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venerdì 4 marzo 2016

La riforma dell'uterinesimo

"Anche Gesù aveva due papà"
"Il dottor Voronof ha già annunziato la possibilità dell'innesto delle ovaie. Una nuova strada commerciale aperta all'attività esploratrice dell'iniziativa individuale. Le povere fanciulle potranno farsi facilmente una dote. A che serve loro l'organo della maternità? Lo cederanno alla ricca signora infeconda che desidera prole per l'eredità dei sudati risparmi maritali. Le povere fanciulle guadagneranno quattrini e si libereranno di un pericolo. Vendono già ora le bionde capigliature per le teste calve delle cocottes che prendono marito e vogliono entrare nella buona società. Venderanno la possibilità di diventar madri: daranno fecondità alle vecchie gualcite, alle guaste signore che troppo si sono divertite e vogliono ricuperare il numero perduto. I figli nati dopo un innesto? Strani mostri biologici, creature di una nuova razza, merce anch'essi, prodotto genuino dell'azienda dei surrogati umani, necessari per tramandare la stirpe dei pizzicagnoli arricchiti. La vecchia nobiltà aveva indubbiamente maggior buon gusto della classe dirigente che le è successa al potere. Il quattrino deturpa, abbrutisce tutto ciò che cade sotto la sua legge implacabilmente feroce.
La vita, tutta la vita, non solo l'attività meccanica degli arti, ma la stessa sorgente fisiologica dell'attività, si distacca dall'anima, e diventa merce da baratto; è il destino di Mida, dalle mani fatate, simbolo del capitalismo moderno." 
Antonio Gramsci
(6 giugno 1918) tratto da "Merce" in "Sotto la mole 1916 - 1920".

Questo brano di Gramsci, pubblicato da Gennaro Scala su FB (grazie) e che ho rilanciato su Twitter lunedì scorso ha avuto uno straordinario successo. Non solo, penso, per la straordinaria attualità del contenuto nonostante i quasi cent'anni di età ma perché qualcuno avrà pur paragonato queste parole a quelle che ormai vengono pubblicate sul giornale che proprio Antonio fondò. Per esempio queste, pubblicate dopo l'approvazione della legge Cirinnà, dall'on. Concia:


Vedete dove si vuole arrivare. Si parte con i buoni propositi del far cessare la discriminazione nei confronti di una minoranza, poi, approfittando del tempo di guerra, si finisce per strafare e passare oltre, decidendo di cambiare anche ciò che non chiedeva affatto di essere cambiato. Gli dai un dito e ti infilano un braccio, se mi permettete la volgarità.
A proposito, sapevate che, contemporaneamente all'Italia, anche il parlamento portoghese in febbraio è stato impegnato nell'approvazione di una legge sui diritti civili che comprende - a differenza, per ora, della legge italiana - anche le adozioni da parte di coppie omosessuali? Due paesi periferici, oppressi dal tallone di ferro dell'austerità che, invece di impegnarsi per risolvere il problema principale della loro crisi di sovranità e dell'attacco alla libertà ed al benessere dei propri cittadini, vengono obbligati ad infilare il piede di porco nei reciproci ordinamenti per scardinare alcuni principi costituzionali fondamentali, con la promessa-minaccia di non fermarsi lì ma di andare oltre, e pretendendo oltretutto la riconoscenza da parte dei cittadini, come fa, bullandosene, l'onorevole di cui sopra e con la benedizione delle istituzioni EUgenetiche che "ce lo chiedono".
Posso dire che questa tattica di imposizione ed intromissione sempre più pressante nel privato da parte di queste guardie rossogaie non mi piace proprio per niente e che lo trovo anche abbastanza inquietante?

Allo stesso modo non mi garba nemmeno un po' il revisionismo busone che, non solo prontamente rilegge la fiaba iniziatica (e massonica) di Pinocchio in chiave di "prima apologia della stepchild adoption" ma utilizza la metafora cristologica per il luogocomunismo iconoclasta sui "due papà" (come nel manifesto della sinistra portoghese qui sopra), riducendo il Sacro alla favoletta gender del "Gesù che nacque con fecondazione eterologa" ed ebbe appunto due papà. A questo punto perché non immaginare che prossimamente i re magi, unitisi in un matrimonio a tre in Thailandia, risulteranno essere andati a Betlemme a ritirare il loro pargoletto a progetto dalla surrogata Maria?
Questa derisione del Sacro, che dovrebbe essere rispettato anche in regime di laicità, di sottomissione del metafisico all'ultrafisico è qualcosa di assai sospetto, perché la sua giustificazione rimanda ad una delle frasi più ambigue della storia, il famoso "fa ciò che vuoi".
Ad una prima impressione pare trattarsi nient'altro che dell'esortazione agostiniana, e difatti chi reclama i suoi "diritti" per sé e per i propri compari - allo stesso tempo in cui li nega agli altri da sé, per esempio nell'abito economico - lo fa con il pretesto dell'amore e della bontà che, in base ad una legge non scritta del loro pensiero magico, dovrebbero sempre trionfare.
Tuttavia è evidente che il motto scelto dal prete operaio può finire per incarnare benissimo l'idea del godimento illimitato, principio fondante del postcapitalismo di cui egli vorrebbe essere l'antitesi, per non parlare del "fa ciò che vuoi", inteso come "divieni ciò che sei" (e non porti alcun limite) di un satanista come Aleister Crowley. Siamo quindi nel regno del pensiero e dell'azione borderline che amplifica e riverbera il caos odierno, confondendo il sacro e il profano in un ambiguo gioco di chiari e scuri.

