martedì 2 luglio 2013

Quel pasticciaccio brutto dei derivati anni '90: vaniglia o cioccolato?


Una delle mie letture estive è stata "Come i servizi segreti usano i media" di Aldo Giannuli, che spiega molto bene, con esempi famosi tratti dalla cronaca recente, come funziona la propaganda di qualsiasi regime, anche il più apparentemente democratico. 
Il potere, per auto-conservarsi e perpetrarsi ha bisogno di confezionare verità, non sempre corrispondenti al vero, da offrire al pubblico e spesso questi non ha alcun modo di controllare se ciò che gli viene raccontato è vero o falso. Giannuli però spiega che, con un certo allenamento, si può imparare a capire, leggendo un testo, una notizia, un'inchiesta, se si tratta di pura propaganda o meno. Vi consiglio veramente la lettura di questo libro affascinante, soprattutto per il capitolo che ho trovato più interessante, quello sulla "guerra delle terre rare", ovverosia sulla lotta per il controllo dell'estrazione e commercio dei minerali impiegati nell'industria high-tech, che vede contrapposti come principali attori Cina, Russia, Giappone e Stati Uniti e che rappresenta una delle più calde sfide attuali tra queste superpotenze economiche, ben più importante e decisiva per gli equilibri geopolitici delle telenovele sugli spioni del Datagate (chiarissimo argomento di distrazione di massa). Argomento invece, quello delle terre rare, del quale ovviamente non sentite mai parlare al telegiornale, perché non sono cose per bambini. 

Per fare un esempio concreto ed attuale di notizia sospetta, che puzza di propaganda e assomiglia tanto ad una di quelle bugie di Pinocchio che gli facevano rompere i vetri con il naso, questa mi sembra perfetta:
Bruxelles, 28 giu. "Il comunicato stampa del Tesoro ha chiarito che il problema non sta nei termini in cui l'aveva presentato il 'Financial Times', per noi la questione non si pone, sono molto ottimista, è un caso chiuso". Così il presidente del Consiglio Enrico Letta ha risposto alla domanda di una giornalista americana sulla vicenda dei contratti derivati che negli anni '90 avrebbero aiutato l'Italia a ridurre il proprio deficit, per entrare nell'euro, e che ora, secondo il quotidiano finanziario britannico, venendo a scadenza rischierebbe di creare un 'buco' in bilancio. (fonte)
La solita Perfida Albione aveva insinuato che uno dei prezzi pagati dall'Italia per entrare nel club esclusivo tedesco per lavoratori liberati, fosse la sottoscrizione di contratti derivati swap (come quelli che si usano, ad esempio tra mutui a tasso fisso e a tasso variabile) che, a distanza di vent'anni e sull'onda della Grande Crisi Sistemica, si tradurrebbero ora in un buco di bilancio statale da 8 miliardi di euro.
Per una brillante spiegazione dei vari tipi di derivati, consiglio gli storify su Twitter di Claudio Borghi Aquilini: su opzioni call (diritto ad acquistare), put (diritto di vendere) e swap (quelli del presunto buco del Tesoro).

Nel comunicato citato nel lancio d'agenzia riportante la smentita ufficiale di bello di zio, il Tesoro risponde sdegnato alle perfidie di Albione con quest'altro bell'esempio di propaganda:
"La filosofia di fondo dell’operatività in derivati della Repubblica si basa su criteri ispirati al perseguimento dell’interesse dello Stato, mirando alla protezione dai rischi di mercato, primi fra tutti il rischio di cambio e il rischio di tasso di interesse. Con riferimento in particolare a quest’ultimo, l’attività in derivati è stata mirata a conseguire l’allungamento della duration complessiva del debito, al fine di proteggere da un eventuale rialzo dei tassi, pagando tasso fisso e ricevendo variabile. Tale funzione prettamente assicurativa è stata perseguita attraverso IRS (interest rate swap) e opzioni su tassi di interesse (swaption), fissando tassi a lungo termine che, al momento della sottoscrizione, risultavano storicamente ai minimi per la scadenza cui si riferivano. "
Il trucco comunicativo è utilizzare la parola magica assicurativo", giocando sul fatto che esistano effettivamente derivati di quel tipo, apparentemente meno rischiosi e bastardi di quelli che scommettono sul patatrac di intere nazioni o sul vegliardo che schiatterà per primo. Così uno si tranquillizza e dice, "Ah, beh, allora è come l'assicurazione sui raccolti, mi proteggo dalla grandine. Un bonus malus, insomma, un innocente contratto RC auto, per giunta sottoscritto per il bene dello Stato." 

