domenica 17 febbraio 2008

Quelli che Malpensano

Con un senso pratico ed un attaccamento al liberismo economico che li rende perfetti alleati del campione del liberismo Cavalier Antenna, i leghisti hanno trovato nell'aeroporto della Malpensa, quello dove gli aerei per andare in hangar devono attraversare la pista di decollo, un emblema della loro campagna elettorale.

Giova dire che, in previsione della cessione di Alitalia al miglior offerente per evitarne il fallimento, sarebbe bastato trovare un po' di imprenditori del nord per fare una cordata per acquisirne il controllo e farla restare italiana, anzi padana, ma nessun Alberto da Giussano con i dané si è fatto avanti o meglio ha avuto finora il coraggio di rischiare. Non sembra esserci alcun "Air Carroccio" che si possa mettere in piedi per ricacciare Marianna al di là delle Alpi. I francesi hanno congelato le trattative, così la situazione è in uno stand-by piuttosto costoso per lo Stato italiano: un milione di euro al giorno.

Se nessuno dei baldi imprenditori padani si farà avanti i francesi di Air France avranno campo libero, come è ovvio in economia.
Taglieranno i rami secchi, hanno preannunciato guardando in direzione Malpensa, come si conviene a gente che sa fare i suoi affari e se ne fotte della polenta taragna e dell'acqua del Sacro fiume Po, figuriamoci dei posti di lavoro padani. C'est l'argent qui fait la guerre.

Malpensa è stata una cattedrale nel deserto. La Lega difende un feudo conquistato in passato con la presidenza di Alitalia e la gestione della società SEA.
Umberto Bossi, in fase di rilancio delle sue personali azioni di alleato indispensabile di Berlusconi, sta alzando la posta sventolando il morituro aeroporto come una bandiera di resistenza padana. Al di là della difesa di posti di lavoro, è un puro gioco di potere.

Se il centrodestra dovesse vincere le elezioni, il Cavalier Silvio si troverebbe con questa bella gatta da pelare: mandare avanti gli economisti che, vestiti da Brunette dei ricchi e poveri, racconteranno di liberalizzazioni, liberismo e libertinaggio economico e dall'altra raschiare il fondo del barile statale per realizzare l'inutile Ponte sullo Stretto promesso agli amici degli amici e non più procrastinabile ed accanirsi terapeuticamente sull'aeroporto padano, promesso ai leghisti, dando fondo ai soldi pubblici. Tanto, paga Pantalone.
Non vorrei essere nei suoi panni.

Frankie Hi-NRG - "Quelli che ben pensano"


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15 commenti:

  1. Anonimo22:47

    Ostrega,paperela dela mona,mi son dela Liga Veneta.me basta laerporto de Ronchi,quelo soto el monte Sei Busi,col casso ca pago per el buso dela Malpensa!!!
    Ca selo ciula el Bossi,si ghe la anca duro.
    Stavimo tanto ben con Cecco Beppe,po sè rivà quel mona del bisnono de quel mona de Emanuele Filiberto,evabè ma i "danè" a quel pirla del Bossi col casso che ghi do.

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  2. Anonimo23:02

    Il Nord Italia rappresenta il 70% del traffico aereo.Far dimagrire Malpensa è un suicidio. Hanno prevalso le idee di Rutelli e Veltroni che nei loro viaggi vogliono garantita la top class e il B-747 da Fiumicino. Leggetevi le loro lamentazioni sul Corriere ! I passeggeri non mancano ma l'Alitalia non ha più una lira per acquistare macchine competitive e migliaia di esuberi. La pietra tombale ricorderà i 7 Governi Andreotti e i sindacati. Le cifre sono agli atti per chi fosse veramente interessato !

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  3. Anonimo23:28

    bellissima colonna sonora!
    Hanno detto che difenderanno Malpensa anche con le cannonate;vedremo come finira' con silvio
    :)

    ciao Lame
    Lorenzo Anne Veronica

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  4. cara Lame:
    hai omesso l'operato del FORMIGONI nazionale. Presidente della regione e primo artefice e sostenitore del "buco" malpensa. Per far vivere il quale aveva cominciato la dismissione di Linate (e le compagnie aeree già fecero sapere che a Busto i passeggeri non ci volevan scendere)
    Indovina perchè non ripristinarono i radar di terra a Linate....
    ciao

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  5. Anonimo09:40

    al di la di tutte le critiche giustificate e delle dietrologie oltremodo plausibili, la parte d'Italia che produce l'80% del PIL ed ha il 60% della popolazione non può rimanere senza un aeroporto hub. l'hub italiano diventerebbe Francoforte e la ricchezza, le opportunità, le relazioni finirebbero là con un ulteriore impoverimento non solo del nord ma dell'Italia come sistema economico.
    ho sempre cercato di dare degli spunti di riflessione per chi vuole capire, mi è sempre stato risposto con squallide provocazioni e luoghi comuni.
    la vostra "cultura" non porta da nessuna parte.