Strane consonanze
L'ambiguità, del resto, il volere tutto ed il suo esatto contrario al medesimo tempo, il proclamare una cosa, come nell'incontro con il patriarca ortodosso Kirill e rimangiarsela già sull'aereo del ritorno, è una delle caratteristiche principali del papato gesuitico-quantistico di Francesco, che non "si immischia" nella questione dei figli surrogati, i bambini-merce di Gramsci, forse perché ha un concetto della maternità assai mondano ed EUgenico:


La questione della maternità surrogata è maledettamente seria perché mette in discussione, come ricorda un Gramsci in grado di immaginare solo una piccola parte di ciò che verrà, il concetto di mercificazione dei corpi ed apre la strada a pratiche che, più che ad un orrendo futuro fanno riferimento ad un già vissuto orrendo passato. Stanno infatti comparendo le prime soccorsorossine che, poverette, come s'offrono di concepire e scodellare, per pura generosità, un figlio per gli omogenitori per forza. Esse non trovano niente di male nel mercimonio effetto collaterale dell'uterinesimo, anzi: "Perché l'utero non si potrebbe noleggiare?,  scrive la Guzzanti (sottinteso: o vendere come un rene, concetto ribadito anche dalla Bonino, colei che gli uteri più che altro li svuotava). Tutto in nome dell'amore e con quel vago sentore e retrogusto di "quel che mio è tuo" di kolkoziana memoria.

La realtà è ben diversa. Andate sul sito delle maternità a progetto, uno a caso, e, scansati gli inni alla presunta libertà di scelta ed autodeterminazione di queste donne, ancora per la maggior parte purtroppo attratte più che altro dal vile denaro in palio, ascoltate gli omogenitori (guarda caso italiani) che, con le sciarpette a specchio, parlano della "loro surrogata", come una volta i miei vicini ricchi avrebbero parlato della loro "tata" e facendo pesare al mondo intero 'sti marmocchi come se i dolori del parto li avessero provati loro. Tifo accanitamente per il trapianto dell'utero (e per l'aborto dal barbiere) affinché anche loro provino finalmente le varicose e le emorroidi stile grappolo prossimo alla vendemmia. Ah, dimenticavo, io smetterò di chiamarvi busoni quando voi la pianterete di chiamarci surrogate, neanche fossimo fatte per l'80 per cento di cicoria.

Quando cresceranno, questi poveri cuccioli comperati un utero qui e un ovulo ululà (giusto per diluire al massimo la responsabilità materna e scongiurare l'attaccamento), non è che potranno ritenersi tranquilli. Come gli altri bambini delle coppie, diciamole, naturali, se manifesteranno qualche normalissimo ondeggiamento tra i generi, magari ad appena cinque anni quando l'identità sessuale è in una primissima fase formativa, rischieranno di vedersi bollare come bambini transgender e potranno entrare in un programma di riassegnamento di genere, dopo una bella diagnosi di disforia sessuale, una delle tante malattie quasi inesistenti che riempiono i manuali di psichiatria moderna.
Il bimbo trans avrà magari una mamma (nel senso di donna) o una babba o un mammo che, con un atto di puro amore, s'intende, gli siringherà nella coscia mille dollari di ormoni alla volta per bloccargli la pubertà, regalandogli un bel tumore da sviluppare in seguito quando vorrà. "Mamma, grazie!"


Oppure, oltre a subire le pere di ormoni, potrà ritrovarsi in una bella clinica che vanta decenni di esperienza nel "riassegnamento di personalità". (Ragazzi, si ha voglia a sforzarsi di non essere complottisti, ma nominare il Tavistock, con la nomea che si ritrova, significa proprio cercarsela.)



Ricordate quando, ai tempi delle ginnaste romene e delle nuotatrici della Germania Est degli anni settanta, l'Occidente distoglieva lo sguardo con orrore da queste disumane pratiche comuniste, condannandole senza appello?
Ora lo stesso Occidente votato al culto della femminilità intesa come passività, coltiva in serra bambini iperfemminilizzati da conservare il più a lungo possibile nella formalina di un'infanzia artificialmente ipersessuata e li celebra su tutti i media come una cosa assolutamente normale e moderna, magari mentre bacchetta le mamme orgogliose che pubblicano le foto dei loro pupi naturali, schietti, nel senso di maschietti e femminucce modello base sui social network, perché ce stanno i pedofffili!!!
Perché, il bambino transgender, questo orripilante piccolo puttanello, non assomiglia terribilmente al compimento del perfetto sogno pedofilo e, voglio esagerare nel pensar male, all'ideale sposa bambina ed allo schiavetto androgino al servizio dei califfi del nostro prossimo futuro assegnatoci di passive? Quel futuro dove la riforma dell'uterinesimo imporrà un utero a tutti, soprattutto agli uomini.

