domenica 24 agosto 2025

L'ARMATA SBRANALEONE


Per i fedeli che ignorano tutti i retroscena degli ultimi dodici anni di usurpazione a seguito della "primavera cattolica" e  che hanno preso Francesco per buono senza mai metterlo in discussione, Leone XIV dall'8 maggio 2025 è il Papa e basta. Esiste un livello di comprensione della nostra esperienza nel mondo basato sulla pura percezione, che rende le cose molto semplici e masticabili e che accontenta pienamente la maggioranza delle persone.

Tuttavia confesso il mio cruccio di indagatrice della mente: quello di non riuscire ancora a trovare una spiegazione logica convincente del perché quel mondo cattolico intellò che pure aveva riconosciuto l'esistenza di un "problema Francesco", rifiuti la mera ipotesi che Leone XIV possa essere il Papa ritornato sul suo legittimo trono assieme al munus petrino, e che questo stesso mondo sia convinto pervicacemente che sia anch'egli un antipapa. Convinzione che non è suffragata da alcuna prova che sia in grado di documentare.
E' un cubo di Rubik, anzi, di Rupnik, che continuo a rigirarmi in mano senza riuscire a risolverlo.

Certo, Leone si trova ancora in quell'interregno dove solo l'atto ufficiale della dichiarazione della sede impedita di Benedetto XVI e la condanna dell'antipapato di Bergoglio potrà certificare con la ceralacca la sua legittimità. Per cui è ancora un Papa dubius vagante in Purgatorio. Un Papa in stand-by né acceso né spento, che sta girando per i giardini vaticani dietro la safety car in attesa di qualcosa che sblocchi la sua situazione e quella dei cattolici.

Prevost non ha ancora compiuto atti ufficiali importanti né affrontato, tantomeno di petto, quelle questioni cruciali che il buon papa Francesco ha lasciato in forma di debiti insostenibili a chi è stato chiamato alla sua eredità. Infatti ogni tanto Leone si ricorda - o gli ricordano, di chi è il successore e paga pegno, per la verità ormai sempre più raramente e in circostanze legate alla tabella di marcia già scritta del Giubileo, ma bisogna dire che, se vorrà emanciparsi da quel convitato di pietra, dovrà dimenticarlo e soprattutto farcelo dimenticare.

Una buona strada da percorrere in tal senso è coltivare la propria popolarità e Leone ci sta mettendo molto impegno nel perseguire l'obiettivo. Essa infatti appare in crescita esponenziale perché obiettivamente egli appare e si comporta come uomo buono, semplice, adorabile con i bambini, oltre che uomo di Chiesa devoto a Maria e Gesù. Un Papa che finalmente è tornato a comportarsi da Papa. 
Ecco, questo è un punto importante che inevitabilmente comincerà a produrre nei fedeli imbarazzanti paragoni con il buon papa Francesco "che poi, alla fin fine, sarà proprio stato così buono?" 
Le male azioni di Bergoglio sono state tali e tante che il paragone con il nuovo "papa buono" le farà finalmente riconoscere come tali perché diverranno evidentissime. A quel punto, rivelare che Bergoglio era un antipapa usurpatore potrebbe venire accolto non con scandalo ma con un: "Beh, s'era capito. In effetti non pareva proprio un Papa". Non siamo mai stati sulla Luna di Francesco.

Per coloro invece che, come dicevo all'inizio, sono convinti che Prevost sia Bergoglio 2 la vendetta, mi sto convincendo che quell'atteggiamento sia provocato da uno stato di stress post-traumatico oppure dalla malafede e/o interesse personale. 
Nel primo caso bisogna ricordarsi che i dodici anni di antipapato globalista hanno lasciato una Chiesa in condizioni psicologiche pari a quelle di un ostaggio tenuto in cattività per troppo tempo che sviluppa la sindrome di Stoccolma, divenendo affettivamente dipendente dal suo carceriere e non è più in grado di riconoscere ed apprezzare la propria libertà. In questo caso, dopo il sequestro da parte dell'antipapato, non si è più capaci di ricordarsi cosa sia un papato normale.

Nel secondo caso, più prosaicamente probabile, basta vedere che razza di Armata Sbranaleone si sia formata nel mondo tradizionalista, anche qui a causa dell'anarchia bergogliana del "fa ciò che vuoi"; magari una tua chiesa personale, un culto, un'associazione che non disdegna il fine del lucro. 
Con una proliferazione di papi alternativi di tutte le fogge, ispirazioni e derivazioni profetiche,  i quali però si guardano bene dall'adoperarsi per far tornare le pecorelle all'ovile ufficiale e al Pastore nominato dallo Spirito Santo, nel momento in cui se ne sta parando uno probabile all'orizzonte. 

Promulgando la dissoluzione della Chiesa in un'entità fluida e senza carattere né attributi, figuriamoci autorevolezza e autorità, il bergoglianesimo ha osteggiato la tradizione ma allo stesso tempo essa ha potuto prosperare nella convinzione che, tanto, ogni Papa postconciliare era illegittimo. Si è creato un tradizionalismo saprofita dell'antipapato gnostico che ora è palesemente terrorizzato all'idea che la prossima scomunica non sarà più di princisbecco come quelle di Bergoglio, ma di oro puro perché provenienti da un Papa vero. E che esso si sia reso conto che l'obbedienza al Papa sia dovuta e debba essere ottenuta anche a furia di pontificie cinghiate. 

Che questo sacro terrore che Leone XIV - come mi auguro - possa essere in grado di mettere legittimamente a freno e condannare le varie entità eretiche, chiudendo le chiese e chiesette fai da te, comunità, associazioni e fondazioni comprese che da anni pattinano sul filo dello scisma, sia un altro segno e ulteriore indizio della sua probabile legittima elezione? E' un'ipotesi da non scartare affatto.



2 commenti:

  1. Dunedain13:02

    Se non c’è un pronunciamento ufficiale di LeoneXIV sulla sede impedita, il resto sono solo congetture e non fatti. Allo stato attuale Leone è un antipapa.
    Vedere le chiarissime posizioni di Cornet e Farè.

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    1. Paolo da Padova17:27

      Non solo loro, ma anche don Natale Santonocito e, ovviamente, tutti i sacerdoti del Sodalizio Sacerdotale Mariano guidato da don Alessandro Minutella. D'altra parte è una posizione logicamente obbligata. La signora Tampieri ha un bel dire che si tratta di "convinzione che non è suffragata da alcuna prova che [chi la sostiene] sia in grado di documentare". Questa è una inammissibile inversione dell'onere della prova. Considerati come sono stati riferiti i fatti del Conclave, ossia che Prevost è stato eletto dai 133 porporati considerati tutti legittimi cardinali elettori a prescindere da chi li abbia creati, l'onere della prova contraria incombe su chi intendesse contraddire i fatti allegando fatti incompatibili con quanto ufficialmente riferito (il cosiddetto conclavetto dei 25 di nomina pre-bergogliana). E in effetti, al di là di orpelli disseminati qua e là, Prevost non ha toccatto nulla dell'impianto eterodosso di "papa Francesco", confermandolo anzi con atti inequivocabili come la nomina di vescovi in piena comunione con l'eterodossia stessa, da lui peraltro condivisa quand'era a capo del Dicastero loro dedicato (ad es. la zelante esortazione ad applicare "Fiducia supplicans"). Di che andiamo dunque parlando?

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