La politica onunista di infiltrare le piccole comunità omogenee ed identitarie d'Europa con iniezioni quotidiane non richieste di giovanottoni africani prosegue e il video, diviso in otto parti, che vi presento stasera, dimostra come ognuna delle nostre nazioni stia condividendo il medesimo esperimento di ingegneria sociale innestato nella strategia della tensione e sempre con le medesime modalità, in Francia come in Italia, in Svezia come in Germania e altrove.
Vi presento quindi il lavoro di Edouard Frémy, che si definisce giornalista indipendente e che ha pubblicato su Youtube questa sua inchiesta autoprodotta. I video sono in francese e sempre in francese sottotitolati, perciò fate come ho fatto io, che il francese lo capisco grazie ad alcune misteriose vie del Signore: arrangiatevi.
La Chapelle-sur-Vire è un paesino di 300 anime, come dicono le persone perbene, situato in Normandia. Un'oasi di pace e lo vedrete anche dalle immagini. Poco lontano vi è un albergo, il "Miramar", dal quale si vede, come una strisciolina grigia all'orizzonte, la costa dell'Inghilterra (video 5).
Edouard vive lì e ha deciso di documentare la reazione del suo paese alla notizia, inattesa e calata dall'alto, dell'arrivo imminente di 60 "migranti" da accogliere in una struttura locale e provenienti dallo smantellamento della Giungla di Calais, deciso nei giorni scorsi dal governo francese.
Come si evince dal primo video, nessuno ha chiesto l'opinione degli abitanti, nessuna autorità ha permesso che i medesimi potessero discutere democraticamente di una questione che riguardava la loro vita quotidiana. Un prefetto ha ordinato, un sindaco ha recepito l'ordinanza e l'incontro di alcuni rappresentanti le istituzioni con i cittadini si chiude sul seguente principio: "in consiglio comunale potete ascoltare ma non prendere la parola".
Si è infatti costituito un gruppo di protesta che ha affisso alcuni cartelli in paese: "No ai migranti" e che ha iniziato una protesta che, via via che passano le ore nell'attesa degli "ospiti" diventa sempre più forte, fino alla formazione di un picchetto all'ingresso della struttura di accoglienza, con fuochi e mucchi di letame ad ostruirne l'accesso.
Più avanti nel video scopriamo che in paese vi sono però anche persone favorevoli all'arrivo dei migranti e che stanno organizzando una manifestazione contrapposta. I due gruppi si fronteggiano di fronte alla bella chiesa locale. Quelli del No supportati da un gruppo locale del Front National, al canto della Marsigliese, e quelli a favore del Si, soprattutto giovani e donne (!) a gridare i soliti slogan no borders, no frontiers, siamo tutti migranti, ecc.
La protesta però dura poco. Gli impegni di lavoro, pressanti anche in un paesino dove apparentemente non sembrerebbe esserci granché da fare, richiedono che si smontino le barricate, si spengano i fuochi e si ripulisca la strada. Un risultato però è stato ottenuto. Non più gli originari sessanta ma solo quindici migranti saranno assegnati a Chapelle-sur-Vire.
Quando questi finalmente arrivano (video 7), si tratta di 14 sudanesi e 1 nigeriano. Nessun siriano, nessun profugo, ovviamente, ma i soliti migranti economici sradicati dalla propria terra e attirati dalla carta moschicida della promessa di una vita nuova con soldi facili in Europa.
La scena dell'arrivo è surreale. Il gruppetto dei paesani favorevoli che applaude e intona il suo benvenuto. Le stesse scene che abbiamo visto l'anno scorso in Germania nelle stazioni con la campagna "Refugees welcome". Refugees che appena qualche settimana dopo sarebbero stati ribattezzati "Rapefugees" a causa della loro incontinenza in quel di Colonia e in una dozzina di altre città tedesche e d'Europa.