40 commenti:

  1. sempre dell'idea di promuoverla per i massimi gradi della Repubblica non appena sara' avvenuto il repulisti del letame rosso in Parlamento.

    Lollino Michele

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  2. Antonino Allegretti10:17

    Grazie per gli ottimi articoli. Vorrei segnalarle, riguardo all'interpretazione della favola Pinocchio, l'illuminante libro del defunto card. Giacomo Biffi "Contro Maestro Ciliegia. Commento teologico a «Le avventure di Pinocchio»" reperibile qui:
    http://www.mondadoristore.it/Contro-Maestro-Ciliegia-Giacomo-Biffi/eai978881630206/

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  3. Hai mai pensato di scrivere un libro?
    Io avrei un immenso piacere nel leggerlo e in più mi aiuterebbe a riflettere spremendo un pochino i miei neuroni atrofizzati dalla tecnologia (che non fa mai male).

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    1. Grazie. Chiunque coltiva la scrittura prova il desiderio di scrivere un libro. Il problema è che te lo devono pubblicare. ;-)

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    2. Anonimo22:14

      Barbara, forse è giunto il momento di pubblicarlo. Magari prima in Tedesco. Su esistono ancora editori veri.

      Hart

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    3. anch'io non aspetto altro, e secondo me qualcuno che ti pubblica lo trovi anche in italia (se può servire a promuoverti: ascoltarti con la sintesi vocale è magnifico, con te si parte dal centro, e poi alla fine si riemerge, e la visione della superficie è ben diversa da quella che si ricordava prima dell'immersione, credo lo sia per tutti coloro che ti leggono, non solo per me che, ovviamente, ho della visione una mia personale teoria). Per me è importantissimo sapere che c'è ancora qualcuno che non scrive sotto la protettiva cappella dell'onda, ma la cavalca. Quindi pubblica sto libro Barbara, anche in aramaico antico, saremo in tanti a leggerlo lo stesso :)

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    4. Siete commoventi. Grazie. Serve a tirar su il morale e a motivarmi perché a volte mi chiedo perché cacchio scrivo e per chi.

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  4. ... in effetti questo ritorno subliminale di castrati ed eunuchi non so perchè ma lega bene col califfato mondiale...

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  5. Anonimo11:13

    Ho sempre adorato Pinocchio, ed in effetti fra i miei avi esiste un Gran Maestro Venerabile e Riconosciuto.
    Chi lo sa, sarà questione di genetica.
    A parte tutto, si sente spesso dire che "non ci sono prove del fatto che gli invertiti siano pessimi genitori".
    Ma le prove ci sono: la stragrande maggioranza dei (pochi, per ora, e concentrati nella cloaca anglosassone da cui in effetti proviene quanto di marcio esiste nel mondo) casi di bambini a cui viene diagnosticata la "disforia di genere" vengono da Babbo Ubaldo e mamma Umberto.
    Il che è ovvio: chi è malato vorrebbe vedere il mondo intorno a se disfarsi con lui, come nella nota metafora di "mastro don Gesualdo", per sentirsi sano.
    Lasciare che bambini crescano con questa gentaglia è come lasciarli a Pacciani.
    E non mi riferisco di per se agli omosessuali: mi riferisco ai gay, ovvero omosessuali politicizzati piccolo-borghesi resi isterici dall'invidia per le donne e dalla strumentalizzazione piagnona del proprio buco del culo.


    Matteo

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    1. Ovviamente si scherza, vero? :-O
      Seriamente, ho una curiosità tecnica. Gli omogenitori si aspettano che i figli crescano omo piuttosto che etero, oppure no? Perché l'ipotesi figlio di due uomini ma puttaniere impenitente è sempre dietro l'angolo. Così come conosco puttanieri impenitenti con ben tre figli gay (di madri diverse).

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    2. Anonimo15:38

      I casi della vita sono infiniti, ma ritengo che ogni genitore voglia il figlio simile non tanto a se, quanto all'immagine idealtipica che si fa di se.
      L'esempio lampante è la mammina ballerina frustrata che obbliga la figlia ad allenarsi a 4 anni.
      Il che forse è giusto, perchè possiamo dirci adulti solo quando sfidiamo l'autorità paterna, ma devono esistere dei limiti.
      Perchè anche il padre che vorrebbe che il figlio studiasse ingegneria mentre quello vuole fare belle arti, non ne sta minando l'identità, la natura, la mente.
      È una sorta di stupro, e come tutti gli stupri ha l'alibi dell'Ammmmmoooorrrreeeeeeee.


      Matteo

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    3. Anonimo20:00

      "Gli omogenitori si aspettano che i figli crescano omo piuttosto che etero"

      Hai fatto centro. Ma piu' di loro se lo attendono quelli che favoriscono questo puttanaio (termine obsoleto) globale. Il che ci rivela che in realta' al presupposto (la "libera scelta") su cui si basa tutto il gaio castello non ci credono nemmeno loro. E non ci credono perche' la percentuale piu' ampia delle persone che operano questa scelta, in realta' non scelgono affatto. Ma qui arriva il OMS a dirci che non e' vero. E chi siamo noi rispetto a cotanta scienza ?

