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domenica 22 gennaio 2017

La città delle inquantodonne


Eccole, le diavole di Loudon, le anti-monache del culto del Dio del Mondialismo, queste grottesche caricature di ciò che dovrebbe essere il femminino, scatenate dal loro Maestro contro il principio del Padre, tornato ahimè di moda presso gli oppressi senza speranza. Vomitate a centinaia dalla metropolitana, ovvero dal sottosuolo - bella metafora - con il ridicolo prepuzio rosa di maglia che, assieme ai loro compari emasculati condotti al guinzaglio assieme ai lolro volpini altrettanto tinti di rosa, indossano giustamente in testa.
Circondarsi la faccia con un simulacro di sorca e "sentirsi violata", ma solo quando sono in giro i maschi della propria etnia, ormai innocui farinelli che gorgheggiano con voce bianca le stesse bestialità proferite delle loro padrone e dai Padroni di queste, non certo di fronte alla minaccia di ritrovarsi come vicino di casa l'Islam che lapida le donne vittime di stupro e considera legittimo utilizzarle come schiave sessuali e bastonarle senza pietà. 

Immonde streghe, cretine abissali senza cervello. Presepe vivente della misoginia. Avete trasformato in arma chimica l'emancipazione femminile, distillando nei vostri alambicchi il peggior femminismo psicopatico, per poi irrorarne il mondo intero. Non vi sarà permesso di avvelenarlo, il mondo.
Perché il mondo che vorreste, un unico grande matriarcato cannibale, sarebbe un inferno come quello dominato dai vostri amici precivili. Un mondo che una volta era solo la visione ultraminoritaria di una risicata tribù di lesbiche traumatizzate ma che ora, siccome il suo messaggio nichilista è utile all'agenda dei grandi distruttori, si pretende diventi la normalità. 



Devono essersi detti, i Distruttori: "Perchè non usiamo le donne, per sradicare la civiltà occidentale? In fondo basta dir loro che è stata fatta dagli uomini. Che la democrazia è stata voluta dagli uomini". "Eradicate gli uomini", afferma appunto questa megera. E perché, se nessun uomo gradirebbe avere a che fare con te nemmeno se constretto, tesoro?  



Non è stata la Marcia delle Donne ma delle Inquantodonne, perché nelle stesse ore miliardi di Donne NON hanno manifestato contro Trump (grazie Django) e il principio del Padre ma hanno ascoltato parole di possibile speranza riguardo alle loro vite. Vite senza lavoro, senza futuro, senza serenità, schiacciate dalla cappa del totalitarismo del "non c'è alternativa". Donne che in alcuni casi non sono mai state nemmeno baciate dai benefici del femminismo e che sono lontane anni luce dalle sacerdotesse di Hollywood che sono corse a berciare i loro versacci satanici contro quel povero Cristo dell'Uomo, impersonificato in quel frangente dal 45° presidente degli Stati Uniti.
Ascoltate l'attrice Ashley Judd proclamare con tracotanza "siamo qui per essere cattive!" recitando (da cagna qual è) il solito pistolotto premestruale della immancabile genia letteraria mancata del femminismo piagnone affetta da disforia di genere, il cui pezzo forte è stato: "Perché dobbiamo pagare le tasse sugli assorbenti, per qualcosa che non vogliamo?" (Le mestruazioni.) Ovvero, per celebrare l'eroina del satanismo femminista Marina Abramovich: "Ho scritto 'ti odio Trump' con il sangue mestruale".



Non certo povere, ma ricche imbecillesse. Non mancava proprio nessuna: la Madonna bocchinara, le sventolone in mise da proletaria e con il taglio corto lesbo ma domani già pronte ad indossare il lamé e il tacco dodici per il promo del nuovo profumo del quale sono esose testimonial. Le vecchie carampane del femminismo archeologico come Gloria Steinem (da tempo memorabile a libro paga CIA, come ha scritto nella sua biografia) che ha urlato: "Non bisogna più chiedere aiuto a papà". Forse in risposta allo slogan dell'esponente alt-right e gay non allineato Milo Yannopoulos, che in campagna elettorale aveva coniato per Donald Trump lo slogan "Daddy will save us". (Paparino ci salverà.) 

