mercoledì 6 gennaio 2016

Il swarm attack di Capodanno in Germania è terrorismo sessuale

Il "controdine, compagni!" della stampa mainstream

La notte di Capodanno a Colonia in Germania vi è stata un'ondata di aggressioni a sfondo sessuale a donne scese in strada a festeggiare, da parte di piccoli gruppi organizzati per un totale di almeno un migliaio di uomini dai 18 ai 35 anni dall'aspetto nordafricano o arabo che hanno agito, secondo la polizia tedesca, con evidente coordinazione. Non solo, ma pare che episodi analoghi siano avvenuti contemporaneamente in altre città tedesche come Amburgo, Francoforte e Stoccarda.

Bene, oggi questa notizia è su tutti i giornali e TV, perfino su quelli del nouveau régime, ma per una settimana è stata prima occultata poi negata e si è cercato di coprirla in tutti i modi con le armi dell'autocensura modello Carta di Roma. Potete immaginare perché. Per il fatto che tutte le testimonianze delle donne molestate riferivano di aggressori stranieri, provenienti probabilmente da quelle tonnellate di uomini clandestini che ci vengono vomitate ai confini dalle dame di San Vincenzo dell'ONU e che somigliano, piaccia o no ai buonisti e senzapalle nostrani, a truppe dormienti di invasione. 
I giornalisti hanno le antenne lunghe e ora che la notizia delle violenze di Capodanno ormai è tracimata nel mainstream avendo rotto gli argini della Rete, sentono l'odore dell'epic fail. Stanno cominciando quindi le reazioni esantematiche in forma di editoriali, come questo, accorato, di Madame Huffington
Fa piacere che Lucia si sia finalmente accorta delle sempre più invadenti confidenze che i "migranti" si stanno prendendo con le donne dei paesi che li ospitano. Dai sorrisetti, alle avances, agli appellativi offensivi, alle vere e proprie mani addosso in spiaggia e al mercato con la scusa di "provarti" la loro mercanzia. Una volta non era così. Forse perché erano di meno e non erano così coscienti della loro impunità?

Se il giornalismo reagisce con l'ipocrisia tardiva e la solita faccia come il culo, è interessante invece la permanenza della negazione psicotica nei frequentatori politicamente corretti dei social. Ancora oggi vi è chi continua a negare, ad accusare di fascismo e razzismo chi osa associare le violenze ai migranti  - nonostante lo facciano ormai le pudibonde e politicamente stracorrette autorità tedesche, dai ministri alla sindaca di Colonia, Henriette Reker, autrice di una gaffe sul codice di comportamento che le sue concittadine dovrebbero tenere nei riguardi degli ospiti stranieri. Loro, non gli ospiti. 
Nemmeno il fatto che vi sia stata a Colonia una dimostrazione di piazza di cittadini tedeschi, come riportato dai telegiornali, contro quest'episodio vergognoso a sfondo razzista - nel senso che le vittime del razzismo, aggettivate secondo le testimoni del termine di "cagne", erano le donne tedesche - sembra convincere i tanti wannabe mamma di stupratore che sono spuntati sui social. Tutti a negare, negare, negare. Dal bloggume accreditato presso i salotti della gauche all'ova di lompo, ai soliti difensori a prescindere del buon selvaggio. Quelli che hanno il simbolo dell'ONU tatuato sotto l'ascella e, per deformazione dell'istinto materno, vedono tutti i migranti come pargoli pucciosi da salvare, come il baby Mosè, dalle acque.

Una menzione speciale tocca alle sorellastre femministe ed al loro silenzio omertoso verso questo episodio che non merita evidentemente di rientrare nel novero del frame del femminicidio di cui hanno berciato per anni, prima di praticare l'automutilazione della lingua per non disturbare il frame successivo e preponderante dell'accoglienza. Non una corpodelledonnista o cippalipperini che si sia pronunciata finora in difesa delle donne europee molestate e stuprate, in sempre più frequenti casi, dalla Svezia alla Germania, da questi gentiluomini d'importazione con qualche problema ormonale nei riguardi di donne non coperte da capo a piedi. 
La scoperta che il maschio stupratore non è quello ormai castrato ed asessuato che si trascina al loro fianco ma arriva dal futuro dell'Eurabia multietnica deve averle scioccate. E' noto che i peggiori nemici delle donne sono le donne e gli stupratori hanno stuoli di mamme naturali, adottive e surrogate ma un'anticchia di coerenza dovrebbe risiedere perfino nei cervellini rossi fritti delle tante che ai tempi di Berlusconi avevano sempre ladignitadelledonne in bocca.
Tuttavia non mi meraviglio affatto. Il problema del femminismo è lo stesso della sinistra. Sono entrambi fenomeni elitari. La grande conquista del femminismo è stata quella di permettere ad alcune donne di fare carriera e soldi mentre altre donne povere continuavano, rimanendolo, a servirle e riverirle. Provatemi il contrario. Il femminismo e la sinistra sono finiti a fare la fila alla biglietteria della navetta per  Elysium. Se non torneranno sarà solo un bene.

