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giovedì 25 gennaio 2018

Dal tramonto della libertà all'alba della speranza



Ieri qualcosa è cambiato. Un pianeta ostile è finalmente uscito dal nostro segno e possiamo sperare nell'inizio di un nuovo ciclo positivo sotto congiunzioni favorevoli. Merito di questo video.


Dopo quella di Claudio Borghi Aquilini, la candidatura di Alberto Bagnai alle prossime politiche è la mossa vincente di Matteo Salvini. Vincente perché si tratta delle persone che, negli ultimi sette anni,  si sono impegnate per prime e con ogni vento contro ad analizzare, dal punto di vista scientifico ma non solo, anche profondamente umano, la realtà di una catastrofe denominata EUro, per cercare di porvi un rimedio e fornirne una via d'uscita.
Chi li conosce entrambi perché li segue fin dai primi video con Claudio Messora e i primi post sui blog, sa che è esclusivamente merito loro se, in Italia, chi non capiva una mazza di economia ora sa cos'è un'area valutaria ottimale, un'IDE e sa distinguere una crisi da debito pubblico da una crisi di debito privato, a differenza della maggioranza degli scribacchini di regime che okkupano le reti televisive e che sono incaricati di diffondere la Fakenews Suprema antica e accettata.
Un numero enorme e crescente di persone che fino ad allora si erano disinteressate di economia perché fino a quel momento l'economia non aveva mai cercato di ammazzare loro e le loro famiglie, sono stati dotati, da Borghi e Bagnai, dei mezzi cognitivi per comprendere a quale livello di criminale ottusità le forze politiche dell'altra parte si stessero impegnando a portare a termine il compito a loro assegnato, da bravi servi, dal padronato sovranazionale: la demolizione controllata di uno dei paesi più belli, più nobili, ricchi sia materialmente che culturalmente e civilmente avanzati del pianeta.

In questi sette anni abbiamo visto l'opera a rovescio compiersi sotto i nostri occhi.
Non mi era mai capitato, nei miei primi cinquant'anni e oltre assai, di camminare per strade intere di negozi chiusi e abbandonati, di voler tornare in quel nuovo emporio così ben assortito, inaugurato appena sei mesi fa, e di non trovarlo più. Chiuso, fallito, con le vetrine coperte da fogli di giornale. E di guardare il nuovo portone di casa pensando che la ditta che me lo installò, solo quattro anni fa, non esiste più. Fallita. Questi sette anni di guai inaugurati dal governo Monti ci hanno mostrato ricchezze dilapidate, bellezze saccheggiate, umanità oppressa e decimata, in preda alla depressione ed alla sfiducia, impoverita e umiliata; città ridotte a latrine in mano a feccia accuratamente selezionata nei peggiori recessi del terzo mondo affinché arrecasse il maggior disturbo possibile ad un popolo che, sotto attacco e sotto il tallone di ferro di una dittatura che ricorda, nel grugno, i tratti di quelle ben note ai nostri amici dell'Europa dell'Est, non a caso i suoi maggiori critici, sta esaurendo giorno per giorno ogni residuo di pazienza.

Condivido il post odierno di Maurizio Blondet che analizza la positiva, anzi, ultra-positiva novità della candidatura di Bagnai. Mi piace molto il discorso che fa sull'umiltà del politico Salvini che, sfatando una tradizione nostrana non soltanto politica ma accademica (quanto è vero!), è andato a chiedere aiuto e a candidare persone migliori di lui, per competenza tecnica, senza timore di poter esserne offuscato nei dibattiti pubblici. 
Condivido tutto il discorso tranne il lugubre disfattismo finale che non tiene conto di un elemento chiave che penso farà la differenza alle prossime elezioni - non solo riguardo al risultato della Lega ma a quello a sorpresa della destra sociale - e che è riassumibile in un concetto greve ma assai chiaro: la gente si è rotta i coglioni. 
Se li è rotti di tutto ciò e tutti coloro che sappiamo ma che abbiamo imparato a non nominare in pubblico, per poterceli chiamare con il loro vero nome nel nostro scantinato-scannatoio privato, al riparo dalle sentinelle occhiute e orecchiute del politicamente corretto. Ormai, di fronte al quotidiano spettacolo di degrado e di occupazione di sempre più ampi spazi di libertà, tra di "noi" basta un fugace scambio di sguardi per capirci, per sapere cosa non va, cosa andrebbe cambiato e cosa andrebbe eliminato. Conosciamo nome, cognome, indirizzo, codice fiscale e gruppo sanguigno del nemico. Non abbiamo più dubbi. Non vi è più incertezza su cosa dobbiamo temere e da cosa dobbiamo difenderci. Ogni trucco dialettico, ogni mascheramento di intenzione dietro il suo contrario è stato svelato.
Perché non se ne può proprio più. You know what I mean.

A questa devastazione, compiuta dalla stessa gente, dagli stessi abusivi apparentemente innocui perché adeguatamente intontiti, ma in realtà letali che vanno in tv con il culo di fuori e strofinandotelo sullo schermo a dire: "C'è una forte ripresa in questo paese che non bisogna interrompere con un voto populista", non bisogna rispondere con la rassegnazione, con l'odioso "è tutto finito" ma con la forza che Iddio concede sempre a chi ha deciso di ribellarsi. 
E' ovvio che la tentazione di reagire con la rabbia e l'aggressività, è forte. 
Stasera, uscendo dal supermercato, ho notato la presenza di un banchetto dell'Unicef e di due giovani intenti a fermare i clienti con il solito aggressivo e ricattatorio: "Ciao, vuoi aiutare i bimby????!!!"
Ebbene, oltre al rifiuto infastidito di un paio di persone e i borbottii e le spallucce di altri, ho sentito qualche insulto e un chiaro e forte "ma non vi vergognate?"
Io sto in Piddinia, in zona rossa, attualmente nel senso della rabbia. Vi assicuro che i discorsi che sento, essendo ogni giorno a contatto con il pubblico, a volte stupiscono anche me che sono ormai assai disinibita riguardo alle ricette da applicare per ristabilire il livello ottimale di civiltà che qualcuno invece si è messo in testa di strapparci di dosso. La nota base di "quelli là" è ammutolita, non si azzarda nemmeno ad aprire bocca. Gli altri parlano e, se gli dai corda, buttano fuori tutto ciò che forse sono anni che aspettavano di poter dire.
Occorre quindi  incanalare quest'energia proveniente da persone disposte ad invertire la rotta verso la catastrofe, in un progetto chiaro e concreto di riscatto e rinascita. Per salvare il nostro meraviglioso e unico paese e la sua straordinaria e unica gente è importante poter contare su un punto di riferimento.

Confesso che fino a ieri ero perplessa sull'apparentamento con Berlusconi. Non per il personaggio in sé (gli anni del berlusconismo di appartenenza e a comando della piddina idiota che fui sono per fortuna lontani e sepolti) ma per la sua dipendenza dai poteri forti ai fini della sopravvivenza e dal suo essere stato per vent'anni lo sparring partner della sinistra incaricata in appalto della demolizione. Un perfetto gatekeeper, il primo della lista e ben prima dell'avvento del M5S. Chi mi garantiva che, dovendo egli dipendere da una sentenza "europea", seppur indipendente dalla UE, per poter ottenere di nuovo la candidabilità in politica, non avrebbe egli cercato un compromesso con i nostri avversari? Chi garantiva che non avrebbe fatto l'inciucio salvavita con il Partito Bestemmia?
Ero perplessa anche perché, indubbiamente, ci veniva chiesto dalla Lega di effettuare un investimento ad alto rischio basato su una scommessa dentro un'altra scommessa. Avremmo vinto la posta, ovvero la nostra linea su UE e euro avrebbe prevalso se: 1) avesse vinto il centrodestra e 2) all'interno della coalizione, la Lega avesse avuto più voti di Forza Italia. Avrebbero quindi dovuto avverarsi entrambe le condizioni in congiunzione. Con tutto il bene che posso volere a Borghi, che fu il primo a farmi scoprire l'argomento euro grazie a un video che incredibilmente, per l'epoca, riusciva a parlare di uscita senza evocare scene apocalittiche, mi pareva una specie di gioco con i derivati.

La garanzia che cercavo - dopotutto sono genovese - che ha sciolto le mie riserve, è giunta con la candidatura di Alberto Bagnai che raddoppia ed esalta il significato di quella di Borghi e impedisce di fatto a Salvini di poter più tornare indietro da quella che, occorre dargliene atto, è una dimostrazione di coraggio e assunzione di responsabilità nei confronti del paese. Se sapete ancora cosa significa il concetto di metterci la faccia.
Conoscendo il nemico e la sua pericolosità e, dall'altra parte, vedendo su chi possiamo ora contare come rappresentanti delle nostre istanze, persone che stimiamo e ormai possiamo dire di conoscere come pochi altri candidati, credo non vi siano più dubbi sulla necessità di appoggiare con tutte le nostre forze il progetto della Lega, di Borghi, Bagnai e Salvini e portare la loro e la nostra voce in quello che sarà, vivaddio, il primo Parlamento legittimo da sette anni. Sperando che i guai possano finalmente finire.

98 commenti:

  1. Anonimo03:41

    Gentile Signora,
    come non darle ragione! A noi internauti che abbiamo seguito in questi anni Borghi e Bagnai, di cui pertanto conosciamo lo spessore umano e scientifico, il compito di convincere i nostri vicini e conoscenti del valore di un voto in questa direzione. Convincere della necessità che nell'ambito della coalizione debba risultare al primo posto il partito di Salvini, spiegare la bontà di un voto che permetta a Borghi e Bagnai di essere eletti.
    Ad maiora!
    Pogo01

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  2. ma guarda io ho sempre votato estrema sinistra ma davvero adesso sono tentato di votare Lega, sono gli unici che dicono cose sensate

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    1. Anonimo09:15

      da Pugliese seguo Borghi e Bagnai dal 2014, ho votato per 25 anni a sinistra, ma per parte mia la sinistra può attendere per altri 25 anni...voterò Lega e le dirò di più sarò rappresentante di lista in provincia di Bari

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    2. Non è più il momento delle "bandiere" ma quello del pragmatismo.

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  3. Condivido, tanto che avevo già deciso di votare Lega. Vorrei poter condividere anche l'ottimismo; però, considerando le mie scarse capacità divinatorie, essere pessimista mi fa ben sperare.

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  4. Condivido tutto quello che scrivi, ma non sono ottimista come te anche se sono speranzosa, nella vita reale nessuno conosce Borghi e Bagnai e in pochi percepiscono la differenza tra Salvini e la vecchia lega. Noi, tra blog, twitter e fb siamo circondati da persone che la pensano come noi, anzi, il piú delle volte quelli con visione differente l'abbiamo bloccata, siamo in una bolla, e me ne sono resa conto alle europee. In piú Salvini é osteggiato da tutti: nemici, ma soprattutto e piú subdolamente "amici", vedi ad esempio il ricorso fava.

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    1. E aggiungo, i media sono tutti schierati e anche le trasmissioni all'apparenza piú innocenti continuano a martellare con autorazzismo e sbeffeggi al pensiero contrario: io alla mattina verso le 8.00 ascolto una trasmissione storica di radio2, i conduttori sono simpaticissimi, ma ad ogni battuta arriva una frecciata all'italiano medii corrotto, meschino, truffaldino... comincio ad avere nausea.

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    2. Anonimo17:36

      basta non ascoltarli più, ci si guadagna di salute e li ripaghi per quello che meritano.
      Resta comunque il fatto che con simili bombardamenti mediatici è ragionevole essere pessimisti."Noi" non siamo "tutti" e la verità resterà ancora negletta e nascosta dalle "trombe" di regime , ma "tutti" , prima o poi , la assaggeranno sulla loro pelle
      ws

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  5. Sono genovese come te....
    Il libro di Bagnai( Il tramonto dell'euro )l'ho dal 2012.
    Ma ho anche quelli di: Cattaneo/Zibordi
    Federico Caffè
    Badiale & Tringali
    Giulio Tremonti
    Luciano Barra Caracciolo
    Paul Krugman
    Luca Ricolfi
    Paolo Savona
    Emiliano Brancaccio
    and some more
    e-nel contesto attuale- non riesco ad essere un minimo ottimista.


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  6. Una donna come lei che ha una viva e orgogliosa passione civica l'avrei vista molto meglio a CasaPound assieme all'Avvocato Marco Mori pure lui molto passionale ( ovviamente dal punto di vista della passione civica ) piuttosto che con la Lega avendo come punto di riferimento il Prof. Alberto Bagnai che per carità il suo lavoro di economista lo svolge ottimamente ma alquanto "iceberg" per avere chissà quale seguito come leader politico, ovviamente de gustibus non disputandum est!!

    L'ottimo testo dell'Avvocato Marco Mori:

    https://www.ibs.it/tramonto-della-democrazia-analisi-giuridica-libro-marco-mori/e/9788897461678

    Nulla da invidiare col bestseller del Prof. Bagnai, nel senso che così come il Prof. Bagnai è molto capace nelle sue analisi economiche, altrettanto lo è l'Avvocato Marco Mori nelle sue analisi giuridiche!!

    Cordiali saluti.

    Fabrice

    PS nell'eventualità che qualcuno/a mi chieda:

    "Ma perchè tu non voti la Lega Nord col Prof Bagani se dici che è un ottimo economista, per caso tieni aria nella capa o che altro?"

    La mia risposta:

    http://www.libreidee.org/2018/01/bagnai-moscovici-mente-sul-deficit-parigi-spende-piu-di-noi/

    ps sono i tre post con la dicitura iniziale "Socrate" e firmati "Fabrice", ovviamente non ritengo di possedere la verità ma puntando all'essenza magari uno ci si avvicina, chi lo sa, si vedrà!!

