Davide

      Sorry carissimo amico Davide ma non capita spesso di veder finita una discussione sull'Eurocravatta in così pochi e divertenti passaggi. :-D

      E poi, come direbbe l'irreprensibile LaRussa, "di-ci-a-mo-celo!": tagliare corto con Fiore affermando, pure con tono perentorio, "Purtroppo questo succede solo nel mondo delle favole" (giusto) ed essere tra coloro che invece credono alla Versione Ufficiale sull'11/9 sbertucciando gli altri (tuoi commenti
      QUI e QUI ) è una STONATURA BESTIALE che lascerebbe basito anche un non udente.

      Senza malevolenza ma a ri di-ci-a-mo-celo: "Chi va per questi mari questi pesci piglia" e, ormai dovresti averlo capito, ccà nisciun è fesso... ;-)

      Ciao.

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    6. Caro amico Cogitans,

      "@ Davide
      Sorry carissimo amico Davide ma non capita spesso di veder finita una discussione sull'Eurocravatta in così pochi e divertenti passaggi. :-D"

      Guarda che qui non stavamo discutendo dell'euro sì o no, ma di una trasmissione televisiva che io ritengo corretta e altri tendenziosa.

      "ed essere tra coloro che invece credono alla Versione Ufficiale sull'11/9 sbertucciando gli altri"

      Per me ognuno è libero di credere a tutti i complotti che gli pare e piace. In fondo anche a me ogni tanto piace farmi quattro risate leggendo le baggiante fumettistiche del Giulitto Chiesa.

      Ciao Davide


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  9. Cara Barbara, non commento spesso (e qui è la prima volta), ma quando ce vo' ce vo': hai descritto la puntata in modo ineccepibile, chapeau. Vivo in DE da ormai dieci anni, e nonostante sia un "emigrato di lusso" (nel senso che ho una buona posizione) penso a come ritornare a casa praticamente dal giorno in cui sono arrivato. Non hai idea dello scoramento che ho provato nel vedere quei poveri ragazzini trapiantati in un posto dove non capiscono neanche una parola di ciò che si dice e dove rimarranno a lungo (se non per sempre) cittadini di serie B. Però il tantobbravo ci dice che almeno stanno in scuole bellissime, a Jacona, mava......lo! Scusa l'improperio ma sono veramente inviperito. Uno spottone filoteutonico che manco quattroruote quando commenta la nuova imperdibile meravigliosa BMW. Questa situazione mi fa avere accessi d'odio tali che ormai mia moglie mi ha vietato di affrontare l'argomento in pubblico. Non so se disprezzare di più questi giornalisti fintoprogressisti, i nostri politici zerbino od i nostri connazionali piddipuddini che senza conoscere ed approfondire una mazza lasciano che questo nostro meraviglioso ed avanzatissimo paese scivoli verso il baratro del terzo mondo. E poi si stupiscono se vengono fuori i fascisti. Patetici, scorze di uomo.
    Scusa il pippone, e grazie.

    Saluti,
    Roberto

    PS: a scanso di equivoci. so benissimo che l'Italia ha ennemila difetti, e che un sacco di cose qui funzionano meglio. Ma vi assicuro che hanno tanti difettucci anche qui e che tante cose funzionano bene anche da noi. Un difetto in realtà gli manca: non sono adoratori di tafazzi.

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    1. Caro Roberto, non sai quanto mi faccia piacere il tuo commento, perché quando si parla di vivere in un altro paese, secondo me, la migliore testimonianza ce la può dare chi ci vive ed opera quotidianamente.
      Tu ti definisci "emigrato di lusso", ovvero appartenente alla categoria che guadagna bene ed ha appunto, una buona posizione. Ovvero coloro che vengono sempre intervistati dai tantobbravi per dimostrare che là è l'Eldorado e qui il Declino. Andassero qualche volta ad intervistare i minijobbers, che appartengono anch'essi al mondo del lavoro in Germania. No, non sia mai.
      Non oso pensare cosa succederà, a livello di convivenza, quando i tedeschi guadagneranno sempre di meno, perché la deflazione salariale è l'unica arma che ha il governo contro la fobia dell'inflazione, e gli stranieri saranno coloro che "portano via il lavoro". E' già successo, è già successo...
      Furono le politiche pro-cicliche e recessive della seconda metà degli anni 20 di Weimar a far vincere il nazismo, non l'iperinflazione che, nel 32, era già stata dimenticata da un pezzo.
      E poi sono d'accordo con il denunciare l'ipocrisia dei paesi che vorrebbero vendersi come onesti e migliori degli altri. Poi vai a scavare e trovi la stessa corruzione e maramalderia. Sottomarini alla Grecia e Siemens, per dirne solo due.
      Non sono antitedesca, la Germania è un grande paese, ma la preferisco quando che non è in grado di far riemergere il suo lato peggiore e non scioglie i cani del suo complesso chimico-industriale. L'euro ha fatto questo, le ha fatto riassaporare il gusto del grande Reich.

      Grazie ancora e torna, se ti va. Ciao.