Ecco, ha ragione Gloria, bisogna ammazzarlo, papà. Non sia mai che corra in nostro aiuto, alla bisogna. E tu Ashley, I dare you, I double dare you, bitch, prova a recitare questa stronzata in qualunque piazza del mondo non occidentale, quello che vorresti sostituire al nostro, e vedi se riesci a riportare la pelle intatta a casa a Hollywood.

A proposito di cinema. Recuperate e guardate "La città delle donne" di Fellini. C'è tutto ciò che sta accadendo oggi ma in un film di trentasette anni fa. E' il film di un uomo.

27 commenti:

  1. in effetti gli unici con delle facce simpatiche sono i ragazzini, che probabilmente pensano che sia di nuovo Halloween

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  2. Alessandra22:21

    L'unica femminista degna ancora di questo nome e' Camille Paglia. Queste 'diversamente femministe' sono delle decerebrate frustrate che lavorano per Soros, per giunta aggratis.

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  3. Ashley Judd è una bravissima attrice, basterebbe andarsi a guardare come recita nel ruolo della poliziotta irregolare in La tela dell'assassino, come regge i primi piani (al fianco di altre "scartine" come Andy Garcia e Samuel L Jackson) oltre a essere di una bellezza unica. Vabbè, tanto vale tutto, anche il declassamento a cagna...

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    1. Alessandra14:32

      Caxxo c'entra?

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    2. Anonimo18:03

      Esattamente il nesso fra essere brava nella propria professione ed avere per questo il diritto di dire ogni possibile minchiata mi venga in mente mi sfugge.
      Poi leggo che la seconda argomentazione a favore della reproba è che sarebbe "di una bellezza unica" e mi è tutto chiaro: maschio omega in astinenza.
      Abbastanza patetico.

      Ps: con questo articolo mi sono reso conto di essere platonicamente innamorato di Barbara Tampieri.


      Matteo

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    3. Per quanto mi riguarda, mi sorprendo se un artista o persona di spettacolo esce dal binario dei luoghi comuni più vieti, per carità dipenderà anche dalle circostanze o dalle domande dell'intervistatore (questo ovviamente non si applica nel caso di queste sgallettate che arringano la folla delle pussy)... Nei limiti di una mia personalissima analisi, si tratta - col dovuto rispetto - di persone disadattate o totalmente disconnesse dalla realtà delle persone normali; trovo peraltro molto ragionevole la tesi sostenuta qui, secondo cui le personalità dello spettacolo ad un certo livello sarebbero ambasciatori pilotati dalle corporation.

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    4. Bisogna vedere se "cagna" era riferito alle capacità declamatorie della Judd oppure se era un insulto sprezzante sui generis (la donna che contesta Trump è ontologicamente cagna o qualcosa del genere). Mi piace pensare che fosse riferito alla prima ipotesi, in tal caso si fa presente che la Judd è brava nella sua professione. E qui saremmo ancora nei binari della normalità. Sul secondo caso non entro nel merito perché saremmo alla gara di rutto libero ed è maleducazione interrompere una competizione sportiva (seppur di rutti).

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    5. Alessandra21:35

      Faccio notare che la gara di rutto libero l'ha iniziata lei, caro maschietto omega in astinenza (cit.), sebbene mascherata da parole forbite. Nell'accezione generale del termine, 'cagna' equivale a 'prostituta' (idem in inglese: 'bitch'): una che vende la propria femminilita' per soldi, potere o anche riconoscimento, visibilita' ecc. da cui anche una certa connotazione di cattiveria e/o malizia - nel caso in specie mi sembra azzeccatissimo!

      Avrebbe fatto piu' bella figura a star zitto dopo la prima figura di palta. Ma si sa, il senso dei propri limiti non e' esattamente una caratteristica degli imbecilli.