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    1. è anche peggio di così: è stato Salvini a resuscitare Silvio che era morto e sepolto. Votare lega, a seconda dei collegi, vuol dire mandare in Parlamento Brunetta e Verdini e compagnia cantante.
      Ovviamente, io non metto minimamente in discussione la buona fede di Salvini, ne quella di Borghi. Semplicemente, sono spaventosamente ingenui, da far tenerezza oserei dire.
      La candidatura di bagnai è un buon segno?
      Certamente, ora più che mai abbiamo bisogno di simboli.
      Avendo ben presente un punto fermo: il prossimo sarà il governo dell'inciucione.
      Ad ogni buon conto, personalmente, torno a casa dopo anni e voterò CasaPound, e spero che Bagnai e Borghi in Parlamento comunque ci entrino.

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    2. @Matteo

      per me gente come Salvini e Borghi non è per niente ingenua, sanno bene fin da ora che dopo le elezioni probabilmente il Berlusca farà l'inciucio col "PD & Company", tutti e due insieme appassionatamente pro euro e pro UE, eccolo arriva!!

      "Magaldi: la truffa delle elezioni 2018, solito inciucio in arrivo"

      http://www.libreidee.org/2017/12/magaldi-la-truffa-delle-elezioni-2018-solito-inciucio-in-arrivo/

      E così poi loro ( quello che rimane della Lega sovranista federale ossia la parte che fa riferimento a Salvini e Borghi, gli altri leghisti Maroni & Company pro euro e pro UE se ne andranno via per sempre!! ) possono distinguersi ancora di più a livello di marketing politico per poi magari raccogliere veramente i frutti elettorali nella prossima crisi di governo che inevitabilmente subirà quel governo frutto dell'inciucio Berlusca, PD, M5S e frattaglie varie!!

      In altre parole, a quei livelli nessuno è ingenuo, tutti sanno, elaborano o intuiscono scheletri negli armadi di questo o di quella, strategie e controstrategie, anzi al contrario siccome non vivono più nel mondo reale si fanno troppe seghe mentali di tattiche, strategie, controstrategie, vendette consumate a freddo e robe contorte simili, quando invece nel periodo in cui la situazione è critica bisognerebbe essere fondamentalmente semplici:

      "La semplicità è il massimo della sofisticazione", Leonardo da Vinci.

      Ciao!

      Fabrice

      PS ovviamente è solo una mia ipotesi condivisa anche da altri che non è detto sia la più probabile ( non è che mi metto a studiare seriamente ste robe e non ho la palla di vetro sui risultati elettorali ) ma a me interessa cosa votare e a loro ( Salvini e Borghi ) non li voterò per le ragioni che ho già spiegato nel PS del mio post precedente, that's it!!!



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    3. Magaldi, ovvero uno che ha inventato di sana pianta le Ur Lodges, ha la stessa attendibilità del mago Oronzo. Anche quando ha ragione. il che mi fa venire dei dubbi.
      Caro Fabrice, l'ingenuità in politica esiste eccome, esattamente come la stupidità, la superbia, la sicumera.
      Altrimenti, saremmo ancora nelle palafitte, e fortunatamente non è così.

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    4. il problema è semplice: o fai il "purista" all'opposizione (e non cambi nulla) oppure trovi il modo di incidere provando ad andare al governo, pur dovendoti alleare e accettando compromessi anche con chi non la pensa come te al 100%. Si chiama politica.

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    5. Veramente, io non conosco un singolo caso storico (a meno di voler ridurre tutta la storia dell'umanità alla farsa demoliberale) in cui sia successo quello che lei auspica.
      Ma se ne conosce qualcuno mi dica pure, sarò ben lieto di confrontarmi con i nuovi dati in mio possesso e se necessario rivedere le mie posizioni.

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  7. Non ho visto nessuno fare paragoni con la Le Pen in Francia; a mio parere la Le Pen semplicemente all'ultimo momento (all'ultimo confronto TV) se l'è fatta sotto e ha mandato tutto in vacca per perdere le elezioni: il compito era troppo anche per lei, che in effetti aveva accentrato l'attenzione solo su di sè. Salvini prova ad essere (molto) più concreto per dare A NOI una possibilità di cambiare la situazione. Sapremo coglierla? Per lo meno non potrà dire (assieme a Borghi e a Bagnai) di non averci provato; starà a noi dargli il giusto sostegno, o no. Purtroppo la gente a parole è stufa, ma la macchina del terrorismo è già in moto.

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  8. Sono qui in Dialisi e mi arriva questa mail di notifica leggo tutto in un fiato, ormai seguo solo questo Blog basta tw basta tubo ormai ho le idee abbastanza chiare
    Dopo la mia malattia visto che non potevo più stare nella gabbia da criceto e avendo un sacco di tempo o cominciato a cercare il motivo perché questo paese stava andando verso il dirupo.la Ricerca non poteva che portarmi verso Borghi Bagnai Caracciolo Mori cosi ho capito è non è stato difficile malgrado io come titolo di studio ho solo la 3 media.
    Dunque è solo questione di volontà capire che siamo governati da traditori e lacche che starebbero bene appesi

    Ezio




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    1. @Ezio

      Auguri di pronta guarigione e sinceri complimenti per la sua tenacia nel volere capire!!

      Fabrice

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    2. Uno dei più bei commenti di tutti i tempi di questo blog. Grazie a nome di tutti. Un abbraccio.

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  9. Concordo, buon segno la candidatura di Borghi e Bagnai, buon segno della determinazione e della sincerità (politica, il sincerometro non esiste) di Salvini. Con questo, suggerirei di non esaltarsi ora per evitare di deprimersi poi, sia per quel che correttamente rileva qui sopra Cristina B., sia perchè anche se tutto andasse nel migliore dei modi, la Lega e in generale le forze antiUE e antimondialiste sono deboli, anzitutto come qualità del personale politico. Comunque, bene così, dai.

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  10. Anonimo19:33

    Cara Barbara, in questo teatrino delle maschere, noi siamo spettatori non di volti, ma di ombre cinesi. Secondo me il punto della situazione non sta solo nel grado di corruzione della nostra classe politica (maggioranze e opposizioni), ma maggiormente nella ricattabilità dei politici più o meno di spicco grazie all' opera di dossieraggio delle intelligence straniere (e perché no, anche nazionali...) Non vedo altra spiegazione plausibile alle malefatte di questi ultimi anni che hanno perpetrato "a volto scoperto", come se non avessero nessun timore che sarebbero stati scoperti. Ed infatti la gggènte alla fine, (ma molto alla fine) se ne è accorta e come scrivi, ne ha piene le tasche. Purtroppo, però, come spesso accade, la reazione di popolo viene poi strumentalizzata dai soliti marpioni: anche se dapprincipio mi gusterebbe vedere i lampioni "addobbati" so anche che, soddisfatta la pancia, ci toccherebbe sorbirci anche la dittatura capace di allestirli. Per quanto gravemente imperfetta credo che la Democrazia vada per quanto possibile riformata dall' interno, a meno che non si voglia rischiare un regime più o meno soft che di democratico avrebbe solo nome: un po' come la DDR :) Un caro saluto, C_F

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  11. @Matteo

    "Magaldi, ovvero uno che ha inventato di sana pianta le Ur Lodges, ha la stessa attendibilità del mago Oronzo. Anche quando ha ragione. il che mi fa venire dei dubbi.
    Caro Fabrice, l'ingenuità in politica esiste eccome, esattamente come la stupidità, la superbia, la sicumera.
    Altrimenti, saremmo ancora nelle palafitte, e fortunatamente non è così.", Matteo

    Caro Matteo,

    1) Magaldi ha fatto un riassunto molto coinciso del suo libro persino in un'intervista che ha fatto a La7 ( c'è il video su Youtube ) facendo nomi e cognomi importantissimi, è stato intervistato qualche volta anche su "Affari Italiani" che non è mainstream ma neanche il giornaletto della zio pino e ha fatto la stessa cosa diverse volte su Libreidee che è un blog di informazione alternativo indipendente e nessuna volta in tutti e tre i casi ha ricevuto querela per diffamazione dai personaggi da lui nominati!!

    Ergo, se tre indizi fanno una prova, qui ne abbiamo ben più di tre!!

    In altre parole, se le massonerie furono fondamentali nel far sorgere gli stati nazionali ( ad esempio Italia e USA e ovviamente anche altri), allo stesso modo possono essere fondamentali nel dissolvere gli stati nazionali, non è che sia una roba da "rocket science" per capirla, tutt'altro!!

    L'unica differenza è che allora non c'era la paramassoneria ( Bildeberg, Trilateral, Foreign Council, ecc.. ) e non c'erano le ONGs e oggi invece ci sono pure quelle che lavorano assieme alla massoneria ( la versione orrenda ) per dissolvere gli stati nazionali a partire dall'Europa , a proposito di ONGs:

    http://ilpedante.org/post/il-governo-dei-non-governativi

    ps c'è anche un mio post con dei links interessanti!

    2) Nel tuo primo post avevi scritto:

    "Avendo ben presente un punto fermo: il prossimo sarà il governo dell'inciucione", Matteo

    Ergo, ti avevo segnalato quell'articolo per dirti che la tua intuizione era giusta e non perchè lo dice Magaldi che magari tu pensi che io lo considero un Vate, cosa che è assolutamente non vera, infatti in passato mi ci sono scontrato e oggi nell'ultimo articolo di Libreidee ho scritto dei post in cui ricordo quel fatto e dove anche critico certe posizioni del suo movimento!!

    3) Borghi e Salvini sono degli squali, soprattutto Borghi ( uno che ha lavorato ad alti livelli nel settore finanziario e ha fatto i soldoni nella finanza che è un mondo di squali!! Ci ho lavorato in quel settore e conosco benissimo il livello di cinismo cosmico...!! ), inoltre c'è da dire anche che gente mooolto intelligente come Bagnai non si metterebbe mai con degli ingenuotti!!

    Ciao!

    Fabrice


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  12. Non è che se io non vengo querelato, allora ho ragione a prescindere.
    Magaldi si è semplicemente inventato una menata complottistica senza addurre prove, asserendo che "persone importantissime al momento giusto si riveleranno".
    E grazie al cazzo, allora io posso dire tutto ed il contrario di tutto e dimostrare qualunque cosa, se non devo temere il confronto dei dati.
    Viceversa, preferisco presentare semplicemente come IPOTESI questioni di cui non sono certo.
    Magari hai ragione tu, e sono tutti furbi politicanti primorepubblicani maneggioni.
    Può essere, ma per essere maneggioni faccio notare che occorre una cosa: intelligenza, altrimenti sei fottuto. Per ora, escludendo certe figure verso cui potrei essere accusato di simpatia, l'unico politico italiano che mostra un QI che passerebbe un esame attitudinale serio mi pare Silvio. Gli altri, sempre e comunque a rimorchio suo.
    ma magari sbaglio io, proprio perché non sono abbastanza intelligente.

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    1. @Matteo

      I fatti sono questi:

      1) Nel tuo primo post hai detto chiaramente in modo risoluto:

      "Avendo ben presente un punto fermo: il prossimo sarà il governo dell'inciucione", Matteo

      2) "Ovviamente, io non metto minimamente in discussione la buona fede di Salvini, ne quella di Borghi. Semplicemente, sono spaventosamente ingenui, da far tenerezza oserei dire", Matteo

      Ergo, se Magaldi dice la stessa cosa che dici tu al punto 1) non si capisce perchè Magaldi è il complottista e a te ti vengono subito i dubbi quando poco prima eri invece tutto convinto!!

      Non si capisce neanche il perchè Salvini e Borghi che hanno parlato a quattr'occhi per diverso tempo col Berlusca e hanno fatto politica ad alti livelli ( Borghi ha lavorato anche nel settore finanziario ad alti livelli e ci ha fatto pure i soldoni in quel mondo di squali!!) siano degli ingenuotti a tuo dire e invece tu che non hai mai fatto politica ad alti livelli ( nè mai hai lavorato nel settore finanziario ai livelli di Borghi) e nè hai mai parlato col Berlusca a quattr'occhi per diverso tempo sei quello invece molto più smaliziato che la sa più lunga di loro due messi assieme!!

      Si ok l'autostima ma c'è un limite al di la del quale poi diventa delirio di onnipotenza, io li avevo magari quando ero ragazzino, ora non sono più ragazzino da un pezzo e quindi discussioni del genere non fanno per me!!

      Saluti, tante buone cose e buon voto!!

      Fabrice

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    2. @Matteo

      Dimenticavo!!

      Per tagliare la testa al toro definitivamente a tutta la discussione, eccolo arriva!!

      "Vorrei comunque che nessuno si facesse illusioni: il potere è una cosa sporca, violenta e costosa. Chi ci arriva lo fa coi soldi di chi ce li ha - o, in rarissimi casi, per toglierglieli - e poi difende la propria posizione. Buon partito a tutti...", Prof. Alberto Bagnai, maggio 2017.

      Fonte: http://goofynomics.blogspot.it/2017/05/euro-e-politica.html

      No further comment is necessary!!

      =

      Nessun ulteriore commento è necessario!!

      Di nuovo: saluti, tante buone cose e buon voto!!

      Fabrice

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    3. Evidentemente non hai capito di cosa parlavo.
      fa lo stesso, la chiudo qui.

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  13. Notazione sull'ingenuità in politica.