      Il risultato nel medio lungo periodo (e cioe' quando noi saremo gia' tutti morti) e' gia' noto: figli che uccidono i genitori adottivi, dediti ad ogni sorta di storia criminale utile alla destabilizzazione in corso, per la maggior parte. A fronte di qualche successo, dovuto piu' al carattere dei soggetti che all'esperimento in se', il grosso potrebbe finire nelle schiere dei Giannizzeri del NWO che, come quelli veri, non avranno rapporti familiari ed una vita privata: saranno solo dediti al loro lavoro di mercenari.

      Siccome so che sei ferrata in Tavistock e sue evoluzioni tipo Nikita, non proseguo l'illustrazione. Pero', queste cose dovrebbero mettere in crisi anche certe visioni basate sul puro e semplice Behaviorismo. Oltre all'ambiente c'e' qualcos'altro, che puo' provenire da altrettante influenze ambientali, ma anche no. Come funziona la memoria genetica ancora non lo sappiamo, come non sappiamo nemmeno a che serva la maggior parte del DNA. Semmai lo sapremo, si vedra', ma ad occhio e croce il considerare verosimile una certa predeterminazione (patologica o no) e' l'unica cosa sensata che si puo' fare. E infatti e' cio' che anche i nostri ignoranti antenati hanno sempre fatto.

      G.Stallman

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    4. Io non sono nemmeno sicuro che dopo nove mesi di scambi di sangue, umori, frequenze, anticorpi, nutrimento il figlio di tanta surroga sia meno che suo.

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    5. Anonimo05:36

      Nemmeno io. E questo per rimanere al puro e semplice Positivismo... senno', anche "scientificamente" le relazioni si fanno piu' complesse e difficilmente osservabili. In parole povere, parliamo di una "scienza" che di queste cose non ha ancora capito un cazzo. E rifiutiamo quei pochi indizi evidenti che, magari non avranno grande fondamento, ma che sono stati ispiratori delle consuetudini di pressoche' tutte le civilta' umane prima di noi. Certo che dalla specializzazione "io suono bene il pianoforte > mio figlio (probabilmente) fara' altrettanto" a "io lo piglio in culo etc. ..." ce ne corre. Ma in quale civilta' si e' mai vista una cosa cosi' idiota ?

      G.Stallman

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  6. Cara Barbara, se permetti, una nota.

    Tu scrivi: "Siamo quindi nel regno del pensiero e dell'azione borderline che amplifica e riverbera il caos odierno, confondendo il sacro e il profano in un ambiguo gioco di chiari e scuri."

    Non è mica tanto ambiguo il gioco, è chiarissimo. Il manifesto portoghese blasfemo non fa che trasformare in slogan finto scherzoso il fatto oggettivo che la maternità surrogata è una parodia della nascita verginale di Gesù Cristo. Se dovessi fare un remake di "The Omen", tu come lo faresti nascere l'Anticristo? Io, con l'utero in affitto. E come viene giustificata la maternità surrogata? Con il libero assenso della donna. Se ti ricordi il catechismo, che cosa succede all'Annunciazione? Che cosa dice Maria? Ecco. Poi, se vuoi possiamo diffonderci, e indicare che l'arcobaleno somiglia tanto alla stella cometa, per la forma e per il luogo in cui si manifesta, eccetera, eccetera. Che uno sia credente o no (io lo sono) ammetterai che queste coincidenze colpiscono; colpiscono tanto che hanno colpito anche le organizzazioni LGBT, che infatti le usano consapevolmente e allegramente, per NORMALIZZARE LA DISSACRAZIONE ANTICRISTIANA.

    Faccio notare che l'attacco dissacrante è rivolto esclusivamente al cristianesimo, e in particolare a quel punto essenziale del cristianesimo che è l'Incarnazione (en passant: dicono diversi teologi e Padri della Chiesa che la ribellione di Lucifero consegue al suo rifiuto scandalizzato dell'Incarnazione della Seconda Persona della Trinità: "Come? Dio che si fa uomo? Dunque io dovrei inchinarmi a questo mucchietto di materiale biologico? Mai!").

    Anche qui, conta fino a un certo punto se uno è credente o no. Il credente magari comincia a pensare all'Anticristo (e in effetti io, malgré moi, comincio a pensarci, cosa che mai mi sarei aspettato di pensare sul serio). Il non credente però meglio che stia in campana, perchè se si dissacra l'Incarnazione, automaticamente si dissacra anche la persona umana, e si pone termine all'idea che la persona umana abbia valore infinito (una follia cristiana che non trova il minimo riscontro nella realtà empirica, eppure ha modellato la civiltà europea in quel che ha di meglio, non di peggio). Non è difficile immaginare le conseguenze pratiche. Insomma: c'è poco da ridere.

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    1. Mettiamola cosi': credenti o no, froci o segaioli etero, se si abbandona per un solo attimo la profonda convinzione del "valore assoluto della persona umana", o come preferisco "l'inviolabilita' della persona", si torna diritti ai campi di concentramento.

