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mercoledì 19 marzo 2014

Bimbi e grulli


Lo so, è allucinante ma non è un'allucinazione.


E' reale. Il leader di Bischerology tagliato male e spacciato per enfant prodige. La fanzine senza vergogna con le foto inedite e la copertina vagamente pedonecrofila con la foto da bimbo morto, porello, il giorno della comunione.
Si, è tutto vero, purtroppo, e i piddini non hanno niente da dire in proposito, suppongo. Non notano né il ridicolo né la deriva da culto della (mancanza di) personalità. Non si vergogna nemmeno la classe dei giornalisti che ormai, con questo, ha sfondato la nona porta della dannazione. Berlusconiano? Peggio.

14 commenti:

  1. Aridatece Silivoooooo!!!

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    1. due asini non fanno un cavallo,sarebbe doveroso richiedere maggiore dignità per noi tutti stufi di essere presi per il culo

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  2. "La tendenza dei movimenti politici moderni ad assumere aspetti religiosi, nell’ideologia, nello stile di vita, nelle attività di socializzazione e di integrazione dei loro affiliati, con la formulazione di un insieme di credenze, con il culto fideistico dei capi e l’adozione di riti e simboli, fu già notata alla fine del secolo scorso nei nascenti partiti di massa, visti come istituzioni che imitavano i movimenti religiosi organizzandosi sul modello della chiesa. (...)

    E questi profeti e capi di nuove religioni, continuamente generati dal grembo fecondo degli intellettuali e dei politici che aspirano a plasmare la natura umana secondo i loro modelli, trovano proseliti non solo perché sono abili demagoghi esperti nell’arte di sedurre e manipolare le masse, ma perché rispondono alle richieste di una società assetata di fede e di sicurezza in un momento di crisi, o perché esprimono correnti durature e profonde di particolari culture, o semplicemente perché soddisfano, come riteneva il Grande Inquisitore di Dostoevskij, un innato bisogno dell’uomo:

    A chi genufletterci? Non c’è preoccupazione più assillante e più tormentosa per l’uomo, non appena rimanga libero, che quella di cercarsi al più presto qualcuno innanzi al quale genuflettersi. Ma l’uomo pretende di genuflettersi dinanzi a ciò ch’è ormai indiscutibile, talmente indiscutibile che innanzi ad esso tutti gli uomini in coro acconsentano a una generale genuflessione. Giacché la preoccupazione di queste misere creature non consiste solo nel cercar qualche cosa di fronte alla quale io o un altro qualunque possiamo genufletterci, ma nel cercare una cosa tale, che anche tutti gli altri credano in essa e vi si genuflettano, e anzi, più precisamente, tutti quanti insieme."

    (Emilio Gentile, “Il culto del littorio – la sacralizzazione della politica nell’Italia fascista“)

    Per come la vedo io, è solamente cambiato l'officiante.

    China Cat

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  3. Sembra anche l'ennesima estensione del pensiero unico: un leader si fa COSI' e Non Ci Sono Alternative.
    Credo che la traduzione più corretta sia Non Sanno Cosa Fanno. E avanti.

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  4. La cosa incredibile è che sono in possesso di libri simili appartenuti ai miei nonni e bisnonni e risalenti al ventennio. Posso garantire che lo "spirito" è esattamente lo stesso!

    Ma al di là dell'analogia nel metodo, sostanzialmente le cose stanno in maniera ben diversa. Nonno Benito, aveva fatto la guerra ed una cultura politica (e di base) ce la aveva. Il ragazzo di Firenze, invece, non è nulla, una cultura non ce la ha (nè politica, nè istituzionale), non ha guadagnato nessun consenso autentico. E' un'opera di marketing, che la grancassa mediatica cerca disperatamente di "vendere" all'opinione pubblica.

    Paradossalmente: nel più civile passato, prima il Duce dimostrava di meritarsi il nome, e poi nasceva la propaganda che lo osannava.
    Oggi, prima nasce la propaganda, e poi i duci di cartapesta che la stessa propina all'opinione pubblica.

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    1. Perfettamente d'accordo.
      La tecnologia condiziona ampiamente la nostra vita, hai presente la vecchia definizione "civiltà dell'automobile"?
      La pubblicità è una tecnologia, estesa e pervasiva. Google si regge solo sulla pubblicità.
      Un sacco di cose vengono di conseguenza. Se posso dire, non credo che il passato fosse "più civile"; certamente più familiare e più leggibile.