    Nessuno fa politica ad alto livello restando ingenuo, nel senso elementare che deve "sapere come va il mondo". Se c'è un effetto che l'attività politica produce regolarmente in chi la pratica, è di tramutarlo in cinico. Ora però è possibilissimo che un cinico resti, su un altro piano, un ingenuo, e un esempio preclaro è proprio Silvio, un uomo del quale tutto si può dire tranne che sia un povero coglione. Silvio però come politico resta un ingenuo per la seguente ragione: che non ha mai capito, per incapacità antropologico-genetica (sarei tentato di tirare in ballo la tripartizione funzionale indoeuropea) che la politica è il regno del conflitto a morte. Non lo è sempre, ma lo può sempre diventare. Non capire questo è essere, in un senso superiore, molto ingenui, e infatti Silvio lo è e lo ha dimostrato. Silvio conosce due sole possibilità nell'azione: 1) fare il proprio interesse (interesse che può comprendere anche l'interesse altrui) e vincere 2) fare il proprio interesse (etc.) e perdere. Nella situazione 2, Silvio opera per la riduzione del danno, come ha dimostrato urbi et orbi con Monti e con la Libia, le due macchie indelebili sulla vita e l'opera del nostro, la cose che io e la storia italiana mai gli perdoneremo. A Silvio, e per il vero a quasi tutti (o forse tutti, chissà) i politici italiani contemporanei è ignota la situazione 3: quella nella quale fai il tuo interesse, e quello di chi rappresenti (nel caso di Silvio, l'Italia) usque ad sanguinem, perchè ti tocca: tocca a te, proprio a te, non a un altro, perchè lì, volens nolens, ci sei tu. In questi casi, non essere ingenui vuol dire giocare la vita propria e altrui, perchè non giocarla è peggio che perdere. Altro esempio preclaro, stavolta davvero tragico, di questa ingenuità superiore è l'8 settembre; quando tutto era preferibile alla "riduzione del danno" badogliana. E quando dico tutto dico proprio tutto.

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    1. Sono perfettamente d'accordo.
      Proprio per questo io credo che Salvini, Borghi e Bagnai non abbiano orchestrato un mega-magheggio partito oramai 7 anni fa per poi sputtanarsi in maniera totale con gli Italiani.
      Non ne sarebbero minimamente in grado, in particolare Bagnai che è un egotico narcisista e patologicamente convinto di cagare oro.
      E per questo, pur votando per CasaPound (e non potrei fare altro) non condivido l'isteria di Mori quando accusa di tradimento tutto e tutti.
      "Tradimento" è una parola terribile, da usare con le molle.
      Il traditore è la più bassa forma di vita esistente, indi prima di etichettare qualcuno come tale, bisogna esserne del tutto certi.
      Detto questo, il prossimo governo vedrà il mega inciucione Pd-M5S-FI, ed in prospettiva lo sgretolamento della Lega.
      Salvini ha (fatte le debite proporzioni) commesso lo stesso errore di Mussolini: non si è seduto sopra una montagna di cadaveri (metaforici, ovvio) e ne pagherà un prezzo molto alto.

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    2. tutti i politici italiani hanno il timore di fare la fine di Enrico Mattei:ne colpirono uno per educare tutti gli altri

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    3. Matteo wrote: "in particolare Bagnai che è un egotico narcisista e patologicamente convinto di cagare oro."

      chi non si fida di nessuno, proietta se stesso negli altri (nanoforisma n. 37). caro Matteo, non tirare l'acqua dopo: butteresti via una fortuna!

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    4. @ MATTEO

      "Salvini ha (fatte le debite proporzioni) commesso lo stesso errore di Mussolini: non si è seduto sopra una montagna di cadaveri (metaforici, ovvio) e ne pagherà un prezzo molto alto."

      Ora, tu sei un fascista e va bene.
      Qui non si non applicano i metodi fascisti, i tuoi metodi tanto per capirci. Qui siamo superiori alle belve.
      A differenza dell'Italia del tuo Padrone qui hai libertà di parola e non devi ringraziare nessuno: chiunque, anche uno come te, deve avere la libertà di parola. I ringraziamenti, le genuflessioni davanti al potere che ti concede la parola a patto di non essere criticato, qui non sono necessarie.

      Ma mentire spudoratamente, offendendo la memoria di migliaia di italiani di qualsiasi credo politico, quello NO. Assolutamente NO.

      Il tuo Padrone ha ammazzato e fatto ammazzare MIGLIAIA di italiani, in un modo o l'altro.
      I cadaveri, cialtrone di un fascista, non erano metaforici. Che tu abbia una straccio di intelligenza, ecco una bella metafora.

      GUARDA LA DATA:

      11 morti STRAGE DI TORINO (da La Stampa, 18/20 dicembre 1922)

      Piero Brandimarte, fascista: "E giustizia è stata fatta. (I cadaveri mancanti) saranno restituiti dal Po, seppure li restituirà, oppure si troveranno nei fossi, nei burroni o nelle macchie delle colline circostanti Torino."

      Metaforici un cazzo.
      I fascisti hanno ammazzato PRIMA, DURANTE e DOPO l'ottobre del 1922.
      Tu puoi venire qui a dire quello che pensi ma non puoi venire ad insultare tutta la Nazione. La Nazione, testolina, è anche MEMORIA e se la tua si ferma a ieri, la mia e spero quella di molti altri, NO.

      A pochi chilometri da dove vio io, i fascisti hanno ammazzato di botte un prete. Si chiamava Don Minzoni.
      Metaforici un cazzo.
      L'elenco di quelli che il tuo Padrone ha ammazzato, direttamente o indirettamente, è talmente lungo che dovresti vergognarti anche solo di aver pensato una bestialità del genere.
      Ah già, tu sei fascista e come disse una volta Prezzolini esaltando il fascismo: "L'INTELLIGENZA E' COMPLEMENTARE".

      Chinacat

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    5. Chinacat, così però ci obblighi ad elencarti gli ammazzati che hanno fatto i tuoi padroni e ricomincia la guerra civile che la tua parte si è sempre rifiutata di voler chiudere. Sai, quando sono venuta a vivere in Romagna dalla rossa Genova ascoltavo i vecchi contadini raccontare delle efferatezze compiute dai partigiani e non volevo crederci, pensavo fossero vecchi fascisti rancorosi. Invece era la cruda realtà della guerra che qualcuno aveva voluto manipolare raccontandone solo metà. Fammi la garbatezza. Di sentir gridare al fascista non se ne può più perché quella roba che ci sta opprimendo oggi è mille volte peggio anche se finora non è scorso il sangue.

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    6. @Barbara Tampieri

      Chapeau, Standing Ovation!!!!

      A proposito dei liberatori dal nazifascismo che erano buoni, saggi e onesti..., di seguito dei significativi spunti controinformativi, eccoli arrivano!

      1) http://www.altreinfo.org/una-storia-diversa/13964/stupri-e-saccheggi-degli-alleati-in-germania-luca-gallesi/

      2) "Revisionisti sfidano la storia del D-Day"

      Pubblicato venerdì scorso sul sito della BBC il seguente articolo:

      “I revisionisti sfidano la storia del D-Day”.

      Il “la” è stato dato nel nuovo libro di Antony Beevor, D-Day, che cerca di smontare certe idee generalmente accettate sulla campagna degli Alleati.

      “Fu profondamente traumatica per la gente della Normandia”, ha detto Christophe Prime, storico del Museo della Pace a Caen. “Pensate alle centinaia di tonnellate di bombe che distruggono intere città e annientano le famiglie. Ma le sofferenze dei civili furono mascherate per molti anni dall’immagine prioritaria – quella dei francesi che accolgono i liberatori a braccia aperte”.

      Secondo Prime, fu durante la commemorazione del 60° anniversario cinque anni fa che si è iniziato a scoperchiare il tabù. Nel libro di William Hitchcock, The Bitter Road to Freedom [La strada amara verso la libertà] l’autore solleva un’altra questione a cui viene dato raramente risalto: gli Alleati rubavano, e facevano anche di peggio. “Le ruberie e i ladrocini a danno delle abitazioni e delle fattorie della Normandia da parte dei soldati iniziarono il 6 Giugno e non si fermarono mai durante tutta l’estate”, scrive.

      Anche più temuti, naturalmente, erano gli stupri.......

      https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=26546

      Cordiali saluti.

      Fabrice

      PS mi interessava solo farle i complimenti per il suo intelligente e saggio intervento, per cui se eventualmente per qualsiasi suo motivo ritiene che i due links di cui sopra che ho segnalato non siano opportuni per il contesto, può tranquillamente cancellarli, no problem at all !!



      1)

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    7. @ LAMEDUCK

      "Chinacat, così però ci obblighi ad elencarti gli ammazzati che hanno fatto i tuoi padroni"

      Madame Lameduck, io non ho padroni.
      Se con questo Lei intende dire che io sarei "comunista" ha preso un granchio COLOSSALE.

      A) Io sono un cittadino italiano prima di tutto e quindi non sto né di qua né di là. La mia bussola è la Costituzione. PUNTO.

      B) Quindi chiunque vada contro la Costituzione è un mio nemico ma essendo un cittadino italiano NON ho bisogno di un padrone che mi dica chi debbo mordere.

      C) Quello che ha fatto Stalin a casa sua mi interessa molto più di quanto Lei possa anche solo immaginare. E' stato un esperimento totalitario e come tale interessa. Ma era pur sempre casa sua e sarei sciocco se non ne tenessi conto

      D) Ma me interessa molto di più quello che l'altro totalitarismo, il Fascismo, ha fatto a casa NOSTRA. I fascisti hanno ammazzato dei suoi concittadini. A me interessa, a Lei evidentemente no.

      E) La sua argomentazione è poi fallace a monte: se Lei entra in casa e trova dei ladri, quelli dicono: "e se la prende con noi? Pensi all'altra banda che ha svaligiato la sua vicina di casa".
      Pessima argomentazione per chi legge libri di storia.

      Ultima cosa: "Di sentir gridare al fascista"

      Eh no. Il tal Matteo ha scritto: "IO SONO FASCISTA"
      Quindi non sono io a gridarlo, OK?

      Punto secondo: se avesse scritto "io sono uno stupratore di minorenni" Lei si sarebbe giustamente incazzata.
      Io, da ITALIANO, se uno scrive che è fascista, mi incazzo.
      Non da comunista, liberale, socialista, cattolico, presbiteriano o anabattista: DA ITALIANO. E orgoglioso di esserlo.

      E di avere una memoria che vada oltre martedì scorso, se ammettiamo che la memoria è coscienza.

      Chinacat

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    8. @ FAB FARN

      Scusa se te lo faccio notare ma io leggo Antony Beevor quando tu ancora usavi il girello :)
      Allievo di Keegan e grande estimatore di Liddell Hart, ci sono alcune sue splendide conferenze anche su YT.

      E allora? Bene ha fatto Beevor a scrivere quel libro (ne ho una copia in pdf) e bene ha fatto a scoperchiare quello che quel folle di Montgomery ha combinato a Caen.
      Ripeto: e allora? Siccome gli alleati hanno raso al suolo una città francese, adesso debbo pensare che Auschwitz era un luogo di villeggiatura?

      Argomentazione debole; due torti non fanno una ragione.

      Chinacat

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    9. @chinacat

      1)In primis, stavo facendo solo i complimenti a Barbara Tampieri per il suo intervento in se stesso e non per come ti ha risposto, ergo, le segnalazioni che ho fatto erano fatte apposta per lei e per nessun altro!!

      2)In secondo luogo, ti avevo scritto chiaro e tondo in italiano nel mio ultimo post rivolto a te le seguenti testuali parole:

      "Di nuovo: saluti, tante buone cose e buon voto!!"

      che chiunque abbia un minimo di buon senso non può che interpetrarle come una persona che sta segnalando al suo interlucotore che si sta congedando da lui personalmente per sempre!!

      Ergo, se già in italiano ti ho detto "addio" utilizzando altre parole ma che sostanzialmente sempre "addio" vogliono dire non si capisce perchè si debba continuare la discussione su qualsiasi altro tema, visti i due presupposti di dui sopra ( punto 1) e punto 2) ) non ha proprio alcun senso logico!!

      3)"Scusa se te lo faccio notare ma io leggo Antony Beevor quando tu ancora usavi il girello :)", chinacat

      In terzo luogo, se già i due pressupposti di partenza di cui sopra tagliano la testa al toro definitivamente a qualsiasi possibilità di dialogo fra me e te e allora questa tua "chicca" iniziale da "simpaticone" lo conferma a pieno!!

      ADDIO PER SEMPRE!!!

      Fabrice


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    10. Anonimo17:48

      tocca a te, proprio a te, non a un altro,

      perché nessuno ti ha chiesto di andare a comandare, TU lo hai voluto; e una volta CHIAMATO "in guerra" il previlegio del TUO potere si giustifica solo con "vittoria" o "morte sul campo".
      ws

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    11. Certo. E se invece comandi per diritto di sangue, come un re o un aristocratico, è sul campo che fai la "verifica dei poteri". La politica è tragica.

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  14. @ gilberto gismondi

    Tutti abbiamo paura di morire, specie se qualcuno ci minaccia direttamente di morte, un'esperienza traumatica. Il fatto è, però, che un politico che si situi al livello di capo di governo, di Stato, et similia, questa possibilità deve metterla in conto, e non è perdonabile se si fa guidare dalla paura. Naturalmente bisogna trovarcisi, per sapere come personalmente si reagirebbe, ma le cose stanno così. E' una condizione necessaria per impersonare il ruolo, un ruolo che tra parentesi, visto che non ci troviamo in una monarchia ereditaria o in un regime aristocratico, non ti capita in sorte alla nascita, ma te lo cerchi tu. I cardinali di Santa Romana Chiesa sono vestiti di rosso perchè giurano, assumendo la porpora, di difendere la fede usque ad sanguinem. Io poi lo so e lo vedo che una cosa come questa, oggi che viene nominato Abate di Montecassino, la più antica abbazia d'Europa, una checca ridicola, fa ridere per non piangere. Resta però il fatto che la cosa quella è, e quando viene il momento della verità, se al posto di quello che rischia la pelle trovi l'Abate di Montecassino, sono guai grossi per tutti.

