giovedì 16 giugno 2011

Far salsicce del porcellum


"Noi riteniamo queste verità di per se stesse evidenti, che tutti gli uomini sono creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità. - Che per garantire questi diritti, i governi sono istituiti tra gli uomini, derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati, - che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o abolirlo , e di istituire un nuovo governo, che si fondi su tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma, come sembri al popolo meglio atta a procurare loro sicurezza e felicità." (Dichiarazione d'Indipendenza, Stati Uniti d'America, 1776).

Sono anni che ci lamentiamo di una legge elettorale definita porcata dai suoi stessi estensori, i membri di una casta politica predatrice ed insolente. Una legge che ha permesso l'introduzione del premio di maggioranza che tramuta magicamente la minoranza in maggioranza, delle liste bloccate, con l'elezione di amichette e sgrullatrici occasionali, di portaborse della spesa, di pupi e pupazzi addetti unicamente alla pigiatura del pulsante in Parlamento. Parassiti vari che attualmente manteniamo a più di 13.000 euro al mese di stipendio e che ogni giorno ci danno dimostrazione della loro inadeguatezza al compito assegnatogli e, oltretutto, ci insultano e molestano con la loro prosopopea e spocchia da pidocchi rifatti. Gente che dimentica, mentre ci invita ad andare a scaricare le cassette di patate ai mercati generali, che è nostra dipendente al nostro servizio, che dovrebbe, se non temerci, quantomeno rispettarci e ringraziarci ogni giorno per i privilegi che gli concediamo (ancora per poco, mi sa).

Sono anni che attendiamo che i partiti dell'opposizione (che si sdraiarono e accolsero passivamente il porcellum non potendo evitarlo, ricordiamolo) si mettano d'accordo per promuovere un'iniziativa parlamentare che vada verso la modifica della legge elettorale in vigore, ma il dubbio che il premio di maggioranza possa far gola anche ai prossimi possibili vincitori delle elezioni politiche e per questo non si sia ancora fatto nulla in proposito, è forte.

Fa piacere quindi leggere la notizia dell'avvio di una nuova campagna referendaria che porti gli italiani a dire la loro sulla questione della legge elettorale, visto che i partiti fanno flanella.
Bisogna giustamente battere il ferro finché è caldo, ora che c'è questo innamoramento degli italiani per l'istituzione del referendum esploso domenica scorsa con la grande partecipazione ed il raggiungimento del quorum nei quattro quesiti sottoposti a giudizio popolare su acqua, nucleare e legittimo impedimento dei nani. 

L'obiettivo del comitato promotore di questo referendum sulla legge elettorale è di raccogliere 500.000 firme entro il 30 settembre 2011 così da poter votare i quesiti già l'anno prossimo. Non sarà facile perché i tempi sono ristretti ma allestendo i banchetti nelle località di vacanza potrebbe essere più facile raggiungere le firme necessarie.

Ecco i quattro punti fondamentali  del porcellum che si vorrebbero abrogare:
  1. Liste bloccate. Le liste bloccate privano gli elettori del diritto di scegliere i propri rappresentanti e ledono irrimediabilmente l’equilibrio tra i poteri. Un Parlamento di “nominati” non ha infatti alcun reale potere nei confronti del Governo e del Presidente del Consiglio.
  2. Il premio di maggioranza. Così esiste solo in Italia e ha effetti opposti a quelli auspicati. Attribuendo il 55% dei seggi alla lista che ottiene un voto più delle altre (anche se ha il 35% dei voti), questo meccanismo obbliga anche i partiti maggiori alla ricerche di qualsiasi voto utile. La conseguenza sono coalizioni sempre più ampie e inevitabilmente eterogenee. Nessuna stabilità del governo, anzi: frammentazione della maggioranza di governo e paralisi della sua attività.
  3. Soglia di sbarramento. L’attuale soglia di sbarramento al 2% per le liste collegate in coalizione è un ulteriore incentivo alla frammentazione. Mantenere una soglia unica al 4% garantisce la presenza alla Camera dei partiti più rappresentativi, “costringendo” le forze minori ad unioni reali (un unico simbolo, un’unica lista) senza scorciatoie come le coalizioni elettorali. Al Senato il sistema dei collegi consentirà nelle Regioni più grandi la rappresentanza anche di forze decisamente minori
  4. Indicazione del candidato premier. L’obbligo di indicare il candidato Capo del governo interferisce con le prerogative del Presidente della Repubblica che può e deve scegliere in assoluta autonomia. Inoltre tale meccanismo tende a trasformare il nostro sistema da parlamentare in semi-presidenziale senza i contrappesi dei sistemi presidenziali.