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    2. Adetrax09:46

      @Carnimeo

      "Il ragazzo di Firenze, invece, non è nulla, una cultura non ce la ha ..."

      Ce l'avrà "il su babbo, il su nonno", i suoi parenti reali o acquisiti e tutto il cucuzzaro che lo sostiene, perchè, dato che da alcune settimane vari personaggi (incluso Matteo) dicono che:

      - "l'Europa siamo noi perchè l'hanno fatta i nostri padri";
      (i padri di chi?);

      - ecc.

      ... il sospetto che ci sia qualcosa di generazionale se non in famiglia, almeno in altri ambiti culturali affini, è abbastanza forte, quindi se sanno già cosa faranno, sanno già che saranno acclamati vox populi per il salvataggio dalle condizioni capestro che loro stessi hanno voluto e sottoscritto.

      Oltretutto, quando dicono di "voler dettare le nuove regole all'Europa" a fronte del disastro apocalittico in cui versa l'Italia sotto le loro (quelle degli europeisti) amorevoli ed assidue cure politiche, etico-sociali, economiche e soprattutto AMBIENTALI, non sorge forse l'impulso di ricacciarli tutti in Africa o meglio, per limitare i danni, in Medio Oriente (nelle terre aride e desolate) ?

      "Oggi, prima nasce la propaganda, e poi i duci di cartapesta che la stessa propina all'opinione pubblica."

      Infatti è come per i premi Nobel, adesso si danno subito ai neoeletti, basta che a uno venga chiesto: sganceresti un po' di bombe atomiche ? E che questo risponda: "ma no ... è tecnologia vecchia, adesso c'è di meglio" che gli danno subito il premio solo per le intenzioni.

      Per concludere: "Renzi bambino" ad usum "bimbi-minkia".

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  5. Un tempo, prima i Duci dimostravano -bene o male- di meritarsi il nome. Poi, veniva la propaganda.

    Oggi, invece, è la propaganda ad inventarsi i duci di cartapesta.

    Siamo nell'epoca in cui

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  6. In fondo cosa è cambiato dalla foto ad oggi? Nulla il bimbo di ieri è il bamboccio di oggi che serve a rottamare non la politca ma il Paese. Messo in posti di comando non certo per i suoi meriti ma per fare quello che in alte sfere hanno deciso per noi poveri mortali. Serviva una faccia da pupazzo sempliciotto con portatile al fianco tanto per comunicare che ha familiarità con la tecnologia ed il gioco è fatto, che problema c'è tanto i discorsi sono tutti imparati a memoria inframezzati con frasi ad effetto e qualche battuta in toscano che fa tanto simpatia e gli italiani sono serviti. Non so se avete visto la parodia di Maria Elena Boschi fatta della Raffaeli ma è perfetta e si potrebbe trasferire allo stesso modo a Renzi. Come recita la didascalia sotto al libro dalla prima comunione direttamente a Palazzo Chigi tanto la parte temporale che unisce i due eventi è ininfluente e se ne può fare tranquillamente a meno, non cambierebbe assolutamente nulla: pivello era fantoccio è. L'unica cosa sconcertante sono i piddini se sul libro ci fosse stato una foto del B. apriti cielo, dalla Dandini a Fazio dalla Litizzetto a Vauro da Benigni a Saviano saremmo stati ricoperti da una montagna di invettive, ci sarebbero state petizioni e forse anche un'altra edizione di senonoraquando, invece c'è Matteo e allora, parafrasando una vecchia pubblicità di una pasta, silenzio...parla Renzi.

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  7. Lame, ho notato che di profilo il Matteo ha l'orecchio da elfo, a punta: Secondo te che significa? E' amico o nemico dei Rettiliani? Django.

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    1. Anonimo16:55

      Potrebbe anche essere vulcaniano, ma anche no. Lunga vita e più Europa.

      Safonte

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    2. ...o un coboldo dispettoso?... O l'unico vulcaniano illogico e per questo mandato al confino qui da noi?

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    3. Anonimo10:45

      Un coboldo? No. La seconda che hai detto.

      Safonte

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    4. Ooops! C'hai ragione, avevo sbagliato :)

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