Pagine

giovedì 6 marzo 2014

Hey, Renzi, leave those kids alone!




Bad trip #1 Ascoltata stasera nel salottino riefenstahliano della Gruber. Per la creatura piddina Gozi, Matteo Renzi è stato "eletto dagli italiani". Giustamente quel sant'uomo di Maurizio Belpietro è scattato come una rana di Galvani protestando che è stato appena poco più di un milione e mezzo di italiani a votare Renzi alle primarie del PD, e che costoro non sono che un'infima parte di tutti gli italiani, compresi quelli che non lo vorrebbero nemmeno come amministratore di condominio. Non gli hanno nemmeno risposto. Ve lo dicevo che per i piddini le primarie ormai hanno sostituito le elezioni normali. Elezioni a pagamento, oltretutto.

Bad trip #2 Guardate e leggete qui sotto. Lo so è orribile. Ripigliatevi, su, coraggio. L'ha pubblicata sul suo blog Beppe Grillo, sotto il titolo di "I figli della lupa", ed è stata ritwittata. E' il testo di una specie di inno fascistoide, partorito dal lavoro di lingua mentale di un maestro sicuramente piddino (sarebbe troppo bello fosse invece un capolavoro di satira) dedicato ai irRenzi da una scuola siciliana in occasione di una delle tappe del suo Italian School Tour 2014.
Un tizio un po' bischero in visita ad una scuola con la fascia da sindaco e la parlata toscana e tutti che lo applaudono. Sembra di guardare "La vita è bella" sotto acido.


Già, le scuole. Perché proprio le scuole e i bimbi? Perché Renzi ha scelto questo target per la coltivazione del suo personale culto della mancanza di personalità? 
Non state abbastanza attenti ai messaggi della propaganda. E' tutto chiarissimo.
Cominciò la madamin Fornero ai tempi del governo Monti, vi ricordate, a farci la predica sull'essere choosy, pelandroni e mangiaspaghetti. Con il ditino alzato, il look da preside o da assistente sanitaria pronta a farvi la pera di vaccino a tradimento (giuro, la mia aveva lo stesso foulard legato per traverso, un incubo infantile).
Già allora si incominciava a parlare di "compiti a casa". "Dobbiamo fare i compiti". "Dobbiamo andare in Europa con i compiti fatti".  Una metafora che implicava la reductio ad bimbominkiam di un popolo intero. Di sopra l'élite, i maestri, venerabili o meno, e sotto gli alunni, la classe media da impoverire più dell'uranio e da far ritornare, allo scopo, sui banchi di scuola per essere riplasmata alle gioie della povertà di ritorno e alla durezza del vivere dello Schioppa. Scuola elementare, per meglio ribadire il concetto di regressione.
E' come in quelle campagne virali, sapete, dove vi fanno vedere un oggetto misterioso e vi innestano una parola o una sigla in testa. Poi, piano piano, man mano che la campagna pubblicitaria prende forma e il messaggio si chiarifica, capite che devono vendervi qualcosa. 

Ora che finalmente sono riusciti a piazzare il loro pupazzetto a molla sullo scranno del potere, il concetto scolastico e rieducational di compiti dev'essere ulteriormente ribadito. Gli italiani sono scolaretti, anzi: "l'Italia è una bimba indisciplinata che ha bisogno di una baby sitter tedesca", come ha appena detto il diversamente calvo Beppe Severgnini nell'altro salotto buono piddino, quello della Birignardi. 
E' bombardamento, altro che D'Alema e la Serbia. Rieducazione e brainwashing. Maledetto Cameron.
Così, capito perché irRenzi va in tour? Ogni settimana in una scuola, a sparare minchiate e fare il simpatico e ad occuparsi delle giovani menti da piddinizzare. E' così che poi nascono gli inni dei figli della maremma maiala. Anche lui fa i suoi compiti da compagnetto stronzo primo della classe e spera che i somari si identifichino in lui. Una creatura proteiforme mezzo Pinocchio e mezzo Lucignolo.
A questo punto credo non sia nemmeno un caso che, sulla Rai, vada in onda un biopic sul Maestro Manzi, colui che negli anni sessanta insegnò a leggere e scrivere non solo agli analfabeti allora ancora numerosi ma anche a noi bambini di allora. Se è una coincidenza, è curiosa. 