E' incredibile come queste brave samaritane, per nulla impaurite dall'uomo nero - forse perché ne hanno quella idea mitologica di cui parla Faye - nutrano assoluta fiducia nella civiltà e capacità di integrazione con il nostro modello femminista di vita di uomini che vengono da realtà molto diverse dalla nostra. Diverso non vuol dire inferiore ma differente, non uguale. Anche noi siamo diversi per loro e per certi versi incomprensibili, soprattutto le femministe. In questo caso, per giunta, la maggioranza dei migranti è islamica, proveniente da un paese, il Sudan, il cui inno recita "Noi siamo l'esercito di Allah, l'esercito della Patria". La cosa non aiuta di certo.
Quando Edouard, nel video numero 7, cerca di avvicinarsi ai migranti per intervistarli, viene attenzionato e spintonato da un gruppetto di samaritane, alcune delle quali venute da fuori, non si sa da dove a dar manforte, che si preoccupano, con piglio da ducesse, di farlo allontanare dai poliziotti presenti per non farlo filmare, adducendo motivi di "privacy". Ah, certaines laisons dangereuses de la racaille avec les flics...
Seguiremo Edouard Frémy nei prossimi giorni, visto che il reportage continua, per vedere se è finalmente riuscito a parlare con i migranti, sfuggendo alle erinni di Soros.
Io ho trovato questo documento molto interessante. Avete visto che lo schema di questi episodi di cronaca è ricorrente.
1) Annuncio dell'arrivo dei migranti in gran numero (rapportato alla comunità che dovrà ospitarli) e senza potervisi opporre (TINA).
2) Allarme della popolazione.
3) Proteste.
4) Si organizzano in loco o si fanno venire da fuori forze "no borders" per contrastare la protesta degli autoctoni.
5) Le autorità offrono alla popolazione locale il contentino della riduzione del numero dei migranti (o li si sostituisce con l'opzione soft donne e fantomatici bambini, come nel caso di Gorino).
6) La protesta finisce, i media spengono le telecamere. Fino al prossimo episodio.
Qualcuno si chiede: è giustificata la reazione di allarme della popolazione in questi casi? Non si tratta di pregiudizio nei confronti dello straniero?
La risposta è no. L'invasione del territorio in ogni specie animale, quindi anche nell'uomo, provoca una reazione di allarme e di aggressione nei confronti dell'intruso. "Si", aggiungono, "ma la paura non è una buona consigliera".
La paura è un sentimento primario che permette la sopravvivenza della specie. Il considerare l'intruso potenzialmente cattivo permette di mettere in atto le strategie per l'eventuale difesa da una sua aggressione, reazione che sarebbe impossibile se lo si considerasse buono a prescindere.
Se l'intruso si rivelerà cattivo saremo pronti a reagire, e se si rivelerà buono non vi sarà motivo per continuare a temerlo, anzi, la reciproca interazione potrà portare alla scoperta di cose in comune ed alla felice coabitazione.
Non dimentichiamo che queste dinamiche sono sempre bipolari. Anche il migrante ha paura di chi lo dovrà ospitare. E' impossibile che non nutra questo sentimento e che non si renda conto che sta entrando in un territorio non suo e che potrebbe essere aggredito. Stranamente, e ciò dimostra quanto il regime globalista consideri questi esseri umani solo come orchi o pedine inanimate da spostare sulla scacchiera senza alcun rispetto per i loro sentimenti, nessuno vi parla mai di quest'altra prospettiva dalla quale osservare la questione. Proprio perché la propaganda ve li vuole dipingere come "buoni a prescindere".
E se il regime lo fa è perché sa che il suo messaggio è disonesto e che, dal conflitto cognitivo che ne nasce, permarrà la strategia della tensione, accentuata dalla consapevolezza da parte nostra che questa accoglienza forzosa è un imperio da parte di autorità che non hanno alcun rispetto né della democrazia né della nostra incolumità.
La reazione negativa delle popolazioni di questi piccoli paesi è anche dettata dal mero buon senso.