    @ Matteo
    Non ho mai letto quel che scrive Mori. L'ho incontrato casualmente una volta, e ho notato che non guarda mai bene negli occhi l'interlocutore. Questo tratto di carattere non gli ha guadagnato la mia simpatia istintiva, ma magari ha un difetto di vista.

    @ Tutti

    Mi associo all'esortazione di Matteo. Non usiamo con leggerezza la parola "traditore", anzi non usiamola proprio finchè non è chiaro, lampante e manifesto che la persona in oggetto lo è sul serio.

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    1. Infatti io biasimo con tutto il cuore questi ambiziosi,inadeguati , smidollati .Riguardo al termine traditore è tale chiunque abbia una responsabilità e scientemente non adempie al compito ad essa correlata imposto da una norma .Poi non abusare del termine è una scelta comunicativa giusta ,perchè la situazione è già esasperata e lo sarà sempre di più.La Costituzione impone politiche di piena occupazione e togliere alla Repubblica gli strumenti per attuarle è come privare delle munizioni un esercito in guerra.Penso a carli che commentava il "rapporto Verner",il primo progetto di moneta unica europea,come "eversivo della legalità costituzionale"e poi a capo della delegazione italiana a Maastricth cercò con grande zelo il vincolo esterno,una replica del gold standard che a detta di carli"crea plebi desiderose solo di pane",penso a ciampi e andreatta che privarono dello strumento del finanziamento monetario del fabbisogno dello stato per poter limitare il potere sindacale ,mortificando il loro mandato per un interesse di classe .Ripeto di nuovo che abbiamo l' obbligo di mantenere toni pacati perchè l' evidenza dei fatti è già di per se "incendiaria".Fuori tema (o.t. non mi piace
      )l' alternativa alla uscita dall' unione monetaria è la colonizzazione e quanto succede nei Paesi colonizzati agli oppositori è inquietante :io temo che quanto è successo a Reggeni potrebbe un viaggio in un nostro possibile futuro





































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    2. Hai ragione Roberto: ora che ci penso ha quella strana mania di non guardare le persone dritte negli occhi, che è tipica degli insicuri.
      Che non è un peccato mortale, ovvio, ma purtroppo sfocia spesso nell'isteria quando ci si sente spalle al muro.
      Il che mi sembra abbastanza pericoloso in politica, e gli strali che lancia su Twitter contro chiunque lo dimostrano.
      In ogni caso, dal punto di vista etico, mi sembra saldo, esattamente come Bagnai e Borghi che però sono degli ingenuotti.

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  15. Madame Lameduck,
    personalmente concordo sul 90% di quel che scrive ma ho idea che Lei, come tanti altri, abbia preso un granchio di formidabili dimensioni:

    "sa che è esclusivamente merito loro se, in Italia, chi non capiva una mazza di economia ora sa cos'è un'area valutaria ottimale, un'IDE e sa distinguere una crisi da debito pubblico da una crisi di debito privato"

    La contraddizione è talmente evidente che non l'ha notata nessuno.

    Ma come, sono ANNI che Lei (come tanti altri) sostiene con validissime ragioni che viviamo all'interno di una Matrix e adesso, voilà, gli "italiani" ne sono tutti fuori per magia.

    Leggono Kaldor e Platone, controllano i dati dell'FMI, tornano dalla moglie ed imbastiscono dotte disquisizioni sugli IDE oppure spiegano al pargoletto di 6 anni la differenza tra "rebalancing", "signaling" e "enforcement". Non guardano più il culo della Belen ma ascoltano con orecchio rapito la voce di Luciano Canfora che racconta Tucidide; non vanno allo stadio ma vanno in libreria, uscendone con i testi di Martin Broszat sulla Repubblica di Weimar oppure la monumentale biografia su Mussolini di Pierre Milza; non leggono più i quotidiani ma vanno ai giardinetti con lo stesso spirito con cui Pericle si avvicinava agli insegnamenti socratici.
    Pensi alla tenera e dolce scena di un fidanzato che si avvicina all'amata sussurando: "Amore, per il nostro anniversario, ecco il mio regalo: l'Annuario dell'OCSE rilegato con i nostri nomi". E lei, intenerita, risponde: "Caro, non aspettavo altro... ma anche io ho una sorpresa per te: l'Opera Omnia di James Meade in sanscrito." E si sposarono felicemente, giurando sulle opere di San John Maynard Keynes.

    Questa, secondo Voi, è l'Italia del 2018?
    Ci sono 2 possibilità: o avete partecipato ad un Acid Test con Ken Kesey and The Grateful Dead oppure negli ultimi anni avete scritto un mare di fesserie, citando ogni volta Goebbels.

    Oppure, ed è la mia ipotesi, vi siete anzi, CI SIAMO creati una nostra Matrix, convinti che il numero sostanzialmente esiguo in grado di fare quel percorso a cui Lei fa riferimento, sia diventato patrimonio comune di TUTTI gli italiani.
    Lei è psicologa e forse il meccanismo può spiegarlo meglio di me: proiettiamo sugli altri quello che NOI vorremmo.


    C'è una domanda che mi piacerebbe rivolgere a Lei ed ai lettori del blog, confidando in una risposta sincera: quanti di voi negli ultimi anni sono andati FISICAMENTE nelle fabbriche a parlare con gli operai? Va bene, Monti & Co. ne hanno lasciate poche ma qualcuna c'è... ci siete mai andati dentro?

    Mi creda Madame Lameduck, a parte l'ironia di cui non posso fare a meno, il mio non vuole essere lo spirito del bastian contrario, anzi.
    Qui c'è una contraddizione clamorosa ed evidente: A) le "masse" sono state manipolate oppure B) le "masse" non sono state manipolate.

    La risposta non può essere contemporanemente la stessa. Se Lei risponde A, e la risposta più eloquente sono i suoi stessi post, non può svegliarsi una mattina e pensare che il mio vicino di casa, che vive di Juve & Belen, sia fulminato sulla via di Pescara e passi alla lettura del Vom Krieg.
    Mi creda lo vorrei anche io con tutto il cuore.
    Purtroppo ieri il mio vicino era molto preoccupato: il culo di Belen è o non è rifatto? Roba da togliere il sonno, eh?

    Chinacat

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    1. Si, sono d'accordo con te, ho cercato di dirlo anch'io, ma tu lo hai detto decisamente meglio. Sta di fatto che io andró a votare in modo utile alla causa, con tanta speranza e pochissima fede nella riuscita, e... chi vivrá vedrá.

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    2. Come al solito non hai capito un cazzo. Scusa la franchezza. Con gli operai ci parlo e ti assicuro che, per utilizzare il tuo metro di misura, stanno a destra di Hitler (o a sinistra di Stalin, se preferisci). Ed è colpa di chi, invece di difenderli e farli vivere bene, si è messo in testa che dovevano ritornare ad essere il proletariato dei tempi di Marx, per paura che diventassero benestanti e non lo votassero più. Risultato, non vi votano più lo stesso perché, se non tutti capiscono di economia, tuttavia i conti in saccoccia li sanno fare.

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    3. Barbara: ma lo leggi ancora questo pirla?
      Maddai!!!
      io mi diverto lasciando ogni volta un riferimento in cui lui, puntuale come la morte, casca, ma solo perché mi diverto con poco.
      Suvvia, hai Buffagni che è un saggio e 99 volte su 100 ci azzecca (fortunatamente, esisto io che faccio il restante 1%) indi perché guastarsi l'anima con un rancoroso wikipedaro?

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    4. @ LAMEDUCK

      S', è vero, gli "operai" sono incazzati. Ma passiamo dalla teoria alla pratica.

      Io ho visto 130 operai votare compatti per la RIDUZIONE DEL SALARIO. Tutti a favore, nemmeno uno che si sia opposto.
      E' arrivato il proprietario dell'azienda, ha fatto un bel discorso con tutti i luoghi comuni più noti (la crisi, il debito pubblico, le tasse, etc etc) e in meno di un'ora si sono abbassati il salario.

      Io non dico che sono stupidi o ignoranti o cretini: sono stati molto ben MANIPOLATI. Ne vogliamo prendere atto o vogliamo continuare a parlarci addosso?

      Con alcuni di quegli operai io ci ho parlato, con calma, pacatezza ed un grafico: il saldo della bilancia commeerciale della Germania.
      Mi hanno mangiato la faccia e poco ci manca che mi menano... "sono tedeschi, sono più bravi, più svegli e non come noi italiani cazzari e mandolinisti"
      E quando uno di questi operai, davanti al grafico, ha esclamato:
      "PERCHE' L'ITALIA E' UN PAESE DI MERDA".... applaudivano.

      Sa quando mi hanno dato ragione? Quando ho "proposto" di togliere del tutto lo stipendio alle cariche politiche. Su quello erano tutti d'accordo.

      Ci va Lei a spiegare cos'è la MISTOFORIA?

      Mi creda, sono anni che parlo con la classe sociale più bassa e non è affatto retorica: intanto io faccio parte della stessa classe ed inoltre sono i miei concittadini quindi "gli voglio bene" a prescindere.

      Un ultima cosa: quando Antonio Gramsci era in carcere, aveva l'abitudine di andare a parlare anche con i delinquenti comuni, che erano tenuti separati dai detenuti politici. Alcuni dissero a Gramsci che perdeva tempo a farlo, tanto sono dei deliquenti. Gramsci se ne fregò e continuò a farlo, arrivando a scrivere lettere per quelli che non sapevano scrivere.
      E secondo Lei, io non so cos'è la spocchia della sinistra? Certo che lo so, per quello la evito. E parlo con gli operai, i muratori, gli spazzini. Le stesse persone che guardano i telegiornali e leggono i giornali e da cui vengono inesorabilmente manipolati.

      Chinacat

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    5. @ CRISTINA B

      Anche io andrò a votare e voterei Lega anche se la Lega proponesse di chiedere l'annessione al Polo Nord. Messi come siamo messi, mi va bene chiunque ci provi.
      E come cittadino italiano sono felice che persone del calibro di Borghi e Bagnai si impegnino a rappresentarci. E' davvero ammirevole ed hanno tutta la mia stima. Ai miei occhi, chiunque difenda la Costituzione oggi è un eroe.

      Ma non posso evitare di vedere il quadro più grande ed all'interno di questo quadro c'è uno dei più grandi esperimenti di manipolazione delle masse mai tentato.
      Qui non ci sono solo gli italiani nel tritacarne mediatico: Spagna, Grecia, Francia, Portogallo e che dire della Germania? E' il paese nel quale le disuguaglianze sono cresciute di più, stando almeno a quello che dicono LORO:

      "Verteilungskampf. Warum Deutschland immer ungleicher wird (Lotta per la distribuzione. Perchè la Germania diventa sempre più diseguale) scritto da Marcel Fratzscher presidente del centro studi DIW (Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung) di Berlino (Marzo 2016)

      Sorpresa: i coltissimi tedeschi sono stati presi per il culo peggio che gli italiani. E potremo risalire fino alle riforme Hartz.
      Cosa debbo pensare, che guardano i telegiornali italiani, leggono il Corriere e corrono dietro al culo di Belen? No.
      Se domani la Merkel cercasse di prendersi il Partenone, i coltissimi tedeschi direbbero "Sehr gut!!! Così i NESTHOCKER greci ridare soldi!!"

      Nesthocker è uno dei termini con cui vengono etichettati i greci in Germania; ovviamente è dispregiativo e indica le persone che vogliono stare a casa pagate a non fare nulla. Un incrocio tra "bamboccione" e "parassita". Anche la stampa tedesca a volte li descrive così.

      Se la mia Patria piange, la loro non ride per niente.

      Chinacat

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    6. @ MATTEO

      "Lo trovarono pieno di lividi. Il suo interlocutore lo aveva preso a calci. Ma Socrate non se l'era presa a male. "Se mi avesse preso a calci un asino, lo avrei forse portato in giudizio?" obbiettò.
      (Dal libro del Prof. Luciano Canfora, Un mestiere pericoloso - La vita quotidiana dei folosofi greci)

      Come vedi, gli asini come te che tirano calci c'erano già ai tempi di Socrate.

      Chinacat

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  16. Le chiedo scusa ma debbo fare il bis. Poi potete riempirmi di contumelie.

    Io, come molti di voi, sono un goofysta della prima ora. Indipendentemente da come vadano le cose, abbiamo tutti un debito intellettuale nei confronti del tizio di Pescara ed anche se personalmente ritengo che "se incontri un maestro, uccidilo", abbiamo tutti imparato parecchio.

    (Nota per Matteo: "uccidilo" non vuol dire che lo devi fare sul serio, vuol dire che "devi superarlo". Lo specifico perché essendo tu un fascista potresti capire in altro modo; altrimenti non avreste la Madonna del Manganello, no?)

    Detto questo e fatta la precisazione, passo al merito.
    Ho passato le ultime 48 ore a leggere tutti i commenti in merito alla candidatura del prof. Bagnai. Ce ne sono migliaia. Andateli a leggere, è molto istruttivo per chiunque si interessi di esperimenti di "manipolazione delle masse".
    Qui c'è di che fare una bella analisi.