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  6. Anonimo09:48

    Non conosco tutta la faccenda, ma forse se dobbiamo vendere alla Francia, perchè siamo in rosso che più rosso non si può, e questa dice che questo scalo è inutile (tranne che per poche personne), non ci dovremmo arrendere alla realtà, visto che ormai nella situazione in cui siamo (debiti) non solo dovremmo tagliare il superfluo ma anche il necessario ?
    Non mangiatemi viva, ma al di la di chi ha fatto il debito pubblico (politici, mala gestione, statali assenteisti e artigiani evasori ecc..) io so di sicuro chi paga NOI italiani comuni e non avremo nessun paravento.
    Ciao Titi

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  7. Il fatto è che, come dici giustamente tu, qui Alitalia non la vuole nessuno, visto come è messa!
    Industriali del nord, se volete è tutta vostra!

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  8. Anonimo12:34

    Intanto a sinistra c'è qualcuno che pensa ai posti di lavoro della Malpensa ?
    O abbiamo fiducia nella Lega ?

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  9. Anonimo13:50

    succederà che Malpensa chiuderà, Fiumicino si fregherà le mani senza sapere che Zurigo diventerà il vero hub del nord e alla fine non avremo ne hub ne compagnia area ,-(

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  10. Anonimo14:04

    Già prima che venisse creato il famoso Hub Varesotto era chiaro, a che è del mestiere, che sarebbe stato un buco profondo. Le ragioni sono elementari:
    1 - non c'è nessuno diposto ad andare in macchina o con altro mezzo a Malpensa per prendere un aereo partendo da Torino, Genova, Bologna, Verona, Treviso, Venezia e dalla stessa Milano. Sono tutte città dotate di aeroporti con voli domestici, internazionali ed intercontinentali che le collegano con il mondo intero.
    2 - non c'è turista al mondo che voglia raggiungere l'Italia sendendo a MXP invece che a Roma, Venezia, Pisa, Napoli.
    3 - Non c'è uomo d'affari del nordeuropa che, dovendo recarsi a Milano, preferisca MXP a Linate o Orio al Serio.
    Questo non è campanilismo, è il seplice stato dei fatti ampiamente documentato in questi anni.
    Insistere su MXP come HUB è una vera presa per i fondelli operata da politici e governatori della cosiddetta Padania proprio nei confronti dei loro elettori.
    L'economia locale si difende e si sviluppa creando le strade e le vie ferrate che né Le riogni del Nord né i comuni hanno mai progettato, anzi, quando qualcosa si è mosso a livello nazionale, hanno fatto barriere perché nulla si facesse.
    Forse è giunta l'ora che i cittadini del Nord Italia facciano una seria riflessione prima di riconfermare fiducia a chi li sta spudoratamente danneggiando da troppi anni.

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  11. Di alilitalia non gli frega niente.
    Chiedono solo soldi per fare un pò di assistenzialismo clientelere.
    E chi sarebbe ladrona? e chi non perdona?

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  12. Malpensano oggi, malpenseranno domani...

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  13. Anonimo22:37

    ri ricordate quando nacque malpensa 2000? per fare funzionare malpensa bisognava: fare ridurre il traffico aereo di linate e mandarlo a malpensa e fare i collegamenti stradali e ferroviari.
    vedere i giornali dell'epoca.
    adesso i politici fanno solo passarella, la regione lombardia si è impuntata su linate e non fatto le strade

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  14. @ pantalon
    Tanta fatica e poi siamo tornati al Lombardo-Veneto.

    @ alberto
    io so che l'ultima gestione leghista della faccenda è stata fallimentare, dal punto di vista della logica economica (non di quella capitalistica, proprio dell'economia domestica)

    @ loreanne
    con i carrocci armati, anche?

    @ cloro
    ma chi, il vergine fuori tempo massimo? Non era coinvolto nell'Oil for Food e poi messo tutto a tacere? No, per la serie, quelli di cdx sono puliti.

    @ scusa lu, ma quando dici "voi" a chi ti riferisci? Qui c'è gente che la pensa un po' in tutti i modi. Per quanto riguarda Malpensa, c'è Linate, c'è Orio al Serio, ci sono altri aeroporti del Nord che funzionano. E' troppo fuori mano, chi lo costruì allora fece forse un errore di calcolo.

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  15. @ titi
    è curioso che si invochi sempre lo statalismo quanto l'iniziativa privata o semi-privata fallisce. Hai ragione comunque, paghiamo noi.

    @ franca
    anche loro aspettano lo stato. Fiat docet.

    @ pensatoio
    i posti di lavoro vengono sbandierati solo come tornaconto elettorale, lo sanno anche loro che se arrivano i francesi si ristrutturerà pesantemente.

    @ didacus
    sono d'acccordo

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