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  10. @davide -> Helmut Kohl a metà anni 90: "Un'Italia fuori dalla moneta unica farebbe una concorrenza rovinosa all'industria tedesca"

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    1. Caro amico Luca Tonelli,

      Ti riporto uno stralcio di un articolo sull'argomento.

      Ciao Davide

      "E pensare che la Germania non voleva l'Italia nell'Euro, ma ci fu una forte pressione del capo della Confindustria tedesca sul governo per evitare di escludere Roma, che avrebbe fatto concorrenza su molti dei mercati “terzi” che erano e sono vitali per Berlino. Intanto i governi italiani abbellivano i conti pubblici per accedere alla moneta unica, foriera di una nuova massa di indebitamento a basso tasso di interesse, diversamente a quello che accadeva con la lira.

      La Germania ha quindi, lo ripetiamo, trasformato l'Euro nel Nuovo Marco, e ha poi rovesciato la sua posizione iniziale, in un contesto strategico e geopolitico nel quale i legami infraeuropei sono secondari rispetto alle grandi aperture verso la Cina (dove Berlino detiene il mercato automotive e dell'elettronica o verso Mosca, dove la trattativa per il Nord Stream si gioca direttamente tra la Russia e la Germania, in contrasto reale di interessi con l'Europa mediterranea e con gli USA, che hanno sempre sostenuto la linea della pipeline NABUCCO.

      Berlino ha utilizzato il “disgelo” definitivo del comunismo sovietico, gli altri Paesi UE lo hanno subito con politiche del petrolio e del gas gestite con un “mercato del venditore”, con prezzi e scelte geopolitiche determinate da Mosca.

      Si pensi allora alle azioni russe in Georgia e in Abkhazia fin dal 1992 con la “seconda guerra georgiana” di Mosca nell'Agosto del 2008, che hanno visto il silenzio imbarazzato della UE (e della NATO) o alla fine ingloriosa delle “rivoluzioni arancioni” in Ucraina."

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    2. Anonimo17:38

      This is the troll!Complimenti mi ha ingannato fino ad ora!

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  11. Anonimo09:57

    Per Barbara.

    Ho letto con attenzione il tuo lunghissimo circostanziato hashtag sull'Euro; ed ho cercato di comprendere cosa ci fosse alla base di tanta ferrea convinzione.
    Non mi avventuro nella discussione su vantaggi e svantaggi dell'adozione dell'Euro, perché diventerebbe una guerra di trincea, con i cecchini qua e là, le sortite per conquistare la trincea avversa, gli assalti all'arma bianca, etc. etc.

    Mi interessa molto di più capire perché ci troviamo in due trincee contrapposte.

    Mi riporto per comodità e semplicità all'esempio della Grande Guerra, perché è contemporaneamente lontano 100 anni e molto vicino a noi per le conseguenze che potrebbe avere.
    L'Europa è da sempre un incredibile crogiolo di di popoli e nazioni diversissime, che gli eventi della Storia hanno spesso riunito in Stati difficili da gestire. L'esempio più eclatante resta l'impero AustroUngarico di Francesco Giuseppe,
    Non per nulla fu la miccia che fece scoppiare la bomba.
    Le conseguenze nefaste della Prima guerra portarono inevitabilmente alla Seconda Guerra Mondiale, ancora peggio della Prima.

    Per evitare ulteriori disastri, vincitori e vinti accettarono di trovare un accordo che cercasse di mediare gli interessi di quanti più possibile. Per farlo era però necessario accettare un minimo di regole comuni che evitassero provocazioni e stati di tensione.
    L'Euro è una di queste regole comuni, fatto apposta per evitare la concorrenza sleale all'interno della Comunità.

    Ovviamente il sacrificio imposto ad ogni singolo componente pesa in funzione delle tradizioni economiche e politiche che il singolo stato è costretto ad accettare, ricevendone però in cambio la sicurezza militare e politica, fondamentale per non finire un'altra volta come le altre 2 precedenti.

    Qualcuno di voi mi risponderà che comunque ci sono altri paesi, come la Cina e l'india che quanto a scorrettezze commerciali non sono secondi a nessuno.
    Ma la Cina e l'India non stanno sullo stesso pianerottolo e la tentazione di finire come la Yugoslavia è molto più lontana.

    L'Euro ci costringe a cambiare carattere e cattive abitudini, come quella di fare concorrenza sleale pur di averla vinta.
    D'altra parte i tedeschi, pur di non subire certe comportamenti da mellonaro scorretto, hanno rinunciato, molto a malincuore, al loro amatissimo Marco, vera bandiera di una Germania che ha fatto della stabilità e dell'affidabilità la sua vera bandiera, accettando da pari a pari paesi da cui non avresti neanche comprato un tappeto.

    La recessione mondiale è nata dalle politiche infami e banditesche di Reagan e Busch, che hanno prodotto molto fumo e poco arrosto. Ovviamente noi li abbiamo seguiti a ruota, con la grande differenza che la nostra tradizione sociale europea costa molto di più di una catastrofe finanziaria che il Governo USA ha scaricato allegramente sui cittadini, come da loro antica tradizione.
    Da noi, se fallisce la tua banca, il Governo cerca in qualche maniera di salvaguardare i tuoi risparmi.
    Negli USA ti lascia con una mano davanti ed una di dietro.
    Idem per i sevizi sanitari e per chi perde il lavoro.