    Chinacat

    PS
    Io durante Weimar e dopo Weimar non c'ero, quindi sono costretto a leggere cosa se ne scrivono altri. Questo nuovo totalitarismo non me lo perdo per nulla al mondo.
    Oh, mi servirebbe anche uno psicologo perché mi rendo conto di aver appena descritto la gioia di una formica che esclama: "adesso sì che posso vedere la suola di una scarpa".... prima del CIAC!

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    Risposte
    1. "Le masse" tendono a capirci poco in generale, con un bell'aiutino poi ci capiscono anche meno. Il buonsenso resiste ancora in alcune ridotte della Valtellina, dove qualcuno si è accorto che l'hanno fregato e più o meno individua anche gli autori della fregatura. I commenti alla candidatura di Bagnai non li ho letti ma un po' me li posso immaginare. Non è una cosa nuova, eh ragazzi? Vulgus vult decipi, dopodiche salta sempre fuori chi aggiunge "ergo decipiatur". Oggi si aggiunge il problema anch'esso non nuovo ma veramente grave di una classe dirigente che per convinzione o interesse agisce per conto terzi. Ahò, così stiamo messi, è un mondo difficile.

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    2. Dietro a questo riferimento alle "masse ignoranti" c'è tutta la spocchia della sinistra che reagisce così, con la rabbia verso il popolo, quando capisce di stare perdendo la base. Diventiamo allora tutti "deplorables".

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    3. @ LAMEDUCK

      Intanto, i miei complimenti per l'educazione: "Come al solito non hai capito un cazzo."

      Adesso prendo le SUE PAROLE, non le mie e vediamo che succede:

      1) "Dietro a questo riferimento alle "masse ignoranti"....etc etc"

      2) "a prendersi l'odio del popolo deriso che ne ascolta, schiumando, le menzogne"

      3) "Eccolo: staccate la spina ai telegiornali."

      Mi faccia capire: LEI scrive che raccontano balle, LEI scrive che lo fanno a reti unificate... e poi si incazza con me per aver fatto notare che QUELLE balle e QUEI telegiornali VENGONO CREDUTI?

      Chi è che non ha capito un cazzo?
      Vuole che faccio un post con tutto quello che LEI ha scritto sul "popolo" che si beve qualunque cosa?
      E' Lei che cita Goebbels, Mussolini, Hitler e compagnia cantando, non io. E fa bene a citarli.

      Adesso ne vien fuori che la colpa è della "spocchia della sinistra"... come se la mia osservazione avesse qualcosa a che fare con la sinistra o la destra.

      A cosa diamine serve usare il cervello se poi si risponde con il fegato?

      Chinacat

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    4. @ BUFFAGNI

      Mr. Buffagni, è evidente che la parola "massa" va presa con le molle. All'interno di quella massa ci sono diverse classi sociali, ovviamente.
      E dato che, a mio modesto avviso, uno dei lati del problema è che ci stiamo avviando verso una nuova "lotta di classe", è naturale che la manipolazione delle masse si svolga su piani diversi.
      Una precisazione: non credo si debba essere di sinistra o di destra o di sopra per capire che l'espressione "lotta di classe" è un dato di fatto oggettivo: chiunque la può vedere quando esce di casa.

      Scrive Lameduck:

      "Non mi era mai capitato, nei miei primi cinquant'anni e oltre assai, di camminare per strade intere di negozi chiusi e abbandonati, di voler tornare in quel nuovo emporio così ben assortito, inaugurato appena sei mesi fa, e di non trovarlo più. Chiuso, fallito, con le vetrine coperte da fogli di giornale."

      Sottoscrivo, aggiundendo che dietro quei fallimenti ci sono delle persone in carne ed ossa, sempre più impoverite.

      Il mio voleva solo essere un invito alla riflessione partendo dal dato di fatto su cui la padrona di casa ha scritto un sacco di volte e con giusta causa.

      Se posso suggerire:

      LA FABBRICA DEL CONSENSO: FASCISMO E MASS MEDIA

      E' un libro difficile da trovare, edito nel 1975, dello storico Philip V. Cannistraro. Il Prof. Emilio Gentile lo cita molto spesso. Forse il miglior libro in circolazione sull'argomento.

      Chinacat

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    5. Certo che c'è la lotta di classe, c'è sempre stata e sempre ci sarà, l'unico difetto della teoria marxista è di individuarla come causazione di tutto compreso l'Apollo del Belvedere e l'ultima estrazione del Superenalotto, e la garanzia "scientifica" che alla fine della fiera dalla lotta di classe si passerà alla concordia universale comunista perchè lo vuole la dialettica della Storia.
      La lotta di classe esiste, e in questo girone del campionato il Lavoro ha straperso, il Capitale stravinto. La mia ricetta di sempre è, se il Lavoro non trova il sostegno dello Stato, cioè se non si allea con le forze conservatrici, nazionaliste, anche eventualmente reazionarie (=vandeane) per impadronirsi del controllo reale, non solo elettorale, dello Stato, ha perso forever, perchè a poter battere il Capitale c'è solo l'alleanza Lavoro+Stato, in % e modalità variabili ma quelli sono gli ingredienti.

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    6. E, come al solito, Buffagni è Cassazione.

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    7. @ BUFFAGNI

      Giusto, la lotta di classe c'era, c'è e ci sarà. Con o senza Marx e le sue profezie.
      La MIA preoccupazione nasce dalla mia "fascinazione" per i Regimi Totalitari ed il modo in cui hanno saputo, per usare una parola cara al fu di Predappio, "PLASMARE" i cittadini.

      Per esempio: Lei usa delle parole come "Stato", "Capitale" e "Lavoro" che sono state LE PRIME ad essere manipolate dai totalitarismi.
      E sono state LE PRIME ad essere manipolate dal totalitarismo odierno.

      Il risultato è che Lei usa una parola con un significato ben preciso nella Sua testa... ma non è affatto detto che il suo interlocutore la capisca allo stesso modo.

      Qui tutte le analisi puntano i riflettori in alto e quasi mai "in basso" (e specifico: "in basso" non vuole sul "popolo bue" o le "masse ignoranti" descritte da Senofonte. In basso, per me, vuol dire tutti i cittadini italiani esclusi dai processi decisionali, siano essi idraulici, docenti di filologia, manovali, dentisti e via di seguito.)

      Se c'è UNA cosa che possiamo imparare dagli studi sui totalitarismi, sono le correlazioni tra "l'alto" ed "il basso".

      Chinacat

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    8. @ BUFFAGNI

      Dato che sono qui, facciamo incazzare qualcuno, no?

      "Io sono contro lo Stato, quelli di ieri e quello di oggi, quello borghese e quello socialista"

      "Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato."

      Chi lo ha detto?

      Chinacat

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    9. @ BUFFAGNI

      Sempre lo stesso tizio di Predappio. Questa la citazione completa, pubblicata in prima pagina sul Popolo d'Italia del 6 aprile 1920:

      "ABBASSO LO STATO IN TUTTE LE SUE SPECIE ED INCARNAZIONI. LO STATO DI IERI, DI OGGI E DI DOMANI. LO STATO BORGHESE E QUELLO SOCIALISTA."

      La seeconda citazione proviene dal discorso del 28 ottobre 1925.

      Tutto ed il contrario di tutto. Il che spiega alla perfezione perché i "fascisti" odierni non possono leggere libri sul Fascismo e possono solo limitarsi all'onanismo sfrenato davanti al busto del Duce.
      Se leggessero e sapessero, per coerenza, cesserebbero di essere fascisti".
      Occhio non vede, cuore non duole.

      Chinacat



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  17. A me di tutte le seghe mentali fatte in questi commenti, e sono tante, da parte di quasi tutti, importa sega. A me interessa come Italiano che dopo anni di mezze calzette al potere (per usare un eufemismo) messe lì da noi, dalla nostra stupidità, per la prima volta avremo del personale politico (Bagnai in particolare) che alzerà di qualche tacca il livello, ora pietoso, del dibattito politico. E si candidasse pure con Satana in persona non me ne fregherebbe un cazzo. I chiromanti di cui sopra non hanno ancora capito che queste elezioni sono il radde rationem finale. Game over, chiaro? Per trent'anni mi sono fatto fregare, stavolta no. I nostri vicini capiranno quando gli verrà tolta la pelle dalla carne viva, allora del culo di Belen o le strisce della maglia della Juve importerà poco anche a loro. Ma temo sarà troppo tardi. Mi dispiace, pregherò per le loro anime. Per quanto mi riguarda non sarò mai più loro complice inconsapevole. Poi succeda quello che deve succedere, muoia Sansone con tutti i filistei. A proposito: complimenti Barbara, grande pezzo.

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    1. Grazie Marco. Se non sono indiscreta, sei anche libero di non rispondere: tu come votavi prima?

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  18. Anonimo16:31

    Il 4 Marzo tutti fuori dalle trincee, andiamo a riprenderci il nostro Paese.

    Fartzilla

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  19. Visto che Matteo ha scritto che sono un saggio e ci imbrocco al 99%, faccio finta di crederci e dico la mia. La mia è la seguente.
    1) La manipolazione degli individui, e in particolare delle masse non è una cosa nuova. E' più facile manipolare le masse degli individui, perchè a) il pensiero è individuale b) nella massa, le passioni entrano in risonanza e moltiplicano la loro forza, fenomeno noto a chiunque sia andato allo stadio. Le passioni che entrano in risonanza nelle masse sono forze potenti e pericolose, perchè di solito agiscono con più forza le passioni più basse: paura, odio, invidia, risentimento, avidità, ferocia. Non è questione di istruzione, lo stesso fenomeno si verifica anche tra masse di persone istruite, eccetera. "Senatores boni viri, senatus autem mala bestia", i senatori sono bravi ragazzi, il senato è una brutta bestia. Ripeto: non è cosa nuova, è lo stesso problema che affronta Platone nella sua critica alla democrazia ateniese, e che lo ha interrogato dopo che la suddetta democrazia ateniese ha messo a morte il suo maestro. Di diverso, oggi e qui, ci sono i mezzi e il risultato di un secolo e mezzo di pubblicità, studi antropologici, psicologici, etc. La tecnica è più sofisticata, ma anche i sofisti ateniesi se la cavavano benissimo.
    2) Propongo una moratoria sull'uso del termine "fascismo" almeno fino dopo le elezioni, riposiamoci un po'.
    3) Come ci si può difendere dalla manipolazione psicologica? Non esiste un metodo a prova di bomba. Si difende chi è ben centrato, che può essere ingannato su fatti, ma difficilmente sarà ingannato su questioni di fondo e/o di principio. Il modo migliore per aiutare anche gli altri a non farsi manipolare è NON MANIPOLARE, ripeto non manipolare. Stare calmi, giudicare con equilibrio, non demonizzare il nemico, non esaltarsi e non deprimersi. So che non è facile, ma un altro modo non c'è. O meglio, l'altro modo c'è, ma è la contromanipolazione, per la quale ci vogliono i mezzi e le capacità tecniche. Giudizio etico a parte sulla contromanipolazione, in confronto all'avversario siamo al kindergarten, meglio non giocare la partita.
    4) L'aspetto più positivo, a mio giudizio, della candidatura di Borghi e Bagnai nella Lega, è correlato a quanto dicevo sopra. Entrambi, che pure hanno caratteri che più diversi non si potrebbe, si presentano come persone socialmente presentabili, si esprimono in modo corretto (Bagnai è addirittura eloquente), non incitano alla violenza nè materiale nè simbolica, hanno un percorso professionale soddisfacente. Non è l'identikit di un grande uomo politico, un grande uomo politico può avere le storie personali più diverse. E' però l'identikit del "buon padre di famiglia" come lo descrive il Codice civile. E' una cosa importantissima, perchè a) la Lega deve anzitutto prendere voti a destra, tra gli elettori "moderati" b) la Lega deve contenere le spinte al brutalismo e al razzismo che pure contiene, nella sua base militante e nell'area dei simpatizzanti (MOLTO importante) c) la Lega deve fare quanto al punto b SENZA che siano i "moderati" farlocchi, cioè gli eterni moderati italiani che mettono la vela secondo il vento va vulgo stanno sempre dalla parte di chi credono più forte a prendere il sopravvento nel partito (per non far nomi, Maroni, Zaia & C.).

    Segnalo per concludere che nel mio piccolo, sto scrivendo un vademecum sulla disinformazione. Qui c'è la prima puntata, appena ho tempo proseguo: http://italiaeilmondo.com/2018/01/17/disinformazione-un-breve-vademecum_1a-parte-di-roberto-buffagni/

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    1. Leggerò con calma domani sera, che dovrò ritemprarmi dopo la visita di Accredia.
      A parte ciò, vorrei aggiungere una piccola chiosa maliziosa (sono un peccatore, ma ho promesso ad un cugino prete che mi convertirò in punto di morte) ma non troppo a quanto dici tu.
      Per non farsi manipolare, o quantomeno per avere gli strumenti per capire che ti stanno prendendo allegramente per il culo, molto utile sarebbe la lettura dei classici, ma scegliendo accuratamente quelli di cui generalmente si parla male.
      Giusto per rimanere in tema:

      https://www.lafeltrinelli.it/libri/bon-gustav/psicologia-folle/9788850206247?zanpid=2393115692842255360&gclid=CjwKCAiAqbvTBRAPEiwANEkyCJjvsfzKF2w4iYFIQ0pLioDWX27HzqfIFey_kZWZP-SWWoS9ImSqPBoC9FMQAvD_BwE

      Se uno riesce a digerire Le Bon, sa già i due terzi di quello che deve sapere rispetto alla propria manipolazione.