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    6. Anonimo23:02

      Che peraltro, non si intende necessariamente un essere di genere femminile in questi casi.
      Battiato è stato crocifisso per aver detto che il Parlamento è pieno di puttane, ed aveva perfettamente ragione, però le dette puttane sono praticamente tutti maschi.
      Idem, e peggio (perché non vengono manco pagati) i maschietti omega in astinenza che sono così ossessionati dal voler apparire "progressisti", nella speranza malcelata che qualcuna possa curare la propria astinenza, da fare le comari scandalizzate quando uno dice le parolacce o fa le battutacce volgari.
      Mi spiace, caro Alessandro Moreschi: purtroppo le donne nel 90% dei casi continuano a preferire il maschio selvatico che magari passa la serata in birreria con gli amici, ma almeno due cazzotti agli importuni li sa ancora tirare senza alcuna compassione, dialogo o apertura mentale.


      Matteo

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    7. veramente Ashley Judd mi è sempre piaciuta, sia per la bellezza naturale (immune a certe asfaltature da botox) sia perché è una brava attrice, sia per gli atteggiamenti non da diva. L'ho sempre considerata agli antipodi di Angelina Jolie che è di continuo al centro dell'attenzione, ha una bellezza più aggressiva e recita così, così (quest'ultima è la cosa peggiore). Non le piace il freak che sta alla Casa Bianca? Fa benissimo a dirlo nei modi e nei termini che le risultano più congeniali. Vogliamo chiamarla cagna in una cerchia di super nicchia che non avrebbe mai il coraggio di fare ciò pubblicamente? Liberissimi di farlo

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    8. Gavelli, guardi che con "cagna" mi riferivo al femminile di "cane", attribuito agli attori come Ashley Judd, una specie di Nicholas Cage in gonnella. Non se ne abbia a male, ma è l'opinione dei maggiori critici cinematografici.

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    9. Ma per carità la Judd un nulla

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  4. Autolesionismo dei media contro Trump, un bell'articolo:

    http://theresurgent.com/donald-trump-will-keep-winning-because-of-this-one-little-thing/

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  5. "queste grottesche caricature di ciò che dovrebbe essere il femminino", devo lavorare e mi sono fermato qui, gia' ampiamente soddisfatto. Lameduck bravissima, grazie.

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  6. Pyter16:58

    Visto che la Boldrini non interviene lo faccio io, anche se in questo caso è tutto più semplice: perché il femminile di imbecille è imbecilla e il femminile plurale di imbecilla è sempre imbecille.

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  7. Anonimo20:08

    Perfetto, come sempre. Tuttavia la domanda è: come se ne esce? Io credo che le "capesse" nazifemministe abbiano purtroppo imbroccato, anche in italia, la giusta strada per il proprio successo personale e dei loro movimenti. Esse hanno colonizzato le testate cartacee e online, saturando e ammorbando, con le loro studiate assurdità, la ribalta cd. intellettuale destinata al grande pubblico. Seguo da tempo il FQ online e mi ritrovo a battagliare con le uniche armi della logica e di satira&sarcasmo contro quella riserva sioux delle blogger misandriche di Donne di Fatto. All' inizio, 4 anni fa, eravamo in pochi, ma, rompendo il ghiaccio, abbiamo superato anche il timore di essere additati come "sporchi maschilisti" e siamo via via diventati tanti a commentare criticamente tali odiosità. In questi anni ho immaginato che questi post contro il "maskiopatriarco" assolvano principalmente ad alcune funzioni: la prima è polarizzare gli schieramenti onde rendere impossibile un punto d' incontro, fomentando la guerra dei sessi da cui traggono giovamento. Inoltre agganciano e indottrinano la mente delle donne fragili, quelle ferite dall' esperienze negative col maschile. Ed ancora: suonano la grancassa mediatica per il #datecelisordi "ad usum fabricae operis" ovvero i cd. centri antiviolenza. Questi ultimi hanno, guarda caso, una netta connotazione di sx (spesso sx estrema), ed infine, last but non least, guadagnare medaglie, nello specifico lustrini:D, della causa antimaskio, da mostrare orgogliose alla sorellanza organizzata... Medaglie che si traducono in seguaci votanti da "spendere" e barattare durante i periodi elettorali, ad es. alle comunali, per guadagnare strapuntini di potere. Elargiti dai loro padroni maschi, per giunta. Anche altre "prestigiose" testate hanno il loro angolo dell' odio antimaskio. Sarebbe ora di andare a ristabilire anche lì, in quelle tribune virtuali di odio reale, un briciolo di contraddittorio, un po' di Verità. Chi ha coraggio si faccia avanti, non è difficile dopotutto. Un caro saluto, Capitan_Findus

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    1. Come se ne esce? Quando cambierà il vento, si metteranno tutte in fila, come tante brave soldatine timorate di Dio e del potere.