Il fatto preoccupante che deriva dall'episodio di Colonia, ma che non preoccupa affatto tali negazionisti e negazioniste deficienti, è il fatto che queste aggressioni in Germania sembrano proprio un swarm attack, un attacco a sciame. Una tecnica di cui i militanti del jihad hanno dichiarato spesso di volersi avvalere contro gli infedeli (in questo caso contro le "haggiala" = puttane) e che, cercando nella memoria recente, sembra la fotocopia delle aggressioni e molestie sessuali di massa subite dalle donne egiziane in piazza Tahrir durante la "primavera araba" e da quelle turche durante le manifestazioni di Gezi Park e che furono definite allora azioni di "terrorismo sessuale"
Le vittime sono, allora come oggi, donne emancipate che, nella mente dei retrogradi burattini dell'agenda globalista, rappresentano un invito vivente all'abuso, come prescritto dalle regole della legge religioso-comportamentale che seguono alla lettera. Se pensiamo ai collegamenti tra primavere arabe o arancioni e i flussi migratori "che non si possono arginare", che fanno capo stranamente sempre ai soliti personaggi legati all'élite reazionaria, posso riformulare a pieno titolo la solita domanda che pongo in questi casi: doveste portare un attacco terroristico alle libertà e conquiste femminili dell'Occidente, nel novero dell'agenda reazionaria e antidemocratica, a chi appaltereste la sua esecuzione?

Del resto una notizia del genere soddisfa anche un'altra esigenza, nell'ambito dell'applicazione della terapia dello shock. Mi sono chiesta ultimamente che senso avesse riempire le pagine dei giornali con le cronache raccapriccianti di stupri selvaggi perpetrati in India a danni di ragazze e bambine, a cominciare dal caso zero, quello del 2012. L'India è lontana, è un continente dove convivono centinaia di culture diverse.  Non vi è nemmeno un'immigrazione indiana così consistente da noi. Eppure il messaggio sembrava essere quello che l'India fosse l'unico luogo pericoloso al mondo per le donne. Perché? Forse per sviare l'attenzione dagli stupri in Congo e in Sud Africa (perpetrati da quei neri che non si possono criticare, a differenza degli indiani) o dal fatto che proprio alcuni paesi europei stavano diventando nel frattempo teatro di stupri sempre più frequenti ai danni di donne autoctone (come ci definiscono i piddini) da parte di stranieri? Come insegna la legge del frame: se tutti i giornali pubblicano la stessa cosa contemporaneamente, stanno cercando di dirci qualcosa.

Se la popolazione in generale si sottomette con la minaccia della povertà, per sottomettere le donne non c'è di meglio che paralizzarle terrorizzandole con lo spettro dello stupro e di quello peggiore, per giunta, quello di guerra. E' la prima cosa che verrebbe in mente agli psicologi dello shock. 
Non vi è niente di più ancestrale, soprattutto se i perpetratori vengono percepiti alla stregua di quei "soldati" del passato, di ogni guerra, di ogni invasione e di ogni passaggio del nemico o dell'alleato su un territorio da conquistare che ancora perseguitano il nostro inconscio personale e collettivo. 
Oltretutto portando con sé il loro seguito di vergogna, onta ed emarginazione delle vittime, fino alla vera e propria rimozione storica dell'accaduto. E' doveroso dire che lo stupro di guerra, pur riguardando soprattutto le donne, non risparmia gli uomini, gli anziani e i bambini. Se vi è omertà e negazione per lo stupro delle donne e dei bambini, quello ai danni degli uomini è addirittura uno dei tabù più impenetrabili della storia umana. 
Ora, per tentare di spiegare il possibile meccanismo psicologico del terrorismo sessuale: pensate che attraverso la propaganda vi presentino tutti i sintomi di una minaccia di invasione o addirittura si incominci a parlare di terza guerra mondiale, con le conseguenze di stupri che sempre accompagnano le guerre, ma che coloro che dovrebbero proteggervi continuino a negare che si tratti di invasione o guerra. Questa inevitabile dissonanza cognitiva tra percezione e interpretazione crea stress, ansia e shock, appunto. In ultima analisi: sottomissione. 