    Abitiamo tutti in un solo condominio, pur avendo usi, costumi e tradizioni storicamente diverse.
    L'Euro impedisce di scannarci quando le cose vanno male.
    Chi vuole abolire l'Euro per fare il brigante col vicino di pianerottolo, non ha capito bene dove questo ci potrebbe portare. Basta guardare alle nostre spalle e vedere cosa ci racconta la Storia degli ultimi 100 anni.

    Saluti da Sagra

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    1. Sagra, avrai pure letto l'hashtag ma ho come il sospetto che tu non abbia letto gli articoli. Infatti, se tu ne avessi letto anche solo uno, non verresti a dirmi che l'Europa ci salva dalla guerra e la Germania ha introdotto l'euro per difendersi dalla concorrenza sleale dell'Italia. Che la crisi europea è colpa degli americani cattivi ed altri repertori per piddini.
      Guarda, voglio essere misericordiosa. Ti dò un'ultima possibilità, leggere questo articolo di Jacques Sapir, economista bravo e pure de sinistra. Dopodiché, se continuerai ancora con le balle che ti raccontano alla Festa del PD, ti prego, astieniti.

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    2. Ottimo esempio di lavaggio del cervello, che monti definirebbe uno dei più grandi successi dell'UE, sono questi personaggi che permettono alla propaganda di andare avanti senza ripensamenti. Cornuti mazziati e felici! Piccoli sognatori crescono!

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  12. *** Comunicazione di servizio ***

    Problemi con Blogger, non riesco a pubblicare gli ultimi commenti. Portate pazienza. Stanno lavorando per noi, pare.

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    1. Don't worry, in Lameduck we trust!
      :-D

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  13. Una sola piccola critica (se poi lo è): "E se ciò dovesse voler dire rinnegare gli ardori di gioventù verso l'ideologia che fino ad un certo punto ha preteso di difendere i lavoratori e poi è passata al nemico, pazienza, ce ne faremo una ragione."
    Non è stata un'ideologia che è passata al nemico, sono state delle persone con nomi, cognomi, ruoli. Me ne faccio una ragione, li chiamo venduti e resto di sinistra: i traditori sono loro.

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  14. Anonimo00:18

    Alcuni commenti non li capisco. E' un mio limite, sono un untermensch.
    La questione moneta unica è, come si dice, largamente consolidata in letteratura. Basta leggere. Mi riferisco alla letteratura didattica, non c'è neanche bisogno di scomodare il Journal-de-questo o il Journal-de-quello. Dovrebbe anche essere chiaro che l'"uscita" è una condizione necessaria ma non sufficiente.
    Ok, ora assumo la posizione: http://www.youtube.com/watch?v=RxX8rMtmTgU&t=1m40s

    Safonte

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    1. Guarda che lo sappiamo benissimo tutti che l'uscita è una condizione necessaria ma non sufficiente. Certo è che la prima cosa da fare è uscire, come per i vecchi partigiani la prima cosa da fare era combattere i tedeschi e liberare il nostro paese, poi relativamente alle forze in campo si dovrà ricostruire di nuovo l'Italia, sperando di fare piazza pulita di tutti i traditori e i collaborazioni di cui siamo circondati. In questo caso però si parlava di come il mainstream distorca i fatti anche in modo subdolo che neanche chi frequenta siti che cercano di fare un'informazione corretta riescono a comprendere, pensate a che livello siamo di obnubilamento.

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    2. Anonimo19:49

      Molti, non tutti.

      "L'invenzione della stampa, però, rese più semplice manipolare l'opinione pubblica, un processo al quale diedero ulteriore impulso il cinema e la televisione".

      Safonte

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  15. alessandro19:10

    ho scoperto appena oggi il tuo blog, che ho già aggiunto ai "preferiti", i miei complimenti

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  16. Anonimo03:16

    Scusate, ma, guardiamo le stronzate che stanno infilando in testa alla gente vittima "tipo la Germania è buona che con l'euro ci salva dalla guerra e dalla nostra slealtà etnica" (quando lei ha fatto una svalutazione artificiale 15 anni fa, che continua a portare avanti), con la proganda speculare fatta alla sua gente... sommiamole al fatto che le generazioni più giovani di Grecia, Italia, Spagna, Portogallo si stanno rassegnando a cose impensabili e improponibili fino a pochi anni fa:
    - precarizzazione totale
    - azzeramento conquiste sociali (niente pensione)
    - emigrazione praticamente forzata
    Tra altri pochi anni in queste condizioni, cosa saranno rassegnati a subire? Loro latini/ellenici etnicamente sleali e spreconi, incapaci di amministrarsi da soli? (il primo Paese a saltare è stato l'Irlanda, ma nessuno la nomina mai, perchè?). E la loro gente, cosa penserà, specularmente, il loro popolo ordinato stabile e superiore?

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