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    2. Piccola chiosa @a perfect world: l'eugenetica nazista trae origine da idee e pratiche eugenetiche statunitensi.

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    3. Chiedo venia a Roberto, ma io in tutto questo "pasticciaccio brutto" ci vedo un non so che di nemesi cattolica, purtroppo.
      E dico purtroppo perché l'inviolabilità dell'umano non avrebbe dovuto essere cercata e protratta, a fronte di una serie di indizi che la scienza metteva di volta in volta sul tavolo, in una raffigurazione tanto ardita quanto quella che proprio tu definisci folle.
      E ora, su quale piano la chiesa ha intenzione di porvi rimedio? (sempre che abbia cercato un rimedio, perché a me non pare proprio).

      Comunque la mia opinione è quella di persona non credente e/o praticante cattolica, quindi sarei ben felice di essere smentito.

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    4. ..mettiamola cosi': nel mio mondo perfetto, e' inviolabile in assoluto il corpo dei poveri. I ricchi si smontino e rimontino come preferiscono, ma non a spese dei poveri. Hai almeno 100.000 euri di imponibile? Complimenti, sei abilitato alla procreazione conto terzi. Hai almeno un milione di euro di imponibile? Attento: se delinqui, sei passibile di pena di morte.

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  7. Anonimo11:48

    L'automatismo (fra cristianesimo e dignità umana) mi convince poco, e mi sembra parte di quella diffusa storiografia marxista (Canfora, Losurdo, ecc...) che dipinge il mondo pagano indoeuropeo come il luogo del sopruso, della schiavitù e del classimo e di cui giustamente il grande Preve si faceva beffe.
    Certamente, hai del tutto ragione quando dici che la froceria (e non solo) è APERTAMENTE E DICHIARATAMENTE satanista, blasfema ed anticristiana, ma questo è inevitabile conseguenza della sovversione escatologica importata in Europa dal cristianesimo, e che si incarna di epoca in epoca nelle forme più varie.
    Per dire, ieri c'era il comunismo, prima ancora l'imperialismo britannico ed il protestantesimo.
    Oggi c'è questo, che possiamo chiamare mondialismo, e che si ribella al padre.
    Esiste qualcosa di edipico in tutto ciò, ma sta di fatto che anche se io ammazzo mio padre nulla al mondo potrà cambiare il fatto che sono suo figlio.
    Senza contare poi che la Chiesa è in prima linea fin da GPII nella promozione attiva del mondialismo medesimo, come ha brillantemente dimostrato Ida Magli (la terra le sia lieve), ed un cattolico deve obbedire e chinare il capo.


    Matteo

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    1. Non ho detto, perchè la ritengo una sciocchezza, che il concetto di dignità umana sia esclusivamente cristiano.
      E' invece esclusivamente cristiana l'ìdea del valore infinito della persona umana. La tesi che il cristianesimo in quanto tale sia responsabile del mondialismo, etc., mi è nota. La ritengo erronea. Visto che citi Preve, era dello stesso parere. Non mi pare il caso di aprire il dibattito qui. Quanto al cattolico che deve obbedire e chinare il capo se il papa promuove il mondialismo, guarda che ti sbagli: ti leggi Sam Tommaso, o se preferisci Dante, e vedi che non è affatto così.

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    2. Anonimo13:14

      Preve era un genio, ma ovviamente comunista, e quindi avrebbe dovuto ammettere che anche il marxismo è frutto dell'escatologia abramitica, cosa che ovviamente lo avrebbe scandalizzato assai.
      Il che ovviamente, non vuol dire teorizzare strani complotti degli illuminati ebrei che da millenni controllano l'Occidente e blablabla, solo ammettere placidamente che cristianesimo, liberalismo e comunismo hanno "qualcosa in comune", e cioè il nichilistico desiderio di omologazione planetaria.
      Il papa chiede la "tolleranza religiosa" da quando il cristianesimo è diventato minoritario, prima si parlava ancora della "vera fede" ed altre balle simili.
      Il che ovviamente non mi porta al disprezzo blasfemo ed anticristiano di quei ricchioni di cui sopra: non essendo cristiano, ho il senso del sacro e rispetto la fede altrui. Per questo non mi sognerei mai di bestemmiare il Cristo in quel modo. Lo lascio a questi abramitici delusi.

      PS: Tommaso mi manca, ma il ghibellino, pagano ed esoterista Dante lo conosco molto bene. Non a caso mito sia di Mazzini che di Reghini.


      Matteo

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    3. Vanno bene anche S. Roberto Bellarmino e Nicola Cusano, del quale ti raccomando caldamente il "De pace fidei". Non sono esoteristi, non sono pagani come (il tuo, non il mio) Dante (per l'interpretazione autentica aspettiamo di incontrarlo di persona), ma la pensano così anche loro. Capisco che il cristianesimo non si presenti proprio con il vestito della festa, oggi; però se lo si critica sarebbe meglio prenderlo al suo meglio, non al suo peggio: Nicola Cusano, non l'Agesci.