Quest'affrettarsi a smentire e soprattutto a voler considerare "chiuso l'argomento", senza per altro offrire prove concrete a discarico ed esprimere la volontà di chiarire i dubbi con trasparenza con una commissione d'inchiesta parlamentare ma obbligandoci a credere sulla fiducia alla bontà delle azioni del Tesoro e del governo in genere, mi perdonerà Letta, ma sembra voler proprio nascondere qualcosa di losco.
Pare infatti che le cose non siano così rosee e alla vaniglia ma contengano parecchia roba marrone, tanto che, sulla base dell'articolo del Financial Times, e sulla ripresa dell'argomento da parte di "Repubblica", la procura di Roma ha aperto un'inchiesta. 
Per il dettaglio delle critiche al comunicato del tesoro in oggetto e sui dubbi relativi all'operazione derivati anni '90, comprese le malignità su chi possa, tra gli alti papaveri, aver spiattellato adesso la faccenda ai giornali, rimando a questo articolo di Dagospia

Insomma li hanno beccati con 8 tonnellate di ganja in casa ma loro sostengono che servissero per alleviare i dolori alla zia Pina affetta da sclerosi multipla. Il derivato terapeutico. Voi ci credete?

8 commenti:

  1. Adetrax20:35

    Ah, ah, ah ... derivati anni '90 ristrutturati nel 2012 in forma peggiorativa ... sono cose che, purtroppo, succedono se "le banche DEVONO guadagnare" e se "le banche DEVONO ricapitalizzarsi" (a spese altrui ovviamente).

    Forse si cominciano a capire le barzellette su "Cesare che vuol fare sci d'acqua" e sull'avvertimento del "mi sto armando" (in senso economico e militare). :-)

    Insomma, si sono presi i comandi diretti statali anche per apportare dei "leggeri ritocchini" a certe politiche "economiche" che fra un'orgia e l'altra rischiavano di essere tralasciati.

    Va bene, va bene, per 8 miliardi (16000 miliardi di vecchie lire) non è il caso di farne una tragedia, basterà ritoccare ancora un po' alcune tasse (IMU, benzina, ecc.) ed aumentare gli anticipi fiscali (IRPEF, IRES, IRAP, ecc.) ... col "piccolo" principio che quello che entra oggi poi non è restituito prima di tot anni di usura perchè "chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce o' passato" (tipico gergo usato dai cosiddetti politici cui evidentemente "qualcuno" suggerisce le mosse giuste da fare).

    Come ? Dite che l'hanno già fatto ?

    Ma che bravi, che solerti, che velocità a metterlo in quel posto.

    E' questo l'auspicato aumento nell'efficienza parlamentare e burocratica ?

    Evidentemente si e per questa volta evitiamo la successiva battuta conclusiva. :-)

    Certo che la lista delle sorpresine nel prossimo futuro è bella lunga, incluso il "pareggio di bilancio" ("questo sconosciuto in cerca di soggetti passivi").

    Se poi "qualcuno" spera che al governo riesca la trasformazione in un VAMPIRO al fine di succhiare risorse all'Europa, forse è meglio che ridimensioni le aspettative, perchè si ha la vaga sensazione che l'Europa si sia già premunita con aglio e adeguati paletti di frassino. :-)

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  2. Anonimo00:13

    per lavoro, purtroppo, mi devo occupare di derivati.

