venerdì 18 luglio 2014

God mode


Guardate questo filmato, è plain English, lo capisce perfino chi ha studiato l'inglese a scuola. L'unica avvertenza che vi faccio è che ascoltare un giornalista fare domande, non essendovi abituati, potrebbe causare un senso di vertigine.

Jon Snow di Channel 4 intervista il portavoce israeliano, a cui pone una semplicissima domanda, di quelle che il bimbetto impertinente avrebbe posto all'imperatore in mutande: "Con tutte le armi sofisticate che possedete, come mai non riuscite a riconoscere quattro bambini che giocano su una spiaggia?" 
Il poro Regev balbetta giusto un attimo ma si ripiglia presto e risponde: "Loro ci bombardano, noi ci difendiamo, è tutta colpa di Hamas". 
Quante parole sono, undici? Comodo, pratico, tascabile, si porta su tutto. Un passepartout semantico.
Snow insiste, illuso: "Non riuscite, nonostante la tecnologia, a fare bombardamenti chirurgici, non è possibile. Che senso ha quindi sparare a dei civili?" Ma Regev ormai sa che non deve più preoccuparsi, il frame risponde per lui in automatico. "E' colpa di Hamas. Non siamo noi, è Hamas. Hamas usa i civili come scudi umani. Hamas impedisce loro di fuggire, noi dobbiamo difenderci." Alla fine giustamente Snow chiude l'intervista bruscamente perché non ne può più.

Provate a ragionare con chi vi risponderà sempre con uno schema fisso ed immutabile, anche di fronte alla nuda evidenza dei fatti, ad un corpicino disarticolato per il quale non deve provare alcuna pietà perché è stato addestrato nel corso di decenni da un'ideologia intimamente razzista a considerarlo un parassita da eliminare. Provate a cambiare la prospettiva di chi ragiona esattamente come i suoi peggiori odiatori ma pretende di essere moralmente superiore a loro. Non ci riuscireste neppure in diecimila anni. 

Non riducete però il ragionamento dei vari Regev, israeliani e non,  ad un fatto puramente sociopatico e puerilmente autoassolutorio, perché dislocare la responsabilità delle proprie azioni sul nemico, reale o sotto forma di oggetto persecutorio, sempre e per qualunque cosa, serve a non essere mai responsabili di nulla. Esso ti rende anche infallibile. In fondo per essere simili a Dio basta copiare il suo schema, secondo il quale è Dio che crea l'Uomo a sua immagine e somiglianza ma lo crea difettoso e quindi è l'Uomo responsabile dei mali dell'Uomo e, se Dio lo punisce è colpa dell'Uomo. Divino.


38 commenti:

  1. eh averceli dei giornalisti cosi... i nostri sono zerbini made in USA, tranne Giulietto Chiesa e non mi viene in mente nessun altro

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    1. Giulietto Chiesa però fa l'errore imperdonabile, come del resto tutti quelli che si ritengono sinistra estrema, di non voler vedere qual'è il punto essenziale del problema. Ci gira intorno, ma gli sa fatica ammettere che la zona euro è il centro di gravità permanente della decandenza di tutto il continente, anzi pensa che facendo gli Stati uniti d'Europa tutto si risolva come per incanto. Oggi a Terni hanno scioperato gli operai dell'acciaieria perchè i dati ufficiali sul piano industriale di ThyssenKrupp per Ast dopo l'incontro a Palazzo Chigi, tra istituzioni e i vertici della multinazionale e il secondo incontro, più tecnico, al Mise, alla presenza anche dei sindacati sono questi: la fusione delle società del gruppo Ast e una nuova struttura commerciale in sinergia con quella di ThyssenKrupp; l'incremento del laminato a freddo del 30%; il decremento del laminato a caldo del 40%; il mantenimento dei volumi del forgiato; l'incremento della quota tubi del 30%, un taglio degli addetti di 550 unità; un taglio negli investimenti di 100 milioni l'anno http://www.ilmessaggero.it/UMBRIA/terni_ast_thyssenkrupp_acciaierie_sindacato/notizie/802703.shtml. Le prime reazioni per esempio di rifondazione comunista sono state udite udite, la siderurgia dovrebbe ritornare in mano pubblica!!. Cavolo ma loro dov'erano quando il buon Prodi fece questo bel capolavoro? Non sapevano, poverini, che Prodi lo stava facendo per l'Europa perchè i membri dell'allora mercato comune avevano deciso che la siderurgia non doveva essere in mano pubblica, anzi i profitti dovevano andare ai privati, le perdite (spese per disastri ambientali, bonifiche ecc.) allo Stato e ora cosa ci dicono questi campioni di insulsaggine che guarda caso sarebbe ora che la siderurgia tornasse allo Stato, ora che lo Stato non ha più la sua sovranità e che non può decidere in piena autonomia più nulla, questa gente qui è quella a cui si rivolge Giulietto Chiesa. Quindi secondo me, è giusto che non ti venga in mente nessuno perchè nessuno c'è.