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    2. Buono Le Bon, ottimo.

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    3. @ BUFFAGNI

      Mr. Buffagni, basterebbe leggere Tucidide Ateniese per sapere tutto quel che serve sulla manipolazione delle masse.

      Ah, una cosa:

      2) Propongo una moratoria sull'uso del termine "fascismo" almeno fino dopo le elezioni, riposiamoci un po'"

      Scusi ma non ci penso nemmeno :)
      Ho almeno tre nuovi libri sull'argomento.

      Chinacat

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    4. @ BUFFAGNI

      Questa non l'avevo vista:

      "dopo che la suddetta democrazia ateniese ha messo a morte il suo maestro."

      Calma & gesso.
      Lei sa che le cose non stanno proprio così... so che fa effetto dirlo ma so anche che fu un processo "politico" dove la "democrazia" fu (ma guarda il caso) manipolata per scopi politici.
      Fermo restando che la parola "democrazia" nell'Atene del V secolo a.c. aveva un signficato molto diverso e che andrebbe riscoperto.

      Semmai, di Socrate, vale la pena ricordare una cosa: il regime "democratico" di Atene non tappò mai la bocca a Socrate. Lo detestavano cordialmente tutti perché frantumava le scatole facendo incessantemente domande a tutti ma non lo zittirono mai.
      Fu Crizia a dirgli "non parlare mai più con i giovani"; ovvero, non appena l'oligarchia andò al potere gli tappò la bocca subito.

      La democrazia di Atene un Socrate lo regge, una oligarchia no.
      Questa è una bella lezione.

      Chinacat

      PS
      Socrate fu Maestro sia dell'oligarca Crizia sia del democratico Alcibiade quindi non penso che il problema fossero gli insegnamenti di Socrate :)

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    5. Guardi che io non voglio sottintendere che la democrazia, qualsiasi democrazia, essendo tale mette inevitabilmente a morte Socrate. Dico, semplicemente che la democrazia in quanto tale, ristretta a una parte della cittadinanza o estesa a tutti, NON è una garanzia che tutto andrà bene, che le decisioni saranno sempre le più rispondenti a opportunità, utilità e giustizia. Questo è il problema, semplice ma di importanza e implicazioni immense, che Platone si ritrovò di fronte nel corso della sua vita, in seguito alla condanna del suo maestro. La democrazia ateniese era manipolata, come tutte, ripeto tutte le democrazie sono manipolate, perchè la lotta per la potenza funziona così e non cesserà mai finchè esisterà il mondo; e quando non c'è manipolazione esterna, c'è l'automanipolazione dei cittadini elettori, cioè a dire l'azione oscurante delle passioni inferiori, che tappano la bocca alla ragione alzando la voce nel fòro interiore, come quando i cittadini ateniesi in assemblea democratica votarono la condanna a morte per gli strateghi vittoriosi della battaglia delle Arginuse che, impossibilitati a farlo, non avevano raccolto i naufraghi; di fronte alle proteste per le irregolarità della procedura, l'assemblea risponde, "Non si può impedire al popolo di fare ciò che vuole." I pritani confermano la condanna a morte. Voti contrari, uno: Socrate. Fatti fuori i migliori strateghi, disunita dalle lotte tra fazioni, due anni dopo Atene si becca la sconfitta decisiva di Egospotami. Avanti popolo democratico.
      Da quanto precede non consegue che una oligarchia sia meglio di una democrazia. Consegue però che a) Huston, we have a problem in democracy 2) il problema non va sottovalutato e sottaciuto, anzi va esplorato e discusso, meglio se avvalendosi anche delle analisi, non direi banali, di Platone 3) non bisogna lasciarsi incantare dalle etichette, mai: se uno ti dice "democrazia" meglio se tu replichi, "prima vedere cammello democrazia, poi pagare".
      Io, se interessa, sono mediamente democratico. Nel mondo di oggi, una legittimazione diversa dalla democratica per un regime politico non mi pare possibile, e dunque auspicabile. Poi discutiamo su tutto il resto, sul come e il percome, e soprattutto su chi guida la democrazia, in nome di cosa, e dove.

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    6. Un passo avanti potrebbe essere quello di riscoprire il pensiero di Rousseau (quello vero, non quello grillino) sull'incompatibilità di democrazia e rappresentanza liberale (in effetti, Rousseau non è amato ne dai liberali ne dai comunisti).
      Un secondo passo avanti potrebbe essere Machiavelli, che dice tutto quello che dice Rousseau, senza scadere nel suo patetico utopismo naturalistico proto-romantico (comunque, meglio lui dei romantici).
      Un terzo, e forse decisivo passo, potrebbe essere quello di smetterla d considerare la parola "partito" come una bestemmia.

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    7. Hai fatto due nomi, Machiavelli e Rousseau, che rappresentano degnamente le due culture politiche (realismo, democrazia nazionale) che a mio avviso saranno costrette a ritrovarsi nei prossimi tempi; la prima, il realismo, è quella che ritroverà la destra conservatrice; la secondo, la democrazia nazionale, la ritroverà la sinistra socialista. Penso che sia una dinamica non solo necessaria, ma obbligata, perchè (e qui, scusandomi per l'autocitazione, riporto quanto scritto altrove solo ieri l'altro):
      "Le elezioni presidenziali francesi ci hanno insegnato una cosa preziosa: che in tutto l’Occidente è in corso una operazione di “taglio delle estreme”, della quale il modello e il metro campione è l’abilissima, magistrale operazione politica che ha condotto all’elezione di Emmanuel Macron. Il “taglio delle estreme”, che si sta cercando e si cercherà di replicare in Italia e in tutta Europa, consiste in sintesi in questo: che i liberali e gli europeisti/mondialisti dei maggiori partiti di governo, di destra e di sinistra, vengono risucchiati da un “movimento di governo”. In Francia, dove l’operazione è riuscita perfettamente, si chiama “En Marche!”. In Italia, Renzi lo ha già tentato con il progetto di “Partito della Nazione”, fallito per la sconfitta al referendum costituzionale; ma probabilmente ne vedremo un nuovo avatar, in forma e (probabilmente) con guida diversa. Per ora, il nome giornalistico di questo progetto italiano è “inciucio”; un nome fuorviante, perché rimanda al consociativismo della Prima Repubblica. Gli somiglierà sotto il profilo dei giochi parlamentari e della “politica politicante”, ma sarà affatto diverso sotto il profilo della strategia e della cultura politica.
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    8. L’operazione “taglio delle estreme” sarà affatto diversa dagli “inciuci” d’antan perché consisterà, come l’operazione Macron, in questo: il liberalismo comincerà a separarsi, anche formalmente, dai suoi due alleati storici di destra e di sinistra, il conservatorismo e il socialismo, per convergere in una formazione centrale in cui il liberalismo si presenti in forma pura. Questo è un dato di novità storica del quale è impossibile sottovalutare l’importanza, perché il liberalismo si è SEMPRE alleato con altre forze culturali e politiche, di destra e di sinistra. C’è un precedente storico su cui riflettere, ed è l’orleanismo del “re dei Francesi” Luigi Filippo. Esattamente come nel 1830 francese, il liberalismo puro coincide, oggi, con il pensiero e le forze economiche e politiche socialmente dominanti. C’è però una differenza sostanziale tra il 1830 e il 2018, una differenza che è la chiave politica di tutto: che nel 1830 il suffragio elettorale era censitario e ristretto, nel 2017 universale: e per quanto il sistema politico-mediatico possa manipolarlo con le campagne di guerra psicologica, con le leggi elettorali maggioritarie, etc., non può permettersi di abolirlo, perché il suffragio universale è la “formula politica” (Mosca) che lo legittima. E’ questo, il punto debole del liberalismo, che è democratico soltanto suo malgrado. Il liberalismo non è mai riuscito a diventare “popolare”, perché sin dalla sua premessa metodologica non si rivolge ai popoli e alle comunità, ma agli individui.
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    9. Ma se e quando l’operazione di “taglio delle estreme” riesce, provoca per contraccolpo un sommovimento simmetrico nelle culture politiche che vengono ricacciate lontano dal centro della scacchiera, sia a destra sia a sinistra. Il conservatorismo (nazionalismo, cattolicesimo tradizionalista, repubblicanesimo politico, etc.) è obbligato a scegliere se farsi assorbire dal centro liberale (e morire) o ritrovare le proprie ragioni autonome di esistenza e i suoi valori: e non può che trovarle nell’indicazione del liberalismo, della UE e del mondialismo come nemico, ripeto nemico, non avversario. Il socialismo, nell’ampio ventaglio delle forme in cui si è declinato, dal comunismo leninista al socialismo riformista alla socialdemocrazia, è anch’esso obbligato a scegliere se farsi assorbire dal centro liberale proUe e mondialista (e morire), oppure ritrovare le proprie ragioni autonome di esistenza e i suoi valori: e non può che ritrovarle nell’indicazione di liberalismo, UE e mondialismo come nemico, ripeto nemico, non avversario (per la cultura politica di sinistra, il percorso sino a questa designazione sarà più accidentato, ma resta l’unico possibile).
      A destra: il conservatorismo, per ritrovare le sue ragioni autonome d’esistenza dopo la separazione dal liberalismo, dovrà rivolgersi anzitutto alla tradizione del realismo politico, religiosamente e metafisicamente fondato o no. A sinistra: il socialismo, per ritrovare le sue ragioni autonome d’esistenza dopo la separazione dal liberalismo, dovrà rivolgersi anzitutto alla tradizione del socialismo “prescientifico”, cioè premarxiano (lo fa già Michéa) e al grande tema rousseauiano della democrazia radicata nella nazione. E’ molto indicativo che nella campagna presidenziale francese due soli candidati abbiano usato con insistenza la parola “patrie”: Marine Le Pen, e Jean-Luc Mélenchon. Per Marine, non c’è bisogno di spiegare. Per Mélenchon, propongo questa spiegazione: con la reiterazione martellante della parola “patrie”, Mélenchon manifesta il tendenziale distacco della sinistra francese, giacobina e socialista, dal liberalismo, e cerca di ritrovare le sue radici democratico-nazionali rousseauiane. Non è un caso che anche Alain de Benoist, che ha designato il liberalismo come nemico principale del suo campo politico, abbia dedicato una crescente attenzione a Rousseau: perché il liberalismo trionfante tende a separarsi dalla democrazia, con la quale ha convissuto malgré soi ma che non gli è intrinseca.
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    10. Il processo nel corso del quale conservatorismo e socialismo, purificati dalla fine dell’alleanza con il socialismo, giungeranno a parlarsi e a considerarsi alleati almeno provvisori sarà certo lungo e difficile; ma – mi sbilancio in una previsione – è un processo obbligato, perché l’operazione “taglio delle estreme” tende a provocare un riallineamento delle inimicizie politiche sul piano delle inimicizie culturali. Mi spiego meglio. Stravincendo e mettendo con le spalle al muro tanto la sinistra quanto la destra, le operazioni di “taglio delle estreme” costringono entrambe ad affrontare e tentar di sciogliere un nodo metapolitico di portata storica: la dialettica dell’illuminismo e il precipitato storico della Rivoluzione francese. Il mondialismo liberale è la manifestazione storica della dialettica dell’illuminismo, del progressismo e dell’universalismo, culturale e politico, che li accompagna. Illuminismo e universalismo sono trascrizioni secolarizzate – amputate della dimensione metafisica e propriamente religiosa – del cristianesimo. L’opposizione al mondialismo è dunque costretta ad essere, volens nolens, opposizione AD UNA POSSIBILE DECLINAZIONE dell’illuminismo, e opposizione frontale all’universalismo politico (nazione vs. mondialismo). La linea di frattura politica che dividerà i campi così ridisegnati tenderà a coincidere con la linea di frattura CULTURALE che divide l’Europa sin dal tempo delle guerre di religione tra cattolici e protestanti."
      4, fine. Pubblicato qui: http://goofynomics.blogspot.it/2018/01/perche-i-media-e-il-mio-gentile.html#comment-form

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    11. Aggiungo per concludere, perchè l'argomento è molto importante e spero sia dibattuto il più possibile a fondo e da molti, il link a un articolo mio che parla dello stesso punto chiave cogliendo lo spunto dalla situazione francese: http://italiaeilmondo.com/2018/01/24/taccuino-francese-il-ritorno-della-vandea-di-roberto-buffagni/

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    12. Condivido in linea generale la trattazione, di cui mi rimane però il dubbio lessicale, forse esistenziale: io sono conservatore o socialista?
      A ben vedere, sulla cosiddetta "bioetica" sono più reazionario credo di Roberto Buffagni, mentre nella politica economica probabilmente sono un maoista mancato (esagero in entrambi i casi, ma era per rendere l'idea).
      Ma soprattutto, mio Dio: Machiavelli teorico del realismo conservatore? Mi deve essere sinceramente sfuggito qualcosa nell'insieme.
      In ogni caso, mi sia concessa una piccola chiosa patriottica: noi Italiani volendo, abbiamo una grossa fortuna, ovvero una tradizione filosofica nettamente superiore a quella greca, che ha insegnato all'Uomo la sua libertà storica, indi a non cedere al realismo, all'oggettivismo ed al naturalismo.
      Machiavelli, Bruno, Vico, Mazzini, Gentile sono la tradizione romano-italica che si incarna nella modernità per dirci, fondamentalmente, che i giochi NON SONO FATTI fino a che non suoneranno le trombe del giudizio universale. Ed anche a quel punto, io conto di azzoppare almeno uno dei 4 cavalli, poi si vedrà.
      Non so se la riscoperta dei classici del nostro pensiero nazionale potrà aiutare la nostra ricerca di una sintesi sovranista anti-mondialista.
      Nel mentre, stappo una vernaccia di Oristano e ci penso su.