Recentemente una storica tedesca, Miriam Gebhardt, ha pubblicato un libro, "Als die Soldaten kamen", sugli stupri di guerra nella Germania sconfitta. Le donne tedesche (ma anche gli uomini, come abbiamo visto), subirono l'oltraggio degli alleati, occidentali e sovietici, in dimensioni simili a quello che subirono i cinesi ai tempi dell'invasione giapponese di Nanchino, nel 1937. Scempio raccontato anch'esso da una donna, Iris Chang, nel volume "The Rape of Nanking", poi suicidatasi in seguito ad una forte depressione, pare provocata proprio dall'impatto emotivo delle sue ricerche.
Anche l'Italia ebbe, durante la II Guerra Mondiale, il suo olocausto nelle oltre 60.000 donne violentate (ma il numero delle vittime fu sicuramente maggiore, tra donne, uomini, anziani e bambini), soprattutto in Ciociaria ma anche in Toscana e lungo tutto il percorso della risalita dal Sud delle truppe alleate. 
Anche se l'originale non è mai stato ritrovato, pare che ai Goumiers responsabili delle "marocchinate" in Italia fosse stato distribuito questo volantino, attribuito al loro comandante, il generale francese Juin:

“Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete…”.

Vero o falso che sia questo documento, il proclama è quello del diritto di preda che, da che mondo è mondo, vale per tutti gli eserciti di invasione. In questo senso è assolutamente autentico, soprattutto per l'accenno all'impunità futura dei colpevoli.
Questi stupri sugli italiani furono coperti, infatti, nel dopoguerra, dalla solita cappa di omertà. Non solo a causa del do ut des, dell'io non parlo dei tuoi crimini e tu non parli dei miei, caliamo un velo sulle violenze coloniali fasciste e creiamo il mito dell'italiano brava gente e della Resistenza così cassiamo anche le mascalzonate e le violenze dei partigiani, ma per una motivazione che troviamo nel sito dell'"Associazione Vittime delle Marocchinate". (Lo so, avete una voglia matta di protestare per il termine così politicamente scorretto ma datevi pace. Erano proprio nordafricani e africani reclutati ed agli ordini del Corpo di Spedizione Francese in Italia ).
Dice quindi l'Associazione, che ancora oggi si batte per il pieno riconoscimento della sofferenza delle vittime, vergognosamente obliata dai libri di storia:


"... la tendenza “terzomondista” nella storiografia “progressista” impose una cappa di silenzio, più vergognoso delle violenze compiute, per non favorire una forma di “pregiudizio razziale”. Se è così, come temiamo, scopriamo che della storia si possono rivelare solo gli aspetti che fanno comodo e nascondere quelli che non concorrono alla “verità” che si vuol stabilire, e che non ha bisogno di essere dimostrata."


Ohibò, non sembra lo stesso tipo di tendenza terzomondista che oggi nega disperatamente qualunque violenza perpetrata da chiunque non sia bianco? E' per caso lo stesso pregiudizio razziale al contrario che ha motivato il silenzio stampa sul swarm attack sessuale di Capodanno in Germania?

E ancora. Questo swarm attack contro le donne tedesche potrebbe per caso essere interpretato come un avvertimento di Angela Merkel, talmente Islam-friendly da farsi sottotitolare in arabo il discorso di fine anno; discorso tutto incentrato sull'aprite le porte allo straniero, sdraiatevi e almeno cercate di trarne godimento? Oppure potrebbe essere segno premonitore di un prossimo cambio di programma - perché la cosa sta oggettivamente sfuggendo di mano - e di cavallo, o meglio cavalla, e quindi un avvertimento ad Angela Merkel? Forse quello di oggi non era un pacco sospetto, ma un boomerang.


34 commenti:

  1. Amichetta01:18

    C'è anche un'altra interessante domanda da farsi. Come mai costoro non hanno la (naturale) paura che il giorno dopo gli uomini del posto vadano a cercarli con corda e sapone?
    Forse perché c'è stato anche un lavoro sull'autoctono. L'uomo europeo, rimbambito dalla tecnologia, dalla moda, da alcool e droghe, e più di tutto dal "politically correct" che lo vuole "civile" e quindi per definizione accogliente e dialogante, non ha più neppure il coraggio di difendere se stesso quindi figuriamoci cose obsolete e un po' fasciste come la Patria e le proprie donne.

    Mi fanno ridere quelli su Twitter che ghignano: "Ah ora i tedeschi gliela fanno vedere!". Capirai, oltre a quanto sopra elencato i tedeschi sono stati castrati anche da un senso di colpa biblico, non toccherebbero una minoranza neanche con un fiore. Neanche se la minoranza o supposta tale gli violenta la figlia.

    Che dire? Hanno fatto un buon lavoro. Prima ci hanno resi vecchi e debosciati, e dopo hanno scatenato le armate di invasori. Ora non resta che subire o scappare nell'unico posto civilizzato rimasto al mondo: la Russia. Ma quelli mica sono scemi, le frontiere le tengono chiuse. Baci.

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    1. Se non lo hai ancora fatto, leggi questo libro e avrai le conferme che cerchi: "Sii sottomesso" di Eric Zemmour.