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    2. I nostri giornalisti (non mi riferisco a Giulietto Chiesa) sono così perchè le loro testate sia televisive che di carta stampata sono tutte di proprietà di gente che ha fatto affari con la politica e quindi se vuoi fare il "giornalista" in questi posti sai benissimo che devi rispondere prima la tuo padrone poi alla tua coscienza e il tuo padrone se ti chiede di appoggiare sempre e solo il governo tu lo fai altrimenti te ne vai a casa perdi tutti i benefit del tuo servilismo. Prendi la7 una cosa rivoltante, hanno appoggiato prima Monti, poi Letta, poi Renzi, se senti Mentana ti viene fuori la parte più antica del tuo cervello ti trasformi in un uomo delle caverne e ti viene la voglia di spaccare tutto a forza di mazzate. Eppure per la vulgata è una tv di sinistra, tutti i valorosi compagni fuggiti dalla Rai, perchè tanto cattiva, sono approdati lì, il ritrovo degli incompresi che si rifugiano per continuare le loro insignificanti battaglie. Il bello che hanno il loro seguito, perchè come diciamo da tempo qui ed in altri blog, l'informazione è distorta e quindi l'italiano essendo all'oscuro dei fatti, non fa altro che fidarsi di ciò che gli viene detto. Sapete una cosa mi sono stancata anche di questa tesi, perchè è verissimo che il centro di tutto è l'informazione ma porca miseria se ci sono persone che cercano di capire vuol dire che se si fa uno sforzo tutti sono in grado di farlo, se non lo si fa è perchè siamo pigri, indolenti, superficiali e fatalisti. Stasera non voglio scusare i miei connazionali perchè anche se intravedono la realtà preferiscono distorcerla che andare a fondo, altrimenti come farebbero a gustarsi il loro bell'aperitivino con gli amici con tutte le lamentele annesse verso i politici cialtroni, tranne quelli che conoscono e a cui chiedono piccoli favori e tutti gli altri che conoscono appena ma di cui sparlano a volontà. Questa gente può perdere tempo a leggersi qualcosa di economia, di politica, di diritto? Sappiate che parecchi sono laureati, ma si guardano bene dal rinfrescare i loro studi, troppa fatica, troppo stress, meglio la recriminazione che fa tanto fico.

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    3. Chiaramente il mio commento è in due parti mi sono dimenticata di scrivere seconda parte sull'ultimo che ho pubblicato. Saluti a tutti

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  2. Mi spiace ma devo dissentire, non tanto al riguardo della questione che riguarda il massacro di quattro giovani innocenti, non credo esistano persone al mondo, a parte quelli accecati dall'odio, che accettino determinati fatti.
    Ma con ciò, cosa abbiamo risolto?
    Abbiamo un colpevole? Abbiamo risolto il problema? Ne sappiamo di più? Possiamo schierarci senza ombra di dubbio?
    Per quel che mi riguarda no.
    Il problema è la pace nel mondo? (Siamo mica ad un concorso di bellezza?! No, spero di no....).
    Potremmo valutare la situazione partendo da un punto temporale qualsiasi a scelta, oppure facendo semplicemente la conta dei morti e dei danni, oppure considerando la geografia politica o forse quella storica.
    In qualsiasi di questi casi non riusciremmo a trarre conclusioni univoche.

    Mi piace pensare che l'identità, da qualsiasi angolazione, distanza e genere la si voglia guardare, abbia un suo senso di essere, oltre a una sua geografia.
    Questo è il punto da cui credo si debba partire, il resto è contingenza.

    Una volta rimasi stupito di quanta violenza e determinazione misi in atto dopo aver passato troppo tempo a sopportare situazioni inevitabili e insopportabili alla mia identità.
    Avevo qualche colpa? Probabile, ma devo ancora trovare persona alcuna che sappia non averne.

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    1. Questo discorso non mi trova d'accordo perchè noi tendiamo sempre ad isolare i fatti e a dimenticare le cause primarie del conflitto israelo-palestinese. Ci piace pensare che i due popoli debbano vivere fraternamente in pace superando le proprie divergenze. Ma avete presente la cartina di quell'area di mondo. Gli israeliani oramai hanno quasi tutti i territori, spingendo ai margini i palestinesi. Facciamo un esempio se invece della palestina avessero scelto il Trentino e che dopo molti anni avessero occupato tutto il Trentino e magari qualcosa del Friuli, con l'appoggio incondizionati di tutti, noi italiani come avremmo reagito? Ti stanno occupando il tuo territorio, ti cacciano, ti uccidono ti distruggono tutto e tu cosa dovresti fare, lasciar perdere e adattarsi? Come si potrebbe fare la pace in un contesto come questo, come potresti pretendere che non avvengano attentati terroristici? Mi dispiace ma il modo di fare di Israele è un modo di fare nazista, la vittima che euguaglia il proprio carnefice. Penso che Barbara ci possa dare una bella lezione di psicologia in questo senso. Con questo non voglio dire che i palestinesi non abbiamo commesso errori ed atrocità, ma ripeto bisogna avere sempre in mente il quadro completo non solo una piccola porzione e senza giungere a conclusioni univoche sapere chi è l'usurpatore e chi l'usurpato. Questo si, accidenti questo si!