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    4. Poi, a latere della discussione cristianesimo buono/nobuono, rilevo il fatto, preoccupante per tutti, che la dissacrazione dei simboli, non solo religiosi, è un atto di per sè infame e molto, molto pericoloso. Toccare, sporcandoli, i simboli, è sporcare quel che di più caro hanno gli uomini. Le guerre di religione cominciano così.

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    5. Anonimo05:57

      La dissacrazione dei simboli e' antropologicamente collegata alla vittoria su chi li porta. Non importa quali sono: svastiche o falci e martello (tutti simboli incrociati a ben vedere); e' un gesto anch'esso simbolico con il quale si cancella la memoria del nemico irriducibile, e solo questa. Sappiamo che anche nel paganesimo i simboli degli sconfitti non venivano quasi mai rimossi, ma inglobati, a patto che venisse riconosciuta l'autorita' del vincitore. Anche la terminologia usata in ambito politico risente di questa draconiana impostazione: quello e' il Male, questo e' il Bene... il Male Assoluto, la Salvezza dell'Umanita'... gli e' che la politica ha gia da tempo sostituito la Religione anche nel suo stesso ambito. Ma non e' piu' la religione di Riccardo o Saladino, che pure contemplava ancora il rispetto personale e il riconoscimento delle doti dell'avversario; e' la lotta di Gog e Magog dalla quale non puo' uscire che un vincitore per volonta' di Dio. Ad occhio e croce (:-)) direi che si tratta di un Dio differente da quello di prima, o che ha a cuore popoli differenti e nient'affatto universali. Chiamo a mio testimone G. da Ockham in persona. :-)

      G.Stallman

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    6. Anonimo10:13

      Bellarmino?
      Il nemico giurato della ragione e della scienza?
      No grazie, anche se adesso va di moda il revisionismo storiografico alla Massimo Fini preferisco leggere Galileo.
      E magari anche qualcosina di Bruno, perchè no.
      Certo, anche su di loro cattolici e comunisti si sono accaniti con livore, basta guardare l'oscena opera di Brecht che ritrae Galileo come poco piu che un astrologo vigliacco, ghiottone e paraculo.
      Saranno affinità elettive quelle che fanno istintivamente riconoscere il nemico principale anche a chi ufficialmente si detesta (salvo poi andare di lingua quando si tratta di distruggere l'Italia).

      Stallman, dici bene: i romani portavano le altrui divinità a Roma e le veneravano, i cristiani hanno distrutto i templi e spento (mai si è vista nella storia atto più blasfemo) il Sacro Fuoco, perchè "la verità che voi cercate noi l'abbiamo ricevuta da Dio".
      È QUELLA, e non altro, l'origine delle attuali depravazioni.
      È come se i nazisti si fossero lamentati delle rivolte polacche: "ma che vogliono questi, li stiamo solo massacrando".
      Quando si inizia con la bestemmia, la blasfemia e la profanazione, non si finisce mai in modo indolore.
      Hanno cominciato quelli per cui "la vita umana ha un valore infinito".

      Matteo

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    7. Anonimo11:26

      Beh, Matteo, a parlare bene dei latini oggi ci si becca di fascista, ma quando ci si lamenta per l'incapacita' di reazione di fronte a soprusi inimmaginabili non si riesce a fare due piu' due. Il problema dei monoteismi e' annoso, ma il nostro ha avuto la capacita' di inglobare anche il Paganesimo precedente. Pensa al culto dei santi e la rappresentazione iconografica della divinita'. Il lascito costantiniano, anche se fasullo, ha garantito una certa continuita' con il defunto Imperium. Ora non c'e' piu' nemmeno quello e chi ha sempre avversato l'antico potere gia' comincia a sentirne la mancanza in quanto indispensabile fattore di stabilita'. E'0 multilateralismo anche questo, alla fine. Quello che oggi riempie le piazze ma svuota le chiese non e' piu' cio' che era prima. Le nostre rogne sono parecchie, ma l'Islam, che pure di tempo ne ha avuto quasi altrettanto, invece non ha saputo inglobare le tradizioni precedenti: le ha tutte spazzate via. Quindi c'e' di peggio.

      G.Stallman

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    8. Anonimo11:40

      Vero, l'islam è peggio, anche se alcune sue correnti (sciismo in primo luogo) in realtà non sono malissimo (ed infatti in Iran convivono perfettamente tradizioni plurimillenarie e ceppi etnico-religiosi esotici).
      Ma quale è il seme da cui è nato anche l'islam? Eh, si, sempre quello da cui è venuto fuori anche il cristianesimo ed il comunismo.
      Sul sembrare fascista, non me ne preoccupo: sono stato fascista per una vita, forse lo sono ancora anche se oramai preferisco progressisti intelligenti come Lameduck a destronzi idioti come Adinolfi, De Benoist e e simili, ed ogni tanto scrivo qualcosa su Il Primato Nazionale, organo non ufficiale di CasaPound.
      Come dire: me ne frego!


