domenica 24 febbraio 2019

La crociata dei gretini




Qualche sparuto cinefilo hard tra di voi ricorderà il titolo di un classico del cinema italiano del 1943, anticipatore del neorealismo, un film di De Sica (tranquilli, il padre) intitolato "I bambini ci guardano". La tragica storia del bambino Pricò alle prese con la catastrofica dissolution della sua famiglia, innescata tipo reazione a catena dalla fuga di casa della madre con l'amante, per finire con il conseguente suicidio del padre. Un argomento che oggi verrebbe considerato feffifta per l'implicazione che le donne inquantodonne e tangenzialmente madri non possono fare ciò che vogliono e quindi mostrare  che possano causare sofferenza agli altri membri della famiglia con il loro comportamento libertino non è politicamente corretto. 

Peccato che non solo il comportamento abbandonico ma quello eccessivamente protettivo, indifferente o manipolatorio, seduttivo o ispirato ad un'educazione laissez-faire o totalitaria dei genitori causi effettivamente danni emotivi e materiali inenarrabili alla prole. Possiamo concedere che la maggior parte delle volte essi non lo facciano consapevolmente (genitori non si nasce) ma a volte non riescono proprio a smettere di farlo. Oggi purtroppo, visto che i genitori ancor più che in passato possono fare ciò che vogliono dei figli (il paradosso della pedagogia nera solo tinteggiata di rosso, come le rose della Regina cattiva di Alice) ecco che vediamo il tripudio dei bambini attori, modelli, troietti, testimonial, addirittura drag-queen e transgender e ora l'ultimo orrore: attivisti per il clima, saputelli da convegno, perfette bambole parlanti con lo sportellino nella schiena che gracchiano a comando.

I bambini ci guardano? Appunto, guardate come ci guata torva questa Greta Thunberg, la nuova testimonial della follia globalista, appena gemmata spontaneamente nelle piantagioni di segale cornuta di Bruxelles e lanciata sul mercato sottostante grazie ad una serie di comparsate nelle migliori logge dell'europeismo alcolico. 
Invece di attivare il Telefono Azzurro vedendo certi baciamano, scrivono le paginate sulle gazzette ladre e lanciano tweet adoranti sull'eroina tagliata male dallo sguardo da wannabe serial killer, la piccola Cianciulli pronta a saponificare senza pietà chi oserà scorreggiare nel suo ambiente intonso da gas di scarico.


La piccola apprendista sorella di Chucky (pare che abbia incredibilmente sedici anni ma dimostrandone quarantasette) purtroppo non tace pitagoricamente, no; parla, comanda, s'incazza, avoja!

Per dire come sono cambiati i tempi. Come tutto cominciò. Pare che un giorno andasse da sua madre (casualmente una cantante svedese migrantofila, attivista desinistra e tutto ciò che percola ormai incessantemente da quel paese in avanzato stato di putrefazione) e le disse: "Genitora 1, oggi a scuola ennecivvù, non ci vado, perché ho deciso di scioperare per l'ambiente". Ai miei, di tempi, avrei rimediato la classica rullata di cartoni e, come me, qualunque altro ragazzino che si fosse inventato una scusa altrettanto magra, quella dello "sciopero della scuola". 
Ai loro tempi, no. Nonostante la ragazzina le desse delle ambasce in quanto diagnosticata come Asperger (suvvia madame, ai nostri tempi eravamo semplicemente chiusi, musoni, testoni ma altrettanto Asperger e forse ancor di più) madre Malena Ernman intuì che con quella specie di Mercoledì avrebbe potuto far diventare famosa la sua famiglia Addams e far parlare di sé al di fuori delle gare canore dell'Eurovisione, oramai ricettacolo di fenomeni da baraccone dai tempi della cantante barbuta. 

Ragazzi, sarà cattiveria ma una personaggetta così, che sembra uscita non solo dagli Addams ma dal "Villaggio del dannati", altro cult movie su bambini inquietanti, te la tira proprio fuori senza sforzo. E non la menate con Asperger e poverina non si possono toccare i diversi perché, ripeto, chi scrive fa parte di una generazione che allora si sarebbe beccata la diagnosi in massa e in più, fatevi servire da me, quegli stronzi hanno ingaggiato la Asperger proprio per impedirne la critica e la critica delle istruzioni in linguaggio macchina che ha ricevuto e che deve divulgare.

E' un caso infine che questa ragazzina sia solo inquietante come le atlete dei paesi dell'Est dallo sviluppo fermato in un'eterna adolescenza asessuata e non ispiri quella simpatia che i bambini veramente spontanei creano all'istante in chi li osserva?