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    13. @ BUFFAGNI

      Deo Gratias, qualcuno che ha letto Tucidide Ateniese c'è allora :)
      Strano, avrei detto che l'intera popolazione italiana si fosse data all'economia, tutti alle prese con Kaldor, Stiglitz e Keynes.

      Una precisazione va fatta. Lei scrive:

      "Io, se interessa, sono mediamente democratico."

      Idem, ma nel significato originale della parola, non quello taroccato per le masse. Non ARCHE' ma KRATOS.
      Difatti i greci mica dicevano DEMO-ARCHIA ma dicevano invece OLIG-ARCHIA. Democrazia è una parola altamente rivoluzionaria.

      La cosa buffa, ed è una gran bella analogia, è che il nome DEMOCRAZIA fu in origine coniato con intenti dispregiativi da un oligarca, cioè da un "nemico" della democrazia. La stessa identica cosa avvenuta con il termine "TOTALITARISMO", coniata, come Lei saprà, da un "nemico" del Fascismo.

      Chinacat



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    14. @ MATTEO

      "Un terzo, e forse decisivo passo, potrebbe essere quello di smetterla d considerare la parola "partito" come una bestemmia."

      Ohi, ciccio, vacci piano perchè il tuo padrone la pensava in maniera diametralmente opposta:

      9 APRILE 1919
      "Statuti, regolamenti, tutto ciò è roba da partiti"

      19 APRILE 1919
      "Qual'è il carattere dell'organizzazione? E' UN ANTI-PARTITO, senza statuti, senza regolamenti"

      E per conludere:

      3 LUGLIO 1919
      "I FASCI NON SONO, NON VOGLIONO, NON POSSONO ESSSERE, NON POSSONO DIVENTARE UN PARTITO."

      Non mi invento nulla, sono le testuali parole pubblicate in bella vista sulle prime pagine del Popolo d'Italia.

      Adesso chiedi scusa al Capo e smanganellati da solo.

      Chinacat

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    15. @ Matteo

      Ti sciolgo il dubbio: tu sei conservatore E socialista, perchè sei fascista, e il fascismo è un tentativo di fondere elementi chiave delle due culture politiche in una sintesi originale.
      In termini di cultura politica, l'opposizione fraterna è tra conservatorismo e progressismo, che si separano in ragione di un diverso giudizio in merito alla cesura della modernità. Più o meno così:
      In termini di cultura politica, progressismo comporta l’assenso a: universalismo politico (sottolineo politico) e relativismo spirituale, egualitarismo omologante, individualismo astratto, telos e senso della storia identificati con la distruzione creatrice capitalistica e il progresso che meccanicamente ne conseguirebbe, in vista dell’obiettivo strategico/utopico del governo mondiale; a garanzia della scelta di fondo, l’interpretazione della modernità come cesura epocale irreversibile e decollo prometeico-utopico, la potenza dispiegata dalle tecnoscienze, e l’applicazione a tutti i domini dell’essere del metodo proprio alle scienze dei fenomeni (scientismo).
      In termini di cultura politica, conservatorismo comporta l’assenso a: endiadi di universalismo spirituale e relativismo politico, primato ontologico della comunità sull’individuo e della gerarchia sull’eguaglianza tanto nella personalità dell’uomo quanto nella strutturazione della società, telos e senso della storia identificati con la trasmissione dell’eredità del passato e la perenne ricerca – sempre contrastata e sempre rinnovata, mai conclusiva – dell’ordine, in vista del bene comune; a garanzia della scelta di fondo, l’interpretazione della modernità come crisi epocale ed enigma faustiano, che insieme a uno splendido incremento di potenza e conoscenza porta con sé nel mondo hybris, sradicamento, disordine e malattia dello spirito.
      Se ci ho imbroccato con la previsione delineata nei post precedenti, oggi questa contrapposizione di culture politiche ridiventa attiva non solo sul piano culturale, ma direttamente sul piano del conflitto politico, con forze politiche che tendenzialmente si riposizioneranno in ragione del giudizio che danno sulla modernità (inaugurazione: fine delle guerre di religione, rivoluzione scientifica) e sull'evento politico-simbolico chiave della modernità, la Rivoluzione francese. Questo perchè oggi, la linea di frattura politica principale nel mondo corre tra mondialismo/antimondialismo, e in Europa tra la UE e i suoi nemici.
      Perché il giudizio sull’Unione Europea è, per forza di cose e vorrei dire per antonomasia, un giudizio sull’Europa, e dicendo “Europa” non si designa soltanto una realtà geografica, politica, storica: si designa la tradizione culturale, egemonica nel mondo, dalla quale nascono entrambe le culture politiche, conservatrice e progressista, di cui stiamo parlando.


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    16. @ chinacat

      Sì che ho letto Tucidide. La Grecia antica mi (ci) ha insegnato veramente tanto, e mi appassiona ancor oggi, tanto che devo aver trasmesso l'amore per quella parte della nostra cultura a mia figlia, che appunto studia greco antico.
      Quanto al fascismo, liberissimo lei di non aderire alla proposta di moratoria che ho lanciato. Mi scuserà se aderisco io.

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    17. Ma tu guarda: anche la mia ex compagna è grecista.
      Ex progressista, l'ho fatta vivere un anno a Bologna ed ora credo che voterebbe NSDAP per ripicca.

      Cogliendo la palla al balzo, riguardo alla Grecia antica, confesso una ossessione che mi porto dietro da 10 anni e che non riesco a sciogliere: l'ultimo Platone, quello del Parmenide per dire, mi sembra che voglia dire qualcos'altro rispetto a quell'insopportabile metafisico delle prime opere, ma appena sento di aver compreso cos'è quel messaggio, mi sfugge come un'immagine ai limiti estremi del mio campo visivo.
      Pur non essendo minimamente platonico (Nietzsche ed Heidegger se ne avrebbero a male), mi sento di assentire che quel tale che ha detto che tutta la filosofia non è che un dialogo con Platone, non avesse poi tutti i torti.

      PS: il wikipedaro ci casca sempre.

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    18. Sentirò da mia figlia se ha qualche idea in merito all'ultimo Platone, ha fatto la tesi triennale sulla figura di Alcibiade nei dialoghi platonici. Non c'è stato bisogno del soggiorno pedagogico a Bologna per evitare una deriva progressista (studia a Pavia), si vede che è bastato il greco. Riporto un recente dialoghetto tra lei e un'amica. Tema: femminismo, quelle che denunciano tutti i maschi cattivi, etc. "Hanno ragione quelli che ci sfrangono di botte". Grazie Ellade, grazie Platone...

      P.S. Quello che tutta la filosofia è una nota in calce a Platone è A.N. Whitehead. Ha dato una mano a Keynes a rivedere la tesi di dottorato, prima bocciata, che dopo l'aiutino lo ha fatto accettare a Oxford.

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    19. @ BUFFAGNI

      Non posso aderire alla Sua moratoria per il semplice motivo che il Fascismo (in tutte le sue incarnazioni) è una gran bella chiave di lettura per il presente.
      Ovviamente non nel senso che sta tornando il Fascismo (che è morto e sepolto) ma che le reazioni ad uno stato di crisi (il '19-'20 all'epoca) hanno molte somiglianze (e molte differenze quindi vanno prese cum grano salis).
      Soprattutto la gestione della crisi ha delle somiglianze inquietanti. Prenda lo slogan di Francesco Savero Nitti del 1919:

      "PRODURRE DI PIU' E CONSUMARE DI MENO"

      La stessa identica ricetta di Monti, Draghi & Co. Uguale.
      Poi arrivarono gli squadristi e ci pensarono loro a far abbassare gli stipendi a colpi di manganello e pistola.
      Adesso non c'è nemmeno bisogno della "Disperata", se lo decurtano da soli.

      Chinacat

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    20. @ BUFFAGNI

      "e il fascismo è un tentativo di fondere elementi chiave delle due culture politiche in una sintesi originale."

      SI ma anche NO.

      SI, il Fascismo ha una sua ideologia nella quale confluiscono svariati elementi e che Zeev Sternhell ha magnificamente delineato in "Nascita dell'ideologia fascista" che fa ancora discutere gli storici del Fascismo.

      NO perché come ha intuito Angelo Tasca "Definire il Fascismo significa scriverne la storia" e quindi calarsi in una realtà, per esempio il Fascismo agrario, che non ha nulla a che vedere con Michels, Pareto o Mosca. Come disse un latifondista dell'epoca "A noi non fanno paura i discorsi di Bombacci, a noi fa paura Baldini e le sue cooperative."

      Il problema è che del Fascismo ideologico si sa poco o nulla, del secondo non si sa assolutamente niente. Eppure ne fu l'origine, dato che è qui dove vivo io che si sviluppò lo squadrismo che porta all'ottobre 1922. Le garantisco che a Molinella non avevano idea di chi fosse Vilfredo Pareto e non ne avevano idea nemmeno gli squadristi che preserono il sindaco e lo chiusero in manicomio.

      Scrivere e leggere la storia del Fascismo significa narrare la storia della mia Patria. Tucidide approverebbe.

      "Poiché gli uomini in genere accolgono e tramandano fra loro, senza vagliarle criticamente anche se concernono vicende della propria terra, le memorie del passato." La Guerra del Pelopponeso, libro I, 20)

      Chinacat

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    21. Se non ricordo male, il buon Whitehead aveva con Keynes un rapporto estremamente "socratico", come tradizione classica insegna.
      A parte questa, a mio giudizio di uomo di scienza (per quanto credo di buone letture filosofiche e letterarie), e scienza galileiana, è che esiste una questione di fondo che solo Heidegger ha capito appieno, e che la scienza si rifiuta di ammettere: l'essenza della tecnica non ha nulla di tecnico.
      In altre parole, non è vero che la scienza sia un semplice strumento e "dipende da come lo usi".
      Balle positivistiche: la scienza spalanca necessariamente un abisso, e la risposta dell'uomo è sempre come affrontare il medesimo.
      Secondo me la cultura classica da una risposta, per quanto parziale, per quanto incompleta, per quanto viziata.
      L'Euro prima o poi cadrà come istituzione, ma la questione di fondo rimarrà sempre quella che i veda hanno individuato da millenni, e che Dante riporta nella sua celebre concione contro la natura naturans "fatti non foste...".
      La politica è interessante, ma nulla è più importante della nostra idea di umanità.

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    22. Da vero ignorante di scienza, qualcosa mi dice che cogli un punto chiave. Sul resto, certo che è così. Che cos'è uomo, mondo, Dio, il gioco interessante quello è.

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  20. Purtroppo la Lega farà alleanze presumibilmente con la feccia Forzista, quindi con una coalizione di centro-destra che vanificherò il sogno noEURO noUE. Interessante è invece la candidatura dell'Avv. Marco Mori (ex Riscossa Italia) con CASAPOUND, un personaggio preparatisssimo in tema Giuridco e Macroeconomico. E' lì che bisogna dirottare i VOTI cara BARBARA! I Socialisti del III Millennio...

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  21. Anonimo13:05

    Concordo in pieno con Reti Sociali, Barbara! Bagnai è un Economista preparatissimo, non ci sono dubbi in proposito. Bagnai, lo sappiamo tutti (almeno quelli che lo seguono e vedono i suoi video) che è contro l'Euro e contro questa UE. Ma, ahimè, ha fatto la scelta sbagliata, candidandosi per la LEGA! La lega è divisa in due tronconi MARONI | SALVINI. In caso di vittoria (la vedo dura, cmq) della Coalizione (o Alleanza) del Centro/Destra, il Berlusque riesumato e ri-plastificato isolerà l'ala dei Salviniani o li costringerà a cedere ... Guarderà ad un'alleanza col PD di Matteo SCEMENZI e alcuni fuoriusciti (sarà quasi fisiologico)del M5S per la costituzione di un ennesimo "Governo Tecnico" lacrime e sangue in termini di ulteriore devastazione dello stato sociale a scapito di noi soliti coglioncelli italioti. Scelta sbagliata per Bagnai, che non farà nulla di nuovo o, per meglio dire non gli faranno fare un CAZZO DI NIENTE! ... QUindi, cara Barbara, il video è solo un Video-game attrattivo di voti per gli IDIO-taliani! L'unica formazione anti-liberista, al momento, in grado di fare un opposizione dura entrando in parlamento (e, su questo puoi stare tranquilla, riuscirà sicuramente ad ottenere oltre il 3% dei consensi) è CASA POUND! Sic et simplicer

    Cordiali saluti Bella!

    Alberto Lupo

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  22. Giusto è ciò che dice Buffagni; la questione non è etico/morale, per ora la questione è di matematica base.
    Se non si comprende questo...ciaone.
    Chinacat è condivisibile, ma solo fino a un certo punto, nel contesto di un progetto ideologico metatemporale. Non alle attuali condizioni.
    Fosse anche solo per riuscire a prendere una boccata di ossigeno ne sarà valsa la pena, di meglio nulla c'è!

    (...metto lì due cosette le quali cerco di porre in risalto da mò; 1) Serve un sindacato, non un'altro partito etc etc.
    2) L'unica strada (reale) per poter influire dal basso, è quella di attaccarsi come piattole alle regole/norme che tutelano il lavoro. E questo è efficace solo se fatto dall'utente finale - ove l'utente finale non pote, ecco il sindacato. Troppo spesso la deflazione viene ottenuta in barba alle più elementari norme di sicurezza e di salute.
    Poco da dire, molto da fare...)