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    2. Anonimo03:17

      Beh, se l'uomo europeo è quello che si vede nella foto principale a questo link di smaccata propaganda multiculturalista/accoglientista... è chiaro che le preziose risorse multiculturali, che potranno avere tanti difetti ma fessi non sono, non lo temano... http://tracks.unhcr.org/2015/12/the-germans-welcoming-refugees-into-their-homes/

      Marcello74

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    3. Il tedesco non è capace di fare gruppo, quando esce, esce da solo o in piccoli gruppetti di 2 o 3 persone. Gli Arabi è anche i Turchi invece non hanno nessun problema di creare gruppi, 10, 20, 50 è come si è visto a Cologna persino 1000.

      Si si i germanofili italici (problema Nr. 1 del Italia) ad inneggiare la virtusità tedesca, mentre i tedesci gli cagano è pisciano in testa.
      Personaggi ridicoli è che non conoscono minimamente la Germania.

      Senso di colpa dei tedesci ? No, non sono daccordo, chi ha letto i giornali tedesci durante l'ultima crisi greca è in più i commenti, capirà perchè.
      Un unica orgia di attacchi scifosi è falsi contro i greci è più in generale contro tutto il sudeuropa, con il 99% dei commenti che applaudivano è guai se qualcuno criticava le demenziali politice della culona, veniva riempito di insulti. Mai visto cosi tanto odio è disprezzo, tranne durante i tempi di quella merda di hitler.

      La cosa migliore che sanno fare i crucchi, è distruggere gli altri è poi fare le vittime. Come sta succendendo attualmente in Sudeuropa. È come fecero nei tempi nazisti nei confronti degli Ebrei è Slavi.

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    4. Amichetta10:39

      Vero. C'è però una bella differenza tra il disprezzo "autorizzato" e quello socialmente non consentito. Disprezzare i greci è stato avallato e incoraggiato, disprezzare gli africani immigrati è universalmente considerato riprovevole. Non solo chi lo fa è razzista, ma siamo anche stati convinti (senso di colpa) che la situazione di chiunque venga da certe latitudini sia colpa nostra. Per questo siamo poi moralmente obbligati a farcene carico.

      Credo che anche per i tedeschi funzioni così: se l'africano vive male è colpa nostra, se il greco vive male è colpa sua.

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    5. “Uccidete! Uccidete! Nella razza tedesca c’è solo malvagità. Non uno tra i vivi, non uno tra i nascituri è altro che male. Seguite i precetti del compagno Stalin. Schiacciate la bestia fascista nella sua tana una volta per tutte! Usate la violenza per spezzare l’orgoglio razziale delle donne tedesche. Prendetele come vostro legittimo bottino. Uccidete! Mentre dilagate come la tempesta, uccidete, valorosi soldati dell’Armata Rossa!”

      1945: 6 milioni di stupri.

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    6. “Uccidete! Uccidete! Nella razza tedesca c’è solo malvagità. Non uno tra i vivi, non uno tra i nascituri è altro che male. Seguite i precetti del compagno Stalin. Schiacciate la bestia fascista nella sua tana una volta per tutte! Usate la violenza per spezzare l’orgoglio razziale delle donne tedesche. Prendetele come vostro legittimo bottino. Uccidete! Mentre dilagate come la tempesta, uccidete, valorosi soldati dell’Armata Rossa!”

      1945: 6 milioni di stupri.

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  2. Amichetta01:30

    Interessante. Era quel che volevo dire: società femminilizzate alle prese con società col culto virile. Indovina chi vince. :D

    Tu hai letto questo? http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=124989&typeb=0&risposta-ad-andrea-che-non-e-piu-antifascista-ma-non-e-un-fascista

    Merita: cominciamo ad essere in tanti. Mi auguro che diventeremo un problema.

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  3. Cara Barbara, la prima parola che mi è balzata alla mente, letta la notizia, è stata sciame! Forse per antiche rimembranze di una vecchia storia di queste parti, l'omo vespa. Sembra sia stato "eccitato" a punire dalla scostumatezza delle donne allora moderne. La storia è comica, però la reazione unanime a tratti violenta e spesso ironica del popolo la dice lunga su quanto più avanti sia la nostra civiltà e da quanto più tempo. Eravamo già in zona fascismo e si tratta di poco meno di cent'anni fa. Ma il ripudio del gesto fu corale.
    http://bora.la/2009/12/18/la-vera-storia-dellomo-vespa/

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  4. Lorenzo da Faenza10:37

    Non preoccupatevi troppo o donne, vedrete che vi difenderanno ONU, onlus, la Presidentessa della Camera, l' Arcigay, la Comunità Europea e pederasti vari (nell'accezione intesa dei vecchi vocabolari della lingua italiana).
    Un mia amica in perenne carestia suole dire che un c.... non si butta mai via...
    Ma ci sarà di peggio, purtroppo, d'ora innanzi.