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  3. La prospettiva dalla quale affronti il problema, che è poi quello di molti altri, condiziona in modo significativo le conclusioni alle quali giungi. Potrebbe avere una sua validità se le condizioni storico/sociali fossero state all'incirca quelle odierne, e cioè lo stato nazione nelle sue condizioni attuali, ma non è così.
    Potrebbe essere interessante per esempio sapere che fino al 1918 circa, quando finì il primo grande massacro dell'umanità, vi erano ancora in Europa i grandi imperi, figuriamo da quelle parti dove ancora oggi si vanno formando entità di governo del territorio che si rifanno ad una presunta universalità teologica, leggi ISIL.

    Che piaccia o meno, ma è la realtà e qualcosa dovrà pur valere, sono i vincitori e non i vinti a determinare il prosequio degli eventi, a maggior ragione se i vincitori sono anche i "buoni" della storia.
    E questo per ben due volte in venticinque anni (sempre che valga qualcosa).
    Che poi, ultimamente, stiano esagerando credo sia chiaro a molti, ma come ho scritto più sopra, è difficile controllare una reazione esasperata.

    Così, tanto per....vai a leggerti lo statuto di Hamas poi ne riparliamo.

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    1. Tutto cominciò con la fine dell'impero ottomano, ma nessuno si prese la briga di interpellare i diretti interessati. Hanno deciso tutto l'Inghilterra e poi l'ONU. Comunque ti invio un lik che riporta quanto ha scritto un'importante storico istraeliano Ilan Pappé, nel libro “Storia della Palestina moderna” (Einaudi) http://www.libreidee.org/2009/05/pappe-pulizia-etnica-il-peccato-originale-di-israele/

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    2. "orrore" d'ortografia!! un importante con l'apostrofo!! Chiedo venia.

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    3. E' un po' folkloristica la tua visione di politica generale, sarebbe come se ad un perdente dovessero chiedere se la coppa preferisce prenderla lui o se la si possa assegnare al vincitore.
      So che è un'analogia non ben accetta, ma la storia la si può fare solo col materiale che ci si ritrova.
      Se dopo la II° WW si fosse messo in atto il piano Morghentau (o come cavolo si scrive), non saremmo noi a doverlo subire oggi da parte di chi avrebbe dovuto subirlo allora.

      Gli orrori sono altri credimi :-), mi torna in mente il colonnello Kurtz quando riferendosi ai vertici di stato maggiore americani diceva più o meno: "Non permettono di scrivere la parola cazzo sugli aerei che vanno a sganciare tonnellate di napalm sulla popolazione inerme".

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    4. Sarè sicuramente folkloristica la mia visione politica ma la tua realpolitik vedo che si adatta tranquillamente alla visione dei vincitori senza riuscire a tirare fuori un minimo di critica. Oggi sono passanti parecchi anni quindi se fossimo guidati da un minimo di giustizia dovremmo riconoscere che abbiamo fatto pagare ad altri gli orrori dell'occidente ed in particolare dei nazisti e sempre percorrendo questa linea dovremmo ammettere che l'Israele di oggi è amministrato da gente senza scrupoli e senza un minimo di umana pietà. Ultima cosa la forze in campo sono assai diverse, l'esercito israeliano ha a disposizione armi sofisticate e anche l'atomica, tutte profuse a piene mani dall'America in particolare ed in generale dall'occidente.

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    5. Su Morgenthau sono pienamente d'accordo. Non avremmo avuto la Schiffer che, guardandoci come fossimo delle merde, ci dice che preferisce guidare una tedesca

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    6. Mettiamola così; Io, Israele, non sono per nulla magnanimo, ma sai com'è, appena mi rilasso un attimo mi trovo un sacco di freccette piantate nella schiena, quindi ti lascio una miserabile striscia di terra dove tu palestinese che ricevi un sacco di denaro vario potresti iniziare a cercare di farti una nazione, tanto è facile no, oltretutto avendo il sostegno morale, logistico ed economico di tutti gli stati dell'area.
      Se io, Israele, ci sono riuscito avendo tutti contro, per te sarà più facile, no?! No!
      E tu, alla prima occasione di scegliere il tuo futuro che fai? Scegli Hamas!
      Ora io posso capire che il popolo sia caprone, infatti noi siamo passati dal nanetto senza padroni (solo collusi), ma che si è fatto i suoi affari per vent'anni, al ragazzotto di bottega che gestirà la svendita del nostro paese a terzi.
      Cosa facciamo, ci mettiamo a strillare e piangere e strapparci le vesta urlando al complotto giudaicoplutomassonico? (si qualcuno lo fa...) o ce ne facciamo una ragione e aspettiamo il momento giusto cercando di costruire uno straccio di resistenza dignitosa e andiamo avanti?