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    1. Ah, quella di Socrate e l'asino è bellissima, ma Socrate se l'è cercata ;)

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    2. Mr. Ceccato, io ho solo fatto notare che dopo le analisi dei fenomeni, forse è il caso di passare alle analisi delle conseguenze di quei fenomeni.
      Ripetere in continuazione che i media mentono va bene, è vero: ma quei media qualcuno li guarda, li ascolta e ne è manipolato.

      Le faccio notare una cosa: la reazione dei molti davanti alla mia semplicssima constatazione di un dato di fatto oggettivo è stata esattamente OPPOSTA a tutto quello il Prof. Bagnai ci ha "insegnato": valuatare il dato di fatto oggettivo senza pregiudizi.
      E badi bene: qui siamo tutti "allievi" del Prof. Bagnai... quindi come la mettiamo?

      We want the cup but we don't want the race.

      Chinacat

      Socrate era un rompipalle magnifico. Ma per me Socrate è un METODO da usare tutti i giorni.

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    3. @ sandro ceccato

      L'ordine logico e cronologico delle priorità è 1) prima il partito, o i partiti antiUE, antimondialisti 2) poi il sindacato, o i sindacati, che difendano gli interessi dei lavoratori.
      In queste condizioni politiche (delocalizzazione, dumping salariale, euro) la lotta sociale è semplicemente impossibile, e infatti non c'è. Ma non ci sarebbe neanche se a capo della CGIL ci fosse Di Vittorio o il miglior sindacalista del mondo a sua scelta. Legati mani e piedi, bastonati e digiuni non si combatte. Neanche Leonida.

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    4. @ Chinacat

      Non so se ho capito bene, ma te stai riferendoti principalmente a ciò che resta degli operai e affini. La lettura oggettiva pare, e dico pare, limitata.
      Sempre più persone e di diversa estrazione sociale mi dimostrano di aver intuito il male comune.
      Esistono diversi livelli. Alcuni ascoltano le cazzate della tvvi, altri quelle del webbe. Ma in genere ho notato un risveglio (anche se è difficile parlare di oggettività).
      Comunque sia le elezioni che seguiranno ci daranno migliori indicazioni, staremo a vedere (quello, spero, sarà un dato oggettivo).

      @ Roberto

      Se è vero che: constatando la moneta unica, le direttive generali giuridiche, l'osservazione necessariamente forzata delle politiche fiscali delle nazioni dell'unione etc etc; che siamo in una sorta di "area imperialistica ottimale" (sic), allora, vorrei far notare che nell'impero ottomano, gli ebrei poterono gettare le basi del nascente stato di Israele attraverso l'Istadrut, che altro non era che un sindacato di lavoratori.
      Quel sindacato fece da base logistica per la formazione di una struttura sociale e di una classe dirigente che, alla prima occasione, si presentò pronta e rodata a governare una nuova dimensione politica. E lo fece avendo come base lo zoccolo duro di quelli che, da che esistono corpi sociali, ne formano irrinunciabilmente le fondamenta; i lavoratori.
      Ciò che sta succedendo al PD dovrebbe far riflettere. Nominalmente sarebbe il partito dei lavoratori (sappiamo bene che non lo è), ma quel che conta è avere una base coesa che sta dalla tua parte.
      Questa efficacia, un partito, è molto difficile riesca a raggiungerla pur con tutta la buona volontà che gli si possa/voglia accordare.
      Certo sarebbe meglio andassero di pari passo, ma se dovessi scegliere non avrei dubbi.

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    5. Bella questa idea dell'Istadrut. Magari hai ragione tu. A prima vista, direi che la coesione sindacale è stata facilitata dalla coesione etnica, e sindacati o partiti su base etnica non sono fattibili, qui (ancora). ma è una bella idea,grazie.

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    6. @ SANDRO CECCATO

      Mr. Ceccato, il mio riferimento agli "operai" è motivato da un altro dato di fatto oggettivo: i "ceti bassi" di cui io stesso faccio parte sono i più facilmente manipolabili perché che ci piaccia o meno un certo livello di istruzione mette a disposizione alcuni strumenti per non essere facilmente manipolati.
      Ma questo non vuol dire che non si possa manipolare anche il "ceto medio", anzi: sia il Nazionalsocialismo tedesco che il Fascismo italiano si sono appoggiato a questo ceto (M.Broszat - Von Weimar Zu Hitler).

      Gli studi più approfonditi (vedi la trilogia sul 3° Reich del prof. R.J. Evans) sul Nazionalsocialismo tedesco hanno dimostrato in maniera inequivocabile che dalle elezioni del 1930 in poi il grosso dei voti alla NSDAP proviene dai ceti medi e in maniera spettacolare, soprattutto da coloro che avevano smesso di votare.
      Il che vuol dire che il tedesco medio del 1930, che ha un livello di istruzione tra i più alti al mondo, non ci trova nulla di strano nel votare il partito di Adolf Hitler (Ian Kershaw - L'enigma del consenso).

      Anche il ceto medio è manipolabile ma lo si manipola in maniera diversa da quello basso. La propaganda, insegna Goebbels, la si misura in base all'interlocutore.
      Una cosa ovviamente l'ho notata e forse l'ha notata anche Lei: indipendentemente dal "credo" politico, è molto più difficile "convertire" un medico o un avvocato che un operaio.
      E' il famoso "so-di-sapere" a cui si riferisce Monsieur Bagnai. Ci vorrebbero psicologi e sociologi per spiegare questo fenomeno, io purtroppo solo un povero topo da biblioteca. Il mio modello è Firmino per cui non faccio testo.

      Chinacat

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    7. Intanto sono andato a rivedere le letture che feci anni fa, e devo puntualizzare che l'Histadrut venne fondato nel '20.

      Mah, sappiamo bene che, facendo un'analisi approfondita, il III° Reich fu approvato e caldeggiato da tutta quella parte di società occidentale che si rifaceva ai dogmi del liberismo. Non è dificile immaginare che un simile movimento non avrebbe potuto avere una simile efficacia senza l'aiuto di ingenti investimenti di capitale (anche e soprattutto nel campo dell'informazione, ma queste son cose dette e ridette).

      Un fatto è che l'avvocato etc etc, non ha un gran bisogno di essere convertito, la sua natura lo porta senza troppi sforzi ad accettare qualsiasi tipo di narrazione che proponga la "moralizzazione" delle classi inferiori.
      Questo è facilmente constatabile oggi, osservando con quanta ostinazione la piccolo borghesia "di sinistra" si accanisca ad imporre ricette di austerità e sacrificio alle classi più deboli (la forma attraverso la quale viene proposta tale ricetta non mi pare faccia gran differenza). Eppure essi stessi sono in gran parte figli di operai, artigiani e piccoli proprietari terrieri.

      Questo fatto credo imponga una lettura più naturale che culturale del fenomeno.
      Credo sia una caratteristica endogena di impulsi ancestrali legati all'istinto di sopravvivenza, e che ancora non vengono affrontati metodologicamente, da un punto di vista culturale, con la dovuta collocazione all'interno di concetti che diano la dovuta importanza alla parte "naturale" delle manifestazioni caratteriali dell'essere umano.

      Avrei un aneddoto relativo a tre laureati coi quali ho avuto un interessante scambio di vedute sul concetto di economia che risulta illuminante e che sintetizzo così; hanno sostenuto che l'economia non c'è più, e che oggi c'è la finanza. Alchè gli ho chiesto; "Come ha fatto la finanza a "scalzare" l'economia?".
      Risposta; "Sono cicli, come l'Impero Romano, prima o poi si chiuderanno...." (figli di operai e artigiani e piddini puri).

      Amen.

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    8. @ SANDRO CECCATO

      E qui abbiamo un problema:

      "il III° Reich fu approvato e caldeggiato da tutta quella parte di società occidentale che si rifaceva ai dogmi del liberismo. Non è dificile immaginare che un simile movimento non avrebbe potuto avere una simile efficacia senza l'aiuto di ingenti investimenti di capitale"

      No. E' tutto falso. E non perché lo dico io che non conto nulla.
      Lo dimostrano in maniera inequivocabile tutti gli studi di altissimo livello sull'argomento.
      Per capirci: gli storici hanno dimostrato che non è affatto così ma a parte loro non lo sa nessuno. Tranne chi legge i loro libri, meno di quattro gatti.
      Non sta a me spiegare cosa scrivono gli storici, io posso solo indicarle quali sono i testi da leggere. Però un esempio lampante lo posso fare.

      Nel 2006 è uscito quello che ad oggi viene considerato il miglior testo sui rapporti economia-nazionalsocialismo, "The Wages of Destruction" del Prof. Adam Tooze. E cosa leggiamo, per esempio?

      "And whereas the DVP enjoyed the generous backing of big business, the Nazis were so cash-strapped by the autumn of 1928 that they were forced to call off their annual party rally."

      Ops. Il big business finanziava la DVP e nel 1928 la NSDAP non ha nemmeno i soldi per finanziare il raduno del partito. Che alle ultime elezioni ha preso il 2,5% dei voti.
      E ancora:

      "In so far as economic interests were responsible for the collapse of the Weimar Republic and the installation on 30 January 1933 of Hitler's government, the group chiefly responsible WAS NOT BIG BUSINESS OR EVEN HEAVY INDUSTRY, but Germany's embattled farmers."

      Se avrà la forza di leggere tutte le 806 pagine del libro (stracolmo di statistiche economiche) si accorgerà che le cose stanno in maniera molto ma molto diversa.

      In italiano è stato pubblicato con il titolo "Il prezzo dello sterminio", stravolgendo in pieno il significato originale del titolo inglese. Però il libro è quello.

      Chinacat

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    9. Ok, mi sono espresso male. Prima erano duri e puri e completamente votati alla rinascita del Pangermanismo, giustizia sociale etc etc, poi hanno piano piano corteggiato l'oligarchia del paese senza dirlo troppo alla base (tipo M5S tanto per capirci).
      Non vorresti mica farmi credere che, quando quel residuato bellico di Hindemburg lo mise al potere, non avesse già allora l'appoggio del potere economico?
      Quelle robe lì mica accadono perché sei tutto d'un pezzo, oppure perché vedono in te una figura carismatica che renderà libero il popolo tedesco?!
      La base ancora sognava mentre i vertici stavano programmando la distruzione del bolscevismo.
      Un'altra lettura interessante è il diario che Heisenberg fece di quegli anni, tra i quali un dialogo con un giovane militante del nazisocialismo, tanto che a un certo punto mi son chiesto se non fosse un protogrillino (non credo di poter leggere il libro che mi consigli, non ne ho proprio il tempo materiale, purtroppo).

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    10. @ SANDRO CECCATO

      "Non vorresti mica farmi credere che, quando quel residuato bellico di Hindemburg lo mise al potere, non avesse già allora l'appoggio del potere economico?"

      Si, esatto. E non perché sia mio interesse "farlo credere" ma perché lo dimostrano in maniera inequivocabile gli studi degli storici che si sono occupati di questo periodo (Broszat, Frei, Neumann).
      Se poi ci riflette con sottomano i dati delle elezioni che vanno dal 1930 al 1933 è lampante.
      Il partito di Hitler decolla alle elezioni del 1930, oltre 6 milioni di voti. Eppure non viene contemplato per un nuovo governo: il partito più grande di tutto il Reichstag dopo la SPD.

      Stessa cosa nelle elezioni del 1932: oltre 12 milioni di voti, il partito più grande di tutto il Reichstag NON viene consultato per la formazione di un nuovo governo.
      Perchè?

      Soltanto quando fallirà l'esperimento von Schleicher si ricorrerà al partito di Hitler e faccio notare che von Schleicher non è un politico di professione ma un militare: cosa potrebbe volere di più il grande capitale se non un bel generale a capo del governo?
      Invece anche von Schleicher fallisce, come aveva fallito Von Papen, un esponente di quel mondo legato alla grande industria.
      Soltanto alla fine del 1932 viene preso in considerazione il "caporale boemo" quando l'establishment non sa più a che santo votarsi.
      Hitler, nel 1932, non ha alle spalle il grande capitale ma 12 milioni di voti ed in un sistema parlamentare PESANO.

      Ci sarebbe poi da dilungarsi sull'anima "socialista" del NSDAP (i fratelli Strasser) ma non la tiro per le lunghe.
      Le faccio solo presente un piccolo episodio avvenuto dopo l'avvento di Hitler e che illustra i reali rapporti di forza.

      Lei avrà visto nei documentari il famoso Stuka (JU-87); li produceva una azienda tedesca di nome Junkers.
      Il proprietario dell'azienda, Heinrich Junkers, fu avvicinato da Goering e quando Junkers fece capire che era contrario ai progetti di creazione della Luftwaffe, gli espropriarono la fabbrica.

      Pensi al paradosso: terrorizzati per anni dai "bolscevichi" del KPD e le loro teorie sulle "espreopriazioni proletarie", poi arriva un tizio che in teoria dovrebbe essere dalla tua parte e ci pensa lui ad espropiarti la fabbrica. Favoloso.
      Per la cronaca: l'alternativa proposta a Junkers fu quella di una comoda cella in un campo di concentramento. Preferì andarsene in pensione in Baviera.

      Chinacat

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  23. Anonimo14:15

    Speriamo davvero Barbara sia l'alba della speranza, ma io ci credo poco.
    È notizia di oggi che un negro delinquente ha fatto a pezzi una ragazza italiana e poi ha messo i pezzi in valigia. C'erano i soliti grulli che dicevano: "Lo fanno anche gli italiani". Cosa vogliamo sperare se in Italia esistono simili idioti che pur di giustificare ogni crimine di ogni clandestino si aggrappano alla più bieca retorica?!?

    Giovanni

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