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  5. Lorenzo da Faenza11:12

    Proprio ieri la Banca Mondiale ( se sapete da chi è governata siete bravi!) ha scritto, in uno dei suoi soliti report pagati da noi, che " I Migranti miglioreranno la situazione economica europea grazie all'aumento della spesa e dei consumi".
    Così il keynesiano che è in voi sarà contento!
    Ma che lo dico affa'!

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  6. Per chi fosse interessato:
    http://ideologiaverde.blogspot.it/2014/02/la-crescente-femminilizzazione-della.html

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  7. "Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato" (George Orwell)

    "Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla" (George Santayana)

    "La storia è scritta dai vincitori" (Anonimo)

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  8. Anonimo13:20

    Diciamo che se ci vogliono tutti froci, il motivo puo' essere anche questo. Poi c'e' la questione femminile da riconsiderare. La parita' totale prescriverebbe che maschio e femmina si difendano da se' in quanto entrambi in grado di farlo. Evidentemente non e' cosi'. La vittima apparente e' indubbiamente la femmina, ma l'oggetto della propaganda post-bellica e' stato il maschio. La contestazione del Potere e', alla fin fine, la contestazione della virilita'. Ed ora ne vediamo i frutti. Sapremo riconoscerli ?

    G.Stallman

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  9. Anonimo14:02

    Che il sogno bagnato delle elite mondialiste sia, alla fine, questo? Distruggere il risparmio degli italiani che lavorano ammazzandoli di tasse, distruggere il risparmio degli italiani che hanno un qualche valore "fermo" come le case ammazzandoli altresì di tasse per poi devolvere tutto il raccolto a mandrie indiscriminate di disperati (destinati ad attaccarsi al welfare come ad una calda mammella per decenni, data la loro palese improduttività e la loro radicale ostilità culturale e sociale alla società nella quale sono entrati a forza), così che QUESTI (e non gli italiani troppo risparmiosi) possano spendere i soldi degli italiani e quindi "rimettere in moto l'economia"? Non so se mi sono spiegato: quello che intendo dire è che siccome chiunque, anche un troglodita, deve mangiare, bere e dormire, allora per un governo potrebbe essere più premiante - in termini amoralmente utilitaristici - sequestrare il risparmio degli italiani e donarlo ai nuovi arrivati. Rapinando i centomila euro che la vecchietta tiene in banca e dividendoli in cinquemila euro a testa per venti "nuove preziose risorse multiculturali", state sicuri che quei soldi verranno presto spesi (per la gioia dei ministri dell'economia). Ecco a cosa servono davvero gli immigrati: non a pagarci le pensioni. Ma a spendere i nostri soldi. O meglio: a spendere i soldi che lo stato sequestrerà agli italiani con la scusa della solidarietà verso le nuove preziosissime risorse multiculturali

    Marcello74

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  10. “Non siate timide nell'uso della violenza per spezzare l'orgoglio razziale delle donne Tedesche. Prendetele come vostra legittima proprietà”.
    • Ilia Ehrenburg, Ebreo Russo, propagandista dell'inganno dell'olocausto

    Aboda Sarah 37a : “Le figlie dei goyim a partire dai 3 anni di età possono essere violentate”.
    • Talmud

    “Non puoi prendere una donna sposata finché non l'hai vinta nella battaglia con l'infedele”.
    • Corano 4:24

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  11. Anonimo16:02

    Articolo, come al solito, da applausi.
    Quanto avvenuto nella notte di capodanno rappresenta la punta di un tremendo iceberg.
    Il numero di molestie sessuali e di stupri è aumentato in maniera vertiginosa nell’ultimo anno, tanto in Germania quanto in altri paesi nordici (Svezia e Norvegia in particolare). L’ondata di attenzioni sessuali è cresciuta di pari passo con il numero di “risorse”, “ rifugiati”, “profughi”, “ poveri migranti” (scegliete il termine più cool e boldriniano), vomitati nei nostri paesi.
    Guai però ad evidenziare la relazione, chiara anche ai ciechi, tra le due cose: il peccato di lesa Migrantesità è ormai il peggiore di cui ci si possa macchiare!