"tu non scordarti di noi... dei nostri sogni... delle speranze.... che oggi ti affidiamo, con fiducia, a ritmo di blues."




9 commenti:

  1. Anonimo10:07

    Su Gozi stendo un velo pietoso anche perché di figuracce ne ha fatte tante in tv e ne farà ancora.

    Sul Conte Mascetti ( io lo chiamo così irRenzi ), sul suo tour scolastico e i foglietti con le canzoncine... beh questo è FASCISMO 2.0

    Che siamo in una nuova era fascista qualcuno ha qualche dubbio?


    Zugzwuang

    RispondiElimina
  2. "la reductio ad bimbominkiam di un popolo intero". Fantastica sintesi ! E non abbiamo neanche qualcuno che ci fa le "giustificazioni"
    .- La bambina sarebbe anche intelligente (ma deficitaria) ma non si applica: dov'è la privatizione di Eni ? Si merita ancora 3 ( %) ! E la prossima volta dì a mamma Padoan o babbo Renzi di portare una mela (job act) alla maestra .Bella succosa mi raccomando- .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo19:09

      È una mela con una forma un po' strana.

      Safonte

      Elimina
  3. lo dicevo io che mussolini non muore mai e che l'unico Argo Secondari ora è grillo,urge un fronte unito degli arditi del popolo ;-)

    RispondiElimina
  4. Quando una cosa del genere l'ha fatta il berlusca si sono aperte le cataratte del cielo ed è venuto giù il diluvio universale delle proteste a firma PD. Questi rappresentanti del più becero politically correct come Beppe Servegnini oramai ospite fisso dalla nostra pinup Lilli o un altro che va per la maggiore, Carlo Freccero, sono veramente osceni nella loro complessa nullità, parlano senza aggiungere niente ai finti dibattiti televisivi, utilizzano vocaboli fintamente ricercati per esprimere l'inesistenza dei loro concetti. Gozi poi è il prototipo del piddino medio, il Big Gim di via Sant'Andrea delle Fratte, l'ignoranza travestita da competenza acquisita attraverso le circolari inviate dal partito da mandare a memoria. Poveri noi povera Patria.

    RispondiElimina
  5. Anonimo20:16

    quando vedrem penzolar per i piedi questi "democratici"?
    quando vedrem squadre con camicie a fiori a quadri o a righe inseguire, fucilare e buttar in fosse comuni questi "democratici"?

    ha, bei tempi quelli...............che verran

    RispondiElimina
  6. Renzi é l'Obama italiano ma in sedicesimo. Un ometto tanto ambizioso quanto ingenuo (leggi: fesso) designato a sua insaputa ad interpretare la parte della testa di legno.
    Sono curioso di vedere quanto tempo impiega a capirlo.

    RispondiElimina
  7. Adetrax15:39

    "Ascoltata stasera nel salottino riefenstahliano della Gruber. Per la creatura piddina Gozi, Matteo Renzi è stato "eletto dagli italiani" ..."

    "riefenstahliano" .... bella definizione, prendiamo comunque atto che Lilli è brava, educata, mantiene un'ottima postura e cerca di far rispettare i tempi televisivi invitando gli ospiti a mantenere un minimo di "bon ton" dialettico, quindi giustamente separiamo le valutazioni tecniche dall'eventuale ruolo; insomma, i "giochi di luce televisivi" che valorizzano l'efficace mimica facciale per contribuire alla creazione di un piccolo "trionfo" dell'orientamento sub-liminale, sono proprio un dazio minimale (fra l'altro non esattamente sgradito) per programmi del genere. :-)

    Detto questo, per quanto riguarda il tema "creature piddine", si ri-segnala la loro singolare capacità di indurre fenomeni sottovalutatori nei cittadini grazie anche alla loro visione di un mondo in cui tutto è una sorpresa e nulla di troppo brutto può accadere (rif. Alice nel paese delle meraviglie).