Io firmerò senz'altro. Per poter scegliere i miei candidati e lasciare i nominati al Grande Fratello e alle Isole dei Famosi. Che la democrazia non sia la televisione lo stiamo capendo un po' tutti, finalmente, e la Rete ci consente di moltiplicare le piazze per migliaia.
Questo modo di fare politica è un po' più faticoso perché dobbiamo fare noi quello che i partiti non fanno più ma è incredibilmente più divertente, addirittura esaltante.

13 commenti:

  1. Marcello18:16

    La vedo molto dura raggiungere il quorum su questi argomenti, visto il livello culturale medio dei votanti.

    La partecipazione agli ultimi referendum è stata un mix irripetibile di appelli emotivi e populistici: la paura irrazionale del nucleare e la convinzione che sole e vento possono regalarci l'energia gratis; la pretesa che l'acqua diventi gratis, l'odio e la delusione verso berlusconi.

    Ho letto le cose più incredibili nei post degli utenti: uno scriveva che non vedeva l'ora che gli arrivasse la bolletta dell'acqua per farla a pezzettini, convinto che da oggi in poi l'acqua non si pagherà più; un altro che si chiedeva quando la bolletta della luce inizierà a calare, perchè il nucleare è costoso, e quindi adesso che non c'è più pensa che si spenderà di meno, un altro non sapeva che il legittimo impedimento era stato già abolito dalla corte costituzionale e credeva che solo adesso berlusconi sarà obbligato ad andare in tribunale...

    Hanno interpretato i quesiti a cazzo di cane, e molti resteranno delusi, penseranno che è stato tutto inutile e schiferanno i referendum per i prossimi 10 anni.. specie questo, che non fa leva su nessun istinto primordiale.

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  2. Anonimo21:12

    Non so se per i tempi ristretti o per le questioni poste da Marcello, questo possa essere un referendum con esito incerto. Ma come te desidero fortemente che questa legge venga abrogata. Sono stata costretta,per motivi di decenza e rispetto verso me stessa, ad astenermi alle ultime consultazioni politiche e amministrative. Ho vissuto questa decisione con l'amarezza di chi è stato privato o "scippato" di un diritto. Io firmo ed inviterò a firmare.
    Mafalda Quino

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  3. io andrei oltre,il segnale politico dato alle amministrative è stato chiaro, basta berlusconismo ma basta anche a questa finta opposizione.
    Si sostiene che il bipolarismo è simbolo di alternanza io dico che assomiglia più ad una dittatura mascherata da democrazia

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  4. A luglio in Italia filmerò questa cosa, è un passo avanti.
    Però, devo dire, che a me le liste senza preferenze piacerebbero un casino se piazzate in collegi uninominali in coppia con primarie obbligatorie per tutti i partiti.
    Una croce e basta, niente numeri, niente nomi scarabocchiati, uno solo viene eletto, gli altri se ne ritornano dov’erano prima. In più ogni eletto saprebbe chiaramente chi sono i suoi interlocutori: gli elettori di quel collegio, il suo.
    Ci metterei anche, per pura cattiveria, l’obbligo di ripresentarsi nello stesso collegio alle elezioni successive. Sennò ciccia, niente candidatura.