    Ora se nei mesi scorsi i singoli casi di stupro sono stati volutamente oscurati ( ci sono rapporti dei sindacati di polizia tedeschi che mettono i brividi), il bubbone esploso a Colonia era troppo grande da poter essere taciuto.
    Personalmente quanto accaduto non mi sorprende affatto anzi, mi stupisco di chi si stupisce. Se si favorisce l’ingresso nei nostri paesi di vagonate di selvaggi ( non chiamiamoli bestie perché gli animali hanno un’etica comportamentale che tali soggetti si sognano) questi si comportano esattamente per quello che sono.
    Non si può certo pretendere che, giunti in territorio tedesco, inizino come per magia a leggere Nietzsche o Kant, lasciati liberi di scorrazzare, coccolati e vezzeggiati, si lasciano andare ai propri istinti tribali.
    I violentatori islamici - tutti giovanotti di sesso maschile, in terra di conquista, di infedeli e “cagne” - non hanno fatto altro che obbedire a quello che la loro “cultura” e la loro “natura” suggerisce loro.
    Il problema etnico e culturale è dunque di importanza centrale e non sarà certo alcun ius soli del cavolo a risolverlo.
    Eppure l’evidenza viene continuamente negata secondo una logica totalitaria atta a rimuovere la realtà, a ridurre ogni differenza, ogni diversità all’identico che, in quanto tale, non è comparabile.
    Questa reductio ad unum di ogni individuo, di ogni cultura è quanto di più violento i nostri tempi ci stanno propinando, una violenza distruttiva tesa ad impedire il discrimine del giudizio.
    Ecco, quindi, i soliti media da salotto bene che, dopo essere stati costretti a divulgare l’accaduto, si lanciano prontamente in una difesa del “poro immigrato” da far rimanere a bocca aperta anche il più smaliziato degli avvocati difensori.
    Sul punto è d’obbligo segnalare "internazionale" che, nella versione online, prima ci ha informato che “l’obiettivo primario delle aggressioni era il furto, le violenze sessuali erano solo una distrazione” quindi, non paga, che “ in realtà in tutte le grandi manifestazioni in cui l’alcol abbonda le donne devono affrontare una triste realtà: essere toccate contro la loro volontà” (!). Tutto vero, basta andare a sbirciare sul loro sito.
    Tra qualche giorno magari ci diranno che, in realtà, i poveri migranti stavano infilando dei soldi nelle mutandine delle ragazze tedesche, in fondo non sono qui per garantire le pensioni ai giovani europei…?
    Saluti.
    Costantino

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    1. quello che desta meraviglia è che gli uomini e le donne del potere sembrano essere cresciuti in un altro mondo, un mondo in cui non esistono la psicologia, la sociologia, la antropologia, la psicoanalisi, l'etologia, la storiografia,la cultura giuridica non del semplice azione/reazione ma ponderata su millenni di accumulo di conoscenze... ebbene, che preparazione hanno questi signori e queste signore che sembrano costantemente cascare dalle nuvole. Qualunque uomo medio, di reazione medie, capace di fare due più due sapeva (sa) che un soggetto umano, proveniente da una cultura castrante e sessualmente repressiva, messo in mezzo a una società in cui nessun uomo si gira se vede due tette nude o un culo femminile che si abbronza tranquillamente al sole, non può che prendere fischi per fiaschi e credere di essere stato paracadutato nel mondo del tutto concesso, con in più il disprezzo proprio di chi crede di avere in mano "il" codice di comportamento giusto. Non possono essere errori di valutazione ma solo completo disinteresse delle conseguenze. Come è possibile, mi sono sempre chiesto, che innumerevoli giovani in buona salute possano essere immaginati andare avanti a pugnette. Era evidente che si prospettava un bivio: o il meticciato di massa o l'aggressione sessuale! Non si può nemmeno fargliene una colpa. Pochi di noi sono stati a confronto con culture, anche autoctone, col mito della minchia sbrogghiata. Universi di distanza dall'algida sessualità dei maschi nord occidentali.

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    2. Gli uomini e le donne "del potere" non passano capodanno per strada, e neanche epifania, pasqua pasquale e natale.

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  12. Anonimo17:26

    Il femminismo e la sinistra ..
    Bella Dodd che fu dirigente del partito comunista americano e fondatrice e dirigente dell' (antesignano) movimento femminista americano arrivo' alla fine della sua vita alla conclusione che entrambe le organizzazioni ( e quindi anche lei stessa) erano stati manipolati da un "potere occulto" al servizio del "grande capitale" con base al walford astoria .

    https://en.wikipedia.org/wiki/Bella_Dodd

    ws

    PS Bella Dodd ha scritto una bellissima autobiografia ( "school of darkness" ) ancora reperibile in rete ( spero), e consiglio di scaricarla a chi non l'hai mai letta .

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  13. Anonimo17:33

    Non ci posso credere! La linea di difesa del politically correct, sullo SPIEGEL, è " "the number of offenses perpetrated by migrants is rising much more slowly than the number of migrants coming to Germany."

    Sono dei geni.
    Come dire: "Il numero di calci nelle gambe che uno può prendere è inferiore al numero di volte che uno si frattura un femore". Certo, non fa una grinza. Ma qualche domandina sull'opportunità, a monte, di ricevere calci nelle gambe uno potrebbe pure farsela, no? (Evidentemente no, per gli astutissimi politically correct)

    Marcello74

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  14. aggiungo, onde non essere frainteso: Universi di distanza dall'algida e innaturale sessualità dei maschi nord occidentali.Ai bei tempi della psicoanalisi e della società austriaca, il padrone di casa si trombava le servette e le servette si lasciavano trombare. Parole di S. Freud: "è difficile per un uomo virile reprimere la sessualità dirompente" (scusa Barbara l'imprecisione). O guardatevi Fanny e Alexander... siamo noi quelli a cui hanno tagliato (e si sono lasciati tagliare) le palle sotto diluvi di piagnisteo femminista.