I bambini ci guardano ma anche noi guardiamo i bambini e questa non è una bambina, è una povera pedina mandata al fronte assieme agli altri Kindersoldaten da un regime agli sgoccioli di percolato. 
Si faccia spiegare dai suoi superiori corteggiatori, se è tanto genia, se per caso non hanno niente a che fare con il cambiamento climatico che lei deve combattere. Ne approfitti di chiederlo all'entrata nella prossima segreta stanza.

giovedì 14 febbraio 2019

#lorizzontedeglieventi live - Verso una nuova guerra di religione?


Ringrazio Meglio Di Niente Radio che ospita la versione live del mio blog. Interviste in diretta con persone che ammiro, che dicono cose interessanti e con le quali mi piace parlare.
In onda sul canale YouTube della webradio ogni martedì alle ore 21.00.

Il primo appuntamento è stato con Roberto Buffagni: scrittore, autore teatrale, traduttore, animatore ed autore de "L'Italia nel mondo", spesso anche graditissimo commentatore di questo blog. 

Prossimo ospite: Francesca Totolo che presenterà il suo libro "Inferno: viaggio tra i protagonisti del business dell'accoglienza". 

Seguitemi, iscrivendovi al canale e lasciando i vostri commenti, like e domande. 

domenica 10 febbraio 2019

Purghe e rivoluzioni culturali


Post ad uso comunicazione di servizio. La purga è quasi completata e questo blog da oggi non sarà più lo stesso. I pezzi che scrissi in passato e che oggi non riconosco più come coerenti con il mio pensiero attuale, risultato di una maturazione che devo in gran parte all'età (sia benedetta) e alle cose terribili che a volte devono accadere perché si aprano finalmente gli occhi sul mondo, sono stati epurati. Bye bye, baby. Un click e via, i bit svaporano, il binario è morto. Il blog sforbiciato e dimezzato è realtà.
Che sollievo! Cancellare i propri scritti se ti accorgi che molti di essi in fondo non valgono un cavolo e non reggono il passare del tempo è terapeutico, lo consiglio a chiunque si diletti di scrittura. Alla fine ti rendi conto che, su cento scritti, quelli veramente validi che ti restano in mano sono meno di una decina. Magari serviranno per quel famoso libro, se mai ti offriranno l'opportunità di pubblicarlo.

Una volta non avrei mai avuto il coraggio di premere il grilletto della 44 magnum su una povera papera, avrei considerato ogni parola digitata sulla tastiera come prezioso nettare sgorgato dalle mie cervella e non avrei mai accettato di perderla, nemmeno per sbaglio, ne avrei fatto una tragedia. Oggi non me ne frega più niente. 

C'è un bellissimo racconto breve di Stephen King su un tizio che si accorge che premendo ctrl-alt-canc può uccidere qualcuno a distanza. 
Io allo stesso modo ho terminato quella me stessa che avrei tanto preso volentieri a ceffoni, leggendola in questi giorni, ripassando i suoi scritti per la fatal selezione, non senza a tratti vergogna ed autocommiserazione, considerandola una povera cretina, una demente che si era fatta infinocchiare come un'oca (altro che anatra) fino alle soglie del cinquantennio. 
Quella me stessa che oggi non esiste più e quindi è giusto che vada a riposo; ho lasciato solo alcuni post del 2011 come monito per le future generazioni e a testimonianza del fatto che da certe malattie ideologiche si può guarire (e che serva d'esempio agli altri) e di essa rimane a malincuore quel soprannome di "anatra zoppa" che mi porto dietro solo perché tanti mi conoscono e riconoscono per Lameduck. Da oggi però voglio essere soprattutto Barbara Tampieri e proseguire su questa nuova strada. 

La rivoluzione nel blog nasce anche da una precisa esigenza di correttezza. Constatato che un numero incredibile di persone mi segue sui social e addirittura mi ritiene responsabile della propria raggiunta consapevolezza su determinati argomenti, cosa che tuttora stento a considerare possibile ma che mi è stata ripetuta innumerevoli volte all'ultimo Goofy, ritengo mio dovere puntare solo sulla qualità, compreso l'uso del bel tacer che non fu mai scritto. Se non ho scritto molto ultimamente infatti è perché ho ritenuto di dovermi esprimere soprattutto attraverso il silenzio. Silenzio assenso e silenzio di carità di patria. Silenzio assenzio per dimenticare, silenzio di tomba per non infierire. 

C'è anche un'altra novità in pentola. Degli amici mi hanno coinvolto in questa nuova avventura mediatica in video. Grazie a Radio Meglio Di Niente avrò un mio spazio in diretta web su YouTube il martedì sera alle 21.00. "L'orizzonte degli eventi" avrà quindi una nuova dimensione parallela dove incontrerò personaggi che mi ispirano ed amici talentuosi, per parlare assieme di argomenti che ci sembreranno interessanti. Se vi va, seguitemi. Si comincia martedì 12 con ospite Roberto Buffagni.


LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...