    Avrei anche in mente degli altri referendum. Tipo: 1) Energia di nuovo pubblica. Se tutti concordiamo sull’acqua bene primario, allora dovremmo concordare che anche l’energia lo è. Si può vivere in questo terzo millennio senza energia?
    E allora niente privati in mezzo fra cittadino ed energia, niente guadagni dei suddetti sui cittadini costretti a comprare il prodotto offerto, non avendo alternative. 2) Telefono, lo hanno tutti e comunicare é un diritto. Ora come ora i telefoni sono un maelstrom di tariffe e alternative, di ricatti e orecchie da mercante da parte delle varie compagnie, poi va immancabilmente a finire che si paga sempre di più di quello che si dovrebbe e il servizio fa sempre più schifo. Telefoni di nuovo pubblici e stop, una compagnia non profit e una tariffa uguale per tutti. 3) Rete internet statale aggratis per tutti, niente più paghi uno e prendi due, lasci tre e incontri quattro. Intenet è cultura, la cultura è istruzione, e la Costituzione italiana dice che l’istruzione dev’essere aggratis per tutti.

    @Rosso
    Scusa se non ti ho risposto nel post precedente, ma a volte il tempo c’è e a volte il tempo non c’è.
    Nel merito mi sembra che ti sei risposto da solo: soldi, soldi, e ancora soldi. Lo scopo non è quello di dare l’energia alla gente ma di far bella figura con la trimestrale di cassa. Si investe in quello che fa guadagnare di più dove conviene di più.

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  5. paolo08:09

    @Marcello: una quota di disinformati è fisiologica in democrazia. Pensa che c'era chi pensava che avere una centrale a 60 o a 600 km fosse uguale dal punto di vista del rischio. (per non parlare di quelli che in questi anni hanno votato berlusconi perchè gli abbassava le tasse..)
    @lameduck: si...può...fare!!

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  6. Ehi Barbara, come posso firmare io?

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  7. @paolo
    i "disinformati" non lo erano poi molto, se pensiamo che la nube di cernobyl fu trasportata nella direzione in cui tirava il vento, con danni minimi nei vicini paesi del nord est sottovento e massimi in lontanissime località sopravento.

    @salazar
    vuoi dire come a Cuba o in Corea del Nord? no grazie, preferisco pagare.

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  8. paolo10:41

    @Roberta da Sidney: si, al consolato se sei iscritta all'AIRE, ma devono arrivargli i moduli, etc,etc. Insomma dovrai tampinarli..

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  9. Cara amica Lameduck,


    credo che ogni cittadino italiano (di qualunque colore politico o apolitico) dovrebbe correre immediatamente a firmare per questo referendum.


    Il fatto che i nostri rappresentanti in Parlamento siano scelti da 4 o 5 boiardi è una vergogna.

    Ciao Davide

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  10. @Salazar
    no problem,la mia era una domanda retorica rivolta un pò a tutti che conteneva una vena polemica dato che possedevo un link in cui un dirigente ENI dichiarava, senza specificare, di come fosse un peccato che come azienda "non potessero" investire in Italia visto che "nel solare e nell'eolico siamo all'avanguardia nel mondo",percui soldi sì ma pure la politica c'entra.

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  11. probabilmente il miglior sistema per l'italia, come sostenuto dal prof Pasquino, sarebbe il doppio turno alla francese

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  12. Wow, che rispostone originale Marcello. Ci avrai pensato su tutta la notte, suppongo.
    Ma, guarda caso, dove abito io, una proposta di legge per ristatalizzare l’energia l’ha appena presentata il partito al governo. E non abito ne in Corea ne a Cuba.
    Che uno Stato degno di questo nome fornisca ai cittadini i servizi fondamentali al minino prezzo possibile e con la massima qualità possibile, non è ne di destra ne di sinistra, è l’essenza stessa dell’esistenza dello Stato.
    La sbornia keynesiana è finita. Amen.

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  13. Quello che più mi sconcerta è che tutti i beneficiari della nostra dabbenaggine, nonostante la risposta sia stata inquietante, nel senso che nel referendum non c'è stata una differenziazione di colore partitico, ma solo una bocciatura totale di ogni loro scorreggia cerebrale, questi pseudo personaggi restano là impassibili.
    Credo che ognuno, per il personaggio che gli compete dovrebbe attenderlo sotto casa e stamparlo contro il muro della medesima.
    Questo succede solo da noi, perchè ognuno rimanda le decisioni importanti fino a che avrà la possibilità di continuare ad iniettarsi la sua dose di calcio!

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