    Quello che da tempo mi colpisce, è l'aver scoperto il ruolo che uno Stato potrebbe giocare su questo mercato, se solo fosse guidato da persone competenti e non al soldo del sistema finanziario anglosassone.

    Fra imprese e famiglie che vorrebbero avere la certezza della sostenibilità delle rate dei mutui, risparmiatori che vorrebbero allocare i propri risparmi con vincoli limitati e tassi certi, lo Stato potrebbe scambiare flussi con le banche che trattano queste operazioni, calmierando il costo del debito e favorendo il mantenimento del risparmio nel nostro Paese, gli investimenti a medio e lungo termine e lo sviluppo economico. Invece andiamo tutti al massacro: famiglie, imprese, enti pubblici, piccole e grandi banche, ministero del tesoro, comprando, da Goldman Sachs e sorelline, derivati truffaldini, con commissioni implicite che meriterebbero la galera a vita per alcuni figli di rettori bocconiani, presidenti di banche centrali, governatori campani, ecc.- tutti moderni commessi viaggiatori, specialisti nel rifilare patacche a governi, regioni, comuni, banche e imprese.

    Per non parlare delle agenzie di rating che non servono a nulla, se non a preparare meglio le trappole per gli operatori onesti e ad ingrassare sempre più quella piovra finanziaria che, un poco alla volta, si sta ingoiando tutto.

    Negli Stati Uniti avevano avuto intuizioni geniali con le Agenzie per l'acquisto dei mutui dal sistema bancario (fannie mae e freddie mac) ma poi qualcuno ha convinto la politica a privatizzarle e così si sono introdotte le logiche e lo stile di GS, con i risultati che ben conosciamo.

    Romano.

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    1. Non ti riferirai ai mutui subprime, spero? E soprattutto ai derivati dei mutui subprime, che fecero diventare globale il problema di un numero limitato di debitori insolventi?
      Vedi, da quello che ho capito della questione derivati anni '90, riprendendo il commento di un esperto, "il Tesoro ha ceduto il tasso variabile per pagare il fisso. I tassi sono scesi e noi ogni mese paghiamo".
      Io non credo al derivato buono e che quelli di GS siano cattivi e gli altri buoni. Sono strumenti speculativi e vanno bene, creando banche apposite staccate dal settore commerciale, per coloro che amano il rischio e l'alto guadagno nel breve termine. Proporli come mezzo per far cassa per uno Stato mi pare folle. In quel caso basta avere una banca centrale con i poteri di una FED.

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    2. Adetrax12:47

      "... che quelli di GS siano cattivi e gli altri buoni ..."

      Infatti, come dicono i criminologi, "sono tutti cattivi". :-)

      Secondo l'omino "Rastani" GS ha una sua funzione visto che comanda al posto dei governi dei paesi del piffero tipo i PIIGS (quelli da macellare).

      Naturalmente GS è solo un'entità media (di certo non la più grossa) delle centinaia di altre simili usate dal sistema (senza contare tutte quelle che da loro, direttamente o indirettamente, dipendono) e come tale perfettamente sacrificabile qualora fosse necessario farlo (anche se molto probabilmente la necessità non ci sarà affatto dato che il suo ruolo è più quello di uno che ha vinto una "gara d'appalto" per fare certe cosette ritenute "necessarie" dal sistema stesso).

      Il trucco usato in certe operazioni non è quello di drammatizzare e concentrare le responsabiità solo in pochi personaggi ma quello di spezzare il tutto in decine, centinaia e non di rado migliaia di procedure asettiche (tecnicamente neutre) per suddividere le responsabilità il più possibile su più ruoli, persone, reparti, organizzazioni ancillari, ecc. nello spazio e nel tempo.

      In effetti, nel loro piccolo, anche le operazioni di fuoco militare funzionano in maniera simile:
      - c'è un ordinante o più spesso una catena di ordinanti;
      - ci sono uno o più autorizzatori che autorizzano dettagliando le singole azioni da eseguire (loro non sparano);
      - ci sono gli operatori che sparano (in quanto loro dovere) solo dietro preciso ordine ed autorizzazione a procedere;
      - ecc.