In un paese di 300 abitanti, senza industrie (a proposito del famigerato "esercito industriale di riserva" ma in assenza di industria), senza niente se non il minimo indispensabile, cosa possono fare 15 giovani africani sottratti alla forza lavoro del loro paese ed inseriti come corpo estraneo? Sono in un paese lontano, che li vede con ostilità, non hanno prospettive di lavoro, non potranno andare in Inghilterra come volevano, scopriranno presto di essere stati ingannati ed illusi, oltre che derubati dai negrieri 2.0 dei propri risparmi. La loro rabbia monterà e diventeranno aggressivi. A quel punto, e immaginiamo queste rivolte sparse in tutta Europa, la loro reazione potrebbe essere la scintilla e il casus belli per l'instaurazione di un bello stato di polizia con repressione cieca di ogni dissenso, autoctono e forestiero, un'orgia di mazzate per chi finora è stato protetto, sparizioni di migranti non più necessari e anzi molesti chissà dove e con la sospensione dei diritti democratici in paesi che fino al giorno prima lo erano. Provate a mettere i tedeschi di fronte all'aut aut "le vostre banche e il vostro surplus o i migranti" e rischiereste di veder loro riaccendere i forni. Ma questo non ditelo alla bella samaritana.
Intanto a Parigi, la Ville Pattumiére... (questo è in inglese. Ri-arrangiatevi).
la merda e' merda e nessuno la vuole a parte i merdosi comunisti
RispondiEliminaA quest'ora del mattino è il commento ideale. Un pensiero un tantinello più elaborato?
Eliminasoprattutto giovani e donne (!)
RispondiEliminai soggetti piu' psicologicamente deboli ed inesperti, che pero' essendo quelli con il maggior "capitale" in termini di tempo ( 'igggiovani) ed educativi ( e' dddonne ) ci danno la misura ( salvo miracoli ovviamente) della nostra inevitabile dipartita etnica.😠
Ora consci della debolezza psicologica della inisperienza de gggivani i romani avevano concentrato il potere decisionale nell' istituzione nel "senato" (*) ( maschi vecchi e ricchi ) ma il problema e' che sono stati proprio i "senati " europei a "decidere" la dipartita delle nazioni europee ..😈
(*) interessante notare come questa istituzione sia costantemente in via di esautorazione in europa .. ultimo arrivato il pinocchietto fiorentino ..
La crisi economica+crisi immigrati sono una bomba atomica sociale a tempo e pianificata.Lo abbiamo capito.E,come descrivi bene,usano strategie precise per imporci di tutto.
RispondiEliminaLe tensioni sociali indotte serviranno alla repressione delle popolazioni che si ribellano.Ne vediamo già i prodromi con le leggi speciali in Francia e con altri provvedimenti che tendono a vanificare le giuste proteste (vedi Goro e le requisizioni di appartamenti,hotel ecc..).
L'aggravamento progressivo economico e sociale è voluto fino al punto che,secondo me,saranno necessari interventi repressivi di ogni tipo pur di evitare conflitti drammatici fra autoctoni e immigrati.E anche qua abbiamo già situazioni pesanti in tutta Europa.
Questa premessa,scontata,si aggancia al tuo post per cercare di capire quale è il fine di tutta apparente dissennata follia.
Mentre le popolazioni distratte dal contingente si affannano nella lotta per la vita quotidiana da questi problemi volutamente indotti l'1% degli psicopatici mondialisti e globalisti attuano il loro piano a medio lungo termine.A me par chiara la loro strategia tesa alla realizzazione degli USE o come diavolo vorranno chiamarli.Lo scopo è quello di dividere l'umanità,per ora,in due blocchi contrapposti,occidente e oriente (molto schematicamente).Due progetti opposti di società.
Gli USA sanno che diventeranno marginali nei confronti di Cina e Russia proprio laddove loro si son sempre sentiti superiori (economia e imperialismo armato).Purtroppo il campo di battaglia sarà,almeno io la vedo così,proprio l'Europa.E come non fare il parallelo con l'immigrazione forzata odierna e lo schiavismo dei secoli scorsi?
Ci aspettano tempi durissimi perchè la gran massa degli individui non è ancora in grado di analizzare queste diverse realtà.Siamo ai particolarismi,alle beghe guelfo ghibelline e la solidarietà patriottica non è certo diffusa,da noi come nel resto d'Europa(con eccezione del Brexit?)