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    2. Esatto, sarà l'ora niu' eigg di ritorno all'armonia donna madre terra riproduttrice felice focolare ecc.

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    3. Il vero potere, quello economico-finanziario, nonostante tutte queste femministe mi pare che stia rimanendo saldamente maschile. Poi a questo potere, se gli strumenti che usa sono maschi o femmine e chi si portano a letto è indifferente; l'importante è che non si mettano i discussione i pilastri su cui si basa il sistema. Si tratta di tattiche mediatiche che, dopo aver abbondantemente raggiunto lo scopo di svuotare la “controcultura” della sua carica anti-sistema deviandola verso obiettivi inoffensivi, adesso mi sembra abbiano soprattutto uno scopo: quello di creare abbastanza entropia culturale da impedire che le monadi umane si aggreghino in un minimo di coscienza di classe, per usare un termine desueto ma che rende ancora bene l'idea. Il pensiero unico sta forse più nell'orizzonte cognitivo che viene imposto piuttosto che nei contenuti. Cioè: puoi anche non essere d'accordo su quello che dicono i giornali, ma sono loro che impongono, anche a chi li contesta, ciò che si sa e ciò di cui si parla. Sono loro che ti impongono l'orizzonte cognitivo che hai del mondo, possono esistere una moltitudine di problematiche molto più importanti che vengono taciute. Vedi quattro tizie vestite in modo strano e tutto il mondo ti sembra sia lì, e magari da qualche altra parte ci sono migliaia di donne che manifestano per qualcos’altro e nessuno lo sa, perché nessuno te lo dice, ovviamente perché non lo devi sapere.

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    4. Ho guardato la classifica Forbes, tra i 50 più ricchi al mondo le donne sono solo 5.

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  8. Anonimo22:58

    Sarà anche il solito pensiero maschilista ma suppongo che la signorina della seconda foto con il salvagente ginecologico non dovrebbe avere alcun timore di essere violentata sotto qualunque profilo; sarebbe cosa giusta invece una class action di queste silfidi contro i propri genitori.
    C'è uno che ha scritto che 'il tempo dissolve il superfluo e conserva l'essenziale.'

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  9. Anonimo13:37

    Credo che il tema interessi da vicino la psicologia. In pillole: tutti desiderano la felicità, nel caso particolare anche la signorina che brandisce il cartello 'eradicate men', la quale ha forse sempre trovato difficile l'approccio con l'altro sesso, che per gli interessati si rifà molto spesso in primis all'aspetto formale. Le tempeste ormonali negli uomini si fermano comunque di fronte all'improponibile.
    Le delusioni portano presto queste sfortunate al lesbismo, ai centri di autocoscienza, alle varie congregazioni religiose e/o soteriche, ai centri di ascolto, anche all'alcolismo anonimo ecc., queste hanno scelto la rivolta sociale cartellonistica.
    Le varie Ashely Judd sono un'altro paio di maniche.
    lr

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  10. Anonimo22:23

    la signorina che brandisce il cartello 'eradicate men'..
    ... ha già realizzato il "progetto" ; da lei , in un modo o nell' altro, "men" non nasceranno mai

    Comunque il ruolo del "femminismo" come strumento "illuminato" fu gia' spiegato 60 anni fa da questa "femminista" pentita.

    https://www.henrymakow.com/160303.html

    (Nota mia) Nel testo sostituire la parola "comunista" con "trotskista" per capire la ragione profonda della " guerra fredda" , la fine dell' URSS e il filo diretto con gli attuali "neo-con" ( ...i figli dei trotskisti).
    ws



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  11. Scritto maestoso. Occorre una donna per smontare l'ipocrisia insita nella dialettica femminile. Noi uomini ne siamo geneticamente incapaci. E, aggiungo, terribilmente limitati dal rovesciamento di valori che caratterizza questi miserabili anni.
    Fabriziod.

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  12. Sono anche un po' "professional victim" qualche volta: http://bit.ly/2jwE1Sm

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