      Matteo

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    9. Anonimo15:24

      Matteo, ognuno ha la storia che ha, noi abbiamo la nostra, e nella nostra la cultura islamica non c'entra nulla. Massimo rispetto per le culture altrui, ma ognuno in casa sua a grattarsi le sue proprie rogne. E cosi si risolve anche il problema della proliferazione delle moschee tenendo un bassissimo profilo: una volta rimpatriati i moscheanti il problema si dissolve e con esso tutti gli effetti collaterali. Ma l "alleato" ce lo lascera' fare ? E evidente che sono le elite che usano qualunque mezzo, comprese le religioni per far fuori cio' che rimane delle nostre tradizioni; senza apparire, come quando le stesse cose venivano imposte. Ma il risultato e lo stesso, anzi, peggiore in quanto manca la reazione che ci sarebbe di fronte all'imposizione visibile. La storia della Russia e emblematica: dopo l'ateismo di Stato sono tornati alla religione di Stato (piu o meno). Che tu ci creda o no, che sia instrumentum regni o fede autentica, un ideale forte come il fu Socialismo lo devi rimpiazzare con un altro altrettanto forte. E cosi che si tiene insieme un popolo, non con le balle circa la liberta come si usa ad Ovest. E sai che liberta' se dobbiamo chiedere il permesso per fare tutto a parte sodomizzarci reciprocamente. Questa e la liberta' che hanno scelta per noi.

      Quanto alla tua storia personale, la capisco perche conoscevo bene l'ambiente fin dai tempi del Liceo. Sono sempre stato un fan di Ezra. Ma ora bisogna osare l'inosabile e mettere insieme tutti quelli che non vogliono stare nella prigione planetaria che ci hanno preparata.

      Ti diro' che De Benoist ogni tanto mi piace: non sempre. La Nouvelle Droite francese piace anche a sinistra, perche fondamentalmente _e'_ la vera sinistra in questi tempi assurdi. Gli articoli e gli studi pubblicati su L'Uomo Libero sono forse da assumere a piccole dosi, ma hanno un potere disintossicante e dovrebbero essere prescritti obbligatoriamente dal medico di famiglia. Una volta saltato il fosso dell'Antifascismo si scopre che sono davvero poche le cose che dividono e molte piu quelle che uniscono.

      E' il motivo per cui non condivido molto l'apologia gramsciana. A. Gramsci e stato il rappresentante italiano al Comintern: lo stato maggiore della Rivoluzione mondiale, meglio nota come IIIa Internazionale. Il farne un patriota non mi sembra quindi una buona idea; anche se gli va dato atto di aver cercato una via originale, l'obbiettivo era sempre quello di prima.

      G.Stallman

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  8. Anonimo12:48

    Sono omosessuale, leggo abitualmente il blog di Barbara.
    Anche di questo apprezzo il contenuto.
    Ma sapete spiegarmi quale cazzo di motivo c'è di usare termini insultanti come "busone"?
    E qui non si tratta di politicamente corretto, di cui non mi frega nulla: politicamente corretto è, per dire, chiamare "di colore" un nero. Ma se uso negro di merda insulto.
    E non venite a dirmi: ma non vedi che ci sono altri problemi più grossi? Se sto qua è perchè evidentemente lo dò per scontato.
    Saverio

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    1. Anonimo13:16

      Come su Pauperclass, rinnovo il mio invito: leggiti Isotta, ricchione privo di complessi mestruanti che non si vergogna di definirsi tale.

      Matteo

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    2. Busoni voi, maschio-represso-masturbati-nel-cesso noi etero, tranqui che ce n'e' per tutti. La padrona di casa e' lucida come una cromatura dell'Harley.

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    3. Ciao Saverio, ti ringrazio di seguirmi.
      Busoni è per l'aver studiato a Bologna. Tranquillo, c'è anche il femminile busona. Vivendo in un ambiente al 99% maschile ti assicuro che sento quotidianamente chiamare le donne "rottincule" per se, ma non me ne ho a male.
      Gli omo che conosco io si chiamano tranquillamente checche tra di loro. Come i negri dei film di Spike Lee che si appellano reciprocamente con un bel "nigga".
      Comunque il perché ho utilizzato il termine è chiaramente spiegato nel testo.

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  9. Anonimo14:07

    Crowley, pessimo poeta e pretenzioso imbroglione, non era un satanista in senso stretto, anzi, disprezzava i satanisti. Ciò non toglie che il satanismo moderno, quello che si ispira a Anton La Vey, debba molto alle idee di quel personaggio (e a Jack Parsons).
    Counque, a proposito di satanismo, se si legge il programma sociale in cinque punti della Chiesa di Satana (pubblicato nel 1984 sulla rivista The Black Flame con il titolo "Pentagonal Revisionism"à si vede bene che coincide con quello delle élite sociopatiche che ci stanno distruggendo. Non sto dicendo che i vari banchieri, burocrati e compagnia siano iscritti alla chiesa fondata da La Vey, non credo proprio che lo siano, ma hanno ragione coloro che notano come La Vey ancora più di crowley si limiti a togliere il velo del politicamente corretto alle aspirazioni e ai piani dell'élite che ci controlla: "Beati i potenti perché erediteranno la terra, maledetti i deboli perché erediteranno il giogo", si legge nella prima parte della Bibbia Satanica (1969), e anche, nella seconda parte: "sii tu il tuo Dio"...
    Gianluca P.
    Mandaniresaka (Madagascar)

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  10. "quando voi la pianterete di chiamarci surrogate, neanche fossimo fatte per l'80 per cento di cicoria." Sbam! Sbam! Sbam! Mazzetta e scalpello, da scolpire!

