Su Twitter prosegue l'imperdibile dibbattito con i parabolani di Bologna sul seguente alto concetto filosofico: con la morte decade la proprietà privata e, visto che "il morto non possiede beni", l'erede si approprierebbe indebitamente di robba non sua. Onde per cui, la tassa di successione è cosa buona e giusta, anzi sacrosanta e, se non hai liquidità per pagarla, puoi sempre rinunciare all'eredità. E' tutto vero, lo giuro, genere true crime.
Non si capisce bene però a chi dovrebbe quindi andare l'eredità, ovvero le proprietà del de cuius, se allo Stato (variante esproprio proletario) o alle Banche (variante esproprio elitario).
Hai voglia a far loro capire che un immobile, il bene sul quale si concentra la loro furia patrimonialista, da bravi comunistacci reazionari, è già stato soggetto in passato a numerose tassazioni: rogito, imposta di registro, IMU, alle quali si aggiungerebbe ora l'imposta patrimoniale. Tra parentesi, l'imposta di registro si paga già su qualunque immobile che va in successione e sono sberle da migliaia di euro da pagare subito.
Su quale valore di mercato, poi, dovrebbe basarsi la patrimoniale, con un settore immobiliare in crisi di domanda e in surplus di offerta? E un immobile che non dà reddito perché sfitto dovrebbe pagare come uno che ne dà? Ah, già, la funzione sociale dell'immobile. Se non lo affitti allora te lo okkupiamo e lo diamo all'extracomunitario. All'italiano no perché deve acquisire lo stile di vita del migrante.
Avete idea di cosa sia oggi il mercato immobiliare? Non credo. Allora immaginate la scena. Genere postapocalittico-distopico.
Un possibile compratore vi chiede di mostrargli la casa che avete in vendita ma, al momento della vostra richiesta, che si basa sulla valutazione dell'agenzia sulla base dei parametri attuali di mercato, che tengono conto quindi del crollo dei prezzi avvenuto in concomitanza con la stramaledetta crisi, vi risponde che la sua offerta è molto più bassa "perché i prezzi degli immobili non di pregio, al giorno d'oggi, si basano su quelli delle aste giudiziarie" (!!)
Il compratore acquisterebbe si l'immobile per affittarlo (indovinate a chi?) ma siccome non otterrebbe più di una certa cifra (si sa che non pagano), l'investimento iniziale non dovrebbe superare una cifra che è l'esatta metà di quanto voi chiedete. Un prezzo già diminuito del 40% almeno rispetto alla valutazione di tre-quattro anni fa.
Il consiglio che ti dà infine il pennuto è di "accontentarti" del prezzo da asta (e chi se ne fotte se il tuo immobile non è affatto finito in tribunale e non ha addosso l'ombra di un'ipoteca) "perché difficilmente lo venderai ad un prezzo maggiore di quello". Visto, oltre tutto, che il quartiere "si sta riempiendo di extracomunitari e c'è gente disposta a svendere i suoi immobili".
Per la serie: "Come si conquista un territorio senza sparare un colpo". Si provoca il degrado di un quartiere e, di concerto con una tassazione centrale e locale iniqua e vessatoria, si inducono i proprietari che non hanno la capacità di resistere, a svendere. L'immigrazione clandestina, anche in questo caso e chissà perché, capita a fagiolo.
Insomma, un governo che volesse, con un filo di gas, espropriare delle ultime proprietà rimaste, ovvero delle case, i suoi cittadini, e questo governo mi pare che ne abbia il DNA giusto, non dovrebbe far altro che, con apposita riforma del catasto, attribuire agli immobili un valore "normale" di mercato ma in tempi di crisi puramente arbitrario e, oltre ad aggiornare le tassazioni come IMU, TARI e TASI ai nuovi parametri, applicare la tassa di successione sugli immobili ereditati. Nelle condizioni attuali di recessione ciò significherebbe un vero massacro di Wounded Knee su piccoli e medi proprietari, ovvero sulla solita classe media. L'equivalente delle coperte infette consegnate ai pellerossa.
E questo mentre fiumi di denaro scorrono silenziosamente e indisturbati nei paradisi fiscali e nelle grotte sotterranee della finanza speculativa e i cinesi, solo per fare un esempio, esportano allegramente in Cina miliardi di fatturato dei loro traffici senza pagare pegno allo stato italiano, intento invece a fare le pulci ad ogni scontrino dei commercianti italiani.
Orbene, la riforma del catasto di cui si parla ormai da tempo, con la scusa moralista che ci sono case di extralusso nel centro di Roma accatastate come baracche, è praticamente lo scenario di cui sopra. L'esproprio finale del bene rifugio per eccellenza degli italiani. A favore di chi? Dello Stato non credo, visto che siamo in regime di "meno stato più mercato". Quindi a favore del mercato, ovvero di privati abituati a fare l'affarone all'asta. Gli avvoltoi di cui sopra.
Ora c'è un ulteriore step. Il prestito vitalizio. Sei vecchio e vivi in una catapecchia di proprietà con 400 euro al mese e sei in crisi di liquidità? La banca, con magnanimità ti dà fino al 40% del valore della casa che ripagheranno poi con gli interessi i tuoi eredi.
ALT!!! Come facciamo con la questione dei figli che non avrebbero diritto sulla proprietà di un morto, cari i miei pikettiani? Facciamo un'eccezione per i debiti? O, meglio, si ereditano solo i debiti, così vi divertite di più? Tanto qui, se rinuncio all'eredità, si pappa tutto la banca lo stesso. Il banco vince sempre.
In che modo verrà ripagato quest'ennesimo indebitamento privato? Riscattandolo o prolungandolo oltre la morte del debitore attraverso i suoi eredi. L'articolo di Repubblica non parla dell'ammontare degli interessi. Hai visto mai che a qualcuno non venga in mente di far sottoscrivere al vecchietto anche un simpatico contratto "assicurativo" sull'eventuale aumento degli interessi, per gli amici derivato?
Ma, per carità, in nome dell'esproprio elitario si fa questo ed altro.
Se un giorno mi verrete a trovare con le arance sarà anche per pezzi come questi. Barbara mi raccomando, mature e dolci per favore. ;-))
RispondiEliminaSto scherzando ( ma appena appena appena ).
Io speriamo che me la cavo...e mi fermo qui.
Grazie Barbara
Cara amica Lameduck, Brava! Ti ricordo però che chi si è battutto contro la super tassazione delle case è stato Silvione.
RispondiEliminaCiao Davide
Qua siamo addirittura oltre il concetto di tassazione, siamo alla proprietà come esclusivo diritto di casta.
RispondiEliminaSostiene Von Mises
RispondiEliminaEh, signora mia che possiamo farci? Questi sono i germi del "pensiero unico neo-liberista" ;-)
Per non sbagliare e anticipare certi eventi vado a fare il certificato medico di idoneità al maneggio delle armi, poi ne riparliamo quando qualcuno verrà per l'esproprio.
RispondiEliminaPiero