      Ripeto; leggiti lo statuto di Hamas e poi non lamentarti se sei in guerra (che poi cosa si lamentano, in base al loro libro, per chi muore lottando per indottrinare gli infedeli c'è quanto di meglio tu ti possa immaginare; ruscelletti di acqua fresca, ragazzini nudi e femmine illibbate, fossi mussulmano mi farei subito sacro (grazie a Dio non lo sono :-)

      p.s. certi siti lasciali perdere. E' vergognoso trovare un post di Barnard che attribuisce frasi a Ben Gurion estrapolandole da un'intervista nella quale lui parlava di frasi attribuite a lui stesso ma non vere.
      Barnard santo Dio, Barnard......

      p.p.s Ogni riferimento a Dio è puramente retorico e non si riferisce a Dei o paradisi di immaginario terreno o pop.

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    7. Se i palestinesi ricevoni i soldi anche Israele non scherza:
      "Il costo sbalorditivo di Israele per gli americani." di Pamela Olson e Altri
      Questa relazione contiene gli aggiornamenti al lavoro innovativo fatto da Richard Curtiss nella sua analisi del 1998, “Il costo di Israele per i contribuenti degli Stati Uniti”, pubblicato nel Rapporto di Washington sugli Affari del Medio Oriente. Israele ha una popolazione approssimativamente di 7,8 milioni, ovvero un milione di meno di quella dello Stato del New Jersey.’ E' uno dei paesi più ricchi del mondo con un reddito pro capite simile a quello europeo. [1] Il tasso di disoccupazione di Israele, del 5,6%, è di gran lungo migliore di quello dell’America, del 9,1% [2], e il commercio netto di Israele, i guadagni e i pagamenti lo pongono nel mondo al 48° posto mentre gli Stati uniti sono piazzati a un misero 198° posto. [3] Eppure Israele riceve circa il 10% del bilancio annuale relativo agli aiuti esteri degli Stati Uniti. [4] Infatti, gli americani hanno fornito a Israele più aiuti di quanti ne abbiano concessi a tutti i paesi dell’Africa sub-sahariana, dell’America Latina e dei Carabi messi insieme, che, nel complesso, hanno una popolazione di oltre un miliardo di persone. [5] E l’aiuto estero è solo una componente di quello che rappresenta il costo sbalorditivo della nostra alleanza con Israele... http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/11/il-costo-sbalorditivo-di-israele-per.html se ti interessa continui da solo.
      Ti ho segnalato il sito libreidee solo per portare alla tua attenzione lo storico isreaeliano Pappé e il suo libro e comunque personalemente lo trovo interessante e continuerò a leggerlo. Vediamo invece, se questo sito ti aggrada di più http://vocidallestero.blogspot.it/2014/07/sugli-scudi-umani-gaza.html#more

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  4. Anonimo14:00

    Internamente ad Israele, non hanno bisogno di giustificazione, in quanto la società è intrisa da etica e morale Talmudica.

    Per "venderla" all' Occidente, si usa il vittimismo e l'ossessivo ricordo delle persecuzioni passate, e una incredibile falsificazione storica quale l'accettazione del Messianismo e Escatologia Biblici (condiviso paradossalmente non solo da cristiani ma anche da atei e antireligiosi!).

    Solo un ennesimo esempio di come lo zeitgeist moderno sia basato, nonostante le "conquiste" del libero pensiero e la libertà di stampa, religiosa, etc del democratico occidente, su alcuni DOGMI inattaccabili; e opposizione e maggioranza si possano solo limitare alla critica all'interno di questo recinto ideologico.


    Idjit

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  5. Anonimo14:49

    Per quanto riguarda i paradossi inerenti all'impostazione e falsificazione della c.d. "questione Palestinese",
    si pensi solamente a come le Crociate siano universalmente condannate e viste come male assoluto, mentre l'occupazione/conquista della regione della storica Palestina (che si badi bene NON presuppone di per sé l'esistenza o la storicità di un popolo palestinese, a sua volta) tramite violenza o macchinazioni politiche, sia invece un fatto impossibile da condannare se si vuole rimanere nel cerchio delle persone civili e "democratiche".