Sono talmente tanti gli aspetti da analizzare dal mio punto di vista che non mi ritengo capace di abbozzare analisi separate più approfondite,non ne sarei capace. Deflazione lavoro e crisi economica come la conosciamo credo potrebbe essere il punto di partenza per far comprendere che non è assolutamente accettabile che masse di nullafacenti siano mantenuti sul territorio di qualsiasi Nazione.Il tessuto sociale si disintegra se non ci sarà una reazione,anche violenta e con quel che ne consegue.Certo,avremmo tutti gli strumenti per farlo pacificamente (o quasi) ma questi strumenti sono tutti in mano ai collaborazionisti e traditori del nostro popolo (e non solo il nostro). Bonora Daniele (non ho avuto voglia di riloggarmi con Google :-) )
Continueranno a farli arrivare e li distribuiranno capillarmente in ogni insediamento umano d'Europa. Giovani e maschi, principalmente. Come rane bollite, gli autoctoni faranno buon viso a cattivo gioco perché non vorranno credere a quanto sta avvenendo, chiuderanno gli occhi e continueranno a votare, per lo più, quello che hanno sempre votato. Se dovessero cambiare, come in Austria, ci penseranno i brogli a risistemare le cose.
RispondiEliminaSeconda parte. L'Europa deciderà, per motivi umanitari, di dare la cittadinanza a tutti. Poiché non potranno fare altro, verranno inseriti in massa nella funzione pubblica: inizialmente operatori ecologici e piccoli funzionari, ma principalmente verranno arruolati nella polizia e nell'esercito. Ovvero: saranno equiparati ai cittadini italiani, francesi, tedeschi ecc., gli metteranno una divisa addosso e li armeranno. Contemporaneamente bloccheranno "temporaneamente" la democrazia, perché a quel punto parecchi "vecchi europei" cercheranno seriamente di ribellarsi, ma i partiti di destra saranno messi fuori legge e le elezioni rimandate o totalmente snaturate.
Dove li sistemeranno? Espropri a go go, di beni immobili e mobili. Arriveranno a requisire ogni immobile di proprietà di anziani senza eredi diretti, ogni alloggio sfitto e via discorrendo. Chi vive in più mq del necessario, dovrà coabitare con un congruo numero di allogeni. Alla fine requisiranno i conti correnti, sempre per motivi di pubblica utilità.
Imporranno il bilinguismo con l'arabo e consentiranno i tribunali della sharia, come un UK. Favoriranno in ogni modo unioni miste e meticciato.
Il mondo come lo conosciamo, tra 20 anni al massimo non sarà più.
Le élite hanno deciso decenni fa, forse oltre un secolo fa, che la popolazione non può evolvere socialmente ed essere dominata, per cui deve essere neutralizzata mediante ibridazione con elementi non civilizzati e controllabili.
Il futuro non è molto diverso da come lo aveva tracciato Orwell in 1984. 3 Classi: Numeri Uno, le élite invisibili; Numeri Due, quelli che io chiamo "pastori", ossia politici, magistrati, giornalisti e tutti gli altri idioti che sperano di essere prima o poi ammessi nel paradiso delle élite; Prolet, ovvero la popolazione, meticcia, disperata, ignorante, violenta e totalmente manipolata intellettualmente e controllata attraverso guerre in atto e minacciate.
Fantascienza? Le premesse ci sono tutte ed io per prima vorrei sbagliarmi, ma non vedo, allo stato, alcuna possibilità di ostacolare il trend.
Emanuela.
Piuttosto che accettare la coabitazione coatta brucio la casa. E non sarò l'unico. Ai giovani conviene scappare al più presto.
EliminaScrive lo psicologo Marco Pacori in una pagina sul sito Il linguaggio del corpo:
RispondiElimina“…La territorialità è un meccanismo istintivo che negli animali consente la regolazione della diffusione della popolazione e della densità di insediamento; il territorio assume per l’animale un luogo sicuro, tanto é vero che un’animale che abbia perso il proprio territorio é più vulnerabile ai predatori.”