    Volendo sollevare un po' il clima populista di cui certa satira gratuita è spesso accusata, si potrebbe dire che, dal punto di vista del contatto con la realtà, Gozi non è affatto uno dei peggiori, anzi tutt'altro, tuttavia, restando sempre su valutazioni generali, se si analizzassero attentamente le partecipazioni di queste "creature" alle varie trasmissioni TV, si potrebbero forse cogliere dei segnali interessanti, tipicamente degli avvertimenti, che, probabilmente fra il 95% ed il 99,9% dei cittadini di norma non coglie o non segnala di aver colto grazie anche al filtro "minni futto" incorporato nel DNA.

    Ad es., volendo rimanere su temi "leggeri", negli ultimi mesi dell'anno scorso, alcune di queste "creature" hanno segnalato più volte, apparentemente solo scherzosamente, la loro predilezione per un gruppo musicale, i Daft Punk, che poi pare abbia recentemente vinto un "Grammy Award(s)".

    Tralasciando le considerazioni sulla successiva breve campagna mediatica a favore del produttore-cantante Pharrel, si domanda: il grande pubblico ha capito di che cosa parlano i testi delle canzoni dei Daft Punk ? Si sono intuite le neanche tanto velate metafore insite nelle loro rappresentazioni / opere mediatiche (concerti, film), considerando che il gruppo originale non è affatto nuovo ?

    Volendo giocare un po', si potrebbero collegare certi piccoli ed "innocenti" segnali ad altri, come ad es. quello avvenuto circa a metà 2013 quando si è compiuto un ulteriore passo nella scia indicata dal filmetto di 87 anni fa ed innumerevoli altre opere.

    RispondiElimina
  8. Adetrax15:48

    La morale della favola è che se si volesse indicare il tratto più pericoloso che si è ormai da tempo insinuato nell'atteggiamento del cosidetto 95 - 99%, questo potrebbe essere individuato nella notevole "sottovalutazione" che lo stesso attua, sia coscientemente che incoscientemente, verso tutto ciò di cui lo stesso viene a conoscenza o che magari deduce facendo finta però di non averlo fatto, e questa attitudine non riguarda tanto o solo le questioni meramente politiche quanto soprattutto il resto.

    Per quanto riguarda gli incontri di Renzi con i bambini, peraltro in contesti parecchio demagogici, si potrebbe obiettare che certi incontri, magari più mirati, potrebbero farli persone (es. sottosegretari, ecc.) più vicine alle tematiche connesse con il mondo dell'istruzione; tuttavia se certi incontri costituiscono i siparietti prodromici al rilancio delle ristrutturazioni degli edifici scolastici, allora la cosa, purchè non diventi un'abitudine, può, per ora, essere tollerata.

    D'altra parte perchè buttar via potenziale consenso, indotto soprattutto nell'elettorato più anziano, se è così facile ottenerlo fra un "twit" e l'altro ?

    Sulla questione della filastrocca cantata al "premier", non bisognerebbe sottovalutare il relativo testo, nel senso che lo stesso pare essere stato imbastito come una sorta di prodotto-Frankenstein prendendo in prestito frasette (es. "battiam le mani", ecc.) qua e la da varie altre fonti / canzonette, comprese quelle veicolate decenni or sono negli ambienti di CL, ecc., quindi il suggerimento che si può dare è che dovrebbe essere analizzata a fondo perchè "potrebbe" (un'ipotesi lontana) non essere tanto "innocente" come sembra.

    Poco più di 12.5 anni fa, non in Italia, ci fu un altro "happy happening" fra un rappresentante del potere ed una scolaresca in classe (peraltro durante un susseguirsi di eventi particolarmente incresciosi), quindi in simili contesti come si fa a non rilevare la stridente e forse solo apparente "innocenza" insita nella distanza siderale fra due mondi, quello adulto politico-militare e quello quasi infantile di soggetti in fase di apprendimento (e quindi facilmente influenzabili / plasmabili) ?

    In effetti ci si potrebbe chiedere: stante la vecchia valutazione di B. sui cittadini italiani equiparati agli alunni di prima media (11-12 anni) e nemmeno tanto svegli, è forse quella (bambino-adulto) la distanza fra il cittadino medio ed il potere politico mediatico (che non è nemmeno quello più elevato) ?

    Cari elettori e xxxxxxxxxxxxxx care elettrici, cominciate a farvene una ragione ed a ragionare sul senso del voto.

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).