    Con la non marginale differenza che, accettando il concetto (universalmente indisputato oggi) illuminista di PROGRESSO della civiltà c.d. umana, le Crociate sono avvenute circa a ridosso dell'anno 1000, mentre "Israele" pochi decenni or sono.

    Idjit As Hael

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    1. Giuseppe06:00

      Però questo non è poi così vero: il concetto di "Progresso" è anch'esso intriso di ideologia e, se forse il senso comune continua a considerarlo il "motore" della storia, non mi sembra che sia poi così diffuso tra chi, di storia, se ne occupa davvero e seriamente.
      Alla fine, il concetto di progresso dipende soltanto dal sistema di valori dell'osservatore, e quindi non risponde in nessuna maniera ai criteri di oggettività scientifica a cui uno studioso dovrebbe ispirarsi.

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    2. Anonimo18:32

      Mi scusi Sig. Giuseppe, ma io mi sono espressamente riferito al "sentir comune" e non alla visione scientifico-accademica di taluni.
      Pensi solo all'espressione "la Storia non torna indietro" e "il mondo va avanti" sentita spesso riferita alla Unione Europea e Euro ai massimi livelli di governo (visibile).
      In ogni caso, la mia era solo una constatazione secondaria, non necessaria al resto della riflessione.

      Grazie per il suo commento.

      Idjit

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    3. Giuseppe06:23

      Sì, sono intervenuto solo per segnalare che anche il "Progresso" fa parte della serie di dogmi di cui lei parla nel suo primo intervento: ovvero una serie di concetti che, se da una parte fanno ridere gli specialisti, dall'altra sono utili alle élites per imporre una determinata visione del mondo (e della storia) tra la popolazione - che, come è sempre stato, viene controllata ideologicamente prima ancora che con la forza pubblica.
      Insomma, concordo pienamente con i suoi interventi, e con l'osservazione sul "Progresso" volevo in realtà rafforzarli.

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  6. Peccato per il finale. Ripassino-lampo di teologia: Dio non ha "creato l'uomo difettoso", ma innocente. Messo davanti alla scelta tra bene e male, ha preferito il male, con tutto quel che ne consegue. Si può non crederci, e in tal caso sarebbe meglio non chiamare Dio in causa ogni volta che una cosa non ci sta bene.

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    1. Ricapitoliamo. Dio mette l'Uomo nell'Eden, quindi nel Bene, con un gran pezzo di figa e ottimi prodotti naturali. Il Male gli è sconosciuto, quindi come fa a riconoscerlo? Ma Dio lo mette alla prova. Adamo tocca la mela, con Eva complice e scatta l'allarme. Sorpresa!! La mela era il male! Ahiahai. Ma Dio sapeva già tutto quindi se l'Uomo ha scelto il male, è evidente che era stato creato difettoso affinché Dio potesse divertirsi.

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    2. Anonimo17:02

      Cara Barbara, scrivi tante cose interessanti ma sulla teologia... non ti facevo capace di discorsetti così dozzinali. Mi ero fatto l'idea di una persona che si informa sempre prima di aprire bocca, ma pare che in questo caso la tua unica fonte sia la famosa scenetta del film Superfantozzi ;-)
      La narrazione della genesi è molto semplice: puoi mangiare qualunque cosa, con la sola eccezione del frutto di quell'albero (che tra l'altro non viene mai definito "mela"), altrimenti morirai. Una semplice prova di ubbidienza a fronte della vita ricevuta e a tutto quello che gli è stato messo gratuitamente a disposizione. La controproposta: "non morirete, dice così perché ha paura che diverrete onniscienti come lui". Dubbio, convenienza, decisione, conseguenze.
      Se poi vuoi farne una barzelletta divertiti pure, ma ribadisco, se uno con crede a nulla di tutto questo, perché tirare in ballo il discorso? Non sarà che, come dai toni degli articoli che leggo in giro ultimamente, l'ultima moda è collegare le violenze di Israele al loro Dio, passando dall'analisi dei fatti agli sfottò da due soldi? Tanti saluti.

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  7. Wow. Parla come una macchina. Secondo me l'hanno programmato, manipolato, oppure è sotto ipnosi. E poi è amimico! Sono decisamente impressionata. C'è qualcosa che non torna. Mi pare uno dei manipolati di 1984.
    Poi loro bombardano i civili, compresi 4 bambini in spiaggia, ma sono le vittime perchè "Hamas usa i civili come scudi". Questa è una parabola semantica davvero interessante.
    Comunque questo giornalista ha le palle per tutti i giornalisti italiani messi insieme. E' un grande!

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  8. Anonimo16:09

    Vorrei intervenire riguardo un tweet della Sig. Tampieri, nel quale lei si professa convinta che il comportamento Israeliano sia dovuto a un textbook case di "identificazione con il persecutore" ovvero che i c.d. ebrei si comportino così SOLO in seguito alla persecuzione ricevuta in passato (e immagino entrata nella psiche collettiva del popolo) e a CAUSA di essa.