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  11. Anonimo20:26

    Confesso di non essere un esperto in materia. Mi considero abbastanza agnostico, se non ateo del tutto, ma nelle mie (sporadiche) relazioni con soggetti dediti al "nuovo cristianesimo" ho notato un po' di cose: 1) il Vaticano II° non si tocca. 2)I 10 Comandamenti sono quasi tutti sbagliati o dovrebbero essere filologicamente reinterpretati. E tutto il resto della rivoluzione consegue a questi due punti.

    Da un punto di vista filosofico, il nuovo corso del V II°, rinnega principalmente la filosofia tomista e la sua visione metafisica. Per un sostenitore del Materialismo cio' sarebbe perfettamente ragionevole, ma una Religione si pone problemi che vanno oltre la vita. Ancora piu' della stessa Filosofia. Resta il fatto che la complessita' della visione tomista ed il suo impatto storico, sono proprio cio' che hanno fatto l'Europa quella che e'. Non ultimo il fatto che anche lo stesso pensiero scientifico le deve molto. E questo le e' stato riconosciuto anche da illustri pensatori di ben altro orientamento.

    Quanto al secondo punto, l'accento si pone (chissa' perche') sempre sul Sesto comandamento. Ma anche tutti gli altri escono malconci dalla pseudo-revisione filologica basata sull'applicazione del Pensiero debole ad una materia cosi' forte. L'esempio del cammello e della trave, per intenderci...

    Al che, visto e considerato che i comandamenti vanno piu' o meno tutti rivisti, ne consegue che il Reato fara' la stessa fine del Peccato da cui origina. Si puo' anche essere atei inveterati, ma da questo sconquasso non ci guadagnera' nessuno.

    Comincio a rivalutare positivamente gli stermini degli eretici avvenuti molti secoli fa. Che altro si puo' fare per contrastare il Disastro se non neutralizzare i suoi strumenti ?

    G.Stallman

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    1. Concordo. Trattasi di una neoreligione. Spiegazione laica: operazione di marketing. Fallimentare, perchè se per acchiappare nuovi clienti gli offri solo quello che hanno già (il mondo moderno, la libertà di scopare finchè vogliono con la coscienza tranquilla, etc.) perchè mai dovrebbero preferire la copia sbiadita all'originale fiammante? Unico risultato, perdi i clienti affezionati che hai già e fidelizzi al concorrente i più indifesi o tiepidi. poi c'è la spiegazione religiosa: modernismo, gnosi, eventualmente Anticristo. Fatto sta che è così. La crisi attuale del cattolicesimo è pegio della crisi ariana e della crisi protestante, perchè NON è conflitto aperto sui contenuti dottrinali, e si accompagna a un fatto senza precedenti: aver buttato via in blocco tutta la liturgia e il simbolismo sostituendolo con il Nulla. Gli ortodossi se la sono cavata nonostante una cura non lieve di persecuzioni perchè sulla liturgia non hanno mollato mai. I simboli resistono, se non li sgretoli tu dall'interno.

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    2. Anonimo16:43

      La questione dei cosiddetti "atei devoti" nasce proprio da questo, ma hanno gia' trovato il modo di porvi rimedio. E cristiano, o cattolico, il divorziare, il libero amore, la sodomia, il rubare, l'uccidere i nascituri e tutto il resto ? Non solo non e' cristiano, ma e' anti-sociale. Eppure, quanti di noi hanno creduto che si trattasse di autentiche battaglie sulla via dell'emancipazione ? Alcuni lo credono ancora oggi. Quelli che, pur progressisti, erano critici a causa delle dimensioni incontrollabili della deriva, rimarcavano come "alcuni" valori cristiani fossero inscindibilmente legati alla nostra civilta'. Con mille contraddizioni, ma infatti non si dichiaravano fedeli ne' osservanti. E questi che hanno fatto ? Hanno preso Pietro e l'hanno rimandato a pescare sul lago. Cosi' hanno privato i loro stessi critici dell'ultima scusa e trasformato tutti i vecchi fedeli in nuovi apostati.

      G.Stallman

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  12. Lo riposto, ho visto dopo che la discussione era proseguita.

    Chiedo venia a Roberto, ma io in tutto questo "pasticciaccio brutto" ci vedo un non so che di nemesi cattolica, purtroppo.
    E dico purtroppo perché l'inviolabilità dell'umano non avrebbe dovuto essere cercata e protratta, a fronte di una serie di indizi che la scienza metteva di volta in volta sul tavolo, in una raffigurazione tanto ardita quanto quella che proprio tu definisci folle.
    E ora, su quale piano la chiesa ha intenzione di porvi rimedio? (sempre che abbia cercato un rimedio, perché a me non pare proprio).

    Comunque la mia opinione è quella di persona non credente e/o praticante cattolica, quindi sarei ben felice di essere smentito.

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  13. Attualmente la Chiesa,intesa come istituzione umana, non è in grado di porre rimedio a un bel niente, anzi fa danni mica male.

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