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    1. Esistono peraltro contesti culturali dove si esprime un femminismo basico, giusto e naturale. Dove le donne se gli rompi i coglioni ti piantano un coltello tra le scapole, a pieno diritto. Dove sensuali ostesse popolane tengono a bada torme di camionisti, sprizzando femminilità che però viene rispettata.Poi ovvio che esiste il crimine e il criminale, come contro le donne così contro i fanciulli e contro i deboli. La peggior cosa che una donna possa apprendere è credere di essere difesa dalle convenzioni e idealizzare l'uomo buono e quello cattivo, come insegna il politicamente corretto, dove il buono è totalmente dipendente dal funzionamento sociale, incapace di incutere il sano terrore al cattivo. Il maschio va conosciuto per quello che è, con doppie potenzialtà e conoscenza anche dei suoi aspetti selvaggi. Ma non sarà certo il maschietto tutto codice e distintivo a avere capacità di difesa.

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  15. Anonimo12:07

    Un politico tedesco ha detto ieri che chi strumentalizza i fatti di Colonia è ALMENO tanto colpevole quanto gli stupratori.
    Notate quell'almeno.
    Un nuovo abisso del Politically Correct è stato toccato.
    Chi volesse dare pan per focaccia a quel politico tedesco, potrebbe allora dire che i criminali di Colonia sono di fatto SUPERIORI ai campioni del politically correct.
    Sono superiori perché, se non altro, quei criminali per quanto medioevali e trogloditi possano essere, perlomeno "si muovono nella realtà".
    Una realtà rozza, violenta, appunto da trogloditi.
    Ma si muovono nella realtà.
    Invece i campioni del politically correct si muovono nell'irrealtà.
    E darwinianamente muoversi nell'irrealtà, e basare le proprie decisioni su concetti del tutto astratti e per nulla calati nella realtà delle cose del mondo, è molto più stupido e controproducente che muoversi nella realtà.

    Marcello74

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  16. ? Guarda un pò le coincidenze, stavo scrivendo qualche riga sulle possibili conseguenze del mischiare culture a cazzo e cosa ti và a capitare?
    E aspettate che riescano ad organizzarsi un minimo dato che la massa immigrante ci è pervenuta da poco tempo.
    Purtroppo il pesce una volta cotto non torna mai più fresco, mai sentito parlare di entropia culturale?

    Complimenti, gran bel lavoro.

    RispondiElimina
  17. Anonimo13:17

    Se i politicallycorrectisti fossero intelligenti capirebbero una cosa molto intuitiva. Di fronte alle due alternative:
    1) importare barbari direttamente dal Medio Evo e, sotto la pressione della popolazione preoccupata per il fisiologico crescere della criminalità conseguente all'importazione di disperati, concedere "più polizia".
    2) NON importare barbari, e quindi essere estremamente selettivi nelle politiche di immigrazione e categoricamente repressivi verso i clandestini, con una seria politica di rimpatri e respingimenti alle frontiere

    soltanto la soluzione 2) è quella veramente democratica.
    Perché la soluzione 1), ossia "accogliamoli tutti, e poi basterà qualche poliziotto in più a salvare la società" ha un enorme problema: la DISCREZIONALITA' (cosa ti garantisce, cittadino piddino-progressista che oggi fai a malapena parte della classe media e domani chissà, che la polizia difenderà te con lo stesso vigore o interesse con il quale difenderà i ricchi?). E cosa ti garantisce, cittadino-piddino-politicallycorrectino, che i magistrati di domani perseguano i crimini fatti contro i cittadini di classe medio-bassa, come sarai tu domani, con lo stesso vigore e scrupolo con il quale perseguiranno i reati contro i più ricchi?
    Se tu, caro amico piddino immaginario, abbandoni una società dove la sicurezza è di default per una società "a disperazione diffusa" dove la sicurezza è possibile SOLO in presenza di abbondanti forze di polizia, poi sappi che ti esponi alla DISCREZIONALITA'. Se lo Stato ad un certo punto decide che tu non gli interessi poi così tanto (e già l'abbiamo visto mesi fa con la depenalizzazione dei cosiddetti "reati bagatellari" sotto i due anni di pena), allora, caro piddino, CHI MAI TI PROTEGGERA'?
    Sta a vedere che il sogno inconfessabile dei politicallycorrectisti è una società brutalmente aristocratica, dove sei tanto più protetto quanti più "bravi" hai a tua custodia.
    Altro che di sinistra... i politicallycorrectisti sono degli anarco-capitalisti estremisti, roba da far impallidire Ayn Rand!

