Scusate il rosa |
Stamattina mi è capitato di leggere questa perla piddina. E' la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli che parla dell'educazione di genere nelle scuole:
"Sì perché uno non si sente autorizzato a pensare in modo diverso se ti hanno inculcato certe visioni, l'attesa del principe azzurro, la passività. Se chiedi ai bambini cos'è una governante ti rispondono una colf, non una donna presidente di regione."
E i bambini hanno ragione, povere anime innocenti, perché quella semmai è la governatrice e non la governante.
Oggi è la Giornata contro la violenza sulle donne ed è dura non immaginare il fiore di dieci chili che userei per accarezzarne certi esponenti. Vedete che alla violenza si finisce per reagire sempre con la violenza?
E' sempre la giornata di qualcuno contro qualcosa, ed io mi faccio promotrice di una Giornata contro la violenza psicologica delle minoranze, compresa quella del PD che ormai si considera vincitore plebiscitario anche con il 17% di consenso degli elettori in una tornata locale.
Compresa la minoranza fasulla delle donne che sono in realtà maggioranza ma che si fanno rappresentare solo dal peggiore femminismo piagnone e segregazionista, oltre che lisergico perché certe cose le vede solo lui, anzi lei. Le piagnone sono serve di una visione antropologicamente imperialista che le recluta allettandole con il miele del potere a lungo agognato ed ora finalmente ottenuto, e che fa loro dimenticare, quando parlano di "società maschilista", l'esistenza nel passato ed attuale in altre culture del mondo di aree vastissime di matriarcato.
Compresa la minoranza fasulla delle donne che sono in realtà maggioranza ma che si fanno rappresentare solo dal peggiore femminismo piagnone e segregazionista, oltre che lisergico perché certe cose le vede solo lui, anzi lei. Le piagnone sono serve di una visione antropologicamente imperialista che le recluta allettandole con il miele del potere a lungo agognato ed ora finalmente ottenuto, e che fa loro dimenticare, quando parlano di "società maschilista", l'esistenza nel passato ed attuale in altre culture del mondo di aree vastissime di matriarcato.
Tornando alle visioni inculcate, io pensavo di essere vissuta negli anni Settanta della liberazione sessuale e di essere già passata oltre questi discorsi - il principe azzurro, mioddio - e con me un'intera generazione almeno. Se il problema è l'essere donna, da bambina avevo le Barbie ma ho anche giocato interi tornei di Subbuteo. Avevo le scarpette di raso rosa da ballo ma giocavo a calcio in attacco e, all'occorrenza, facevo a botte con certi spocchiosi cuccioli di miliardario con i quali ho trascorso l'infanzia. Ne ho prese, ma quante ne ho date!
Ho potuto studiare ciò che ho voluto, ho potuto non sposarmi e non avere figli, prendere la pillola, vestirmi mescolando il wonderbra con l'anfibio, truccarmi o no. Ho potuto rendermi indipendente imparando che dovevo contare solo sulle mie forze, come qualunque essere umano vivente in questo crudelissimo gioco di ruolo che è la vita. Soprattutto non mi sono mai chiesta se il mio pensiero fosse femminile o maschile, perché era semplicemente pensiero.
Insomma credevo di essere libera e quindi, se permettete, visto che non sono vissuta su Marte ma nel vostro stesso paese, tutta questa tematica gender la ritengo un falso problema, oltre che una rottura di coglioni.
Come tutti gli atti di questa dittatura con il silenziatore, si prende la violenza contro le donne, un fatto che non può essere che esecrabile ma che è pur sempre marginale e che nasconde l'esistenza di una parallela violenza contro i maschi, ebbene si, per far passare un messaggio diverso, che si nasconde nell'ultima frase dell'intervista alla genderma: "Si cambia partendo dai bambini, gli uomini di domani". E' quella cosa dell'Italia cambia verso, immagino. Ecco quindi che vogliono cambiarci. Che carini.
Il gender assume allora un senso se lo inquadriamo in questo gigantesco campo di rieducazione gestito dalla Rivoluzione Culturale delle Guardie Rosse avanguardia della neoaristocrazia.
E che tristezza l'altra minoranza, quella omosessuale, che pensa di insegnare la tolleranza ed il rispetto di sé, quella che perde quando si presta a queste operazioni psicologiche di regime, attraverso i calci nelle palle e la rieducazione delle masse attraverso l'ingoio con l'imbuto del buonismo a tutti i costi.
Chissà come mai, nonostante sia cresciuta in una società borghese di merda e maschilista, sono riuscita a non essere omofoba e a rispettare le scelte sessuali altrui perché rispetto le mie? Non considero un merito né essere etero né omosessuale. Il sesso possibilmente deve rimanere un fatto privato se no, banalmente, perde di interesse. Il genere confuso con il ruolo, qual è questa tematica gender, quindi questo imbroglio, non mi interessa.