      Poi naturalmente ci sono anche altri modelli tipo quello del "saccheggio libero" con impunità assicurata, ecc.

      In ogni caso, quello che è stato ricordato più volte (anche tramite l'omino "Rastani") è che per gli squali, le iene, gli avvoltoi, i clienti più spregiudicati, ecc. ci saranno opportunità di guadagno (chiamiamolo "alimentare"), perchè il sistema continua a dire da tempo, forse immemorabile, che "Io vi faccio guadagnare" come citato da un personaggio basso ed "untuoso" ne "I soldi degli altri".

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    3. Non credo che ti farà stare meglio (mal comune male per tutti ...), tuttavia affianco alle considerazioni del tuo commento quelle che si potrebbero fare per il settore energia. Non a caso di una banca centrale che fornisce denaro all'economia si dice che "dà benzina" ...
      Forse è arrivato il momento di guardare la realtà per quel che è e prendere in considerazione la possibilità di gestire coaguli di interessi dal basso, del tipo di quelli che indicavi, che permettano attività di lobbing di un certo livello.
      Tuttavia la percezione del "basso" non è adattata, in generale, al momento, per queste modalità : devi vedere la fatica per convincere a innescare una sardina potendo catturare una balena ... (d'altra parte se tutti gli interessi in campo fanno efficace attività di lobbing ...)
      Resta comunque, secondo me, il fatto che l'intervento dello Stato in un certo settore, fa venire gli stranguglioni ai supposti potenti privati (cioè, con dizione ancora più criptica, i mercati). E con bunissimi motivi. Proprio perché lo Stato, come i supposti potenti hanno potuto constatare di persona tra il 1945 e il 1975, è ancora più potente eppoi perché attività gestite dallo Stato sono intrinsecamente più efficienti di quelle gestite da privati e questo è ben noto, dimostrato e dimostrabile. Certo, si possono fare tutti i casi particolari che si vuole, ma quello che stiamo vivendo è la conseguenza del più grande e inarrivato fallimento del mercato : L.B. Nonostante parecchi Stati si siano messi d'impegno nel tentativo di "spostare più alto l'asticella" : Argentina, Russia. Né sarà probabile uscirne a breve perché l'ideologia economica prevalente nei gabinetti europei non contempla il fallimento del mercato. E' solo un equilibrio differente. E qui entrerebbe in campo la politica ...

      ps colgo l'occasione di questo mio primo commento per salutare Barbara e ringraziarla dell'ospitalità.

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    4. Ringrazio te, Neri, e ti do il benvenuto.

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  3. Adetrax09:39

    I derivati sono essenzialmente delle "scommesse" e quindi sono paragonabili al GIOCO D'AZZARDO.

    Se si ragiona su certi meccanismi si può intuire / capire che chi riesce a manipolare il mercato (ovvero chi governa / indirizza i cosiddetti "mercati") può influenzare a suo piacimento certi esiti, un po' come il banco che al gioco, nel medio e lungo periodo, NON PERDE MAI !!!

    Su queste macro strategie bisognerebbe avere un po' più di fantasia e prevenzione, soprattutto perchè chi fa certe scelte qualche volta NON è un fesso qualsiasi ma è più o meno colluso.

    I veri fessi sono quelli che guardano e non si rendono conto.

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  4. Diciamo che, siccome sono molto più liberista di Giannino, io i derivati li lascerei esclusivamente alle transazioni tra privati e su sottostanti privati, da far gestire a banche specializzate separate da quelle commerciali che si occupano del credito a famiglie ed imprese.
    Con l'avvertenza che "il derivato nuoce gravemente alla salute" e se ci rimetti le penne sono cazzi tuoi.

    Proibirei tassativamente, con applicazione della legge islamica (taglio della mano) per i trasgressori, il derivato sui titoli di stato, quello sul default degli stati (come il CDS) e qualunque attività sui derivati da parte di enti statali, ministeri del tesoro, comuni e regioni.

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