    Marcello74

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    1. Anonimo14:56

      osservazione intelligente,ma purtroppo non comprensibile per il normale homo piddinus o la più ancora beota mulier piddina; d'altro canto a ben pensare se fossero intelligenti sarebbero forse ancora piddini ?

      Elimina
  18. Anonimo13:37

    Il corriere intanto ritiene che "gruppi xenofobi potrebbero aver aizzato gruppetti di immigrati per poi cavalcare l'indignazione causata dagli assalti..."
    Non hanno più nemmeno il minimo senso del ridicolo.
    Ha ragione Renaud Camus, l'Europa è minata da una formidabile pulsione di morte, un odio di sé che la spinge al suicidio. L' antirazzismo è il razzismo che indietreggia insultandoci dopo essere passato sopra il nostro corpo.
    Poveri noi
    Costantino

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  19. .. ma pare che episodi analoghi siano avvenuti contemporaneamente in altre città tedesche come Amburgo, Francoforte e Stoccarda.
    Ma anche in Austria come pure ad Helisinki e son convinto sia successo anche in altre parti d'Europa.

    Dai fatti di Colonia ed in altre città si deduce che:
    1. in Europa é diponibile manodopera straniera e giovane in grande quantità pronta per essere utilizzata per creare torbidi sociali
    2. le forze dell'ordine non sono preparate per affrontare fenomeni simili;
    3. le autorità di razza boldrina ( esiste ed é molto diffusa) cercano di nascondere la verità e minimizzano.

    Qualcuno sveglio potrebbe approfittarne, utilizzare tale manodopera come diversivo per le forze di polizia e scatenare nello stesso tempo gruppi addestrati a compiere attentati devastanti senza rischio o con rischio minimo che i componenti i commandos possano essere arrestati.

    Potrebbe succedere e credo che succederà.
    Ed al giro successivo la tattica cambierà e scalerà.

    RispondiElimina
  20. Anonimo20:35

    Articolo illuminante che condivido.Dovrebbe essere divulgato .
    Questi swarm attacks sono attacchi dimostrativi che confermano la convinzione nei cosiddetti migranti che la nostra societa' sia debilissima ed incapace di una qualsivoglia reazione .Essi precludono ad attacchi su piu' vasta scala e maggiormante orgnizzati. Purtroppo ormai per l'uomo medio occidentale gli unici interessi sono la squadra del cuore e titillare lo smartphone .
    Non possiamo aspettarci molto .Inquetante il silenzio dei nostri governanti su avvenimenti cosi gravi .

    RispondiElimina
  21. Anonimo21:54

    Segnalo questo video girato ad Homs e postato a dicembre in cui un cittadino arabo cristiano della cittá dice testualmente "state facendo entrare la nostra spazzatura, noi cristiani siamo qui a combattere e quelli che vanno in Europa sono tutti isis o al nusra, ne pagherete le conseguenze" guardatelo perché ovviamente sui media di regime non lo mostreranno mai: https://youtu.be/z9tX_t8uhaQ
    Mirco

    RispondiElimina
  22. bah... quante stupidaggini e quanto tempo perso per scriverle. Il razzismo gira e rigira e' come un'anguilla che si infila dappertutto

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    Risposte
    1. Anonimo19:53

      tra poco ti si infila anche nel ulo, sicuramente ti piace idiota, fanatici antirazzisti che difendete gli stupratori, vedrai che a breve i tuoi amici musulmani ti faranno un bel periodo di rieducazione

      Elimina
  23. Teneteveli buoni iMASCHI ARABI perche tra un po saranno gli unici A FARVI SENTIRE DONNE. Il proselitismo omosessuale porterà gli uomini a stare tra di loro come nella avanzatissima colonia. E le donne staranno tra di loro in branchi ma senza sapersi difendere esattamente come le gazzelle che alla vista del leone fuggono sapendo di condannare una di loro mentre se facessero gruppo unendo le loro corna il leone non gli farebbe niente perche sarebbe ucciso.
    Invece cosa vorrebbe la scrittrice di questo post? Vorrebbe forse una legge speciale che TAGLI LA MANO A CHI TOCCA UNA DONNA esattamente come nei paesi arabi. allora hanno ragione loro.....D'altra parte è comprensibile l'attrazione verso l.arcaico tipica di chi non sa frenare l.istinto(arcaico) di esibire i propri genitali per attrarre il partner. Di cosa hanno paura le donne di colonia che qualcuno possa vanifica le ore di sacrificio trascorse in palestra per avere un bel di dietro e le creme e i trattamenti rassodanti e le diete o anche il silicone per pavoneggiarsi meglio... Sarebbe bastato unirsi e dare addosso ma forse è più gratificante dire al mondo intero di aver avuto un MI PIACE in carne e ossa e immaginare di essere oggetto del desiderio per migliaia di persone: quello a cui aspirano generalmente le donne di ogni eta. Altrimenti cosa facevano la notte di capodanno da sole in un quartiere arabo?

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