    Questo è quanto più falso si possa dire sull'argomento.

    Non solo il Talmud esprime concetti di superiorità razziale nei confronti dei gentili (o goyim) ma permette, promuove violenza verso di essi. L'intero testo è impregnato di quello che definiremmo odio.

    E anche limitandoci alla Tanuch, ovvero l'antico testamento o "Torah scritta", che in gran parte coincide con il Cristiano Antico Testamento, si può constatare come comportamenti analoghi a quelli odierni erano compiuti già dalle tribù di Israele verso i propri vicini.

    Dal punto di vista storico poi, basta uno sguardo a, non dico libri di livello universitario e specialistico, ma Wikipedia per scoprire numerevoli esempi passati di violenza fanatica e persecuzione da parte di sette/personalità "ebree" verso "infedeli", si pensi solamente alla c.d. Rivolta di Bar-Khoba, solo una delle numerose sollevazioni sanguinosissime, durante la la quale si procedette all'eliminazione fisica di civili per il solo fatto di essere gentili.

    Comportamenti che fanno impallidire anche le pur reprovevoli azioni dei sanguinari pagani Romani.


    Detto ciò, sembra a me che la Sig. Tampieri sia vittima ella stessa della narrativa o forma mentis dell' ebreo sempre innocente e perseguitato, come dogma della fede, difatti non sostiene ella che la causa del comportamento odierno sia esogena, e che quindi i *veri colpevoli*, in fondo, siano *i loro persecutori (passati)*?


    Idjit As Hael

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    1. Quindi in base al tuo ragionamento possiamo fare due considerazioni (almeno).
      Nella prima possiamo considerare i geni del popolo ebraico ad un livello di incredibile potenza identitaria, quasi inscalfibili. Dopo tre millenni mantengono ancora tutta la loro primordiale specificità.
      Nessun altro popolo al mondo può vantare tanto. A seconda del punto di vista lo si guardi può essere il meglio o il peggio.

      Il secondo è quello in base al quale osservando le antiche scritture di qual popolo si voglia vi troveremmo la spiegazione alle relative malefatte, punto di vista che si può immaginare vada inserito nella psicologia evoluzionista. Quella che individua nella preistoria la formazione biologica dei nostri geni attuali e che giustifica a livello filosofico e metafisico lo sfruttamento dei più forti sui più deboli (non credo sia il tuo caso visto che la tua visione pare sia un'altra ancora :-)

      Ve n'è una terza a ben pensarci, ed è quella che individua negli ebrei il male in genere, i portatori dell'odio e la causa della decadenza delle più svariate comunità umane.

      Dove possiamo inserire la tua visione?

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    2. Forse l ' ebreo non e' sempre innocente e perseguitato e non e' nemmeno il male in genere e la causa della decadenza delle piu' svariate comunita' umane.

      Poi, magari c' e' ebreo e ebreo, ci sono persino ebrei anti-sionisti. Figurarsi.
      Il vittimismo che richiamano molti (non tutti) gli appartenenti alla comunita' ebraica comunque a me infastidisce e parecchio e la trovo anche conteoproducente per la loro stessa comunita'.
      Trovo assurdo poi quelli che parlano di antisemiti annoverando, primi tra essi, gli arabi. Che sono un popolo semita!

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    3. Anonimo04:37

      E' ciò che volevo mettere in luce.
      Gli Ebrei moderni andrebbero giudicato come qualsiasi altro popolo.
      O meglio, Israele come qualsiasi altra nazione.
      Quando compiono atrocità, siano esse espressione della cultura religiosa o identitaria, oppure mera efficienza tattico politica (miglior modo per ottenere i propri obiettivi politici a breve-medio termine), dovremmo cercare di venire meno sia alla logica vittimistica (ma hanno tirato i razzi!) sia alla logica colpevolista.

      Così come faremmo se fosse l'Italia ad invadere il SudTirolo e massacrare civili dopo lancio di razzi (per utilizzare un esempio molto specifico).

      Nessuna atrocità passata può giustificare comportamenti odierni. Nessuna eccezionalità andrebbe utilizzata.
      Di solito, quando ciò accade, c'è qualcosa sotto. Forse una forte pressione psicologica sulla massa, esercitata tramite influenza della storiografia e mezzi di comunicazione.

      Curioso notare come il vittimismo e eccezionalismo sia valido anche per i Tedeschi nel quadro della UE.
      Poverini sono così rigidi riguardo a pericoli inflattivi, perché sai, la repubblica di Weimar e le cariole!