E infine sono cresciuta a pane e David Bowie, il metrosexual c'era già quando io andavo alle elementari, quindi figuriamoci se mi faccio incantare dai donni barbuti del side-show del Parlamento Europeo in versione Barnum. Cantanti mediocri e volutamente osceni arruolati per svilire i diritti civili e ridurli a buffonata, a sberleffo, come quando disegnavi i baffi e la barba con la biro sulle foto dei giornali.
Con tante grazie a coloro che per difendere veramente i loro diritti ci hanno rimesso le penne.
Anche la battaglia sul gender ce la chiede l'Europa, come ammette la Fedeli, che credevate? E' l'Eurogenderfor, la polizia politica che irrompe nel nostro privato.
Con tante grazie a coloro che per difendere veramente i loro diritti ci hanno rimesso le penne.
Duchamp è altra merce |
Anche la battaglia sul gender ce la chiede l'Europa, come ammette la Fedeli, che credevate? E' l'Eurogenderfor, la polizia politica che irrompe nel nostro privato.
Quando si vuole cambiare qualcosa di solito si ha una visione del futuro, un'immagine del punto di arrivo. Vi state chiedendo quale potrebbe essere la società del futuro e se il gender c'entri qualcosa? Potremmo chiedere lumi al precog Casaleggio ma è meglio fidarsi del buon vecchio conte Kalergi, che è sempre una garanzia quando si parla di architettura europea.
Guardate cosa vi ho trovato, l'edizione francese di "Praktischer Idealismus" del 1925 del quale citano sempre solo la celebre frase sull'umanità futura che sarà all'insegna del meticciato che fa scattare gli allarmi del politically correct, perché viene scambiata per una frase libertaria e progressista invece di un inno all'eugenica qual è in realtà e fa diventare chi ne denuncia il carattere razzista un losco estremista di destra.
(La trovate a pag. 18. Più avanti trovate il libro intero in un comodo reader. E' in francese ma voi avete fatto sicuramente l'Erasmus a Parigi. Io no e non ho mai studiato il francese, quindi non chiedetemi come faccio a conoscerlo e a tradurlo. Chi è traduttore madrelingua può anche bastonarmi se la traduzione non risultasse ad hoc.)
Ecco quindi Richard che, parlando più ampiamente dell'architettura futura dell'umanità, se mi permettere la nota professionale, allucina la propria origine meticcia idealizzandola e mitizzandola come solo uno con un complesso di inferiorità grosso così può fare.
"Oggi, all'alba di una nuova era, è sorta una nuova nobiltà, scaturita in maniera casuale e pericolosa dalla mescolanza del sangue, che si è sostituita alla nobiltà di rango. Una nobiltà di individui da cui nascerà la nuova razza nobile internazionale ed intersociale di domani.
Tutte le persone eminenti per bellezza, forza, energia e spirito si riconosceranno e si uniranno grazie alle leggi misteriose dell'attrazione erotica che oltrepassano i limiti tra gli umani imposti artificialmente dal feudalesimo e dal capitalismo. Di conseguenza, le donne più belle ritorneranno automaticamente agli uomini più significativi e gli uomini migliori alle donne più eminenti.
Più un uomo sarà perfetto nel fisico e nello spirito e maggiore sarà il numero di donne ugualmente nobili tra le quali sarà libero di poter scegliere. Gli uomini e le donne di minor valore invece dovranno accontentarsi di persone di valore minore. Di conseguenza, lo stile di vita erotico delle persone inferiori e mediocri sarà l'amore libero, il matrimonio libero. La nuova nobiltà di riproduzione disciplinata del futuro non emergerà quindi dalle norme artificiali della cultura delle caste umane ma piuttosto dalle leggi divine dell'eugenismo erotico.
La classificazione naturale della perfezione umana rimpiazzerà la classificazione artificiale imposta dal feudalesimo e dal capitalismo.
Il socialismo, che ha già cominciato abolendo la nobiltà di rango e livellando l'umanità, trionferà nella produzione della nuova nobiltà mediante la differenziazione dell'umanità. E' qui, nell'eugenismo sociale che risiede la sua più alta missione storica, tutt'ora misconosciuta: giungere, da un'ineguaglianza ingiusta, attraverso l'uguaglianza, ad un'ineguaglianza giusta. Passando sopra le macerie di tutte le pseudo-aristocrazie verso una vera nuova nobiltà."
(fonte: Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi, "Idéalisme pratique - Noblesse, Technique, Pacifisme" (1925), pag. 46-47)
Non male, vero? Anzi, proprio esticazzi! Non è sorprendente l'ultimo paragrafo sul ruolo storico del socialismo? "Attraverso l'uguaglianza, giungere ad un'ineguaglianza giusta." I conti, è proprio il caso di dirlo, tornano sempre.