Perso (o represso a forza) il meccansmo istintivo della difesa del territorio (che abbiamo già perso fin dal momento in cui abbiamo noi stessi consentito che venisse sventrato per farci "grandi opere", tangenziali inutili, centri commerciali che hanno distrutto le piccole economie di quartiere, ecc.), i predoni di importazione sono già pronti a passare alle maniere forti:
A Padova, nello stesso hotel dove un paio di mesi fa hanno dovuto chiamare i carabinieri per una lita scoppiata fra loro sempre all'ora di colazione (se sei costretto a non fare niente tutto il giorno, il pasto diventa attività aggressiva, come se solo l'atto del mangiare ti confermasse che ancora esisti), ieri sono arrivati alle minacce a una cameriera:
http://www.ilgazzettino.it/nordest/padova/profughi_assalto_cucina_hotel_noventa_cameriera_circondata-2056638.html
Bastardi, forzano la gente a chiedere i manganelli, che come sempre si abbatteranno solo sulle nostre teste.
Elimina300 abitanti 60 migranti
RispondiEliminaGià dal titolo si intuisce che l'articolo deve essere pieno di fesserie.
Non migranti ma risorse, anzi di più doni di dio.
Ma Lameduck non ti fidi delle certezze propalate da papa Pampurio I?
Pensa che poco tempo fa leggevo sul FQ di 500 (cinquecento) migranti da alloggiare a San Giuliano di Puglia (sì, quello), abitanti 1050.
RispondiEliminaMa tu l'hai vista l'intervista a nonna Elena, definita dai media "leader della rivolta di Gorino"?
Se non lo hai fatto, dacci un'occhiata... roba da Goebbels.
http://www.la7.it/piazzapulita/video/nonna-elena-meglio-incivili-che-scimmie-i-neri-sono-meno-intelligenti-dei-bianchi-28-10-2016-196772
Fartzilla
Nonna Elena ha solo sbagliato secolo. A parte rare eccezioni, i neri non sono mai riusciti a emanciparsi a casa loro. Noi in Europa ne abbiamo versato di sangue per evolvere. Adesso reset?
EliminaLa penosa immagine di queste samaritane (e gggiovani al seguito),
RispondiEliminami fa tornare in mente quell' illuminante e sapido aforisma di
Nicolas Gomez Davila che scriveva così: "non c’è nulla al mondo
che l’entusiasmo dell’imbecille non riesca a degradare"... :D
Un caro saluto, Capitan_Gomez_Findus
P.S. Mi domando quale potente, alchemica formula d' amore riesca
a creare quelle coppie dove lui è prestante come un protostronzo
di Riace e lei la brutta copia di Tina Pica :D Sarà solo Ammmore?
lo stesso copione in tutta €uropa, io sono certo che prima o poi andranno a farcire di doni del Signore l'ex ospedale che sta a 30 metri da casa mia, ospedale chiuso a fine anni 90 perché ne hanno fatto uno più grande e nuovo a 15 Km e pare che probabilmente chiuderanno anche quello perché ne hanno fatto uno ancora più grande e ancora più nuovo 40 Km (scusate l'ot).
RispondiEliminaIo ormai rassegnato al peggio aspetto, anche perché effettivamente che altro potrei fare a parte passare per fascioleghista in diretta su Rete4 con ospiti in sala degni di un film con il compianto Leslie Nielsen o diventare un "wannabeterrorista" ? (mi viene da ridere a pensarlo e ancora di più a scriverlo)
cosi come Roma, che rimane il volto dell Italia all estero, era la culla della mondanità e l'icona internazionale della dolce vita e invece oggi è l'immagine della incuria e dell abbandono,anche Parigi, che rimane il volto della Francia all estero una volta associata a Brigitte Bardot oggi la si identifica con tendopoli a cielo aperto e stragi di ogni genere. E' stato deciso cosi, mediante l'attuazione di scelte politiche scellerate, di accoglienza ed economiche, avendo legato i Paesi ad uno scriteriato quanto mortifero vincolo esterno, sottoponendoli cosi ad un controllo sovranazionale evidentemente contro i rispettivi interessi. Amen.
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