      NB: A proposito di accuse di antisemitismo utilizzate come arma di silenzio del dissenso, sia da ebrei stessi ma soprattuto tramite ignavi (e ignari) soggiogati mentali, vedere sopra il commento del Sig. Sandro Ceccato, che appena notata lieve critica a un taboo, non ha resistito nell'inviare malcelata accusa nella sua Terza Opzione.

      Idjit As Hael

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    4. Anonimo05:05

      Sig. Ceccato,
      E' evidente che lei abbia elencato le due prime opzioni in maniera iperbolica e umoristica per il solo fine di rivelare il colpo di scena che gasp! io debba essere antisemita.
      Per il solo fatto di aver commentato sull'eccezionalità del trattamento e della percezione di qualsivoglia lontamente assimilabile a "ebreo".

      Lei non fa altro che confermare ciò che ho scritto, che qualsiasi discussione sull'argomento può solo esercitarsi, ponendo di voler rimanere nel recinto dell'etiquette "democratica e civile" solo nei termini da me descritti, ovvero non potendo applicare normali parametri, validi per qualsiasi altra nazione/popolo.

      Talvolta il mero fatto di sottolineare l'appartenenza alla religione/discendenza ebraica di tale o altro individuo è oltraggio sufficiente all'indelebile marchio dell'ANTISEMITA. Con ostracismo o umiliante mandatorio rituale, per l'audace razzista, di scuse a seguire.

      Breve commento sulle sue prime due ipotesi:
      1)Dal punto di vista etnico, gli ebrei di oggi non sono per la stragrande maggioranza discendenti delle tribù di Israele di biblica menzione.
      Da un punto di vista identitario (culturale) più che specificità, sottolinerei una mentalità di "esclusività" e "rigetto" rispetto a chiunque e qualunque, piuttosto che continuità identitaria, in quanto coem già sottolineato essi si discostano molto dagli ebrei della Torah, anche linguisticamente, ma soprattutto religiosamente, con l'Ebraismo moderno evoluzione del Fariseismo narrato nel Nuovo Testamento, tra il 200 e 600 a.D. e poi nuovi cambiamenti una volta giunto nella regione dell'odierna Ucraina e poi da lì in Est Europa e poi Occidente.

      2)Negare che la religione di un popolo ( o come lei dice "le antiche scritture") abbia effetto su di una nazione, sarebbe sciocco. Non è forse l'Occidente, nonostante la pressoché inesistente oramai spiritualità, tutt'ora impregnato di valori "cristiani"?

      E si tenga presente che l'ebraismo è assai più simile all'Islam (antiche scritture eh?) nella permeazione sociale e normativa rispetto addirittura allo zenith del Cristianesimo, Stati Pontifici e Vaticano poi, a parte.
      Il resto sulla psicologia evoluzionista non lo ho capito, perché sono ignorante in materia (e in generale).

      Saluti,

      Idjit as Hael

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    5. Anonimo05:16

      La tecnica dell'accusa di "nefanda ideologia o odio più o meno reale" è vetusta e risale sia alla Scuola di Francoforte, che ai manuali operativi di propaganda sovietica.

      Tipica era la tattica dell'accusa di "fascismo" verso chiunque fosse alla loro sinistra.
      Data l'efficacia, è divenuta mezzo comune e abusata in epoca odierna, da chi di dovere.
      Si veda "maschilismo" (neo-neo-neo femmismo in italia Boldrinismo), "islamofobia" (qualsiasi critica alla sanguinaria ideologia coranica), "omofobia"( come strumento di approvazione di matrimoni, adozioni gay), "razzismo" (verso gli afroamericani, vedasi Obama) tra le più recenti.

      Nihil novum sub sole.

      Idjit

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    6. @ Idjit as Hael

      La questione dell'identificazione con l'aggressore non è un'idea mia ma il risultato dell'osservazione del comportamento di Israele da parte di molti studiosi. Ovviamente non è l'unica spiegazione delle azioni del governo di quel paese, prigioniero di un'ideologia fallita ma che non vuole ammetterlo, e ci sono altri fattori da tenere in considerazione.

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  9. è peccato pretendere meno "filosofia" e senza richiedere umanità a chi non la possiede almeno più pragmatismo?

    http://www.internazionale.it/opinioni/gideon-levy/2014/07/21/fragole-o-sangue/

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  10. L’accusa di usare i civili come scudi umani è ridicola, se non fosse che i media la ripetono continuamente come cosa seria. Hamas non è uno Stato con un esercito regolare ed è militarmente molto inferiore a Israele, di conseguenza non pratica una guerra aperta ma una guerriglia intermittente. La GUERRIGLIA, per definizione, è sempre OCCULTA, i guerriglieri colpiscono e poi fuggono, si nascondono dove possono, quindi anche tra i civili se non possono altrove (e dove potrebbero nascondersi altrove nella sovraffollata Gaza?). Secondo Israele i combattenti di Hamas dovrebbero tenere armi e uomini all’aperto, così da farsi beccare dai bombardieri ? Secondo questa (non)logica, anche i Partigiani italiani o i guerriglieri Vietcong si può dire che erano dei vigliacchi, ed usavano i civili come scudi umani !

