domenica 5 luglio 2009

Benvenuti a L'Aquila, città scudo

Per quanto mi sforzi e sottoponga a strizzamento le meningi, non riesco proprio a capire il senso di tenere quel gigantesco scassamento di minchia che è il vertice del G8 in una zona già tanto provata da un catastrofico terremoto.
Amici viareggini, l'avete scampata bella. Se avessero avuto il tempo materiale questi avrebbero spostato per l'ennesima volta il G8 a Via Ponchielli, giusto per aggrapparsi alla sciagura più di giornata e di più recente impatto emotivo.

Ricordo che, per ospitare il gran varietà imperiale, era da mesi in corso l'allestimento delle apposite sedi nell'Isola della Maddalena. Luogo che rispondeva alle esigenze di sicurezza e riservatezza richieste da uno show itinerante che tende a raccogliere più uova marce e pomodori troppo maturi, che applausi.
Avvenuto il terremoto a L'Aquila, la grande pensata. Visto che i contestatori metteranno a dura prova l'incolumità dei tonfa lanciando loro contro le proprie teste, il governo che le studia di notte ha mandato nel casino la Maddalena (e i miliardi di investimenti già stanziati) e ha spostato l'area di accampamento del Circo a l'Aquila. In una zona dove, tra l'altro, la terra continua a tremare con intensità interessante.

L'unico motivo che riesco a trovare per giustificare l'assurdità della scelta, è di sfruttare la disgrazia degli abitanti delle città abruzzesi (assurti a veri e propri scudi umani di Husseiniana memoria) per ricattare la protesta e soprattutto gli altri paesi partecipanti.
"Non vorrete mica fare violenza ad una popolazione già tanto martoriata" è il messaggio agli eventuali e prevedibili contestatori. "Non vorrete mica sottrarvi all'obbligo della passerella di solidarietà con tanto di raccolta fondi stile Dame di S. Vincenzo in una zona terremotata del paese ospite?"
Un ignobile ricatto che mi meraviglia essere stato accettato dagli altri sette del G, messo in atto da un governo che va avanti a furia di espedienti ad effetto e che ha scelto una zona sismica per tentare di puntellare la pericolante reputazione di un premier sottoposto da settimane ormai ai preparativi di una bella "controlled demolition".
Un vertice terremotato, quindi. Con il rischio di una bella evacuazione stile disaster movie in caso che la tettonica non dovesse collaborare o manifestasse improvvise tentenze no global. Già vedo Bonaiuti dare la colpa alla propaganda della sinistra di un'eventuale magnitudo 4.5.

Si poteva evitare questa pagliacciata. Se io fossi stata il capo della sicurezza presidenziale, col cacchio che avrei permesso che Obama fosse confinato in una caserma (evidente omaggio al genere di comicità praticata del nostro premier) e che corresse un seppur minimo rischio sismico. Ciò vale natualmente per gli altri capi di stato e di governo e rispettive securities.
Sarà, ma niente mi toglie dalla testa che all'ultimo momento vi sarà un'inspiegabile epidemia di diarrea nelle illustri delegazioni e il vertice andrà a puttane. Perchè non farlo addirittura a Villa Certosa, allora?

Intanto si raccolgono le candidature per "Il posto più assurdo dove tenere un G8" edizione 2010. Ci sono già interessanti candidature: il reattore numero 4 di Chernobyl e la città fantasma di Prypiat, il carcere di Abu Ghraib, il relitto del Titanic a 3800 metri di profondità al largo di Terranova, il CPT di Lampedusa ed altri ancora.

9 commenti:

  1. Adetrax22:43

    La cosa più stupefacente è hanno già previsto che in caso di scosse superiori al 4 grado richter (circa) scatterà il piano di emergenza, ovvero le delegazioni saranno trasferite in tende e solo se lo vorranno potranno rientrare nei locali della caserma che è ritenuta supersicura e a prova di sisma (così almeno sarà lampante che gli altri edifici recenti che sono crollati, sono stati veramente costruiti alla cane).

    A questo punto manca solo che arrivi una scossa del 6 grado e che Obama mandi a quel paese papi e le logiche dei suoi deviati collaboratori; pensandoci bene non sarebbe neanche una brutta cosa.

    Per la prossima sede non c'è pericolo, certe genialate possono venire in mente solo a papi e a chi lo frequenta, quindi non credo che qualcuno li vorrà superare in questo.

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  2. Solo una correzione grammaticale: non è G8 ma G7 e ½.
    Troppo debole, troppo sputtanato, troppo ridicolo. Ormai papi fuori dall’Italia, e forse anche in Italia, è una monumentale Lame Duck (scusa Lameduck, ma l’ho scritto staccato).
    Concordo con la misteriosa epidemia, e aggiungo che il risultato della stessa verrà scaricato sugli italiani, con danni in abbondanza per tutti i cittadini, grazie alla sindrome di onnipotenza di papi, ormai assolutamente improponibile al di fuori delle sue tivvù.

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  3. mauro00:46

    approposito di terremoti,cosa prevede per questo g8 il tuo concittadino raffaele bendandi? saluti,mauro.

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  4. Anonimo06:47

    E perché no a Cuba?
    Prim

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  5. Anonimo10:46

    credo ci stiano semplicemente pigliando per il culo.questi se ne staranno tranquilli in quel di roma salvo presentarsi in abruzzo per le canoniche foto di rito da mostrare ai devoti

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  6. in effetti non è razionalmente spiegabile, bisogna entrare in un altro ordine di idee. Un mix di pietismo e propaganda. Se ci va bene ci lasciano l'obolo, e nel frattempo si conta sul fatto che nessuno alzerà i toni in un luogo sofferente. Del resto nessuno degli altri sette poteva rifiutare la location; è un po' come invitare gli amici per un pockerino a casa della mamma appena uscita dall'ospedale: se ti tiri indietro non fai bella figura, e ti tocca pure portare i fiori. Non credo ci saranno defezioni, ma molto imbarazzo. Anche perché è nell'aria qualche altra scossetta non tellurica che potrebbe incrementare ulteriormente il disagio generale. Stiamo a vedere. Del resto che altro si può fare?

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  7. e' una vergogna. ma i campi per terremotati abruzzesi sono le prove generali di une repressione generalizzata (ho visto che segui miss kappa, quindi sai di che parlo). su movimenti territoriali e
    sicurezza dei cittadini mi autopubblicizzo. sabato sono stato a vicenza e.. beh, che impressione..
    qui il mio resoconto. e pensare che alla fine non mi e' successo nulla ed ero pure a distanza di sicurezza dai tafferugli. per un pelo. ma marciare con 1500 antisommossa a un passo fa veramente impressione. la giornata mi ha fatto quasi definitivamente abbandonare l'idea che l'italia sia una democrazia reale. saluti

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  8. simona_rm16:34

    in effetti l'intenzione di sfruttare la disgrazia abruzzese per tenere lontane tutte le manifestazioni di dissenso dal G7e1/2, è stato esplititato fin dall'inizio.

    Per il 2010, io consiglio il cratere dell'Etna.

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  9. Anonimo15:18

    E perché no in Nord Corea?
    Prim

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