    RispondiElimina
  11. (....)L'intero testo è impregnato di quello che definiremmo odio. (....)esempi passati di violenza fanatica e persecuzione da parte di sette/personalità "ebree" verso "infedeli", si pensi solamente alla c.d. Rivolta di Bar-Khoba, solo una delle numerose sollevazioni sanguinosissime, durante la la quale si procedette all'eliminazione fisica di civili per il solo fatto di essere gentili.

    Per fortuna è tutto scritto, e lo hai scritto tu.
    Ho mai fatto alcun riferimento alla shoa, non mi pare, non mi interessa, come ad un certo punto scrivi, la questione riguarda lo stato di Israele punto.
    E' una questione politica quella a cui faccio riferimento. Uno sbaglio frequente è quello di mischiare i vari livelli del problema.
    Da un punto di vista politico la posizione di Israele è attaccabile solo da chi ne fa una questione ideologica o di appartenenza partitica.
    La verità è che a tutti gli altri attori della zona in questione, il Medioriente, fa comodo avere questo popolo in queste condizioni. Soprattutto a chi li rappresenta, cioè la sua classe dirigente.
    Ci sono stati parecchi popoli scacciati, perseguitati e in misura maggiore, sterminati, eppure l'unico popolo che ancora si trova in questa condizione sono loro, per tutti gli altri si sono trovate soluzioni varie, per loro no, ovunque si siano rifugiati. Unico popolo ad avere lo status di rifugiato ereditabile. Fino a qualche anno fa, ora è un po' che non seguo, si accaparravano la metà delle sovvenzioni mondiali per i rifugiati, solo loro la metà, agli altri quel che restava.
    Senza considerare che son morti più palestinesi massacrati da tutti gli altri stati dell'area, quelli che vengono definiti loro amici (sic), che dallo stato di Israele.

    Quello che ho notato invece, è esattamente il contrario, e cioè la completa strumentalizzazione di questa tragedia nella quale i palestinesi ne fanno le spese. Diciamo che fan la parte degli utili idioti in una storia più grande di loro mentre i loro vertici maneggiano quantità enormi di denaro mentre il tam tam mediatico non perde occasione di sollevare un polverone dove tutto sembra dello stesso colore e dalle forme indefinibili.
    I loro bambini muoiono di svariate problematiche relative alle condizioni di vita, ma non gli mancano certo missili e armi di ogni genere.
    Se ci tenessero ai loro bambini non scatenerebbero una guerra in un'area urbana sovrappopolata......
    Se ci tenessero ai loro bambini non avrebbero votato Hamas cui l'unico scopo è fare guerra ad Israele....
    Ma che c'avete nella capoccia.

    Saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. teoria interessante,i palestinesi si suicidano per incolpare gli israeliani, così le vittime diventano i carnefici ed i carnefici le vittime che tutto l'occidente piange.
      Israele è il parto dell'imperialismo anglosassone e sionista (antisemita),avanposto in oriente per interessi geopolitici ed economici,punto.Ebraismo ,islamismo,sciiti,sunniti,cristianesimo,al qaeda,fratelli musulmani,isil,boko haram,tutte solo semplicemente armi di distruzione di massa

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    2. Quelli di al Qaeda si suicidano per incolpare gli americani? E quali palestinesi, i poveracci e la manovalanza o i vertici?
      E quali Inglesi, quelli che subirono svariati attentati dagli ebrei perché stavano cercando di tagliarli fuori dalla palestina, o quelli della President Warfield?

      E tu credi che un'impresa unica nella storia moderna quale è stata la creazione dello stato di Israele possa essere ascritta a una semplice macchinazione imperialista?!
      Probabilmente hai ragione sulle armi di distruzione di massa, ma hai dimenticato quella che ne ha sterminati più di tutti, il marxismo.

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    3. risponditi da solo accertando chi ne raccoglie i frutti

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  12. Valdo22:31

    A proposito di informazione... gentile Barbara, chi meglio di te potrebbe fare un post su La7, ovvero su TelePd? Sarebbe illuminante e divertente.

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    Risposte
    1. Caro Valdo, me ne sono occupata in vari post, a shrapnel, sparpagliandone i brandelli un po' dappertutto. Cosa potrei dire d'altro, se non che è una tv di regime delle più subdole? Forse ci vorrebbe qualcuno che avesse visto la tv rumena ai tempi di Ceausescu o albanese ai tempi di Enver Hoxha, per fare una comparazione ragionata dei vari stili propagandistici.

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